La nostra vera scelta: superare la comparanoia | Davide Di Giorgio | TEDxColoradoSprings
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0:14 - 0:16Avete un unico compito:
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0:16 - 0:18essere il pubblico perfetto.
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0:18 - 0:22Impegnato, concentrato,
reattivo alle mie battute - -
0:22 - 0:25sono un tipo divertente,
quindi non sarà difficile - -
0:25 - 0:27e, soprattutto, essere spontanei.
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0:27 - 0:31Anche se siete vestiti in un modo
che non vi rappresenta pienamente, -
0:31 - 0:36quando schiocco le dita
sarete semplicemente voi stessi. -
0:36 - 0:37(Schiocca le dita)
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0:37 - 0:40In realtà non sono un ipnotista,
ma ho sempre voluto provarci. -
0:40 - 0:43È così bello: le risate, la semplicità,
gli sguardi, ed eccovi qui. -
0:43 - 0:46Qualche anno fa, ho dovuto affrontare
un grosso problema. -
0:46 - 0:50Quando ero libero di fare
quello che volevo, senza interferenze, -
0:50 - 0:53invece di giocare con gli altri ragazzi,
con camion e automobili, -
0:53 - 0:55finivo sempre per desiderare...
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0:55 - 0:56la casetta delle altre bambine
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0:56 - 0:58della mia classe dell'asilo.
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0:58 - 1:02E così, all'età di quattro anni,
dovetti fare una scelta: -
1:02 - 1:03essere diverso.
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1:03 - 1:06Andare contro il non detto
e le regole non scritte -
1:06 - 1:07della scuola materna
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1:07 - 1:11e della maggior parte
degli altri bambini dei primi anni '80. -
1:11 - 1:14Una delle impreviste conseguenze
della mia scelta -
1:14 - 1:18fu dover imparare in fretta
il concetto di domanda e offerta. -
1:18 - 1:20Ero l'unico ragazzo
che si lasciava vestire dalle ragazze, -
1:20 - 1:22e giocava a fare simulazioni,
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1:22 - 1:25e loro iniziavano a litigare
su chi dovesse vestirmi da mamma -
1:25 - 1:26nel successivo scenario di gioco.
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1:26 - 1:29E così, un giorno,
affrontai di petto la questione. -
1:29 - 1:32Presi una sedia, mi ci alzai sopra,
chiesi alle ragazze di mettersi in fila, -
1:32 - 1:34e dissi loro:
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1:34 - 1:36"Andrea, a te spetta il lunedì.
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1:36 - 1:37Ezra, a te spetta il martedì.
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1:37 - 1:40E Sonia, a te spetta il mercoledì ...
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1:40 - 1:42e il giovedì".
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1:42 - 1:43E ho festeggiato!
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1:43 - 1:46Anzi, guardando indietro,
fu la prima volta che io ricordi -
1:46 - 1:50di sentirmi pienamente realizzato
concedendomi di essere me stesso. -
1:50 - 1:54Questa scelta, però, portò con sé
un'altra conseguenza inaspettata. -
1:54 - 1:57La scelta di essere diversi
significava essere bullizzati. -
1:57 - 1:58Pesantemente.
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1:58 - 2:02Ricordo gli altri insegnanti dell'asilo
ridere di me, più avanti nel corso, -
2:02 - 2:05e farmi sfilare per le altre classi
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2:05 - 2:09dopo che le mie amiche mi avevano vestito
da nonna, tacchi inclusi. -
2:09 - 2:11Seconda elementare, al parco giochi:
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2:11 - 2:15uno studente più grande mi tirò giù
i pantaloni, davanti ai miei amici. -
2:15 - 2:17In quinta elementare
cominciarono gli insulti, -
2:17 - 2:19per lo più dagli altri ragazzi.
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2:19 - 2:21In seconda media, durante la ricreazione,
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2:21 - 2:23alcuni ragazzi più grandi
mi lanciavano sassi, -
2:23 - 2:26e un paio di volte
mi hanno anche colpito in testa. -
2:26 - 2:28In prima superiore
il bullismo è peggiorato, -
2:28 - 2:31e una delle mie ragazze
ha persino iniziato ad aiutare un bullo -
2:31 - 2:34che prendeva l'autobus pubblico
per tornare a casa con noi. -
2:34 - 2:37Lei si sedeva in fondo con lui,
perché lo trovava carino, -
2:37 - 2:40e gridava alla testa del bus,
dove mi nascondevo: -
2:40 - 2:41"Ehi, cosa c'è che non va?
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2:41 - 2:45Hai paura che il mio nuovo amico
scopra dove vivi e venga a picchiarti?" -
2:45 - 2:47In seconda superiore
sono stato minacciato, a scuola, -
2:47 - 2:51da un altro studente con un martello.
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2:51 - 2:52Mentre soffrivo di bullismo,
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2:52 - 2:55non riuscivo a capire
cosa mi ha rendesse diverso, -
2:55 - 2:58o quale tratto vedessero gli altri
per definirmi diverso, -
2:58 - 3:03e ricordo solo di aver desiderato:
"Se solo fossi come tutti gli altri". -
3:03 - 3:05Ed è lì che ebbi l'illuminazione.
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3:05 - 3:10Soffrivo di quello che sono giunto,
ora, a chiamare "Comparanoia". -
3:11 - 3:17Ossia il desiderio di somigliare,
o distinguersi, da qualcuno. -
3:17 - 3:19Vi suona familiare?
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3:19 - 3:23Ho passato tutta la vita a combattere,
analizzare e poi superare la comparanoia. -
3:23 - 3:26La lezione più importante
che ho tratto da questo percorso -
3:26 - 3:30è che mi sono sempre sentito
tanto demotivato dalla comparanoia -
3:30 - 3:34quanto stimolato dalla celebrazione.
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3:34 - 3:38La comparanoia è una forza
uguale e contraria alla celebrazione. -
3:38 - 3:42Capire questo ha cambiato radicalmente,
in meglio, la mia vita, -
3:42 - 3:45e la vita di tutti coloro
a cui l'ho insegnato. -
3:45 - 3:47Che aspetto ha per voi la comparanoia?
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3:47 - 3:50Ho imparato che si presenta in tante forme
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3:50 - 3:53quanti i costumi fattimi indossare
dalle mie amiche d'infanzia. -
3:53 - 3:56Ho chiesto ad alcuni giovani,
genitori e insegnanti -
3:56 - 4:00la loro esperienza con la comparanoia,
e le risposte sono strazianti. -
4:00 - 4:02La comparanoia si presenta ovunque.
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4:02 - 4:05Sbuca online dai nostri post
in cui mostriamo la nostra bella vita -
4:05 - 4:08chiedendoci poi perché i nostri post
non ricevano tanti like e interazioni -
4:08 - 4:10quanto i post dei nostri amici.
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4:10 - 4:13Emerge nel desiderio di essere unici,
negli affari e nell'imprenditoria, -
4:13 - 4:15nel "ricavarsi una nicchia".
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4:15 - 4:17E cercando di essere così unici,
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4:17 - 4:20finiamo per sentirci
distaccati, isolati, e soli. -
4:20 - 4:24La comparanoia emerge nel bullismo:
cerchiamo disperatamente di "inserirci" -
4:24 - 4:27in modo da potere, si spera,
diventare invisibili ai bulli: -
4:27 - 4:30ma tutto quello che si riesce a ottenere
è il divorzio da se stessi, -
4:30 - 4:34e si finisce per sentirsi depressi,
miserabili: e nel mio caso, -
4:34 - 4:37un adolescente che andava a letto la sera
desiderando di farla finita col dolore -
4:37 - 4:39e con la vita stessa.
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4:39 - 4:43Malgrado le prepotenze subite di continuo
durante la scuola, o forse grazie a esse, -
4:43 - 4:48dopo multiple e simultanee carriere
nel teatro, nella musica, nel turismo, -
4:48 - 4:50e qualsiasi altra cosa
potrebbe voler provare -
4:50 - 4:53qualcuno che non vuole essere
paragonato a nessun altro, -
4:53 - 4:56ho deciso di diventare
un insegnante di musica del liceo. -
4:56 - 4:58Ha senso, no?
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4:58 - 5:00Eccomi lì, di nuovo davanti a una classe,
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5:00 - 5:03ma questa volta non su una sedia:
mi sono laureato. -
5:03 - 5:07Ho imparato molto di cosa significhi
crescere ed educare i giovani, -
5:07 - 5:12e del ruolo della comparanoia
nella vita di un giovane. -
5:12 - 5:16La classe è diventata
il mio terreno di ricerca e di prova. -
5:16 - 5:19Dopo aver passato un paio d'anni
senza riuscire a capire -
5:19 - 5:22come portare i miei studenti
a suonare meglio il clarinetto, -
5:22 - 5:24Ho iniziato a chiedermi
cosa sarebbe successo -
5:24 - 5:28se avessi insegnato ai bambini
a esprimersi per quello che sono, -
5:28 - 5:30e poi celebrarli per questo.
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5:30 - 5:34La mia teoria era che il punto
non fosse specificare meglio i contenuti, -
5:34 - 5:38ma agevolare la loro formazione
a partire da un terreno comune. -
5:38 - 5:41E così, all'inizio
di ogni anno scolastico, -
5:41 - 5:43mi alzavo in piedi
di fronte ai miei nuovi studenti - -
5:43 - 5:45non su una sedia - e dicevo,
-
5:45 - 5:49"Nonostante quello che ti hanno
fatto pensare, non sei speciale. -
5:49 - 5:51E questa è la buona notizia".
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5:51 - 5:52C'è una parte celebrativa, visto?
-
5:52 - 5:55"Quando si tratta di questo,
vogliamo tutti le stesse cose: -
5:55 - 5:58vogliamo essere amati, piacere,
sentirci bene con noi stessi. -
5:58 - 6:00E c'è una notizia ancora migliore:
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6:00 - 6:03non c'è niente e nessuno
con cui dobbiate confrontarvi, -
6:03 - 6:04o di cui essere all'altezza.
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6:04 - 6:06Il vostro compito è essere voi stessi.
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6:06 - 6:09Il mio lavoro è creare uno spazio
dove potete essere voi stessi, -
6:09 - 6:11e poi celebrarvi per questo!
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6:11 - 6:16Ora che sapete di essere "speciali"
quanto tutti gli altri, diamoci da fare!" -
6:16 - 6:21La celebrazione è diventata la base
su cui costruire tutto il resto -
6:21 - 6:26e il singolo fattore che mi ha permesso
di sostenere migliaia di giovani -
6:26 - 6:29perché crescano e diventino
quello che sono diventati oggi. -
6:29 - 6:32La celebrazione non era però riservata
ai soli momenti di successo: -
6:32 - 6:36certo, ho fatto compleanni mensili
con torte e foto imbarazzanti. -
6:36 - 6:40Ma c'è stato anche il rito quotidiano
di salutare gli studenti alla porta -
6:40 - 6:42dicendo loro: "Senza di te,
non è stato lo stesso", -
6:42 - 6:44quando tornavano da un giorno di assenza.
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6:44 - 6:46Ho avuto conversazioni quotidiane,
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6:46 - 6:50e abbiamo creato, per e con loro,
delle esperienze di vita. -
6:50 - 6:52E il lancio dei coriandoli!
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6:52 - 6:54Chiedete a uno qualsiasi
dei miei ex studenti: -
6:54 - 6:58accadevano di continuo,
e senza un motivo particolare. -
6:58 - 7:00Beh, con mia grande sorpresa,
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7:00 - 7:05le classi in cui ho adottato questi gesti,
queste pratiche di celebrazione, -
7:05 - 7:09miglioravano molto di più
delle classi in cui non lo facevo. -
7:09 - 7:12Coincidenza? Forse la prima volta.
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7:12 - 7:14Ma ho continuato a farlo anno dopo anno,
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7:14 - 7:18e i risultati sono stati
ogni volta gli stessi. -
7:19 - 7:20Potrebbe essere così semplice?
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7:20 - 7:24Beh, la comparanoia a volte si traveste,
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7:24 - 7:27proprio come il bullismo
può travestirsi da scherzo casuale -
7:27 - 7:31o da commento semi-convinto
che "non volevo dire quello". -
7:31 - 7:37Il mattino del 4 giugno 2011,
alle 10:38 e 49 secondi, -
7:37 - 7:41un fulmine colpì la mia casa,
radendola al suolo. -
7:41 - 7:43Con anni di pratica alle spalle,
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7:43 - 7:46la celebrazione era diventata
una risposta così naturale, -
7:46 - 7:48che mentre la guardavo
bruciare al suolo, celebravo! -
7:48 - 7:50I vicini pensavano che stessi impazzendo.
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7:50 - 7:52Mentre loro erano sconvolti,
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7:52 - 7:54io celebravo il fatto di essere vivo,
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7:54 - 7:57e di essere a casa quando è successo
così da salvare il mio cane, Galileo, -
7:57 - 8:01e di aver fatto
tabula rasa all'improvviso. -
8:01 - 8:05Era sparito tutto ciò
che ritenevo prezioso, -
8:05 - 8:10e capii che niente di quella roba
mi rendeva speciale o unico. -
8:10 - 8:12Proprio come facevo per i miei studenti,
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8:12 - 8:15sono stato spogliato di tutte le cose
che pensavo mi definissero. -
8:15 - 8:19E sono stato liberato, anche,
dalla mia comparanoia. -
8:19 - 8:23Ora dovevo fare una scelta,
ricominciare da capo. -
8:23 - 8:27E ho sentito dentro di me
una grande forza, che ho celebrato! -
8:27 - 8:31Ho continuato a ricreare gli esperimenti
di celebrazione che facevo in classe -
8:31 - 8:36per una banda musicale
e un corpo di tamburi di fama mondiale. -
8:36 - 8:41Gli effetti sono duraturi: ancora oggi
continuano ad avere un impatto. -
8:41 - 8:46Ho chiesto ad altri cosa pensassero,
da grandi, di quei festeggiamenti. -
8:46 - 8:49Le risposte sono state scioccanti.
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8:49 - 8:52Per me, figlio di genitori immigrati,
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8:52 - 8:56la celebrazione è stata limitata
ad alcune occasioni speciali: -
8:56 - 8:57compleanni,
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8:58 - 9:01alcune vacanze,
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9:01 - 9:02forse la laurea,
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9:02 - 9:06o comunque solo qualcosa
di assolutamente straordinario. -
9:06 - 9:09Le scelte per le occasioni di festa
sono state limitate, -
9:09 - 9:13ed erano sempre espressioni
di festa "convenzionali". -
9:13 - 9:15Così ho iniziato a chiedermi:
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9:15 - 9:20e se ridefinissimo la celebrazione,
così da includere più opzioni? -
9:20 - 9:23Esprimo la celebrazione
in tutti i modi possibili, -
9:23 - 9:25e nelle forme più stravaganti.
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9:25 - 9:29Ho una lista quotidiana di celebrazioni,
dove documento e apprezzo -
9:29 - 9:32anche le cose più banali, quotidiane.
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9:32 - 9:37Quando ho dei dubbi, li conto:
uno, due, tre, festeggiamo! -
9:37 - 9:40Quando il dubbio è più grande,
lo scuoto letteralmente via. -
9:40 - 9:43Joseph McClendon III
la chiama "ass-titude". -
9:43 - 9:47Quando si muovono i fianchi,
la visione del mondo cambia per forza. -
9:47 - 9:50Avanti, provate subito:
muovete i fianchi sulle sedie. -
9:50 - 9:53Giusto! Risate, facilità, occhi;
eccovi di nuovo lì. -
9:53 - 9:57Entro in ogni stanza come se ci fosse
una standing ovation che mi aspetta, -
9:57 - 9:58perché c'è!
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9:58 - 10:02Le standing ovation si creano
prima di tutto nella vostra mente, -
10:02 - 10:05e quando siete liberi dalla comparanoia,
altre persone lo sentono, -
10:05 - 10:09e questa è una celebrazione,
che vale una standing ovation. -
10:09 - 10:12Pubblico la mia verità online,
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10:12 - 10:16ed è evidente che per me
la verità vale come l'emoji della cacca, -
10:16 - 10:18ma questa è una storia per un'altra volta.
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10:18 - 10:21Allora, come funziona tutto questo?
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10:21 - 10:25Il ciclo di comparanoia
inizia con un episodio -
10:25 - 10:29che stimola una convinzione
su voi stessi o sul mondo. -
10:29 - 10:32Questa convinzione porta
a pensieri scoraggianti: -
10:32 - 10:35"Non sono abbastanza bravo",
"Non sono amato". -
10:35 - 10:39Questi pensieri portano
a sentimenti scoraggianti: -
10:39 - 10:41tristezza, confusione.
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10:41 - 10:44Questi sentimenti portano
a comportamenti vani: -
10:44 - 10:48diventate improduttivi,
o vi irritate facilmente. -
10:48 - 10:53E questi comportamenti possono alla fine
portare ad azioni senza precedenti: -
10:53 - 10:57atti di aggressione, autolesionismo,
o addirittura violenza. -
10:57 - 11:02Il ciclo di comparanoia si presenta
allo stesso modo per tutti, -
11:02 - 11:06in ogni epoca, razza e cultura.
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11:07 - 11:11Quel che l'esperienza mi ha mostrato,
osservando migliaia di persone, -
11:11 - 11:15è che si può cambiare questo ciclo,
e modificare il risultato, -
11:15 - 11:18se scegliete la celebrazione.
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11:18 - 11:22Quando si verifica un brutto episodio,
e scegliete la celebrazione, -
11:22 - 11:28le prossime credenze, i pensieri,
i sentimenti, i comportamenti e le azioni -
11:28 - 11:30saranno radicati nella celebrazione.
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11:30 - 11:35E c'è di più: non è mai troppo tardi
per scegliere la celebrazione. -
11:35 - 11:37Si può scegliere
in qualsiasi punto del ciclo, -
11:37 - 11:41e altererete il ciclo
cambiando il risultato. -
11:41 - 11:43E questa non è solo una mia opinione.
-
11:43 - 11:45Sono state svolte delle ricerche,
in tutto il mondo, -
11:45 - 11:47per comprendere le basi della felicità,
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11:47 - 11:49e il piacere, e il potere,
della celebrazione. -
11:49 - 11:51Quel che ho scoperto nel mio lavoro
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11:51 - 11:56è che l'educazione è altrettanto potente,
se non di più, della natura. -
11:56 - 11:58Che aspetto ha tutto questo?
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11:58 - 12:02Professionisti, dai dirigenti
agli imprenditori: -
12:02 - 12:05invece di farne una questione personale,
su cosa volete, su dove state andando, -
12:05 - 12:07siate disinteressati.
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12:07 - 12:11Concentratevi sugli altri, celebrateli,
e ritroverete voi stessi. -
12:11 - 12:15Proprio come ricorda Danelle Delgado,
mamma single e sopravvissuta al cancro, -
12:15 - 12:20"Volevo solo importare, essere degna
della vita che mi era stata data, -
12:20 - 12:22e fare una differenza significativa".
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12:22 - 12:26E così aiutò un migliaio di esseri umani
a scoprire il loro potenziale -
12:26 - 12:28che a loro volta aiutarono
un altro migliaio di persone -
12:28 - 12:32a vivere la loro migliore vita possibile
e a fare la differenza. -
12:32 - 12:37Ha raggiunto il suo obiettivo in tre anni,
e ora pensa ancora più in grande. -
12:37 - 12:39Vi sfido a essere disinteressati.
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12:39 - 12:43A concentrarvi sugli altri,
e a celebrarli. -
12:43 - 12:46Insegnanti: Invece di valutare
i vostri studenti, -
12:46 - 12:49e identificare le loro aree
di miglioramento, -
12:49 - 12:54festeggiate ciò che amate,
e quello che vorreste vedere di più. -
12:54 - 12:57Ho imparato questo da un'insegnante
brillante e anticonvenzionale, -
12:57 - 13:02Dr. Mary Beattie, durante il mio tirocinio
all'Università di Toronto. -
13:02 - 13:05Un concetto elaborato megnificamente
dal preside Adam Dovico, -
13:05 - 13:08con il suo programma
"Awesome Office Visits". -
13:08 - 13:12Studenti che mostrano grande carattere,
crescita e miglioramenti -
13:12 - 13:17sono chiamati nel suo ufficio,
festeggiano firmando il muro di lavagna -
13:17 - 13:20e chiamano a casa
per condividere la grande notizia. -
13:20 - 13:25Vi sfido ad essere non convenzionali
nel modo di celebrare ciò che amate, -
13:25 - 13:26e in ciò che vi piacerebbe vedere di più
-
13:26 - 13:30la prossima volta
che incontrate i più giovani. -
13:30 - 13:33Bambini, giovani, adulti:
-
13:33 - 13:37invece di chiedervi cosa l'altro pensi,
o voglia, o abbia bisogno, -
13:37 - 13:38ascoltatevi l'un l'altro.
-
13:38 - 13:41Ascoltatevi con gli occhi e con il cuore,
-
13:41 - 13:44e non abbiate paura di fare domande
-
13:44 - 13:46e di imparare a comunicare con gli altri
-
13:46 - 13:50in un modo che lasci esprimere
il meglio di entrambi. -
13:50 - 13:54Proprio come Robert Bloom, che ascoltò
suo figlio Levi quando gli chiese: -
13:54 - 13:57"Papà, c'è un limite di età
per l'apertura di un account LinkedIn?" -
13:57 - 14:00E quando papà chiese
perché volesse un account, -
14:00 - 14:04alcuni mesi dopo Levi aveva lanciato
il suo marchio "Hazel of Sweden". -
14:04 - 14:05e lui ha detto:
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14:05 - 14:08"Le mie felpe hanno dei superpoteri.
Quegli adulti hanno bisogno di me, credo. -
14:08 - 14:13Hanno bisogno di iniziare a sognare.
Vedo che hanno smesso di sognare". -
14:13 - 14:16Vi sfido a non avere paura
-
14:16 - 14:18di ascoltare e comunicare con gli altri
-
14:18 - 14:21con coraggio e vulnerabilità.
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14:21 - 14:25Pubblico, spettatori: invece di riservare
standing ovation e applausi -
14:25 - 14:27ad artisti ed oratori,
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14:27 - 14:30e solo quando qualcuno
fa qualcosa di straordinario, -
14:30 - 14:33perché non applaudire i vostri amici
per essere quello che sono? -
14:33 - 14:36Tra un attimo, prima di arrivare
alla fine del nostro tempo insieme, -
14:36 - 14:38in cui scoppierete
in un fragoroso applauso, -
14:38 - 14:40vi sfido a fare quell'applauso
-
14:40 - 14:43allo straordinario individuo
con cui siete seduto -
14:43 - 14:46e all'insolita, non comune,
-
14:46 - 14:48inedita versione di voi stessi.
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14:49 - 14:50E tu:
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14:50 - 14:54ora parlo al vostro bambino interiore.
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14:56 - 14:59Invece di fare il prepotente con te stesso
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15:00 - 15:03con quello che ti dici,
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15:03 - 15:05e che pensi di te stesso,
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15:05 - 15:10che è la specie più subdola
e devastante di comparanoia, -
15:10 - 15:13prova a riconoscere che la vita
inizia con la celebrazione, -
15:13 - 15:15e se ho qualcosa a che fare con questo,
-
15:15 - 15:18ti giuro sulla mia testa
che te ne andrai da questo mondo -
15:18 - 15:22senza le celebrazioni, e i festeggiamenti,
con cui sei arrivato! -
15:22 - 15:26So cosa si prova a credere
di non poter essere all'altezza. -
15:26 - 15:29Dieci anni fa, dopo aver deciso
di trasferirmi nell'Artico, -
15:29 - 15:31perché ero convinto
che vi avrei ritrovato me stesso, -
15:31 - 15:36scoprii di essere, con mio stupore,
il più grande problema della mia vita: -
15:36 - 15:37forse mi potete capire.
-
15:37 - 15:40E ho festeggiato, perché ho riconosciuto
che se ero io il problema, -
15:40 - 15:43avrei potuto anche essere la soluzione!
-
15:43 - 15:44Ho scelto di essere la soluzione,
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15:44 - 15:48di accettare il fatto
che ero "speciale" come tutti gli altri, -
15:48 - 15:50e di essere me stesso.
-
15:50 - 15:55Così, a 33 anni,
ho deciso di dire la verità, -
15:55 - 15:59e finalmente ho fatto coming out
coi miei amici e con la mia famiglia. -
15:59 - 16:01E mentre mi guardo indietro
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16:01 - 16:02al bullismo
-
16:02 - 16:04a cui sono sopravvissuto quando avevo
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16:04 - 16:05cinque,
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16:05 - 16:06otto,
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16:06 - 16:0711,
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16:07 - 16:0813,
-
16:08 - 16:0915,
-
16:09 - 16:10e 16 anni..
-
16:10 - 16:13Oggi sono qui per ricordare,
e testimoniare, -
16:13 - 16:17il decimo anniversario
del ripudio della mia famiglia, -
16:17 - 16:21e i 10 anni in cui,
senza chiedere il permesso, -
16:21 - 16:23sono stato me stesso.
-
16:23 - 16:26Non mi sono annoiato, nella vita.
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16:26 - 16:30Ho viaggiato in sei continenti,
ho scritto musica, spettacoli, -
16:30 - 16:31ogni sorta di cose.
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16:31 - 16:32Mi sono reinventato
-
16:32 - 16:36più volte di Madonna, Ricky Martin,
e Katy Perry messi insieme, -
16:36 - 16:39e tutto si riduce a un punto:
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16:39 - 16:42il problema non è la paura del fallimento,
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16:42 - 16:44la mancanza di competenze,
-
16:44 - 16:47o di fiducia in se stessi.
-
16:47 - 16:50Il problema è la comparanoia.
-
16:50 - 16:54E l'antidoto è la celebrazione.
-
16:54 - 16:57Entrambi si presentano
in più forme e usanze, -
16:57 - 17:00e sta a voi scegliere quale.
-
17:00 - 17:03Vi sfido a fare meno confronti,
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17:03 - 17:05e più celebrazioni,
-
17:05 - 17:10e a capire che la celebrazione
è molto più potente -
17:10 - 17:13quando scegliamo di farla insieme.
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17:13 - 17:14Siete pronti?
-
17:14 - 17:15Uno,
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17:15 - 17:17due,
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17:17 - 17:19tre,
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17:19 - 17:20festeggiamo!
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17:20 - 17:23(Grida) (Applausi)
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17:25 - 17:26(Ride)
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17:26 - 17:28(Applausi)
- Title:
- La nostra vera scelta: superare la comparanoia | Davide Di Giorgio | TEDxColoradoSprings
- Description:
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Davide Di Giorgio ha scoperto, dopo averla analizzato, combattuto e superato, che il vero problema che affligge tutti noi, specialmente le giovani generazioni, è ciò che chiama "Comparanoia™'.": il desiderio di somigliare, o distinguerci, dagli altri.
Preparatevi a un finale inatteso in questo talk intenso e divertente, dove Davide condivide le intuizioni profonde che derivano dalle sue esperienze e dalle sue ricerche, e vi accompagna in un viaggio inedito alla scoperta della scelta semplice, ma decisiva, che potete fare per superare la comparanoia. Un talk da condividere. E celebrare!
Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx, che utilizza il format della conferenza TED ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale.
Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx
- Video Language:
- English
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDxTalks
- Duration:
- 17:34