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Le opportunità nascoste dell'economia informale

  • 0:01 - 0:05
    I mercati non ufficiali in Africa
    sono stereotipicamente visti
  • 0:05 - 0:07
    come caotici e con poca attività.
  • 0:07 - 0:10
    Lo svantaggio nel sentire
    le parole "non ufficiale"
  • 0:10 - 0:13
    è fare questa vaga e automatica
    associazione con qualcosa
  • 0:13 - 0:14
    di molto negativo
  • 0:14 - 0:19
    e ciò ha avuto significative conseguenze
    e perdite economiche,
  • 0:19 - 0:24
    aggiungendo -- o sottraendo --
    tra il 40 e il 60% del margine di profitto
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    solo per i mercati non ufficiali.
  • 0:27 - 0:31
    Come parte del compito di mappare
    l'ecosistema dei mercati non ufficiali,
  • 0:31 - 0:34
    abbiamo effettuato un'approfondita lettura
  • 0:34 - 0:39
    dei rapporti e ricerche sul commercio
    attraverso l'Africa orientale,
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    risalendo fino a 20 anni fa.
  • 0:41 - 0:45
    Questo per prepararci al lavoro sul campo
    per capire quale fosse il problema,
  • 0:45 - 0:49
    cosa ostacolava il commercio informale
    all'interno del settore.
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    Ciò che abbiamo scoperto
    negli ultimi 20 anni è,
  • 0:54 - 0:57
    nessuno ha fatto
    una distinzione tra illecito --
  • 0:57 - 1:02
    come il traffico o il contrabbando
    nel settore non ufficiale --
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    dal legale ma non registrato,
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    come pomodori, arance, frutta.
  • 1:08 - 1:10
    Questa criminalizzazione --
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    ciò che in Swahili viene chiamato
    "biashara", cioè il commercio
  • 1:15 - 1:19
    a differenza di "magendo" che è
    il traffico o contrabbando --
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    questa criminalizzazione
    del settore non ufficiale,
  • 1:22 - 1:26
    non distinguendo in inglese
    tra questi due vocaboli,
  • 1:26 - 1:32
    può facilmente togliere all'economia
    africana tra il 60 e l'80% di incremento
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    sul tasso di crescita annuale del PIL,
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    perché non riconosciamo il motore
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    che mantiene le economie in moto.
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    Il settore non ufficiale incrementa
    i posti di lavoro a un tasso quadruplo
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    rispetto a quello dell'economia ufficiale
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    o dell'economia moderna,
    come molti la chiamano.
  • 1:49 - 1:52
    Offre opportunità di lavoro
    e generazione di reddito
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    ai più "non-specializzati"
    nelle discipline tradizionali.
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    Ma voi riuscite a fare una friggitrice
    partendo da una vecchia auto?
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    Allora questo, signori e signore,
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    è ciò che ha disperatamente bisogno
    di venire riconosciuto.
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    Finchè si mantiene l'attuale percezione
    che questo è criminale,
  • 2:11 - 2:13
    che è clandestino,
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    che è illegale,
  • 2:14 - 2:19
    non ci sarà alcuno sforzo per integrare
    l'ecosistema economico non ufficiale
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    con l'ufficiale e nemmeno con il globale.
  • 2:23 - 2:26
    Vi racconterò la storia di Teresia,
  • 2:26 - 2:30
    una commerciante che ha ribaltato
    tutti i nostri presupposti,
  • 2:30 - 2:33
    e ha messo in discussione
    stereotipi ai quali ci eravamo adattati
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    basandoci su 20 anni
    di ricerche pubblicate.
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    Teresia vende vestiti sotto un albero
    in una città chiamata Malaba,
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    sul confine tra Uganda e Kenya.
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    Penserete, è molto semplice, no?
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    Appendiamo i vestiti nuovi ai rami,
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    stendiamo i teloni, ci sediamo,
    aspettiamo i clienti
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    ed ecco fatto.
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    È esattamente ciò che ci aspettavamo
    secondo le pubblicazioni,
  • 2:59 - 3:00
    le ricerche,
  • 3:01 - 3:04
    fino al pensarla una madre single
    che si è data al commercio
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    per sostentare i suoi figli.
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    Quindi cosa ha ribaltato
    i nostri presupposti?
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    Che cosa ci ha sorpreso?
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    Innanzitutto, Teresia ha pagato
    le tasse governative
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    per ogni singolo giorno di mercato
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    per il privilegio di sistemare
    il suo negozio sotto quell'albero.
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    Lo fa da sette anni,
  • 3:22 - 3:24
    e ha tutte le ricevute.
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    Tiene i suoi registri.
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    Non stavamo osservando una marginale,
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    svantaggiata
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    vulnerabile negoziante africana
    sul ciglio di una strada -- no.
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    Stavamo osservando qualcuno
    che tiene i registri contabili da anni;
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    qualcuno che aveva un intero ecosistema
    di vendite che arriva dall'Uganda
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    per scegliere il catalogo;
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    qualcuno che usa carrelli
    per rifornirsi delle merci,
  • 3:53 - 3:56
    o che ha un agente di banca
    che passa a ritirarle il contante
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    a fine serata.
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    Sapreste dire, in media,
    quanto spende Teresia
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    ogni mese per il catalogo --
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    partite di nuovi abiti
    che le arrivano da Nairobi?
  • 4:08 - 4:10
    Millecinquecento dollari.
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    Sono circa 20.000 dollari investiti
    in merci e servizi per il commercio
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    ogni anno.
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    Questa è Teresia,
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    l'invisibile,
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    nascosta nel mezzo.
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    Ed è solo il primo livello
    dei piccoli imprenditori,
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    delle micro-aziende che possiamo trovare
    in queste città mercato.
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    Quanto meno al primo livello
    rispetto al più vasto confine di Malaba.
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    Le persone più in alto
    nella scala di valore
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    gestiscono tranquillamente
    anche tre linee di affari,
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    investendo 2.500 - 3.000 dollari
    ogni mese.
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    Quindi si è capito che il problema
    non era la criminalizzazione;
  • 4:52 - 4:56
    non potete davvero criminalizzare qualcuno
    che viene tassato in base alle ricevute.
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    È la mancanza di riconoscimento
    delle loro professionalità.
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    Il sistema bancario
    non ha modo di riconoscerle
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    come micro-aziende,
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    a partire dal fatto, capite,
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    che l'albero non ha un indirizzo postale.
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    Quindi lei è imprigionata nel mezzo.
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    Cade tra le crepe dei nostri preconcetti.
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    Conoscete il microcredito
    per aiutare le commercianti africane?
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    Le potrebbero prestare
    50 o 100 dollari.
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    Cosa dovrebbe farci con quelli?
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    Spende dieci volte quella cifra ogni mese
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    solo per il magazzino --
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    senza contare i servizi addizionali
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    o l'ecosistema di supporto.
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    Questi sono coloro che non rientrano
    né nello stereotipo classico
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    della bassa manovalanza e degli emarginati
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    né degli impiegati, salariati in uffici
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    o funzionari in pensione
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    di cui la classe media
    apparentemente è composta.
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    Invece, ciò che abbiamo sono i primi segni
    di piccole e medie imprese,
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    sono i fertili semi di affari e imprese
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    che fanno girare la macchina.
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    Portano il cibo in tavola.
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    Persino qui in questo hotel,
    gli invisibili --
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    i macellai, i fornai,
    i fabbricanti di candele --
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    fanno le macchine per friggere
    le vostre patatine
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    e vi costruiscono i letti.
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    Sono le invisibili donne imprenditrici
    che commerciano tra i confini,
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    tutte sul ciglio di una strada,
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    e quindi invisibili a chi raccoglie dati.
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    E sono mescolate insieme
    nel vasto settore non ufficiale
  • 6:26 - 6:31
    che non si cura di distinguere
    fra contrabbandieri, evasori
  • 6:31 - 6:34
    o chi conduce affari comunque illegali,
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    dalle signore che commerciano
  • 6:36 - 6:40
    e che portano a casa il cibo
    e mandano i loro figli all'università.
  • 6:40 - 6:44
    Quindi è questo ciò che realmente
    sto chiedendo qui.
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    Quello che dobbiamo iniziare a fare.
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    Possiamo iniziare col riconoscere
    le abilità, le professionalità?
  • 6:52 - 6:56
    Potremmo trasformare l'economia
    non ufficiale iniziando a riconoscerle
  • 6:56 - 7:01
    e poi progettando un'appropriata
    via di ingresso per farle entrare
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    o integrarsi con l'ufficiale,
  • 7:03 - 7:04
    con il globale,
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    con l'intero sistema.
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    Grazie, signori e signore.
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    (Applausi)
Title:
Le opportunità nascoste dell'economia informale
Speaker:
Niti Bhan
Description:

Niti Bhan studia strategie di business per i mercati non ufficiali africani; i piccoli negozi e le bancarelle, abili artigiani e lavoratori che sono il motore invisibile dell'economia del continente. È facile pensare a questi lavoratori come a degli evasori fiscali, persino dei criminali -- ma lei sostiene che questo settore in espansione dell'economia è in realtà legittimo e che valga la pena investirci. Se lo faremo, dice, potremmo creare molte migliaia di posti di lavoro. "Questi sono i fertili semi di affari e imprese" dice Bhan. "Possiamo cominciare a riconoscere queste abilità e professionalità?"

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
07:26

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