La rete del tempo | Massimo Franceschet | TEDxUdine
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0:13 - 0:17Beh, dopo questa presentazione
avevo due possibilità: -
0:17 - 0:20entrare o non entrare.
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0:20 - 0:23In ogni caso, ero in uno
dei futuri possibili. -
0:24 - 0:27La fisica dell'ultimo secolo
-
0:27 - 0:32ha mostrato un'antica intuizione
del misticismo orientale: -
0:32 - 0:36ossia che il mondo,
lo spazio in cui viviamo, -
0:36 - 0:43è un complicato tessuto,
una rete dinamica, pulsante, di eventi. -
0:43 - 0:45Citando le parole di Carlo Rovelli,
-
0:45 - 0:49non solo le cose
possono entrare in relazione -
0:49 - 0:55ma sono proprio le relazioni
che determinano la nozione di cosa. -
0:56 - 0:58Io sono un ricercatore
dell'Università di Udine -
0:58 - 1:01e mi occupo di reti, guarda caso.
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1:01 - 1:02Le reti sono un modello
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1:02 - 1:07estremamente semplice, lineare, appagante;
-
1:08 - 1:11ma anche onnipresente.
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1:11 - 1:17Internet; il web; le reti sociali;
il nostro cervello. -
1:18 - 1:21Ciò che mi affascina,
di questo modello delle reti, -
1:21 - 1:25è che contengono,
includono al loro interno -
1:25 - 1:27tre modelli interessanti,
-
1:27 - 1:30che cercherò di illustrarvi
in questa presentazione: -
1:30 - 1:35il modello lineare, il modello ramificato,
il modello circolare. -
1:35 - 1:39Sono tutti rappresentati in questa rete,
-
1:39 - 1:45o grafo, come lo chiamano i matematici.
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1:47 - 1:50Partiamo dal modello lineare:
che cos'è il modello lineare? -
1:50 - 1:51Il modello lineare
-
1:51 - 1:57è una successione incessante,
senza possibilità di alternative, -
1:57 - 1:58di istanti.
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1:59 - 2:02Corrisponde al concetto di fatalismo,
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2:02 - 2:07e può essere visualizzata
mediante un cammino, -
2:07 - 2:09quindi una successione di punti.
-
2:10 - 2:13Vi spiegherò questo modello
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2:13 - 2:21usando l'idea, il fenomeno
dei "sei gradi di separazione". -
2:21 - 2:24Qualcuno conosce la teoria
del piccolo mondo? -
2:26 - 2:30Be', forse i miei studenti sì,
visto che l'ho insegnata, quest'anno, -
2:30 - 2:33e ce ne sono qui presenti.
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2:34 - 2:39La teoria del piccolo mondo
ci dice questo: -
2:39 - 2:43prendete una persona a caso,
sul pianeta Terra. -
2:45 - 2:48Un meccanico di Tijuana, in Messico;
-
2:48 - 2:52o un fruttivendolo di Perth, in Australia.
-
2:53 - 2:59Quanti gradi di separazione
ci separano da queste persone? -
2:59 - 3:04Se conoscessi direttamente il meccanico,
ci sarebbe un grado di separazione; -
3:04 - 3:08e se lo conoscessi indirettamente,
tramite un'altra persona, -
3:08 - 3:11magari un mio amico che studia in Messico,
-
3:11 - 3:14ci sarebbero due gradi
di separazione; e così via. -
3:14 - 3:16Il fenomeno del piccolo mondo ci dice
-
3:16 - 3:20che nonostante il mondo sia grande,
-
3:20 - 3:25la rete sia vastissima
in termini di numero di nodi, di attori, -
3:25 - 3:29le distanze tra persone,
tra attori sono molto piccole. -
3:29 - 3:33In matematica diciamo che sono
logaritmiche, il numero di nodi: -
3:33 - 3:35quindi molto piccolo.
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3:37 - 3:41Agli inizi del secolo scorso, nel 1929,
-
3:41 - 3:44uno scrittore semisconosciuto,
Frigyes Karinthy, -
3:44 - 3:47scrive un racconto intitolato
"Chains - catene" -
3:47 - 3:50da cui ho estratto questo paragrafo.
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3:51 - 3:53Lui immagina di scegliere
a caso una persona -
3:53 - 3:57tra il miliardo e mezzo
che vivevano allora sulla Terra, -
3:57 - 4:00e scommette che con non più
di cinque individui intermedi, -
4:00 - 4:02cioè non più di sei passaggi,
-
4:02 - 4:06lui riesce a raggiungere,
mediante la rete di conoscenze, -
4:06 - 4:08questa persona.
-
4:08 - 4:13È il primo a intuire questo fenomeno:
però lo intuisce a livello letterario, -
4:13 - 4:16nel senso che la sua
è un'intuizione di pura fantasia. -
4:17 - 4:22Per me è sorprendente
che 40 anni dopo, nel 1967, -
4:22 - 4:25uno psicologo americano
molto famoso, Stanley Milgram, -
4:25 - 4:29conduce il suo famoso esperimento
sul piccolo mondo -
4:29 - 4:32e in un certo senso conferma
l'intuizione di Karinthy. -
4:32 - 4:35Cosa fa Milgram?
-
4:35 - 4:38Prende l'elenco telefonico -
non c'era Internet, allora; -
4:38 - 4:41sceglie a caso un centinaio di persone
-
4:41 - 4:44e chiede a queste persone di inviare
una lettera, un pacchetto, un plico -
4:44 - 4:48a un destinatario che vive
a 1000 chilometri di distanza. -
4:48 - 4:50Lo devono inviare, però,
-
4:50 - 4:53attraverso la rete
di conoscenze personali. -
4:53 - 4:57Alla fine si reca dal suo amico,
raccoglie le lettere arrivate - -
4:57 - 5:00naturalmente alcune
si sono perse per strada. -
5:00 - 5:01Sulle lettere sono stati annotati
-
5:01 - 5:05tutti i passaggi di queste catene,
di questi cammini. -
5:05 - 5:08Calcola la media delle lunghezze
di questi cammini, -
5:08 - 5:12ed esce il numero sei, cioè in realtà 5,9.
-
5:12 - 5:14Da qui il mito dei
"sei gradi di separazione". -
5:17 - 5:20Questa ipotesi,
questa idea del piccolo mondo, -
5:20 - 5:25quindi del fatto che il mondo,
nonostante sia molto grande, -
5:25 - 5:30è connesso da distanze
molto piccole tra gli individui, -
5:30 - 5:36è poi stata ripetuta,
è stata confermata recentemente -
5:36 - 5:37in un esperimento -
-
5:37 - 5:41un lavoro fatto peraltro in collaborazione
con il Politecnico di Milano - -
5:41 - 5:42sulla rete Facebook.
-
5:42 - 5:46Usando un campione molto più grande
di quello usato da Milgram, -
5:46 - 5:49un campione di un miliardo
e mezzo di persone - -
5:51 - 5:53i numeri che ritornano:
lo stesso numero di persone -
5:53 - 5:58che Karenthy immaginava
sul pianeta Terra 80 anni prima. -
5:58 - 6:00I gradi di separazione sono diminuiti:
-
6:00 - 6:03sono oggi 4,5.
-
6:08 - 6:13Il secondo modello di cui vorrei parlarvi
è un modello ramificato. -
6:14 - 6:17Implementa, realizza
il concetto di libero arbitrio; -
6:17 - 6:21e può essere rappresentato
mediante un "albero" -
6:21 - 6:26di punti di scelta
e cammini futuri possibili. -
6:27 - 6:32Un giardino di sentieri
che si biforcano, potremmo dire. -
6:33 - 6:38Il ragionamento temporale -
e qui parliamo di tempo - -
6:39 - 6:44ha origini molto antiche,
e risale proprio ai filosofi greci. -
6:44 - 6:47Aristotele è il primo
a interrogarsi su questioni temporali, -
6:47 - 6:51con il problema dei "futuri contingenti".
-
6:51 - 6:52Cosa sono i futuri contingenti?
-
6:52 - 6:58Sono proposizioni
che si riferiscono a eventi futuri. -
6:58 - 7:02Aristotele si chiede,
prendiamo questa proposizione: -
7:04 - 7:07"Ci sarà domani una battaglia navale?"
-
7:08 - 7:11Oppure, riformulata ai tempi odierni:
-
7:11 - 7:15ci sarà un terremoto domani,
o domani sorgerà il sole? -
7:15 - 7:16Aristotele si chiede:
-
7:16 - 7:21possiamo noi definire un valore di verità
in una logica binaria, vero o falso, -
7:21 - 7:23per queste affermazioni, oggi?
-
7:23 - 7:28Possiamo dire che oggi
queste affermazioni sono vere o false? -
7:29 - 7:31Nella sua semplice saggezza,
mia madre direbbe -
7:31 - 7:34che solo il Signore sa la risposta.
-
7:35 - 7:38E alcuni secoli dopo, Guglielmo di Ockham
-
7:38 - 7:41non disse cose molto diverse,
con tutto il rispetto. -
7:41 - 7:43La risposta, disse,
-
7:46 - 7:49non sta nella mente dell'uomo
ma sta solo nella mente di Dio. -
7:49 - 7:54In realtà, Ockham attribuisce all'uomo
-
7:54 - 7:58una proprietà molto importante,
la proprietà del libero arbitrio. -
7:58 - 8:00Quindi la proprietà
di scegliere tra diversi - -
8:00 - 8:05fare delle scelte, e quindi creare
diverse possibilità, diversi sentieri, -
8:05 - 8:07diversi futuri possibili.
-
8:07 - 8:12E questo, in un certo senso,
spiega, dà una soluzione -
8:12 - 8:15al problema di Aristotele
dei futuri contingenti; -
8:15 - 8:19ossia, queste affermazioni
non sono inconsistenti -
8:19 - 8:22in quanto, se immaginiamo
una struttura ad albero, -
8:22 - 8:24in cui ci sono più futuri possibili -
-
8:24 - 8:26come scherzavamo all'inizio:
-
8:26 - 8:30in un futuro io mi sono presentato,
e vi sto dando questo talk; -
8:30 - 8:33in un altro sono dietro,
a bere il mio tè rilassante - -
8:35 - 8:37allora è perfettamente lecito
-
8:37 - 8:40che in alcuni di questi futuri
ci sia un terremoto, -
8:40 - 8:42o una battaglia navale,
-
8:42 - 8:44e in altri non ci sia;
-
8:44 - 8:50oppure in tutti questi futuri
sorgerà il Sole domani, o la Terra finirà. -
8:52 - 8:54È curioso come -
-
8:56 - 9:03Negli anni Cinquanta, un filosofo e logico
neozelandese, Arthur Prayer, -
9:03 - 9:07studia questi questi ragionamenti,
soprattutto quelli di Occam, -
9:07 - 9:09e definisce il concetto
di "logica temporale", -
9:09 - 9:12di cui vedete i quattro
operatori principali -
9:12 - 9:16della cosiddetta Branching Time Logic,
la logica temporale ramificata, -
9:16 - 9:20e la loro interpretazione
sulle strutture ad albero. -
9:20 - 9:21Non andrò oltre,
-
9:21 - 9:24però è interessante per me farvi capire
-
9:24 - 9:27che da queste disquisizioni filosofiche -
-
9:27 - 9:32che possono sembrare
superficiali, per certi versi - -
9:33 - 9:34è nata una logica
-
9:34 - 9:40che oggi ha importantissime applicazioni
in intelligenza artificiale, -
9:40 - 9:44per esempio per rappresentare
la conoscenza temporale; -
9:44 - 9:45e in informatica,
-
9:45 - 9:50per analizzare il comportamento
dei sistemi reattivi, non deterministici. -
9:52 - 9:56Ma il terzo modello
di cui vorrei raccontarvi, -
9:56 - 10:00forse quello un po'
più interessante, più sorprendente, -
10:00 - 10:04è il modello autoreferenziale o circolare.
-
10:05 - 10:11È un cammino che ritorna sui suoi passi:
un ciclo, diciamo in teoria dei grafi. -
10:11 - 10:15Un uroboro appunto,
un serpente che si mangia la coda. -
10:18 - 10:22L'autoreferenzialità -
o ricorsione, in matematica - -
10:22 - 10:26è un concetto sorprendentemente
presente in natura, -
10:26 - 10:30e assume la forma del frattale.
-
10:31 - 10:33Qui vedete il broccolo romano,
-
10:33 - 10:39che oltre a essere buonissimo
è anche un perfetto esempio di frattale. -
10:39 - 10:41Che cosa è un frattale?
-
10:41 - 10:46Un frattale è una figura geometrica
che si ripete a scale diverse. -
10:46 - 10:48Sulla vostra destra
-
10:48 - 10:52avete un'immagine del broccolo
nella sua interezza. -
10:52 - 10:54Alla vostra sinistra avete un particolare:
-
10:54 - 10:57vedete che il particolare
assomiglia al tutto, -
10:57 - 11:01quindi c'è questa forma che ritorna,
questa sorta di autoreferenzialità, -
11:01 - 11:04di circolarità.
-
11:04 - 11:09Questa è l'autoreferenzialità in natura.
-
11:09 - 11:13Questa è l'autoreferenzialità
in matematica: -
11:13 - 11:17è sempre rischioso mostrare
delle equazioni matematiche, -
11:17 - 11:19in un TEDTalk.
-
11:19 - 11:20In realtà,
-
11:20 - 11:24a questa equazione tengo moltissimo:
-
11:24 - 11:26innanzitutto perché è
un'equazione bellissima, -
11:26 - 11:30e sfido chiunque a dire il contrario,
che questa non sia poesia. -
11:34 - 11:37E poi è un'equazione utile.
-
11:37 - 11:41Voi la utilizzate
tutti i giorni questa equazione, -
11:41 - 11:45perché è l'equazione che sta alla base
di un algoritmo che si chiama Page Rank. -
11:45 - 11:46E il Page Rank è l'algoritmo
-
11:46 - 11:49che utilizza Google Search,
il motore di ricerca, -
11:49 - 11:51per ordinare le pagine
-
11:51 - 11:54a fronte di una vostra interrogazione,
a fronte di una vostra richiesta. -
11:56 - 11:58Volendo parafrasare il significato,
-
11:58 - 12:01interpretare, dare un'interpretazione
a questi simboli matematici, -
12:01 - 12:04potremmo dire che potremmo
leggerla in questo modo: -
12:04 - 12:05l'equazione dice
-
12:05 - 12:11che un attore nella rete è importante
se circondato da altri attori importanti. -
12:11 - 12:13Avete colto la circolarità della cosa?
-
12:13 - 12:17Sto definendo qualcosa
in termini di sé stesso. -
12:17 - 12:21Una autoreferenzialità -
quasi una tautologia, diremmo in logica - -
12:21 - 12:24anche se in realtà esiste
una soluzione ben precisa. -
12:25 - 12:29Sintatticamente,
dove si vede la ricorsione? -
12:29 - 12:31Be', Lambda è un numero.
-
12:31 - 12:34Ha una matrice, è una struttura algebrica
-
12:34 - 12:37che serve per codificare,
per rappresentare la rete; -
12:37 - 12:38x è un vettore,
-
12:38 - 12:44quindi non potete semplificare la X
come qualcuno diceva ieri. -
12:44 - 12:47Sono strutture
molto differenti tra di loro. -
12:48 - 12:50La ricorsività, l'autoreferenzialità
-
12:50 - 12:54sta nel fatto che la X compare
a sinistra e a destra del segno di uguale. -
12:54 - 12:58Quindi sto cercando di definire qualcosa
in termini di sé stesso. -
12:59 - 13:02Pura magia, dal mio punto di vista.
-
13:04 - 13:07Uno dei lavori che mi ha dato
più soddisfazione -
13:07 - 13:12è stato quello di studiare
la storia di questa equazione. -
13:12 - 13:18Studiare la storia di un'equazione:
a chi era mai venuto in mente? -
13:18 - 13:23E pare che i primi a usarla
siano stati i sociologi negli anni '50, -
13:24 - 13:26affermando che una persona è prestigiosa
-
13:26 - 13:29se riceve approvazioni
da altre persone di prestigio. -
13:31 - 13:35Nel 1970, è scoperta
anche in bibliometria: -
13:35 - 13:36una rivista è influente
-
13:36 - 13:39se viene citata
da altre riviste influenti. -
13:39 - 13:42Negli anni '90 fa capolino
anche nello sport: -
13:42 - 13:46una squadra è forte se batte
altre squadre altrettanto forti. -
13:48 - 13:50Infine, negli anni 2000,
-
13:51 - 13:55due studenti di dottorato
dell'università americana di Stanford, -
13:55 - 13:58Sergey Brin e Larry Page,
-
13:59 - 14:02riscoprono per l'ennesima volta
questo mantra ricorsivo -
14:02 - 14:06e ne fanno il cuore pulsante
del motore di ricerca Google Search, -
14:06 - 14:08che diventerà sicuramente molto popolare.
-
14:12 - 14:15Non era l'unica equazione:
ce n'è un'altra, ma è anche l'ultima. -
14:15 - 14:17All'Università di Udine
-
14:17 - 14:20abbiamo studiato una variante,
assieme al collega Enrico Bozzo, -
14:20 - 14:22una variante di questa equazione.
-
14:23 - 14:27Va a connotare il concetto di potere:
non di centralità, non di importanza. -
14:27 - 14:29Potrebbe essere,
parafrasata in questo modo: -
14:29 - 14:33un attore è importante
se è circondato da attori poco importanti. -
14:33 - 14:36Anche questa è una equazione ricorsiva:
-
14:36 - 14:40come vedete, la X compare
a destra e a sinistra del segno di uguale. -
14:41 - 14:45L'abbiamo applicata in un
contesto economico di negoziazione: -
14:45 - 14:47se devo negoziare con qualcuno,
-
14:47 - 14:53il mio potere di negoziazione è alto
se i miei contraenti sono poco potenti. -
14:53 - 14:56Se invece i miei contraenti
sono molto potenti, -
14:56 - 15:00se i miei contraenti
si chiamano Google, Apple, Microsoft, -
15:00 - 15:02chiaramente il mio potere
di negoziazione è molto piccolo. -
15:03 - 15:05Nel nostro caso, l'abbiamo applicata
-
15:05 - 15:07alla rete di distribuzione
del gas naturale in Europa, -
15:07 - 15:11che qui vedete schematizzata
in un grafo indiretto. -
15:12 - 15:16La dimensione del nodo
è proporzionale al potere del nodo, -
15:16 - 15:20quindi vedete che i nodi grandi
sono vicini ai nodi piccoli -
15:20 - 15:21e viceversa:
-
15:21 - 15:23questo è il concetto di potere.
-
15:26 - 15:31Riavvolgendo - e qui si spiega
anche la mia maglietta - -
15:31 - 15:36riavvolgendo il nostro uroboro,
il nostro cammino, -
15:36 - 15:38potremmo tornare all'inizio.
-
15:38 - 15:44E siamo partiti dicendo che lo spazio -
l'abbiamo sentito anche stamattina - -
15:44 - 15:45è una trama:
-
15:45 - 15:49la trama della realtà, diceva la Vidotto.
-
15:49 - 15:52Lo spazio è una rete, una rete di eventi.
-
15:52 - 15:54Perché non proporre quindi,
in questo finale, -
15:54 - 15:56un'idea un po' originale?
-
15:56 - 15:59Il tempo come una rete: la rete del tempo.
-
15:59 - 16:02In fondo, il modello della rete
-
16:02 - 16:07contiene la linearità, la ramificazione
e addirittura la circolarità. -
16:07 - 16:11Che hanno sicuramente, come abbiamo visto,
a che fare col tempo. -
16:12 - 16:17Purtroppo, il margine temporale
-
16:17 - 16:20che mi separa dalla fine
di questo intervento -
16:20 - 16:26è troppo breve per investigare oltre
questa brillante intuizione. -
16:26 - 16:29Magari potremmo chiedere
a qualche fisico teorico -
16:29 - 16:32se questa intuizione ha senso.
-
16:32 - 16:36Non mi resta altro che lasciarvi
-
16:36 - 16:40con una delle più belle citazioni
-
16:40 - 16:44che mi siano mai state
suggerite sul tempo. -
16:45 - 16:51E augurare a tutti la bellezza
qui, in questo mondo. -
16:52 - 16:54Grazie.
-
16:54 - 16:57(Applausi)
- Title:
- La rete del tempo | Massimo Franceschet | TEDxUdine
- Description:
-
Massimo Franceschet ci propone una visione reticolare del tempo. Essa include il tempo lineare: un cammino di istanti l'uno dopo l'altro, che corrisponde all'idea di fatalismo, una non-scelta, una successione predeterminata di eventi. Il tempo ramificato, un albero di istanti temporali che biforcano in diverse possibile scelte, che codifica l'idea di libero arbitrio, di scelta tra possibili futuri. Infine, la più paradossale e accattivante delle situazioni, la circolarità temporale, ossia l'idea di autoreferenzialità.. Massimo userà questi tre modelli come spunto per altrettante libere associazioni: il fenomeno dei sei gradi di separazione in una rete sociale, la logica temporale ramificata e l'algoritmo del PageRank che ha reso popolare Google.
Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx, che utilizza il format della conferenza TED ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale.
Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx
- Video Language:
- Italian
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDxTalks
- Duration:
- 17:01
Michele Gianella approved Italian subtitles for La rete del tempo | Massimo Franceschet | TEDxUdine | ||
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Fabiana Caserta edited Italian subtitles for La rete del tempo | Massimo Franceschet | TEDxUdine | ||
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