Mio padre, il falsario - Sarah Kaminsky a TEDxParis
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0:19 - 0:21Buongiorno,
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0:21 - 0:24sono la figlia di un falsario.
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0:24 - 0:26Non di un falsario qualsiasi
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0:26 - 0:29quando si sente la parola "falsario",
spesso si comprende "mercenario", -
0:29 - 0:32"moneta falsa", "quadri falsi".
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0:32 - 0:35Mio padre non è un uomo di quel genere.
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0:35 - 0:36Per 30 anni della sua vita,
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0:36 - 0:39ha prodotto documenti falsi.
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0:39 - 0:41Mai per se stesso,
sempre per gli altri. -
0:41 - 0:45E per essere d'aiuto
ai perseguitati e agli oppressi. -
0:45 - 0:48Lasciate che ve lo presenti.
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0:48 - 0:51Ecco mio padre quando aveva 19 anni.
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0:51 - 0:55Per lui, tutto è iniziato
durante la seconda guerra mondiale, -
0:55 - 0:57quando all'età di 17 anni
si è trovato scaraventato -
0:57 - 0:59in un laboratorio di documenti falsi.
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0:59 - 1:03Diventando rapidamente l'esperto
di documenti falsi della Resistenza. -
1:03 - 1:05E la sua storia non è banale,
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1:05 - 1:08poiché dopo la liberazione ha continuato
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1:08 - 1:13a fare documenti falsi,
fino agli anni '70. -
1:13 - 1:14E quando ero piccola
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1:14 - 1:19non sapevo nulla di tutto questo,
ovviamente. -
1:19 - 1:23Sono io lì in mezzo,
quella che fa le smorfie. -
1:23 - 1:25Sono cresciuta
nella periferia parigina. -
1:25 - 1:29Ero la minore di una famiglia
con tre bambini. -
1:29 - 1:33E avevo un papà "normale",
insomma, come gli altri, -
1:33 - 1:35a parte il fatto che aveva
più di 30 anni rispetto a... -
1:35 - 1:39insomma, che aveva l'età
per essere mio nonno. -
1:39 - 1:42Ad ogni modo, era fotografo,
era educatore di strada, -
1:42 - 1:46e ci ha sempre insegnato
ad obbedire rigorosamente alla legge. -
1:46 - 1:48E della sua vita di prima,
di quando era falsario, -
1:48 - 1:51ovviamente non parlava mai.
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1:51 - 1:53C'è stato però un episodio,
che adesso vi racconto, -
1:53 - 1:56che avrebbe dovuto mettermi
la pulce all'orecchio. -
1:56 - 1:59Ero alle superiori
e avevo preso un brutto voto, -
1:59 - 2:01cosa che capitava piuttosto raramente,
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2:01 - 2:03ma avevo deciso comunque
di nasconderlo ai miei genitori. -
2:03 - 2:07E per farlo, mi sono detta
che avrei falsificato la loro firma. -
2:07 - 2:09Ho affrontato la firma di mia madre,
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2:09 - 2:13poiché quella di mio padre
è del tutto impossibile da falsificare. -
2:13 - 2:16Per un po', ho preso dei fogli
per la brutta copia, -
2:16 - 2:19mi sono allenata e allenata e allenata,
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2:19 - 2:21fino ad avere una buona mano,
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2:21 - 2:23e sono passata all'azione.
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2:23 - 2:25Poi un giorno, frugando nella mia cartella,
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2:25 - 2:28mia madre ha trovato il compito
e si è accorta subito che la firma era falsa. -
2:28 - 2:30Mi ha sgridato
come non aveva mai fatto, -
2:30 - 2:33sono corsa a nascondermi in camera
sotto le coperte. -
2:33 - 2:35in attesa che mio padre
rientrasse dal lavoro, -
2:35 - 2:39lo confesso, con molta apprensione.
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2:39 - 2:40L'ho sentito entrare,
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2:40 - 2:43sono rimasta sotto le coperte,
lui è entrato in camera mia, -
2:43 - 2:45si è seduto sull'angolo del letto,
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2:45 - 2:49e non diceva nulla,
quindi ho tirato fuori la testa, -
2:49 - 2:52e quando mi ha vista
è scoppiato a ridere. -
2:52 - 2:55E' scoppiato a ridere, senza fermarsi
e con il compito in mano mi ha detto: -
2:55 - 2:59"Sarah, avresti potuto impegnarti,
lo vedi che è troppo piccola!" -
2:59 - 3:07In effetti, è un po' piccola.
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3:07 - 3:09Sono nata in Algeria.
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3:09 - 3:11Lì sentivo dire che mio padre
era un "moudjahid", -
3:11 - 3:15cioè un combattente.
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3:15 - 3:19Più avanti, in Francia, adoravo ascoltare
le conversazioni dei grandi, -
3:19 - 3:22e sentivo un sacco di cose
sulla vita che mio padre aveva fatto, -
3:22 - 3:25e sentivo soprattutto che aveva "fatto"
la seconda guerra mondiale, -
3:25 - 3:27che aveva "fatto" la guerra d'Algeria.
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3:27 - 3:30Ed ero convinta che "fare" la guerra
significasse essere soldato. -
3:30 - 3:33Conoscendo mio padre, che si diceva
pacifista e non violento, -
3:33 - 3:36non riuscivo proprio a immaginarmelo
con fucile ed elmetto. -
3:36 - 3:40E in effetti, ero ben lontana
dalla soluzione. -
3:40 - 3:42Un giorno, mentre mio padre
metteva insieme la documentazione -
3:42 - 3:45per farci ottenere la nazionalità francese,
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3:45 - 3:47vodo passare dei documenti,
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3:47 - 3:50che destarono la mia attenzione.
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3:50 - 3:52Questi sono veri!
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3:52 - 3:54Sono i miei, io sono nata argentina.
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3:54 - 3:56Ma il documento che ho visto passare
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3:56 - 3:58e che ci avrebbe aiutati
a formulare la richiesta ufficiale -
3:58 - 4:00era un documento dell'esercito
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4:00 - 4:03che ringraziava mio padre per il lavoro
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4:03 - 4:06che aveva eseguito
per conto dei servizi segreti. -
4:06 - 4:09E lì, d'un tratto, mi dissi "ooh"!
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4:09 - 4:11Ehm... Mio padre un agente segreto?!
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4:11 - 4:14faceva molto James Bond, insomma...
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4:14 - 4:18Volli fargli delle domande,
alle quali non rispose. -
4:18 - 4:20E più tardi mi dissi che, comunque,
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4:20 - 4:23un giorno avrei dovuto interrogarlo.
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4:23 - 4:27E poi il tempo è passato,
e io non ho fatto domande. -
4:27 - 4:29E sono diventata anch'io
mamma di un bambino -
4:29 - 4:32e mi sono detta che era ora,
che doveva assolutamente parlarci. -
4:32 - 4:34In effetti, ero appena diventata mamma,
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4:34 - 4:36e lui compiva 77 anni,
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4:36 - 4:38e improvvisamente ho avuto molta paura.
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4:38 - 4:40Ho avuto paura che se ne andasse
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4:40 - 4:42e che portasse con sé i suoi silenzi,
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4:42 - 4:44che si portasse via i suoi segreti.
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4:44 - 4:46E sono riuscita a convincerlo
che era importante per noi -
4:46 - 4:48ma forse anche per gli altri,
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4:48 - 4:50che condividesse la sua storia.
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4:50 - 4:52Si è deciso a raccontarmela
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4:52 - 4:54io ne ho fatto un libro,
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4:54 - 4:56e ve ne leggerò poi qualche brano.
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4:56 - 4:59Dunque, la sua storia.
Mio padre nasce in Argentina. -
4:59 - 5:01Aveva genitori di origini russe.
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5:01 - 5:04E tutta la famiglia è venuta a vivere
in Francia negli anni '30. -
5:04 - 5:09I suoi genitori erano ebrei,
russi e soprattutto molto poveri. -
5:09 - 5:11Dunque all'età di 14 anni
mio padre cominciò a lavorare. -
5:11 - 5:13E con il suo unico diploma,
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5:13 - 5:15il certificato di scuola elementare,
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5:15 - 5:18si trovò a lavorare in una tintoria.
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5:18 - 5:21Ed è lì che ha scoperto qualcosa
di assolutamente magico, -
5:21 - 5:23e quando ne parla è affascinante,
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5:23 - 5:25è la magia della chimica dei colori.
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5:25 - 5:27In quel periodo c'era la guerra
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5:27 - 5:30e sua madre era stata assassinata
quando lui aveva 15 anni. -
5:30 - 5:32Tutto ciò coincise col momento in cui
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5:32 - 5:34decise di dedicarsi
anima e corpo nella chimica, -
5:34 - 5:38perché era l'unico conforto
per la sua tristezza. -
5:38 - 5:41Tutto il giorno faceva tante domande
al suo padrone -
5:41 - 5:43per conoscere, per saperne di più,
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5:43 - 5:45e la notte, al riparo dagli sguardi,
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5:45 - 5:47metteva in pratica tutte le sue esperienze,
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5:47 - 5:54e si interessava soprattutto
alla decolorazione dell'inchiostro. -
5:54 - 5:56Tutto questo per dirvi,
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5:56 - 5:58che se mio padre è diventato falsario,
in realtà, -
5:58 - 6:00è stato quasi per caso.
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6:00 - 6:02Erano dunque ebrei e braccati.
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6:02 - 6:06Alla fine tutta la famiglia fu arrestata
e portata al campo di Drancy. -
6:06 - 6:09Riuscirono a uscirne in extremis
grazie ai loro documenti argentini. -
6:09 - 6:11Soltanto che erano sì, fuori,
ma ancora in pericolo. -
6:11 - 6:14C'era ancora quel grande timbro "ebreo"
sui documenti. -
6:14 - 6:17Fu suo padre a decidere
che servivano dei documenti falsi. -
6:17 - 6:20E mio padre era stato educato
a un tale rispetto per la legalità -
6:20 - 6:22che nonostante fosse perseguitato,
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6:22 - 6:24non aveva mai pensato ai documenti falsi.
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6:24 - 6:27Fu lui ad andare all'appuntamento
con l'uomo della Resistenza. -
6:27 - 6:30Al tempo i documenti erano cartonati,
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6:30 - 6:32compilati a mano,
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6:32 - 6:34e vi figurava la professione.
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6:34 - 6:36Bisognava, per poter sopravvivere,
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6:36 - 6:38che lavorasse.
Domandò a quell'uomo -
6:38 - 6:40di scrivere "tintore".
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6:40 - 6:43E d'un tratto l'uomo si è mostrò molto,
molto interessato. -
6:43 - 6:46"Tu, tintore, sai togliere
le macchie d'inchiostro?" -
6:46 - 6:48Ovvio che sapeva come fare.
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6:48 - 6:51E subito l'uomo gli spiegò
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6:51 - 6:53che tutta la Resistenza
aveva un enorme problema: -
6:53 - 6:56inclusi gli esperti più rinomati,
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6:56 - 6:59non riescono a cancellare un inchiostro,
detto "indelebile", -
6:59 - 7:02l'inchiostro blu "Waterman".
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7:02 - 7:05E mio padre rispose senza esitare
di sapere esattamente -
7:05 - 7:07come toglierlo.
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7:07 - 7:10Ovviamente l'uomo, molto impressionato
da quesl ragazzino di 17 anni -
7:10 - 7:13che gli fornì subito la formula,
ovviamente lo reclutò. -
7:13 - 7:16E così, senza saperlo,
mio padre aveva inventato una cosa -
7:16 - 7:19che si trova oggigiorno
in ogni astuccio di ogni scolaro, -
7:19 - 7:22il cosiddetto "bianchetto".
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7:22 - 7:27(Applausi)
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7:27 - 7:30Ma non era che l'inizio.
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7:30 - 7:31In realtà
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7:31 - 7:33- è sempre mio padre -
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7:33 - 7:36dal suo arrivo al laboratorio
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7:36 - 7:38benché fosse il più giovane
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7:38 - 7:41vide subito che c'era un problema
di fabbricazione dei documenti falsi. -
7:41 - 7:43In effetti tutti i movimenti
si accontentavano di falsificare. -
7:43 - 7:45Solo che le richieste
erano sempre più numerose, -
7:45 - 7:47era difficile alterare
documenti esistenti. -
7:47 - 7:49Allora si disse
che si dovevano fabbricare. -
7:49 - 7:52Ha lanciato la stampa,
ha lanciato fotoincisione. -
7:52 - 7:54Si è messo a riprodurre timbri
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7:54 - 7:56si è messo a inventare ogni sorta di cose,
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7:56 - 7:59e si è inventato anche una centrifuga
con una ruota di bicicletta. -
7:59 - 8:01Infine tutto questo era obbligato a farlo
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8:01 - 8:04perché era completamente ossessionato
dalla produzione. -
8:04 - 8:06Aveva fatto un semplice calcolo:
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8:06 - 8:10in 1 ora fabbricava 30 documenti falsi.
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8:10 - 8:14Dormendo un'ora
avrebbe lasciato morire 30 persone. -
8:14 - 8:16Così questo senso di responsabilità
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8:16 - 8:20per la vita degli altri, a soli 17 anni,
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8:20 - 8:23insieme alla colpa
di essere un sopravvissuto, -
8:23 - 8:26visto che era uscito dal campo
ma i suoi amici ci erano rimasti -
8:26 - 8:28li ha portati con sé tutta la vita.
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8:28 - 8:31Ed è questo che forse spiega perché,
per 30 anni, -
8:31 - 8:34ha continuato a fare documenti falsi
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8:34 - 8:36e a prezzo di qualsiasi sacrificio.
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8:36 - 8:38Vorrei parlare dei sacrifici
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8:38 - 8:40perché di sacrifici
ce ne sono stati parecchi, -
8:40 - 8:42ci sono stati ovviamente
sacrifici economici: -
8:42 - 8:44perché ha sempre rifiutato
di farsi pagare, -
8:44 - 8:46perché per lui farsi pagare
voleva dire essere un mercenario. -
8:46 - 8:48Perché se avesse accettato
di essere pagato -
8:48 - 8:50non avrebbe più potuto dire "sì" o "no"
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8:50 - 8:52a seconda che la causa
gli sembrasse giusta o meno. -
8:52 - 8:54E così fece il fotografo di giorno
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8:54 - 8:56e il falsario di notte
per 30 anni -
8:56 - 8:58e sempre senza il becco di un quattrino.
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8:58 - 9:01E poi, ci furono sacrifici sentimentali:
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9:01 - 9:04come vivere con una donna
nascondendo tutti questi segreti? -
9:04 - 9:08Come spiegarle cosa andava a fare
in laboratorio, ogni notte? -
9:08 - 9:11Ovviamente, c'è stato
un altro tipo di sacrificio, -
9:11 - 9:15d'ordine familiare,
che ho capito più tardi. -
9:15 - 9:18Un giorno mio padre
mi ha presentato mia sorella. -
9:18 - 9:21E tra l'altro mi ha spiegato
che avevo pure un fratello, -
9:21 - 9:27e la prima volta che li ho visti,
dovevo avere 3-4 anni -
9:27 - 9:30e loro ne avevano 30 più di me.
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9:30 - 9:35Oggi sono entrambi sulla sessantina.
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9:35 - 9:38Per le esigenze di scrittura del libro,
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9:38 - 9:41ho fatto domande a mia sorella.
Ho voluto sapere chi fosse mio padre -
9:41 - 9:43chi era il padre
che aveva conosciuto lei. -
9:43 - 9:46Mi ha spiegato che quel padre lì,
quello che aveva avuto lei, -
9:46 - 9:51diceva che sarebbe venuto a prenderli
la domenica per una passeggiata. -
9:51 - 9:54E che si facevano belli,
che lo aspettavano, -
9:54 - 9:56ma che non veniva praticamente mai.
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9:56 - 9:59Diceva "Vi chiamerò". Non chiamava.
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9:59 - 10:01E poi non arrivava.
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10:01 - 10:04E poi un giorno
non si è più fatto vivo. -
10:04 - 10:06Il tempo passò,
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10:06 - 10:09e loro si dissero
che li aveva sicuramente dimenticati, -
10:09 - 10:10in un primo tempo.
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10:10 - 10:12E poi, dato che il tempo passava,
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10:12 - 10:14dopo quasi due anni, si sono detti:
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10:14 - 10:17"E' possibile
che nostro padre sia morto." -
10:17 - 10:19E in realtà ho capito
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10:19 - 10:22che fare tutte queste domande
a mio padre -
10:22 - 10:25sollevava tutto un passato
di cui forse non voleva parlare -
10:25 - 10:27perché era doloroso.
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10:27 - 10:30E mentre la mia sorellastra
e il mio fratellastro si credevano abbandonati, -
10:30 - 10:32cioè orfani,
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10:32 - 10:35mio padre faceva documenti falsi.
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10:35 - 10:38E se non glielo diceva
era per proteggerli, ovviamente. -
10:38 - 10:40Dopo la liberazione
ha fatto documenti falsi -
10:40 - 10:43per permettere agli scampati ai campi di concentramento di emigrare in Palestina
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10:43 - 10:45prima della creazione di Israele.
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10:45 - 10:47E poi, dato che era un convinto
anticolonialista, -
10:47 - 10:51ha fatto documenti falsi per gli algerini
durante la guerra d'Algeria. -
10:51 - 10:53E poi, dopo la guerra d'Algeria,
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10:53 - 10:56in seno ai movimenti
di resistenza internazionali -
10:56 - 10:58il suo nome circolava.
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10:58 - 11:00E il mondo intero è venuto
a bussare alla sua porta. -
11:00 - 11:03In Africa c'erano paesi
che lottavano per l'indipendenza. -
11:03 - 11:07La Guinea, la Guinea-Bissau, l'Angola.
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11:07 - 11:11Poi mio padre si è legato al partito
anti-apartheid di Nelson Mandela. -
11:11 - 11:14Faceva documenti falsi
per i sud-africani neri perseguitati. -
11:14 - 11:16C'era anche l'America Latina.
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11:16 - 11:19Mio padre è andato in aiuto
ai resistenti alle dittature -
11:19 - 11:21di Santo Domingo, di Haiti,
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11:21 - 11:27e poi di Brasile, Argentina, Venezuela,
Salvador, Nicaragua, -
11:27 - 11:33Colombia, Perù, Uruguay, Cile e Messico.
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11:33 - 11:35E poi c'era la guerra del Vietnam.
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11:35 - 11:37Mio padre ha fatto documenti falsi
per i disertori americani -
11:37 - 11:40che non volevano usare le armi
contro i vietnamiti. -
11:40 - 11:42E poi l'Europa, che non era risparmiata.
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11:42 - 11:44Mio padre faceva i documenti falsi
per i dissidenti -
11:44 - 11:47di Franco in Spagna.
Anche contro Salazar in Portogallo. -
11:47 - 11:53E pure contro la dittatura dei colonnelli
in Grecia. -
11:53 - 11:55E pure in Francia.
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11:55 - 11:58Allora, una volta sola,
ed è stato nel maggio del '68. -
11:58 - 12:00Mio padre guardava
con benevolenza, ovviamente, -
12:00 - 12:03le manifestazioni del maggio francese,
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12:03 - 12:05ma il suo cuore era altrove,
e pure il suo tempo, -
12:05 - 12:10poiché doveva servire più di 15 paesi.
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12:10 - 12:12Eppure, una volta,
ha accettato di fare documenti falsi -
12:12 - 12:14per qualcuno che forse riconoscerete.
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12:14 - 12:17(Risate)
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12:17 - 12:19Era molto più giovane a quel tempo.
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12:19 - 12:22e mio padre ha accettato
di fare dei documenti falsi -
12:22 - 12:24per permettergli di rientrare
a prendere la parola in un meeting. -
12:24 - 12:29E mi ha detto che quei documenti falsi
erano i più mediatici -
12:29 - 12:33e i meno utili che avesse fatto
in tutta la sua vita, -
12:33 - 12:35ma che ha accettato di farlo
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12:35 - 12:38benché la vita di Daniel Cohn-Bendit
non fosse in pericolo, -
12:38 - 12:40era
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12:40 - 12:42perché era comunque una bella occasione
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12:42 - 12:44di prendere in giro le autorità,
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12:44 - 12:47e di mostrare loro che nulla
è più poroso di una frontiera -
12:47 - 12:53e che le idee, loro, non ne hanno alcuna.
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12:53 - 12:55Per tutta la mia infanzia,
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12:55 - 12:58mentre gli altri papà raccontavano
le favole dei fratelli Grimm -
12:58 - 13:02mio padre mi raccontava storie di eroi
molto discreti, -
13:02 - 13:05dalle utopie incrollabili,
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13:05 - 13:08e che riuscivano a fare miracoli.
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13:08 - 13:13E questi eroi non avevano bisogno
di un esercito alle spalle. -
13:13 - 13:15e del resto nessuno li avrebbe seguiti,
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13:15 - 13:18salvo una manciata di uomini e donne
convinti e coraggiosi. -
13:18 - 13:20E ho capito più tardi
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13:20 - 13:23che era la sua storia che mi raccontava
per farmi addormentare. -
13:23 - 13:26Gli ho domandato se,
con i sacrifici che aveva dovuto fare, -
13:26 - 13:28avesse mai avuto rimpianti.
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13:28 - 13:30Mi ha detto di no,
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13:30 - 13:32mi ha detto che in ogni modo
non sarebbe stato capace -
13:32 - 13:35di guardare o di subire ingiustizie
senza fare niente; -
13:35 - 13:38che era persuaso e che è tuttora convinto
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13:38 - 13:40che un altro mondo è possibile,
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13:40 - 13:43un mondo dove più nessuno mai
avrà bisogno di un falsario. -
13:43 - 13:45Lo sogna ancora.
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13:45 - 13:47Mio padre,
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13:47 - 13:49è oggi qui in sala.
-
13:49 - 13:53Si chiama Adolfo Kaminsky
e sto per chiedergli di alzarsi. -
13:53 - 14:14(Applausi)
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14:14 - 14:18Grazie.
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14:18 - 14:20Rimani, rimani, rimani.
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14:20 - 14:40(Applausi)
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14:40 - 14:44Grazie di cuore.
- Title:
- Mio padre, il falsario - Sarah Kaminsky a TEDxParis
- Description:
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Sarah Kaminsky racconta la vita del padre Adolfo e delle imprese da lui compiute durante la seconda guerra mondiale. Grazie al proprio ingegno e al proprio talento nel falsificare documenti egli ha salvato le vite di molte persone.
- Video Language:
- French
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDxTalks
- Duration:
- 14:46
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