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Cosa succede se un candidato alla presidenza americana si rifiuta di concedere la vittoria dopo le elezioni?

  • 0:01 - 0:05
    Ok, come avvocato,
    commentatore di politica
  • 0:05 - 0:08
    e, francamente, come ex funzionario
    della Casa Bianca,
  • 0:08 - 0:10
    pensavo di sapere molto
  • 0:10 - 0:12
    riguardo a come l'America
    sceglie un presidente.
  • 0:12 - 0:14
    Mi sbagliavo, non lo sapevo.
  • 0:14 - 0:18
    E quest'anno, ho svolto delle ricerche
    su alcune clausole scritte in piccolo
  • 0:18 - 0:21
    e su tutte le diverse questioni
    nella nostra Costituzione
  • 0:21 - 0:23
    di cui non parliamo mai,
  • 0:23 - 0:25
    e ho scoperto delle scappatoie legali
  • 0:25 - 0:27
    che mi hanno scioccato,
  • 0:27 - 0:29
    che sicuramente scioccheranno anche voi
  • 0:29 - 0:30
    e che potrebbero determinare
  • 0:30 - 0:34
    l'esito delle elezioni presidenziali 2020.
  • 0:34 - 0:38
    Ad esempio, sapevate
    che secondo la nostra Costituzione,
  • 0:38 - 0:42
    un candidato presidenziale
    che perde al voto popolare,
  • 0:42 - 0:45
    non ottiene la maggioranza
    al collegio elettorale,
  • 0:45 - 0:47
    rifiuta di ammettere la sconfitta
  • 0:47 - 0:50
    e manipola meccanismi nascosti
    all'interno del governo
  • 0:50 - 0:55
    può comunque prestare giuramento
    come presidente degli Stati Uniti?
  • 0:55 - 0:57
    È un dato di fatto.
  • 0:57 - 0:59
    Lo so che sembra un folle episodio
    di "House of Cards",
  • 0:59 - 1:00
    e vorrei che lo fosse,
  • 1:00 - 1:03
    perché in quel caso
    potremmo cambiare canale.
  • 1:03 - 1:06
    Ma quella che vi ho descritto
    è una possibilità reale e concreta
  • 1:06 - 1:10
    che potrebbe realizzarsi
    quest'anno, nel 2020,
  • 1:10 - 1:12
    o tra qualche anno,
  • 1:12 - 1:15
    se non poniamo rimedio
    a queste falle nel nostro sistema.
  • 1:15 - 1:17
    Ma se credete
  • 1:17 - 1:21
    che la scelta elettorale
    del popolo americano
  • 1:21 - 1:24
    debba essere seguita, di fatto,
    dall'insediamento presidenziale,
  • 1:24 - 1:26
    vi prego di ascoltarmi.
  • 1:26 - 1:30
    Vi insegnerò come fermare
    un colpo di stato, va bene?
  • 1:30 - 1:32
    Da dove cominciare?
  • 1:32 - 1:34
    Bene, proviamo così:
  • 1:34 - 1:38
    sembra che una delle maggiori garanzie
    della democrazia negli Stati Uniti
  • 1:38 - 1:41
    non risieda assolutamente
    nella Costituzione,
  • 1:41 - 1:43
    né tantomeno nella legge.
  • 1:43 - 1:46
    Si tratta, in realtà,
    di una piccola tradizione, un'usanza.
  • 1:46 - 1:51
    Tuttavia, questo gesto volontario
  • 1:51 - 1:52
    è una delle ragioni principali
  • 1:52 - 1:55
    per le quali non si verificano quasi mai
    rivolte, stragi e conflitti
  • 1:55 - 1:58
    dopo un'elezione americana.
  • 1:58 - 2:00
    Parlo del discorso
    di accettazione della sconfitta.
  • 2:00 - 2:01
    Ok, è ironico,
  • 2:01 - 2:05
    nessun candidato presidenziale
    vorrebbe dover fare questo discorso,
  • 2:05 - 2:09
    eppure è il riconoscimento
    pubblico più importante
  • 2:09 - 2:12
    per la condizione e il benessere
    della nostra nazione.
  • 2:12 - 2:15
    È quel discorso che tiene
    un candidato presidenziale
  • 2:15 - 2:18
    dopo che i consiglieri arrivano
    e i media gli comunicano:
  • 2:18 - 2:21
    "Ascolta, non otterrai abbastanza voti
  • 2:21 - 2:27
    per raggiungere il magico numero
    dei 270 voti del collegio elettorale.
  • 2:27 - 2:28
    Non ce la farai".
  • 2:29 - 2:30
    In quel momento...
  • 2:30 - 2:32
    non ci pensiamo,
  • 2:32 - 2:35
    ma la sorte dell'intera repubblica
  • 2:35 - 2:38
    è nelle mani di un solo politico
  • 2:38 - 2:40
    e nella sua intenzione di presentarsi
  • 2:40 - 2:43
    dinnanzi alla propria famiglia,
    dinnanzi alle telecamere,
  • 2:43 - 2:45
    dinnanzi a tutta la nazione e dichiarare:
  • 2:45 - 2:48
    "Ammetto la sconfitta, volontariamente.
  • 2:48 - 2:50
    Grazie ai miei sostenitori.
  • 2:50 - 2:53
    L'altra persona ha vinto, congratulazioni.
  • 2:53 - 2:57
    Uniamoci e andiamo avanti
    come un'unica nazione.
  • 2:57 - 2:58
    Dio benedica l'America".
  • 2:58 - 3:00
    Lo avete visto mille volte.
  • 3:00 - 3:02
    Attenzione:
  • 3:02 - 3:06
    questa è una tradizione
    fondamentale nel nostro Paese.
  • 3:06 - 3:07
    Perché in quel momento,
  • 3:07 - 3:10
    quel candidato ha ancora a disposizione
  • 3:10 - 3:15
    un esercito nazionale
    di attivisti della campagna,
  • 3:15 - 3:17
    di sostenitori accaniti,
  • 3:17 - 3:19
    decine di migliaia di persone.
  • 3:19 - 3:21
    Potrebbero tranquillamente
    prendere le armi,
  • 3:21 - 3:24
    scendere in strada
    e fare tutto ciò che vogliono.
  • 3:24 - 3:29
    Ma quel discorso della sconfitta
    li smobilita immediatamente.
  • 3:29 - 3:31
    Dice: "Ehi, ragazzi, ritiratevi.
  • 3:31 - 3:32
    È finita, gente".
  • 3:32 - 3:34
    Inoltre, quel discorso
  • 3:34 - 3:40
    aiuta le decine di milioni di persone
    che hanno votato quella persona
  • 3:40 - 3:41
    ad accettare l'esito.
  • 3:41 - 3:44
    Riconosci il vincitore,
    anche se con riluttanza,
  • 3:44 - 3:45
    e alzati la mattina successiva,
  • 3:45 - 3:47
    vai al lavoro o a scuola,
  • 3:47 - 3:48
    forse amareggiato,
  • 3:48 - 3:51
    ma non infedele al governo americano.
  • 3:51 - 3:53
    E, cosa ancora più importante,
  • 3:53 - 3:56
    quel discorso ha una funzione tecnica,
  • 3:56 - 3:58
    perché permette
    tutte quelle altre faccende
  • 3:58 - 4:01
    che la nostra Costituzione
    richiede dopo il voto.
  • 4:01 - 4:02
    Vi sono, infatti, un insieme di fasi,
  • 4:02 - 4:05
    come la riunione del collegio elettorale,
  • 4:05 - 4:07
    la ratificazione del Congresso,
  • 4:07 - 4:09
    l'inaugurazione...
  • 4:09 - 4:12
    Tutte queste faccende
    possono avvenire automaticamente,
  • 4:12 - 4:14
    perché dopo il discorso della sconfitta,
  • 4:14 - 4:16
    ogni passo successivo,
  • 4:16 - 4:20
    che sia reinsediare un presidente
    o accoglierne uno nuovo,
  • 4:20 - 4:21
    viene approvato automaticamente.
  • 4:21 - 4:24
    La Costituzione lo richiede,
    ma è tutto automatico.
  • 4:24 - 4:28
    Ma, non dimentichiamolo, i candidati
    non sono obbligati a tenere quel discorso.
  • 4:28 - 4:31
    Nulla li costringe a farlo.
  • 4:31 - 4:35
    È solamente una norma
    in un anno che di normale ha ben poco.
  • 4:35 - 4:39
    Che succede allora se un candidato
    si rifiuta di tenerlo?
  • 4:39 - 4:42
    Cosa accade senza
    discorso della sconfitta?
  • 4:42 - 4:45
    Be', ciò che potrebbe accadere
    potrebbe spaventarvi.
  • 4:45 - 4:46
    Penso che dovrebbe.
  • 4:46 - 4:49
    Primo, per fornirvi un po' di contesto
    e per capirci meglio,
  • 4:49 - 4:51
    concedetemi questa analogia.
  • 4:51 - 4:55
    Pensate a un'elezione presidenziale
    come a una partita di baseball.
  • 4:55 - 4:56
    Alla fine del nono inning,
  • 4:56 - 4:59
    chiunque sia in testa vince,
    mentre chi è indietro perde.
  • 4:59 - 5:01
    Questo è il baseball.
  • 5:01 - 5:02
    Ma immaginate un mondo diverso,
  • 5:02 - 5:04
    dove nel baseball
  • 5:04 - 5:09
    ci siano 13 o 14 inning,
    non solamente nove.
  • 5:09 - 5:11
    E immaginate che avessimo
    una tradizione strana:
  • 5:11 - 5:13
    se si è indietro al nono inning,
  • 5:13 - 5:16
    si deve accettare la sconfitta.
  • 5:16 - 5:17
    D'accordo?
  • 5:17 - 5:19
    Dunque gli altri inning non contano.
  • 5:19 - 5:23
    Le elezioni presidenziali in America
    funzionano così in realtà,
  • 5:23 - 5:25
    poiché la Costituzione
    riconosce chiaramente
  • 5:25 - 5:27
    due tipologie di inning:
  • 5:27 - 5:31
    c'è il processo del voto popolare,
    a cui tutti prestano attenzione,
  • 5:31 - 5:34
    e quello della selezione elitaria,
  • 5:34 - 5:37
    che tutti fondamentalmente ignorano.
  • 5:37 - 5:39
    Ma in un'elezione sul filo di lana,
  • 5:39 - 5:41
    se nessuno ammette la sconfitta,
  • 5:41 - 5:43
    il secondo processo invisibile,
  • 5:43 - 5:45
    ovvero gli altri inning,
  • 5:45 - 5:47
    diventano in realtà fondamentali.
  • 5:47 - 5:48
    Lasciate che mi spieghi.
  • 5:48 - 5:51
    La prima serie di inning,
    il voto popolare,
  • 5:51 - 5:54
    è ciò a cui si pensa quando si parla
    di elezioni presidenziali.
  • 5:54 - 5:57
    Sono le primarie,
    gli incontri, i dibattiti,
  • 5:57 - 5:59
    i convegni, la notte delle elezioni...
  • 5:59 - 6:00
    tutte quelle faccende.
  • 6:00 - 6:03
    La maggior parte delle volte,
    il candidato perdente
  • 6:03 - 6:04
    a quel punto si arrende.
  • 6:04 - 6:05
    Perché?
  • 6:05 - 6:07
    "Il popolo americano ha parlato".
  • 6:07 - 6:08
    Tutto qua.
  • 6:08 - 6:12
    Ma secondo la Costituzione,
    la corsa non è tecnicamente finita.
  • 6:12 - 6:14
    Quando le telecamere si spengono
  • 6:14 - 6:16
    e i coriandoli vengono spazzati via,
  • 6:16 - 6:20
    la Costituzione esige
    tutta quella serie di altri inning:
  • 6:20 - 6:22
    le procedure della selezione elitaria,
  • 6:22 - 6:24
    che avvengono a porte chiuse,
  • 6:24 - 6:26
    e sono a carico dei funzionari.
  • 6:26 - 6:30
    E ciò avviene dalla fine
    del conteggio del voto a novembre,
  • 6:30 - 6:33
    per tutto dicembre, fino a gennaio.
  • 6:33 - 6:34
    Non ci si pensa,
  • 6:34 - 6:35
    perché per molte generazioni,
  • 6:35 - 6:39
    questi altri inning non avevano importanza
  • 6:39 - 6:42
    perché il candidato perdente
    accettava la sconfitta.
  • 6:42 - 6:44
    Per cui il resto è solo una formalità.
  • 6:44 - 6:45
    Anche nel 2000,
  • 6:45 - 6:47
    il vice presidente Al Gore si arrese
  • 6:47 - 6:51
    non appena la Corte Suprema
    ordinò di fermare il conteggio dei voti.
  • 6:51 - 6:54
    Gore non continuò la battaglia
    nell'assemblea legislativa,
  • 6:54 - 6:55
    al collegio elettorale
  • 6:55 - 6:56
    o al Congresso.
  • 6:56 - 6:59
    Non tentò di screditare
    i risultati sui giornali.
  • 6:59 - 7:04
    Onestamente, non incitò
    i suoi sostenitori a scendere in strada
  • 7:04 - 7:07
    con cartelloni di protesta
    o forconi e fucili.
  • 7:07 - 7:10
    Non appena la Corte annunciò
    la fine del conteggio dei voti,
  • 7:10 - 7:14
    lui concedette la vittoria a G. W. Bush.
  • 7:14 - 7:16
    Perché funziona così,
  • 7:16 - 7:18
    gestiamo in questo modo certe faccende.
  • 7:18 - 7:20
    Non ci si batte negli altri inning.
  • 7:20 - 7:23
    Questo, forse, fino al 2020,
  • 7:23 - 7:25
    quando un importante candidato
    sta già affermando
  • 7:25 - 7:29
    di non volere accettare
    i risultati del conteggio.
  • 7:29 - 7:31
    Maledizione, 2020!
  • 7:31 - 7:33
    Quindi, cosa potrebbe succedere?
  • 7:33 - 7:35
    Invece di arrendersi,
  • 7:35 - 7:40
    un candidato sconfitto potrebbe scatenare
    una guerra per vincere
  • 7:40 - 7:42
    o per tenersi stretto il potere.
  • 7:42 - 7:43
    In tribunale, certo,
  • 7:43 - 7:47
    ma anche negli edifici legislativi,
    al collegio elettorale e al Congresso.
  • 7:47 - 7:50
    Potrebbe intentare,
    ad esempio, dozzine di cause
  • 7:50 - 7:55
    per cercare di bloccare il conteggio
    di milioni di voti per corrispondenza,
  • 7:55 - 7:58
    dichiarando che sono tutti da buttare
    e che sono illegali.
  • 7:58 - 7:59
    Dopodiché, potrebbe esigere
  • 7:59 - 8:02
    che gli Stati si rifiutino
    di certificare le elezioni
  • 8:02 - 8:04
    per via di questa presunta frode
  • 8:04 - 8:06
    o di un'intromissione dall'esterno.
  • 8:06 - 8:12
    O il partito perdente potrebbe inviare
    una lista di grandi elettori rivali
  • 8:12 - 8:14
    al collegio elettorale o al Congresso
  • 8:14 - 8:16
    e dire: "Siamo noi i veri elettori"
  • 8:16 - 8:18
    e creare così una situazione critica.
  • 8:18 - 8:21
    Questi scenari significherebbero puro caos
  • 8:21 - 8:23
    all'interno del collegio
    elettorale e del Congresso,
  • 8:23 - 8:27
    facendo finire la questione al cospetto
    della Camera dei Rappresentanti
  • 8:27 - 8:30
    per la prima volta dal 1800.
  • 8:30 - 8:34
    Ora, qui è dove la cosa si fa pazzesca.
  • 8:34 - 8:39
    Se le elezioni presidenziali
    finiscono alla Camera dei Rappresentanti,
  • 8:39 - 8:43
    quest'ultima non deve
    tener conto del voto popolare
  • 8:43 - 8:44
    o del voto elettorale.
  • 8:44 - 8:48
    È come se le elezioni
    non avessero mai avuto luogo.
  • 8:48 - 8:50
    Ma la cosa si fa ancora più assurda.
  • 8:50 - 8:55
    Il conteggio finale alla Camera
    non viene effettuato dai delegati,
  • 8:55 - 8:56
    ma secondo delega.
  • 8:56 - 8:57
    In altre parole,
  • 8:57 - 9:01
    non sono i membri individuali
    del Congresso a votare,
  • 9:01 - 9:03
    ma gli Stati.
  • 9:03 - 9:04
    Cercate di capire bene quanto segue.
  • 9:04 - 9:08
    Nel 2020, la maggior parte degli americani
    vive in Stati democratici,
  • 9:08 - 9:11
    ma ci sono più Stati repubblicani.
  • 9:11 - 9:14
    Esiste quindi la possibilità
  • 9:14 - 9:16
    che i repubblicani
    alla Camera dei Rappresentanti
  • 9:16 - 9:21
    possano designare il loro
    candidato alla presidenza,
  • 9:21 - 9:23
    anche senza il voto popolare
  • 9:23 - 9:26
    o la maggioranza al collegio elettorale.
  • 9:26 - 9:27
    Potrebbe accadere.
  • 9:27 - 9:29
    Alcuni potrebbero definire ciò
  • 9:29 - 9:34
    un golpe perfettamente legale
    e costituzionale
  • 9:34 - 9:39
    contro la legge di maggioranza
    degli Stati Uniti.
  • 9:39 - 9:42
    Ciò è possibile secondo la Costituzione
  • 9:42 - 9:43
    e può accadere quest'anno.
  • 9:43 - 9:45
    Cosa potete fare quindi?
  • 9:45 - 9:46
    Dunque, ricordatevi
  • 9:46 - 9:48
    che se il margine di vittoria
    è molto grande,
  • 9:48 - 9:50
    enorme,
  • 9:50 - 9:53
    il partito del candidato
    perdente se ne tirerà fuori,
  • 9:53 - 9:55
    lasciando che il proprio leader perda.
  • 9:55 - 9:58
    Nessuno causerebbe
    una crisi costituzionale
  • 9:58 - 10:01
    per salvare qualcuno di così impopolare.
  • 10:01 - 10:04
    Ma se la corsa è serrata,
  • 10:04 - 10:07
    può succedere di tutto.
  • 10:07 - 10:09
    La corsa potrebbe protrarsi
    anche dopo la notte elettorale.
  • 10:09 - 10:12
    Si potrebbe provare a fare i conti
  • 10:12 - 10:15
    con quest'altro processo
    mai sentito prima.
  • 10:15 - 10:18
    Si dovrà esercitare pressioni,
  • 10:18 - 10:20
    protestare, dire la propria,
    contattare i legislatori...
  • 10:20 - 10:23
    tutte cose che non abbiamo fatto prima.
  • 10:23 - 10:27
    Quindi, una volta che ci ritroveremo
    in questo insolito scenario,
  • 10:27 - 10:29
    cosa possiamo fare?
  • 10:29 - 10:31
    Come ci dovremmo comportare?
  • 10:31 - 10:34
    Cosa dovremmo fare in questa situazione?
  • 10:34 - 10:36
    Ci sono tre aspetti fondamentali.
  • 10:36 - 10:40
    Numero uno: informarsi.
  • 10:40 - 10:43
    Molte organizzazioni progressiste
    si stanno già mobilitando
  • 10:43 - 10:46
    per informare gli americani
    riguardo alle minacce alla democrazia.
  • 10:46 - 10:49
    Qualora voleste dare un'occhiata:
  • 10:49 - 10:52
    choosedemocracy.us,
  • 10:52 - 10:55
    electiontaskforce.org,
  • 10:55 - 10:57
    protectdemocracy.org,
  • 10:57 - 10:59
    mobilize.us,
  • 10:59 - 11:01
    allamericans.org,
  • 11:01 - 11:02
    civicalliance.com
  • 11:02 - 11:05
    e The Fight Back Table su demos.org.
  • 11:05 - 11:08
    Tutte queste organizzazioni
    se ne stanno occupando.
  • 11:08 - 11:10
    Se siete simpatizzanti repubblicani,
  • 11:10 - 11:13
    potreste dare un'occhiata
    a The Heritage Foundation
  • 11:13 - 11:15
    o a The Government
    Accountability Institute.
  • 11:15 - 11:17
    Si occupano di brogli elettorali.
  • 11:17 - 11:20
    Ma bisogna informarsi,
    indipendentemente dalle ideologie.
  • 11:20 - 11:21
    Numero due:
  • 11:21 - 11:24
    bisogna farsi sentire.
  • 11:24 - 11:25
    Bisogna farsi sentire.
  • 11:25 - 11:29
    Al giorno d'oggi, tutti sono
    un canale d'informazione.
  • 11:29 - 11:31
    Voi siete i media.
  • 11:31 - 11:33
    Quindi, usate la vostra voce.
  • 11:33 - 11:36
    E quando lo fate, il mio consiglio è:
  • 11:36 - 11:40
    parlate di valori americani universali,
    non di questioni di partito, d'accordo?
  • 11:40 - 11:44
    Parlate di valori americani
    ai quali ogni cittadino tiene,
  • 11:44 - 11:46
    indipendentemente dal partito.
  • 11:46 - 11:49
    L'idea che ogni elettore conti
  • 11:49 - 11:51
    e che ogni voto debba essere contato
  • 11:51 - 11:54
    sono esempi di valori americani, punto.
  • 11:54 - 11:57
    L'idea che la maggioranza
    debba governare in America
  • 11:57 - 11:59
    ne è un altro esempio.
  • 11:59 - 12:02
    L'idea che un presidente in carica
  • 12:02 - 12:05
    accetti la sconfitta con onore e grazia
  • 12:05 - 12:08
    e assicuri una transizione pacifica,
  • 12:08 - 12:11
    piuttosto che provare ogni sorta
    di trucco per rimanere al potere,
  • 12:11 - 12:12
    è un altro valore americano.
  • 12:12 - 12:14
    Se vi attenete a questi valori,
  • 12:14 - 12:17
    più persone vi ascolteranno
    e contribuirete a unificare il Paese.
  • 12:17 - 12:20
    E infine, scusate gente,
    ma votare non basta.
  • 12:20 - 12:23
    Dovete essere attivi e partecipi.
  • 12:23 - 12:26
    Potete partecipare
    e sostenere con i vostri soldi
  • 12:26 - 12:28
    alcune organizzazioni esistenti
    o gruppi influenti,
  • 12:28 - 12:30
    come Leadership Conference on Civil Right,
  • 12:30 - 12:32
    ACLU,
  • 12:32 - 12:34
    NAACP, Legal Defense Fund,
  • 12:34 - 12:37
    Indivisible, ColorOfChange.org.
  • 12:37 - 12:40
    Questi gruppi si batteranno
    in tribunale e al Congresso
  • 12:40 - 12:43
    per assicurarsi
    che l'esito sia imparziale.
  • 12:43 - 12:46
    Questi gruppi hanno bisogno
    del vostro aiuto e di donazioni.
  • 12:46 - 12:48
    Ma se vi capitasse
  • 12:48 - 12:50
    di sentire
  • 12:50 - 12:52
    di voler scendere in strada,
  • 12:52 - 12:54
    di voler uscire
  • 12:54 - 12:57
    per manifestare, marciare e protestare,
  • 12:57 - 13:00
    per favore, fatelo pacificamente.
  • 13:00 - 13:02
    Non è una questione filosofica o morale.
  • 13:02 - 13:05
    Molti studi hanno dimostrato
  • 13:05 - 13:07
    che le proteste pacifiche
  • 13:07 - 13:10
    sono quelle che mettono davvero
    alla prova questi aspiranti dittatori
  • 13:10 - 13:12
    e che sventano tentativi di golpe.
  • 13:12 - 13:13
    Perché sono quelle pacifiche?
  • 13:13 - 13:16
    Perché quando le proteste
    diventano violente,
  • 13:16 - 13:20
    quel caos e quei massacri in realtà
    allontanano i sostenitori.
  • 13:20 - 13:23
    Per cui, invece di accrescersi,
  • 13:23 - 13:25
    le manifestazioni
    e le proteste si riducono.
  • 13:25 - 13:28
    E sembra sensato che il governo
    mostri tolleranza zero.
  • 13:28 - 13:29
    Per cui, è molto meglio
  • 13:29 - 13:33
    seguire l'insegnamento
    del compianto Gene Sharp,
  • 13:33 - 13:36
    che ha scritto egregiamente
  • 13:36 - 13:40
    riguardo a come sventare
    strategicamente un golpe
  • 13:40 - 13:45
    protestando in maniera intelligente,
    disciplinata e non violenta.
  • 13:45 - 13:49
    E numerose delle sue teorie migliori,
    che hanno influenzato molti,
  • 13:49 - 13:51
    sono disponibili in una nuova guida
  • 13:51 - 13:53
    intitolata "Hold the Line".
  • 13:53 - 13:54
    Potete cercarlo,
  • 13:54 - 13:58
    si chiama "Hold the Line:
    A Guide to Defending Democracy",
  • 13:58 - 14:02
    acquistabile su holdthelineguide.com.
  • 14:02 - 14:05
    Ciò vi può fornire un ottimo riferimento
  • 14:05 - 14:07
    per muoversi in modo astuto e pacifico,
  • 14:07 - 14:11
    se sentite di voler scendere in strada.
  • 14:11 - 14:13
    Lo so, vi sentirete sopraffatti ora
  • 14:13 - 14:17
    e ammetto che alcune di queste misure
    potrebbero non bastare.
  • 14:17 - 14:19
    Un presidente davvero sleale
  • 14:19 - 14:22
    potrebbe chiamare una milizia privata
  • 14:22 - 14:26
    per intimidire i legislatori
    e indurli a tenerlo al potere.
  • 14:26 - 14:28
    Oppure potrebbe abusare
    dei suoi poteri di emergenza
  • 14:28 - 14:30
    e rimanere in carica indefinitamente.
  • 14:30 - 14:33
    Ci sono quindi seri problemi
    nel nostro sistema.
  • 14:33 - 14:35
    Il modo migliore di fermare un golpe
  • 14:35 - 14:38
    è aggiornare e rafforzare
    il sistema democratico
  • 14:38 - 14:39
    al termine di queste elezioni.
  • 14:39 - 14:43
    Forse dovremmo ripensare
    o semplicemente disfarci
  • 14:43 - 14:48
    dell'intero collegio elettorale,
    degli inning aggiuntivi.
  • 14:48 - 14:50
    So per certo
  • 14:50 - 14:53
    che dobbiamo impegnarci di più
    a proteggere i diritti degli elettori,
  • 14:53 - 14:55
    condannare l'intimidazione degli elettori
  • 14:55 - 14:57
    e assicurarci di avere
    la tecnologia necessaria
  • 14:57 - 15:00
    affinché nessuno tema
    un broglio elettorale.
  • 15:00 - 15:03
    Questi sono i passi necessari
  • 15:03 - 15:07
    per assicurarci di avere
    una democrazia che possa perdurare.
  • 15:07 - 15:09
    Perché, non dimenticatelo mai:
  • 15:09 - 15:12
    dall'inizio dei tempi,
  • 15:12 - 15:14
    una repubblica democratica
  • 15:14 - 15:17
    è la forma più rara di governo.
  • 15:17 - 15:20
    Le democrazie sono fragili.
  • 15:20 - 15:23
    Le democrazie possono crollare.
  • 15:23 - 15:27
    E quello che i cittadini fanno
    o non fanno in un momento di crisi
  • 15:27 - 15:30
    può determinare il destino
  • 15:30 - 15:33
    del governo del, dal e per il popolo.
  • 15:33 - 15:35
    Quindi, facciamo
    del nostro meglio e votiamo,
  • 15:35 - 15:38
    ma questa volta dobbiamo
    essere vigili e attivi,
  • 15:38 - 15:40
    anche dopo che i voti sono stati contati.
  • 15:40 - 15:44
    Dobbiamo continuare a essere attivi
    fino all'insediamento.
  • 15:44 - 15:45
    Ma voglio dirvi
  • 15:45 - 15:50
    che sosterrò il vincitore
    di elezioni libere e giuste,
  • 15:50 - 15:52
    indipendentemente da chi sia,
  • 15:52 - 15:55
    e mi opporrò a qualsiasi "vincitore"
  • 15:55 - 15:59
    che avrà la meglio
    manipolando subdolamente il sistema.
  • 15:59 - 16:04
    Perché ogni americano deve essere disposto
    ad arrendersi e ammettere la sconfitta,
  • 16:04 - 16:06
    ma nessun americano dovrebbe arrendersi
  • 16:06 - 16:10
    nel difendere il concetto di democrazia.
  • 16:10 - 16:12
    Grazie.
Title:
Cosa succede se un candidato alla presidenza americana si rifiuta di concedere la vittoria dopo le elezioni?
Speaker:
Van Jones
Description:

L'avvocato e commentatore di politica Van Jones afferma che qualora il risultato delle elezioni presidenziali americane sia sul filo di lana, la corsa potrebbe trascinarsi nei tribunali e nelle aule del Congresso anche dopo il voto. Spiegando come il consueto discorso di accettazione della sconfitta sia una delle garanzie fondamentali per la democrazia, Jones rivela scappatoie legali scioccanti che potrebbero permettere a un candidato di prendere il potere pur avendo perso al voto popolare e al collegio elettorale, e spiega cosa possano fare i comuni cittadini qualora non ci fosse una transizione di potere pacifica.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
16:25

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