L'arte di vedere: come guardare la disabilità | Margaret Keller | TEDxBerkshires
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0:13 - 0:16Un ricordo della mia infanzia,
negli anni '70: -
0:17 - 0:20sono al supermercato
con mia sorella più grande -
0:20 - 0:25e vedo una persona in sedia a rotelle,
con la testa inclinata da un lato. -
0:26 - 0:29Quando ero piccola, tendevo
a dividere le persone in categorie: -
0:29 - 0:32adulto o bambino, maschio o femmina.
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0:33 - 0:36Questa persona mi metteva in difficoltà.
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0:36 - 0:38Non capivo l'età,
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0:38 - 0:41se mi stava guardando,
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0:41 - 0:44a dire il vero
non capivo neanche se ci vedeva. -
0:45 - 0:50E mi ricordo che tiro la manica
di mia sorella per chiederle qualcosa -
0:50 - 0:55e lei mi colpisce con il gomito
e mi dice: "Non fissare!" -
0:57 - 0:59"Non fissare."
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0:59 - 1:03Per quello che da bambina
capivo di disabilità, -
1:03 - 1:06il messaggio che mi arrivò fu:
"Non guardare". -
1:07 - 1:09Potremmo dire che negli anni '70
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1:09 - 1:13"guarda altrove" era l'atteggiamento
dominante nella nostra cultura -
1:13 - 1:15
quando si parlava di disabilità. -
1:15 - 1:19Si era prima della storica approvazione
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1:19 - 1:22dell'ADA, Americans with Disabilities Act,
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1:22 - 1:26prima dell'integrazione
e delle classi integrate. -
1:26 - 1:29Un periodo in cui capitava
che una persona -
1:29 - 1:33con disabilità comportamentali
venisse allontanata da casa -
1:33 - 1:35per vivere in un istituto.
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1:36 - 1:38A quell'epoca la nostra cultura
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1:38 - 1:41si impegnava per rendere
invisibile la disabilità. -
1:43 - 1:46Un'eccezione era il
Telethon di Jerry Lewis. -
1:46 - 1:49Forse vi ricordate dei bambini di Jerry.
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1:50 - 1:54Telethon ci chiedeva
esplicitamente di guardare. -
1:55 - 1:59Nel 1976 il Telethon
per l'Associazione Distrofia Muscolare -
1:59 - 2:05venne trasmesso su 213 stazioni,
per 21 ore e mezza, -
2:05 - 2:08con intermezzi musicali ed esibizioni
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2:08 - 2:13punteggiate dagli accorati appelli
di Jerry Lewis in favore dei suoi bambini: -
2:13 - 2:18spesso non erano nemmeno bambini,
ma adulti con disabilità -
2:18 - 2:21che venivano relegati
in una terra di eterna fanciullezza. -
2:21 - 2:25Se consideriamo la posizione
della disabilità nella cultura americana -
2:25 - 2:27durante gli anni della mia formazione,
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2:27 - 2:30potremmo dire che esisteva un paradosso
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2:30 - 2:33basato sulle modalità di osservazione.
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2:35 - 2:39Da un lato, la cultura
ci dice: "Non guardare!" -
2:39 - 2:42La disabilità è vista come una malattia
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2:42 - 2:46che a noi spettatori televisivi,
osservatori, viene chiesto di curare. -
2:47 - 2:50Torniamo a oggi, facendo
un salto di oltre 30 anni. -
2:50 - 2:53Molto è cambiato.
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2:53 - 2:57Abbiamo visto atleti disabili competere
nei Giochi Paralimpici, -
2:57 - 2:59Olimpiadi speciali.
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2:59 - 3:03Il movimento per i diritti dei disabili
ha fatto enormi passi avanti. -
3:03 - 3:08Al cinema e in teatro il numero
di attori con disabilità è in crescita. -
3:08 - 3:11I nostri figli frequentano
scuole integrate. -
3:12 - 3:14L'integrazione è ampiamente accettata.
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3:14 - 3:18Se non come norma, almeno
come obiettivo da raggiungere. -
3:19 - 3:21Ma se vogliamo essere onesti,
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3:21 - 3:25dobbiamo riconoscere che abbiamo
ancora molta strada da fare, -
3:26 - 3:30specialmente, forse, quando parliamo
di disabilità comportamentali. -
3:30 - 3:36La parola "ritardato" viene
ancora usata con superficialità, -
3:37 - 3:39ma esiste anche un movimento online
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3:39 - 3:42che ci invita a usare questa parola
per far sì che non se ne abusi più. -
3:43 - 3:46Molti di noi, se siamo onesti,
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3:46 - 3:49sentiamo ancora un certo disagio
nei confronti della disabilità. -
3:50 - 3:53Forse non sappiamo bene come
interpretare una persona con disabilità. -
3:54 - 3:56Forse non sappiamo bene cosa dire
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3:56 - 3:59e abbiamo paura di dire la cosa sbagliata.
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4:00 - 4:04Forse non sappiamo bene come comunicare
con chi non usa la parola, -
4:04 - 4:06o che potrebbe comunicare
in modo diverso, -
4:06 - 4:10o che percepiamo in qualche modo diverso.
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4:11 - 4:13In larga misura
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4:13 - 4:19questo paradosso di come guardare
la disabilità l'abbiamo ereditato. -
4:20 - 4:24E allora come facciamo
per uscire da questa gabbia? -
4:24 - 4:27Come possiamo creare
nuove modalità di vedere, -
4:27 - 4:32modalità che ci permettano di liberarci
dalla cultura dell'invisibilità, -
4:32 - 4:35modalità che ci consentano di vedere
la persona nella sua interezza -
4:35 - 4:38non come un oggetto
di compassione, o un bambino, -
4:38 - 4:41ma come un essere umano
dalle mille sfaccettature? -
4:43 - 4:45Questa domanda porta con sé
-
4:45 - 4:48la consapevolezza
del limite della compassione. -
4:49 - 4:52La compassione porta con sé
una specie di disparità innata. -
4:52 - 4:55Implica una equazione impari,
-
4:55 - 4:59dove una persona abile,
apparentemente completa, -
4:59 - 5:05concede qualcosa a un'altra persona
che è meno abile, meno completa. -
5:06 - 5:08La compassione può avere un ruolo,
-
5:08 - 5:11ma non può essere la base
per un rapporto a lungo termine. -
5:11 - 5:15È una freccia in un'unica direzione,
non una strada a doppio senso. -
5:16 - 5:20Come facciamo per superare
i limiti della compassione? -
5:21 - 5:22Per vedere in modo diverso?
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5:25 - 5:27Volete una risposta potente?
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5:28 - 5:29L'arte.
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5:30 - 5:32Ora vi chiederò
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5:32 - 5:37di pensare a una esperienza forte
che avete vissuto in campo artistico -
5:38 - 5:41un momento in cui qualcosa vi ha commosso:
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5:41 - 5:45un dipinto, uno spettacolo a teatro,
un brano di musica, una danza. -
5:45 - 5:48Voglio che cerchiate
di ricordare quel momento, -
5:48 - 5:52che lo teniate nella mente
e tiriate fuori quello che avevate dentro. -
5:54 - 5:58Per me si tratta di un fatto recente,
successo un paio di settimane fa. -
5:58 - 6:00Ero in visita al Whitney Museum
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6:00 - 6:01a New York.
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6:02 - 6:04Stavo camminando tra le stanze
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6:04 - 6:07e mi sono imbattuta in "The Seasons":
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6:07 - 6:08un quadro di Lee Krasner,
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6:08 - 6:12dipinto dopo la morte
di suo marito, Jason Pollock. -
6:12 - 6:18È un'opera enorme, che occupa
una parete davvero grande, -
6:19 - 6:22piena di ampie pennellate
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6:22 - 6:27con rossi vivaci e brillanti,
e verdi profondi. -
6:28 - 6:33Possiamo quasi vedere le braccia
dell'artista muoversi in lungo e largo -
6:33 - 6:39fino a comprendere tutta la tela
e creare quelle forme rotonde e mature. -
6:40 - 6:44Dopo la morte di Pollock, Krashner
si chiese se avrebbe mai più dipinto, -
6:44 - 6:47e questo quadro fu la sua risposta.
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6:49 - 6:51Rimasi pietrificata.
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6:51 - 6:53Non so se avete mai avuto
un'esperienza simile -
6:53 - 6:55in cui andavate in giro in un museo,
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6:55 - 6:59valutando, facendo cenni con la testa,
indossando la vostra espressione da museo, -
6:59 - 7:04e poi qualcosa, in modo inaspettato,
vi manda al tappeto. -
7:05 - 7:07Questa è stata la mia esperienza.
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7:07 - 7:11Il quadro mi ha bloccato sui miei passi.
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7:11 - 7:15Volevo soffermarmi, metabolizzarlo,
-
7:16 - 7:18avere qualche momento
di intimità con quel quadro -
7:18 - 7:21e reagire a quanto mi stava offrendo.
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7:22 - 7:26Quindi, in un certo senso, il quadro
è stato una specie di rivelazione. -
7:26 - 7:29Questa parola, "rivelazione",
ha due significati -
7:29 - 7:31e in questo caso
sto pensando a entrambi: -
7:31 - 7:35il senso che qualcosa ci viene rivelato
-
7:36 - 7:38e anche che in quella rivelazione
-
7:38 - 7:41qualcosa si risveglia dentro di noi.
-
7:43 - 7:47In quel risveglio siamo vivi
e carichi di energia. -
7:50 - 7:54Cosa c'entra tutto questo
con la disabilità e con come la vediamo? -
7:55 - 7:56Cinque anni fa,
-
7:56 - 7:59ho avuto la mia prima
esperienza di spettatrice -
7:59 - 8:03a una performance
di artisti con disabilità. -
8:03 - 8:07I ballerini, gli attori, i giocolieri,
i cantanti sul palcoscenico -
8:07 - 8:10avevano tutti disabilità
di tipo comportamentale. -
8:12 - 8:17Mi ricordo di un gruppo di ballerini
della Dawn Lane's Moving Company -
8:17 - 8:19in un pezzo chiamato "Resilienza".
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8:20 - 8:22Era una performance elegante, commovente
-
8:22 - 8:24in cui i danzatori
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8:24 - 8:27improvvisavano con creatività
sul tema di bambini al paco giochi. -
8:28 - 8:32Il tema di tutto lo spettacolo
era "Sassi e Bastoni". -
8:32 - 8:36E nei loro movimenti i ballerini
rappresentavano provocazioni al parco. -
8:38 - 8:40Alla fine del pezzo,
-
8:40 - 8:43una ballerina con la sindrome di Down
iniziò a dondolarsi -
8:43 - 8:48su una semplice altalena di legno
che faceva parte della scenografia. -
8:48 - 8:51I suoi movimenti erano aggraziati,
-
8:51 - 8:53erano belli.
-
8:53 - 8:57Ma c'era qualcosa che era quasi una sfida
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8:57 - 9:00nel modo in cui si librava
al di sopra del resto. -
9:01 - 9:03Era come guardare una provocazione
-
9:04 - 9:06ed era affascinante.
-
9:08 - 9:12Ero tra il pubblico,
improvvisamente felice. -
9:12 - 9:14E non ero l'unica.
-
9:14 - 9:17Vedevo e sentivo gli altri lì con me.
-
9:18 - 9:21era come se una diga fosse scoppiata.
-
9:21 - 9:24Nell'aria c'era quasi
un senso di sollievo. -
9:25 - 9:28Lo spettacolo era divertente, commovente,
-
9:28 - 9:30ed era intelligente,
-
9:30 - 9:33ma perché era così profondamente gioioso?
-
9:33 - 9:38Cos'era quest'onda che noi,
il pubblico, stavamo cavalcando? -
9:40 - 9:44Prima di quella sera non avevo mai
pensato molto alla disabilità. -
9:44 - 9:46Nonostante avessi dedicato
la mia carriera a arti -
9:46 - 9:49e discipline umanistiche
nell'ambito nonprofit, -
9:49 - 9:54non mi ero mai focalizzata
sul rapporto tra arte e disabilità. -
9:55 - 9:58Tutto quello che sapevo,
lì e in quel momento, -
9:58 - 10:02era che ci volevo portare
i miei figli il giorno dopo -
10:02 - 10:05così che potessero fare
la mia stessa esperienza. -
10:07 - 10:09In qualche modo sapevo
che questo evento specifico, -
10:09 - 10:12questa serata che avevo visto,
-
10:12 - 10:17racchiudeva in sé molto di ciò
che volevo insegnare loro della vita, -
10:17 - 10:22le cose profonde e importanti
che non sempre sappiamo come trasmettere -
10:22 - 10:26ma che vogliamo fortemente
passare ai nostri figli, -
10:26 - 10:29sull'importanza di seguire
le nostre passioni -
10:29 - 10:32e dare prova di ciò
che abita nel nostro profondo, -
10:32 - 10:34dell'umanità, di ciò che ci collega,
-
10:34 - 10:37di ciò che ci porta
in contatto l'uno con l'altro. -
10:37 - 10:39Mi resi conto che ciò che stavo guardando
-
10:39 - 10:43catturava alla perfezione
il potere delle arti. -
10:43 - 10:48Non perché gli artisti fossero
esperti, o professionisti. -
10:48 - 10:49Non lo erano.
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10:49 - 10:50Stavano imparando,
-
10:50 - 10:54portandoci con loro.
-
10:54 - 10:57Ma lo stesso, l'esperienza di guardarli
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10:57 - 11:00fu per me una rivelazione e mi ricordò
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11:00 - 11:04cosa l'arte, nel suo profondo, fa per noi.
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11:04 - 11:08L'arte ci fa uscire da noi stessi.
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11:08 - 11:12Quando siamo commossi
o catturati, o anche provocati -
11:12 - 11:15da un romanzo, una recita o un dipinto
-
11:15 - 11:18o un ballo o una musica,
-
11:18 - 11:22veniamo condotti verso un incontro
in una diversa prospettiva. -
11:22 - 11:25Quindi l'arte, in questo senso,
è sempre una specie di epifania. -
11:25 - 11:28È un momento di rivelazione
-
11:28 - 11:33che ci apre a nuovi paesaggi
e a nuove idee. -
11:33 - 11:36L'arte collegata alla disabilità, quindi,
-
11:37 - 11:40può essere forza esplosiva
-
11:40 - 11:44per quelli di noi che hanno vissuto
fuori da quel mondo. -
11:45 - 11:49Improvvisamente ci fornisce
un punto di connessione, -
11:49 - 11:52un accesso a un modo
completamente nuovo di vedere. -
11:53 - 11:57E questa esperienza può sfondare
quel paradosso del guardare -
11:57 - 11:59che ho descritto prima.
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12:00 - 12:02Molti di noi tra il pubblico quella sera
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12:02 - 12:05avevano ereditato questo modo
di guardare a senso unico, -
12:05 - 12:07anche se non ce ne rendevamo conto.
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12:08 - 12:12Guardare arte creata da persone
con disabilità nello sviluppo -
12:12 - 12:14ha mandato in frantumi quel paradigma.
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12:14 - 12:19La gioia che percepivo tra il pubblico
era una specie di liberazione, -
12:19 - 12:23come il rumore di una gabbia
di vetro che si rompe. -
12:25 - 12:26Guardando la performance,
-
12:26 - 12:31abbiamo visto i talenti
e le abilità degli artisti. -
12:31 - 12:34Abbiamo avuto un assaggio
della loro prospettiva. -
12:34 - 12:38Ci siamo dondolati sull'altalena insieme
alla ballerina con la sindrome di Down -
12:38 - 12:41e abbiamo sentito
la brezza sui nostri visi. -
12:42 - 12:45La freccia ora era in andata e ritorno.
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12:45 - 12:48Qualcuno ci stava guardando a sua volta.
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12:48 - 12:50Quella mia esperienza a teatro
-
12:50 - 12:54pochi anni dopo mi portò
al mio nuovo lavoro -
12:54 - 12:56di direttore generale
della stessa organizzazione, -
12:56 - 12:59Comunità Accesso alle Arti,
-
12:59 - 13:04una nonprofit che promuove e celebra
la creatività nelle persone con disabilità -
13:04 - 13:07attraverso le arti,
visive e dello spettacolo. -
13:08 - 13:12Fondata 23 anni fa, dalla danzaterapeuta
Sandy Newman, -
13:12 - 13:16CATA è all'avanguardia
di un movimento in espansione, -
13:16 - 13:19che a volte è denominato
"arte della disabilità". -
13:20 - 13:22Io sono ancora nuova in questo campo
-
13:22 - 13:26a nuova anche rispetto ai modi
di vedere che ho descritto. -
13:27 - 13:30Ma non è necessario essere impegnati
in un cambiamento di carriera -
13:30 - 13:32perché un'esperienza come la mia
-
13:32 - 13:33vi cambi.
-
13:34 - 13:40L'arte ci spinge ad andare
oltre la beneficenza, oltre la compassione -
13:40 - 13:42per arrivare a qualcosa di più grande,
-
13:42 - 13:44qualcosa di reciproco.
-
13:45 - 13:49Come membri del pubblico,
voi e gli artisti che guardate -
13:49 - 13:53venite reciprocamente arricchiti
dalla partecipazione a quel momento. -
13:54 - 13:58E questo funziona anche
con le arti visive. -
13:59 - 14:02Questo sono autoritratti
fatti a un laboratorio CATA -
14:02 - 14:05condotto dall'artista universitaria
Janice Shields. -
14:06 - 14:08Rivelano molti livelli diversi di abilità,
-
14:08 - 14:12dal tracciare segni, a mescolare
gli acquerelli, -
14:12 - 14:14a fare ritratti dettagliati.
-
14:14 - 14:20Ma tutti loro catturano ciò che succede
quando osserviamo attraverso l'arte. -
14:22 - 14:26Su metà della pagina vediamo
una foto di un artista CATA. -
14:26 - 14:30Sull'altra metà vediamo
l'autoritratto dell'artista. -
14:30 - 14:37Quello che adoro è il fatto
che ci serve la prospettiva dell'artista -
14:37 - 14:39per crearci un'immagine completa,
-
14:39 - 14:41un viso intero.
-
14:42 - 14:47E quell'immagine così completata
sfida gli osservatori -
14:47 - 14:49a fare una sintesi delle due parti:
-
14:49 - 14:51ciò che vediamo inzialmente
-
14:51 - 14:54e ciò che l'artista ci offre
di se stesso, o se stessa. -
14:54 - 14:56Queste opere ci chiedono
-
14:56 - 15:01di ricucire insieme
l'aspetto fisico dell'artista -
15:01 - 15:04con l'immaginazione
che viene dal di dentro -
15:05 - 15:07L'artista qui ci fa un regalo,
-
15:08 - 15:11un'opportunità di vedere in un modo
-
15:11 - 15:16che è autentico, intero,
fondato sulla connessione. -
15:17 - 15:22Questo nuovo modo di vedere ci fa vedere
anche noi stessi in una nuova luce. -
15:22 - 15:25Poiché, se l'antica dinamica
di un "noi" e un "loro" -
15:25 - 15:28era basata su un senso limitato di "loro",
-
15:28 - 15:32era basata anche
su un senso limitato di "noi". -
15:33 - 15:36Se lasciamo che sia
la forza dell'arte a muoverci, -
15:36 - 15:41facciamo spazio alla rivelazione,
alla meraviglia. -
15:42 - 15:46E la forza di quella rivelazione
può stravolgere -
15:46 - 15:49anche i pregiudizi più radicati,
-
15:49 - 15:52persino quelli che non sapevamo di avere.
-
15:53 - 15:57Ci liberiamo delle nostre vecchie lenti
-
15:57 - 16:01e vediamo con occhi nuovi.
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16:03 - 16:07Vediamo che siamo tutti "noi".
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16:08 - 16:12Queste opere d'arte sono state fatte
da artisti con disabilità -
16:12 - 16:14della nostra comunità.
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16:15 - 16:17Andate, e fissate!
- Title:
- L'arte di vedere: come guardare la disabilità | Margaret Keller | TEDxBerkshires
- Description:
-
Qualcuno che ci dice "Non fissare!" potrebbe essere il ricordo che alcuni di noi hanno del nostro primo incontro con una persona disabile. Ed effettivamente, quando si parla di disabilità, la nostra cultura ha collettivamente cercato di evitare tale sguardo.Come possiamo, come individui e come cultura, rovesciare una storia in cui l'atteggiamento educato era quello di non guardare? Come facciamo per imparare la ricchezza e la complessità di un individuo, di una persona che preferisce i gatti, o magari i cani, che ama la cioccolata o che la odia, che è così unico da sfidare qualsiasi categorizzazione? Come facciamo a guardare, per davvero, la disabilità?
- Video Language:
- English
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDxTalks
- Duration:
- 16:34