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Esercizio spirituale per il mattino - Come vivere dallo spazio della presenza

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    [Video sottotitolato in italiano]
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    Esercizio spirituale per il mattino
    Come vivere dallo spazio della presenza
  • 0:13 - 0:15
    19 ottobre 2020
  • 0:16 - 0:21
    [Mooji] Al mattino, quando ti alzi,
    siedi tranquillo,
  • 0:21 - 0:26
    fai solamente questo:
    presta attenzione al tuo essere.
  • 0:26 - 0:30
    Prima ancora che tu esca a incontrare il mondo,
  • 0:30 - 0:34
    mentre sei ancora in camera,
    la tua mente è già fuori,
  • 0:34 - 0:40
    sotto forma di pensieri, sentimenti, giudizi,
    progetti, proiezioni e altro.
  • 0:40 - 0:46
    Allora, rimani seduto in silenzio e osserva:
  • 0:46 - 0:52
    vedi se riesci a notare la differenza
    tra l'energia della mente e l'essere.
  • 0:52 - 0:58
    L'essere è sempre lì per primo,
    non c'è energia mentale senza coscienza;
  • 0:58 - 1:01
    essere e coscienza sono sinonimi.
  • 1:01 - 1:07
    Dunque, rimani seduto in silenzio,
    non cercare di fermare la mente, i pensieri,
  • 1:07 - 1:12
    per prima cosa osserva,
    questo è un atteggiamento neutrale,
  • 1:12 - 1:15
    rimani lì; osserva e basta.
  • 1:15 - 1:19
    Potresti sentire parecchio disturbo mentale,
  • 1:19 - 1:24
    non farti coinvolgere,
    non entrare in connessione, osserva e basta.
  • 1:24 - 1:28
    Nota anche lo spazio che non viene notato:
  • 1:28 - 1:32
    di solito è così, nessuno ci presta attenzione,
  • 1:32 - 1:37
    tuttavia, quello spazio è già lì,
    prima di qualsiasi rumore;
  • 1:37 - 1:43
    è lì anche durante e dopo che il rumore
    è cessato; non gli accade nulla.
  • 1:43 - 1:49
    Presta attenzione senza immaginare,
    solo semplice e sobria attenzione
  • 1:49 - 1:53
    allora ti accorgi che la mente
    è la matrice di tutto
  • 1:53 - 1:57
    e quasi sempre è personale:
    "Devo fare questo e quello",
  • 1:57 - 2:04
    chiacchiera ed è sempre personale;
    è tutto mentale, tranne l'essere:
  • 2:04 - 2:12
    è spazio, silenzio, pace e presenza!
    Semplice presenza.
  • 2:12 - 2:17
    In una parola è 'presenza';
    presenza impersonale e imparziale.
  • 2:17 - 2:21
    Rimani lì in silenzio e sii un tutt'uno con essa:
  • 2:21 - 2:24
    stacci, quello è il fondamento.
  • 2:24 - 2:30
    La mente è come una barca nella tempesta,
    priva di ancora,
  • 2:30 - 2:35
    la presenza è come una radice.
    'Ancora' non è la parola giusta,
  • 2:35 - 2:39
    perché è qualcosa di piccolo:
    la presenza è ovunque!
  • 2:39 - 2:43
    Rimani con quella e fai chiarezza su ciò che sei,
  • 2:43 - 2:46
    prestandole attenzione e basta.
  • 2:46 - 2:50
    Accorgiti che non è uno stato di attesa:
  • 2:50 - 2:56
    l'essere non aspetta che la mente si rilassi,
    è una costante, c'è.
  • 2:56 - 2:59
    Rispetto alla mente, è uno stato costante.
  • 2:59 - 3:07
    Rimani seduto in silenzio e osserva,
    distinguendo tra mente e presenza,
  • 3:07 - 3:11
    allora, non devi cercare di controllare la mente.
  • 3:11 - 3:19
    Se resti un tutt'uno con la presenza,
    la mente diventa debole e insignificante.
  • 3:19 - 3:22
    Se rimani in quanto persona,
  • 3:22 - 3:32
    che è ciò che potremmo definire il sé quotidiano;
  • 3:32 - 3:35
    se rimani in quanto persona,
  • 3:35 - 3:40
    allora, è con quella che la mente
    si relaziona sovente.
  • 3:40 - 3:45
    Se però, rimani in quanto presenza,
    quel chiasso non ha significato,
  • 3:45 - 3:49
    perché cambia:
    ci sono attori sempre nuovi sul palco,
  • 3:49 - 3:53
    ma quando il Sé è consapevole di se stesso,
    è bellissimo.
  • 3:53 - 3:59
    Se fai questo, anche solo per dieci minuti,
    ti piacerà moltissimo,
  • 3:59 - 4:03
    perché esperirai quella pace
    che è il tuo Sé naturale.
  • 4:03 - 4:09
    Presta attenzione a quello, anche per poco,
    ma sii totalmente presente
  • 4:09 - 4:12
    e giungerai al punto di costatare:
  • 4:12 - 4:16
    "Mooji dice di non farsi coinvolgere dalla mente,
  • 4:16 - 4:20
    "ma è difficile, perché mi è molto familiare.
  • 4:20 - 4:26
    "È come quando vecchi amici
    bussano alla porta e tu non devi aprire".
  • 4:26 - 4:31
    Sì, ho detto che non devi aprire,
    perché sebbene siano vecchi amici,
  • 4:31 - 4:35
    sono stantii, non sono una buona compagnia.
  • 4:35 - 4:39
    Non accettare qualcosa solo perché ti è familiare.
  • 4:39 - 4:43
    Quando si presenta la mente conosci già il copione:
  • 4:43 - 4:50
    non appena ti lasci coinvolgere personalmente,
    è molto difficile distaccarti.
  • 4:50 - 4:54
    Invece, esercita il tuo discernimento, osserva:
  • 4:54 - 5:01
    non devi creare nulla, perché è già un fatto,
    solo che non viene notato.
  • 5:01 - 5:07
    Ora, devi renderti conto
    che quando pensi a te stesso in quanto 'io',
  • 5:07 - 5:12
    la mente ne rivendica subito la proprietà.
  • 5:12 - 5:19
    Quando diciamo 'io',
    intendiamo quasi sempre 'io, persona, sono'.
  • 5:19 - 5:24
    Non soffermiamoci sulle parole,
    ma sul loro significato.
  • 5:24 - 5:30
    Pensiamo a noi stessi come a una persona;
    apri la porta ed esci dalla stanza come tale.
  • 5:30 - 5:36
    Certo, se esci in quanto persona
    incontrerai un mondo fatto di persone
  • 5:36 - 5:39
    e ti relazionerai da persona a persona.
  • 5:39 - 5:44
    Lascia la tua stanza in quanto presenza:
  • 5:44 - 5:49
    puoi fare questa piccola cosa
    e non ci vuole molto tempo.
  • 5:49 - 5:55
    Man mano che continui a fare questo,
    ti accorgi che diventa naturale:
  • 5:55 - 6:02
    non devi 'fare una pratica' per essere il Sé,
    ma la pratica è necessaria. Capisci?
  • 6:02 - 6:09
    Il vero Sé c'è, è qui:
    senza il vero Sé, il falso sé non compare.
  • 6:09 - 6:16
    È qui, ma a causa dell'abitudine
    a muoverti a partire dalla persona,
  • 6:16 - 6:22
    è come essere qui, ma vivi e vai incontro
    al mondo, come se ti trovassi là.
  • 6:22 - 6:27
    Ecco perché dico che questa
    è la maschera di ciò che sei:
  • 6:27 - 6:31
    ti relazioni col mondo, ma di fatto il Sé è qui.
  • 6:31 - 6:37
    Vivi come se fossi la maschera, ignaro del tuo Sé,
  • 6:37 - 6:47
    questa è la cosa principale da comprendere,
    la più importante.
  • 6:47 - 6:57
    Se cerchi solo di prendere di mira
    i piccoli problemi che si presentano,
  • 6:57 - 7:02
    devi assicurarti una buona scorta di pallottole,
  • 7:02 - 7:06
    perché continueranno ad arrivare
    sempre più numerosi.
  • 7:06 - 7:13
    Se vai a pescare con lenza e amo,
    puoi prendere un pesce ogni tanto,
  • 7:13 - 7:18
    ma io ti sto dicendo di andare a pescare
    con una rete enorme,
  • 7:18 - 7:22
    grande come l'intero oceano: perché dico questo?
  • 7:22 - 7:28
    Devi trovare la sorgente del mondo,
  • 7:28 - 7:33
    la fonte della persona e dell'identità mondane.
  • 7:33 - 7:36
    Devi trovarla, e perché? Come fai?
  • 7:36 - 7:44
    Pure lei si presenta in quanto 'io':
    questo è uno dei grandi paradossi.
  • 7:44 - 7:55
    L'io è il primo ad apparire,
    il primo in tutte le lingue;
  • 7:55 - 8:01
    l'intuizione, la sensazione 'io sono'
    compare per prima:
  • 8:01 - 8:05
    solo così ci può essere l'altro
    o qualsiasi altra cosa,
  • 8:05 - 8:09
    perché l'io è il soggetto che ne fa esperienza.
  • 8:09 - 8:13
    Dobbiamo però capire cosa significa questo 'io',
  • 8:13 - 8:17
    perché come ho già detto, Dio dice: "Io sono",
  • 8:17 - 8:23
    ma pure l'ego lo dice
    e persino il diavolo dice: "Io sono".
  • 8:23 - 8:27
    Si tratta della stessa cosa?
    Devi vedere la differenza.
  • 8:27 - 8:32
    La sensazione personale 'io sono'
    è la causa principale:
  • 8:32 - 8:35
    'io sono', significa 'io sono il corpo'.
  • 8:35 - 8:40
    Non ricordiamo di averlo detto,
    ma per istinto ci relazioniamo:
  • 8:40 - 8:43
    "Il corpo che vedi, ecco, sono io".
  • 8:43 - 8:48
    'Io sono il corpo',
    poi, 'io sono i miei condizionamenti',
  • 8:48 - 8:53
    altri condizionamenti sopraggiungono
    e così nasce la persona.
  • 8:53 - 8:56
    La persona non nasce insieme al corpo,
  • 8:56 - 9:03
    bensì con la convinzione:
    "Io sono il corpo e i miei condizionamenti";
  • 9:03 - 9:11
    compare insieme a questa convinzione,
    ma la coscienza è lì prima della persona.
  • 9:11 - 9:16
    Sto dicendo troppe cose?
    [Sangha] No.
  • 9:16 - 9:23
    [Mooji] Comincia a spezzare
    l'energia del riflesso condizionato,
  • 9:23 - 9:29
    che subito attiva la modalità di pensiero
    'io sono la persona'
  • 9:29 - 9:33
    e puoi continuare a pensarlo tutto il giorno,
  • 9:33 - 9:38
    affronti ogni problema in modalità
    'io sono la persona, il corpo'.
  • 9:38 - 9:46
    Come dicevo, quando ti alzi al mattino,
    rimani seduto per un pochino in silenzio
  • 9:46 - 9:49
    e osserva quale sensazione hai di te stesso,
  • 9:49 - 9:55
    ovvero osserva la tua mente
    e la sensazione di essere
  • 9:55 - 9:58
    per cogliere la differenza.
  • 9:58 - 10:02
    La mente chiacchiera
    e veste caratteristiche personali,
  • 10:02 - 10:10
    l'essere è impersonale, è come lo spazio,
    interamente ed esternamente spazio.
  • 10:10 - 10:14
    La mente è come la persona,
    arriva carica di rumore,
  • 10:14 - 10:20
    intenzioni, emozioni, progetti, attaccamenti
    e desideri: tutta la sua storia.
  • 10:20 - 10:23
    Sei consapevole del suo chiasso,
  • 10:23 - 10:29
    quindi, questa volta, non farti agganciare:
    osserva e basta.
  • 10:29 - 10:34
    Se ti lasci coinvolgere,
    poi chiedi aiuto per liberartene.
  • 10:34 - 10:38
    No, basta esserne consapevoli, al contempo,
  • 10:38 - 10:45
    sii consapevole pure dello spazio dell'essere,
    il luogo della presenza
  • 10:45 - 10:50
    e noterai che la presenza è quiete,
    mentre la mente è movimento:
  • 10:50 - 10:53
    rimani nella quiete.
  • 10:53 - 11:00
    Non devi 'diventare' qualcosa, è già lì;
    stai già osservando dalla quiete,
  • 11:00 - 11:08
    per cui, quando dico di essere 'zero',
    significa essere vuoto, il Sé: rimani così.
  • 11:08 - 11:12
    Se rimani in questo stato per cinque,
    sette, dieci minuti,
  • 11:12 - 11:16
    saranno gli attimi migliori della tua giornata.
  • 11:19 - 11:23
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    Tutti i diritti riservati.
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Title:
Esercizio spirituale per il mattino - Come vivere dallo spazio della presenza
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Iscriviti per ricevere informazioni su eventi e servizi con traduzione in italiano: mooji.org/italiano
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SATSANG DELLA SETTIMANA del 25 ottobre 2020.

Moojibaba offre un consiglio semplice e pratico su come iniziare la giornata radicati nella presenza.

"Non è che la mente deve capire quello che sto condividendo, bensì deve dissolversi in esso. Rimani nella presenza: non potresti impiegare meglio questi dieci minuti".
~ Mooji

Questo è un brano tratto dal video intitolato “Most Practical Advice — Start Your Day In a Blessing” (Il consiglio più pratico: inizia la tua giornata con una benedizione).
Il satsang si è svolto a Monte Sahaja, in Portogallo, il 19 ottobre 2020.

La registrazione completa solo in lingua inglese, è disponibile su Sahaja Express, un servizio in abbonamento:
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All'inizio di ogni settimana un nuovo brano tratto da un satsang, è reso disponibile se viene tradotto in italiano, sul sito Mooji.TV:
https://mooji.tv/it/satsang-della-settimana/

Se si desidera sostenere la condivisione dei satsang, è possibile fare una donazione sul sito di Mooji:
https://mooji.org/donate?tcode=mtv7

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Questo e altri video sottotitolati in varie lingue, sono disponibili anche sul sito Mooji.TV: http://mooji.tv/freemedia

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Video Language:
English
Duration:
11:33

Italian subtitles

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