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Raccontarsi alle nonne per rompere pregiudizi (oltre ogni disabilità) | Iacopo Melio | TEDxEmpoli

  • 0:27 - 0:33
    Sessanta milioni e cinquecentomila
    sono i cittadini italiani.
  • 0:35 - 0:38
    Di questi, quattro milioni e mezzo
  • 0:38 - 0:42
    hanno una disabilità certificata.
  • 0:43 - 0:48
    Dico certificata perché, diciamolo,
    ognuno di noi ha qualcosa che non sa fare,
  • 0:48 - 0:52
    ognuno di noi è uscito
    con un difetto di fabbrica.
  • 0:53 - 0:59
    Ad esempio, alzi la mano
    chi almeno una volta
  • 0:59 - 1:05
    non ha saputo azzeccare
    i tempi di cottura della pasta.
  • 1:05 - 1:07
    (Risate)
  • 1:07 - 1:10
    Eh, anche io, ma io non cucino, quindi -
  • 1:11 - 1:16
    Oppure quanti di noi, al supermercato,
    bussano sui cocomeri
  • 1:17 - 1:22
    facendo finta di sapere
    se siano maturi oppure no?
  • 1:23 - 1:29
    Oppure, al casello dell'autostrada
    non arriviamo al biglietto,
  • 1:29 - 1:32
    e li vedi lì che si chinano,
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    che sembro io quando cerco
    di prendere una gioia nella mia vita.
  • 1:37 - 1:38
    (Risate)
  • 1:39 - 1:45
    Poi, strizzare il dentifricio
    in mezzo al tubetto e non dal fondo
  • 1:45 - 1:47
    è una piccola disabilità.
  • 1:47 - 1:53
    Oppure non saper nemmeno aprire una latta
    con i sottoli senza l'apriscatole.
  • 1:53 - 1:55
    Spezzare gli spaghetti.
  • 1:56 - 2:00
    O lasciare le chiavi della macchina
    dentro la macchina,
  • 2:00 - 2:04
    o lavare la macchina
    poco prima che scoppi un temporale.
  • 2:04 - 2:06
    Poi c'è questa.
  • 2:08 - 2:12
    Fare la cacca senza essersi accorti
    che manca la carta igienica.
  • 2:13 - 2:16
    Non saper parcheggiare nemmeno una Smart.
  • 2:17 - 2:20
    Dare indicazioni sbagliate.
  • 2:20 - 2:22
    Io ho sempre l'ansia:
  • 2:22 - 2:27
    chissà se li hanno ritrovati,
    tutti quelli a cui ho dato indicazioni.
  • 2:27 - 2:29
    (Risate)
  • 2:29 - 2:33
    E poi ci sono le disabilità
    secondo un genere:
  • 2:34 - 2:38
    quelle solo dei maschietti,
    e quelle solo delle femminucce.
  • 2:38 - 2:40
    Ad esempio, noi uomini
  • 2:40 - 2:45
    non sappiamo mai trovare le cose
    nella borsa delle donne.
  • 2:45 - 2:48
    Oppure ci dimentichiamo gli anniversari:
  • 2:48 - 2:52
    quello di matrimonio,
    di fidanzamento, del primo bacio -
  • 2:52 - 2:57
    perché lei vuole sapere
    anche quello del primo bacio.
  • 2:57 - 3:01
    O facciamo la pipì ogni tanto fuori.
  • 3:01 - 3:04
    O meglio: voi, io no
    perché io la fo seduto.
  • 3:04 - 3:08
    Tiè, almeno una evitiamola.
  • 3:09 - 3:13
    Le donne: essere bionde e intelligenti
  • 3:13 - 3:17
    e quindi sorbirsi il luogo comune
    sulle bionde e stupide.
  • 3:17 - 3:19
    Saper guidare la macchina,
  • 3:19 - 3:25
    e quindi sorbirsi il luogo comune sulle
    "donne al volante, pericolo costante".
  • 3:26 - 3:29
    Poi ci sono le disabilità invisibili:
  • 3:29 - 3:34
    quelle, cioè, che da fuori non vedi,
    ma che sono comunque importanti.
  • 3:34 - 3:38
    Ad esempio, abitare
    in Molise e non esistere.
  • 3:39 - 3:45
    Oppure essere ultimi
    nella classifica di Paolo Fox.
  • 3:45 - 3:46
    (Risate)
  • 3:47 - 3:49
    Allora, tornando a noi,
  • 3:49 - 3:51
    quattro milioni e mezzo di disabili:
  • 3:52 - 3:58
    va da sé che sono 56 milioni
    i cittadini cosiddetti "normodotati".
  • 3:58 - 3:59
    Che vuol dire?
  • 3:59 - 4:02
    Vuol dire che la disabilità
    in qualche modo,
  • 4:02 - 4:04
    purtroppo o per fortuna,
  • 4:04 - 4:10
    è un argomento che riguarda la minoranza
    della minoranza degli italiani.
  • 4:10 - 4:13
    E tutto ciò che non
    conosciamo ci spaventa,
  • 4:13 - 4:19
    tutto ciò che non appartiene a noi
    tendiamo un po' ad allontanarlo.
  • 4:19 - 4:25
    Ecco perché dobbiamo parlarne,
    e dobbiamo anche stimolare empatia
  • 4:25 - 4:29
    affinché il nostro ego si metta da parte
  • 4:29 - 4:33
    e possiamo così metterci
    nei panni degli altri,
  • 4:33 - 4:38
    e arricchirci conoscendo qualcosa
    che prima non avevamo vissuto.
  • 4:39 - 4:40
    Ma come possiamo farlo?
  • 4:41 - 4:43
    Ad esempio, con l'amore.
  • 4:44 - 4:48
    "Sono single per forza,
    non piglio l'autobus":
  • 4:48 - 4:52
    questo è un articolo
    che io scrissi nel 2014.
  • 4:52 - 4:56
    Era un appello alla politica
    un po' provocatorio,
  • 4:56 - 4:58
    dove dicevo: fatemi prendere il treno,
  • 4:58 - 5:01
    non perché sia un mio diritto,
  • 5:01 - 5:05
    ma perché voglio innamorarmi
    su un autobus, su un treno,
  • 5:05 - 5:07
    incontrando la ragazza dei miei sogni
  • 5:08 - 5:13
    come in un film romantico
    con Richard Gere e Julia Roberts.
  • 5:13 - 5:14
    (Risate)
  • 5:14 - 5:16
    Eh, che ridete?
  • 5:16 - 5:21
    Guardate che se prendete Richard Gere,
    e lo mettete in carrozzina,
  • 5:21 - 5:23
    siamo due gocce d'acqua, eh.
  • 5:24 - 5:26
    Non è che ci sia tutta questa differenza.
  • 5:27 - 5:31
    (Applausi)
  • 5:34 - 5:39
    L'articolo fu condiviso
    in tutta Italia, e anche oltre.
  • 5:39 - 5:42
    Questo, ad esempio,
    è un articolo della BBC
  • 5:42 - 5:44
    che, insomma, gli sembrava strano
  • 5:44 - 5:47
    che un ragazzo fosse costretto
    a lanciare una campagna
  • 5:47 - 5:50
    per una cosa che per loro era naturale.
  • 5:50 - 5:54
    E mi ricordo benissimo
    l'emozione di quei giorni,
  • 5:54 - 5:55
    la prima telefonata a mia nonna:
  • 5:55 - 5:58
    "Nonna, mi ha intervistato la BBC!"
  • 5:58 - 6:00
    "Bravo, Ninin, bravo!"
  • 6:00 - 6:04
    Oppure: "Nonna, domani
    mi intervista Al Jazeera!"
  • 6:06 - 6:09
    "Oh mamma, stai attento!"
  • 6:09 - 6:14
    Mi aveva già visto sequestrato
    in Medio Oriente,
  • 6:14 - 6:17
    come finale tragico di questa avventura:
  • 6:17 - 6:24
    dico finale perché mia mamma col cavolo
    che avrebbe pagato il riscatto.
  • 6:24 - 6:26
    (Risate)
  • 6:26 - 6:33
    E tutto questo per dire che ognuno di noi,
    a partire da quando si alza la mattina,
  • 6:33 - 6:34
    ha un grande potere:
  • 6:35 - 6:38
    quello di poter essere
    un piccolo ingranaggio
  • 6:38 - 6:41
    nel motore del cambiamento culturale.
  • 6:42 - 6:47
    Possiamo, attraverso quello che facciamo,
    quello che diciamo, ogni giorno,
  • 6:47 - 6:50
    attraverso quello che siamo,
    influenzare gli altri
  • 6:51 - 6:56
    per provare a rompere quei pregiudizi
    e quegli stereotipi.
  • 6:56 - 7:00
    Pregiudizi e stereotipi
    che troviamo veramente ovunque,
  • 7:00 - 7:03
    oggi come 400 anni fa.
  • 7:03 - 7:05
    Un po' come i Terrapiattisti.
  • 7:07 - 7:11
    Ecco, per esempio una volta
    ero al ristorante con la mia famiglia,
  • 7:11 - 7:16
    si avvicina la cameriera
    e, senza nemmeno guardarmi,
  • 7:16 - 7:20
    dice al mio babbo,
    indicandomi con la testa:
  • 7:21 - 7:24
    "Il coltello, il coltello lo usa?"
  • 7:25 - 7:29
    E mio babbo le disse:
    "Sì, soprattutto se si arrabbia."
  • 7:29 - 7:31
    (Risate)
  • 7:32 - 7:34
    Inutile dirvi che la cameriera
  • 7:34 - 7:37
    mi mise forchetta, coltello,
    bicchiere del vino,
  • 7:37 - 7:41
    anche quello dello spumante
    come i grandi, insomma, come gli adulti.
  • 7:43 - 7:50
    Peccato che non sapeva che sono nato
    con una grave disabilità dalla nascita,
  • 7:50 - 7:52
    cioè sono astemio.
  • 7:52 - 7:53
    (Risate)
  • 7:53 - 7:57
    E quindi la cena finì più o meno così.
  • 7:57 - 7:58
    (Risate)
  • 7:59 - 8:03
    Oppure, quando entro in un negozio,
  • 8:03 - 8:08
    il commesso o la commessa
    non si rivolge mai a me in carrozzina,
  • 8:08 - 8:10
    ma all'accompagnatore:
  • 8:10 - 8:12
    "Salve, mi dica..."
  • 8:12 - 8:14
    Poi, quando c'è da chiedere i soldi,
  • 8:14 - 8:18
    li chiede sempre a quello giusto, cioè io.
  • 8:20 - 8:24
    Ma, diciamoci la verità,
    ognuno di noi è vittima di pregiudizi.
  • 8:25 - 8:31
    Anche un po' in maniera inconsapevole,
    non per cattiveria.
  • 8:31 - 8:35
    Ogni tanto qualche pregiudizio
    lo abbiamo avuto tutti.
  • 8:35 - 8:38
    Un esempio chiaro sono loro: le mie nonne.
  • 8:39 - 8:41
    Ecco, io sono nato in una famiglia
  • 8:42 - 8:46
    con un cugino, Fabio,
    di sette anni più grande,
  • 8:47 - 8:54
    alto due metri, sportivo, bello,
    con questa barbetta brizzolata,
  • 8:54 - 8:55
    affascinante.
  • 8:59 - 9:05
    Ecco, immaginatevi i pranzi
    e le cene con i parenti:
  • 9:05 - 9:07
    io ogni volta seduto accanto a lui.
  • 9:08 - 9:11
    Arriva il momento della classica domanda,
  • 9:11 - 9:12
    la nonna a lui:
  • 9:13 - 9:16
    "Allora, la fidanzatina?"
  • 9:18 - 9:20
    Poi era il mio turno.
  • 9:20 - 9:23
    "Allora, la scuola?"
  • 9:23 - 9:24
    (Risate)
  • 9:26 - 9:29
    Già da piccolo, avevo capito
    che qualcosa non andava:
  • 9:29 - 9:32
    poi, crescendo,
    le cose non sono migliorate.
  • 9:32 - 9:35
    Oggi a lui chiedono:
    "Allora, quando ti sposi?"
  • 9:35 - 9:38
    E a me: "Allora, quando ti laurei?"
  • 9:39 - 9:43
    Oppure, dopo mangiato
    arriva il momento dei regali.
  • 9:43 - 9:47
    E le nonne non ti fanno il regalo,
    ti fanno la busta.
  • 9:47 - 9:53
    E le vedi lì avvicinarsi, come un pusher
    e la passano sottobanco.
  • 9:54 - 9:57
    E a lui la mia nonna diceva sempre:
  • 9:58 - 10:03
    "Con questi ci porti a cena
    la fidanzatina."
  • 10:03 - 10:10
    E a me diceva sempre: "Tieni,
    con questi ti ci compri la merenda.
  • 10:11 - 10:12
    (Risate)
  • 10:13 - 10:15
    Fortunatamente,
  • 10:15 - 10:16
    aver scritto il mio ultimo libro
  • 10:16 - 10:20
    dove parlo anche
    delle mie relazioni sentimentali
  • 10:20 - 10:26
    le ha fatto capire che il suo bambino
    non è più un bambino.
  • 10:26 - 10:31
    E allora, ad esempio, la prima festa
    dopo la pubblicazione del libro
  • 10:32 - 10:35
    me la ricorderò sempre: era Pasqua.
  • 10:35 - 10:37
    Arrivò mia nonna, non aveva la busta,
  • 10:38 - 10:42
    aveva i soldi in mano,
    ce li mise in tasca a tutti e due,
  • 10:42 - 10:45
    stette zitta, ci disse solamente:
  • 10:45 - 10:46
    "Auguri."
  • 10:46 - 10:50
    E quello è stato il regalo più bello
    che potessi ricevere.
  • 10:53 - 10:56
    E allora, tutto questo per dire due cose,
  • 10:56 - 10:59
    su questo palco
    volevo portare due messaggi.
  • 10:59 - 11:03
    Il primo è che ognuno di noi
    ha una disabilità;
  • 11:03 - 11:06
    ma soprattutto, la disabilità
    non esisterebbe
  • 11:06 - 11:12
    se dessimo, a tutti, gli strumenti
    per poter fare quello che fanno gli altri.
  • 11:13 - 11:15
    Il secondo messaggio dice
  • 11:15 - 11:19
    che ognuno di noi,
    così come ha delle disabilità,
  • 11:19 - 11:21
    ha anche delle abilità.
  • 11:21 - 11:26
    Può mettersi a disposizione
    degli altri, della collettività,
  • 11:26 - 11:32
    come una risorsa vera e propria
    per migliorare questo Paese.
  • 11:32 - 11:34
    Perché dobbiamo farlo?
  • 11:34 - 11:35
    Per soldi?
  • 11:35 - 11:36
    Per successo?
  • 11:36 - 11:37
    No.
  • 11:37 - 11:41
    Perché semplicemente, è umanamente giusto
  • 11:41 - 11:46
    abbattere muri culturali
    e costruire ponti.
  • 11:47 - 11:48
    Grazie.
  • 11:48 - 11:53
    (Applausi)
  • 12:10 - 12:13
    Mi dicono che ho ancora tre minuti,
  • 12:13 - 12:17
    e allora se siete d'accordo
    vorrei dire un'ultima cosa.
  • 12:17 - 12:23
    Sì, perché va bene l'associazionismo,
    il volontariato, lavorare per gli altri -
  • 12:23 - 12:24
    siamo tutti buoni,
  • 12:24 - 12:28
    però ogni tanto una piccola
    soddisfazione personale,
  • 12:28 - 12:29
    dai, va bene prendersela.
  • 12:29 - 12:34
    È una piccola rivincita,
    quindi se mi date due minuti -
  • 12:34 - 12:38
    me li date? Posso?
  • 12:39 - 12:42
    5 Marzo 2019:
  • 12:43 - 12:45
    il Presidente della Repubblica,
    Sergio Mattarella,
  • 12:45 - 12:48
    mi nomina Cavaliere della Repubblica.
  • 12:49 - 12:54
    Qui è quando mi dice che sono bravissimo,
    qui è quando mi dice che sono bellissimo,
  • 12:54 - 12:56
    (Risate)
  • 12:56 - 13:00
    qui è quando mi chiede
    se possiamo fare una foto insieme.
  • 13:00 - 13:01
    (Risate)
  • 13:01 - 13:05
    Questa foto è rimbalzata
    su tutti i giornali.
  • 13:05 - 13:10
    È diventata il simbolo
    di quella mattinata,
  • 13:10 - 13:13
    e, devo dire, ne sono stato
    molto orgoglioso e soddisfatto.
  • 13:13 - 13:18
    Addirittura, nonostante fossimo a Marzo,
  • 13:18 - 13:23
    qualche giornalista
    l'ha addirittura "promossa",
  • 13:23 - 13:28
    nominata come foto dell'anno.
  • 13:30 - 13:35
    Peccato che, dopo poche settimane,
  • 13:36 - 13:40
    sia uscita questa.
  • 13:41 - 13:42
    (Risate)
  • 13:42 - 13:49
    (Applausi)
  • 13:55 - 14:01
    Tutta la visibilità, tutto il successo,
    tutta la bellezza della cerimonia,
  • 14:02 - 14:05
    spazzata via da un buco nero.
  • 14:05 - 14:08
    Che io ci ho anche provato a dire:
  • 14:08 - 14:14
    "Non è una foto, è una ricostruzione
    al computer, finta!" - ma niente.
  • 14:14 - 14:16
    La foto del buco nero.
  • 14:18 - 14:23
    Allora, c'è una terza cosa
    che noi stasera ci siamo ricordati:
  • 14:24 - 14:28
    che per quanto alto tu voglia essere,
  • 14:29 - 14:36
    per quanto grande tu voglia costruire
    il piedistallo su cui metterti,
  • 14:36 - 14:42
    tanto ci sarà sempre qualcuno che arriverà
  • 14:42 - 14:45
    e risucchierà, come un buco nero,
  • 14:45 - 14:46
    (Risate)
  • 14:46 - 14:53
    tutto il successo e i riflettori
    puntati su di te.
  • 14:53 - 14:58
    E allora, tanto vale,
    nonostante queste spalle strette
  • 14:58 - 15:04
    e la cartella clinica di un settantenne
    che ha guardato troppi cantieri,
  • 15:05 - 15:07
    se ce la fo io figuratevi voi,
  • 15:07 - 15:09
    tanto vale mettersi in gioco
  • 15:10 - 15:15
    per provare a costruire
    qualcosa di buono per tutti.
  • 15:15 - 15:22
    (Applausi)
Title:
Raccontarsi alle nonne per rompere pregiudizi (oltre ogni disabilità) | Iacopo Melio | TEDxEmpoli
Description:

Sessanta milioni e cinquecentomila sono i cittadini italiani; di questi, quattro milioni e mezzo hanno una disabilità certificata... ma quanti altri possono essere inclusi in questo censimento se consideriamo tutte le mancanze che abbiamo nel quotidiano?
Iacopo Melio, giornalista, scrittore e attivista per i diritti umani e civili, ci palesa, con la sua caratteristica ironia, quanto siano diffuse alcune disabilità nel quotidiano di ognuno di noi, invitandoci a mettere a disposizione della comunità le nostre abilità.

Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx, che utilizza il format della conferenza TED ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale.

Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx

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Video Language:
Italian
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
15:37

Italian subtitles

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