Return to Video

Wangechi Mutu: Between the Earth and the Sky | Art21 "Extended Play"

  • 0:10 - 0:13
    (acqua che scorre)
  • 0:16 - 0:19
    Ho bruciato tutto il legno.
    In realtà pulisco tutto.
  • 0:19 - 0:21
    Solo per renderlo più liscio
  • 0:23 - 0:26
    e utilizzabile il più possibile, sai?
  • 0:28 - 0:30
    C'è una piccola lumaca dentro, vedi?
  • 0:36 - 0:41
    Penso di essere sempre stata una ragazza
    di città con un cervello naturale.
  • 0:42 - 0:46
    Ho sempre amato gli animali,
    le piante e gli insetti.
  • 0:47 - 0:52
    [Wangechi Mutu:Fra la terra e il cielo]
  • 0:52 - 0:55
    (musica di violino leggera)
  • 0:56 - 0:59
    La natura è entrata nel mio lavoro,
  • 0:59 - 1:01
    dove ho potuto integrare
  • 1:01 - 1:04
    l'amore e l'interesse su
    come si comportano i piccoli organismi
  • 1:04 - 1:07
    in questi temi più grandi.
  • 1:08 - 1:11
    Voglio fare un'opera
    che si situi nella natura,
  • 1:11 - 1:14
    sotto il cielo, il sole
    la pioggia e il vento.
  • 1:15 - 1:16
    --Tutto pulito.
  • 1:17 - 1:19
    (prosegue la musica di violino)
  • 1:27 - 1:31
    [Wangechi Mutu Studio, Nairobi, Kenya]
  • 1:45 - 1:47
    (sferragliando)
  • 1:50 - 1:52
    (ronzio meccanico)
  • 1:57 - 1:59
    (sferragliando)
  • 2:03 - 2:07
    Ho un uccello in cima alla
    testa di questa sentinella.
  • 2:08 - 2:09
    --Sì.
  • 2:09 - 2:10
    (uomo mormora in modo impercettibile)
  • 2:10 - 2:12
    --Ci ho messo le unghia,
  • 2:12 - 2:14
    --ma poi ho dovuto incollarlo
  • 2:14 - 2:16
    perché alcune sono abbastanza corte.
  • 2:16 - 2:19
    --Forse puoi inserirli con l'epossidica,
  • 2:19 - 2:21
    --e ciò che farò è riempire.
  • 2:22 - 2:23
    --E' davvero bello.
  • 2:24 - 2:26
    (ronzio meccanico come un trapano)
  • 2:27 - 2:30
    Sono un essere multitasking.
  • 2:30 - 2:32
    Ecco il modo in cui ho fatto le cose.
  • 2:32 - 2:33
    C'è sempre un po' di questo,
  • 2:33 - 2:35
    un po' di quello,
  • 2:35 - 2:37
    ovunque c'è qualcosa da fare.
  • 2:37 - 2:39
    (musica di pianoforte leggera)
  • 2:43 - 2:45
    Quando scolpisco o dipingo,
  • 2:45 - 2:47
    c'è sempre qualcosa di umido.
  • 2:53 - 2:55
    Asciugare è gran parte del lavoro.
  • 2:57 - 3:00
    Devo cronometrare
    tutte queste cose.
  • 3:04 - 3:05
    Un pezzo tridimensionale
  • 3:05 - 3:07
    influenzerà del tutto
  • 3:07 - 3:11
    come finisco di lavorare
    su un pezzo bidimensionale.
  • 3:11 - 3:15
    C'è molta osmosi e molto
    da apprendere nel mio lavoro.
  • 3:18 - 3:20
    (battendo)
  • 3:21 - 3:23
    (prosegue la musica di pianoforte)
  • 3:27 - 3:29
    (cinguettio)
  • 3:34 - 3:38
    I miei primi ricordi di infanzia
    si collocano in questa
  • 3:38 - 3:41
    zona in cui abitavamo detta Woodley.
  • 3:41 - 3:43
    Abitavamo in un bungalow.
  • 3:43 - 3:44
    Vivevamo in un piano,
  • 3:44 - 3:46
    avevamo un giardino intorno.
  • 3:46 - 3:47
    Ricordo di quando giocavo nel giardino.
  • 3:47 - 3:50
    Ricordo il prato asciutto.
  • 3:50 - 3:53
    Abbiamo giocato molto
    con i nostri giochi
  • 3:53 - 3:56
    in sezioni del giardino
    dove non dovevamo.
  • 3:56 - 4:00
    Ci sporcavamo molto in giardino.
  • 4:00 - 4:03
    Era un po' come uno spazio selvaggio.
  • 4:03 - 4:07
    Questi ricordi hanno
    influenzato il modo in cui lavoro.
  • 4:08 - 4:10
    (cinguettio degli uccelli)
  • 4:13 - 4:17
    Frequentavo una scuola cattolica
    ed eravamo tutte ragazze.
  • 4:17 - 4:20
    Ero circondata da donne,
  • 4:20 - 4:20
    insegnanti donne,
  • 4:20 - 4:23
    studentesse donne,
  • 4:23 - 4:24
    la Vergine Maria,
  • 4:24 - 4:27
    ogni sorta di energia femminile.
  • 4:28 - 4:31
    Poiché penso che sia
    una universale
  • 4:31 - 4:33
    parte dell'umanità,
  • 4:33 - 4:35
    Posso continuare ad attingere da esso.
  • 4:35 - 4:38
    E' una fonte eterna
    di ispirazione per me.
  • 4:38 - 4:39
    (musica di violino)
  • 4:39 - 4:43
    ["The NewOnes, will free Us" (2019),
    The Metropolitan Museum of Art]
  • 4:46 - 4:50
    Il modo di adorare l'immagine della donna
  • 4:50 - 4:54
    e di denigrare l'essere donna
  • 4:54 - 4:56
    quello scisma mi infastidisce,
  • 4:56 - 4:58
    ed è qualcosa che
    ci ha afflitto
  • 4:58 - 4:59
    per molto tempo.
  • 4:59 - 5:01
    Ecco ciò che sto cercando.
  • 5:02 - 5:05
    (prosegue la musica di violino
    e suona anche l'arpa)
  • 5:07 - 5:10
    ["Sentinelle"]
  • 5:12 - 5:15
    Le "Sentinelle" sono le figura regale,
  • 5:15 - 5:18
    che è in piedi
  • 5:18 - 5:21
    rappresentando una donna
  • 5:21 - 5:23
    una forma divina, femminile.
  • 5:26 - 5:29
    Voglio assicurarmi che
    sia stabile
  • 5:29 - 5:31
    e che sia in piedi.
  • 5:32 - 5:33
    Ho capito che assomigliano ai soldati
  • 5:33 - 5:37
    come se facessero la guardia a noi--
  • 5:37 - 5:39
    alla lingua,
  • 5:39 - 5:41
    alla terra di cui sono composti.
  • 5:43 - 5:44
    Perciò li chiamo "Sentinelle".
  • 5:51 - 5:53
    Crescendo in Kenya, nel
    settanta e ottanta,
  • 5:53 - 5:57
    ho imparato la geografia britannica,
    la storia europea,
  • 5:57 - 6:00
    ma non la letteratura africana.
  • 6:00 - 6:02
    Non abbiamo mai esaminato la nostra storia
  • 6:02 - 6:06
    il nostro patrimonio e la cultura,
  • 6:06 - 6:08
    perché molti Kenyoti
    sono stati cristianizzati.
  • 6:09 - 6:12
    Non c'è un modo particolare
    di vedere le cose.
  • 6:12 - 6:13
    E infatti,
  • 6:13 - 6:17
    quando c'è una voce
    o una storia unica,
  • 6:17 - 6:20
    tende ad essere dominante,
  • 6:20 - 6:22
    problematica e spesso finta.
  • 6:22 - 6:23
    Sai, non esiste
  • 6:23 - 6:24
    un unico
    modo di narrare
  • 6:27 - 6:28
    l'intera storia.
  • 6:31 - 6:33
    Avrei voluto dire
  • 6:33 - 6:35
    "Sono i posti da cui provengo",
  • 6:35 - 6:36
    "sono le persone da cui proveniamo"
  • 6:38 - 6:41
    Così ho fatto domanda alla scuola d'arte.
  • 6:41 - 6:42
    Dovevo puntare alla luna.
  • 6:42 - 6:45
    e feci domanda nelle scuole di New York.
  • 6:45 - 6:46
    (musica a ritmo veloce)
  • 6:50 - 6:55
    Il collage era il modo più accessibile
  • 6:55 - 6:57
    e d'impatto per me di lavorare.
  • 6:59 - 7:02
    Tutti gli strumenti a me concessi
  • 7:02 - 7:06
    dall'essere in una grande università
    erano spariti,
  • 7:06 - 7:09
    Ero impegnata profondamente
    nel diventare una vera artista,
  • 7:09 - 7:10
    ma non avevo i mezzi,
  • 7:10 - 7:13
    perciò dipingevo con gli acquerelli.
  • 7:16 - 7:18
    Lavorare con materiali fluidi e umidi
  • 7:18 - 7:20
    è sempre una sorpresa.
  • 7:21 - 7:23
    (musica a ritmo veloce)
  • 7:27 - 7:31
    Ma ho anche capito che
    era una tensione aggiunta
  • 7:31 - 7:33
    ciò che stavo cercando.
  • 7:34 - 7:36
    Mescolerei elementi di
    una rivista di natura selvaggia,
  • 7:36 - 7:41
    di una rivista di moda,
    o un'illustrazione vintage.
  • 7:41 - 7:44
    Li mescolerei con i miei acquerelli,
  • 7:44 - 7:48
    ho amato il fatto di averli uniti insieme,
  • 7:48 - 7:50
    e ora si doveva leggere
    per quello che era.
  • 7:55 - 7:57
    (musica di pianoforte)
  • 8:06 - 8:08
    I collage si sono sviluppati e ingranditi
  • 8:08 - 8:10
    E penso a quel punto,
  • 8:10 - 8:12
    stavo davvero pensando alla
    storia della fotografia,
  • 8:12 - 8:16
    e come la fotografia e la colonizzazione
    siano cresciute in impatto
  • 8:16 - 8:18
    in un modo molto simile--
  • 8:18 - 8:21
    e come abbiamo fotografato l' "altro".
  • 8:21 - 8:26
    L'"altro" è stato ritratto,
    impacchettato e consumato.

  • 8:27 - 8:31
    Vedere te stesso rappresentato così
  • 8:31 - 8:34
    ti ha colpito come un "altro" colonizzato,
  • 8:34 - 8:38
    e come la tua immagine
    è diventata chi sei stato.
  • 8:41 - 8:42
    (musica di violino)
  • 8:48 - 8:50
    L'attualità che
    la fotografia mi ha dato
  • 8:50 - 8:52
    è molto importante.
  • 8:53 - 8:56
    Non credo l'abbia
    potuto articolare,
  • 8:56 - 9:00
    ma sono sempre dipinti
    che hanno la fotografia
  • 9:00 - 9:02
    danzante dietro di loro.
  • 9:02 - 9:03
    (musica di violino)
  • 9:20 - 9:22
    Combinare gli umani con gli animali,
  • 9:22 - 9:24
    è antico quanto la mente umana.
  • 9:26 - 9:28
    (musica di archi diversi)
  • 9:42 - 9:43
    "Crocodylus" è stato un ibrido
  • 9:43 - 9:47
    fra una donna e un potente animale.
  • 9:47 - 9:52
    [Gladstone Gallery, New York City]
  • 9:55 - 9:58
    Abbiamo sempre ammirato certe
    creature per la loro eleganza
  • 9:58 - 10:00
    e la loro enorme forza.
  • 10:03 - 10:05
    Una delle prime cose che abbiamo mai fatto
  • 10:05 - 10:07
    è guardare a una creatura e dire,
    "Oh mio Dio,"
  • 10:07 - 10:10
    "Magari avessi quella velocità,
    quel potere, "
  • 10:10 - 10:12
    "la furtività o il coraggio".
  • 10:12 - 10:14
    (musica di archi diversi)
  • 10:17 - 10:21
    "MamaRay" è una donna che è un velo,
  • 10:22 - 10:23
    un oceano,
  • 10:23 - 10:25
    uno scudo,
  • 10:25 - 10:26
    e un raggio,
  • 10:27 - 10:30
    Sono stata interessata
    ai segni
  • 10:30 - 10:32
    che ci attirano a guardare qualcosa.
  • 10:33 - 10:37
    La consistenza produce l'ombra e
    il tono, la luce e il ritmo,
  • 10:37 - 10:39
    e ci fa guardare qualcosa
    più a lungo.
  • 10:57 - 11:00
    Tutto il mio insegnamento
    e lavoro è avvenuto a New York.
  • 11:01 - 11:04
    Una volta iniziato a esporre
    la mia base era lì
  • 11:04 - 11:06
    così aveva senso essere lì.
  • 11:06 - 11:07
    Ma poi per molto tempo,
  • 11:07 - 11:09
    non ho potuto viaggiare
    su e giù
  • 11:09 - 11:11
    fra Nairobi e New York.
  • 11:12 - 11:13
    E in quegli anni,
  • 11:13 - 11:16
    ho lottato con
    la mia percezione di casa.
  • 11:18 - 11:20
    (musica leggera)
  • 11:20 - 11:22
    Ho capito, "Ok,"
  • 11:22 - 11:25
    "questo è il segreto in un certo modo"
  • 11:25 - 11:29
    "per cui ho cercato di lavorare e pensare"
  • 11:29 - 11:31
    per poter confrontare
  • 11:33 - 11:35
    e guardare me stessa
  • 11:35 - 11:37
    da un luogo
  • 11:37 - 11:39
    dove questo fa da sfondo all'altro,
  • 11:39 - 11:40
    con questo sfondo,
  • 11:40 - 11:43
    e poi combinare quella comprensione.
  • 11:43 - 11:45
    (musica leggera continua)
  • 11:45 - 11:48
    (cinguettio degli uccelli)
  • 11:55 - 11:58
    (macchina che gira)
  • 12:15 - 12:20
    Il suolo è diventato importante
    per me in questo studio di Nairobi,
  • 12:20 - 12:23
    perché mi identifico con il suolo.
  • 12:27 - 12:30
    E' il suolo di cui
    mi ricordo dall'infanzia--
  • 12:30 - 12:32
    il colore del suolo,
  • 12:32 - 12:33
    la sua sensazione, la consistenza
  • 12:33 - 12:36
    come si comporta quando
    è asciutto o bagnato,
  • 12:36 - 12:36
    quando piove.
  • 12:38 - 12:41
    A New York non sento di identificarmi
  • 12:41 - 12:42
    con il suolo lì.
  • 12:42 - 12:43
    Non mi fido del suolo;
  • 12:43 - 12:46
    Penso sempre che ci siano
    altre cose
  • 12:46 - 12:49
    nel suolo che non ho messo
  • 12:49 - 12:51
    e che non sono state poste
    in primo luogo dalla natura
  • 12:51 - 12:55
    Quindi c'è questa distanza
    fra me e la terra.
  • 12:56 - 13:01
    Invece qui, tendo
    a voler catturare subito
  • 13:01 - 13:03
    l'essenza del suolo,
    la malleabilità, il colore,
  • 13:03 - 13:07
    la croccantezza, gli aspetti granulari.
  • 13:07 - 13:10
    Tutte queste cose sono
    importanti per me nel mio lavoro.
  • 13:18 - 13:21
    Credo che
    ci sia davvero qualcosa
  • 13:21 - 13:26
    nel prendere questi pezzi
    di alberi e animali
  • 13:26 - 13:29
    completamente anonomi
  • 13:29 - 13:32
    ma estremamente identificabili,
  • 13:32 - 13:36
    e disporli in qualche parte
    in modo che attiri l'energia.
  • 13:36 - 13:37
    Ovunque provengano,
  • 13:37 - 13:38
    qualsiasi cosa abbiano fatto,
  • 13:38 - 13:43
    da qualsiasi lava fusa
    siano usciti milioni di anni fa,
  • 13:43 - 13:44
    ora sono presenti nel mio lavoro.
  • 13:45 - 13:50
    E quel piccolo pezzo
    di energia è ingrandito.
  • 13:50 - 13:52
    (musica leggera)
  • 13:56 - 14:00
    Cerco solo di spingere
    il volume di come sia
  • 14:00 - 14:04
    importante ogni pianta,
    animale ed umano
  • 14:04 - 14:08
    nel tenerci vivi e a galla.
  • 14:08 - 14:10
    E' come guardo le cose
    quando sono nel mio studio.
  • 14:12 - 14:15
    Quando mi sento davvero
    di divertirmi e giocare,
  • 14:15 - 14:16
    c'è una paura nascosta.
  • 14:16 - 14:18
    Il sospetto di trovare le cose,
  • 14:18 - 14:19
    tutto ciò,
  • 14:19 - 14:21
    quando entra nel lavoro,
  • 14:21 - 14:23
    è allora che sono nel mio modo assoluto.
  • 14:23 - 14:25
    (musica)
Title:
Wangechi Mutu: Between the Earth and the Sky | Art21 "Extended Play"
Description:

more » « less
Video Language:
English
Team:
Art21
Project:
"Extended Play" series
Duration:
14:43

Italian subtitles

Revisions Compare revisions