La plastica. Che grande invenzione! Ci ha davvero semplificato la vita: dal pratico spazzolino da denti, alla cannuccia che filtra le tossine dall'acqua che beviamo. Ma con questi livelli di consumo non potremo fare più nulla per la Terra. Usiamo la plastica ogni giorno, ma non ci rendiamo conto che ci vogliono circa 450 anni perché si bio-degradi una comune bottiglia di plastica, e la maggior parte delle volte non si bio-degrada nemmeno, ma si riduce in piccoli pezzettini chiamati "microplastiche". Queste microplastiche, insieme ad altri rifiuti plastici, si accumulano al centro dei nostri oceani e creano isole di rifiuti chiamate "Garbage Patch". Queste isole di plastica possono misurare fino a tre o quattro volte il Texas. Ora, vorrei portarvi a scoprire il viaggio di una comune bottiglia di plastica. La bottiglia nasce in una fabbrica, dove vengono miscelati petroli greggi e altri prodotti per creare la materia prima della nostra bottiglia. La miscela passa in un'altra fabbrica dove viene modellata e trasformata in una bottiglia. Poi va in un'altra fabbrlica dove viene riempita di bevande zuccherate da cui siamo dipendenti. E, infine, arriva al negozio dove qualcuno come me o come voi la compra, e la usa per 15 minuti, una parte minima della vita nostra e della bottiglia! E poi la si butta via, come se niente fosse. Mi rende triste e arrabbiata vedere che a volte noi esseri umani possiamo essere così ignoranti nel modo di trattare l'ambiente. Ma, tornando al nostro viaggio, la bottiglia finisce nel Mississippi e percorre tutto il fiume fino al Golfo del Messico. Da lì viene trasportata dalla Corrente Nord-Atlantica, arriva nel bel mezzo dell'oceano e raggiunge il North Atlantic Garbage Patch, dove centinaia di animali muoiono ogni giorno a causa della plastica. Prendiamo, ad esempio, una comune tartaruga marina. La tartaruga scambia una busta di plastica per una medusa e la mangia come fosse il suo pasto. La plastica fa credere all'animale di essere sazio, anche se non ha incorporato i nutrienti necessari e, per questo, finisce per morire di fame. Quando ho scoperto tutto questo mi sono sentita molto triste e da quel momento in poi ho sempre voluto aiutare il pianeta. So che questo discorso sembra parlare di quanto siamo cattivi e dell'impossibilità di salvare la Terra, ma vi assicuro che non è troppo tardi. Anche solo scegliendo una lattina, invece di una bottiglia di plastica, o una porzione di frutta, invece di un pacchetto di patatine, con ogni nostro piccolo gesto facciamo la differenza. Siamo noi la generazione che dovrà salvare gli oceani. Quindi, facciamo del nostro meglio! Grazie (Applausi)