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Hackeraggi in cucina | Davide Cassi | TEDxMilano

  • 0:07 - 0:11
    A qualcuno di voi è senz'altro capitato
    di provare a seguire una dieta.
  • 0:11 - 0:14
    Se non siete timidi, alzate la mano.
  • 0:14 - 0:16
    (Risate)
  • 0:16 - 0:17
    Va bene.
  • 0:17 - 0:21
    Poi magari una parte di voi
    non è arrivata in fondo,
  • 0:21 - 0:23
    perché ad un certo punto non ce la fa più,
  • 0:23 - 0:26
    perché il cibo non è poi
    tanto buono, diciamolo.
  • 0:26 - 0:28
    E poi è sempre la stessa minestra.
  • 0:30 - 0:32
    I meno timidi ancora alzino la mano.
  • 0:33 - 0:36
    Ecco, la buona notizia
    è che non è colpa vostra.
  • 0:36 - 0:37
    Sono qua per convincervi.
  • 0:38 - 0:44
    Queste diete sono perfette
    dal punto di vista nutrizionale,
  • 0:44 - 0:48
    sono completamente sbagliate
    dal punto di vista gastronomico.
  • 0:50 - 0:51
    Cosa significa questo?
  • 0:51 - 0:55
    Significa che l'uomo non è banalmente
    un organismo da nutrire.
  • 0:56 - 0:59
    Noi non abbiamo solo
    uno stomaco e un intestino
  • 0:59 - 1:02
    che digeriscono e assimilano il cibo.
  • 1:02 - 1:06
    Quando ci portano davanti un piatto
    abbiamo due occhi che lo contemplano,
  • 1:06 - 1:09
    si fanno magari ingolosire
    dai colori, dalle forme,
  • 1:09 - 1:11
    abbiamo un naso che sente i profumi,
  • 1:11 - 1:14
    abbiamo una bocca che sente i sapori,
  • 1:14 - 1:16
    percepisce le consistenze
  • 1:16 - 1:20
    e addirittura due orecchie che sentono
    la croccantezza quando mastichiamo.
  • 1:20 - 1:23
    Tutti e cinque i sensi
    sono coinvolti quando mangiamo.
  • 1:24 - 1:28
    Quando mangiamo, questi sensi
    trasmettono sensazioni alla nostra mente,
  • 1:28 - 1:31
    generano emozioni, suscitano ricordi.
  • 1:31 - 1:34
    Tutto questo avviene in noi
    mentre mangiamo
  • 1:34 - 1:39
    e non possiamo farne a meno,
    perché noi siamo costretti a mangiare.
  • 1:39 - 1:40
    Ogni giorno,
  • 1:40 - 1:43
    più volte al giorno,
    tutti i giorni della nostra vita,
  • 1:43 - 1:46
    noi dobbiamo sottoporci
    a questa esperienza.
  • 1:47 - 1:50
    E questa esperienza
    può essere positiva o negativa,
  • 1:50 - 1:52
    può essere fonte di gioia,
  • 1:52 - 1:56
    può essere noia,
    può essere anche disgusto,
  • 1:56 - 1:59
    ma è un problema che dobbiamo risolvere.
  • 1:59 - 2:02
    Perché ci può portare
    anche a delle profonde depressioni.
  • 2:02 - 2:04
    Adesso non vi chiedo di alzare la mano,
  • 2:04 - 2:06
    però a me capita,
  • 2:06 - 2:09
    se mangio male mi sento di cattivo umore
    e non lavoro nemmeno bene.
  • 2:09 - 2:11
    Se invece ho mangiato bene
    dimostro un teorema.
  • 2:11 - 2:15
    A me è successo. È successo.
  • 2:15 - 2:21
    Bene, cosa fa l'uomo da che mondo è mondo
    per risolvere questo problema?
  • 2:21 - 2:23
    Si è inventato la cucina, signori.
  • 2:23 - 2:26
    Perché l'uomo è l'unico
    animale che cucina.
  • 2:27 - 2:29
    Se noi cuciniamo,
  • 2:29 - 2:33
    è perché siamo costretti ad affrontare
    questo problema della sensorialità,
  • 2:33 - 2:38
    perché possiamo benissimo vivere
    senza televisione, senza elettricità,
  • 2:38 - 2:41
    addirittura senza leggere
    o senza parlare, in casi estremi,
  • 2:41 - 2:44
    ma se non mangiamo, moriamo.
  • 2:44 - 2:45
    È nata la cucina,
  • 2:46 - 2:50
    e la cucina è talmente importante
  • 2:50 - 2:53
    che addirittura, ad oggi,
  • 2:53 - 2:57
    in tanti ospedali stiamo studiando
    la cosiddetta "Terapia del pasto",
  • 2:57 - 3:01
    perché mangiare bene
    dal punto di vista sensoriale,
  • 3:01 - 3:04
    favorisce le guarigioni, le accelera.
  • 3:04 - 3:08
    Faccio un esempio: avete presente
    quei vassoi tipici tristi dell'ospedale,
  • 3:08 - 3:12
    i vassoi marroni o bianco pallido sporco
  • 3:12 - 3:14
    con sopra la mela cotta,
  • 3:14 - 3:17
    la minestrina gialla
    e se vi va bene un formaggino bianco.
  • 3:17 - 3:20
    Adesso immaginate un bel vassoio colorato,
  • 3:20 - 3:24
    con sopra dei cibi variopinti, profumati,
    con delle forme fantasiose.
  • 3:24 - 3:26
    Vi viene voglia di mangiarli
    e avete più appagamento.
  • 3:26 - 3:28
    Siete più felici e guarite prima.
  • 3:28 - 3:30
    Benissimo.
  • 3:30 - 3:33
    In tutto questo allora io mi aspetto
    che la scienza mi dia una forte mano
  • 3:33 - 3:36
    per risolvere questo problema.
  • 3:36 - 3:38
    Non è così semplice, in realtà.
  • 3:38 - 3:42
    La scienza è molto brava
    a dirci cosa fa bene al nostro corpo,
  • 3:43 - 3:45
    se però teniamo la stessa prospettiva,
  • 3:45 - 3:48
    cioè di una scienza che ci deve dire
    cosa è buono da mangiare,
  • 3:48 - 3:50
    abbiamo già perso in partenza,
  • 3:50 - 3:53
    perché il concetto di "buono da mangiare"
    non è un concetto oggettivo,
  • 3:53 - 3:55
    non è un concetto scientifico.
  • 3:55 - 3:58
    Il buono da mangiare
    varia da cultura a cultura,
  • 3:58 - 4:00
    da paese a paese, da persona a persona,
  • 4:00 - 4:03
    e anche, nella vostra giornata,
    dalla mattina alla sera.
  • 4:03 - 4:05
    Vi piace mangiare cose diverse.
  • 4:06 - 4:08
    Però dobbiamo cambiare la prospettiva.
  • 4:08 - 4:13
    Noi non vogliamo l'uomo per la scienza,
    vogliamo la scienza per l'uomo,
  • 4:13 - 4:15
    la scienza che viene incontro all'uomo.
  • 4:15 - 4:19
    Allora la scienza deve farsi dire
    dall'uomo cosa gli piace
  • 4:19 - 4:22
    e poi aiutarlo a realizzare
    questo cibo che gli piace.
  • 4:23 - 4:25
    Come può farlo?
  • 4:25 - 4:27
    La parola è una sola: innovazione.
  • 4:28 - 4:33
    La cucina, da quando esiste,
    ha bisogno costante di innovazione.
  • 4:33 - 4:37
    Se prendete il ricettario più antico
    degli antichi romani,
  • 4:37 - 4:39
    vedete che mangiavano
    mammelle di mucca, ghiri,
  • 4:39 - 4:42
    cervella come dolcificante
    e condivano tutto
  • 4:42 - 4:46
    con una salsa a base di pesce putrefatto.
  • 4:46 - 4:48
    Nel rinascimento speziavano tutto,
  • 4:49 - 4:51
    e il pomodoro e la patata
  • 4:51 - 4:55
    sono arrivati nella nostra alimentazione
    solo alla fine del 700.
  • 4:55 - 4:57
    Quindi la cucina cambia in continuazione.
  • 4:57 - 5:01
    La cucina deve adeguarsi
    al cambiamento del mondo e della società.
  • 5:01 - 5:03
    Il problema è che questi cambiamenti,
  • 5:03 - 5:06
    negli ultimi anni
    sono diventati talmente rapidi
  • 5:06 - 5:08
    che la cucina deve evolversi
    ancora più rapidamente.
  • 5:09 - 5:11
    Quindi, innovazione.
  • 5:11 - 5:13
    Ma perché c'è bisogno di innovazione?
  • 5:13 - 5:15
    Sono diversi i motivi.
  • 5:15 - 5:21
    Allora, guardate e fatevi una risata
    con questo manifesto anni '50.
  • 5:21 - 5:23
    Ne esiste anche una versione italiana,
  • 5:23 - 5:26
    ma questa è stupenda
    perché è internazionale.
  • 5:26 - 5:30
    Il burro è buono per te
    e buono per la tua salute.
  • 5:30 - 5:32
    Consigli nutrizionali:
  • 5:32 - 5:33
    il burro è scivoloso,
  • 5:34 - 5:36
    mangiatene più che potete
  • 5:36 - 5:38
    perché così lubrificate
    le vene e le arterie.
  • 5:38 - 5:43
    Erano gli anni '50, gli anni '50, ok?
  • 5:43 - 5:44
    Ecco, diciamo che adesso,
  • 5:44 - 5:49
    se vedete un bambino con davanti
    quei panetti di burro che mangia così,
  • 5:49 - 5:52
    prendete i genitori
    e togliete la patria potestà.
  • 5:52 - 5:53
    (Risate)
  • 5:53 - 5:57
    Adesso magari vogliamo ridurre
    il tono di grassi saturi,
  • 5:57 - 6:01
    dobbiamo cercare di fare una pasta frolla
    non con il burro ma magari con olio;
  • 6:01 - 6:03
    è molto difficile, poi ve lo dirò.
  • 6:03 - 6:06
    Quindi cambiano le nostre
    conoscenze nutrizionali,
  • 6:06 - 6:08
    cambiano in continuazione.
  • 6:08 - 6:10
    La medicina si evolve.
  • 6:10 - 6:11
    Ma non è solo questo,
  • 6:11 - 6:13
    cambiano anche gli ingredienti
    a disposizione.
  • 6:13 - 6:16
    Vi ho già citato l'esempio
    degli antichi romani.
  • 6:16 - 6:19
    Vi posso citare i miei nonni
    che hanno vissuto serenamente
  • 6:19 - 6:22
    senza sapere cosa fosse
    un kiwi, per esempio.
  • 6:22 - 6:25
    Mentre voi adesso lo usate
    per decorare di verde le vostre torte.
  • 6:26 - 6:30
    E poi c'è anche altro,
    perché cambiano i gusti,
  • 6:30 - 6:34
    perché noi nutriamo il corpo
    ma anche la mente.
  • 6:34 - 6:36
    Il grande antropologo Lévi-Strauss
  • 6:36 - 6:39
    diceva che un cibo
    prima ancora che buono da mangiare
  • 6:39 - 6:41
    deve essere buono da pensare.
  • 6:41 - 6:43
    Cambiano i gusti
    e questo lo sappiamo da sempre.
  • 6:43 - 6:48
    Guardate, questa è una pagina
    di un almanacco francese del 1760,
  • 6:48 - 6:50
    siamo prima della Rivoluzione
  • 6:50 - 6:54
    e prima che Parmentier
    introducesse il consumo della patata.
  • 6:54 - 6:55
    Siamo a questi livelli.
  • 6:55 - 6:59
    C'è una filastrocca che rappresenta
    il mestiere della cuoca e dice:
  • 6:59 - 7:04
    "Ogni anno, una nouvelle cuisine",
    nuova cucina, lo usavano già allora,
  • 7:04 - 7:07
    "Perché ogni anno cambiano i gusti
    e ogni giorno nuovi ragù.
  • 7:07 - 7:11
    Siate dunque una chimica, Justine",
    che è il nome della cuoca.
  • 7:11 - 7:14
    1760, era già chiaro tutto.
  • 7:14 - 7:19
    Era già chiaro che la scienza
    doveva contribuire all'innovazione.
  • 7:19 - 7:22
    Allora, la scienza
    che dominava era la chimica.
  • 7:23 - 7:26
    Ma cosa c'è di così difficile,
    mi direte, nell'innovare?
  • 7:26 - 7:30
    Infondo, prendo tre ingredienti,
    li combino insieme e ho già innovato.
  • 7:30 - 7:34
    No, non è così facile.
    Non è neanche una questione di chimica.
  • 7:34 - 7:37
    La chimica è la scienza
    che governa i sapori e i profumi,
  • 7:37 - 7:39
    e in parte anche i colori.
  • 7:39 - 7:41
    Aggiustare i sapori e i profumi
    non è difficile,
  • 7:41 - 7:45
    se non è dolce aggiungete zucchero
    oppure un dolcificante,
  • 7:45 - 7:47
    se non è abbastanza acido mettete l'aceto.
  • 7:47 - 7:49
    Il sale poi non ne parliamo.
  • 7:49 - 7:51
    Il punto chiave,
  • 7:51 - 7:55
    la vera difficoltà della creazione
    in cucina sono le strutture,
  • 7:56 - 7:57
    le consistenze.
  • 7:57 - 7:59
    Provate a fare una frolla
  • 7:59 - 8:01
    e a metterci dentro l'olio
    al posto del burro.
  • 8:01 - 8:04
    Ma anche soltanto
    se ci mettete il fruttosio,
  • 8:04 - 8:07
    che sembra uno zucchero più salutare,
  • 8:07 - 8:11
    al posto del solito zucchero da cucina,
    la frolla viene molliccia,
  • 8:11 - 8:13
    non sarà mai secca
    e non sarà mai croccante.
  • 8:13 - 8:17
    Una meringa appiccica
    se ci mettete il fruttosio.
  • 8:17 - 8:21
    Il problema delle strutture
    è un problema pazzescamente difficile
  • 8:21 - 8:25
    e non a caso la grande rivoluzione
    nella cucina moderna,
  • 8:25 - 8:27
    contemporanea anzi,
  • 8:27 - 8:31
    comincia proprio dall'affrontare
    il problema delle nuove strutture.
  • 8:31 - 8:33
    La rivoluzione comincia
    con questo piatto storico:
  • 8:33 - 8:36
    1994, Ferran Adrià,
  • 8:36 - 8:39
    destinato a diventare
    il più grande cuoco della sua epoca,
  • 8:39 - 8:43
    si inventa questa minestra
    di verdure testurizzata.
  • 8:43 - 8:47
    Ha "destrutturato"
    il minestrone. Qual è l'idea?
  • 8:47 - 8:49
    Il minestrone è buono,
    ci sono delle buone verdure,
  • 8:49 - 8:51
    ma non è elegante come consistenza,
  • 8:51 - 8:55
    non lo proporreste mai in un ristorante
    a tre stelle, di alta cucina.
  • 8:55 - 8:58
    Se invece cambio le consistenze,
    rendo il tutto più piacevole.
  • 8:58 - 8:59
    Provate a pensare:
  • 8:59 - 9:03
    patate farinose, fagioli fibrosi,
    il basilico sfatto.
  • 9:03 - 9:06
    Lui ha messo una gelatina di basilico,
  • 9:06 - 9:09
    ma soprattutto ha inserito
    una grande novità:
  • 9:09 - 9:12
    quella spuma violetta
    che vedete sulla destra
  • 9:12 - 9:15
    è una spuma di barbabietola
    che ha ottenuto con il sifone,
  • 9:15 - 9:17
    che è lo strumento che sta al centro.
  • 9:17 - 9:21
    Il sifone lo avevano inventato
    gli austriaci per montare la panna
  • 9:21 - 9:22
    più rapidamente.
  • 9:22 - 9:25
    Lui realizza il primo hackeraggio
    della cucina moderna,
  • 9:25 - 9:29
    cioè usa il sifone per fare qualcosa
    di completamente diverso
  • 9:29 - 9:31
    rispetto alla sua funzione originaria.
  • 9:31 - 9:35
    Riesce ad ottenere questa spuma
    che sa solo di barbabietola.
  • 9:35 - 9:38
    Perché prima si facevano le mousse,
    ma si aggiungevano le uova e la panna,
  • 9:38 - 9:40
    quindi le mousse sapevano di barbabietola,
  • 9:40 - 9:44
    ma anche di uova e di panna.
    Lui ottiene un sapore in purezza.
  • 9:44 - 9:45
    Va avanti esplorando,
  • 9:45 - 9:50
    ma si rende conto che il cuoco brancola
    senza la scienza che lo aiuta.
  • 9:50 - 9:53
    Quindi nel 1997 pubblica un libro
  • 9:53 - 9:56
    che è una pietra miliare
    nella storia della cucina
  • 9:56 - 9:58
    e si intitola "I segreti de El Bulli",
  • 9:58 - 10:00
    dove scrive questa affermazione profetica:
  • 10:00 - 10:03
    "Se riusciamo ad avviare
    una collaborazione
  • 10:03 - 10:04
    fra cuochi e scienziati,
  • 10:04 - 10:07
    i confini si aprono
  • 10:07 - 10:12
    e le possibilità per la nuova
    arte culinaria sono illimitate".
  • 10:12 - 10:13
    È il '97.
  • 10:13 - 10:18
    Timidamente, nei primi anni 2000
    cominciamo le prime collaborazioni.
  • 10:19 - 10:24
    In realtà, lo sviluppo della scienza
    era arrivato proprio al momento giusto,
  • 10:24 - 10:27
    perché in quegli anni
    era nata una nuova disciplina
  • 10:27 - 10:31
    che gli inglesi chiamano "Soft matter",
    i francesi "Matière molle",
  • 10:31 - 10:33
    tutta Europa la chiama "materia molle",
  • 10:33 - 10:36
    noi in Italia la chiamiamo
    "Materia soffice"
  • 10:36 - 10:38
    perché ci fa un po' schifo
    parlare di materia molle
  • 10:38 - 10:42
    e il mio corso all'università
    si chiama Fisica della materia soffice,
  • 10:42 - 10:44
    ma di fatto è materia molle.
  • 10:44 - 10:47
    Giusto due parole per dirvi che cos'è:
  • 10:47 - 10:50
    a scuola vi insegnano
    che la materia ha tre stati,
  • 10:50 - 10:51
    solido, liquido e gassoso.
  • 10:51 - 10:55
    Il solido è rigido, indeformabile,
    ha una forma e un volume propri.
  • 10:55 - 10:59
    Il liquido ha un volume assegnato,
    ma occupa la forma del recipiente.
  • 10:59 - 11:02
    Il gas invece si espande liberamente.
  • 11:02 - 11:06
    Bene, con questa classificazione,
    in cucina non ci fate niente.
  • 11:06 - 11:08
    Trattate il sale
    e lo zucchero, poi finisce lì,
  • 11:08 - 11:11
    perché una marmellata
    non è né solida né liquida,
  • 11:11 - 11:14
    la polenta non ne parliamo,
    la panna montata...
  • 11:14 - 11:17
    Ma, guardate, non è solo
    questione di cucina.
  • 11:17 - 11:21
    La materia della nostra quotidianità
    non rientra in queste classificazioni.
  • 11:21 - 11:25
    Guardiate i vestiti che avete addosso,
    sono armature? Sono scafandri?
  • 11:27 - 11:30
    Sono giacche, devono prendere
    la forma del corpo.
  • 11:30 - 11:33
    Quindi non sono solidi,
    non sono neanche liquidi.
  • 11:33 - 11:35
    Sono materia soffice.
  • 11:35 - 11:37
    Ecco, questa è la materia soffice.
  • 11:37 - 11:41
    La materia soffice
    diventa lo strumento di battaglia,
  • 11:41 - 11:43
    lo strumento creativo
    di questa nuova cucina
  • 11:43 - 11:45
    e arriviamo ad Adrià
  • 11:45 - 11:50
    sulla copertina del New York
    Times Magazine del 2003
  • 11:50 - 11:53
    con una sua creazione
    basata su questi studi.
  • 11:53 - 11:56
    È un'aria, vedete. Un'aria. Cos'è un'aria?
  • 11:56 - 12:00
    È una schiuma molto rarefatta,
    come quella della birra,
  • 12:00 - 12:02
    come quella del cappuccino,
  • 12:02 - 12:04
    che ha una funzione gastronomica
    molto interessante,
  • 12:04 - 12:08
    perché ci porta in bocca
    degli aromi, anche dei sapori,
  • 12:08 - 12:12
    senza riempirla di materia,
    per cui il gas svapora.
  • 12:12 - 12:16
    Con un'aria io vi posso far mangiare
    il tabacco sopra ad un gelato.
  • 12:16 - 12:19
    Con un'aria voi a casa
    prendete succo di limone,
  • 12:19 - 12:22
    un po' di lecitina di soia,
    montate con il minipimer,
  • 12:22 - 12:24
    la mettete su un pesce, su una sogliola.
  • 12:24 - 12:27
    Invece di uccidermi la sogliola
    con le gocce di limone
  • 12:27 - 12:29
    che vi corrodono la bocca,
  • 12:29 - 12:31
    date un leggero sentore di limone
  • 12:31 - 12:33
    al vostro pesce
    e non date nemmeno calorie.
  • 12:33 - 12:35
    Meglio di così...
  • 12:35 - 12:37
    Andiamo avanti.
  • 12:37 - 12:39
    Adrià è veramente un genio.
  • 12:39 - 12:40
    Il caviale di melone.
  • 12:41 - 12:42
    Questo è un primo esempio
  • 12:42 - 12:47
    delle innovazioni portate
    da questa grande rivoluzione.
  • 12:47 - 12:50
    Usando una sostanza nuova,
    già usata dall'industria alimentare,
  • 12:50 - 12:52
    che si chiama alginato di sodio,
  • 12:52 - 12:55
    prepara queste palline che sono morbide
    e gommose all'esterno
  • 12:55 - 13:00
    e ripiene di un gustosissimo
    succo di limone concentrato all'interno.
  • 13:00 - 13:01
    Caviale di melone.
  • 13:01 - 13:04
    Con un altro ingrediente
    che si chiama gomma xantanta,
  • 13:04 - 13:07
    Andoni Luis Aduriz,
    quest'altro grande cuoco spagnolo,
  • 13:07 - 13:10
    realizza questo dolce
    che si chiama Vanità.
  • 13:10 - 13:14
    La Vanità sono queste bolle di cioccolato
    che svaniscono quando le mangiate.
  • 13:14 - 13:18
    Ma il tema delle spugne
    è costante nella cucina di Aduriz.
  • 13:18 - 13:23
    Guardate questa bellissima spugna
    che ha creato imitando una forma naturale.
  • 13:24 - 13:25
    Ci sono nuovi ingredienti.
  • 13:25 - 13:28
    Adesso, al supermercato
    comprate l'agar agar,
  • 13:28 - 13:32
    vent'anni fa non sapevate
    nemmeno cosa fosse.
  • 13:32 - 13:35
    Poi ci sono nuovi strumenti:
    questo è l'azoto liquido.
  • 13:35 - 13:39
    Facciamo un gelato in dieci secondi
    stappando una bottiglia di Moscato
  • 13:39 - 13:42
    e mantecandola all'istante.
  • 13:42 - 13:44
    Vi preannuncio che nella pausa pranzo
  • 13:44 - 13:47
    potrete assaggiare una creazione
    preparata con l'azoto liquido
  • 13:47 - 13:51
    che sono i pop-corn di panna montata
    al caffè e alla vaniglia.
  • 13:52 - 13:54
    Proseguiamo.
  • 13:54 - 13:58
    Piatto iconico della cucina contemporanea:
    sulla destra "Marimontagna",
  • 13:58 - 14:00
    mari e monti di Joan Roca,
  • 14:00 - 14:04
    un'ostrica cruda servita
    su un distillato di terra di bosco.
  • 14:04 - 14:06
    Come fa a distillare la terra di bosco?
  • 14:06 - 14:10
    Con questo strano marchingegno
    che vedete alla sinistra.
  • 14:10 - 14:13
    Si chiama rotovapor,
    è un distillatore a bassa pressione
  • 14:13 - 14:16
    che fa bollire l'acqua a 40 gradi.
  • 14:16 - 14:20
    A quel punto distillate senza cuocere,
  • 14:20 - 14:25
    quindi mantenete gli aromi crudi
    di tutto quello che avete,
  • 14:25 - 14:26
    perfino del muschio.
  • 14:28 - 14:33
    Su questa tecnologia si basa anche questa,
    una pentola a depressione.
  • 14:34 - 14:38
    Togliamo l'aria. Perché togliamo l'aria?
  • 14:38 - 14:40
    Perché così l'acqua bolle
    a temperature basse
  • 14:40 - 14:42
    e ci facciamo le fritture
    a bassa temperatura,
  • 14:42 - 14:45
    che sono croccantissime
    ma non bruciano mai.
  • 14:45 - 14:49
    Non si scuriscono e non sono nemmeno
    dannose come le fritture normali.
  • 14:51 - 14:54
    Non soltanto i nuovi strumenti
    hanno caratterizzato la nuova cucina.
  • 14:54 - 14:58
    Guardate, questa è una creazione
    del nostro Carlo Cracco.
  • 14:58 - 15:01
    Sono gli spaghetti di solo tuorlo
  • 15:01 - 15:03
    che ha ottenuto con la sua tecnica
    dell'uovo marinato,
  • 15:03 - 15:07
    che è tipica della cucina
    molecolare italiana.
  • 15:07 - 15:11
    È una cucina che sfrutta
    ingredienti tradizionali,
  • 15:12 - 15:15
    utensili assolutamente tradizionali,
  • 15:15 - 15:18
    ma usati in modo nuovo e creativo.
  • 15:18 - 15:21
    Carlo ha preso un tuorlo d'uovo,
  • 15:21 - 15:23
    l'ha messo su un letto di zucchero e sale,
  • 15:23 - 15:27
    l'ha ricoperto di zucchero e sale,
    dopo qualche ora il tuorlo si rapprende,
  • 15:27 - 15:31
    si asciuga, diventa lavorabile
    e ci fate gli spaghetti di solo tuorlo.
  • 15:33 - 15:34
    Con tecniche simili
  • 15:34 - 15:37
    anni fa ci siamo inventati
    la frittura nel glucosio:
  • 15:37 - 15:38
    friggiamo nello zucchero fuso
  • 15:38 - 15:42
    così non ungiamo e abbiamo
    tutta una serie di altri vantaggi.
  • 15:42 - 15:45
    Un altro piatto che vi lascio
    come esercizio quando tornate a casa
  • 15:45 - 15:48
    si chiama la cagliata d'uovo.
  • 15:48 - 15:49
    Prendete una padella,
  • 15:49 - 15:52
    ci rompete dentro due, tre,
    quattro uova, quelle che volete.
  • 15:52 - 15:54
    Poi, invece di cuocerle,
  • 15:54 - 15:57
    versate dentro alcol etilico per liquori.
  • 15:57 - 16:02
    Mescolate, si rapprende all'istante
    come quando si fa il formaggio.
  • 16:02 - 16:04
    Sembra quasi cotto,
    l'albume diventa bianco.
  • 16:04 - 16:07
    A questo punto lo strizzate,
    altrimenti vi ubriacate,
  • 16:07 - 16:09
    togliete l'alcol in eccesso.
  • 16:09 - 16:12
    Lo potete anche lavare
    con un po' d'acqua fredda -
  • 16:12 - 16:14
    anzi, meglio lavarlo.
  • 16:14 - 16:17
    Strizzate tutto e avete una ricottina,
    la cagliata d'uovo.
  • 16:17 - 16:19
    Potete mangiarla in mille modi,
  • 16:19 - 16:22
    l'ultimo esperimento che ho fatto
    è condita con un po' di miele
  • 16:22 - 16:24
    e vi garantisco che è fantastica,
    ma sbizzarritevi.
  • 16:24 - 16:28
    È una materia prima neutra,
    potete fare quello che volete.
  • 16:28 - 16:32
    Bene, tutte le cose che vi ho raccontato,
  • 16:32 - 16:34
    adesso finalmente hanno preso forma.
  • 16:34 - 16:37
    Come vedete, la gastronomia è una scienza.
  • 16:38 - 16:42
    Allora noi tutti che abbiamo lavorato
    su tutto questo negli ultimi anni,
  • 16:42 - 16:44
    ad un certo punto ci siamo detti,
  • 16:44 - 16:47
    "È bene che questi lavori
    non vadano persi.
  • 16:47 - 16:50
    È bene dire che bisognerebbe creare
    una nuova disciplina,
  • 16:50 - 16:53
    che si chiama Gastronomia scientifica".
  • 16:53 - 16:55
    Ci siamo riuniti a marzo a Barcellona,
  • 16:55 - 16:58
    all'università, in una veste
    estremamente ufficiale
  • 16:58 - 17:01
    e ne è uscito questo
    "Manifesto di Barcellona"
  • 17:01 - 17:03
    che ora sta girando per il mondo,
  • 17:03 - 17:06
    dove si sostiene esattamente
    quello che vi ho raccontato
  • 17:06 - 17:08
    in questo quarto d'ora,
  • 17:08 - 17:12
    cioè che l'uomo ha bisogno di mangiar bene
    per il suo benessere psicofisico.
  • 17:12 - 17:14
    Che la cucina è un'attività
    caratterizzante
  • 17:14 - 17:17
    dell'umanità in quanto tale,
    culturalmente.
  • 17:19 - 17:22
    Che la gastronomia
    deve essere una disciplina olistica,
  • 17:22 - 17:24
    non si può ridurre tutto a fisica,
    chimica o biologia.
  • 17:24 - 17:28
    Ci sono aspetti psicologici,
    emozionali, filosofici, culturali.
  • 17:28 - 17:30
    Questo è il Manifesto di Barcellona.
  • 17:31 - 17:35
    Ma la cosa più bella
    è che Manifesto di Barcellona
  • 17:35 - 17:40
    realizza alla perfezione
    una sorta di sogno, di profezia,
  • 17:40 - 17:45
    che ci ha lasciato scritto
    il primo gastronomo dell'età moderna,
  • 17:45 - 17:47
    un signore che si chiamava
    Brillat-Savarin,
  • 17:47 - 17:49
    primi dell'800,
  • 17:49 - 17:53
    che scrive un trattato intitolato
    "La fisiologia del gusto".
  • 17:53 - 17:56
    All'inizio di questo trattato
    pone una serie di aforismi
  • 17:56 - 18:00
    e ce n'è uno in particolare
    che era veramente profetico, ed è questo.
  • 18:02 - 18:08
    Dice: "La scoperta di un piatto nuovo
    giova più alla felicità dell'uomo
  • 18:08 - 18:11
    che non la scoperta di una nuova stella".
  • 18:11 - 18:12
    Grazie.
  • 18:12 - 18:13
    (Applausi)
Title:
Hackeraggi in cucina | Davide Cassi | TEDxMilano
Description:

Zucchero, sale e hackeraggi in cucina: se prima la tecnologia semplificava, oggi ispira e crea una nuovo modo di concepire il cibo.
C'è bisogno di innovazione continua per quello che mangiamo, e la scienza può e deve contribuire a farci stare bene, anche nello spirito. Davide Cassi ci porta in un viaggio ricco di conoscenza per capire come la tecnologia cambia la cucina con la gastronomia scientifica.

Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx, che utilizza il format della conferenza TED ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale.

Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx

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Video Language:
Italian
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
18:26

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