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Che cosa serve per sconfiggere una pandemia

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    Mio figlio è nato nel gennaio 2020,
  • 0:04 - 0:06
    poco prima che a Parigi
    scattasse il lockdown.
  • 0:06 - 0:08
    Non ha paura delle persone
    con le mascherine,
  • 0:08 - 0:10
    perché le ha sempre viste così.
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    Mia figlia di tre anni sa dire
    "gel hydro-alcoolique",
  • 0:14 - 0:18
    la parola francese per gel idroalcolico.
  • 0:18 - 0:20
    Lo pronuncia persino meglio di me.
  • 0:21 - 0:23
    Nessuno, però, ha voglia
    di portare la mascherina
  • 0:23 - 0:27
    o di lavarsi le mani
    con l'igienizzante ogni 20 secondi.
  • 0:27 - 0:32
    Speriamo tutti ardentemente che la ricerca
    trovi una soluzione: il vaccino.
  • 0:32 - 0:34
    È interessante come, nella nostra mente,
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    vediamo tutti la scoperta del vaccino
    come se fosse il Santo Graal.
  • 0:39 - 0:42
    Ma ci sono dei modi per velocizzare
    la scoperta, che vorrei esaminare.
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    Non sono un medico, solo una consulente.
  • 0:45 - 0:47
    I miei clienti sono
    nel mondo della sanità –
  • 0:47 - 0:51
    aziende biofarmaceutiche, fornitori,
    istituzioni sanitarie mondiali –
  • 0:51 - 0:53
    e mi hanno istruita.
  • 0:54 - 0:56
    Dobbiamo trovare degli strumenti
    per combattere la COVID
  • 0:56 - 0:59
    e dobbiamo renderli accessibili a tutti.
  • 1:00 - 1:04
    Innanzitutto, non sarà un solo vaccino
    a tirarci fuori da questa situazione.
  • 1:04 - 1:06
    Quello che ci serve
    è un arsenale di strumenti.
  • 1:06 - 1:10
    Ci servono vaccini, ci servono terapie,
    ci servono test diagnostici
  • 1:10 - 1:15
    per essere sicuri di prevenire,
    identificare e trattare i casi di COVID
  • 1:15 - 1:17
    in varie popolazioni.
  • 1:17 - 1:21
    Seconda cosa, non si tratta solo
    di trovare uno strumento.
  • 1:22 - 1:24
    Cosa pensate che succederà
    quando uno di questi studi clinici
  • 1:24 - 1:27
    dimostrerà che lo strumento è efficace?
  • 1:27 - 1:29
    Pensate che potremo andare
    alla farmacia sotto casa,
  • 1:29 - 1:32
    prendere il prodotto,
    toglierci la mascherina
  • 1:32 - 1:34
    e tornare a baciarci come prima?
  • 1:35 - 1:36
    No.
  • 1:36 - 1:40
    La creazione di uno strumento efficace
    è solo un passo di questa grande lotta,
  • 1:40 - 1:43
    perché c'è una bella differenza
    tra l'esistenza di un prodotto
  • 1:43 - 1:45
    e l'accesso a quel prodotto.
  • 1:46 - 1:47
    Ora starete pensando:
  • 1:47 - 1:50
    "Ah, intende che alcuni paesi
    dovranno aspettare più tempo".
  • 1:51 - 1:53
    No, non è questo il punto.
  • 1:53 - 1:55
    Non solo gli altri
    potrebbero dover aspettare
  • 1:55 - 1:57
    ma anche noi.
  • 1:57 - 1:59
    La cosa più umiliante della COVID
  • 1:59 - 2:02
    è che, per via della sua velocità
    e della sua entità,
  • 2:02 - 2:04
    ci sta esponendo tutti alle stesse sfide
  • 2:04 - 2:08
    e ci sta dando un assaggio
    di quelle a cui non siamo abituati.
  • 2:08 - 2:11
    Vi ricordate quando la Cina
    è entrata in lockdown?
  • 2:11 - 2:13
    Immaginavate che saremmo stati
    nella stessa situazione
  • 2:13 - 2:15
    qualche settimana dopo?
  • 2:15 - 2:17
    Io no di certo.
  • 2:17 - 2:21
    Arriviamo al momento ipotetico
    in cui avremo un vaccino.
  • 2:21 - 2:23
    In questo caso, la sfida successiva
  • 2:23 - 2:25
    sarà la fornitura.
  • 2:25 - 2:27
    Oggi la comunità internazionale stima
  • 2:27 - 2:30
    che entro la fine del 2021,
  • 2:30 - 2:33
    quindi più di un anno
    dopo la scoperta del vaccino,
  • 2:33 - 2:36
    avremo abbastanza dosi
    per coprire dall'uno ai due miliardi
  • 2:36 - 2:38
    degli otto miliardi
    di persone sul pianeta.
  • 2:39 - 2:40
    Quindi, chi dovrà aspettare?
  • 2:41 - 2:44
    Come facciamo a pensare all'accesso
    se le dosi scarseggiano?
  • 2:45 - 2:46
    Scenario numero uno:
  • 2:46 - 2:48
    lasciamo agire le forze di mercato
  • 2:48 - 2:52
    e chi può pagare il prezzo più alto
    o è più veloce a stipulare un accordo
  • 2:52 - 2:54
    avrà accesso al prodotto per primo.
  • 2:54 - 2:56
    Non è nient'affatto equo,
  • 2:56 - 2:58
    ma è uno scenario molto verosimile.
  • 2:58 - 3:00
    Scenario numero due:
  • 3:00 - 3:02
    potremmo decidere,
    con la logica della salute pubblica,
  • 3:02 - 3:04
    chi avrà il prodotto per primo,
  • 3:04 - 3:07
    concordando che lo ricevano
    per primi gli operatori sanitari,
  • 3:07 - 3:09
    poi gli anziani
  • 3:09 - 3:11
    e poi il resto della popolazione.
  • 3:11 - 3:13
    Ora sarò un po' più provocatoria.
  • 3:13 - 3:14
    Scenario numero tre:
  • 3:16 - 3:19
    i paesi che hanno dimostrato
    di saper gestire bene la pandemia
  • 3:19 - 3:21
    avranno accesso al prodotto per primi.
  • 3:22 - 3:24
    È un'ipotesi un po' estrema
  • 3:24 - 3:26
    ma non è poi così fantascientifica.
  • 3:26 - 3:27
    Anni fa,
  • 3:27 - 3:31
    quando i migliori farmaci di seconda linea
    per la tubercolosi scarseggiavano,
  • 3:31 - 3:33
    venne creata una commissione speciale
  • 3:33 - 3:36
    per stabilire quali paesi avessero
    sistemi sanitari abbastanza forti
  • 3:36 - 3:39
    da garantire che i prodotti
    sarebbero stati distribuiti correttamente
  • 3:39 - 3:43
    e che i pazienti avrebbero seguito
    i piani terapeutici alla perfezione.
  • 3:43 - 3:45
    I paesi selezionati
    ebbero accesso per primi.
  • 3:47 - 3:48
    Oppure, scenario quattro:
  • 3:48 - 3:50
    potremmo basarci su una regola casuale
  • 3:50 - 3:53
    per cui le persone verranno vaccinate
    in base al giorno di nascita.
  • 3:54 - 3:56
    Ora vi farò una domanda:
  • 3:56 - 4:01
    che cosa provereste nel pensare
    a un futuro in cui il vaccino esiste,
  • 4:01 - 4:05
    ma dovete continuare a portare
    la mascherina e a tenere i bambini a casa
  • 4:05 - 4:08
    e non potete andare a lavoro come vorreste
  • 4:08 - 4:10
    perché non avete accesso al vaccino?
  • 4:11 - 4:15
    Ogni giorno che passa
    sarebbe insostenibile, vero?
  • 4:15 - 4:17
    Ma sapete una cosa?
  • 4:17 - 4:21
    Esistono molte malattie per cui abbiamo
    trattamenti e persino cure,
  • 4:21 - 4:25
    eppure ogni anno ci sono persone
    che si ammalano e muoiono.
  • 4:26 - 4:28
    Prendete la tubercolosi:
  • 4:28 - 4:31
    ogni anno 10 milioni
    di persone si ammalano
  • 4:31 - 4:33
    e un milione e mezzo muore
  • 4:34 - 4:36
    anche se sono anni che abbiamo una cura.
  • 4:36 - 4:39
    Questo perché non abbiamo
    ancora risolto del tutto
  • 4:39 - 4:41
    alcune questioni centrali
    relative all'accesso.
  • 4:42 - 4:45
    L'equo accesso è la cosa giusta da fare,
  • 4:46 - 4:48
    ma al di là della ragione umanitaria,
  • 4:48 - 4:50
    a cui spero che saremo più sensibili
  • 4:50 - 4:53
    ora che l'abbiamo provata
    sulla nostra pelle,
  • 4:53 - 4:55
    c'è una ragione sanitaria
    e ce n'è una economica
  • 4:55 - 4:56
    all'equo accesso.
  • 4:57 - 5:01
    La ragione sanitaria è che finché il virus
    circola da qualche parte nel mondo,
  • 5:01 - 5:03
    rischiamo tutti
    di avere casi d'importazione.
  • 5:04 - 5:05
    La ragione economica
  • 5:05 - 5:09
    è che, a causa delle interconnessioni
    tra le economie,
  • 5:09 - 5:14
    nessuna economia domestica può ripartire
    se non si risollevano anche le altre.
  • 5:15 - 5:17
    Pensate ai settori
    che dipendono dalla mobilità globale,
  • 5:17 - 5:20
    come l'industria aerospaziale,
    i viaggi e il turismo.
  • 5:20 - 5:22
    Pensate alle filiere
    che tagliano il globo,
  • 5:22 - 5:25
    come quella tessile
    o quella automobilistica.
  • 5:25 - 5:28
    Pensate alla fetta di crescita economica
    che viene dai mercati emergenti.
  • 5:29 - 5:32
    La verità è che abbiamo
    bisogno che tutti i paesi
  • 5:32 - 5:34
    sconfiggano la pandemia
    contemporaneamente.
  • 5:35 - 5:38
    Quindi l'equo accesso
    non è solo la cosa giusta da fare
  • 5:38 - 5:40
    ma anche quella più intelligente.
  • 5:41 - 5:43
    Ma come possiamo farlo?
  • 5:44 - 5:47
    Assicuriamoci di essere concordi
    sul significato di "accesso".
  • 5:47 - 5:50
    Significa che il prodotto esiste,
  • 5:50 - 5:53
    che funziona sufficientemente bene,
  • 5:53 - 5:55
    che è stato approvato
    dalle autorità locali,
  • 5:55 - 5:57
    che è a buon mercato,
  • 5:57 - 6:00
    ma anche che ci sono le prove
    che funzioni in tutte le popolazioni
  • 6:00 - 6:01
    che ne hanno bisogno,
  • 6:01 - 6:06
    comprese donne incinte,
    immunodepressi e bambini,
  • 6:06 - 6:09
    che può essere distribuito in vari luoghi,
  • 6:09 - 6:14
    come ospedali e piccole cliniche,
    in climi caldi e climi freddi,
  • 6:14 - 6:17
    e che possiamo produrlo
    su una giusta scala.
  • 6:17 - 6:19
    È un elenco molto lungo, lo so,
  • 6:19 - 6:21
    e in tempi normali
  • 6:21 - 6:26
    forse affronteremmo queste questioni
    una dopo l'altra in modo sequenziale,
  • 6:26 - 6:27
    cosa che richiede molto tempo.
  • 6:28 - 6:30
    Allora, cosa facciamo?
  • 6:30 - 6:33
    L'accesso è tutt'altro
    che una nuova sfida,
  • 6:33 - 6:35
    e nel caso della COVID,
  • 6:35 - 6:38
    devo ammettere che assistiamo
    a una straordinaria collaborazione
  • 6:38 - 6:42
    tra organizzazioni internazionali,
    società civile, industrie e molti altri
  • 6:42 - 6:43
    volta a velocizzare l'accesso:
  • 6:43 - 6:45
    lavorando in parallelo,
  • 6:45 - 6:47
    accelerando i processi normativi,
  • 6:47 - 6:49
    progettando i sistemi di distribuzione,
  • 6:49 - 6:52
    garantendo gli approvvigionamenti,
    mobilitando le risorse, ecc.
  • 6:53 - 6:57
    Tuttavia, ci troveremo ad affrontare
    una situazione in cui, per esempio,
  • 6:57 - 7:00
    il vaccino dovrà essere conservato
    costantemente a una temperatura
  • 7:00 - 7:02
    di, mettiamo, -80 gradi Celsius,
  • 7:02 - 7:05
    oppure dovrà essere somministrato
  • 7:05 - 7:07
    da operatori sanitari
    altamente specializzati,
  • 7:07 - 7:09
    o i test diagnostici
    dovranno essere analizzati
  • 7:09 - 7:11
    da laboratori sofisticati.
  • 7:12 - 7:14
    Che cosa possiamo fare di più?
  • 7:15 - 7:18
    Insistendo sulla logica
    che la comunità sanitaria globale
  • 7:18 - 7:20
    sostiene da anni,
  • 7:20 - 7:23
    c'è un'altra cosa
    che potrebbe essere utile.
  • 7:24 - 7:27
    C'è un approccio ai processi
    di sviluppo e produzione
  • 7:27 - 7:29
    che si chiama "design to cost".
  • 7:29 - 7:32
    L'idea di base è di discutere
    la gestione dei costi
  • 7:32 - 7:34
    mentre si sta progettando il prodotto,
  • 7:34 - 7:37
    invece di occuparsi
    prima di progettare il prodotto
  • 7:37 - 7:39
    e poi di rivederlo
    per abbassarne il costo.
  • 7:40 - 7:42
    È un metodo che aiuta a garantire
  • 7:42 - 7:47
    che una volta individuato il costo
    come criterio prioritario del prodotto,
  • 7:47 - 7:49
    esso diventi sin dall'inizio l'obiettivo.
  • 7:49 - 7:53
    Nell'ambito della sanità e dell'accesso,
  • 7:53 - 7:56
    credo ci sia un potenziale non sfruttato
    nella ricerca finalizzata all'accesso,
  • 7:56 - 7:59
    così come avviene
    per la progettazione orientata al costo.
  • 8:00 - 8:04
    Ciò significa che,
    invece di sviluppare un prodotto
  • 8:04 - 8:08
    e poi adattarlo successivamente
    per garantire un equo accesso,
  • 8:08 - 8:10
    tutti gli elementi dell'elenco menzionati
  • 8:10 - 8:14
    sarebbero integrati sin dall'inizio
    nel processo di ricerca e sviluppo,
  • 8:14 - 8:16
    e ne trarremmo tutti beneficio.
  • 8:16 - 8:18
    Facciamo un esempio.
  • 8:18 - 8:22
    Se sviluppiamo un prodotto
    pensando all'equo accesso,
  • 8:22 - 8:25
    potremmo ottimizzarne
    la scalabilità più velocemente.
  • 8:26 - 8:27
    Per quanto ne so,
  • 8:27 - 8:30
    i produttori dei farmaci spesso
    puntano a trovare una dose che funzioni
  • 8:30 - 8:34
    e solo dopo ottimizzano il dosaggio
    o fanno aggiustamenti.
  • 8:34 - 8:37
    Immaginate che stiamo parlando
    di un prodotto candidato
  • 8:37 - 8:40
    il cui principio attivo scarseggia.
  • 8:40 - 8:44
    E se invece puntassimo
    a sviluppare una cura
  • 8:44 - 8:47
    che usi la minor quantità possibile
    di quel principio attivo?
  • 8:48 - 8:50
    Questo ci aiuterebbe a produrre più dosi.
  • 8:51 - 8:53
    Facciamo un altro esempio.
  • 8:53 - 8:56
    Se sviluppiamo un prodotto
    pensando all'equo accesso,
  • 8:56 - 8:59
    potremmo ottimizzare più velocemente
    la distribuzione di massa.
  • 9:00 - 9:01
    Nei paesi ad alto reddito,
  • 9:01 - 9:03
    i sistemi sanitari sono molto forti.
  • 9:03 - 9:06
    Possiamo distribuire i prodotti
    come desideriamo.
  • 9:06 - 9:08
    E diamo per scontato
    che si possa conservare i prodotti
  • 9:08 - 9:10
    in ambienti a temperatura controllata
  • 9:10 - 9:15
    o che servano operatori sanitari
    qualificati per la somministrazione.
  • 9:16 - 9:16
    Ovviamente
  • 9:16 - 9:20
    ambienti a temperatura controllata
    e operatori sanitari qualificati
  • 9:20 - 9:22
    non sono disponibili ovunque.
  • 9:22 - 9:24
    Se affrontassimo il processo
    di ricerca e sviluppo
  • 9:24 - 9:27
    tenendo presenti i limiti
    dei sistemi sanitari più deboli,
  • 9:27 - 9:29
    potremmo essere creativi
  • 9:29 - 9:32
    e sviluppare più in fretta prodotti
    indipendenti dalla catena del freddo
  • 9:32 - 9:35
    o prodotti assumibili
    con la stessa facilità di una vitamina
  • 9:35 - 9:39
    o formulazioni durature
    al posto di dosi da ripetere.
  • 9:40 - 9:43
    Se fossimo in grado
    di produrre e sviluppare
  • 9:43 - 9:45
    questi strumenti semplificati,
  • 9:45 - 9:47
    questi avrebbero il vantaggio
  • 9:47 - 9:50
    di alleviare la pressione
    su ospedali e sistemi sanitari
  • 9:50 - 9:53
    nei paesi sia ad alto che a basso reddito.
  • 9:54 - 9:55
    Data la velocità del virus
  • 9:55 - 9:58
    e l'entità delle conseguenze
    che stiamo affrontando,
  • 9:58 - 10:00
    credo che dovremo continuare a impegnarci
  • 10:00 - 10:04
    per trovare metodi veloci
    per rendere i medicinali contro la COVID
  • 10:04 - 10:06
    e altre future pandemie
    accessibili a tutti.
  • 10:07 - 10:08
    Per come la vedo io,
  • 10:08 - 10:10
    a meno che il virus non scompaia,
  • 10:10 - 10:12
    la storia finirà in uno di questi modi.
  • 10:12 - 10:14
    La bilancia penderà da una parte,
  • 10:14 - 10:16
    e solo alcuni di noi
    avranno accesso al vaccino
  • 10:16 - 10:19
    e la COVID resterà una minaccia per tutti,
  • 10:19 - 10:21
    oppure equilibreremo la bilancia,
  • 10:21 - 10:23
    avremo tutti accesso alle armi giuste
  • 10:23 - 10:25
    e andremo avanti insieme.
  • 10:26 - 10:29
    Le ricerche innovative da sole
    non possono battere la COVID,
  • 10:29 - 10:32
    ma una gestione innovativa
    della ricerca potrebbe essere d'aiuto.
  • 10:32 - 10:33
    Grazie.
Title:
Che cosa serve per sconfiggere una pandemia
Speaker:
Johanna Benesty
Description:

Un vaccino efficace contro la COVID-19 è solo il primo passo per mettere fine alla pandemia, dice Johanna Benesty, stratega della sanità mondiale. In questo intervento illuminante, esamina i vari ostacoli all'"equo accesso", ovvero garantire a chiunque l'accesso alle terapie contro la COVID-19, e illustra un approccio creativo alla ricerca e allo sviluppo dei vaccini che potrebbe garantirne una distribuzione equa, efficiente e su scala globale.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
10:46

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