Fare il clown fa bene alla salute

Matthew A. Wilson è un clown dottore e come tale prende molto sul serio il vecchio detto per cui "una risata è la migliore medicina". In questo intervento commovente, condivide esperienze e osservazioni personali per illustrare come fare il clown aiuti i pazienti (e il personale sanitario) ad affrontare le situazioni difficili, senza effetti collaterali.

Ballai con Bella per la prima volta

mentre lo swing di Bei Mir Bistu Shein
riempiva la stanza.

I suoi occhi azzurri mi fissavano.

Cantavamo a turno

e senza ricordare le parole.

Lei guidava, io seguivo.

Un passo di valzer qui,

uno shimmy qui.

(Rumore di maracas)

(Risate)

Le mani sul cuore,

fronti a contatto,

comunicavamo tramite
il movimento e la musica,

dando un senso a ciò che non ne aveva.

Bella ha 83 anni e la demenza.

Il ballo ci dà la possibilità di trovarci.

Come ho imparato
a ballare con la demenza?

Perché non sono un ballerino.

E non sono un medico.

Ma ne ho interpretato uno in ospedale.

(Ride)

Sono un clown dottore.

O un clown ospedaliero.

I miei strumenti sono
i cuscini scorreggia,

le maracas

(suono di maracas)

e un naso rosso.

Conoscete il vecchio adagio
"una risata è la migliore medicina"?

Lo sento dire spesso.

E ci sono degli studi a sostenerlo,

ma in questo momento,

vorrei portarvi dietro questo naso
e andare oltre la risata

e condividere alcune cose che ho visto
pattinando per le terapie intensive.

Con le mie Heelys.

Misura 45.

Prendo il mestiere del clown di corsia
molto, molto sul serio.

(Scorreggia)

(Risate)

(Scorreggia)

(Scorreggia)

(Risate)

Il mio mentore era di turno
come clown in ospedale

quando gli si avvicinò un'infermiera.

Dovevano mettere una cannula
su per il naso di un bambino.

Il bimbo non voleva,

invece di tenere fermo il bambino,
chiesero un aiuto al mio collega.

Allora il clown chiese una seconda cannula

e se la mise su per il naso.

Un po' così.

Per favore, non fatelo a casa.

(Risate)

Il bimbo lo vide,

prese la sua cannula

e se la infilò su per il naso,

così.

(Applausi)

I clown, l'infermiera e il paziente

scoprirono insieme
una soluzione creativa al problema.

Sapete, c'è una ricerca a supporto.

Studi clinici randomizzati controllati
in Israele e Italia

mostrano che i clown di corsia
sono efficaci quanto i tranquillanti

senza effetti collaterali.

Nel 2004, ho iniziato a svolgere
i miei turni da clown

al Memorial Sloan Kettering Cancer Center
a New York.

Il mio collega ed io siamo stati invitati
ad accompagnare un bimbo di sei anni

con un adorabile accento del sud,

per assisterlo durante l'inserimento
del catetere della chemio,

una procedura standard ma spiacevole.

Lo abbiamo raggiunto,
con sua mamma e l'infermiera

in questo cubicolo minuscolo
chiuso da una tenda.

Tutti gli incontri dei clown ospedalieri
iniziano con il consenso del paziente.

Quindi chiediamo se possiamo restare.

E lui: "Certo".

Siamo spesso l'unico elemento
che un bambino può controllare

mentre è in ospedale.

Iniziamo con un trucco di carte,

tagliando il mazzo
perché possa pescare.

Ma non appena l'infermiera
si avvicina con l'ago

per aprire il catetere

lui inizia a urlare e imprecare

come non ho mai sentito fare
da un bambino di sei anni.

Chiediamo: "Dobbiamo tornare più tardi?"

Lui allora si ferma, bocca aperta,

gli occhi umidi di lacrime,
il viso nero di rabbia,

e sorride:

"Oh no, va bene, voglio che restiate."

Ok.

Iniziamo a suonare una canzone,

il mio collega col registratore,
io con il cuscino scorreggia.

L'infermiera si avvicina con l'ago,

e di nuovo, un fiume di parolacce.

Passava da giocare e ridere

a strillare e urlare,

avanti e indietro
fino alla fine della procedura.

Per la prima volta,

ho provato la strana dualità
di gioia e dolore.

Ma non per l'ultima volta.

Quando siamo lì,
non è solo per distrarre

o semplicemente
per far sentire meglio qualcuno.

I clown di corsia lavorano
istante dopo istante

per creare legami tra il clown,
l'infermiera, il genitore e il bambino.

Questo fornisce una fonte di forza
o controllo al bambino

sostenendo, frattanto,
il personale nel suo lavoro.

Ho passato più di 10 anni
a portare gioia e delizia

ai letti di bambini malati terminali

nei migliori ospedali di New York.

E sapete cos'ho imparato?

Tutti soffrono.

Staff, famiglie, pazienti.

I pazienti sono in ospedale
perché hanno male.

La famiglia soffre
per il dolore, l'incertezza

e il fardello finanziario delle cure.

Il personale sta male,
ma è più di un esaurimento.

Sempre più assistenti sanitari

riferiscono di sentirsi
sovraccarichi ed esauriti.

Non sono così ingenuo da suggerire
che la soluzione sia mandare i clown.

(Risate)

Ma se?

E se gli strumenti e l'arte
dei clown ospedalieri del mondo

permeassero
il nostro intero sistema sanitario?

Nel 2018, al Healthcare Clowning
International Meeting,

sono stati presentati
più di 150 programmi in 50 paesi diversi.

L'Università di Haifa
propone un diploma in clown-terapia.

L'Argentina ha passato leggi
per la presenza di clown di corsia

negli ospedali pubblici
delle regioni più grandi.

Questo lavoro ha un impatto positivo
non solo per i pazienti

ma per tutto il team sanitario.

Uno dei miei giochi preferiti in ospedale
è l'ascensore musicale.

Adoro gli ascensori,

perché sono un luogo di incontri,
dove mondi diversi si incrociano.

È intimo,

sgradevolmente tranquillo

alla disperata ricerca
di una piccola distrazione.

Le porte si chiudono

e parte "The Girl from Ipanema"
suonata su un organo Hammond,

perché tengo nascosta in tasca
una cassa portatile.

Per chi è abituato
all'ascensore sterile e silenzioso,

è un momento di sorpresa.

La gente può reagire o meno
a questa interruzione.

Il gioco cresce a ogni piano,

perché quando l'ascensore si ferma,

anche la musica si ferma.

Salgono nuovi passeggeri,

e quelli presenti assistono
all'arrivo dei nuovi,

alla sorpresa, quando sentono
la musica in ascensore per la prima volta.

Si assiste al cambiamento degli adulti

all'inizio fermi e silenziosi,
degli estranei in un ascensore,

poi a tentare di trattenere l'ilarità,

infine: "è una festa
o è un ascensore?"

pieno di risate sguaiate.

Ricerche condotte in Brasile,

Australia, Canada e Germania

confermano che gli interventi artistici
dei clown ospedalieri

migliorano l'ambiente di lavoro
per lo staff, oltre l'ascensore,

e aiutano il lavoro
di somministrazione delle cure.

Ricerche promettenti
negli USA indicano

che la programmazione
artistica in ospedale

migliora l'ambiente di lavoro,

porta a una maggiore
soddisfazione sul lavoro,

e migliora la qualità delle cure.

Il mio lavoro mi ha insegnato
come essere davvero presente.

Come respirare in una stanza
con una persona sofferente.

Come entrare in sintonia

e costruire fiducia, a qualunque età,
con qualunque abilità o malattia.

E come la clown-terapia
sia un ottimo modo di usare l'arte

per riportare la cura nelle cure mediche.

Grazie.

(Applausi)