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Intimicizia: i tre fondamenti per un'amicizia che funziona | Shasta Nelson | TEDxLaSierraUniversity

  • 0:05 - 0:10
    La nostra società è frantumata
    da un'epidemia di solitudine.
  • 0:10 - 0:15
    E non parlo
    dei tipici eremiti stereotipati
  • 0:15 - 0:19
    che in genere immaginiamo
    quando parliamo di solitudine.
  • 0:19 - 0:23
    Parlo piuttosto della maggior parte
    di noi, in questa stanza,
  • 0:23 - 0:26
    che è sola senza rendersene conto,
  • 0:26 - 0:29
    e che magari nemmeno lo riconosce.
  • 0:29 - 0:31
    Spesso pensiamo:
  • 0:31 - 0:34
    "Non sono solo. Conosco più persone
    di quante riesca a frequentarne."
  • 0:35 - 0:38
    E tuttavia spesso diciamo
    di sentirci sconosciuti.
  • 0:38 - 0:42
    Conosciamo più gente rispetto
    a qualsiasi altra epoca della storia
  • 0:42 - 0:47
    e tuttavia ci sentiamo come se
    non avessimo nessuno con cui confidarci.
  • 0:47 - 0:50
    La nostra rete social
    aumenta sempre di più
  • 0:50 - 0:53
    ma crescono anche i nostri dubbi
  • 0:53 - 0:55
    sull'effettiva protezione di tale rete
  • 0:55 - 0:57
    e su chi meriti fiducia
    in caso di bisogno.
  • 0:57 - 1:02
    La solitudine dei nostri giorni
    non è dovuta alla mancanza di interazioni;
  • 1:02 - 1:04
    ma alla necessità di
    una maggiore intimità.
  • 1:05 - 1:06
    Per esempio,
  • 1:06 - 1:07
    in un mio momento di solitudine,
  • 1:07 - 1:11
    mi trovavo in realtà insieme
    a cinque dei miei migliori amici
  • 1:11 - 1:13
    con cui uscivo ogni settimana.
  • 1:13 - 1:15
    Avevamo fatto qualche settimana
    di vacanza insieme
  • 1:15 - 1:17
    e stavamo tornando a casa.
  • 1:17 - 1:19
    Decidemmo di condividere a turno
  • 1:19 - 1:22
    le nostre impressioni
    sull'ultimo mese della nostra vita.
  • 1:22 - 1:26
    Quando toccò alla quarta persona,
    quella prima di me,
  • 1:26 - 1:30
    disse una cosa che a qualcuno
    ricordò qualcosa che aveva letto,
  • 1:30 - 1:33
    che gli ricordava qualcosa
    che sua sorella aveva detto,
  • 1:33 - 1:36
    e avete già capito come va a finire...
    il momento era passato,
  • 1:36 - 1:38
    senza che io avessi detto la mia.
  • 1:38 - 1:39
    Mi ricordo che pensai:
  • 1:39 - 1:41
    "Prima o poi qualcuno dirà:
  • 1:41 - 1:45
    'Oh, dovremmo tornare alla condivisione,
    per sentire cosa ha da dirci Shasta.'"
  • 1:45 - 1:47
    No.
  • 1:47 - 1:49
    Poi uno di noi guardò l'ora
  • 1:49 - 1:52
    e disse: "Oh, è tardi.
    Devo scappare."
  • 1:52 - 1:54
    Mi dissi: "Appena lo noteranno
    si sentiranno in colpa
  • 1:54 - 1:56
    'Ehi, non abbiamo mica sentito Shasta!'"
  • 1:56 - 2:01
    Uno alla volta mi abbracciarono,
    ci salutammo e ce ne andammo.
  • 2:01 - 2:05
    Salii in macchina, e mentre mi allontanavo
    dal tempo passato con i miei amici
  • 2:06 - 2:08
    sentii questa vocina...
    non so: voi ce l'avete?
  • 2:08 - 2:11
    nella mia testa c'è questa
    bimba impertinente
  • 2:11 - 2:13
    con le codine,
    tutta stizzita e imbronciata
  • 2:13 - 2:15
    che mi fa: "Non ci posso credere.
  • 2:15 - 2:18
    Beh, tu sei quella che propone
    momenti di condivisione
  • 2:18 - 2:20
    e poi non vogliono neanche
    stare a sentirti?
  • 2:20 - 2:22
    Ti meriti amici migliori."
  • 2:23 - 2:24
    Io avevo amici.
  • 2:24 - 2:26
    Non mi sentivo sola
    perché non avevo amici;
  • 2:26 - 2:28
    ero sola perché non mi sentivo notata.
  • 2:28 - 2:29
    E l'"intimicizia",
  • 2:29 - 2:32
    il rapporto più stretto che abbiamo
    - "l'amicizia in intimità" -
  • 2:32 - 2:38
    è quando due persone si sentono notate
    in un modo protetto e soddisfacente.
  • 2:38 - 2:40
    Io non mi sentivo così,
    e non sono l'unica.
  • 2:40 - 2:44
    Quando negli ultimi due anni
    ho chiesto a più di 6.000 persone
  • 2:44 - 2:47
    "Quanto sei felice delle tue amicizie
    in una scala da 1 a 10
  • 2:47 - 2:49
    con il massimo a dieci?
  • 2:49 - 2:52
    Quanto vicino ti senti ai tuoi amici?"
  • 2:52 - 2:54
    Pensateci un attimo.
  • 2:54 - 2:55
    In tutti i miei sondaggi,
  • 2:55 - 3:01
    dal 50 al 70% di noi ha ottenuto
    un punteggio uguale o minore di cinque.
  • 3:01 - 3:04
    Non solo nei nostri rapporti
    più stretti
  • 3:04 - 3:06
    ci adagiamo
    sull'insoddisfazione;
  • 3:06 - 3:10
    ma è da due a quattro volte più facile
    dare un punteggio di uno o due
  • 3:10 - 3:13
    piuttosto che esprimere
    una soddisfazione da nove o dieci.
  • 3:14 - 3:16
    C'è grande insoddisfazione relazionale.
  • 3:16 - 3:19
    Abbiamo fame
    di vicinanza gli uni agli altri.
  • 3:19 - 3:22
    E a differenza di quanto
    si crede di solito
  • 3:22 - 3:23
    quando si è in questo stato
  • 3:23 - 3:27
    la soluzione non è "Esci e conosci gente.
    Iscriviti a un club. Fatti nuovi amici."
  • 3:27 - 3:31
    La soluzione è imparare
    a sviluppare amicizie migliori.
  • 3:32 - 3:36
    La maggior parte di noi non ha mai preso
    lezioni su come costruire relazioni.
  • 3:36 - 3:38
    E così mi sono messa a scrivere:
  • 3:38 - 3:41
    proprio come quando
    si osservano gli esperti
  • 3:41 - 3:42
    di scienze sociali al lavoro
  • 3:42 - 3:46
    nel loro studio di ciò che ci unisce,
    delle persone di cui ci fidiamo,
  • 3:46 - 3:48
    di ciò che ci rende amici del cuore
  • 3:48 - 3:49
    di ciò che serve in una coppia
  • 3:49 - 3:51
    di ciò che costruisce fiducia.
  • 3:51 - 3:55
    Emergono tre denominatori comuni.
  • 3:55 - 3:57
    Ed è come una formula:
    servono tutti e tre.
  • 3:57 - 4:01
    Non ne bastano due, quindi
    voglio svelarveli tutti e tre e userò
  • 4:01 - 4:03
    ciò che chiamerò
    "triangolo dell'intimicizia"
  • 4:03 - 4:05
    Vedremo come interagiscono.
  • 4:05 - 4:09
    All'inizio di tutti i nostri rapporti,
    la prima cosa che serve è la lettera P
  • 4:09 - 4:11
    cioè positività.
  • 4:11 - 4:13
    Perché quanti di voi oggi
    non si sono svegliati pensando
  • 4:13 - 4:17
    "Mi servirebbe proprio qualche
    nevrotico, lagnoso, egocentrico in più
  • 4:17 - 4:19
    che mi faccia sentire
    quanto sono inadeguato"?
  • 4:19 - 4:20
    (Risate)
  • 4:20 - 4:22
    Nell'amicizia vogliamo la gratificazione,
  • 4:22 - 4:25
    la gioia, vogliamo sentirci bene.
  • 4:25 - 4:27
    Questo significa sorrisi,
    risate e gentilezza
  • 4:27 - 4:33
    e gesti di generosità ed empatia,
    e conferme, gratitudine, affermazione...
  • 4:33 - 4:37
    tutte quelle cose
    che ci fanno sentire accettati.
  • 4:37 - 4:38
    E, diciamocelo.
  • 4:38 - 4:41
    Questo non significa
    spensieratezza costante.
  • 4:41 - 4:43
    Ci capiterà ancora di piangere
  • 4:43 - 4:45
    e sfogarci e lamentarci.
  • 4:45 - 4:48
    Ma la scienza sociale ci dice
    che ogni relazione, per essere sana,
  • 4:48 - 4:49
    deve avere un rapporto
  • 4:49 - 4:53
    di cinque interazioni positive
    per ogni interazione negativa.
  • 4:53 - 4:55
    Questo significa
    che per ogni volta che prelevi
  • 4:55 - 4:56
    per esserti lamentato e lagnato,
  • 4:56 - 4:59
    devi depositare cinque atti
    di allegria e ricompense.
  • 5:00 - 5:02
    Obbligatorio per qualsiasi rapporto sano.
  • 5:02 - 5:06
    La seconda cosa che serve
    è la lettera C, costanza.
  • 5:06 - 5:08
    Tutti conosciamo persone simpatiche
  • 5:08 - 5:10
    positive e divertenti,
  • 5:10 - 5:13
    ma se non le rivediamo,
    non si tratta di amicizia.
  • 5:13 - 5:15
    Costanza sono le ore passate in contatto.
  • 5:15 - 5:17
    La storia che abbiamo costruito.
  • 5:17 - 5:20
    Il tempo che abbiamo passato insieme.
  • 5:20 - 5:22
    È il modo in cui creiamo
    rituali e schemi.
  • 5:22 - 5:24
    Aumentiamo le interazioni.
  • 5:24 - 5:27
    Ci conosciamo meglio.
  • 5:27 - 5:30
    È proprio qui che, mettendo
    insieme tempo e costanza,
  • 5:30 - 5:32
    costruiamo in maniera efficace...
  • 5:32 - 5:35
    iniziamo a capire in cosa consiste
    la vera costanza.
  • 5:35 - 5:37
    È qui che si crea la fiducia.
  • 5:37 - 5:39
    Quando diciamo "Voglio fidarmi",
  • 5:39 - 5:41
    non vogliamo sentirci
    come sopra a gusci di uova
  • 5:41 - 5:44
    cioè come se non sapessimo
    prevedere le reazioni degli altri.
  • 5:44 - 5:47
    Ci sentiamo protetti
    se possiamo prevedere
  • 5:47 - 5:49
    e sappiamo prevedere
    se esiste uno schema,
  • 5:49 - 5:51
    e se passiamo più tempo insieme.
  • 5:51 - 5:52
    Questo è proprio ciò
  • 5:52 - 5:55
    che da piccoli ci faceva sentire
    automaticamente amici
  • 5:55 - 5:57
    perché la scuola era una costante.
  • 5:57 - 6:00
    E ancora oggi è ciò che ci serve
    per creare relazioni
  • 6:00 - 6:03
    sul lavoro, a scuola, in parrocchia
    o nelle associazioni
  • 6:03 - 6:05
    perché la nostra costanza
    è un automatismo.
  • 6:05 - 6:07
    Se aveste altre 20 opzioni,
  • 6:07 - 6:09
    non scegliereste loro come amici.
  • 6:09 - 6:12
    Siete amici perché
    siete costanti con loro,
  • 6:12 - 6:15
    e alla fine ci costruite sopra
    le altre due componenti.
  • 6:16 - 6:19
    Molti di noi hanno amicizie piacevoli
    - la positività -
  • 6:19 - 6:22
    e con loro facciamo cose
    con regolarità,
  • 6:22 - 6:25
    ma senza la terza componente,
    non saranno amicizie che funzionano.
  • 6:25 - 6:28
    La terza componente è la vulnerabilità.
  • 6:29 - 6:32
    La vulnerabilità è quando condividiamo,
    quando riveliamo,
  • 6:33 - 6:36
    quando lasciamo entrare gli altri,
    quando ci esponiamo di più.
  • 6:36 - 6:39
    Nel mio libro insegno
    cinque tipi di vulnerabilità,
  • 6:39 - 6:40
    ma diciamo
  • 6:40 - 6:43
    che non basta mostrare
    gli scheletri nell'armadio,
  • 6:43 - 6:44
    le insicurezze e vergogne.
  • 6:44 - 6:48
    Con gli amici si deve anche parlare
    di ciò che funziona
  • 6:48 - 6:51
    e dei successi,
    e rischiare di vantarsene.
  • 6:51 - 6:54
    Si tratta di condividere
    la nostra storia, i nostri sogni.
  • 6:54 - 6:56
    Di riuscire a verbalizzare
    ciò che sentiamo
  • 6:56 - 6:58
    e di chiedere ciò che ci serve.
  • 6:58 - 7:00
    Tutto ciò è alta vulnerabilità.
  • 7:00 - 7:03
    Perché in fin dei conti,
  • 7:03 - 7:04
    vogliamo sentirci amati,
  • 7:04 - 7:06
    e succede se ci sentiamo conosciuti,
  • 7:06 - 7:10
    e ci sentiamo conosciuti
    se ci mettiamo in condivisione.
  • 7:10 - 7:11
    Ha senso tutto ciò?
  • 7:11 - 7:14
    Queste tre componenti
    sono alla base di ogni rapporto.
  • 7:14 - 7:17
    Non si può costruire un rapporto
    senza di esse.
  • 7:17 - 7:21
    E potrei stare giorni, letteralmente,
    a spiegare questo triangolo.
  • 7:21 - 7:22
    Ma abbiamo poco tempo.
  • 7:22 - 7:25
    Quindi, la parte che conta
    nella nostra conversazione di oggi
  • 7:25 - 7:30
    è come sia possibile conoscere
    così tanta gente e sentirsi così soli
  • 7:30 - 7:33
    E questo succede perché ogni rapporto
    inizia dalla base,
  • 7:33 - 7:35
    dalla nostra base di positività.
  • 7:35 - 7:37
    Non conta quanto credete
    che una persona vi piaccia
  • 7:37 - 7:39
    o quanto volete esserle amica,
  • 7:39 - 7:42
    ogni cosa inizia dalla base del triangolo.
  • 7:42 - 7:45
    E poi il rapporto si sviluppa
  • 7:45 - 7:50
    con l'aumentare della nostra costanza
    e della nostra vulnerabilità.
  • 7:50 - 7:54
    In altre parole, più tempo spendiamo,
    meglio conosciamo una persona.
  • 7:54 - 7:55
    E quindi
  • 7:55 - 7:58
    alcuni dei nostri rapporti si sposteranno
    verso il vertice del triangolo,
  • 7:58 - 8:01
    ma saliranno un pezzettino alla volta,
  • 8:01 - 8:04
    quindi potete vedere come
    la maggioranza dei nostri rapporti
  • 8:04 - 8:07
    si troveranno tutti qua e là
    in questo triangolo.
  • 8:07 - 8:09
    Per quanto i rapporti sul vertice,
  • 8:09 - 8:13
    ho scoperto
    che quando diciamo di sentirci soli,
  • 8:13 - 8:17
    è perché non abbiamo costruito
    questa parte del triangolo.
  • 8:17 - 8:18
    Quando ci sentiamo soli,
  • 8:18 - 8:22
    non è perché abbiamo bisogno
    di aggiungere altre persone nel triangolo.
  • 8:22 - 8:24
    Per alcuni di noi può essere così,
  • 8:24 - 8:28
    ma la maggior parte di noi si sente sola
    non perché deve aggiungere persone,
  • 8:28 - 8:32
    ma piuttosto, perché deve spostare
    qualcuno verso l'alto.
  • 8:33 - 8:35
    Ricordatevi: l'amicizia non è
    qualcosa che si scopre,
  • 8:35 - 8:39
    quindi non posso dire: "Oh, in alto
    sul mio triangolo c'è spazio.
  • 8:39 - 8:40
    Aspetta che ci scrivo "offresi lavoro"
  • 8:40 - 8:41
    e vi valuto,
  • 8:41 - 8:44
    e poi: 'Oh, tu hai due figli, io tre...'"
  • 8:44 - 8:47
    E facciamo questi giochini tipo
    "Dai che balliamo un po'",
  • 8:47 - 8:50
    "Oh, forte, mi piace proprio.
    Sì, diventeremo grandi amiche."
  • 8:50 - 8:54
    Non mettiamo lì delle persone
    sulla base del nostro gradimento.
  • 8:54 - 8:57
    Questo triangolo non ci dice
    quanto una persona ci piace:
  • 8:57 - 8:59
    questo triangolo ci dice quanto lavoriamo
  • 8:59 - 9:03
    con gli altri
    sui tre requisiti dell'amicizia,
  • 9:03 - 9:06
    e l'unico modo per portare qualcuno
    fino alla cima del triangolo
  • 9:06 - 9:11
    è sviluppare quei rapporti mettendo
    in pratica queste tre cose.
  • 9:12 - 9:15
    Quindi, si arriva al vertice
    del nostro triangolo
  • 9:15 - 9:17
    quando siamo stati vulnerabili,
    ci siamo esposti,
  • 9:17 - 9:20
    abbiamo condiviso sentimenti e storie.
  • 9:20 - 9:23
    Quando abbiamo lavorato
    con costanza e costruito la storia
  • 9:23 - 9:26
    e insieme abbiamo anche
    superato qualche fase cruciale
  • 9:26 - 9:29
    e così continuiamo a cercare
    nuovi modi per stare insieme.
  • 9:29 - 9:31
    Abbiamo aumentato la nostra positività
  • 9:32 - 9:35
    e ora sappiamo come volerci bene,
    in un modo significativo per entrambi.
  • 9:35 - 9:38
    Quello è il vertice del triangolo,
    l'obiettivo.
  • 9:38 - 9:41
    Perché quando riusciamo
    ad avere un'alta vulnerabilità,
  • 9:41 - 9:42
    allora ci sentiamo visti.
  • 9:42 - 9:44
    Se la costanza è alta
    ci sentiamo protetti
  • 9:44 - 9:48
    e quando abbiamo un'alta positività,
    ci sentiamo soddisfatti.
  • 9:48 - 9:50
    Ed è proprio ciò che vogliamo,
  • 9:51 - 9:53
    ciò che desideriamo,
  • 9:53 - 9:58
    ciò senza il quale i nostri corpi
    letteralmente muoiono.
  • 10:00 - 10:03
    La salute fisica e mentale dipende
    dalle nostre connessioni.
  • 10:03 - 10:08
    Il dottor Ornish dice: "In medicina
    non conosco nessun altro fattore
  • 10:08 - 10:10
    diverso da intimità e amore,
  • 10:10 - 10:13
    nemmeno l'alimentazione":
    lo smoothie di questa mattina non vale...
  • 10:13 - 10:19
    "neanche fumo, movimento, stress,
    geni, farmaci, chirurgia...
  • 10:19 - 10:20
    che sia più impattante
  • 10:20 - 10:24
    su qualità della vita, probabilità
    di malattie e morte prematura,"
  • 10:24 - 10:25
    rispetto a quante cause?
  • 10:25 - 10:27
    Tutte.
  • 10:27 - 10:28
    In effetti, sentirsi soli,
  • 10:28 - 10:32
    danneggia il nostro corpo
    come 15 sigarette al giorno,
  • 10:32 - 10:36
    equivale a essere
    alcolizzati da una vita
  • 10:36 - 10:39
    e più dannoso dell'assenza
    di esercizio fisico
  • 10:39 - 10:41
    e dannoso il doppio dell'obesità.
  • 10:41 - 10:43
    Pensiamoci un attimo.
  • 10:43 - 10:45
    La nostra risposta alla domanda
  • 10:45 - 10:47
    "Quanto ti senti amato e sostenuto?"
  • 10:47 - 10:51
    ci dirà più cose sulla nostra salute
    da qui a 10, 15, 20 anni
  • 10:51 - 10:53
    di qualsiasi altro fattore.
  • 10:54 - 10:58
    Recentemente l'ex Ministro della Sanità
    americano ha detto una cosa
  • 10:58 - 10:59
    sull'Harvard Business Review.
  • 10:59 - 11:01
    Ha detto: "La solitudine è associata
  • 11:01 - 11:04
    a un aumentato rischio
    di malattie cardiovascolari
  • 11:04 - 11:06
    demenza, depressione e ansia.
  • 11:06 - 11:08
    Nei miei pazienti
  • 11:08 - 11:13
    la patologia più comune non era
    di tipo cardiologico, né il diabete."
  • 11:13 - 11:16
    Bensì? La solitudine.
  • 11:16 - 11:19
    E questa è solo una delle tante voci
  • 11:19 - 11:21
    di medici e psicologi
    e assistenti sociali,
  • 11:21 - 11:24
    e tutti dicono la stessa cosa:
    tutti parlano di questa epidemia.
  • 11:24 - 11:26
    È davvero un'epidemia.
  • 11:26 - 11:29
    Non sto esagerando.
    Altre volte sì.
  • 11:29 - 11:31
    Ma questa non è un'esagerazione.
  • 11:31 - 11:32
    Ecco, alcuni sostengono
  • 11:32 - 11:36
    che questo è il problema principale
    della salute ai giorni nostri.
  • 11:37 - 11:39
    Perché se ci pensate,
  • 11:39 - 11:42
    già è grave che milioni
    di noi si sentano soli,
  • 11:42 - 11:45
    proprio perché è enorme il numero
    di persone che non sono
  • 11:45 - 11:48
    felici o sane, né vivono
    tanto quanto potrebbero
  • 11:48 - 11:50
    né hanno sistemi immunitari
    sufficientemente forti.
  • 11:50 - 11:52
    Ma significa anche
    che milioni di persone
  • 11:52 - 11:54
    non usano bene
  • 11:54 - 11:56
    queste tre abilità
  • 11:56 - 11:58
    per risolvere i problemi
    della società
  • 11:58 - 12:01
    e arrivare alle soluzioni
    che cerchiamo disperatamente.
  • 12:01 - 12:03
    Ne avrei un sacco, ma
    servirebbe un giorno intero.
  • 12:03 - 12:06
    Comunque, un sacco di problemi:
  • 12:06 - 12:10
    la dipendenza... l'opposto di dipendenza
    non è astinenza, è connessione...
  • 12:10 - 12:12
    l'essere senza casa, il terrorismo.
  • 12:12 - 12:18
    Ecco, alla base di ogni problema
    importante c'è la mancanza di rapporti.
  • 12:18 - 12:22
    E quasi ogni sogno che abbiamo
    e ogni idea che vogliamo realizzare...
  • 12:22 - 12:25
    nel campo del business, della politica...
  • 12:25 - 12:30
    diamo un attimo un'occhio
    alla politica e alla religione.
  • 12:30 - 12:32
    Sono due entità che vogliono
  • 12:32 - 12:35
    mettere insieme la gente e creare unità.
  • 12:35 - 12:40
    E invece hanno rotto i rapporti
    con la maggioranza del pubblico
  • 12:40 - 12:42
    perché sono prive di vulnerabilità
    e di positività.
  • 12:42 - 12:47
    Ora non ci fidiamo più di loro
    e siamo spaventati e frustrati.
  • 12:47 - 12:51
    Nessuna organizzazione può
    portare a termine i suoi obiettivi
  • 12:51 - 12:54
    se non sa costruire
    rapporti importanti.
  • 12:55 - 12:57
    È importante fare parte
    di questo processo.
  • 12:57 - 13:00
    Il mondo ha disperato bisogno di noi,
  • 13:00 - 13:04
    per capire come aggiungere
    positività in modo efficace,
  • 13:04 - 13:08
    per i leader, i nostri clienti,
    le nostre squadre, i nostri studenti,
  • 13:08 - 13:10
    i nostri figli, per ogni singolo individuo
  • 13:10 - 13:15
    così che ogni persona si senta vista
    e valorizzata per quello che è.
  • 13:15 - 13:18
    Vogliamo ripetere questo ciclo
    in continuazione.
  • 13:18 - 13:20
    Sono queste le cose su cui
    ci dobbiamo esercitare.
  • 13:20 - 13:23
    Sono questi i muscoli
    che possiamo sviluppare.
  • 13:24 - 13:26
    E io lo voglio fare, per il mondo.
  • 13:26 - 13:27
    E prima di dire qualcosa tipo:
  • 13:27 - 13:31
    "Ehi, siamo qui a cambiare il mondo
    con l'amore e relazioni importanti,"
  • 13:31 - 13:34
    lo devo fare nella mia vita.
  • 13:35 - 13:37
    Così un giorno ero in macchina,
  • 13:37 - 13:40
    e sentivo la mia vocina
    che si piangeva addosso, tipo:
  • 13:40 - 13:44
    "Ricordati, tu ti meriti amici migliori.
    Questa gente non fa per te,"
  • 13:44 - 13:51
    c'era un'altra vocina, piccola ma saggia,
    che cercava di attirare la mia attenzione.
  • 13:51 - 13:55
    Finché si infila
    nella mia storia triste e mi dice:
  • 13:55 - 13:57
    "Sai, Shasta,
  • 13:57 - 14:00
    avresti potuto gestirla
    in maniera diversa."
  • 14:01 - 14:04
    E io: "No, scusa,
    adesso la colpa è mia?
  • 14:04 - 14:06
    Io non c'entro."
  • 14:06 - 14:08
    E lei: "Non stiamo parlando di colpa.
  • 14:08 - 14:10
    Stiamo parlando di connessione.
  • 14:10 - 14:12
    Avresti semplicemente potuto dire:
  • 14:12 - 14:14
    'Ehi, prima di parlare di X,
  • 14:14 - 14:16
    vorrei provare a parlarvi di Y.'
  • 14:16 - 14:20
    E sai che i tuoi amici si sarebbero
    ripresi subito 'Ah, vero.'
  • 14:20 - 14:21
    Non è che ti avrebbero detto:
  • 14:21 - 14:24
    'Non ti facciamo parlare di proposito.'
  • 14:24 - 14:26
    No, ti avrebbero ascoltato
    e mostrato di esserci,
  • 14:26 - 14:29
    e ora staresti tornando a casa
    sentendoti connessa, Shasta,
  • 14:29 - 14:32
    invece di leccarti
    le tue ferite immaginarie."
  • 14:33 - 14:36
    I miei amici hanno sbagliato, succede.
  • 14:36 - 14:39
    È stato un atto di positività
    che non è venuto bene.
  • 14:39 - 14:42
    Ma in fondo, chiedere della mia vita
  • 14:42 - 14:44
    non è uno dei tre fondamenti
    di una relazione.
  • 14:44 - 14:48
    Quello che invece conta è
    che entrambe le parti si sentano viste,
  • 14:48 - 14:50
    e io non mi ero impegnata a condividere.
  • 14:50 - 14:51
    In fondo,
  • 14:51 - 14:55
    sarebbe stato un atto di vulnerabilità
    se avessi detto "Ho bisogno di parlarvi."
  • 14:55 - 14:58
    Ma è un muscolo
    che devo ancora esercitare.
  • 14:58 - 15:00
    Vi posso garantire
  • 15:00 - 15:05
    che nella vostra vita
    qualsiasi rapporto non appagante
  • 15:05 - 15:10
    è dovuto alla mancanza
    di uno di questi requisiti.
  • 15:10 - 15:12
    Potete osservare
    qualsiasi vostro rapporto
  • 15:12 - 15:14
    e dire: "Ah, sì, quello.
  • 15:14 - 15:16
    Beh, sì, ci vediamo poco.
  • 15:16 - 15:18
    Quando c'è positività si sta sempre bene,
  • 15:18 - 15:19
    ma ci manca la costanza."
  • 15:19 - 15:22
    Riuscirete a capire al volo
  • 15:22 - 15:25
    quale dei tre elementi cambierebbe tutto
  • 15:25 - 15:28
    e farebbe crescere i vostri rapporti,
  • 15:28 - 15:30
    la vostra rete di persone.
  • 15:30 - 15:33
    Non vi sentite soli
    perché vi mancano le persone;
  • 15:33 - 15:35
    quello che vi manca è l'intimità,
  • 15:35 - 15:37
    l'intimicizia.
  • 15:37 - 15:41
    E noi abbiamo il potere
    di fare crescere i rapporti.
  • 15:41 - 15:46
    Quella solitudine è il vostro corpo
    che dice "Voglio più connessione",
  • 15:46 - 15:51
    e si tratta di uno dei più bei messaggi
    che potreste ricevere.
  • 15:51 - 15:54
    Quello che sto cercando di cambiare
    è il fatto che ci vergogniamo.
  • 15:54 - 15:57
    Dovremmo essere, tipo:
    "Ehi, voglio di più."
  • 15:57 - 15:59
    Voglio più senso."
  • 15:59 - 16:00
    È incredibile.
  • 16:00 - 16:04
    E io spero che ora voi sappiate
    esattamente quali sono le tre cose...
  • 16:04 - 16:07
    positività, costanza e vulnerabilità...
  • 16:07 - 16:09
    che potete imparare
  • 16:09 - 16:12
    per crescere nella scala dell'intimicizia
  • 16:12 - 16:15
    per il bene vostro e del mondo.
  • 16:15 - 16:18
    (Applausi e acclamazioni)
Title:
Intimicizia: i tre fondamenti per un'amicizia che funziona | Shasta Nelson | TEDxLaSierraUniversity
Description:

La nostra società sta migliorando nel metterci in contatto con gli altri, tuttavia ci sentiamo più scollegati che mai. Si tratta di solitudine. La soluzione è capire i tre fondamenti per un rapporto che porta al senso di appartenenza e di intimità.
Shasta Nelson è una grande appassionata di amicizia. Fondatrice e CEO di GirlFriendCircle.com, una comunità di apprendimento basata sull'amicizia tra donne, parla e scrive regolarmente di questo argomento. Shasta è l'autrice di due libri: "Friendships Don’t Just Happen! The Guide to Creating a Meaningful Circle of Girl" ["L'amicizia non succede da sola! Una guida per creare una cerchia significativa di donne"] e "Friends and Frientimacy: How to Deepen Friendships for Lifelong Health and Happiness." ["Amici e Intimicizia: come approfondire le amicizie per avere salute e felicità durature"]. La sua voce briosa ed espressiva si trova anche sul suo blog Shasta's Friendship e nella sua rubrica sull'Huffington Post. Shasta è stata intervistata a Today Show, Katie Couric's Show, The Early Show e da Fox Extra, e ha fatto da consulente per molti scrittori di riviste.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
16:24

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