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Michael Bay - What is Bayhem?

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    Ciao. Io sono Tony e questo è
    "Ogni fotogramma un dipinto".
  • 0:09 - 0:13
    E so esattamente cosa state pensando.
    Perché sto parlando di lui?
  • 0:13 - 0:15
    Oh mio Dio, sei Michael Bay!
  • 0:16 - 0:19
    Oh mio Dio, sono Michael Bay.
    Perché non mi piacciono i suoi film,
  • 0:19 - 0:21
    eppure penso che sia
    fondamentale studiarli.
  • 0:21 - 0:22
    Perché?
  • 0:22 - 0:26
    ...e Paul, penso tu abbia iniziato
    a guardare WrestleMania in tv...
  • 0:26 - 0:27
    Beh, io...
  • 0:27 - 0:32
    Perché non devi voltarti dall'altra parte:
    questo è ciò che ci sta venendo addosso.
  • 0:32 - 0:35
    Questo è ciò che la televisione,
    quello che l'anonima...
  • 0:35 - 0:40
    ...maggior parte della gente
    vuole vedere in televisione.
  • 0:41 - 0:44
    Come WrestleMania, Anne Nicole Smith,
  • 0:44 - 0:46
    e i Jackass, Michael Bay ha creato qualcosa.
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    Spettacolo!
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    È quello che la gente vuole. Lo sapevano
    i Romani, Luigi XIV, Wolfowitz lo sa.
  • 0:52 - 0:53
    Uno, due, tre...
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    Boom! Bayhem!!
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    Ci può sembrare grossolano e volgare,
    ma se vogliamo fare film migliori,
  • 0:59 - 1:01
    dobbiamo comprendere le immagini
    che ci stanno venendo addosso.
  • 1:01 - 1:02
    Ehi, ehi!!
  • 1:02 - 1:08
    Parliamo dunque di Bayhem.
    È un modo originale di fare cinema?
  • 1:10 - 1:14
    Uno dei modi migliori per capire Michael
    Bay è guardare quelli che lo imitano.
  • 1:14 - 1:17
    Prendiamo questo spezzone da
    "Battleship", che prova a fare
  • 1:17 - 1:19
    il famoso movimento circolare
    della telecamera di Bay.
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    Qui non funziona.
    Perché?
  • 1:22 - 1:25
    In realtà è molto semplice. Primo,
    non c'è sfondo, solo un cielo azzurro.
  • 1:25 - 1:29
    Senza sfondo non abbiamo parallasse,
    quindi la scena non sembra muoversi.
  • 1:29 - 1:31
    Notato la differenza?
  • 1:31 - 1:35
    Inoltre, l'ottica è sbagliata. Bay gira
    queste scene con un teleobiettivo,
  • 1:35 - 1:38
    che comprime le distanze
    e fa sfrecciare lo sfondo.
  • 1:39 - 1:41
    Terzo, l'attore si limita
    a fissare e girare la testa,
  • 1:41 - 1:44
    ma il trucco di Bay sta nel
    muovere l'attore in verticale.
  • 1:44 - 1:45
    Come qui.
  • 1:45 - 1:46
    E qui.
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    Infine, un angolo dal basso per le proporzioni
    e il rallentatore come tocco finale.
  • 1:51 - 1:54
    Nella scena di Bay abbiamo più
    tipi di movimento combinati:
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    movimento della telecamera,
    dello sfondo,
  • 1:57 - 2:00
    movimento degli attori
    ed espansione del tempo.
  • 2:00 - 2:03
    Poi gli attori guardano fuori
    campo, creando quiete statica.
  • 2:03 - 2:08
    Anche se stiamo guardando un elemento
    immobile, questa scena sembra colossale.
  • 2:08 - 2:10
    Ora si fa sul serio.
  • 2:12 - 2:15
    Ogni scena di Michael Bay è
    fondamentalmente composta da
  • 2:15 - 2:19
    più strati di profondità, parallasse,
    movimento, personaggi e ambiente
  • 2:19 - 2:21
    per dare il senso di
    qualcosa di epico.
  • 2:21 - 2:23
    Nessuna di queste tecniche
    è particolarmente originale.
  • 2:23 - 2:27
    Quasi tutti i direttori della
    fotografia creano profondità
  • 2:27 - 2:29
    e parallasse quando
    la telecamera si muove.
  • 2:29 - 2:31
    E l'Inquadratura dell'Eroe
    si trova ovunque.
  • 2:34 - 2:37
    Ciò che distingue Bay è il numero di
    strati e la complessità dei movimenti.
  • 2:37 - 2:40
    Questo non rende le
    sue scene migliori
  • 2:40 - 2:42
    ma solo più complicate
    della concorrenza.
  • 2:42 - 2:44
    Ecco perché in ogni inquadratura
    sembra che ci sia di tutto.
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    Polvere, terra, fumo o
    qualche esplosione nel mezzo.
  • 2:48 - 2:50
    E i lampioni.
  • 2:52 - 2:54
    Un sacco di lampioni.
  • 2:55 - 2:58
    Nel primo Bad Boys si
    nota sin dai titoli di testa.
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    Qui la macchina è in una
    direzione, l'aereo in un'altra,
  • 3:01 - 3:04
    i lampioni danno le proporzioni e
    la scena è ripresa con un teleobiettivo.
  • 3:04 - 3:07
    La stessa tecnica di composizione
    viene riutilizzata più tardi.
  • 3:08 - 3:10
    E durante l'esplosione...
  • 3:10 - 3:13
    Una volta capito questo, è più
    facile smontare il suo linguaggio
  • 3:13 - 3:15
    e rendersi conto
    dei suoi limiti.
  • 3:15 - 3:18
    Ad esempio, Bay non sa
    quando girare una sequenza
  • 3:18 - 3:21
    e quando non girarla. Utilizza
    lo stesso movimento della telecamera
  • 3:21 - 3:23
    sia quando il personaggio
    dice qualcosa di importante...
  • 3:23 - 3:25
    Hai soldi qui in America?
  • 3:25 - 3:27
    ...o frasi prive di senso...
  • 3:27 - 3:30
    Cosa ti ho detto?
    Hai sentito cosa ti ho detto?
  • 3:30 - 3:33
    Io l'ho sentito perché
    ero qui quando l'ho detto!
  • 3:33 - 3:38
    Ogni scena deve avere il massimo impatto
    visivo, anche quando non è necessario.
  • 3:40 - 3:44
    Lo stile di Bay ha comunque
    delle idee interessanti.
  • 3:44 - 3:46
    Cosa si può fare per rendere
    qualcosa veramente grande?
  • 3:46 - 3:49
    Puoi mettere nell'inquadratura
    tanti oggetti di varie dimensioni
  • 3:49 - 3:52
    e poi muovere la telecamera
    per enfatizzare.
  • 3:52 - 3:55
    Una tecnica utilizzata molto
    bene anche in "Jurassic Park".
  • 3:55 - 3:59
    Ah!
    È... un dinosauro.
  • 3:59 - 4:01
    Altrettanto importante è lo
    spazio non inquadrato.
  • 4:01 - 4:05
    Qui l'attore non sta guardando
    gli aerei che vediamo sullo sfondo.
  • 4:05 - 4:07
    Quindi ci sono ancora più aerei
    che noi non possiamo vedere.
  • 4:07 - 4:11
    La scena, di per sé già vasta,
    sembra avere ancora più portata.
  • 4:11 - 4:13
    Come fa un regista ad
    avere queste idee?
  • 4:13 - 4:16
    Nel caso di Michael Bay, guardiamo
    uno dei suoi film preferiti.
  • 4:16 - 4:19
    When you're a Jet,
    you're a Jet all the way
  • 4:19 - 4:23
    From you first cigarette
    to your last dying day.
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    C'è un'ottima intervista del New York
    Times in cui guarda "West Side Story"
  • 4:26 - 4:29
    E parla di come questa
    sia una grande scena
  • 4:29 - 4:31
    e questo sia un
    bel taglio di montaggio.
  • 4:31 - 4:34
    Non riesce a spiegare perché,
    dice solo che "sono dinamiche".
  • 4:34 - 4:37
    Ma ci basta questo: confrontando
    le scene di West Side Story
  • 4:37 - 4:40
    con i suoi lavori possiamo
    avvertire le somiglianze.
  • 4:40 - 4:43
    Credo che lo scopo di Bay sia creare
    ciò che ritiene delle belle riprese
  • 4:43 - 4:45
    collegandole con quelli che
    lui considera dei bei tagli.
  • 4:45 - 4:49
    Se Howard Hawks definiva un buon film
    tre buone riprese e nessuna pessima,
  • 4:49 - 4:51
    sembra che per Michael Bay
    un buon film siano
  • 4:51 - 4:54
    tremila scene dinamiche
    e nessuna statica.
  • 4:57 - 5:01
    Oltre a West Side Story, le influenze
    più grandi di Bay sono altri blockbuster.
  • 5:01 - 5:05
    Ne prende spesso in prestito i
    vocabolari di base e diverse sequenze.
  • 5:05 - 5:07
    Per cui qualcosa del genere...
  • 5:08 - 5:10
    ...diventa questo.
  • 5:11 - 5:14
    Notare come queste inquadrature
    diventino sempre più strette.
  • 5:15 - 5:17
    E i campi lunghi
    sempre più lunghi.
  • 5:17 - 5:22
    Ci sono sempre più strati di movimento,
    ma il vocabolario di base è sempre quello.
  • 5:24 - 5:27
    L'ho preso!
    Bravo! Non montarti la testa.
  • 5:27 - 5:29
    E non prende in prestito
    solo dagli altri.
  • 5:29 - 5:32
    Bay cannibalizza sé stesso
    allo stesso modo.
  • 5:32 - 5:34
    Quindi questo...
  • 5:34 - 5:37
    ...diventa questo.
  • 5:40 - 5:43
    Potete notare tutti i movimenti
    della scena originale.
  • 5:43 - 5:45
    Ad esempio, la telecamera
    che gira in senso antiorario
  • 5:45 - 5:47
    con la bomba che
    gira in senso orario,
  • 5:47 - 5:49
    in questa versione vengono
    soltanto portati all'eccesso.
  • 5:49 - 5:52
    Autobots, mi lancio all'inseguimento.
  • 5:52 - 5:54
    Dunque cos'è il Bayhem?
  • 5:54 - 5:56
    È l'utilizzo di movimento, composizione
    e montaggio velocissimo
  • 5:56 - 5:58
    per creare un senso di epico
    su larga scala.
  • 5:58 - 6:03
    Ogni ripresa sembra potente e lascia intendere
    cose ancora più grandi fuori dall'inquadratura.
  • 6:03 - 6:07
    Più strati di movimento uno sull'altro
    utilizzando un teleobiettivo o un grandangolo.
  • 6:07 - 6:10
    Mostra tantissimo solo per
    un attimo, poi lo porta via.
  • 6:10 - 6:13
    Si può percepire il movimento nel
    complesso, ma nulla nel concreto.
  • 6:13 - 6:17
    Eppure farlo richiede molte
    persone e tanto lavoro.
  • 6:17 - 6:21
    Ma essenzialmente è una variazione
    del vocabolario dei film d'azione.
  • 6:21 - 6:26
    Le singole riprese sono un po' più
    sporche, mosse, complesse, stratificate.
  • 6:26 - 6:29
    Poi sono montate per essere più veloci
    di quanto il cervello possa registrarle,
  • 6:29 - 6:31
    ma non più veloci di quanto
    l'occhio si possa muovere.
  • 6:31 - 6:34
    Non è rivoluzionario, è solamente
    il passato con po' di confusione.
  • 6:37 - 6:40
    Una versione più estrema
    delle stesse idee
  • 6:40 - 6:42
    si può trovare negli ultimi
    film di Tony Scott.
  • 6:42 - 6:45
    E in una versione meno
    caotica, nei film di animazione.
  • 6:45 - 6:47
    Ad esempio quelli di Glen Keane.
  • 6:47 - 6:51
    Decisamente più chiaro di quello
    che fa Bay, ma l'idea è la stessa:
  • 6:51 - 6:54
    personaggio, ambiente,
    più livelli, una scivolata epica.
  • 6:54 - 6:56
    Il mondo sembra immenso.
  • 6:59 - 7:03
    Un adattamento dello stile di Bay che
    adoro è quando viene rimpicciolito.
  • 7:03 - 7:07
    Ironicamente, Bayhem sembra il risultato
    di un ragazzo che fa esplodere i suoi modellini
  • 7:07 - 7:09
    ed è adorabile quando il
    contesto è più piccolo.
  • 7:10 - 7:13
    Invece di far esplodere il mondo, che
    ne dite di un piccolo villaggio inglese?
  • 7:13 - 7:15
    Cigno!
  • 7:22 - 7:25
    Ma alla fine, penso che la popolarità
    di questo stile sia molto importante.
  • 7:25 - 7:27
    Che ci piaccia o no,
    la cosa interessante
  • 7:27 - 7:29
    è che siamo davvero
    visivamente sofisticati
  • 7:29 - 7:31
    e visivamente analfabeti.
  • 7:31 - 7:35
    Possiamo elaborare informazioni
    a una velocità senza precedenti,
  • 7:35 - 7:38
    ma riflettere sul significato
    di un'immagine...
  • 7:38 - 7:39
    Questo non è necessario!
  • 7:39 - 7:40
    ...non altrettanto.
  • 7:40 - 7:42
    E come dice Werner Herzog:
  • 7:42 - 7:46
    Non devi voltarti dall'altra parte:
    questo è ciò che ci sta venendo addosso.
  • 7:46 - 7:49
    Può sembrare un po' strano, ma
    la persona che ci sta perdendo di più
  • 7:49 - 7:52
    è proprio Micheal Bay.
    È schiavo dei suoi stessi occhi.
  • 7:52 - 7:55
    Deve per forza rendere
    dinamica ogni scena,
  • 7:55 - 7:58
    anche quando questo contrasta
    con il tema del suo film.
  • 7:58 - 8:04
    Certa gente non riconosce qualcosa
    di buono quando c'è l'ha di fronte.
  • 8:05 - 8:08
    Sono davvero le cose semplici della vita...
  • 8:08 - 8:10
    Già, le cose semplici,
    come una villa,
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    un porto, la vista sull'acqua
    e un motoscafo.
  • 8:13 - 8:17
    Cosa succede quando due grandi
    narratori affrontano lo stesso tema?
  • 8:17 - 8:21
    Sai Norm, stiamo
    facendo un buon lavoro.
  • 8:23 - 8:26
    Ti voglio bene, Margie.
  • 8:26 - 8:28
    Ti voglio bene, Norm.
  • 8:31 - 8:33
    Ancora due mesi.
  • 8:36 - 8:39
    Ancora due mesi.
Title:
Michael Bay - What is Bayhem?
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Video Language:
English
Duration:
08:42

Italian subtitles

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