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Come rimanere umani nell'era dei social media | Michael Casey | TEDxLausanne

  • 0:13 - 0:16
    Viviamo in una società post-fattuale?
  • 0:18 - 0:21
    A volte sembra
    che non concorderemo mai
  • 0:21 - 0:24
    non solo sui problemi
    da affrontare nel mondo,
  • 0:24 - 0:26
    ma persino sulla loro esistenza.
  • 0:26 - 0:28
    Pensate a tutti quei dibattiti
  • 0:28 - 0:31
    sui cambiamenti climatici
    e sulla criminalistica.
  • 0:31 - 0:35
    Penso che l'incapacità
    di accertare i fatti
  • 0:35 - 0:38
    derivi dagli argomenti divisivi
    dei social media,
  • 0:38 - 0:41
    che, ci piaccia o no,
  • 0:41 - 0:45
    sono diventati il forum più importante
    per i dibattiti pubblici
  • 0:45 - 0:49
    e hanno cambiato per sempre
    i mass media.
  • 0:49 - 0:54
    Le costanti provocazioni,
    i dibattiti online senza fine,
  • 0:54 - 0:57
    impediscono di essere in grado
    di ottenere il consenso,
  • 0:57 - 1:02
    e senza il consenso, la società
    non può co-creare conoscenza.
  • 1:03 - 1:05
    Dico co-creare,
  • 1:05 - 1:08
    perché la conoscenza
    è sempre stata il risultato
  • 1:08 - 1:12
    di un processo condiviso, di un dialogo
    e di un dibattito costruttivo,
  • 1:12 - 1:16
    ma richiede l'apertura
    verso nuove idee,
  • 1:16 - 1:20
    la volontà di considerare opinioni
    diverse dalle nostre.
  • 1:20 - 1:24
    La conoscenza necessita
    di empatia e umanità.
  • 1:25 - 1:28
    Credo che questo sia ciò che più
    mi disturba in questo momento.
  • 1:28 - 1:32
    Ho l'impressione che siamo sull'orlo
    di perdere la nostra umanità.
  • 1:32 - 1:34
    Se questo è il caso,
  • 1:34 - 1:39
    permettiamo a chi ha il potere
    di dettare quale sia la verità.
  • 1:39 - 1:41
    Ricordo quando
  • 1:41 - 1:44
    vivevo e lavoravo in Argentina
    come giornalista,
  • 1:44 - 1:49
    e quest'uomo, Néstor Kirchner,
    era al potere.
  • 1:49 - 1:53
    Non era contento che l'INDEC,
    la National Statistics Agency,
  • 1:53 - 1:59
    indicasse l'inflazione in rapida crescita,
    così agì in modo repentino e veloce.
  • 1:59 - 2:04
    Licenziò il personale dirigente,
    i vertici della INDEC,
  • 2:04 - 2:07
    e vi mise una squadra di lealisti
    per abbassare i numeri.
  • 2:07 - 2:10
    Voilà! Problema dell'inflazione risolto.
  • 2:11 - 2:15
    Certo, chiunque entrasse
    in un supermercato capiva
  • 2:15 - 2:18
    che i prezzi erano in continuo aumento.
  • 2:18 - 2:23
    Gli economisti stimavano
    che l'inflazione si aggirasse sul 25%,
  • 2:23 - 2:26
    ma l'INDEC insisteva fosse all'8%.
  • 2:26 - 2:28
    Questo potrebbe mettere
    a disagio un giornalista,
  • 2:28 - 2:33
    perché ogni volta che riportavo
    i fatti o i numeri del governo,
  • 2:33 - 2:37
    mi sentivo complice nella diffusione
    di queste menzogne.
  • 2:38 - 2:43
    I miei titoli sul Dow Jones Newswire
    uscirono scritti così.
  • 2:44 - 2:47
    Ma per quel che mi riguardava,
    potevo aver detto benissimo questo.
  • 2:50 - 2:54
    Néstor Kirchner non è né il primo
    né l'ultimo leader
  • 2:54 - 2:57
    a disseminare informazioni sospette.
  • 2:57 - 3:02
    I giornalisti americani se la stanno
    vedendo con un problema simile ora,
  • 3:02 - 3:04
    ma l'esperienza dell'Argentina
  • 3:04 - 3:08
    ha fornito un severo avvertimento
    su quello che c'è in gioco.
  • 3:08 - 3:12
    L'insensato disprezzo di Kirchner
    per la verità,
  • 3:12 - 3:15
    distrusse la fiducia
    nell'economia argentina,
  • 3:15 - 3:19
    al punto che l'inflazione peggiorò.
  • 3:19 - 3:21
    Oggi, dieci anni dopo,
  • 3:21 - 3:26
    il nuovo governo sta affrontando
    tassi che raggiungono il 45%.
  • 3:26 - 3:27
    È un duro promemoria
  • 3:27 - 3:31
    dei danni duraturi
    che vengono inflitti alla società,
  • 3:31 - 3:35
    quando i governi abbandonano
    le fonti empiriche di informazione
  • 3:35 - 3:40
    e al loro posto fanno circolare
    fatti alternativi.
  • 3:40 - 3:44
    Ma cos'è un fatto
    nell'era dei social media?
  • 3:44 - 3:48
    Nella vecchia era, i media dominanti
    avevano un ruolo filtrante.
  • 3:48 - 3:50
    Dettavano e determinavano
  • 3:50 - 3:53
    la ristretta gamma di idee accettabili
  • 3:53 - 3:57
    per il dibattito pubblico
    e la diffusione della conoscenza,
  • 3:57 - 4:01
    quindi, se eravate dei bianchi
    suprematisti di estrema destra,
  • 4:01 - 4:05
    o dei rivoluzionari marxisti
    di estrema sinistra,
  • 4:05 - 4:07
    le vostre opinioni
    non venivano ascoltate.
  • 4:07 - 4:13
    Ora nessuno è al comando,
    e tutti hanno una voce.
  • 4:13 - 4:16
    Tutti possono sostenere
    che qualsiasi cosa sia una notizia
  • 4:16 - 4:20
    e affermare che ciò che disapprovano
    siano notizie false.
  • 4:20 - 4:23
    Perciò ora sta a noi, il pubblico,
  • 4:23 - 4:25
    e non ai media dominanti,
  • 4:25 - 4:29
    decidere a cosa credere
    e di chi fidarci.
  • 4:29 - 4:34
    Penso che questa nuova e caotica
    società online abbia bisogno
  • 4:35 - 4:38
    che la propria cultura si evolva.
  • 4:38 - 4:41
    Off-line, la civiltà ha avuto millenni
  • 4:41 - 4:45
    per sviluppare le proprie norme
    e le proprie usanze:
  • 4:45 - 4:50
    quando dire "per favore" e "grazie",
    quando parlare, quando ascoltare,
  • 4:50 - 4:53
    quali parole sono appropriate
    e quali sono talmente offensive
  • 4:53 - 4:57
    da uccidere ogni prospettiva
    di dialogo costruttivo.
  • 4:59 - 5:04
    Se vogliamo che questa nuova società
    vada avanti nel XXI secolo,
  • 5:04 - 5:05
    penso che ci sia bisogno
  • 5:05 - 5:09
    di un processo evolutivo simile,
    sebbene più rapido,
  • 5:09 - 5:13
    all'interno della cultura
    di questa nuova società online.
  • 5:14 - 5:15
    Se riusciamo a farlo,
  • 5:15 - 5:21
    a costruire circuiti di riscontri positivi
    e di apertura mentale e rispetto,
  • 5:21 - 5:25
    penso che i social media
    possano essere una potente forza
  • 5:25 - 5:29
    per la libertà di pensiero,
    l'innovazione e la prosperità.
  • 5:30 - 5:32
    Come ci arriviamo?
  • 5:32 - 5:34
    La risposta potrebbe risiedere
  • 5:34 - 5:37
    nei settori della moneta digitale
    e della tecnologia "blockchain",
  • 5:38 - 5:40
    il settore in cui ora lavoro.
  • 5:40 - 5:42
    Là, la ricerca si concentra
  • 5:42 - 5:48
    su come si possano usare
    gli algoritmi dei software e gli incentivi
  • 5:48 - 5:51
    per guidare le comunità verso il consenso,
  • 5:51 - 5:53
    e la speranza è che così,
    forse un giorno
  • 5:53 - 5:56
    creeremo un sistema algoritmico
  • 5:56 - 6:00
    dove i social media saranno più aperti,
    più imparziali e più democratici.
  • 6:01 - 6:02
    Ma siamo sinceri,
  • 6:02 - 6:06
    la tecnologia da sola
    non può costruire una società migliore.
  • 6:07 - 6:09
    Questo è un problema umano.
  • 6:09 - 6:12
    Tocca a me e a voi risolverlo.
  • 6:13 - 6:14
    Quindi, da dove cominciare?
  • 6:14 - 6:19
    Una delle cose giuste a cui pensare
    quando si comincia
  • 6:19 - 6:23
    è quanto questo nuovo sistema
    di comunicazione di massa
  • 6:23 - 6:27
    sia fondamentalmente diverso
    dal precedente.
  • 6:27 - 6:31
    In effetti, direi che i social media
    sono il cambiamento più dirompente
  • 6:31 - 6:37
    nel sistema di condivisione
    di informazioni dalla Bibbia di Gutenberg.
  • 6:37 - 6:40
    Pensate solo a com'era
    il precedente sistema di questa industria,
  • 6:40 - 6:45
    quando le tradizionali agenzie di stampa
    distribuivano le informazioni.
  • 6:45 - 6:51
    Usavano infrastrutture fisiche,
    macchine da stampa, tv, stazioni radio,
  • 6:51 - 6:54
    cavi, antenne paraboliche,
    quel tipo di cose.
  • 6:54 - 7:00
    Ora la distribuzione ruota tutta
    attorno alle connessioni psicologiche.
  • 7:00 - 7:07
    Se volete che i vostri messaggi sui social
    raggiungano un ampio pubblico,
  • 7:07 - 7:11
    non solo dovete avere
    una larga rete sociale,
  • 7:11 - 7:13
    ma dovete anche produrre
    i vostri messaggi in modo
  • 7:13 - 7:16
    che creino un legame emotivo
    con quelle persone,
  • 7:16 - 7:20
    così che queste li retweettino,
    li condividano e li inseriscano nei blog.
  • 7:21 - 7:26
    I sentieri sui quali viaggiano
    oggi le informazioni sono costruiti
  • 7:26 - 7:29
    su un intricato tessuto di sinapsi,
  • 7:29 - 7:33
    di legami emotivi
    e di impulsi biochimici.
  • 7:34 - 7:38
    Si tratta di un'architettura mediatica
    completamente differente.
  • 7:38 - 7:39
    Dobbiamo solo capirla.
  • 7:39 - 7:43
    Si tratta di un enorme network amorfo.
  • 7:43 - 7:45
    Non c'è nessun caporedattore al comando,
  • 7:45 - 7:49
    che detti la destinazione
    di ogni contenuto in qualsiasi momento.
  • 7:49 - 7:52
    Ci sono miliardi di attori autonomi
  • 7:52 - 7:55
    che decidono il da farsi
    con i rispettivi segnali,
  • 7:55 - 7:56
    e durante questo procedimento,
  • 7:56 - 8:01
    producono nuovi messaggi, nuovi sentieri,
    nuovi segnali e così via.
  • 8:01 - 8:04
    È davvero difficile
    immaginare questo sistema,
  • 8:04 - 8:08
    ed è difficile padroneggiarlo.
  • 8:08 - 8:11
    Eppure alcuni individui
    l'hanno padroneggiato,
  • 8:11 - 8:12
    ma se noi dovessimo scegliere
  • 8:12 - 8:16
    quali persone vogliamo come guida
    mentre affrontiamo questi nuovi mondi,
  • 8:16 - 8:19
    non sceglieremmo necessariamente loro.
  • 8:19 - 8:22
    Se con il numero
    dei vostri follower su Twitter
  • 8:22 - 8:25
    si misurano il vostro potere
    e la vostra influenza nel mondo,
  • 8:25 - 8:29
    allora, forse, la persona più importante
    al mondo ora è Katy Perry.
  • 8:30 - 8:33
    Ha 97 milioni di follower su Twitter.
  • 8:33 - 8:36
    Sono più della popolazione della Germania.
  • 8:37 - 8:39
    Nel mentre, il resto di noi si riunisce
  • 8:39 - 8:42
    in queste camere dell'eco
    di opinioni simili,
  • 8:42 - 8:46
    condividiamo le opinioni degli altri,
    confermiamo e riaffermiamo tutto ciò,
  • 8:46 - 8:50
    ma non parliamo con quelli
    al di fuori del nostro gruppo,
  • 8:50 - 8:54
    e, di conseguenza,
    non co-creiamo conoscenza.
  • 8:54 - 8:58
    Ma credo che in questa piattaforma
    possa esistere una situazione
  • 8:58 - 9:00
    in cui tutti siedano a un tavolo
  • 9:00 - 9:03
    dove la maggioranza
  • 9:03 - 9:06
    possa sovrastare i commercianti
    del potere come Néstor Kirchner.
  • 9:06 - 9:11
    Potrebbe essere anche un potente
    fattore d'innovazione.
  • 9:11 - 9:15
    Mi piace pensare ai social media
    come a un enorme bazar globale di idee,
  • 9:15 - 9:18
    che competono per attirare
    per la nostra attenzione.
  • 9:18 - 9:21
    All'autore britannico
    Matt Ridley piace dire
  • 9:21 - 9:23
    che quando le idee nascono
    in questo modo,
  • 9:23 - 9:27
    fanno sesso e producono
    nuovi e interessanti frutti.
  • 9:27 - 9:31
    Lo stiamo vedendo in questo momento
    nel mondo del software open source,
  • 9:31 - 9:35
    dove i tecnici, gli scienziati
    e gli imprenditori informatici
  • 9:35 - 9:38
    stanno sfruttando il grande
    gruppo globale di cervelli
  • 9:38 - 9:41
    per arrivare a nuove idee
    e scoperte scientifiche
  • 9:41 - 9:43
    a un ritmo mai visto prima.
  • 9:43 - 9:48
    Il biotecnologo futurista Andrew Hessel
    ha dato vita a quella che chiama
  • 9:48 - 9:50
    la Pink Army Cooperative,
  • 9:50 - 9:55
    una rete globale
    di ingegneri genetici volontari:
  • 9:55 - 10:00
    collaborano a codificare una cura
    open source per il cancro al seno.
  • 10:01 - 10:06
    Le possibilità sono incredibili quando
    attingiamo da questo gruppo creativo,
  • 10:06 - 10:08
    ma la chiave è capire
  • 10:08 - 10:12
    come quest'informazione viaggia,
    cambia e si muove
  • 10:12 - 10:16
    in questo sistema complesso senza leader.
  • 10:16 - 10:19
    Dov'è l'ordine in tutto questo caos?
  • 10:19 - 10:23
    Si scopre che il miglior modello
    che abbiamo
  • 10:23 - 10:27
    per capire simili fenomeni
    in un sistema complesso senza leader,
  • 10:27 - 10:32
    è quello del più importante
    sistema complesso senza leader che ci sia:
  • 10:32 - 10:34
    la natura.
  • 10:34 - 10:35
    Quando io e Oliver Luckett
  • 10:35 - 10:39
    abbiamo osservato le sette
    leggi biologiche di base della natura,
  • 10:39 - 10:42
    che gli esseri viventi
    hanno una struttura cellulare,
  • 10:42 - 10:48
    assorbono i nutrienti, rispondono
    agli stimoli, mantengono l'omeostasi,
  • 10:48 - 10:51
    crescono, si adattano e si evolvono,
  • 10:51 - 10:52
    abbiamo scoperto che ci sono
  • 10:52 - 10:55
    alcune notevoli somiglianze
    con i social media.
  • 10:55 - 10:57
    In effetti, queste leggi ci mostrano
  • 10:57 - 11:00
    come crescono le informazioni ,
    come i network si espandono,
  • 11:00 - 11:04
    e come la comunità online
    che stiamo formando
  • 11:04 - 11:08
    si comporti come un organismo vivente,
    un organismo sociale.
  • 11:09 - 11:12
    Una delle lezioni fondamentali
    derivanti da ciò
  • 11:12 - 11:14
    è che dobbiamo resistere alla tentazione
  • 11:14 - 11:18
    di censurare il contenuto
    di ciò che troviamo sgradevole.
  • 11:18 - 11:23
    Possiamo pensare alla nostra cultura
    un po' come al nostro sistema immunitario,
  • 11:23 - 11:29
    che necessita di venire a contatto
    con batteri e virus nocivi,
  • 11:29 - 11:31
    se vuole imparare
  • 11:31 - 11:36
    a riconoscerli come una minaccia
    e sviluppare anticorpi per respingerli.
  • 11:37 - 11:39
    Lo stesso vale per la società.
  • 11:40 - 11:44
    Abbiamo bisogno di esposizione
    a un'intera gamma di idee,
  • 11:44 - 11:48
    persino a quelle davvero brutte,
    come xenofobia e razzismo.
  • 11:48 - 11:49
    In effetti, direi
  • 11:49 - 11:53
    che se allontaniamo
    i bigotti e li censuriamo,
  • 11:53 - 11:58
    questi ritorneranno più forti,
    come i germi resistenti agli antibiotici;
  • 11:59 - 12:02
    ma è davvero difficile
    resistere alla tentazione di censurarli.
  • 12:02 - 12:06
    Questo fu evidente l'anno scorso,
    durante l'enorme faida su Twitter
  • 12:06 - 12:11
    tra Leslie Jones,
    attrice e comica afroamericana,
  • 12:11 - 12:15
    e Milo Yiannopoulos,
    provocatore della destra alternativa.
  • 12:16 - 12:21
    La Jones fu soggetta
    alla più orribile ondata di insulti
  • 12:21 - 12:26
    da parte dei 300.000 sostenitori
    rabbiosi di Yiannopoulos su Twitter.
  • 12:27 - 12:30
    Il linguaggio e le cose dette
    erano talmente orribili,
  • 12:30 - 12:35
    che lei abbandonò Twitter
    quel giorno con questo messaggio.
  • 12:35 - 12:39
    Se siete come me, anche voi
    sareste rimasti a pensare
  • 12:39 - 12:42
    cosa significhi essere umani
    dopo un episodio del genere,
  • 12:42 - 12:44
    e avreste anche lodato
  • 12:44 - 12:48
    il fatto che Yiannopoulos fu bandito
    da Twitter per questo motivo.
  • 12:48 - 12:52
    Ma tale censura
    ebbe l'effetto contrario.
  • 12:52 - 12:57
    Poco dopo, l'hashtag "freemilo"
    cominciò a diventare popolare.
  • 12:57 - 13:01
    Divenne un martire, una celebrità
    in nome della libertà di parola.
  • 13:01 - 13:06
    Ottenne pure un contratto da 250.000 $
    da Simon & Schuster per scrivere un libro.
  • 13:06 - 13:09
    Il sessismo e il razzismo
    vinsero quel giorno.
  • 13:10 - 13:13
    Se siete come me,
    è davvero difficile da accettare.
  • 13:13 - 13:15
    Quindi, cosa dobbiamo fare,
  • 13:15 - 13:19
    noi che vogliamo apertura,
    tolleranza e diversità
  • 13:19 - 13:20
    nel mondo online,
  • 13:20 - 13:24
    per riuscire a costruire
    questo grande gruppo di idee meravigliose?
  • 13:24 - 13:28
    Dobbiamo starcene immobili e aspettare
    che la cultura si rimetta in pari?
  • 13:28 - 13:29
    No.
  • 13:29 - 13:31
    Ci sono azioni dinamiche
  • 13:31 - 13:33
    che possiamo compiere,
    anzi, dobbiamo compiere,
  • 13:33 - 13:36
    per costruire una cultura online più sana.
  • 13:36 - 13:41
    Dobbiamo imparare come usare
    questo sistema emotivo interconnesso
  • 13:41 - 13:44
    per promuovere idee pro-sociali
    circa la diversità e la tolleranza,
  • 13:44 - 13:48
    così che possano competere
    con le loro rivali anti-sociali
  • 13:48 - 13:50
    nel mercato delle idee.
  • 13:50 - 13:53
    Dobbiamo costruire macchine empatiche.
  • 13:53 - 13:55
    Cosa intendo dire con questo?
  • 13:55 - 14:00
    Voglio finire parlandovi del mio sito
    preferito sui social media,
  • 14:00 - 14:01
    che significa moltissimo
  • 14:01 - 14:05
    per chi passa molto tempo
    nella meravigliosa New York.
  • 14:05 - 14:09
    "Humans of New York" è una pagina Facebook
  • 14:09 - 14:12
    composta di una raccolta
    di foto di persone comuni,
  • 14:12 - 14:16
    ognuna accompagnata da un testo
    nel quale i soggetti parlano
  • 14:16 - 14:22
    dei loro amori, delle loro vittorie,
    fallimenti, speranze e paure,
  • 14:22 - 14:25
    e ogni articolo solitamente presenta
  • 14:25 - 14:29
    migliaia di commenti
    provenienti da persone di tutto il mondo,
  • 14:29 - 14:33
    perfetti sconosciuti che offrono
    amicizia e sostegno a quelle persone.
  • 14:34 - 14:39
    HONY, com'è conosciuto,
    ha 18 milioni di follower.
  • 14:39 - 14:41
    Questo è ciò che intendo
    per macchina empatica.
  • 14:41 - 14:45
    Brandon Stanton, il fondatore di HONY
    è il tipico eroe ordinario.
  • 14:45 - 14:46
    Perché?
  • 14:46 - 14:50
    Perché non è il tipo di persona
    da cui ci si aspetta una cosa così.
  • 14:50 - 14:52
    In precedenza era un trader
    di Wall Street,
  • 14:52 - 14:55
    e quando perse il lavoro
    per la crisi economica,
  • 14:55 - 14:58
    il grande evento globale disumanizzante,
  • 14:58 - 15:00
    questo è ciò che decise di fare.
  • 15:01 - 15:03
    La società deve capire
  • 15:03 - 15:07
    come assorbire le nuove idee
    e co-creare conoscenza,
  • 15:07 - 15:11
    ha bisogno di molti altri costruttori
    di empatia come Brandon Stanton.
  • 15:12 - 15:14
    Consideratelo un appello a tutti voi:
  • 15:14 - 15:18
    ognuno di noi ha la responsabilità
    di mostrare umanità.
  • 15:18 - 15:21
    Dobbiamo essere agenti del cambiamento.
  • 15:21 - 15:27
    Dobbiamo costruire empatia nel mondo,
    nel mondo digitale, sui social media.
  • 15:28 - 15:31
    E il momento per iniziare
    a farlo è adesso.
  • 15:31 - 15:32
    Grazie.
  • 15:32 - 15:34
    (Applausi)
Title:
Come rimanere umani nell'era dei social media | Michael Casey | TEDxLausanne
Description:

Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx che utilizza il format della conferenza TED, ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale. Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx.

In pochi anni i social media hanno rivoluzionato il modo di produrre, condividere e elaborare le informazioni. Questo mercato delle idee, aperto e caotico, sfida la stessa nozione di verità oggettiva, sulla quale la conoscenza è stata storicamente costruita. Possono essere un motore incredibile di innovazione collaborativa, o un enorme fattore di alienazione, odio e violenza. Come possiamo correggere i loro algoritmi per assicurare che ciò che è virale diventi virtuoso?

Dopo aver chiuso con la carriera di giornalista per il Wall Street Journal, Michael ora dedica il proprio tempo a progetti che sfruttano l'impatto politico, economico e sociale delle tecnologie digitali. È consulente senior alla MIT Media Lab's Digital Currency Initiative, e offre consulenza alle imprese sulle sfide e le opportunità della tecnologia "blockchain". Il suo ultimo e accattivante libro, "The Social Organism: A Radical Understanding of Social Media to Transform Your Business and Life", scritto in collaborazione con Oliver Luckett, osserva i social media e il loro funzionamento, paragonandoli a un organismo vivente.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
15:42

Italian subtitles

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