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I disturbi mentali sono disturbi del cervello: Thomas Insel al TEDxCaltech

  • 0:07 - 0:10
    Questa è la prima volta
    che ho seguito il topo Pinky.
  • 0:10 - 0:12
    (Risate)
  • 0:12 - 0:15
    Se non altro dovrei dirvi che la scienza
    può essere divertente,
  • 0:15 - 0:20
    può essere illogica, sorprendente,
  • 0:20 - 0:22
    e quello che vi dirò fra poco
  • 0:22 - 0:25
    è che la scienza
    può salvare anche vite umane.
  • 0:26 - 0:29
    Quindi cominciamo con le notizie positive,
  • 0:29 - 0:33
    notizie derivate dalle scoperte
    realizzate in campo biomedico
  • 0:33 - 0:39
    che di fatto hanno cambiato
    il decorso di molte malattie gravi.
  • 0:41 - 0:44
    Pensiamo alla leucemia,
    alla leucemia linfoblastica acuta o LLA,
  • 0:44 - 0:48
    la forma di cancro
    più diffusa nei bambini.
  • 0:48 - 0:53
    Quando ero uno studente,
    il tasso di mortalità era del 95%.
  • 0:53 - 0:57
    Oggi, a distanza di 25 o 30 anni,
  • 0:57 - 1:01
    parliamo di una riduzione
    del tasso di mortalità dell’85%.
  • 1:01 - 1:03
    Ogni anno 6.000 bambini,
  • 1:03 - 1:07
    che un tempo sarebbero morti,
    vengono curati.
  • 1:07 - 1:10
    Se cercate cifre ragguardevoli,
  • 1:10 - 1:13
    guardate a quelle relative
    alla malattia coronarica.
  • 1:13 - 1:16
    Questa malattia rappresentava
    la principale causa di morte,
  • 1:16 - 1:18
    in particolare fra gli uomini quarantenni.
  • 1:18 - 1:22
    Oggigiorno si registra un calo
    del 63% del tasso di mortalità:
  • 1:23 - 1:27
    ben 1 milione e 100 mila morti
    evitate all'anno.
  • 1:28 - 1:31
    La definizione di AIDS è stata rivista
  • 1:31 - 1:35
    e il mese scorso è passata a essere
    una malattia cronica,
  • 1:35 - 1:37
    il che vuol dire che un giovane di 20 anni
    infettato dal virus
  • 1:37 - 1:41
    non ha più un'aspettativa di vita ridotta
    a settimane, a mesi o a un paio d'anni
  • 1:41 - 1:43
    come succedeva nel decennio scorso,
  • 1:43 - 1:46
    bensì può contare di vivere per decenni
  • 1:46 - 1:50
    e probabilmente morire a 60 o 70 anni
    per cause completamente diverse.
  • 1:51 - 1:55
    Questi sono cambiamenti strabilianti,
  • 1:55 - 1:58
    considerata la pericolosità
    delle malattie in questione.
  • 1:58 - 2:01
    Una in particolare meno conosciuta,
  • 2:01 - 2:03
    l’ictus, che insieme alla cardiopatia
  • 2:03 - 2:06
    è stata una delle principali cause
    di morte, come pure il cancro,
  • 2:06 - 2:10
    è una malattia dove se si riesce
    a portare un paziente
  • 2:10 - 2:14
    al pronto soccorso
    entro le prime 3 ore dall’insorgenza,
  • 2:14 - 2:19
    c'è un 30% di probabilità di recupero
    senza lasciare alcuno strascico.
  • 2:21 - 2:26
    Storie stupefacenti, storie di notizie
    positive accomunate dal fatto
  • 2:26 - 2:30
    che siamo riusciti a intuire
    degli aspetti di queste malattie
  • 2:30 - 2:34
    che ci hanno permesso di individuare
    e intervenire precocemente.
  • 2:35 - 2:37
    Individuazione e intervento precoci:
  • 2:37 - 2:41
    questo è quello che sta dietro
    a ogni successo
  • 2:41 - 2:44
    e spiega come la ricerca biomedica
  • 2:44 - 2:49
    sia davvero in grado di cambiare la vita
    a milioni e milioni di persone.
  • 2:50 - 2:53
    Sfortunatamente
    non sono tutte rose e fiori.
  • 2:53 - 2:58
    Prendiamo ad esempio un altro filone,
    quello del suicidio:
  • 2:58 - 3:01
    non si tratta di una malattia di per sé,
  • 3:01 - 3:05
    bensì di una condizione,
    di una situazione che porta alla morte.
  • 3:05 - 3:09
    Quello che non sapete
    è quanto diffuso sia al giorno d’oggi.
  • 3:09 - 3:13
    Negli Stati Uniti ci sono
    38.000 suicidi ogni anno,
  • 3:13 - 3:15
    pari a uno ogni 15 minuti,
  • 3:15 - 3:20
    la terza causa di morte più frequente
    tra le persone tra i 15 e i 25 anni.
  • 3:20 - 3:23
    È un dato agghiacciante quando si pensa
  • 3:23 - 3:26
    che è due volte più comune dell’omicidio
  • 3:26 - 3:29
    e addirittura ancor più ricorrente
  • 3:29 - 3:32
    degli incidenti stradali in questo paese.
  • 3:33 - 3:38
    Quando parliamo di suicidio,
    non possiamo tralasciare l’aspetto medico,
  • 3:38 - 3:42
    dal momento che il 90% dei suicidi
    è collegato a una malattia mentale:
  • 3:42 - 3:47
    depressione, disturbo bipolare,
    schizofrenia,
  • 3:47 - 3:50
    anoressia, disturbo borderline,
  • 3:50 - 3:53
    c'è una lunga lista di malattie
    che vi contribuiscono e,
  • 3:53 - 3:57
    come ho detto prima,
    spesso in età giovanile.
  • 3:57 - 4:00
    E non si tratta solo di mortalità
    associata a queste malattie,
  • 4:00 - 4:04
    ma anche di morbilità.
  • 4:04 - 4:07
    Guardiamo alla disabilità,
    misurata dall’OMS
  • 4:07 - 4:11
    secondo l’indicatore chiamato
    "attesa di vita corretta per disabilità":
  • 4:11 - 4:13
    un sistema di misurazione
    a cui solo un economista
  • 4:13 - 4:15
    può essere interessato,
  • 4:15 - 4:18
    ma che tuttavia è in grado di esprimere
    il numero di anni persi
  • 4:18 - 4:21
    a causa di una disabilità
    arrecata da una malattia.
  • 4:21 - 4:25
    Come potete vedere
    il 30% di tutte le disabilità
  • 4:25 - 4:27
    derivanti da cause mediche
  • 4:27 - 4:31
    può essere ricondotto a disturbi mentali
    o sindromi neuropsichiatriche.
  • 4:32 - 4:35
    Probabilmente starete pensando
    che i conti non tornano:
  • 4:35 - 4:38
    il cancro dev'essere più grave,
  • 4:38 - 4:40
    la cardiopatia dev'essere più grave.
  • 4:40 - 4:43
    Eppure potete vedere
    che sono in fondo alla lista.
  • 4:43 - 4:46
    Questo è dovuto al fatto
    che stiamo parlando di disabilità.
  • 4:46 - 4:49
    Cosa porta a una disabilità in malattie
  • 4:49 - 4:52
    come schizofrenia, depressione
    e disturbo bipolare?
  • 4:53 - 4:56
    Perché si collocano così in alto?
  • 4:56 - 4:58
    Ci sono tre ragioni principali.
  • 4:58 - 4:59
    La prima è che sono molto prevalenti:
  • 4:59 - 5:01
    circa una persona su 5 soffrirà
  • 5:01 - 5:05
    di queste malattie nel corso della vita.
  • 5:05 - 5:07
    La seconda è che per alcune persone
  • 5:07 - 5:09
    queste produrranno effetti debilitanti:
  • 5:09 - 5:12
    il 4% o il 5%,
  • 5:12 - 5:17
    una persona su 20 diventerà disabile
    a causa di queste malattie.
  • 5:17 - 5:20
    Ma il fattore più importante
    dietro a questi numeri,
  • 5:20 - 5:23
    all’alta morbilità
    e in un certo senso all’alta mortalità,
  • 5:23 - 5:27
    è che queste malattie appaiono
    in giovane età:
  • 5:27 - 5:32
    nel 50% dei casi insorgono prima
    dei 14 anni e nel 75% prima dei 24 anni.
  • 5:32 - 5:36
    Un quadro completamente diverso
  • 5:36 - 5:40
    se confrontato con la cardiopatia,
    il cancro, il diabete, l’ipertensione,
  • 5:40 - 5:44
    tutte malattie gravi
  • 5:44 - 5:47
    associate a morbilità e mortalità.
  • 5:47 - 5:51
    Queste sono a tutti gli effetti
    le malattie croniche dei giovani.
  • 5:53 - 5:56
    Avevo cominciato con il dirvi
    che ci sono storie positive;
  • 5:56 - 5:58
    questa non è una di quelle ovviamente.
  • 5:58 - 6:00
    È davvero duro per me:
  • 6:00 - 6:01
    si tratta
  • 6:01 - 6:03
    quasi di una confessione.
  • 6:03 - 6:07
    Nel mio ruolo ho il compito
  • 6:07 - 6:10
    di migliorare la conoscenza
    di queste malattie,
  • 6:10 - 6:12
    in quanto lavoro per il Governo Federale.
  • 6:12 - 6:15
    In altre parole lavoro per voi,
    voi mi pagate lo stipendio.
  • 6:15 - 6:17
    A questo punto, sapendo
    quello che faccio,
  • 6:17 - 6:21
    o quello che non faccio, potreste pensare
    che è meglio che venga licenziato.
  • 6:21 - 6:23
    Lo capirei.
  • 6:23 - 6:24
    Ma quello che vi voglio dire,
  • 6:24 - 6:27
    e il motivo per cui sono qui,
  • 6:27 - 6:30
    è che ci troviamo davanti
    a un modo diverso
  • 6:30 - 6:33
    di concepire queste malattie.
  • 6:33 - 6:37
    In larga misura questo approccio si basa
  • 6:37 - 6:39
    sul lavoro di cui vi parlerò oggi,
  • 6:39 - 6:42
    un lavoro stimolante
  • 6:42 - 6:45
    e da un punto di vista tecnico
    davvero trasformativo.
  • 6:47 - 6:50
    Lasciatemi insistere
  • 6:50 - 6:54
    che l’aspetto trasformativo
    è di natura concettuale.
  • 6:56 - 6:59
    Finora vi ho parlato
  • 6:59 - 7:02
    di disturbi mentali
    ovvero disturbi della mente.
  • 7:03 - 7:06
    È un termine che sta diventando
    meno gettonato,
  • 7:06 - 7:09
    con la gente che, per ragioni diverse,
  • 7:09 - 7:12
    preferisce utilizzare il termine
    "disturbi del comportamento"
  • 7:12 - 7:15
    e riferirsi a queste
    come disturbi del comportamento.
  • 7:16 - 7:18
    Sta bene:
    sono disturbi del comportamento
  • 7:18 - 7:20
    e sono disturbi della mente.
  • 7:20 - 7:24
    Tuttavia voglio farvi presente
    che entrambi i termini,
  • 7:24 - 7:26
    in uso da oltre un secolo,
  • 7:26 - 7:30
    sono ora un ostacolo al progresso.
  • 7:30 - 7:34
    Per poter fare un passo in avanti
    concettualmente
  • 7:34 - 7:39
    dobbiamo pensare a questi
    come disturbi del cervello.
  • 7:40 - 7:42
    Di sicuro alcuni di voi penseranno:
  • 7:42 - 7:45
    "Oh Signore, ci risiamo,
  • 7:45 - 7:47
    aspettiamoci di sentir parlare
    di squilibri biochimici,
  • 7:47 - 7:50
    di farmaci,
  • 7:50 - 7:53
    di nozioni semplicistiche
  • 7:53 - 7:58
    con l'intento di ridurre l'esperienza
    soggettiva a formule molecolari
  • 7:59 - 8:06
    o possibilmente a piatte
    interpretazioni unidimensionali
  • 8:06 - 8:10
    di cosa voglia dire essere
    depressi o schizofrenici”.
  • 8:12 - 8:13
    Nel corso della giornata
  • 8:13 - 8:17
    sentirete di tutto fuorché che il cervello
  • 8:17 - 8:21
    è unidimensionale,
    semplicistico o riduzionista.
  • 8:21 - 8:25
    Dipende sempre su che scala
  • 8:25 - 8:27
    e a quale scopo lo considerate,
  • 8:27 - 8:35
    ma il cervello è un organo
    di complessità surreale
  • 8:35 - 8:38
    che abbiamo appena cominciato a capire
  • 8:38 - 8:40
    e a studiare,
  • 8:40 - 8:44
    che si tratti del centinaio di miliardi
    di neuroni nella corteccia
  • 8:44 - 8:45
    o del centinaio di trilioni di sinapsi
  • 8:45 - 8:48
    che formano le connessioni.
  • 8:48 - 8:51
    Abbiamo appena cominciato a capire
  • 8:51 - 8:55
    come utilizziamo questa macchina
    straordinariamente complessa
  • 8:55 - 8:58
    che realizza
    sorprendenti elaborazioni di dati
  • 8:58 - 9:02
    e come usiamo la mente
    per capire il complesso cervello
  • 9:02 - 9:05
    che la supporta.
  • 9:05 - 9:08
    Sembra un crudele inganno evolutivo
  • 9:08 - 9:11
    avere un cervello che non è cablato
  • 9:11 - 9:14
    in modo da capire se stesso.
  • 9:14 - 9:17
    Tuttavia stiamo facendo passi avanti
    e grazie a tecnologie
  • 9:17 - 9:18
    di cui sentirete parlare oggi,
  • 9:18 - 9:22
    stiamo riuscendo
    a mettere insieme i vari pezzi.
  • 9:22 - 9:25
    In un certo senso uno si sente al sicuro
  • 9:25 - 9:27
    studiando il comportamento
    e la cognizione,
  • 9:27 - 9:29
    fenomeni osservabili,
  • 9:29 - 9:31
    in un modo più semplicistico
    e riduzionista
  • 9:31 - 9:36
    invece di confrontarsi
    con un organo complesso e misterioso
  • 9:36 - 9:39
    che stiamo iniziando a capire.
  • 9:39 - 9:45
    Prendete i casi
    di disturbi del cervello
  • 9:45 - 9:47
    di cui vi ho accennato:
    depressione,
  • 9:47 - 9:52
    disturbo ossessivo-compulsivo,
    disturbo post-traumatico da stress,
  • 9:52 - 9:55
    il fatto è che non abbiamo
    una comprensione approfondita
  • 9:55 - 9:58
    di come vengano elaborate
    in modo anormale
  • 9:58 - 10:01
    o del ruolo del cervello in tali malattie.
  • 10:01 - 10:06
    Siamo riusciti a individuare
    alcune differenze a livello connettivo,
  • 10:06 - 10:09
    alcune delle modalità
    per cui il circuito è diverso
  • 10:09 - 10:11
    in quelle persone
    che hanno queste malattie.
  • 10:11 - 10:14
    Ci riferiamo in questi casi
    al "connettoma umano",
  • 10:14 - 10:17
    potete pensarlo come alla mappa
    delle connessioni neuronali,
  • 10:17 - 10:20
    ne sentirete parlare fra poco.
  • 10:21 - 10:22
    Ma quello che importa è che,
  • 10:22 - 10:27
    osservando le persone affette
    da queste malattie,
  • 10:27 - 10:30
    una su cinque fra di noi
    che ne subisce le conseguenze,
  • 10:30 - 10:32
    vi accorgerete che,
  • 10:32 - 10:37
    nonostante la variazione di connessioni,
    alcuni schemi sono ricorrenti
  • 10:37 - 10:40
    e questi schemi
    costituiscono fattori di rischio
  • 10:40 - 10:43
    nello sviluppo di tali malattie.
  • 10:43 - 10:45
    Non è come in quelle malattie cerebrali
  • 10:45 - 10:48
    come la malattia di Huntington,
    di Parkinson o di Alzheimer
  • 10:48 - 10:50
    dove è distrutta
    una parte della corteccia,
  • 10:50 - 10:53
    piuttosto immaginate un ingorgo,
    una deviazione
  • 10:53 - 10:56
    o magari un problema di collegamento
  • 10:56 - 10:58
    o della modalità in cui opera il cervello;
  • 10:58 - 11:00
    se volete potete addurre l’esempio
  • 11:00 - 11:03
    di un infarto miocardico,
    un attacco cardiaco,
  • 11:03 - 11:05
    dove si registra
    la morte del tessuto cardiaco,
  • 11:05 - 11:09
    contro l’aritmia, dove l’organo
    non funziona correttamente
  • 11:09 - 11:11
    a causa di problemi interni
    di comunicazione.
  • 11:11 - 11:13
    Solo una di queste malattie
    può essere letale
  • 11:13 - 11:15
    e presentare una lesione grave.
  • 11:15 - 11:17
    Tenendo a mente questo,
  • 11:17 - 11:19
    consideriamo più da vicino
  • 11:19 - 11:21
    un disturbo in particolare,
  • 11:21 - 11:22
    ossia la schizofrenia.
  • 11:22 - 11:25
    Penso questo esempio sia importante
  • 11:25 - 11:28
    per capire perché è considerata
    un disturbo cerebrale.
  • 11:28 - 11:32
    La schizofrenia è una malattia
    che di solito si manifesta
  • 11:32 - 11:35
    attraverso sintomi psicotici,
  • 11:35 - 11:37
    sintomi che ci permettono
    di diagnosticarla,
  • 11:37 - 11:40
    visioni, allucinazioni,
    offuscamento del pensiero,
  • 11:40 - 11:41
    difficoltà di concentrazione,
  • 11:41 - 11:44
    a partire dall’età di 18 anni
    fino ai 22, 23, 24.
  • 11:46 - 11:49
    Queste sono ecografie realizzate
    da Judie Rapoport e colleghi
  • 11:49 - 11:52
    al National Institute of Mental Health,
  • 11:52 - 11:55
    dove hanno studiato bambini
    affetti da schizofrenia.
  • 11:55 - 11:58
    Potete osservare in alto
  • 11:58 - 12:00
    aree rosse, arancioni e gialle,
  • 12:00 - 12:02
    dove c’è meno materia grigia.
  • 12:02 - 12:04
    E durante i 5 anni di studio,
  • 12:04 - 12:07
    in confronto a bambini della stessa età,
  • 12:07 - 12:08
    potete notare che,
    particolarmente in aree
  • 12:08 - 12:11
    come la corteccia pre-frontale
    dorso-laterale,
  • 12:11 - 12:13
    o la circonvoluzione temporale superiore,
  • 12:13 - 12:16
    c’è una mancanza pronunciata
    di materia grigia.
  • 12:16 - 12:17
    Questo è importante.
  • 12:17 - 12:20
    È importante che focalizziate questo.
  • 12:20 - 12:21
    Potete pensare
  • 12:21 - 12:24
    allo sviluppo normale come perdita
    della massa della corteccia,
  • 12:24 - 12:26
    ovvero perdita della materia grigia.
  • 12:26 - 12:28
    Nella schizofrenia
  • 12:28 - 12:29
    si va oltre a questo punto
  • 12:29 - 12:31
    e quando questo avviene,
  • 12:31 - 12:33
    quando si supera questa soglia,
  • 12:33 - 12:37
    definiamo una persona
    affetta dalla malattia
  • 12:37 - 12:39
    in quanto presenta sintomi comportamentali
  • 12:39 - 12:41
    quali le visioni e le allucinazioni.
  • 12:41 - 12:43
    È un evento osservabile.
  • 12:43 - 12:44
    Ma guardate più da vicino.
  • 12:44 - 12:49
    Potete vedere che una soglia diversa
    è stata superata,
  • 12:49 - 12:52
    una soglia cerebrale molto prima:
  • 12:52 - 12:55
    probabilmente neanche
    intorno ai 22 o 20 anni
  • 12:55 - 12:57
    ma piuttosto intorno ai 15 o 16 anni;
  • 12:57 - 13:01
    potete iniziare a vedere
    che la traiettoria dello sviluppo
  • 13:01 - 13:04
    differisce a livello cerebrale
    e non comportamentale.
  • 13:04 - 13:06
    E perché questo è importante?
  • 13:06 - 13:08
    Intanto perché il comportamento
  • 13:08 - 13:11
    è l’ultima cosa a cambiare
    nelle malattie cerebrali.
  • 13:11 - 13:14
    In malattie come l’Alzheimer,
    il Parkinson e l’Huntington
  • 13:14 - 13:17
    i cambiamenti nel cervello
    avvengono oltre un decennio
  • 13:17 - 13:20
    prima che si riscontrino
    cambiamenti comportamentali.
  • 13:20 - 13:24
    Gli strumenti che abbiamo a disposizione,
    di cui sentirete meglio
  • 13:24 - 13:25
    lungo il corso della giornata,
  • 13:25 - 13:27
    migliorano in continuazione
  • 13:27 - 13:31
    e ci permettono ora di individuare
    questi cambiamenti
  • 13:31 - 13:34
    molto prima dell’insorgenza dei sintomi.
  • 13:34 - 13:37
    Ma non dimenticate il punto di partenza.
  • 13:37 - 13:41
    Le storie di notizie positive in medicina
  • 13:41 - 13:44
    sono quelle di diagnosi precoce
    e intervento precoce.
  • 13:44 - 13:48
    Se aspettassimo fino al momento
    in cui si produce un attacco cardiaco,
  • 13:48 - 13:51
    1 milione e 100 mila vite soccomberebbero
  • 13:51 - 13:54
    alla cardiopatia
    ogni anno in questo paese,
  • 13:54 - 13:57
    che è quello che succede oggi
  • 13:57 - 14:01
    quando decidiamo che chiunque affetto
    da una malattia cerebrale
  • 14:01 - 14:04
    o malattia del circuito cerebrale
    ha una malattia comportamentale,
  • 14:04 - 14:08
    per cui aspettiamo
    finché il comportamento si manifesta.
  • 14:08 - 14:11
    Questa non è individuazione precoce,
    non è intervento precoce.
  • 14:11 - 14:14
    A scanso di equivoci,
    non siamo ancora pronti per questo,
  • 14:14 - 14:16
    non possediamo tutti i fatti.
  • 14:16 - 14:19
    Veramente non sappiamo
    a quali strumenti ricorrere
  • 14:19 - 14:23
    o su quali aspetti concentrarci
    in ogni caso
  • 14:23 - 14:28
    per anticipare
    il cambio comportamentale.
  • 14:28 - 14:31
    Tuttavia questo ci indica
    la modalità e la direzione di ricerca.
  • 14:31 - 14:33
    Arriveremo mai a una soluzione?
  • 14:33 - 14:36
    Penso che la troveremo
  • 14:36 - 14:38
    nel corso dei prossimi anni,
  • 14:38 - 14:40
    ma vorrei concludere con una citazione
  • 14:40 - 14:42
    riguardo ai modi di realizzazione
  • 14:42 - 14:45
    da parte di qualcuno
    che è stato all’avanguardia
  • 14:45 - 14:47
    in cambiamenti concettuali e tecnologici.
  • 14:47 - 14:50
    "Tendiamo a sopravvalutare i cambi
    che succederanno nei prossimi due anni
  • 14:50 - 14:53
    e a sottovalutare quelli
  • 14:53 - 14:56
    che succederanno
    nei prossimi dieci". Bill Gates.
  • 14:56 - 14:57
    Grazie mille.
  • 14:57 - 14:59
    (Applausi)
Title:
I disturbi mentali sono disturbi del cervello: Thomas Insel al TEDxCaltech
Description:

Il Dr. Thomas Insel ci esorta a cambiare il punto di vista sulle malattie mentali e ci spiega come le cure preventive possano venire impiegate per salvare la vita delle persone affette, prima che le malattie cerebrali si manifestino come malattie psichiatriche.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
15:06

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