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Abigail DeVille Ascolta la Storia / Art21 "New York da vicino"

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    [New York da vicino]
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    C'è qualcosa che, se lo ascolti bene,
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    ti guida e ti mostra determinate informazioni.
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    C'è sempre questo atto di scavare.
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    Come se si riportasse la vita in quei
    frammenti persi.
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    ["Abigail DeVille Ascolta la Storia]
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    [The Contemporary, Peale Museum, Baltimora]
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    I materiali che ho scelto comunicano già,
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    e parlano col passato attraverso un'intuizione interiore.
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    La storia è profonda.
    E' buia.
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    Influenza tutto, sta succedendo persino
    in questo istante,
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    E' come una roccia.
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    Puoi cercare di estrarne piccoli pezzi,
    passando attraverso il materiale,
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    oppure attraverso lo spazio.
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    [Abigail Deville, artista]
    La storia è la leggenda di colui che vince,
    giusto?
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    E' spazzatura.
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    E' spazzatura.
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    Come i "denti di legno" di George Washington,
    che in realtà erano denti di schiavi.
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    Dio!
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    E' nauseante.
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    E' volerne sapere sempre di meno, sai?
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    [I Grandi Neri della Nazione,
    Museo delle certe, Baltimora]
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    La prima cosa da ricercare nella storia,
    sono le atrocità.
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    Nessuno vuole ricordarle.
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    Cose che vanno rimosse.
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    Coprire -imbiancare-, è tutto dovuto
    all'incapacità di superare la schiavitù.
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    E' il dopo sbornia che non passa.
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    C'è del merito, nel tentativo
    di creare qualcosa
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    che possa parlare di temi più grandi
    rispetto a te,
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    Le persone sono un casino,
    la storia è un casino.
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    L'opera deve...
    (ride) rispecchiare questo aspetto.
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    Pensare alla burocrazia e alle
    cose che si accumulano.
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    Pensare a tutte le voci che sono andate perdute.
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    Quando le cose sono dolorose,
    le persone non vogliono parlarne.
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    Ma non possiamo dimenticare la classe
    di persone invisibili,
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    che sono state presenti in ogni circostanza,
    in ogni singolo attimo
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    nella formazione di questo paese e dei suoi miti.
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    Una delle incredibili bellezze e forze
    degli afroamericani
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    è la propensione alla gioia e alla resistenza--
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    nonostante tutto.
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    C'è gioia nell'occupare lo spazio, in opposizione
    alla narrativa dominante.
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    "La nuova migrazione", Harlem, New York]
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    [Canti e percussioni]
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    I processionali "The New Migration" sono
    stati creati più su scala umana.
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    Solitamente sono performance di
    guerriglia che accadono.
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    Non vengono annunciati.
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    O li incontri, oppure no.
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    [Canto continua]
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    [DEVILLE]
    --Cosa mi ha ispirato a fare ciò?
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    [DEVILLE]
    --E' basato sulla migrazione.
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    [UOMO]
    --Ho inteso il concetto, ma cosa c'entro io?
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    [DEVILLE]
    --Cosa c'entri tu?
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    --Dove vuoi c'entrare?
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    [UOMO]
    --Non voglio tu risponda che...
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    [DEVILLE]
    --...lo devi scoprire tu da solo!
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    [UOMO]
    --Ma è ciò che mi domando sempre.
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    [DEVILLE]
    --Oh, va bene! [ride]
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    Dal 1914 al 1970 ci fu la grande migrazione,
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    e sei milioni di afroamericani giunsero
    a Nord,
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    alla ricerca di opportunità di vita migliori.
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    Ciò che sta succedendo è l'opposto --
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    persone espulse da luoghi
    in cui si sono trasferite.
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    Solo perché era il Nord non significava
    che fossero scomparse le tensioni razziste.
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    Beh, la supremazia bianca è
    ciò che si mangia a cena, sai?
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    [CANTI E MUSICA]
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    ["La nuova migrazione",
    Anacostia, Washington, D.C.]
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    Trascinare.
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    Camminare scalzi.
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    Sono i pesi invisibili che le persone
    portano con sé.
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    La storia pesa sulle tue spalle.
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    Penso sia importante portare
    le persone dove
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    dove nessuno conosce il contributo dei
    neri nella storia della società.
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    [CANTI E MUSICA]
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    [CANTI E MUSICA CONTINUANO]
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    Nell'ultimo discorso di Martin Luther King
    - Sono stato sulla cima della montagna -
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    egli dice, "solo quando è abbastanza buio,
    riesci a vedere le stelle"
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    Mi sentì immediatamente attratta
    dall'impavido ottimismo.
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    L'amore è come questa potente forza
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    che potrebbe attuare cambiamenti,
    più di quanti ne possa fare l'odio,
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    Credo che l'odio esaurisca.
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    E' un pensiero che non voglio perdere
    vista mai -
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    - e ricordarmelo per sempre -
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    che noi, come persone,
    giungeremo a quel punto.
Title:
Abigail DeVille Ascolta la Storia / Art21 "New York da vicino"
Description:

Come riesce un artista ad esprimere sia la gioia che il dolore di eventi strazianti?

Attraverso le sue intense performance e installazioni, Abigail DeVille celebra il coraggio e l'ottimismo – senza tralasciare le sofferenze – assorbitisi nell'esperienza afroamericana.
Dichiarando la storia americana “immondizia”, DeVille stessa usa materiali di scarto, come vecchi mobili e bandiere in brandelli per costruire complesse installazioni, nella misura di stanze, che, nel loro caos e splendore, evocano le trascurate storie dei neri americani. “Se ascolti bene, se qualcosa”, dice l'artista, “che ti guida e ti mostra pezzi di informazioni.”

“The New Migration” di DeVille, presentato dallo Studio Museum e portato tra le strade di Harlem nel 2014, è stato ispirato da uomini e donne della grande migrazione – i milioni di afroamericani fuggiti dal sistemico razzismo e la violenza di stato delle leggi Jim Crow, attuate a Sud nel ventesimo secolo. Diretto dalla collaboratrice Charlotte Brathwaite ed esibito anche a Anacostia e Baltimora, “The New Migration”, è una maestosa processione di strada composta da musicisti, ballerini, bande e membri della comunità che indossano le sculture indossabili di DeVille, le quali, secondo l'artista, simboleggiano il peso della storia.

Il progetto ritrae l'attuale gentrificazione di città americane quali Harlem e Chicago come la prossima migrazione, che costringe comunità di colore ad abbandonare le proprie case.
La comunità di DeVille onora oggi la rappresentanza e la speranza delle comunità nere. “E' qualcosa che mi voglio ricordare sempre”, dice DeVille, “ che noi, come persone, ci arriveremo.”

Insieme all'installazione dell'artista “Solo quando è buio abbastanza, riesi a vedere le stelle”, al The Contemporary, Baltimora; e la performance di Anacostia nel 2014, ospitata dal Ancostia Art Center; troviamo come luoghi anche Il Museo dei Grandi Neri Nazionali nel museo delle cere. Oltre a ciò si aggiungono le musiche di Artem Bemba, Burnt Sugar the Arkestra Chamber, Cloudjumper, Jade Hicks, Justin Hicks, Kenita Miller-Hicks, New Edition Legacy Marching Band, e Pedro Santiago.

Abigail DeVille (b. 1981, New York, New York, USA) vive e lavora nel Bronx, New York.ù
Scopri di più sull'artista: https://art21.org/artist/abigail-deville/

Meriti | "New York Close Up" Series Producer: Nick Ravich. Direttore & Produttore: Wesley Miller. Editor: Anna Gustavi. Cinematografia & Suono: Amitabh Joshi, Paul Lieber, John Marton, Michael T. Miller, Wesley Miller, Cauleen Smith, Think Out Loud Productions. Musica: Artem Bemba, Burnt Sugar the Arkestra Chamber, Cloudjumper, Jade Hicks, Justin Hicks, Kenita Miller-Hicks, New Edition Legacy Marching Band, Pedro Santiago. Design & Grafica: Open, Uros Perisic. Archival Photography: Library of Congress, Prelinger Archives. Artwork Courtesy: Abigail DeVille. Performance Co-Creator & Director: Charlotte Brathwaite. Performers: M. Liz Andrews, Mikel Banks, Asim Barnes, Flip Barnes, JM Denson, Avram Fefer, Asma Feyijinmi, Daniela Fifi, Paula Henderson, Ayesha Jordan, Ifasen Kwame, Shango Kwame, André Lassalle, Hiroyuki Matsuura, Nina Angela Mercer, Candace Mickens, Paul Pryce, Sheldon Scott, Jessica Silva, André D. Singleton, Greg Tate, Ibrahim Turay, LaFrae Sci, Ayinde Utsey. Thanks: Rushern Baker IV, Kent Barrett, Holly Bass, Asha Elana Casey, The Contemporary, Peggy Cooper Cafritz, Oscar Cornejo, Sandra Cornejo, DC Commission on the Arts & Humanities, Stephen Crouch, Jessica Denson, The DeVille Family, David O. Fakunle, Catherine Feliz, Arianne Gelardin, Jackson Gilman-Forlini, Angela Goerner, Deana Haggag, Jennifer Harrison Newman, Lauren Haynes, Lee Heinemann, Ariel Jackson, Amanda Jiron-Murphy, Anthony Joshua, Nathan Lewis, The Loading Dock, Deirdre Ehlen MacWilliams, Samuel Margai, Dr. Joanne Martin, Michael Metcalf, MICA, Kenita Miller, Morris-Jumel Mansion, National Great Blacks in Wax Museum, Jared M. Nickerson, Mary Olin Geiger , The Peale Center for Baltimore History & Architecture, Philip A. Robinson, Terry Scott, Jazmin Smith, Ginevra Shay, The Studio Museum in Harlem, Monica Utsey, Kimberly J. Wade, Nico Wheadon.

"New York Close Up" è finanziato, in parte, da The Lambent Foundation; da fondi pubblici dal Dipartimento di Beni Culturali in collaborazione con il Consiglio Comunale di New York; da contributi individuali.

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Video Language:
English
Team:
Art21
Project:
"New York Close Up" series
Duration:
08:11

Italian subtitles

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