Basta cannucce! Il progetto Straw No More | Molly Steer | TEDxJCUCairns

Molly, nove anni, si è resa conto del danno irreparabile che le cannucce in plastica usa e getta creano agli oceani e ha deciso che bisognava fare qualcosa. Con grande intraprendenza ha cominciato a convincere le scuole a eliminare le cannucce in plastica usa e getta dai negozietti di dolciumi e ha lanciato la campagna Straw No More, che sta senza dubbio prendendo piede. Come fare in modo che le cannucce di plastica e la plastica in generale non provochino danni alle creature marine, e cominciare a prendersi maggior cura del nostro Pianeta?
La risposta è molto semplice.

Molly Steer ha nove anni e frequenta la quarta elementare a Cairns. Quando non rimuove la plastica dagli oceani adora ballare, nuotare e trascorrere il tempo con la sua famiglia.

Questo discorso si è tenuto ad un evento TEDx utilizzando il formato delle conferenze TEDtalk ma organizzato indipendentemente da una comunità locale.
Maggiori informazioni a https://www.ted.com/tedx

Salve, mi chiamo Molly Steer,
ho nove anni

e ho appena scoperto
che le cannucce sono un disastro!

All'inizio di quest'anno,
con la mamma, ho visto il film

"Un oceano di plastica".

Per la prima volta mi hanno spiegato
che la plastica non si decompone mai

e che non scomparirà mai.

Il film racconta che gli oceani

del Pianeta si stanno riempiendo
con i nostri rifiuti di plastica.

La plastica arriva nei nostri oceani,
facendo del male alle creature marine.

Ma non solo quello.

Quando noi consumiamo
pesce e frutti di mare

mangiamo, a nostra volta,
la plastica ingerita da loro.

Gli uccelli inghiottono pezzettini
di plastica e muoiono di fame

perché lo stomaco non ha più spazio
per il cibo vero e proprio.

Le tartarughe scambiano per meduse,
il loro cibo preferito, le borse di plastica.

Abbiamo visto tutti le cannucce
infilate nel naso delle povere tartarughe.

Non è giusto.

Tornando a casa dal cinema,
quella sera,

ho cominciato a pensare
a cosa fare per contribuire.

E ho pensato alle cannucce di plastica.

Sembrano innocue, vero?

Ma sapevate che, ogni giorno,

noi usiamo più di 500 milioni
di cannucce?

Se le collegassimo una con l'altra,

faremmo il giro del Pianeta Terra
per ben quattro volte.

Ogni giorno.

Ho pensato a come una cannuccia
ci serva solo per pochi minuti

e poi finisca nel cestino.

E le bevande che ci portano
con più di una cannuccia?

È una follia!

Il problema è che non finiscono sempre
nella spazzatura.

Spesso finiscono nei tombini

e da lì raggiungono l'oceano.

Ma poi, anche se sono nella spazzatura,
cosa succede dopo?

Secondo voi che cosa succede
quando le gettiamo nella spazzatura?

Come ho già detto,
la plastica non si decompone,

quindi non può "scomparire",
andare "via".

Quando la mamma mi dice
di mettere "via" i miei vestiti,

io so dove vanno.

C'è un posto preciso dove metterli,
ma la plastica non si può mettere "via".

Lo sapete che la prima cannuccia
che avete mai usato

è ancora da qualche parte
sul nostro Pianeta?

C'è ancora.

Non si decomporrà mai
e non andrà mia "via".

Sapevo che, spiegando agli amici
quanta plastica usiamo,

anche loro avrebbero aiutato l'oceano.

Dopotutto, viviamo a Cairns,

e la Grande Barriera Corallina
per noi è il giardino, il parco giochi.

Io volevo aiutare
la Grande Barriera Corallina

allora ho provato a far eliminare
le cannucce dalle mense scolastiche locali.

Certo, la prima scuola è stata la mia.

Sono stata felice perché tutte le maestre
hanno appoggiato la mia idea

ed erano pronte ad aiutare
a proteggere il nostro ambiente.

È stata la prima scuola a partecipare
al progetto Straw No More.

Poi ho cominciato a spiegare
ad altri la mia idea,

ai giornali e alle stazioni radio e TV.

Grazie a questo, altre scuole
vicino a Cairns ne hanno sentito parlare

e hanno detto di voler partecipare.

Poco tempo dopo abbiamo ricevuto
messaggi dalla Corea del Sud,

Nuova Zelanda, Inghilterra e America,

oltre che da altri stati dell'Australia.

Tutti volevano che i propri studenti
partecipassero al progetto Straw No More.

Ora, so che ci sono persone
con movimenti limitati delle braccia,

persone in sedia a rotelle, per esempio,

e capisco che la cannuccia
per loro è importante.

Loro ne hanno bisogno,
ma la maggior parte di noi, no.

Vivere senza cannucce
è molto semplice.

Non bisogna fare altro
che decidere di non usarle.

Facile!

E se proprio dovete usarla,
accertatevi che non sia mono-uso.

Cannucce in bambù, vetro, carta,
acciaio inossidabile,

sono tutte alternative
migliori della plastica.

Certo, potete dire del tutto
"No alle cannucce".

Quando, al bar, comprate una bibita
da portare via

o in un locale, se siete adulti,

chiedete una cannuccia "non in plastica",
spiegate il perché

e chiedete alla persona di unirsi
al progetto Straw No More,

per mostrare ai propri clienti
che si prende cura dell'ambiente.

Al momento, sedici scuole
si sono unite al progetto Straw No More,

e questo corrisponde a 10.000 alunni
che non usano cannucce di plastica

nelle loro bibite, a scuola, ogni giorno.

Se, prima, ognuno di loro
usava una cannuccia al giorno,

si conta un totale di tre milioni
di cannucce in meno

che finiranno nel nostro ambiente
della Grande Barriera Corallina

ogni anno.

Ma il mio lavoro non è finito.

Andrò avanti fino a quando
le cannucce spariranno da tutte le scuole

di Cairns,

del Queensland,

dell'Australia

e, magari, un giorno, del mondo.

Sono Molly Steer e spero
che concordiate con me: "Basta cannucce"!

(Applausi)