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Un topo. Un raggio laser. Un ricordo manipolato.

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    Steve Ramirez: Al primo anno di università
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    mi sono ritrovato nella mia stanza
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    a mangiare un sacco di gelato
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    guardando programmi tv spazzatura
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    e forse, forse ascoltavo Taylor Swift.
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    Avevo appena terminato una relazione sentimentale.
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    (Risate)
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    Quindi per moltissimo tempo
    tutto quello che facevo
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    era pensare a questa persona in continuazione,
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    desiderando sbarazzarmi
    di quella sensazione di disgusto
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    viscerale "blah".
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    Ora, come potete notare,
    sono un neuroscienziato,
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    quindi so che il ricordo di quella persona
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    e quelle tremende sfumature emotive
    che colorano i ricordi,
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    sono in gran parte mediate
    da sistemi separati del cervello.
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    Così ho pensato: cosa succederebbe
    se potessimo penetrare nel cervello
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    e modificare quella sensazione nauseante
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    ma allo stesso tempo mantenere intatto
    il ricordo di quella persona?
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    Poi ho realizzato, forse è un po' eccessivo per il momento.
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    E se invece iniziassimo
    penetrando nel cervello
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    per trovare un singolo ricordo
    con cui cominciare?
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    Potremmo riavviare quel particolare ricordo
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    o magari addirittura giocare con il suo contenuto?
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    Detto questo, c'è una sola persona al mondo
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    che spero non stia guardando questo discorso.
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    (Risate)
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    Ma c'è un problema, un inghippo.
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    Questa idea probabilmente
    vi ricorda i film "Atto di forza"
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    "Se mi lasci ti cancello",
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    o "Inception".
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    Tuttavia, le star del cinema con le quali lavoriamo
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    sono le celebrità del laboratorio.
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    Xu Liu: Cavie da laboratorio.
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    (Risate)
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    Da neuroscienziati,
    lavoriamo nel laboratorio con i topi
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    e cerchiamo di capire come funziona la memoria.
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    E oggi, speriamo di convincervi che ora
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    siamo in grado di attivare un
    ricordo nel nostro cervello
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    alla velocità della luce.
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    Per farlo, ci sono due semplici passaggi da seguire.
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    Innanzitutto, si cerca e si etichetta un ricordo nel cervello,
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    poi lo si attiva tramite un interruttore.
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    Più semplice di così.
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    (Risate)
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    SR: Ne sei convinto?
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    In realtà, trovare un ricordo nel cervello
    non è poi così semplice.
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    XL: Anzi, è ancora più difficile
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    che trovare un ago in un pagliaio,
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    perché almeno, si sa, un ago è qualcosa su cui
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    si possono mettere le mani fisicamente.
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    Ma il ricordo non lo è.
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    Inoltre, ci sono molte più cellule nel cervello
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    rispetto ai fuscelli di paglia in un pagliaio.
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    Quindi sì, questo compito
    sembra davvero scoraggiante.
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    Ma fortunatamente, ci viene in aiuto il cervello stesso.
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    Sappiamo che tutto quello
    che dobbiamo fare in pratica
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    è lasciare che il cervello crei un ricordo,
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    e poi lo stesso ci dirà quali cellule sono coinvolte
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    in quel particolare ricordo.
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    SR: Allora, cosa succedeva nel mio cervello
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    quando richiamavo il ricordo della mia ex?
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    Se ignorassimo completamente
    l'etica umana per un secondo
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    e facessimo a fette il mio cervello in questo momento,
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    vedreste un immenso numero
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    di aree del cervello attive
    mentre ripensavo a quel ricordo.
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    Un'area del cervello
    che sarebbe estremamente attiva
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    è chiamata specificamente ippocampo,
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    che per decenni è stata implicata nell'elaborazione
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    di ogni tipo di ricordo a noi caro e
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    che fa dell'ippocampo un bersaglio ideale
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    dove andare a cercare e forse riattivare un ricordo.
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    XL: Quando si fa un ingrandimento dell'ippocampo,
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    ovviamente si vedono tantissime cellule,
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    ma noi siamo in grado di trovare
    quali sono le cellule interessate
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    in un particolare ricordo,
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    perché ogni volta che una cellula si attiva,
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    per esempio quando sta formando un ricordo,
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    lascerà anche un'impronta
    che successivamente ci permetterà di sapere
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    se queste cellule sono state recentemente attive.
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    SR: Così come di notte le luci negli edifici
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    ci permettono di sapere che qualcuno
    probabilmente sta lavorando lì in un dato momento,
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    nel vero senso della parola, ci sono sensori biologici
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    all'interno di una cellula che si accendono
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    solo quando quella cellula sta funzionando.
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    Sono come finestre biologiche
    che si accendono
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    e ci fanno capire che quella cellula era attiva.
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    XL: Quindi abbiamo selezionato
    una parte di questo sensore,
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    l'abbiamo collegata a un pulsante
    per controllare le cellule,
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    e abbiamo collocato questo pulsante
    in un virus creato in laboratorio
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    che abbiamo iniettato
    nel cervello delle cavie.
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    Perciò, ogni volta che si crea un ricordo,
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    ogni cellula che si attiva per quel ricordo
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    avrà questo pulsante installato.
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    SR: Qui vediamo com'è fatto l'ippocampo
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    dopo aver generato un ricordo di paura, per esempio.
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    Il mare di colore azzurro che vedete qui
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    è composto da cellule del cervello molto compatte,
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    ma le cellule del cervello di colore verde,
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    sono quelle che conservano
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    uno specifico ricordo di timore.
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    Quindi stiamo esaminando la cristallizzazione
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    della formazione transitoria della paura.
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    Praticamente adesso state osservando una sezione trasversale di un ricordo.
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    XL: Ora, stavamo parlando del pulsante,
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    l'ideale sarebbe se il pulsante
    funzionasse molto velocemente.
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    Non dovrebbe metterci minuti oppure ore per funzionare.
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    Dovrebbe funzionare alla stessa velocità del cervello,
    in millisecondi,
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    SR: Che cosa ne pensi Xu?
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    Potremo quindi usare farmaci
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    per attivare o disattivare le cellule celebrali?
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    XL: No. I farmaci causano troppi problemi.
    Si diffondono dappertutto.
  • 4:41 - 4:44
    E poi ci impiegano un'eternità per avere effetto sulle cellule.
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    Quindi non potremmo controllare
    un ricordo in tempo reale.
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    Allora Steve, e se invece fulminassimo
    il cervello con l'elettricità?
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    SR: L'elettricità è molto veloce,
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    ma probabilmente non saremmo in grado di mirare
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    alle cellule specifiche che conservano un particolare ricordo
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    e probabilmente friggeremmo il cervello.
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    XL: Oh. Questo è vero. Quindi sembra che
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    dobbiamo trovare un modo migliore
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    per avere un impatto sul cervello alla velocità della luce.
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    SR: Guarda caso, la luce
    viaggia alla velocità della luce.
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    Potremmo attivare o disattivare i ricordi
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    semplicemente usando la luce.
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    XL: Questo è un sistema molto veloce.
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    SR: E poiché normalmente le cellule cerebrali
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    non rispondono agli impulsi luminosi,
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    allora quelle che risponderanno agli impulsi luminosi
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    saranno quelle che contengano
    un pulsante sensibile alla luce.
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    Per fare ciò, dobbiamo innanzitutto
    ingannare le cellule cerebrali
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    in modo che rispondano ai raggi laser.
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    XL: Esatto. Avete capito bene.
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    Stiamo cercando di colpire il cervello
    con dei raggi laser.
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    (Risate)
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    SR: E la tecnica che lo rende possibile
    è l'optogenetica.
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    L'optogenetica ci ha fornito questo pulsante luminoso
    che utilizziamo
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    per accendere e spegnere le cellule cerebrali
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    e il nome dell'interruttore è canal-rodopsina,
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    che appare qui sottoforma di puntini verdi
    collegati a questa cellula cerebrale.
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    Potete immaginare la canal-rodopsina
    come una specie di interruttore sensibile alla luce
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    che può essere installato artificialmente
    nelle cellule cerebrali
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    così che ora siamo in grado
    di usare tale interruttore
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    per attivare o disattivare la cellula
    semplicemente selezionandolo,
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    e in questo caso lo selezioniamo
    con impulsi luminosi.
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    XL: Quindi colleghiamo questo interruttore
    di canal-rodopsina sensibile alla luce
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    al sensore di cui abbiamo parlato prima
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    e lo iniettiamo nel cervello.
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    Così, ogni volta che si forma un ricordo,
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    qualsiasi cellula attiva per quel particolare ricordo
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    avrà con sé l'interruttore sensibile alla luce,
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    e noi possiamo così controllare queste cellule
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    con un impulso laser come questo che vedete.
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    SR: Bene, ora testiamo tutto questo.
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    Quello che possiamo fare è
    prendere i nostri topi
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    e metterli in un contenitore
    simile a questo,
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    e poi provochiamo un piccolo shock alle zampe
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    così che formino un ricordo
    di paura di quel contenitore.
  • 6:40 - 6:42
    Imparano che lì dentro è accaduto
    qualcosa di spiacevole.
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    Con il nostro sistema,
    le cellule che nell'ippocampo
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    sono attive nella formazione del ricordo,
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    solo quelle cellule conterranno ora la canal-rodopsina.
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    XL: Se siete piccoli come un topo,
  • 6:53 - 6:57
    è come se il mondo intero cercasse di afferrarvi.
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    Così, la migliore reazione di difesa
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    è cercare di non farsi vedere.
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    Ogni volta che un topo ha paura,
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    mostrerà questo comportamento tipico
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    rimanendo fermo in un angolo del contenitore
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    cercando di non muovere nessuna parte del corpo,
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    e questa posizione si chiama immobilizzazione.
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    Quindi, se un topo ricorda che qualcosa di spiacevole
    è accaduto in quel contenitore,
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    quando viene rimesso al suo interno,
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    si mostrerà immobile
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    perché non vuole essere notato
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    da qualsiasi minaccia potenziale
    presente nel contenitore.
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    SR: Potete pensare alla reazione di immobilizzazione
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    come a quando state camminando per la strada
    pensando ai fatti vostri,
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    e poi all'improvviso vi imbattete
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    nella vostra ex o nel vostro ex,
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    e per due terribili secondi
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    pensate: "Che faccio? Saluto dicendo ciao?"
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    Stringo la mano? Mi giro dall'altra parte?
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    Mi siedo qui e faccio finta di non esistere?"
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    Pensieri transitori che in genere ci rendono fisicamente incapaci,
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    che ci fanno sembrare come animali abbagliati
    dalle luci di un'auto.
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    XL: Tuttavia, se mettiamo il topo in un contenitore
    completamente diverso,
  • 7:51 - 7:54
    come questo,
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    non ne sarà spaventato
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    perché non ha motivo di temere
    questo nuovo ambiente.
  • 8:01 - 8:04
    Ma che succede se mettiamo il topo
    nel nuovo contenitore,
  • 8:04 - 8:08
    e allo stesso tempo attiviamo il ricordo della paura
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    usando i laser come abbiamo fatto prima?
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    Siamo in grado di trasferire il ricordo della paura
  • 8:13 - 8:17
    dal vecchio al nuovo ambiente?
  • 8:17 - 8:20
    SR: Bene, ecco un esperimento
    da un milione di dollari.
  • 8:20 - 8:23
    Per far riaffiorare il ricordo di quel giorno,
  • 8:23 - 8:25
    mi ricordo che i Red Sox avevano appena vinto,
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    era un bel giorno di primavera,
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    perfetto per andare su e giù per il fiume
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    e poi magari andare alla North End
  • 8:31 - 8:33
    per prendere dei cannoli, tanto per dire.
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    Ora Xu e io, invece,
  • 8:36 - 8:39
    eravamo in una stanza
    senza finestre completamente buia
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    evitando qualsiasi movimento che potesse
    somigliare anche remotamente a un battito di ciglia
  • 8:43 - 8:45
    perché i nostri sguardi erano fissi
    sullo schermo di un computer.
  • 8:45 - 8:48
    Stavamo osservando questo topo che cercava
    di attivare un ricordo
  • 8:48 - 8:50
    usando la nostra tecnica per la prima volta.
  • 8:50 - 8:52
    XL: E questo è ciò che abbiamo visto.
  • 8:52 - 8:55
    Quando abbiamo messo il topo nel contenitore,
  • 8:55 - 8:58
    che ha cominciato a esplorare, annusare,
    camminare in giro,
  • 8:58 - 8:59
    facendosi gli affari suoi,
  • 8:59 - 9:01
    perché i topi sono animali
  • 9:01 - 9:03
    molto curiosi di natura.
  • 9:03 - 9:06
    Vogliono sapere,
    che succede in questo nuovo contenitore?
  • 9:06 - 9:07
    È interessante.
  • 9:07 - 9:11
    Ma quando abbiamo attivato il laser,
    come vedete ora,
  • 9:11 - 9:14
    improvvisamente il topo
    si è paralizzato.
  • 9:14 - 9:18
    Si è messo qui e ha cercato di non muovere
    nessuna parte del corpo.
  • 9:18 - 9:20
    Chiaramente è paralizzato.
  • 9:20 - 9:22
    Perciò, sembra proprio che siamo in grado
  • 9:22 - 9:24
    di far riafforare un ricordo di paura
    dal primo contenitore
  • 9:24 - 9:28
    in questo ambiente completamente nuovo.
  • 9:28 - 9:30
    Mentre osservavamo tutto ciò,
    Io e Steve
  • 9:30 - 9:32
    siamo rimasti scioccati, proprio come il topo.
  • 9:32 - 9:33
    (Risate)
  • 9:33 - 9:37
    Così, dopo l'esperimento,
    siamo usciti dal laboratorio
  • 9:37 - 9:38
    senza dire niente.
  • 9:38 - 9:42
    Dopo un bel po' di tempo,
  • 9:42 - 9:44
    Steve ha rotto il silenzio.
  • 9:44 - 9:46
    SR: "Ha funzionato?"
  • 9:46 - 9:49
    XL: "Sì", dissi, "Ha funzionato eccome!"
  • 9:49 - 9:51
    Eravamo veramente emozionati al riguardo.
  • 9:51 - 9:54
    In seguito abbiamo pubblicato
    le nostre scoperte
  • 9:54 - 9:56
    sulla rivista Nature.
  • 9:56 - 9:58
    Da quando abbiamo pubblicato il nostro lavoro,
  • 9:58 - 10:01
    abbiamo ricevuto numerosi commenti
  • 10:01 - 10:03
    da tutto il mondo del web.
  • 10:03 - 10:06
    Magari possiamo dare un'occhiata
    a un paio di questi.
  • 10:06 - 10:09
    ["ODDIOOOOO FINALMENTE... così tanto ancora da scoprire sulla realtà virtuale, manipolazione neuronale, emulazione onirica visiva... codificazione neuronale, 'scrittura e ri-scrittura dei ricordi', malattie mentali. Ah, il futuro è meraviglioso"]
  • 10:09 - 10:11
    SR: La prima cosa che noterete
    è che le persone
  • 10:11 - 10:14
    hanno opinioni molto forti
    riguardo questo tipo di ricerca.
  • 10:14 - 10:16
    Ora io sono perfettamente d'accordo
    con l'ottimismo
  • 10:16 - 10:17
    della prima citazione,
  • 10:17 - 10:20
    perché su una scala da zero
    alla voce di Morgan Freeman,
  • 10:20 - 10:22
    questo è stato uno dei più profondi elogi
  • 10:22 - 10:24
    che io abbia mai ricevuto.
  • 10:24 - 10:26
    (Risate)
  • 10:26 - 10:28
    Ma come potete vedere, non è l'unica opinione là fuori.
  • 10:28 - 10:29
    ["Mi spaventa a morte... Che cosa accadrebbe se tra un paio di anni saranno in grado di farlo sugli esseri umani?! MIO DIO, SIAMO SPACCIATI"]
  • 10:29 - 10:31
    XL: Di certo, se leggiamo questo secondo commento,
  • 10:31 - 10:33
    penso che siamo tutti d'accordo nel dire che, ecco,
  • 10:33 - 10:36
    probabilmente non è positivo.
  • 10:36 - 10:38
    Ma ci fa ricordare che,
  • 10:38 - 10:40
    sebbene stiamo ancora lavorando sui topi,
  • 10:40 - 10:44
    è opportuno cominciare a ragionare e discutere
  • 10:44 - 10:47
    sulle possibili implicazioni etiche
  • 10:47 - 10:49
    del controllo dei ricordi.
  • 10:49 - 10:51
    SR: Ora, nello spirito del terzo commento,
  • 10:51 - 10:53
    vogliamo parlarvi di un recente progetto
  • 10:53 - 10:55
    che ci vede coinvolti e che abbiamo chiamato
    Progetto Inception.
  • 10:55 - 10:58
    ["Dovrebbero farci un film. Dove impiantano idee nelle menti delle persone, così che possono controllarle le idee per i loro scopi personali. Lo chiameremo: Inception."]
  • 10:58 - 11:02
    Abbiamo ragionato sul fatto che,
    dato che ora possiamo riattivare un ricordo,
  • 11:02 - 11:05
    che cosa accadrebbe se cominciassimo
    a fare esperimenti con quel ricordo?
  • 11:05 - 11:08
    Potremmo eventualmente trasformarlo in un falso ricordo?
  • 11:08 - 11:12
    XL: La memoria è qualcosa di sofisticato e dinamico,
  • 11:12 - 11:15
    ma solo per semplicità,
    immaginiamo che il ricordo
  • 11:15 - 11:17
    sia lo spezzone di un film.
  • 11:17 - 11:19
    Finora vi abbiamo detto che in pratica
    controlliamo il pulsante
  • 11:19 - 11:21
    "play" del filmato,
  • 11:21 - 11:26
    così che possiamo riprodurre il video
    in qualsiasi momento, ovunque.
  • 11:26 - 11:28
    Ma c'è la possibilità di penetrare
  • 11:28 - 11:31
    nel cervello e modificare il video
  • 11:31 - 11:34
    così da renderlo diverso dall'originale?
  • 11:34 - 11:36
    Sì, si può fare.
  • 11:36 - 11:38
    Quello che dobbiamo fare è in pratica
  • 11:38 - 11:43
    riattivare un ricordo usando i laser come
    abbiamo fatto prima,
  • 11:43 - 11:46
    ma, allo stesso tempo,
    se presentiamo una nuova informazione
  • 11:46 - 11:50
    e facciamo sì che questa nuova informazione
    venga incorporata al vecchio ricordo,
  • 11:50 - 11:53
    questo modificherà il ricordo stesso.
  • 11:53 - 11:56
    È come fare un remix.
  • 11:56 - 11:59
    SR: Come realizziamo tutto questo?
  • 11:59 - 12:01
    Piuttosto che cercare ricordi di paura nel cervello,
  • 12:01 - 12:03
    possiamo cominciare con afferrare le noste cavie,
  • 12:03 - 12:06
    metterle in una scatola blu come questa,
  • 12:06 - 12:08
    cosi da trovare le cellule cerebrali
    che rappresentano la scatola blu,
  • 12:08 - 12:10
    e le inganniamo facendole rispondere
    agli impulsi luminosi
  • 12:10 - 12:12
    come abbiamo spiegato prima.
  • 12:12 - 12:14
    Il giorno seguente, prendiamo le cavie
    e le mettiamo
  • 12:14 - 12:17
    in una scatola rossa che non hanno mai visto prima.
  • 12:17 - 12:19
    Proiettiamo dei fasci luminosi nel cervello
    per far riaffiorare
  • 12:19 - 12:21
    il ricordo della scatola blu.
  • 12:21 - 12:23
    E cosa accade se mentre l'animale
  • 12:23 - 12:25
    sta rivivendo il ricordo della scatola blu,
  • 12:25 - 12:28
    noi diamo un paio di piccole scosse?
  • 12:28 - 12:30
    Stiamo cercando di creare
    artificialmente un'associazione
  • 12:30 - 12:32
    tra il ricordo della scatola blu
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    e le scosse stesse.
  • 12:34 - 12:35
    Stiamo cercando di collegare le due cose.
  • 12:35 - 12:37
    Per verificare se ci siamo riusciti,
  • 12:37 - 12:38
    possiamo prendere le cavie di nuovo
  • 12:38 - 12:40
    e riporle nuovamente nella scatola blu.
  • 12:40 - 12:43
    Abbiamo appena riattivato il ricordo
    della scatola blu
  • 12:43 - 12:45
    mentre l'animale riceveva un paio di scosse alle zampe,
  • 12:45 - 12:48
    e ora l'animale improvvisamente si paralizza.
  • 12:48 - 12:51
    È come se stesse ricordando
    di aver ricevuto delle scosse in questo ambiente
  • 12:51 - 12:54
    anche se non è mai accaduto realmente.
  • 12:54 - 12:56
    Abbiamo formato un falso ricordo
  • 12:56 - 12:58
    perché l'animale ha paura di un ambiente
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    dove, tecnicamente parlando,
  • 12:59 - 13:01
    non gli è accaduto nulla.
  • 13:01 - 13:04
    XL: Per ora stiamo solo parlando
  • 13:04 - 13:06
    di questo attivatore controllato dalla luce.
  • 13:06 - 13:09
    Di fatto, abbiamo anche un interruttore simile
    che serve per disattivare,
  • 13:09 - 13:11
    ed è facile immaginare che
  • 13:11 - 13:14
    installando un interruttore per disattivare,
  • 13:14 - 13:20
    possiamo anche cancellare un ricordo,
    in qualsiasi momento, ovunque.
  • 13:20 - 13:22
    Dunque, tutto quello di cui abbiamo discusso oggi
  • 13:22 - 13:26
    è basato su questo sofisticato principio
    delle neuroscienze
  • 13:26 - 13:31
    secondo cui la mente, con le sue apparenti
    proprietà misteriose,
  • 13:31 - 13:34
    in realtà è fatta di materia fisica
    che possiamo manipolare.
  • 13:34 - 13:36
    SR: E per quanto mi riguarda,
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    vedo un mondo dove possiamo riattivare
  • 13:37 - 13:39
    qualsiasi tipo di ricordo che ci piace.
  • 13:39 - 13:43
    Vedo anche un mondo dove possiamo
    cancellare i ricordi indesiderati.
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    E vedo un mondo dove modificare i ricordi
  • 13:45 - 13:46
    fa parte della realtà,
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    perché viviamo in un tempo
    dove è possibile
  • 13:48 - 13:50
    cogliere delle domande
    dall'albero della fantascienza
  • 13:50 - 13:52
    e coltivarle nella realtà sperimentale.
  • 13:52 - 13:54
    XL: Attualmente, persone in laboratorio
  • 13:54 - 13:57
    e persone in altri gruppi in tutto il mondo
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    stanno utilizzando metodi simili
    per attivare o modificare i ricordi,
  • 14:01 - 14:04
    siano essi nuovi o vecchi,
    positivi o negativi,
  • 14:04 - 14:07
    ogni tipo di ricordo, così
    da riuscire a comprendere
  • 14:07 - 14:09
    come funziona un ricordo.
  • 14:09 - 14:11
    SR: Per esempio, un gruppo nel nostro laboratorio
  • 14:11 - 14:13
    è riuscito a trovare le cellule cerebrali
    che creano un ricordo di paura
  • 14:13 - 14:16
    e a trasformalo in un ricordo piacevole.
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    Questo è esattamente ciò che intendo sul modificare
    questo tipo di processi.
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    Un individuo in laboratorio è riuscito a riattivare
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    ricordi di topi femmina in topi maschi,
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    e si dice che si tratti di un'esperienza piacevole.
  • 14:26 - 14:31
    XL: Infatti, stiamo vivendo un momento molto emozionante
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    dove la scienza non ha alcun limite arbitrario di velocità
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    ma è vincolata solo dalla nostra immaginazione.
  • 14:38 - 14:40
    SR: Infine, cosa ne facciamo di tutto questo?
  • 14:40 - 14:42
    Come far avanzare questa tecnologia?
  • 14:42 - 14:44
    Queste sono le domande che non devono rimanere
  • 14:44 - 14:45
    rinchiuse dentro il laboratorio,
  • 14:45 - 14:48
    quindi uno degli obiettivi del discorso di oggi
    è portare tutti
  • 14:48 - 14:50
    al passo con ciò che è possibile fare
  • 14:50 - 14:52
    nella moderna neuroscienza,
  • 14:52 - 14:53
    ma, altrettanto fondamentale,
  • 14:53 - 14:56
    è coinvolgere attivamente tutti in questa conversazione.
  • 14:56 - 14:59
    Quindi cerchiamo di ragionare tutti insieme,
    come una squadra, su ciò che questo significa
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    e dove possiamo e dovremmo
    andare di qui in avanti
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    perché Xu e io abbiamo
  • 15:03 - 15:06
    alcune decisioni davvero importanti davanti a noi.
  • 15:06 - 15:07
    Grazie.
    XL: Grazie.
  • 15:07 - 15:09
    (Applausi)
Title:
Un topo. Un raggio laser. Un ricordo manipolato.
Speaker:
Steve Ramirez e Xu Liu
Description:

Possiamo modificare il contenuto dei nostri ricordi? È una domanda permeata di fantascienza che Steve Ramirez e Xu Liu stanno analizzando nel loro laboratorio al MIT. Fondamentalmente, proiettano raggi laser nel cervello di topi vivi per attivare e manipolare i ricordi. In questo discorso sorprendentemente divertente, ci spiegano non solo come, ma soprattutto perché lo fanno. (Filmato a TEDxBoston).

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
15:25
  • Invece di utilizzare la locuzione mettere dentro, puoi cercare qualche sinonimo corrispondente.

    La traduzione italiana del titolo del film "Se mi lasci ti cancello" è stata fortemente criticata in quanto non richiama il titolo originale e non si adatta alla raffinatezza del film, e lo fa apparire come una tipica commedia americana.
    Per questo meglio mettere i due titoli approvati dalla distribuzione "Eternal Sunshine of the Spotless Mind - Se mi lasci ti cancello" che riprende il titolo originale. Te lo dico non perché sia un errore, ma solo perché siamo traduttori e questo è un esempio di critica alla traduzione.

    Attenzione con maschili e femminili e rispettive concordanze.

Italian subtitles

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