Questa è la pace di Cristo, l'amore di Dio ~ Meditazione guidata con Mooji il giorno di Natale

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Siamo lieti di condividere questa meditazione guidata con Mooji per celebrare, in questo giorno di Natale, il messaggio universale e la presenza di Cristo.

Questa meditazione guidata è un'opportunità di buon auspicio per una contemplazione profonda, durante la quale Moojibaba ci indica e ricorda che la consapevolezza pura ed eterna è la nostra vera sorgente e dimora.

“Quando non sei assolutamente niente,
scopri galassie d'amore,
universi di pace, oceani di gioia.
Il paradosso è che devi rinunciare a tutto,
per ritrovare tutto.
Era questo a cui Cristo si riferiva, quando ha detto:
"Colui che perde tutto, trova tutto".
Colui che rinuncia alla propria vita per la verità,
trova la vita eterna.
Adesso è arrivato per te il momento di comprendere
il significato di alcuni di questi antichi paradossi”.
~ Mooji

La meditazione si è svolta a Monte Sahaja, in Portogallo, il 25 dicembre 2020.

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#Mooji​​​​​​​​​ #satsang​​​​​​​​​ #spiritualità​​​​​​​​​ #advaita​​​​​​​​​ #nondualità​​​​​​​​​ #risveglio

[Video sottotitolato in italiano]

Questa è la pace di Cristo, l'amore di Dio
Meditazione guidata con Mooji il giorno di Natale

[Mooji] Namasté a tutti e felice Natale a voi,
ovunque vi troviate sul pianeta.

Grazie infinite per esservi uniti a noi stamattina

e oggi, ci riuniamo per condividere
questa meditazione guidata,

in onore e venerazione
di Gesù Cristo nostro Signore.

Oggi, si dice che sia il suo compleanno
e noi ricordiamo la sua nascita.

Quindi, grazie per esservi uniti a noi e...

La meditazione di questa mattina
durerà dai trenta ai quaranta minuti circa.

Molti di voi, se non tutti, hanno già
partecipato a sedute di silenzio con me,

per cui, non ho molti consigli da darvi,
mettetevi comodi, semplicemente.

Quando udite delle parole scaturire da me,
dal mio cuore, saranno del tutto spontanee;

non c'è nulla di pianificato,
queste meditazioni semplicemente si rivelano,

quindi, scaturiscono dal mio cuore,
dallo spirito della verità.

Vi ringrazio molto e per favore, mettetevi comodi.

Abbiate l'atteggiamento che state per unirvi
intimamente, se non lo siete già,

allo Spirito di Cristo, qui, ora.

Le nostre meditazioni
non sono momenti per farci sentire bene,

non hanno lo scopo
di darci un'esperienza di mezz'ora,

ma vogliono reintrodurre, ricordare, sottolineare,

dirigere l'attenzione sulla quiete
che è dentro di noi,

su quell'essere vasto e illimitato
che chiamiamo il Sé.

Non essendo un'entità né una forma,
è la radice di tutta l'esistenza senziente;

è sempre la stessa,
che vi troviate su questo pianeta o su un altro,

o a quale specie apparteniate, non importa:

è sempre la stessa solida e immutabile
coscienza di Nirguna Brahman.

Quindi, oggi, in onore al Signore Gesù Cristo,
buon Natale a tutti voi, ovunque siate,

guardando al suo significato più profondo
che Cristo ha portato,

quando fu inviato sulla Terra
più di duemila anni fa,

quello di ristabilire e rafforzare
la connessione degli esseri umani

con l'Essere Supremo dell'universo,
che lui chiamava Padre.

E vale anche per noi:
non siamo estranei allo spirito della verità,

abbiamo creduto di esserlo solo a causa
dell'immaginazione e dei condizionamenti

e così doveva andare per un po'.
Ma voi che siete qui, oggi,

presumo vi sentiate chiamati,
che questa sia la stagione del vostro risveglio

e che possiate di nuovo immergervi
nel vostro intero essere

nello Spirito della verità,
che è la verità del vostro Sé,

indivisibile, mai creato, mai nato,
imperituro, puro, beato e perfetto.

Grazie. Dunque, ora...

Sto per suonare la campanella.

Mentre mi ascoltate, oggi,
per tutto il tempo che trascorrerò con voi così,

non vi chiedo di immergervi nei pensieri,

ma più nel silenzio del vostro essere.

Le mie indicazioni vi inviteranno
a dimorare nel vostro cuore,

che è uguale al mio,
al cuore di Gesù Cristo nostro Signore

e a quello di tutti i santi,
i profeti e i saggi del mondo;

è lo stesso luogo al di là dell'aspetto, dei nomi
e delle forme che sono soggette al tempo,

quel luogo che è al di là del tempo,
che è il nostro stato naturale.

Quando lo conosceremo, la nostra vita,
nella sua espressione, porterà frutti straordinari,

ci accorgeremo che la vita non è nostra nemica,
non eviteremo di viverla,

ma faremo sì che rifletta l'armonia
che è la natura del nostro cuore.

Grazie, grazie, grazie. Om.

Om.

A meditazione ultimata risuonerò la campanella:

significherà che termina la sessione,
per oggi, nulla di più,

non è la fine di ciò
in cui siete sempre invitati a entrare

e in cui esorto la vostra attenzione e la mente
a immergersi sempre di più,

finché scoprirete che siete sempre stati qui.

Così sia. Così sia.

Alleluia. Amen. Alhamdulillah. Om.

[Suono della campanella]

Mentre siete seduti qui, proprio là dove siete,

la mente e l'attenzione
sono già sotto il potere della grazia

cosicché l'attenzione viene piacevolmente
attirata all'interno, nel cuore dell'essere.

Non c'è nessuna tensione né sforzo.

La grazia è con voi.

La grazia sta agendo sulla vostra attenzione,
sul vostro modo di operare

per armonizzarli e allinearli nel luogo del cuore.

Siete qui.

Quando l'attenzione non è aggrappata a qualcosa,

e non segue i sensi o la mente,

siete spontaneamente nel vostro reale stato
di consapevolezza priva di forma.

È esattamente così.

Ora, se sorge qualche movimento nella mente,
non allarmatevi per questo,

lasciate semplicemente che scorra via da sé,
senza il vostro coinvolgimento.

Qualsiasi cosa appaia sullo schermo
della mente e della coscienza,

accade da sé, a forza dell'abitudine
e non c'è bisogno che ve ne occupiate.

Riposate nella consapevolezza,
e non ci sarà alcun conflitto.

Questo è il vostro momento;
è il vostro tempo con Dio.

Quando siete consapevoli dei movimenti
che possono sorgere dalla mente

o delle energie naturali che scorrono
e sono l'espressione della forza vitale,

non lasciate che vi disturbino.

Voi vi trovate dietro tutto questo,
in quanto il naturale,

silenzioso e distaccato osservatore

di tutto ciò che può apparire
nella mente o nel corpo.

Non sono cose nuove:
ciò che è nuovo è esserne consapevoli.

Ciò che siete, non può essere spostato
dai movimenti della mente e del corpo.

C'è una quiete qui, una quiete naturale,

non c'è qualcosa che cerca di stare quieto:

è già qui.

Siate consapevoli di questo.

Non costruiremo né creeremo alcuno stato.

Questo tempo è dedicato solo a scoprire

e a vedere la naturalezza
di ciò che è eterno dentro di voi.

Ottimo.

Ora che siete qui,
ricordatevi che non siete in attesa di qualcosa;

non ci viene chiesto di aspettare
un evento o un accadimento,

per cui, nessun avvenimento o movimento
vi dovrebbe riguardare.

Non state facendo né disfacendo nulla,

semplicemente, siete.

Questo silenzio si rivela,

e ora è un momento decisamente perfetto,

proprio perché siete disposti a riposare
e a rimanere in 'ciò che è',

la sola e unica cosa che esista in voi
in modo naturale e immutabile:

il vostro stesso essere.

Ripeto: non stiamo andando da qualche parte;

non vi sto portando a fare un viaggio:

semplicemente, siete qui.

Per favore, non provate a immaginare nulla,

quale che sia la cosa immaginata
avrà un aspetto o qualche forma:

nessuna di queste è permanente, vanno e vengono,

esattamente come le nuvole
che fluttuano nel cielo infinito e immutabile.

Non siete in attesa.

A volte, nella mente
può subentrare un po' di irritazione,

perché è abituata a esprimersi
attraverso le attività

e a ottenere la vostra attenzione.

Non vi state opponendo alla mente,
state semplicemente riposando nel Sé.

Questo non è niente di nuovo;

ciò che state scoprendo di nuovo
è l'unica cosa che sia autentica e immutabile

e tuttavia, non è stagnante:

è sempre presente, sempre consapevole.

Non è duale,

non è nemmeno una funzione,

ma quando le varie funzioni
del corpo-mente appaiono,

sono espresse e percepite in Quello.

Non siete a favore né contrari a nulla.

Ponete l'attenzione
solo su questo naturale stato dell'essere.

È già qui,

non si sta nascondendo.

Sebbene possa sembrare nascosto,

è solo apparentemente celato
dal gioco della distrazione

che arriva quando inseguiamo i pensieri,
le sensazioni e l'identità.

Ora però, siete semplicemente qui.

Guardate cosa vuol dire essere presenti,

ma senza aspettare nulla

e senza visualizzare nulla.

Questa è la maturità dell'essere.

Non state incrementando qualcosa,

non state cercando di soddisfare
qualche aspettativa:

siete nel vero nucleo del vostro stesso Sé.

Questa pace che state scoprendo e che siete,

si potrebbe dire che è il profumo stesso,
il dolce profumo di 'ciò che è'.

Questa pace non arriva e non se ne va.

Questo silenzio è sempre presente.

Solo quando siamo distratti
dai sensi o dalla mente,

ci sentiamo, in un certo senso, separati da Questo,

In realtà, però, non ne siamo mai separati,

facciamo semplicemente l'esperienza
della nostra immaginazione.

Questa pace,

tutti i ricercatori della verità
la desiderano e la cercano.

Questo silenzio,

questa purezza della presenza,

questo luogo di completo riposo,

è il vostro stato naturale.

Qualunque cosa sembri entrare
in questo stato o uscirne,

sono solo movimenti della mente, il sé immaginato.

Ora, potete vedere che non c'è differenza

tra voi e la pace: sono un tutt'uno,

allo stesso modo in cui il fiore
e la sua flagranza sono una cosa sola.

Tuttavia, voi siete più della fragranza,

siete la vera essenza, il fiore stesso.

Sto usando un termine
che implica una figura e un oggetto:

voi non siete un oggetto, come non lo è il Sé;

il Sé è al di là dell'oggetto,
al di là anche del soggetto.

Tutto ciò che percepite
attraverso la mente o i sensi,

appartiene al traffico dell'esistenza,
sono andirivieni della mente e del corpo

osservati dall'ineffabile, dall'immutabile.

Siate consapevoli di questo,

prestateci molta attenzione,

affinché non vi sia l'illusione che possa svanire
o che possiate perderne il contatto:

tali parole potrebbero essere pronunciate
solo dal sé immaginario,

ma voi siete dall'altro lato,

in cui anche l'identità immaginaria,
che cerca di unirsi al Sé,

viene vista come un'apparizione momentanea
nell'immutabile immensità del Sé.

Gesù conosceva, conosce ed è questa pace.

Tutti gli esseri risvegliati sono un tutt'uno
con questa pace, potremmo dire,

e con la luce che scaturisce da essa.

Non voglio usare delle parole:
la parola da sola, non può trasmettere 'ciò che è'

può solo indicarlo.

Ora,

le parole che vi rivolgo possono essere dirette.

Non c'è alcun posto in cui andare
per ascoltare ciò che sto dicendo.

Cogliendo questo nella sua pienezza,

siete in grado di agire nella vita
nel più naturale dei modi,

senza pretese, senza imbarazzo,
scorrendo come l'acqua.

Come mai? Perché non siete colui che agisce.

Persino la sensazione di essere il pensatore,
finirà col sembrarvi distante, per così dire:

i pensieri non avranno più l'intensità
e l'influenza che hanno

quando immaginiamo di essere solo la persona.

La stessa persona che tendiamo tanto
a considerare la realtà del nostro essere

diventa temporanea, effimera, mutevole,
nell'assoluta quiete del Sé.

Ricordatevi che essere quieti
non è qualcosa che fate,

quel silenzio non ha un esecutore,
non c'è qualcuno che lo ottiene,

è già così.

Siete in questo corpo,
ma non siete dei prigionieri nel corpo:

è il vostro veicolo.

Non preoccupatevi di questo
e restate così come siete adesso.

Ora, fate attenzione:
questa non è una vostra esperienza,

non è l'esperienza di qualcuno,
siete l'esperienza stessa.

È una cosa molto atipica da dire,
perché quando siamo nello stato della persona,

siamo spontaneamente in una condizione di dualità,

per cui sentiamo di dover fare qualcosa
e quale che sia, la facciamo.

Ora però, che siamo qui,
potete vedere che anche le mie parole

sorgono come un movimento
nell'immensità della vostra quiete

e nella vitalità dell'essere.

Qualche volta, potreste persino avvertire
un senso di distrazione, stanchezza o altro:

siatene consapevoli.
La consapevolezza in sé non si stanca.

La consapevolezza non va alla deriva.

La consapevolezza e il Sé sono un tutt'uno.

Quante persone hanno desiderato tanto
e stanno ancora cercando di trovare questa pace?

Pensiamo che il Sé vada e venga,

o che la pace, lo spazio e la gioia
siano di passaggio,

ma pensiamo queste cose solo quando
siamo distratti da ciò che, semplicemente è.

Quando sapete questo,

ogni aspetto della vostra espressione
viene spontaneamente benedetto,

portando in sé il silenzio, la profondità
e la pace, dalla quale scaturiscono.

Lo sapete.

Potrebbe sorgere il pensiero: "Come faccio a...
Quando inizio le mie attività, lo perdo",

quella è immaginazione, non è la verità.

Fate prima a perdere il senso di voi stessi
che la verità del Sé.

La meditazione, la preghiera, le contemplazioni

servono solo a spezzare la presa della distrazione

che vi distoglie dal vostro stato naturale.

Il vostro assorbimento in Questo
è un processo continuo e costante

che avviene per grazia, non basta lo sforzo umano.

Accettatelo.

Che gioia condividere in questo modo,

perché ciò che io...

Il riscontro energetico che sento provenire da voi

dimostra che le mie indicazioni e le mie parole
stanno scorrendo molto bene nel vostro essere:

vi indicano qualcosa di cui ora,
potete essere consapevoli senza sforzo.

Dico 'senza sforzo', perché a volte,
la mente crede ci voglia quello,

ma c'è sforzo solo quando
siamo in uno stato di distrazione,

quando, in un certo senso,
onoriamo il senso della persona

che è spontaneamente portata a sentirsi
separata dalla sua fonte, dal Sé divino.

Ma adesso siete qui.

Non c'è nulla a cui aggrapparvi
e non ce n'è bisogno.

Semplicemente prestate attenzione.

Questo, il Sé,
la vera radice e il fondamento dell'essere,

è privo di sforzo e naturale.

Certo, non vi dico di restare seduti
su una sedia comoda per tutta la vita,

ma ora, in questo momento,
è estremamente importante che registriate,

che scopriate

e confermiate

l'immutabilità della vostra vera natura.

Ovunque andiate, ovunque vada il corpo,
non è il corpo che porta l'essere,

di fatto, è l'essere che porta il corpo.

Queste cose che vi dico stanno diventando
sempre più naturali per voi:

ne prendete coscienza.

Ripeto: ricordatevi
che non vi sto indicando un evento,

qualcosa da aspettarvi, nel futuro.
No, è adesso, in questo momento, ora.

Un 'adesso' che si trova al di là del tempo.

Chi capirebbe una cosa del genere?

La comprensione stessa si rivela in voi.

Ciò che descrivo, è qualcosa che è già così,

ora, dovete prenderne coscienza,
riconoscerlo e confermarlo.

Onorate questa conferma.

Vi ritroverete sempre più attratti da Questo.

Più meditate,
ricordate e riconoscete il Sé non duale

più lo farete, più scoprirete la naturalezza
e la semplicità di essere,

ve ne innamorerete,
con un amore che salva dalla morte.

Cosa significa 'morte'?

Essere inconsapevoli di noi stessi
è una sorta di morte.

Ora, ci sono due cose che a volte accadono
quando siamo in concentrazione intensa:

o c'è la sensazione di addormentarsi,
o vi accorgete che qui siete del tutto svegli,

che c'è, qui, un senso di vitalità,
che travalica lo stato di sonno e di veglia,

e permette comunque il flusso del sonno,
della veglia e delle attività.

La verità non si oppone all'attività,

ma le attività della vita, se vissute senza
consapevolezza cosciente della loro fonte,

comportano una certa aggressività,
resistenza, paura e lotta.

Non adesso, però:
siete qui, nel cuore del cuore stesso.

Non c'è una posizione particolare
in cui dovete stare seduti o muovervi:

dedicate semplicemente del tempo,
ogni giorno, a sedervi,

per osservare e fare luce sul vostro essere,

e vedrete che si rifletterà in ogni
vostra espressione, nel corso della giornata.

Non diminuirà, né si indebolirà,
anzi, diventerà sempre più forte,

ma senza sforzo, senza prepotenza,

attraverso la vostra accettazione,
la vostra resa totale e l'amore,

verrà spazzato via tutto:
la distrazione, la paura e la persona.

Molto bene.

Ripeto: osservate,

siete qui, quieti, senza aspettative.

Non siete qui, perché non vi state muovendo:

presto vi accorgerete che il movimento
non interferisce e non ostacola il Sé;

nulla può ostacolarlo,

ma siccome vivevamo nella condizione
che chiamiamo 'sonno spirituale',

ovvero, l'inconsapevolezza del nostro Sé,

o una consapevolezza di noi stessi
limitata al corpo-mente,

queste parole possono sembrare
troppo forti o strane,

a qualcuno che le ascolta per la prima volta.

Siate anche consapevoli
dello spazio che è nelle mie parole;

siate consapevoli del loro significato,
ma pure dello spazio in cui sorgono

dal quale stanno dango le indicazioni

e nel quale riposano:

emergono da questa immensità di pace,

in modo naturale e privo di sforzo.

Viene prima ed è al di là di ogni inizio o fine.

Non serve neanche dire,
di essere consapevoli dell'identità personale,

l'essere non vuole neanche guardarla:
è una cosa di poca importanza.

Il senso dell'identità personale è cresciuto

solo perché non abbiamo
prestato attenzione al nostro Sé.

Siete qui.

Questa è la pace di Cristo,

è l'amore di Cristo, l'amore di Dio;

proviene dal Cristo di Dio e dal Dio di Cristo:

è il nostro essere fondamentale ed essenziale.

Non è un dono.

Potreste ricevere in dono la grazia
di riconoscerlo,

ma il vostro Sé, non lo potete ricevere.

Al momento, il nostro senso dell'identità
si sta fondendo sempre di più

con la sua stessa radice,
il fondamento stesso dell'essere.

Quando abbiamo speso molto tempo
in uno stato di distrazione,

sembra difficile persino poter udire le mie parole

perché per alcuni,
c'è una certa opposizione carnale nella mente,

ma ritengo che la stragrande maggioranza di voi

si senta nel suo elemento naturale.

Comunque, il Sé non è un elemento.

Non ci sono parole per descriverlo.

Per ora, osservate la sensazione 'io sono',
è sufficiente,

e non lasciate che si attacchi
a nessuna condizione o intenzione.

Anche passando dalla porta dell' 'io sono',

dietro la porta stessa dell' 'io sono',
c'è il Sé infinito.

Non indicherò nessun luogo: non ce ne sono.

Prendiamoci qualche istante per rimanere
in questo silenzio senza parole.

In verità, le mie parole provengono
da questo luogo privo di parole.

Questo, ciò che è qui, non è un fare.

Un po' di sforzo andava fatto, all'inizio,

per portare l'attenzione alla sua stessa fonte;
questo va fatto,

e fate in modo di dimorare alla fonte,
finché non avverrà senza sforzo.

Ripeto: ponete l'attenzione
su questo naturale silenzio e quiete,

su questa quiete priva di forma dentro di voi.

Tenete presente, che non c'è attesa né aspettativa:

Quello è già completo in sé.

È venuto per soddisfare ogni aspirazione,
ogni anelito.

In questo modo,

le tendenze della mente a distrarsi si placheranno,

se non l'hanno già fatto.

Questa è la pace a cui si accenna nella Bibbia:
la pace che supera anche la comprensione.

In alcune persone,
viene esperita in maniera talmente potente,

che per un po' di tempo,
non riescono nemmeno a muoversi,

il corpo diventa molto pesante,
come fosse carico del peso della pace.

Per altri, tutto diventa leggero come una piuma,

leggero come l'aria.

Non identificatevi con nessuna forma,
per quanto possa sembra bellissima.

Rimanete così come siete.

Cristo stesso disse: "Vi do la mia pace",

sebbene chi l'avrebbe ricevuta
l'avesse già dentro di sé;

ma non vi aveva accesso, perché il suo essere
era pieno del chiasso della mente e della persona.

Questo era il darshan di Gesù,
perché il suo potere poteva trasmettere,

illuminava l'essere
di tutti coloro che lo accoglievano,

che avevano fede in lui.

Questa pace non l'avete immaginata, né creata:

è il Sé mai creato,

privo di limiti,

immutabile,

mai creato, mai nato, imperituro, beato, appagato,

eterno, perfetto.

Questo è l'autentico anelito dell'essere umano.

Questo è ciò che significa 'tornare a casa'.

Quando siete tornati a casa,
nella vostra realizzazione,

una luce immensa inonda il mondo,

portando pace e armonia.

Se dentro di voi avvertite qualcosa che brucia,
una forte energia, accettatela adesso,

pure questa è la grazia di Dio.

Non lasciatela interpretare
o analizzare dalla mente,

ricevete, semplicemente,
il dono del vostro stesso Sé,

del Sé divino che si sta risvegliando
in voi, in quanto voi,

in cerca della sua stessa permanenza
e del suo riposo completo.

Questa è la scoperta.

Grazie.

Ovunque andiate,

qualunque cosa facciate,

ricordate Questo,

siate un tutt'uno con Questo, fatelo vostro.

Questo significa amare e onorare Dio.

Questa è la presenza del Cristo vivente.

Questo è il compimento della vita umana.

Vi guiderà e vi educherà dall'interno,

renderà dolce il vostro essere, gentile e paziente;

sarete capaci di onorare,

sarete giusti, fedeli e autentici.

Questo si chiama riconquistare se stessi,

risvegliarsi dall'inganno, dall'illusione.

Dimorate in Quello.

Om.

Prima di finire oggi, vi chiedo una cosa:

qualunque cosa si agiti
nel vostro essere o nella vostra mente,

lasciatela andare,

abbandonate tutto al Sé divino.

Rimanete completamente vuoti.

Non pensate più.

Siate colmi della potenza dello Spirito Santo.

Non ci siamo riuniti per un bel momento natalizio,

ma per presentare
e ripresentare la luce, la saggezza,

l'amore e lo Spirito di Cristo
che è in ciascuno di noi.

Buon Natale.

Resterò seduto in silenzio con voi
per alcuni minuti,

in questo campo in cui siamo unicità.

Ricordatevi che se il corpo se ne va,
non significa che ve ne andate pure voi.

Se la mente saltella qua e là,
non significa che lo fate pure voi.

Conoscete voi stessi in quanto Questo,
l'imperituro,

e siate felici.

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