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Il non sapere può essere alla base della saggezza | John Hunter | TEDxNewEngland

  • 0:40 - 0:42
    Grazie, David.
  • 0:42 - 0:44
    E grazie a TEDxNewEngland
  • 0:44 - 0:47
    per la calorosa accoglienza.
  • 0:47 - 0:49
    È stata un'esperienza fantastica.
  • 0:49 - 0:51
    Sono qui oggi per parlarvi
    della pace nel mondo.
  • 0:52 - 0:56
    C'è una domanda
    che mi viene posta sempre:
  • 0:56 - 1:00
    "Dove hai comprato
    quei pantaloni gialli?"
  • 1:00 - 1:01
    (Risate)
  • 1:01 - 1:03
    Non si trovano facilmente.
  • 1:05 - 1:08
    Sono un insegnante
    presso una scuola primaria.
  • 1:08 - 1:10
    Faccio questo lavoro da più di 30 anni.
  • 1:11 - 1:14
    Per questo penserete
    che sappia cosa stia facendo
  • 1:14 - 1:17
    e che sia dotato
    di intelletto e comprensione.
  • 1:17 - 1:20
    Penserete che sia sicuro delle mie azioni.
  • 1:20 - 1:23
    Il mio compito è
    responsabilizzare gli studenti
  • 1:23 - 1:25
    e far capire loro
    quale ruolo hanno nel mondo.
  • 1:26 - 1:28
    Ma c'è un problema.
  • 1:28 - 1:31
    Più invecchio
  • 1:31 - 1:33
    e più mi rendo conto di non sapere.
  • 1:33 - 1:37
    Non ho alcuna certezza sul mondo.
  • 1:37 - 1:40
    Non posso dire
    di conoscere qualcosa per davvero.
  • 1:41 - 1:44
    Per questo il mio rapporto
    con l'insegnamento è diverso.
  • 1:44 - 1:48
    Potremmo dire che è incerto
  • 1:48 - 1:50
    e che rispecchia la vita stessa.
  • 1:50 - 1:54
    Non è diverso da
    ciò che facciamo ogni giorno.
  • 1:55 - 1:57
    Cosa possiamo fare?
  • 2:00 - 2:02
    Come possiamo affrontare
    questo non sapere?
  • 2:02 - 2:05
    Sono in stereofonia, fantastico.
  • 2:05 - 2:08
    Faccio un gioco con i miei studenti.
  • 2:08 - 2:12
    Si chiama "World Peace Game",
    un gioco sulla pace nel mondo.
  • 2:12 - 2:15
    Lo faccio da circa 35 anni.
  • 2:15 - 2:19
    I miei studenti affrontano
    dei problemi a livello internazionale
  • 2:19 - 2:23
    e presentano soluzioni
    a dir poco impensate.
  • 2:23 - 2:24
    Così impensate
  • 2:24 - 2:27
    che io stesso fatico a comprenderle.
  • 2:27 - 2:31
    Per farlo, usano diversi metodi.
  • 2:31 - 2:33
    Prima, però, vi parlerò del gioco in sé.
  • 2:33 - 2:36
    A breve vedrete
    un video di circa 3 minuti
  • 2:36 - 2:38
    per poterne capire la struttura.
  • 2:38 - 2:41
    Nella mia classe
    ci sono circa 30 studenti.
  • 2:41 - 2:45
    Il gioco è un cubo
    realizzato in plexiglas.
  • 2:45 - 2:49
    Ogni lato misura circa 120 centimetri.
  • 2:49 - 2:51
    Alcuni dei miei studenti
    sono persino più bassi.
  • 2:51 - 2:53
    Per loro è come una torre gigantesca.
  • 2:53 - 2:57
    La sua complessità li travolge.
  • 2:57 - 2:58
    Ci sono 4 livelli.
  • 2:58 - 2:59
    Il primo livello è subacqueo.
  • 2:59 - 3:02
    È dotato di miniere e sottomarini
  • 3:02 - 3:04
    con i quali combattere.
  • 3:04 - 3:06
    Si possono trovare nei negozi.
  • 3:06 - 3:07
    Poi abbiamo mare e terra.
  • 3:07 - 3:11
    Ci sono fabbriche, città,
    università, sedi militari ...
  • 3:11 - 3:13
    tutto ciò che si trova sulla terraferma
  • 3:13 - 3:17
    insieme a oceani e continenti.
  • 3:17 - 3:20
    Il terzo livello è quello aereo
  • 3:20 - 3:22
    ed è ad altezza occhi per i bambini.
  • 3:22 - 3:25
    Le nuvole sono rappresentate
    da dei grandi batuffoli di cotone.
  • 3:25 - 3:27
    Uno studente
    ha il potere di spostarle
  • 3:27 - 3:29
    se viene scelto
    come divinità del meteo.
  • 3:29 - 3:30
    Ha una bacchetta magica
  • 3:30 - 3:33
    con cui può decidere
    se ci sarà o meno bel tempo.
  • 3:33 - 3:35
    Dipende dal suo umore.
  • 3:35 - 3:38
    L'ultimo livello
    è quello dello spazio.
  • 3:38 - 3:40
    Ci sono risorse minerarie,
  • 3:40 - 3:43
    stazioni spaziali e satelliti.
  • 3:43 - 3:45
    Ci sono persino
    dei programmi spaziali.
  • 3:45 - 3:46
    In questo livello
  • 3:46 - 3:51
    sono presenti solo alcuni Stati,
    ma le loro azioni influenzano tutti.
  • 3:51 - 3:54
    Si tratta di una simulazione geopolitica
  • 3:54 - 3:56
    e riunisce tutti gli studenti.
  • 3:56 - 3:58
    Ci sono 4 Paesi.
  • 3:58 - 4:02
    Un gruppo di studenti
    rappresenta le Nazioni Unite.
  • 4:02 - 4:05
    Ci sono i trafficanti di armi
    e una banca centrale.
  • 4:05 - 4:06
    Ogni Paese ha un premier,
  • 4:06 - 4:09
    un ministro della difesa
    e uno delle finanze.
  • 4:09 - 4:11
    Quest'ultimo è fondamentale.
  • 4:11 - 4:13
    Gli studenti sanno
    che durante una guerra
  • 4:13 - 4:16
    restare senza soldi è un problema.
  • 4:16 - 4:19
    I bambini sono divisi per lato.
  • 4:19 - 4:20
    Ogni lato è uno Stato
  • 4:20 - 4:23
    e ogni Stato ha
    un suo valore patrimoniale.
  • 4:23 - 4:25
    Alcuni sono poveri, altri ricchi.
  • 4:25 - 4:29
    Sottopongo agli studenti
    50 problemi interdipendenti.
  • 4:29 - 4:33
    Il riscaldamento globale, la fame,
    alcune malattie.
  • 4:33 - 4:37
    Anche le scorie radioattive
    di cui si è parlato in questa sede.
  • 4:37 - 4:39
    I miei studenti avevano
    già trovato una soluzione.
  • 4:39 - 4:41
    Parlerò con loro di questa conferenza.
  • 4:42 - 4:44
    A loro presento
    situazioni difficili da gestire.
  • 4:44 - 4:49
    Si ritrovano in un algoritmo del caos
  • 4:49 - 4:52
    in cui cambiare qualcosa
    significa cambiare tutto.
  • 4:52 - 4:56
    Rendo tutto complesso volontariamente.
  • 4:56 - 4:57
    I miei studenti hanno 9 anni
  • 4:57 - 4:59
    eppure mi hanno dimostrato più volte
  • 4:59 - 5:03
    che quella complessità non li spaventa.
  • 5:03 - 5:06
    A questi problemi ne aggiungo un altro.
  • 5:06 - 5:08
    Il problema più grande.
  • 5:08 - 5:09
    C'è un sabotatore.
  • 5:09 - 5:12
    Lo scelgo tra gli studenti
  • 5:12 - 5:14
    e gli do un compito.
  • 5:14 - 5:16
    Questi bambini sanno
    come essere dei doppiogiochisti.
  • 5:16 - 5:18
    Chiedo a questo studente
  • 5:18 - 5:21
    di giocare normalmente
    e contribuire alla pace nel mondo.
  • 5:21 - 5:25
    Allo stesso tempo, però,
    deve distruggere tutto.
  • 5:25 - 5:27
    Deve minare il gioco come può.
  • 5:27 - 5:29
    Con diversivi, distrazioni,
  • 5:29 - 5:31
    informazioni sbagliate o ambigue,
  • 5:31 - 5:34
    deve sabotare
    la struttura stessa del gioco.
  • 5:34 - 5:37
    Gli altri bambini lo sanno
    e ne sono divertiti.
  • 5:37 - 5:40
    Mi chiedono di scegliere
    il più insospettabile tra loro.
  • 5:40 - 5:41
    (Risate)
  • 5:41 - 5:44
    Se vogliono, possono provare
    a capire chi si tratta
  • 5:44 - 5:46
    e privarlo dei suoi poteri.
  • 5:46 - 5:49
    Amano questo genere di sfide.
  • 5:49 - 5:50
    Quando si gioca
  • 5:50 - 5:51
    ci sono due condizioni.
  • 5:51 - 5:53
    Innanzitutto, il gioco termina
  • 5:53 - 5:57
    quando tutti i problemi sono risolti.
  • 5:57 - 5:58
    Inoltre, tutti i Paesi
  • 5:58 - 6:01
    devono avere un aumento
    del proprio patrimonio.
  • 6:01 - 6:03
    Tutti devono uscirne vincitori.
  • 6:03 - 6:05
    Il punto è che,
    sin dall'inizio del gioco,
  • 6:05 - 6:09
    i bambini sono
    in una posizione di svantaggio.
  • 6:09 - 6:11
    È quasi impossibile vincere
  • 6:11 - 6:15
    perché ho ideato
    il gioco in questo modo.
  • 6:15 - 6:18
    Eppure riescono a risolvere
    tutti i problemi di volta in volta.
  • 6:18 - 6:20
    A questo punto,
    vorrei mostrarvi il video
  • 6:20 - 6:22
    per farvi capire com'è fatto il gioco.
  • 6:22 - 6:25
    Al termine del video,
    vi racconterò qualche aneddoto
  • 6:25 - 6:29
    e vi parlerò dei valori
    alla base di questa esperienza.
  • 6:29 - 6:31
    Vi lascio alla visione della clip.
  • 6:34 - 6:35
    (Video, musica)
  • 6:41 - 6:44
    (Video) Hunter: I rapporti umani
    sono fondamentali a scuola.
  • 6:44 - 6:47
    La chiave per insegnare bene
  • 6:47 - 6:49
    è instaurare
    un buon rapporto con gli studenti.
  • 6:50 - 6:52
    Una connessione mentale
    con loro è vitale,
  • 6:52 - 6:53
    ma è solo arrivando al loro cuore
  • 6:53 - 6:57
    che si crea un rapporto
    profondo e duraturo.
  • 6:59 - 7:01
    (Suono della campanella)
  • 7:02 - 7:03
    Questo è "World Peace Game".
  • 7:03 - 7:05
    Sono molto dispiaciuto,
  • 7:05 - 7:07
    ma quest'oggi dovrete divertirvi.
  • 7:07 - 7:09
    Bambini: No!
  • 7:12 - 7:16
    JH: Questo gioco ha circa 28 anni.
  • 7:16 - 7:19
    È una simulazione di scienze politiche.
  • 7:19 - 7:22
    Nel gioco ci sono 4 o 5 Stati.
  • 7:22 - 7:25
    Si scontrano su più fronti.
  • 7:25 - 7:29
    Politico, sociale, militare, economico.
  • 7:29 - 7:32
    I bambini devono usare l'immaginazione
  • 7:32 - 7:37
    e trovare delle soluzioni adeguate
    alle situazioni complicate in cui sono.
  • 7:40 - 7:43
    Bambino 1: Questo gioco
    ti fa pensare tanto.
  • 7:43 - 7:46
    Ti fa pensare a tutto ciò
    che succede nel mondo.
  • 7:46 - 7:49
    Bambino 2: Non puoi pensare
    soltanto alla guerra.
  • 7:49 - 7:51
    E, per quanto sembri brutto,
  • 7:51 - 7:53
    non puoi pensare solo alla pace.
  • 7:53 - 7:57
    Bambino 3: Non è tutto rose e fiori ...
  • 7:58 - 7:59
    e pannelli solari.
  • 7:59 - 8:01
    (Musica classica)
  • 8:05 - 8:07
    JH: "Stanno minacciando
    te e il tuo governo.
  • 8:07 - 8:10
    Se sfidati, distruggeranno le raffinerie."
  • 8:10 - 8:14
    Voglio che il gioco sia così elettrizzante
    da non poterne fare a meno.
  • 8:14 - 8:16
    Allo stesso tempo
    deve essere impegnativo.
  • 8:16 - 8:18
    Questa tensione
    porta all'apprendimento.
  • 8:18 - 8:21
    Il loro amore per il gioco
    e la paura di perdere
  • 8:21 - 8:24
    sono gli opposti necessari
    per stimolare l'apprendimento.
  • 8:25 - 8:27
    Bambino 1: Ci deve essere
    un modo per usarlo.
  • 8:27 - 8:28
    Dobbiamo capire come.
  • 8:28 - 8:30
    Possiamo usare l'eruzione
    di questo vulcano
  • 8:30 - 8:31
    per creare qualcosa di buono.
  • 8:31 - 8:35
    Bambino 3: Guarda la mappa,
    ha tutto quel petrolio.
  • 8:35 - 8:36
    Bambino 2: Ce l'ha anche Cayden.
  • 8:36 - 8:38
    Bambino 1: Ed è un nostro alleato.
  • 8:38 - 8:40
    Bambino 5: Non voglio ribellarmi.
  • 8:40 - 8:43
    Bambino 1: Se non vuole,
    possiamo fare un trattato.
  • 8:43 - 8:47
    JH: Spero che in futuro
    possano far tesoro
  • 8:47 - 8:49
    di questo modo di pensare creativo.
  • 8:49 - 8:50
    Hanno le capacità adatte
  • 8:50 - 8:52
    a risolvere ogni tipo di problema
  • 8:52 - 8:54
    e affrontare ogni situazione.
  • 8:54 - 8:55
    Come dico ai miei studenti,
  • 8:55 - 9:01
    tra di loro ci sarà chi avrà
    la possibilità di cambiare il mondo
  • 9:01 - 9:03
    e salvarci tutti.
  • 9:03 - 9:06
    Forse, ingenuamente, ci spero davvero.
  • 9:08 - 9:11
    [La pace nel mondo]
  • 9:12 - 9:15
    [e altri traguardi della classi quarte
    della scuola primaria]
  • 9:15 - 9:17
    (Fine del video)
  • 9:17 - 9:18
    (Applausi)
  • 9:22 - 9:23
    Questo è solo un estratto.
  • 9:23 - 9:26
    Il film completo sarà
    proiettato questa sera.
  • 9:26 - 9:30
    Vi chiederei di fare un applauso
    al produttore di questo film.
  • 9:30 - 9:32
    Il giovane regista visionario,
    Chris Farina.
  • 9:32 - 9:35
    Abbiamo il piacere
    di averlo tra noi oggi.
  • 9:35 - 9:37
    Chris, alzati e fatti vedere.
  • 9:37 - 9:38
    (Applausi)
  • 9:44 - 9:47
    Anche se ci sono io,
    vi assicuro che è un bel film.
  • 9:47 - 9:50
    Chris fa sembrare
    interessanti anche i sassi.
  • 9:50 - 9:52
    Per questo nel film
    siamo tutti fantastici.
  • 9:52 - 9:54
    Ho scordato una cosa.
  • 9:54 - 9:57
    I bambini hanno letto
    "L'arte della Guerra".
  • 9:57 - 10:00
    Ho detto loro che è un libro
    su come evitare la guerra
  • 10:00 - 10:03
    e risolvere i conflitti
    il più velocemente possibile.
  • 10:03 - 10:04
    Anche se hanno 9 anni,
  • 10:04 - 10:07
    capiscono perfettamente gli epigrammi.
  • 10:07 - 10:11
    Alle volte danno anche
    il loro parere filosofico a riguardo.
  • 10:11 - 10:13
    A questo punto
  • 10:13 - 10:17
    vorrei condividere con voi
    alcuni aneddoti.
  • 10:17 - 10:20
    Come vi ho anticipato
  • 10:20 - 10:23
    cerco di rendere
    impossibile la vittoria
  • 10:23 - 10:27
    e di farli riflettere.
  • 10:27 - 10:30
    Abbiamo parlato della velocità
    dei media e della tecnologia
  • 10:30 - 10:33
    con cui hanno a che fare i giovani.
  • 10:33 - 10:35
    Invece, nel gioco,
  • 10:35 - 10:37
    sono invitati a prender tempo
  • 10:37 - 10:38
    e riflettere sulle situazioni.
  • 10:38 - 10:41
    Essere impulsivi
    li porterebbe a complicare tutto.
  • 10:41 - 10:44
    Spesso lo capiscono a loro spese.
  • 10:44 - 10:47
    Alla fine imparano il gioco di squadra.
  • 10:47 - 10:49
    Collaborando sviluppano
    una saggezza collettiva
  • 10:49 - 10:52
    che io stesso non posseggo.
  • 10:52 - 10:54
    Mi chiedono quale sia la soluzione.
  • 10:54 - 10:56
    Non posso rispondere
  • 10:56 - 10:58
    perché non esiste una risposta.
  • 10:58 - 11:00
    Tuttavia, le loro menti
  • 11:00 - 11:03
    riescono a risolvere il problema
    con uno sforzo comune.
  • 11:03 - 11:04
    Vi faccio un esempio.
  • 11:04 - 11:08
    C'era un tiranno a scuola.
    O meglio, un bullo.
  • 11:08 - 11:14
    Credo si chiamasse Bobby.
  • 11:14 - 11:18
    Bobby frequentava la mia classe.
  • 11:18 - 11:21
    Di solito assegnavo
    le posizioni più autorevoli
  • 11:21 - 11:24
    a degli studenti
    che avevo valutato attentamente.
  • 11:24 - 11:26
    Chi dovrebbe essere il leader?
  • 11:26 - 11:29
    Chi ha le capacità
    per sfruttare al meglio quest'area?
  • 11:29 - 11:31
    Sapevo che Bobby era un bullo.
  • 11:31 - 11:35
    Tuttavia, qualcosa dentro di me
    diceva che si meritava una possibilità.
  • 11:36 - 11:42
    In un'altra conferenza di oggi
    si è parlato di potere.
  • 11:42 - 11:44
    Cosa accade quando
    viene dato alle persone?
  • 11:44 - 11:46
    Io volevo darlo a Bobby.
  • 11:47 - 11:49
    Gli chiesi di fare il primo ministro.
  • 11:49 - 11:51
    Rispose: "Certo. Come no!"
  • 11:51 - 11:53
    (Risate)
  • 11:53 - 11:55
    Pensai ci fosse speranza per lui.
  • 11:55 - 11:59
    Cosa credete abbia fatto Bobby?
  • 11:59 - 12:01
    Fece il bullo con gli altri studenti.
  • 12:01 - 12:05
    Pensai di essere un fallimento
    come insegnante.
  • 12:05 - 12:08
    Cosa stavo pensando quando l'ho scelto?
  • 12:08 - 12:09
    Sapevo che era un bullo.
  • 12:09 - 12:13
    Eppure, con un po' di arroganza,
  • 12:13 - 12:16
    credevo ci fosse qualcosa in lui.
  • 12:16 - 12:17
    Bobby restava un bullo
  • 12:17 - 12:20
    e in più ora voleva dominare il mondo.
  • 12:20 - 12:22
    (Risate)
  • 12:22 - 12:25
    Prese il controllo di alcuni Stati
  • 12:25 - 12:27
    e dei loro governi.
  • 12:27 - 12:29
    Aveva il controllo sui ministri
  • 12:29 - 12:30
    di tutto il mondo.
  • 12:30 - 12:32
    Aveva gli altri bambini ai suoi ordini
  • 12:32 - 12:34
    e per questo non potevano dirgli nulla.
  • 12:34 - 12:37
    Gli mancava solo uno Stato.
  • 12:37 - 12:40
    Ero triste e disperato.
  • 12:40 - 12:44
    Avevo rovinato un gioco
    che continuava da settimane
  • 12:44 - 12:46
    a causa dell'atteggiamento di Bobby.
  • 12:46 - 12:49
    Sarebbe stato l'esempio
    che la violenza era l'unica soluzione
  • 12:49 - 12:51
    per potere avere il controllo.
  • 12:51 - 12:56
    Poi intervenne Emma,
    la bambina più bassa della classe.
  • 12:56 - 12:58
    Si alzò e disse:
  • 12:58 - 13:01
    "Voglio fare un colpo di Stato."
  • 13:01 - 13:02
    (Risate)
  • 13:02 - 13:05
    C'è questa possibilità nel gioco.
  • 13:05 - 13:07
    Quando succede ci si ferma
  • 13:07 - 13:10
    e giochiamo a testa o croce.
  • 13:10 - 13:11
    Emma perse.
  • 13:11 - 13:15
    Quando perdi a testa o croce
    sei costretto ad andare in esilio.
  • 13:15 - 13:16
    Così venne esiliata.
  • 13:16 - 13:19
    Prima di correre questo rischio,
    Emma aveva pensato a una strategia.
  • 13:19 - 13:21
    Durante i negoziati
    aveva elaborato un piano.
  • 13:22 - 13:23
    Ma aveva perso.
  • 13:23 - 13:26
    Solo in caso contrario,
    Bobby sarebbe andato via al posto suo
  • 13:26 - 13:29
    e avrebbe dovuto rivolgersi
    alle Nazioni Unite.
  • 13:29 - 13:30
    Avrebbe chiesto loro asilo.
  • 13:30 - 13:33
    Ma era stata Emma a perdere
  • 13:33 - 13:35
    e il mio cuore si era spezzato.
  • 13:35 - 13:38
    I bambini erano più disperati di me.
  • 13:38 - 13:40
    In quel momento, Jared si alzò e disse:
  • 13:40 - 13:42
    "Anch'io voglio fare un colpo di Stato."
  • 13:42 - 13:43
    (Risate)
  • 13:43 - 13:45
    Ad Emma era andata male,
  • 13:45 - 13:46
    ma c'era ancora speranza.
  • 13:46 - 13:47
    Bobby cominciò a preoccuparsi.
  • 13:47 - 13:51
    Si chiese: "Che succede?
    Io sono il leader!"
  • 13:51 - 13:53
    Anche Jared perse
  • 13:53 - 13:54
    e venne esiliato.
  • 13:55 - 13:57
    Bobby si preparò al suo ultimo attacco
  • 13:57 - 14:03
    e spazzò via l'ultimo Paese
    con la sua forza aerea.
  • 14:04 - 14:06
    Zakia si alzò d'improvviso.
  • 14:06 - 14:09
    Anche lei aveva in mente
    un colpo di Stato.
  • 14:09 - 14:13
    Dopo ben 5 tentativi
  • 14:13 - 14:14
    (Risate)
  • 14:14 - 14:16
    Bobby fu deposto.
  • 14:17 - 14:20
    Gli studenti si erano riuniti
  • 14:20 - 14:22
    e avevano pianificato tutto.
  • 14:22 - 14:26
    Ogni gruppo aveva avuto modo
    di fare dichiarazioni e negoziare.
  • 14:26 - 14:29
    Tutti avevano potuto parlare
    e creare strategie segrete.
  • 14:29 - 14:33
    Il loro piano consisteva
    in una serie di colpi di Stato.
  • 14:33 - 14:36
    Se lui perde, si alza lei.
  • 14:36 - 14:38
    Se lei perde, si alza lui.
  • 14:38 - 14:41
    Non avrebbero accettato
    il dominio di un tiranno.
  • 14:41 - 14:44
    Si sarebbero sacrificati,
    filosoficamente parlando.
  • 14:44 - 14:48
    Non ero stato io a suggerirlo
    né avevo chiesto loro di farlo.
  • 14:48 - 14:50
    Avevano deciso da soli
    cos'era la cosa giusta da fare.
  • 14:51 - 14:53
    Vi racconto un'altra storia.
  • 14:53 - 14:57
    Questa è sul mio amico Rodney.
  • 14:57 - 15:00
    Possiamo dire che Rodney
    aveva un'alta opinione di sé.
  • 15:00 - 15:03
    Un'opinione non condivisa dagli altri.
  • 15:03 - 15:04
    (Risate)
  • 15:04 - 15:07
    Era il ministro della difesa
    di uno Stato potente e molto ricco.
  • 15:07 - 15:09
    Il primo ministro era debole.
  • 15:09 - 15:12
    Dava piena libertà a Rodney
    solo perché erano migliori amici.
  • 15:12 - 15:16
    I mercenari presero il controllo
    dei giacimenti petroliferi di Rodney.
  • 15:16 - 15:18
    Rodney voleva occuparsi della faccenda
  • 15:18 - 15:20
    e per farlo voleva usare dei missili.
  • 15:20 - 15:22
    La responsabile del meteo disse:
  • 15:22 - 15:26
    "Non lo sai che se sbagli traiettoria
    puoi causare un disastro ambientale?"
  • 15:27 - 15:28
    Rodney disse di esserne consapevole.
  • 15:28 - 15:32
    Anche le Nazioni Unite
    lo misero in guardia.
  • 15:32 - 15:34
    "Se manchi l'obiettivo,
    sarà un gran disastro.
  • 15:34 - 15:36
    Colpirai i giacimenti petroliferi.
  • 15:36 - 15:37
    Sarà una catastrofe."
  • 15:37 - 15:39
    Rispose: "So cosa faccio."
  • 15:39 - 15:40
    I missili furono lanciati
  • 15:40 - 15:42
    e mancarono l'obiettivo.
  • 15:42 - 15:44
    La divinità del meteo disse gioiosa:
  • 15:44 - 15:45
    "Ti avevo avvisato."
  • 15:45 - 15:47
    Prese della carta crespa nera
  • 15:47 - 15:48
    e la posizionò nel cielo.
  • 15:48 - 15:52
    "Hai inquinato tutto il mondo."
  • 15:53 - 15:56
    Rodney rimase sconvolto
    dalle sue stesse azioni.
  • 15:56 - 15:59
    Alla fine venne allontanato
    dal gioco per altre infrazioni.
  • 15:59 - 16:03
    C'era stata una discussione animata
    con un altro studente.
  • 16:03 - 16:05
    Credevo che Rodney
    dovesse tornare a giocare
  • 16:05 - 16:07
    e risolvere il problema.
  • 16:07 - 16:08
    Non potevamo escluderlo e basta.
  • 16:08 - 16:10
    Tornai a casa quel giorno
  • 16:10 - 16:13
    e pensai a un modo per farlo rientrare
  • 16:13 - 16:14
    con l'approvazione di tutti.
  • 16:14 - 16:16
    Istituimmo un tribunale.
  • 16:16 - 16:18
    Avremmo discusso
    dei richiami ufficiali
  • 16:18 - 16:19
    che Rodney aveva ricevuto.
  • 16:19 - 16:22
    Poteva perorare la sua causa
  • 16:22 - 16:26
    e cercare di farsi riammettere.
  • 16:26 - 16:31
    Rodney accettò l'offerta e
    si rivolse al tribunale.
  • 16:31 - 16:33
    Giurò di aver capito i suoi errori,
    di essere cambiato.
  • 16:33 - 16:37
    Era desolato e sapeva che
    avrebbe dovuto ascoltare i ministri.
  • 16:37 - 16:39
    Venne riammesso per un pelo.
  • 16:40 - 16:44
    Quello che aveva fatto Rodney
    ci aveva portato alla disperazione.
  • 16:44 - 16:45
    Tuttavia, alla fine,
  • 16:45 - 16:48
    ci aveva uniti e spinti a trovare
    una soluzione comune.
  • 16:48 - 16:52
    Questo genere di cose
    accade spesso in questo gioco.
  • 16:53 - 16:55
    Siamo giunti alla conclusione.
  • 16:55 - 16:59
    Mi piacerebbe che
    imparaste dai miei studenti
  • 16:59 - 17:02
    e da ciò che riescono a fare.
  • 17:02 - 17:06
    Trovano sempre un modo
  • 17:06 - 17:10
    indipendentemente dai metodi
    e dagli ideali che posso insegnare loro.
  • 17:10 - 17:12
    Diventa tutto marginale durante il gioco.
  • 17:12 - 17:15
    Non si cambia politica
    se la partita è in corso.
  • 17:16 - 17:20
    Decidono di usare il gioco ...
  • 17:21 - 17:22
    che è più un pretesto ...
  • 17:22 - 17:23
    usano il gioco
  • 17:23 - 17:28
    per capire come alleviare
    le sofferenze di tutto il gruppo.
  • 17:28 - 17:30
    Non si chiedono se te lo meriti.
  • 17:30 - 17:31
    Se hai fatto la tua parte
  • 17:31 - 17:33
    o se sei uno scansafatiche.
  • 17:33 - 17:35
    Lavorano per far vincere tutti
  • 17:36 - 17:38
    e lo fanno per eliminare la sofferenza.
  • 17:38 - 17:39
    Nel mentre
  • 17:39 - 17:45
    imparano la compassione
    senza che io faccia nulla.
  • 17:45 - 17:49
    Lo fanno spontaneamente,
    non so nemmeno come.
  • 17:49 - 17:51
    Succede sempre, anno dopo anno.
  • 17:52 - 17:56
    È la cosa più commovente
    e motivante che possa esistere.
  • 17:56 - 18:00
    Questi bambini di 9 anni
    vogliono prendersi cura degli altri.
  • 18:00 - 18:02
    E lo fanno
  • 18:02 - 18:05
    grazie alla creatività
    e al pensiero critico
  • 18:05 - 18:10
    con l'obiettivo di migliorare le cose.
  • 18:10 - 18:16
    Vorrei che in futuro si agisse
    partendo da questa semplice idea.
  • 18:17 - 18:18
    Grazie mille a tutti.
  • 18:18 - 18:20
    (Applausi)
Title:
Il non sapere può essere alla base della saggezza | John Hunter | TEDxNewEngland
Description:

Accettare la realtà è spesso il primo passo per conoscersi e avere il controllo della propria vita. Come si può vivere in un mondo di incertezza sentendosi a proprio agio, essendo felici e senza paura? John Hunter aiuta i suoi studenti della scuola primaria a rispondere a questa domanda servendosi di un gioco chiamato “World Peace Game”. Le capacità acquisite dai bambini alla fine del gioco li aiuteranno a crescere e, con un po’ di speranza, a favorire la pace nel mondo.

John Hunter è un insegnate pluripremiato e un consulente educativo che ha dedicato la sua vita a valorizzare il potenziale dei suoi studenti. Con un passato da musicista, compositore e regista e una carriera trentennale come docente, Hunter ha unito la sua passione per l’insegnamento e il suo talento artistico per creare dei percorsi didattici unici nel loro genere che sfruttano i software multimediali e che vengono utilizzati nei corsi di scrittura creativa e cinema.

Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx che utilizza il format della conferenza TED, ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale. Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
18:30

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