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Young-ha Kim: Siate artisti, ora!

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    Il tema del mio discorso oggi è
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    "Siate artisti, adesso."
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    Quando viene sollevato l'argomento, molti
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    diventano tesi e fanno resistenza:
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    "L'arte non mi dà da mangiare, e ora sono occupato.
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    Devo andare a scuola, trovare un lavoro,
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    mandare i figli a scuola..."
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    Pensate: "Sono troppo occupato.
    Non ho tempo per l'arte."
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    Ci sono centinaia di ragioni per cui
    non possiamo fare gli artisti proprio ora.
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    Non vi vengono in mente?
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    Ci sono talmente tante ragioni
    per cui non possiamo esserlo,
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    certo, non siamo sicuri del motivo
    per cui dovremmo esserlo.
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    Non sappiamo perché dovremmo essere artisti,
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    ma abbiamo molte ragioni
    per cui non dovremmo esserlo.
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    Perché la gente resiste immediatamente
    all'idea di associare se stessa all'arte?
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    Forse pensate che l'arte sia per chi ha talento
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    o per chi è professionalmente
    e accuratamente formato.
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    E qualcuno di voi potrebbe pensare che si è
    allontanato troppo dall'arte.
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    È probabile, ma non credo.
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    Questo è il tema del mio discorso di oggi.
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    Siamo tutti nati artisti.
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    Se avete figli, sapete cosa intendo.
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    Quasi tutto quello che fanno i bambini è arte.
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    Disegnano con le matite sul muro.
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    Ballano con Son Bam Bi in televisione,
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    anche se non la si può chiamare danza di Son Dam Bi -- diventa la danza del bambino.
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    Ballano una danza strana
    e impongono il proprio canto a tutti.
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    Magari la loro arte la riescono
    a sopportare solo i genitori,
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    e proprio perché fanno pratica tutto il giorno,
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    onestamente la gente si stanca un po'
    di avere bambini intorno.
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    Talvolta i bambini interpretano dei mono-drammi --
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    le case di bambole sono in realtà
    un mono-dramma o uno spettacolo.
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    E alcuni bambini, diventando grandi,
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    iniziano a mentire.
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    Di solito i genitori ricordano la prima volta
    che i propri figli mentono.
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    Rimangono scioccati.
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    "Ora mi mostri la tua vera personalità", dice mamma.
    Pensa: "Perché ha preso tutto dal padre?"
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    Gli domanda: "Che tipo di persona diventerai?"
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    Ma non dovete preoccuparvi.
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    Il momento in cui i bambini iniziano a mentire
    è l'inizio del racconto.
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    Parlano di cose che non hanno visto.
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    È fantastico. È un momento meraviglioso.
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    I genitori dovrebbero festeggiare.
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    "Urrà! Mio figlio ha finalmente iniziato a dire bugie!"
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    Perfetto! Dobbiamo festeggiare.
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    Per esempio, un bambino dice, "Mamma, sai che ho incontrato un alieno tornando a casa."
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    La tipica mamma risponde,
    "Non dire stupidaggini."
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    Un genitore ideale è colui che risponde:
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    "Veramente? Un alieno? Che aspetto aveva?
    Ha detto qualcosa?
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    Dove l'hai incontrato?"
    "Davanti al supermercato".
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    In una conversazione come questa,
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    il bambino deve capire cosa dire per continuare
    a sostenere quello che ha iniziato.
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    Si sviluppa presto una storia.
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    Certo, è una storia infantile,
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    ma pensare una frase dopo l'altra
  • 3:01 - 3:05
    è la stessa cosa che fa uno scrittore professionista come me.
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    In sostanza non sono diversi.
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    Roland Barthes ha detto una volta
    dei romanzi di Flaubert,
  • 3:10 - 3:13
    "Flaubert non ha scritto un romanzo.
  • 3:13 - 3:16
    Ha semplicemente collegato una frase dopo l'altra.
  • 3:16 - 3:20
    L'eros tra le frasi: quella è l'essenza
    del romanzo di Flaubert."
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    È giusto -- un romanzo, in sostanza,
    consiste nello scrivere una frase,
  • 3:23 - 3:27
    poi, senza violare lo scopo della prima,
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    scrivere la frase successiva.
  • 3:28 - 3:30
    E continuare a fare collegamenti.
  • 3:30 - 3:32
    Date un'occhiata a questa frase:
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    "Quando Gregor Samsa si risvegliò una mattina da sogni inquieti si ritrovò nel suo letto trasformato in un insetto gigantesco."
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    Sì, è la prima frase de "La Metamorfosi"
    di Franz Kafka.
  • 3:37 - 3:40
    Scrivere una tale frase senza senso
  • 3:40 - 3:42
    e continuare per giustificarla,
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    il lavoro di Kafka è diventato un capolavoro della letteratura contemporanea.
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    Kafka non ha mostrato il lavoro a suo padre.
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    Non era in buoni rapporti con suo padre.
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    Ha scritto queste frasi per conto suo.
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    Se l'avesse mostrato, suo padre avrebbe detto:
    "Mio figlio ha perso la testa".
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    Ed è vero. Fare arte è come diventare pazzi
  • 4:01 - 4:03
    e giustificare la frase successiva,
  • 4:03 - 4:06
    che non è molto diverso da quello
    che fanno i bambini.
  • 4:06 - 4:08
    E il bambino che inizia a mentire
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    sta facendo il primo passo verso la narrazione.
  • 4:11 - 4:14
    I bambini fanno arte.
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    Non si stancano e si divertono a farlo.
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    Qualche giorno fa ero sull'isola di Jeju.
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    Alla maggior parte dei bambini che è in spiaggia piace giocare nell'acqua.
  • 4:22 - 4:25
    Ma alcuni di loro passano un sacco di tempo
    sulla spiaggia,
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    a fare montagne e mari -- beh, non mari,
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    ma cose diverse -- persone e cani, ecc.
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    Ma i genitori dicono loro,
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    "Verrà tutto portato via dalle onde."
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    In altre parole, è inutile.
  • 4:36 - 4:37
    Non ce n'è bisogno.
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    Ma ai bambini non interessa.
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    Si divertono in quel momento
  • 4:40 - 4:42
    e continuano a giocare nella sabbia.
  • 4:42 - 4:45
    I bambini non lo fanno perché
    qualcuno ha detto loro di farlo.
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    Non viene detto loro dal capo
  • 4:46 - 4:49
    o da altri, lo fanno e basta.
  • 4:49 - 4:55
    Quand'eravate piccoli, scommetto che vi divertivate con l'arte primitiva.
  • 4:55 - 4:59
    Quando chiedo ai miei studenti di scrivere qualcosa sul loro momento più felice,
  • 4:59 - 5:05
    molti scrivono della loro prima esperienza artistica da bambini.
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    Imparare a suonare il piano per la prima volta e suonare a quattro mani con un amico,
  • 5:08 - 5:13
    o interpretare una ridicola parodia con amici, come degli idioti -- cose così.
  • 5:13 - 5:16
    O il momento in cui avete sviluppato il primo film girato con una vecchia telecamera.
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    Parlano di questo tipo di esperienze.
  • 5:18 - 5:21
    Avete per forza un momento del genere.
  • 5:21 - 5:23
    In quel momento, l'arte vi rende felici
  • 5:23 - 5:24
    perché non è lavoro.
  • 5:24 - 5:27
    Il lavoro non vi rende felici, vero?
    Per lo più è duro.
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    Lo scrittore francese Michel Tournier
    ha un famoso detto.
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    È un po' malizioso.
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    "Il lavoro è contro la natura umana.
    La prova è che ci stanca."
  • 5:37 - 5:38
    Perché il lavoro dovrebbe stancarci
    se fosse nella nostra natura?
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    Giocare non ci stanca.
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    Possiamo giocare tutta la notte.
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    Se lavorassimo tutta la notte,
    dovrebbero pagarci gli straordinari.
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    Perché? Perché è stancante e ne sentiamo la fatica.
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    Ma i bambini di solito fanno arte per divertimento.
    È un gioco.
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    Non disegnano per vendere il proprio lavoro a clienti
  • 5:54 - 5:57
    o suonano il piano per guadagnare per la famiglia.
  • 5:57 - 6:00
    Certo, c'erano bambini che lo dovevano fare.
  • 6:00 - 6:01
    Conoscete quest'uomo, vero?
  • 6:01 - 6:05
    Ha dovuto girare per l'Europa per sostenere
    la propria famiglia --
  • 6:05 - 6:07
    Wolfgang Amadeus Mozart --
  • 6:07 - 6:10
    ma è stato secoli fa, quindi possiamo dire che è un'eccezione.
  • 6:10 - 6:14
    Sfortunatamente, a un certo punto la nostra arte -- un piacevole passatempo -- finisce.
  • 6:14 - 6:18
    I bambini devono andare a lezione, a scuola,
    fare i compiti
  • 6:18 - 6:21
    e naturalmente prendono lezioni di piano o di danza,
  • 6:21 - 6:23
    ma non si divertono più.
  • 6:23 - 6:26
    Vi viene detto di farlo e non c'è gara.
    Come può essere divertente?
  • 6:26 - 6:32
    Se siete alle elementari e disegnate ancora sul muro
  • 6:32 - 6:36
    sicuramente avrete problemi con la mamma.
  • 6:36 - 6:40
    Inoltre,
  • 6:40 - 6:42
    se continuate a comportarvi da artista da grande,
  • 6:42 - 6:46
    sentirete una pressione crescente --
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    la gente metterà in discussione le vostre azioni
    e vi chiederà di comportarvi correttamente.
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    Ecco la mia storia: ero in terza media e mi candidai a un concorso di disegno a scuola a Gyeongbokgung.
  • 6:58 - 7:01
    Facevo del mio meglio, e il mio insegnante
    venne da me
  • 7:01 - 7:05
    e mi chiese, "Cosa stai facendo?"
  • 7:05 - 7:06
    "Sto diligentemente disegnando", ho detto.
  • 7:06 - 7:08
    "Perché usi solo il nero?"
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    Certo, stavo impazientemente colorando
    il blocco di nero.
  • 7:11 - 7:14
    E spiegai,
  • 7:14 - 7:17
    "È una notte buia e un corvo
    è appollaiato su un ramo."
  • 7:17 - 7:18
    Il mio insegnante disse,
  • 7:18 - 7:23
    "Veramente? Beh, Young-ha, magari non sarai bravo a disegnare, ma hai talento per la narrazione."
  • 7:23 - 7:26
    Magari.
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    "Ti farai beccare, birbante!" fu la risposta.
  • 7:29 - 7:30
    "Ti farai beccare!" disse
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    Dovevi disegnare il palazzo, il Gyeonghoeru, ecc...
  • 7:33 - 7:35
    invece coloravo tutto di nero,
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    così mi trascinò fuori dal gruppo.
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    C'erano anche un sacco di ragazze,
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    è stato terribilmente umiliante.
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    Nessuna delle mie spiegazioni
    o scuse furono ascoltate,
  • 7:45 - 7:48
    e passai veramente un brutto momento.
  • 7:48 - 7:53
    Se fosse stato un insegnante ideale, avrebbe risposto come dicevo prima,
  • 7:53 - 7:55
    "Young-ha potrebbe non avere talento per il disegno,
  • 7:55 - 7:59
    ma ha un dono per le storie, e mi avrebbe incoraggiato.
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    Ma un tale insegnante si trova di rado.
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    Più avanti, sono cresciuto e sono andato nelle gallerie europee --
  • 8:05 - 8:07
    ero uno studente universitario --
    ho pensato fosse ingiusto.
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    Guardate cosa ho trovato.
    (Risate)
  • 8:12 - 8:17
    Lavori come questo erano appesi a Basilea
    mentre io venivo punito
  • 8:17 - 8:22
    in piedi davanti al palazzo con il mio
    disegno in bocca.
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    Guardate questo. Non sembra carta da parati?
  • 8:25 - 8:27
    L'arte contemporanea non si spiega con una storia contorta come la mia.
  • 8:27 - 8:31
    Non si parla di nessun corvo.
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    La maggior parte dei lavori non ha titolo,
    Senza Titolo.
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    Comunque, l'arte contemporanea nel 20esimo secolo
  • 8:37 - 8:43
    significa fare qualcosa di strano e riempire il vuoto con una spiegazione e un'interpretazione --
  • 8:43 - 8:44
    in pratica quello che facevo io.
  • 8:44 - 8:47
    Certo, il mio lavoro era amatoriale,
  • 8:47 - 8:50
    ma vediamo altri esempi famosi.
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    Questo è Picasso.
  • 8:53 - 8:59
    Attaccò manubri a un seggiolino di bicicletta e lo
    chiamò "Testa di Toro". Vi sembra convincente, vero?
  • 8:59 - 9:03
    Poi, un orinatoio fu posizionato accanto
    e intitolato "Fontana".
  • 9:03 - 9:05
    Questo era Duchamp.
  • 9:05 - 9:09
    Riempire il vuoto tra la spiegazione e un atto strano
    con delle storie --
  • 9:09 - 9:13
    è davvero questo l'arte contemporanea.
  • 9:13 - 9:15
    Picasso fece una dichiarazione,
  • 9:15 - 9:19
    "Non disegno quello che vedo, ma quello che penso."
  • 9:19 - 9:22
    Sì, significa che non dovevo disegnare Gyeonghoeru.
  • 9:22 - 9:26
    Se solo allora avessi saputo quello che aveva detto Picasso. Avrei potuto rispondere al mio insegnante.
  • 9:26 - 9:29
    Sfortunatamente, i piccoli artisti dentro di noi
  • 9:29 - 9:35
    vengono soffocati prima ancora di combattere contro gli oppressori dell'arte.
  • 9:35 - 9:36
    Vengono rinchiusi.
  • 9:36 - 9:38
    Questa è la nostra tragedia.
  • 9:38 - 9:43
    Cosa accade quando i piccoli artisti vengono rinchiusi, banditi, uccisi?
  • 9:43 - 9:44
    Il nostro desiderio artistico non se ne va.
  • 9:44 - 9:47
    Vogliamo esprimerlo, vogliamo rivelare noi stessi,
  • 9:47 - 9:53
    ma con la morte dell'artista, il desiderio artistico si rivela in forme oscure.
  • 9:53 - 9:55
    Nei bar karaoke ci sono sempre persone che cantano
  • 9:55 - 9:58
    "She's Gone" o "Hotel California",
  • 9:58 - 10:00
    che imitano i riff della chitarra.
  • 10:00 - 10:03
    Di solito sono terribili. Davvero terribili.
  • 10:03 - 10:05
    Qualcuno si trasforma in cantante rock come questo.
  • 10:05 - 10:07
    O qualcuno balla nei club.
  • 10:07 - 10:11
    Gente a cui sarebbe piaciuto raccontare storie
  • 10:11 - 10:14
    finisce per aggirarsi in Internet tutta la notte.
  • 10:14 - 10:17
    Ecco come un talento della scrittura rivela
    il suo lato oscuro.
  • 10:17 - 10:21
    Qualche volta vediamo padri più emozionati dei figli
  • 10:21 - 10:24
    che giocano con i Lego o montano robot di plastica.
  • 10:24 - 10:26
    Fanno, "Non toccare. Lo fa papà per te."
  • 10:26 - 10:27
    Il bambino ha già perso interesse e sta facendo altro,
  • 10:27 - 10:31
    ma il padre costruisce castelli da solo.
  • 10:31 - 10:36
    Questo mostra che gli impulsi artistici vengono soffocati, non se ne vanno.
  • 10:36 - 10:40
    Ma si possono spesso rivelare negativamente,
    sotto forma di gelosia.
  • 10:40 - 10:45
    Conoscete il ritornello "Mi piacerebbe andare in TV"?
    Perché mai?
  • 10:45 - 10:49
    La TV è piena di persone che fanno quello che avremmo voluto fare,
  • 10:49 - 10:51
    ma non siamo mai riusciti a fare.
  • 10:51 - 10:57
    Ballano, interpretano -- e più lo fanno,
    più vengono ammirati.
  • 10:57 - 11:00
    Così cominciamo a invidiarli.
  • 11:00 - 11:04
    Diventiamo dittatori, telecomando in mano e cominciamo a criticare la gente in TV.
  • 11:04 - 11:10
    "È un pessimo attore". "E quello lo chiami cantare? Non azzecca una nota."
  • 11:10 - 11:12
    Diciamo facilmente questo tipo di cose.
  • 11:12 - 11:15
    Diventiamo gelosi, non perché siamo diabolici,
  • 11:15 - 11:20
    ma per il piccolo artista represso dentro di noi.
  • 11:20 - 11:23
    Questo è quello che penso.
  • 11:23 - 11:25
    Cosa dovremmo fare?
  • 11:25 - 11:26
    Esatto.
  • 11:26 - 11:29
    Proprio ora, dobbiamo cominciare a fare arte.
  • 11:29 - 11:30
    Proprio adesso, possiamo spegnere la TV,
  • 11:30 - 11:32
    scollegarci da Internet,
  • 11:32 - 11:35
    alzarci e cominciare a fare qualcosa.
  • 11:35 - 11:37
    Dove insegno io arte drammatica a scuola,
  • 11:37 - 11:40
    c'è un corso intitolato "Arte Drammatica".
  • 11:40 - 11:44
    In questo corso, tutti gli studenti
    devono allestire uno spettacolo.
  • 11:44 - 11:48
    Eppure, gli studenti non devono per forza interpretare.
  • 11:48 - 11:50
    Possono scrivere l'opera, per esempio,
  • 11:50 - 11:53
    e gli scrittori possono lavorare sulla scenografia.
  • 11:53 - 11:55
    E gli scenografi possono diventare attori
    e così si allestisce lo spettacolo.
  • 11:55 - 11:59
    All'inizio gli studenti si chiedono se riusciranno farlo,
  • 11:59 - 12:03
    ma dopo si divertono un sacco. Raramente vedo qualcuno infelice nel fare uno spettacolo.
  • 12:03 - 12:07
    A scuola, nell'esercito o negli ospedali psichiatrici, una volta che lo fate fare, la gente si diverte.
  • 12:07 - 12:12
    L'ho visto accadere nell'esercito -- molti si sono divertiti nel fare spettacoli.
  • 12:12 - 12:15
    Ho un'altra esperienza:
  • 12:15 - 12:19
    nella mia classe di scrittura, do agli studenti un compito particolare.
  • 12:19 - 12:25
    Ho studenti come voi in classe -- molti non specializzati in scrittura.
  • 12:25 - 12:29
    Alcuni si specializzano in arte o musica e pensano di non poter scrivere.
  • 12:29 - 12:33
    Do loro un foglio bianco e un tema.
  • 12:33 - 12:35
    Può essere un argomento molto semplice:
  • 12:35 - 12:37
    Scrivete dell'esperienza più sfortunata della vostra infanzia.
  • 12:37 - 12:41
    Una sola condizione: dovete scrivere come dei pazzi. Come dei pazzi!
  • 12:41 - 12:44
    Vado in giro e li incoraggio,
  • 12:44 - 12:48
    "Forza, forza!" Devono scrivere come dei pazzi per un'ora o due.
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    Devono pensare solo nei primi cinque minuti.
  • 12:51 - 12:54
    Il motivo per cui li faccio scrivere come dei pazzi
    è che
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    scrivendo lentamente, molti pensieri
    vi attraversano la mente
  • 12:57 - 12:59
    si libera il demone artistico.
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    Il demone vi darà centinaia di ragioni
  • 13:03 - 13:06
    per cui non potete scrivere:
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    "La gente riderà di te. Questo non è scrivere bene!
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    Che diavolo di frase è questa? Che calligrafia!"
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    Vi dirà molte cose.
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    Dovete correre in modo che il demone non vi raggiunga.
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    La scrittura veramente buona che ho visto in classe
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    non è quella di compiti con una
    scadenza molto lunga,
  • 13:21 - 13:25
    ma quella di studenti che scrivevano per 40-60 minuti come dei pazzi
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    davanti a me, con una penna.
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    Gli studenti vanno in una specie di trance.
  • 13:30 - 13:35
    Dopo 30 - 40 minuti, scrivono senza sapere quello che stanno scrivendo.
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    E in quel momento, il demone assillante scompare.
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    Quindi posso dire questo:
  • 13:39 - 13:43
    Non sono le centinaia di ragioni per cui uno non può essere un artista,
  • 13:43 - 13:48
    ma è l'unica ragione per cui dovremmo esserlo
    a renderci artisti.
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    Il perché non possiamo essere qualcosa non importa.
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    Molti artisti diventano artisti per quella ragione.
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    Quando mettiamo a dormire il demone nel nostro cuore e cominciamo la nostra arte,
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    i nemici arrivano dall'esterno.
  • 13:58 - 14:01
    Per lo più, hanno l'aspetto dei nostri genitori.
    (Risate)
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    Talvolta assomigliano ai nostri partner,
  • 14:04 - 14:06
    ma non sono i vostri genitori o i vostri partner.
  • 14:06 - 14:09
    Sono demoni. Demoni.
  • 14:09 - 14:11
    Scendono sulla Terra sotto altra forma
  • 14:11 - 14:15
    per impedirvi di essere artistici, di diventare artisti.
  • 14:15 - 14:17
    E hanno una domanda magica.
  • 14:17 - 14:23
    Quando diciamo, "Credo che proverò a fare l'attore. C'è una scuola di teatro nella comunità", o
  • 14:23 - 14:28
    "Mi piacerebbe imparare canzoni italiane", chiedono,
    "Ah sì? Uno spettacolo? Per cosa?"
  • 14:28 - 14:31
    La domanda magica è: "A che scopo?"
  • 14:31 - 14:35
    Ma l'arte non ha uno scopo.
  • 14:35 - 14:37
    L'arte è lo scopo finale.
  • 14:37 - 14:41
    Salva le nostre anime e ci fa vivere felici.
  • 14:41 - 14:47
    Ci aiuta a esprimere noi stessi e essere felici senza l'aiuto di alcol e droghe.
  • 14:47 - 14:51
    In risposta a una domanda così pragmatica,
  • 14:51 - 14:54
    dobbiamo essere forti.
  • 14:54 - 14:58
    "Solo per il divertimento.
    Mi spiace divertirmi senza di te",
  • 14:58 - 15:02
    è quello che dovreste dire.
    "Andrò avanti e lo farò lo stesso."
  • 15:02 - 15:07
    Il futuro ideale che immagino è quello in cui abbiamo tutti identità multiple,
  • 15:07 - 15:11
    di cui almeno una è quella di artista.
  • 15:11 - 15:14
    Una volta ero a New York e sono salito su un taxi.
    Ero seduto dietro
  • 15:14 - 15:18
    e ho visto davanti a me qualcosa che sembrava un'opera teatrale.
  • 15:18 - 15:19
    Ho chiesto all'autista: "Cos'è?"
  • 15:19 - 15:23
    Mi ha detto che era il suo profilo. "Quindi lei cos'è?" ho chiesto. "Un attore", mi ha detto.
  • 15:23 - 15:27
    Era tassista e attore. Ho chiesto, "Che ruolo interpreta di solito?"
  • 15:27 - 15:29
    Mi ha detto con orgoglio che faceva Re Lear.
  • 15:29 - 15:30
    Re Lear.
  • 15:30 - 15:32
    "Chi può dirmi chi io sia?"
    -- grande frase di Re Lear.
  • 15:32 - 15:35
    Questo è il mondo che sogno.
  • 15:35 - 15:39
    Un golfista di giorno e uno scrittore di notte.
  • 15:39 - 15:42
    Un tassista e un attore, un banchiere e un pittore,
  • 15:42 - 15:47
    che realizzano segretamente
    o pubblicamente la loro arte.
  • 15:47 - 15:52
    Nel 1990, Martha Graham, la leggenda della danza moderna, venne in Corea.
  • 15:52 - 15:58
    La grande artista, che allora aveva 90 anni, arrivò all'aeroporto Gimpo
  • 15:58 - 16:01
    e un giornalista le fece la tipica domanda:
  • 16:01 - 16:04
    "Cosa bisogna fare per diventare una grande ballerina?
  • 16:04 - 16:06
    Qualche consiglio per gli aspiranti ballerini coreani?"
  • 16:06 - 16:11
    Lei era l'esperta. Questa foto è stata scattata nel 1948 ed era già un'artista rinomata.
  • 16:11 - 16:13
    Nel 1990 le fecero questa domanda.
  • 16:13 - 16:16
    Ed ecco cosa rispose:
  • 16:16 - 16:20
    "Fatelo e basta."
  • 16:20 - 16:22
    Wow. Mi ha toccato.
  • 16:22 - 16:26
    Tre semplici parole e lasciò l'aeroporto.
    Tutto qui.
  • 16:26 - 16:29
    Cosa dovremmo fare adesso?
  • 16:29 - 16:33
    Diventiamo artisti, ora.
    Adesso. Come?
  • 16:33 - 16:34
    Facciamolo e basta!
  • 16:34 - 16:35
    Grazie.
  • 16:35 - 16:37
    (Applausi)
Title:
Young-ha Kim: Siate artisti, ora!
Speaker:
Young-ha Kim
Description:

Perché smettiamo di interpretare e creare? Con fascino e umorismo il noto attore coreano Young-ha Kim cita i più grandi artisti del mondo per incoraggiarci a liberare il bambino che è in noi -- l'artista che voleva giocare per sempre. (Filmato a TEDxSeoul).

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Video Language:
Korean
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
16:57

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