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TEDxLakeComo -- Telmo Pievani - La solitudine è un'invenzione recente

  • 0:07 - 0:09
    L'evoluzione è il campo della scienza
  • 0:09 - 0:12
    che forse racconta più storie
    di tutti gli altri.
  • 0:13 - 0:14
    Racconta un sacco di storie:
  • 0:14 - 0:16
    solo che a differenza dei miti,
  • 0:16 - 0:18
    e delle narrazioni
    che raccontiamo ai bimbi
  • 0:18 - 0:20
    noi cerchiamo di ricostruirle
  • 0:20 - 0:22
    attraverso delle prove,
    delle evidenze, degli indizi.
  • 0:22 - 0:24
    Un po' come Sherlock Holmes.
  • 0:24 - 0:27
    Le storie però, lo sappiamo,
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    sono scivolose,
    hanno dei pro e dei contro.
  • 0:29 - 0:32
    Ci possono affascinare,
    ma ci possono anche ingannare:
  • 0:32 - 0:35
    ci possono raccontare
    delle ricostruzioni false.
  • 0:37 - 0:40
    Molti anni fa un mio collega,
    molto più illustre di me,
  • 0:40 - 0:42
    si chiamava J. B. S. Haldane,
  • 0:42 - 0:45
    è stato uno dei padri
    della genetica delle popolazioni,
  • 0:45 - 0:50
    si trovava in un salotto
    ad Oxford molto formale,
  • 0:50 - 0:54
    con presenti teologi,
    signore e principesse.
  • 0:54 - 0:56
    E una di queste,
    a un certo punto, gli chiese:
  • 0:56 - 0:58
    "Senta Professore,
  • 0:58 - 1:02
    ma se lei dovesse
    immaginarsi il Creatore,
  • 1:02 - 1:05
    che cosa vedrebbe?
    Come se lo immagina? "
  • 1:05 - 1:06
    Era una domanda un po' tendenziosa
  • 1:06 - 1:09
    perché Haldane era noto
    per essere ateo, miscredente, comunista.
  • 1:09 - 1:13
    Le aveva addosso tutte, in Inghilterra,
    soprattutto in quell'epoca.
  • 1:13 - 1:15
    E Haldane rispose:
  • 1:15 - 1:16
    "Guardi signora, non lo so.
  • 1:16 - 1:18
    Però, se dovessi immaginarmi il Creatore,
  • 1:18 - 1:23
    penso che egli abbia
    una smodata passione per i coleotteri".
  • 1:24 - 1:25
    Cosa voleva dire Haldane?
  • 1:25 - 1:29
    Voleva dire che se noi guardiamo
    la terra, e la biodiversità,
  • 1:29 - 1:30
    dal punto di vista di un evoluzionista,
  • 1:30 - 1:32
    la prima cosa che notiamo
  • 1:32 - 1:34
    è che noi siamo
    alla periferia dell'impero,
  • 1:34 - 1:36
    noi non siamo al centro di questa storia.
  • 1:36 - 1:41
    Siamo una delle tante, meravigliose specie
    prodotte dalla storia naturale.
  • 1:41 - 1:44
    La storia che vi racconto
    adesso, brevemente,
  • 1:44 - 1:46
    è frutto di ricerche recentissime.
  • 1:47 - 1:50
    Quindi vi racconto cose
    che abbiamo scoperto da pochi mesi,
  • 1:50 - 1:52
    e che sconvolgono decisamente
  • 1:52 - 1:54
    il nostro modo di raccontare
    l'evoluzione umana.
  • 1:54 - 1:57
    È la storia di una
    delusione, tutto sommato;
  • 1:57 - 2:01
    ma una delusione costruttiva,
    una delusione che ci fa bene,
  • 2:01 - 2:02
    che ci fa pensare,
  • 2:02 - 2:06
    che rimette in moto le grandi domande
    che la scienza è capace di sollevare.
  • 2:06 - 2:09
    Da dove veniamo? Perché?
    Cosa ci facciamo qua?
  • 2:09 - 2:11
    Qual è il posto dell'uomo nella natura?
  • 2:11 - 2:12
    L'inizio della storia
  • 2:12 - 2:15
    è in questa immagine
    che vedete alle mie spalle.
  • 2:15 - 2:20
    È una pagina affascinante, misteriosa,
    scritta da Charles Darwin stesso,
  • 2:20 - 2:23
    risale al luglio del 1837.
  • 2:23 - 2:26
    Se vi ricordate le date,
    vuol dire che era giovanissimo:
  • 2:26 - 2:29
    era nato nel 1809,
    non aveva ancora 30 anni.
  • 2:29 - 2:30
    Era appena tornato
  • 2:30 - 2:32
    da un viaggio meraviglioso
    in giro per il mondo,
  • 2:32 - 2:35
    che abbiamo studiato tutti,
    durato cinque anni.
  • 2:35 - 2:36
    Torna nel '36,
  • 2:36 - 2:41
    e appena tornato inizia a scrivere
    questi taccuini privati, privatissimi.
  • 2:41 - 2:44
    Così segreti che saranno, praticamente,
  • 2:44 - 2:48
    l'unico scritto darwiniano
    che lui deciderà di non pubblicare mai.
  • 2:48 - 2:49
    Dirà proprio:
  • 2:49 - 2:51
    "Mi raccomando, non diffondete mai
  • 2:51 - 2:54
    quello che ho scritto da ragazzo
    appena tornato da questo viaggio".
  • 2:54 - 2:57
    In una di queste pagine
    c'è questo diagramma bellissimo
  • 2:57 - 3:00
    che lui chiama "The Tree of Life",
    l'albero della vita.
  • 3:00 - 3:03
    E scrive, vedete "I think", io penso che:
  • 3:03 - 3:07
    e per la prima volta scrive a se stesso,
    perché sta parlando a sé,
  • 3:07 - 3:09
    quello che ha capito dell'evoluzione.
  • 3:09 - 3:11
    Cioè che l'evoluzione è un albero.
  • 3:11 - 3:14
    E come un albero ha un fusto,
    cioè gli antenati comuni,
  • 3:14 - 3:15
    e poi ha delle ramificazioni,
  • 3:15 - 3:18
    le specie che si diversificano
    nel corso del tempo
  • 3:18 - 3:21
    e poi si estinguono,
    che si moltiplicano e così via.
  • 3:21 - 3:24
    Una storia interessante,
    una storia plurale,
  • 3:24 - 3:26
    fatta di tante specie diverse.
  • 3:27 - 3:30
    Perché vi racconto una storia
    che in realtà è una delusione?
  • 3:30 - 3:35
    Perché quando poi siamo andati
    ad applicare questa idea darwiniana -
  • 3:35 - 3:36
    già nel '37,
  • 3:36 - 3:40
    poi lui diventa famoso, pubblicherà
    "L'origine delle specie" 20 anni dopo -
  • 3:41 - 3:43
    quando abbiamo trattato
    l'evoluzione umana,
  • 3:43 - 3:46
    stranamente gli scienziati stessi
    hanno fatto un'eccezione.
  • 3:46 - 3:48
    E dico gli scienziati stessi,
  • 3:48 - 3:53
    non persone esterne alla scienza
    o degli avversari dell'evoluzione;
  • 3:53 - 3:54
    ma se guardate, per esempio,
  • 3:54 - 3:56
    come Thomas H. Huxley
    ricostruiva l'evoluzione umana,
  • 3:56 - 4:00
    vedete che è molto diversa
    dall'albero che vi ho fatto vedere prima.
  • 4:00 - 4:03
    Quella di prima era una storia
    di diversità, di molteplicità,
  • 4:03 - 4:04
    di convivenza di specie diverse.
  • 4:04 - 4:09
    Questa è una storia molto diversa,
    in cui c'è una sola specie per volta,
  • 4:09 - 4:11
    si procede in modo lineare.
  • 4:11 - 4:13
    Questa è una grande storia di progresso.
  • 4:14 - 4:15
    È quella che un mio collega,
  • 4:15 - 4:17
    che è stato molto importante
    nella mia formazione,
  • 4:17 - 4:19
    si chiamava Stephen Jay Gould,
  • 4:19 - 4:21
    definiva "la nostra grande illusione".
  • 4:21 - 4:23
    L'illusione è che Homo Sapiens -
  • 4:23 - 4:27
    che è sempre messo in fondo,
    all'estrema destra
  • 4:27 - 4:29
    e rappresenta il culmine dell'evoluzione -
  • 4:29 - 4:34
    l'illusione che la Storia dovesse,
    necessariamente, portare fino a noi.
  • 4:34 - 4:37
    Sicuramente questa è un'immagine
    molto familiare per tutti noi.
  • 4:37 - 4:40
    La troviamo sempre scritta
    sui giornali, in televisione,
  • 4:40 - 4:42
    l'abbiamo vista citata tante volte.
  • 4:42 - 4:46
    Quello che abbiamo scoperto di recente
    è che questa eccezione non vale.
  • 4:46 - 4:48
    È caduta, l'abbiamo messa in discussione.
  • 4:48 - 4:52
    L'evoluzione umana non è
    andata affatto in questo modo.
  • 4:52 - 4:55
    Vi faccio vedere altre alternative
    a questa immagine,
  • 4:55 - 4:58
    che viene usata in pubblicità,
    viene usata ovunque.
  • 4:58 - 5:00
    La mia preferita
    è quella in alto a destra,
  • 5:00 - 5:02
    che è comparsa su una rivista femminista
  • 5:02 - 5:05
    e mette a confronto
    l'evoluzione del maschio,
  • 5:05 - 5:07
    molto lenta e graduale ma progressiva;
  • 5:07 - 5:10
    e quella della femmina,
    stranamente molto stabile.
  • 5:10 - 5:12
    Ma la trovate in tutte le salse,
    questa immagine.
  • 5:12 - 5:15
    È una sorta di grande icona.
  • 5:15 - 5:16
    Un'iconografia.
  • 5:16 - 5:19
    Anche oggi, quando noi pubblichiamo
  • 5:19 - 5:21
    articoli riguardanti l'evoluzione umana,
    che vadano sui giornali,
  • 5:21 - 5:23
    ci mettono sempre questa immagine.
  • 5:23 - 5:25
    A me è capitato anche di recente.
  • 5:25 - 5:27
    La prima riga del mio articolo era:
  • 5:27 - 5:30
    "Non esistono anelli mancanti
    nell'evoluzione"
  • 5:30 - 5:32
    e immediatamente
    mi hanno messo quest'immagine,
  • 5:32 - 5:34
    con gli anelli mancanti.
  • 5:34 - 5:35
    Quindi è qualcosa di molto potente,
  • 5:35 - 5:38
    di profondamente radicato
    nella nostra mente.
  • 5:38 - 5:42
    La versione decisamente che io scelgo
    come la migliore in assoluto al mondo
  • 5:42 - 5:46
    è questa, che è stata
    proposta nei Simpson,
  • 5:46 - 5:50
    dove l'evoluzione culmina,
    inesorabilmente e meravigliosamente,
  • 5:50 - 5:53
    in Homersapiens,
    che vedete all'estrema destra.
  • 5:53 - 5:56
    Perché è molto strana questa eccezione?
  • 5:56 - 6:01
    Perché mentre noi continuavamo
    a tenere in piedi
  • 6:01 - 6:03
    questa grande iconografia della speranza,
  • 6:03 - 6:05
    gli scienziati andavano avanti
  • 6:05 - 6:08
    e ricostruivano le storie evolutive,
    le storie naturali delle specie,
  • 6:08 - 6:10
    in un modo molto diverso.
  • 6:10 - 6:13
    Questa è un'immagine
    meno decifrabile delle precedenti,
  • 6:13 - 6:15
    ma è meravigliosa.
  • 6:15 - 6:17
    Vi dico solo una cosa:
  • 6:17 - 6:20
    io penso che se un extraterrestre
    dovesse cadere sulla Terra, fra un po',
  • 6:20 - 6:22
    e noi dovessimo raccontargli
  • 6:22 - 6:25
    una delle grandi conquiste
    della scienza e del sapere -
  • 6:25 - 6:29
    ci sarebbe la teoria della relatività,
    un sacco di scoperte in ambito fisico;
  • 6:29 - 6:30
    ma io gli farei vedere questa immagine.
  • 6:30 - 6:33
    E gli direi: guarda, qui c'è
    la specie Homo Sapiens,
  • 6:33 - 6:34
    che grazie alla scienza
  • 6:34 - 6:38
    è riuscita a mettere insieme,
    a ricostruire l'albero della vita.
  • 6:38 - 6:42
    Cioè a capire la parentela
    tra tutti gli esseri viventi;
  • 6:42 - 6:46
    ma proprio tutti, dal battere
    fino all'animale più complesso,
  • 6:46 - 6:48
    fino al giaguaro, alla giraffa,
  • 6:48 - 6:51
    agli esseri umani che hanno abitato
    e che abitano questo pianeta.
  • 6:51 - 6:54
    Questo albero della vita mette insieme
    tutti i viventi che noi conosciamo".
  • 6:54 - 6:58
    E vedete che è un albero,
    che è ramificato, ci sono tante specie.
  • 6:58 - 7:01
    E se volete trovarvi,
    è estremamente complicato
  • 7:01 - 7:03
    perché noi siamo qua,
    siamo gli animali dentro qua
  • 7:03 - 7:06
    e tra l'altro siamo un po' più vicini
    ai funghi che non alle piante,
  • 7:06 - 7:08
    anche questa cosa non ci piace tanto.
  • 7:08 - 7:11
    E dentro gli animali dovete fare
  • 7:11 - 7:14
    un ramoscello di un ramoscello
    di un ramoscello, per nove volte
  • 7:14 - 7:15
    prima di trovare Homo Sapiens.
  • 7:15 - 7:18
    Quindi siamo alla periferia
    dell'impero della biodiversità,
  • 7:18 - 7:21
    come aveva detto Haldane
    con quella battuta spiritosa
  • 7:21 - 7:23
    per scandalizzare la signora.
  • 7:23 - 7:28
    La stessa cosa se ci avviciniamo
    alla nostra storia più particolare,
  • 7:28 - 7:29
    alla nostra famiglia:
  • 7:29 - 7:31
    troviamo lo stesso schema, vedete?
  • 7:31 - 7:34
    Questo non voglio raccontarvelo
    perché è un po' tecnico,
  • 7:34 - 7:38
    ma se guardate questa immagine
    noi siamo qui, noi siamo questa specie,
  • 7:38 - 7:40
    siamo dentro questo genere,
    che è il genere Homo.
  • 7:40 - 7:42
    Se guardate alle vostre spalle,
  • 7:42 - 7:45
    trovate una storia
    di grandi ramificazioni come queste.
  • 7:46 - 7:48
    Quindi trovate
    un cespuglio, non una scala.
  • 7:48 - 7:51
    Non trovate una linearità,
    trovate una molteplicità.
  • 7:51 - 7:54
    E la cosa interessante,
    per esempio in schemi come questi,
  • 7:54 - 7:56
    è che in qualsiasi momento
    tiriate una linea del tempo -
  • 7:56 - 7:59
    immaginatevi di avere
    una macchina del tempo,
  • 7:59 - 8:03
    scegliete un'epoca qualsiasi,
    per esempio 10 milioni di anni fa,
  • 8:03 - 8:04
    tirate la linea,
  • 8:04 - 8:07
    scoprite che in qualsiasi momento
    della storia evolutiva
  • 8:07 - 8:10
    c'erano tante specie diverse
    contemporaneamente.
  • 8:10 - 8:13
    Chi più, chi meno, cugina delle altre.
  • 8:13 - 8:15
    E qui vedete, se partite dall'oggi,
  • 8:15 - 8:18
    che l'Homo ha un antenato
    in comune con lo scimpanzé
  • 8:18 - 8:21
    vissuto all'incirca sei, sette
    milioni di anni fa,
  • 8:21 - 8:23
    e andando più indietro ne ha uno
  • 8:23 - 8:27
    con i gorilla, gli oranghi, i gibboni
    e con tutto il resto del vivente.
  • 8:27 - 8:29
    Quindi un'immagine
    molto sintetica, molto potente.
  • 8:30 - 8:33
    Perché è entrata in crisi
  • 8:33 - 8:35
    questa immagine così potente
    dell'evoluzione?
  • 8:35 - 8:38
    Come capita spesso nella scienza,
    c'è un po' d'inerzia,
  • 8:38 - 8:41
    le idee nuove a volte
    fanno un po' fatica a entrare;
  • 8:41 - 8:43
    poi però vengono sommerse dalle anomalie.
  • 8:43 - 8:44
    Non funzionava, quel modello;
  • 8:44 - 8:47
    e alla fine, con molta fatica,
    l'abbiamo abbandonato.
  • 8:47 - 8:50
    Questa è una scoperta
    bellissima, fatta nel 2009.
  • 8:50 - 8:53
    Pensate che ha conquistato
    ben due copertine di Science,
  • 8:53 - 8:55
    data l'importanza della scoperta.
  • 8:55 - 8:58
    La scoperta più importante del 2009
    è un nostro possibile antenato,
  • 8:58 - 9:01
    e si chiama Ardi, Ardipithecus.
  • 9:01 - 9:03
    Se lo guardate un po', vedete che è un mix
  • 9:03 - 9:07
    di caratteri moderni
    e di caratteri arcaici.
  • 9:07 - 9:11
    È un po' uno scimmione, lo si vede
    dagli arti superiori così lunghi,
  • 9:11 - 9:13
    dall'alluce divaricato;
    però è perfettamente bipede.
  • 9:13 - 9:15
    Ha la faccia piatta -
  • 9:15 - 9:16
    e quindi è un mix di caratteri.
  • 9:16 - 9:18
    La cosa interessante che abbiamo scoperto
  • 9:18 - 9:23
    è che questo nostro antenato
    non è stato all'inizio di tutta la storia,
  • 9:23 - 9:25
    ma ha vissuto insieme con tanti altri.
  • 9:25 - 9:27
    Guardate, questo è un esempio
    abbastanza incredibile;
  • 9:27 - 9:30
    questa è una sola vallata dell'Etiopia.
  • 9:30 - 9:33
    Noi - anche noi Sapiens
    siamo nati da quelle parti lì,
  • 9:33 - 9:36
    in una di quelle vallate.
  • 9:36 - 9:37
    E in una sola di queste vallate
  • 9:37 - 9:41
    c'erano, addirittura,
    tre generi umani differenti
  • 9:41 - 9:43
    che sono indicati con i colori diversi.
  • 9:43 - 9:47
    E non succede mai che sparisce uno
    e viene sostituito da un altro.
  • 9:47 - 9:49
    Quello che succede
    è che convivono insieme,
  • 9:49 - 9:51
    in un modo cespuglioso.
  • 9:51 - 9:54
    Qualcuno si estingue,
    qualche specie nuova nasce
  • 9:54 - 9:58
    e si crea quell'immagine complicata,
    e interessante, dell'evoluzione
  • 9:58 - 10:00
    che ci riguarda anche direttamente.
  • 10:00 - 10:03
    Ecco, questo è il modo in cui noi oggi,
    insieme con i miei colleghi,
  • 10:03 - 10:05
    ricostruiamo l'evoluzione umana.
  • 10:05 - 10:07
    Vedete? il tempo scorre
    dal basso verso l'alto.
  • 10:07 - 10:09
    È un vero e proprio cespuglio.
  • 10:09 - 10:13
    Vedete che da quando c'è stato
    l'antenato comune tra noi e gli scimpanzé,
  • 10:13 - 10:14
    ci sono stati tra noi e loro
  • 10:14 - 10:19
    quasi 20, forse addirittura 22,
    c'è chi dice 25 specie diverse.
  • 10:19 - 10:21
    Altro che la scala lineare.
  • 10:21 - 10:23
    È molto più complicato:
    un sacco di specie diverse.
  • 10:24 - 10:27
    Anche qua, in qualsiasi momento
    voi tiriate una linea,
  • 10:27 - 10:29
    trovate un sacco
    di specie contemporaneamente.
  • 10:30 - 10:33
    La cosa che abbiamo scoperto
    di recente, nell'ultimo anno e mezzo,
  • 10:33 - 10:35
    e che ci ha un po' sconvolto
    perché non ce l'aspettavamo,
  • 10:35 - 10:38
    è che questa storia riguarda
    anche i tempi recentissimi.
  • 10:39 - 10:42
    Se voi guardate dentro qua,
    Homo sapiens è in alto a destra
  • 10:42 - 10:44
    e noi siamo l'ultimo
    ramoscello, questo qua.
  • 10:44 - 10:46
    Qua è l'oggi, il presente.
  • 10:46 - 10:51
    Se voi andate indietro pochissimo tempo,
    anche solo 40,50 mila anni,
  • 10:51 - 10:55
    scoprite che sulla Terra
    esistevano altre specie umane.
  • 10:55 - 10:57
    Quello che abbiamo scoperto, di recente,
  • 10:57 - 11:01
    è che fino a 30, 35,
    massimo 40 mila anni fa,
  • 11:01 - 11:06
    pensate, sulla Terra esistevano
    cinque specie umane contemporaneamente.
  • 11:06 - 11:08
    Che è una cosa che facciamo
    quasi fatica ad immaginare:
  • 11:08 - 11:10
    cinque specie umane.
  • 11:10 - 11:12
    Se un extraterrestre
    fosse caduto 40.000 anni fa,
  • 11:12 - 11:16
    avrebbe visto circolare sulla Terra
    noi Sapiens, un po' dappertutto,
  • 11:16 - 11:18
    e altre quattro forme umane.
  • 11:18 - 11:21
    Questo apre un sacco di interrogativi,
  • 11:21 - 11:25
    naturalmente molto importanti
    e anche intriganti.
  • 11:26 - 11:29
    Questa è una delle ultime scoperte,
    fatta in Indonesia,
  • 11:29 - 11:31
    su una piccola isola, Flores.
  • 11:31 - 11:34
    Abbiamo trovato: cicogne
    alte un metro e ottanta;
  • 11:35 - 11:38
    topi lunghi un metro
    e mezzo, coda compresa;
  • 11:38 - 11:40
    e Hominini piccoli,
  • 11:40 - 11:42
    che non superavano
    quasi mai un metro.
  • 11:42 - 11:44
    Questo è un nostro parente,
    un nostro cugino
  • 11:44 - 11:47
    scoperto pochi anni fa su quest'isola.
  • 11:47 - 11:50
    È rimasto bloccato su quell'isola
    per centinaia di migliaia anni.
  • 11:50 - 11:51
    Ed è diventato piccolo.
  • 11:51 - 11:54
    Questo è un meccanismo evolutivo
    che si chiama nanismo insulare,
  • 11:54 - 11:55
    e succede spesso.
  • 11:56 - 11:57
    È successo anche in Italia.
  • 11:57 - 11:59
    Sapete che in Sicilia
    c'erano gli elefanti nani,
  • 11:59 - 12:03
    che erano grandi come un cane
    di grandi dimensioni;
  • 12:03 - 12:04
    in Sardegna c'erano i mammut, nani.
  • 12:04 - 12:05
    Questo perché,
  • 12:05 - 12:08
    quando specie a sangue caldo
    di grandi dimensioni
  • 12:08 - 12:10
    rimangono bloccate sulle isole,
  • 12:10 - 12:13
    conviene loro, per selezione naturale,
    diventare più piccoli.
  • 12:13 - 12:15
    Però questa è la prima volta
    che, incredibilmente,
  • 12:15 - 12:18
    vediamo questa cosa succedere
    in una specie umana.
  • 12:19 - 12:23
    Ma il fatto ancora più sconvolgente,
    tant'è che ci abbiamo messo qualche anno
  • 12:23 - 12:27
    prima di accettarlo davvero,
    e rassegnarci all'evidenza,
  • 12:27 - 12:28
    è che questo Homino qua,
  • 12:28 - 12:32
    chiamato subito "Hobbit Man"
    dagli scienziati,
  • 12:32 - 12:34
    l'Hobbit Man su quell'isola, di Flores,
  • 12:34 - 12:39
    è andato avanti, è sopravvissuto
    fino a 12.000 anni fa, l'altro ieri.
  • 12:39 - 12:43
    Praticamente noi tutti, a scuola,
    abbiamo studiato gli Egizi, i Sumeri,
  • 12:43 - 12:45
    le civiltà della scrittura, le piramidi.
  • 12:45 - 12:48
    Prendete le piramidi,
    andate indietro qualche migliaio di anni,
  • 12:48 - 12:52
    e sulla Terra esisteva
    un'altra specie umana nostra cugina,
  • 12:52 - 12:56
    con la quale noi abbiamo vissuto
    e con la quale ci siamo incontrati, pure.
  • 12:56 - 12:58
    Perché noi siamo passati, da quell'isola.
  • 12:58 - 13:01
    Lo sappiamo perché i Sapiens
    sono arrivati in Australia
  • 13:01 - 13:03
    molto tempo prima
    che questa si estinguesse.
  • 13:03 - 13:05
    Quindi sappiamo, anche,
    che li abbiamo incontrati,
  • 13:05 - 13:06
    e che ci siamo visti.
  • 13:06 - 13:09
    Ma incontri ravvicinati
    di tipo preistorico
  • 13:09 - 13:12
    ce ne sono stati
    ancora di più sconvolgenti.
  • 13:12 - 13:14
    Questa è l'ultima scoperta,
  • 13:14 - 13:16
    vedete che il paper
    è dell'aprile del 2010:
  • 13:16 - 13:19
    per farla breve, in Asia è stata scoperta,
  • 13:19 - 13:23
    in questa grotta, sui monti Altai
    nella Siberia meridionale,
  • 13:23 - 13:26
    un'altra specie umana
    che non ci aspettavamo esistesse.
  • 13:26 - 13:30
    Noi sapevamo che in questa grotta,
    la grotta di Denisova,
  • 13:30 - 13:36
    ci stavano già due specie: noi Sapiens,
    già da 40-50 mila anni fa, e i Neandertal.
  • 13:36 - 13:39
    Famosissimi, li abbiamo
    studiati tutti a scuola.
  • 13:39 - 13:42
    Sapete che l'uomo di Neandertal
    non è un nostro antenato;
  • 13:42 - 13:43
    era un nostro cugino.
  • 13:43 - 13:47
    Abbiamo vissuto insieme con lui,
    anche qua in Italia, in queste vallate,
  • 13:47 - 13:48
    proprio in queste zone;
  • 13:48 - 13:50
    c'erano i villaggi dei Sapiens
    e i villaggi dei Neandertal.
  • 13:50 - 13:52
    Comunicavamo, probabilmente,
  • 13:52 - 13:55
    forse ci scambiavamo
    addirittura le tecnologie.
  • 13:55 - 13:57
    Ci sono dei siti in cui, a volte,
  • 13:57 - 13:59
    una novità compare
    nell'accampamento dei Sapiens
  • 13:59 - 14:01
    e poi la vedi nei Neandertal, e viceversa.
  • 14:01 - 14:04
    Quindi vuol dire che c'era una relazione.
  • 14:04 - 14:06
    La nostra storia evolutiva
    ha avuto un sacco di alter ego.
  • 14:06 - 14:08
    Non siamo mai stati soli.
  • 14:08 - 14:11
    È da pochissimo tempo
    che siamo soli su questo pianeta.
  • 14:11 - 14:13
    E in quella grotta,
  • 14:13 - 14:18
    gli scienziati pensavano di trovare
    o Sapiens, o Neandertal, o tutti e due.
  • 14:18 - 14:20
    Sono andati a prendersi
    un piccolo mignolo,
  • 14:20 - 14:22
    una falange di uno scheletro,
  • 14:23 - 14:26
    l'hanno portato in Germania,
    hanno tirato fuori il DNA -
  • 14:26 - 14:28
    sapete che oggi si può fare:
    non è Jurassic Park,
  • 14:28 - 14:32
    ma insomma si può fare, si tira fuori,
    e si può vedere a quale specie appartenga.
  • 14:32 - 14:35
    E si è scoperto che non era
    né dei Sapiens né dei Neandertal,
  • 14:35 - 14:36
    ma di un'altra specie ancora.
  • 14:36 - 14:40
    Quindi una storia
    molto complicata di convivenze.
  • 14:40 - 14:43
    So già che vi state chiedendo
    una cosa che ci chiediamo tutti,
  • 14:43 - 14:46
    perché l'evoluzione,
    lo diceva Gould stesso,
  • 14:46 - 14:48
    è una storia di morte e di sesso.
  • 14:48 - 14:50
    E le due cose ci interessano
    sempre un sacco.
  • 14:50 - 14:54
    Quindi, come sono finite
    tutte queste specie non lo sappiamo,
  • 14:54 - 14:57
    quindi come si sono estinte,
    il lato morte non lo sappiamo.
  • 14:57 - 15:00
    Si sono estinte tutte molto di recente:
  • 15:00 - 15:02
    e forse, so che state
    già pensando anche a questo,
  • 15:02 - 15:03
    c'è il nostro zampino.
  • 15:03 - 15:06
    Quindi, un po' abbiamo contribuito
    anche noi ad estinguerle;
  • 15:06 - 15:10
    ma non sappiamo esattamente come,
    perché non è stato niente di drammatico.
  • 15:10 - 15:12
    Su questo siamo sicuri:
    non è stato un genocidio.
  • 15:12 - 15:14
    Non le abbiamo estinte direttamente.
  • 15:14 - 15:16
    Dev'essere successo qualcosa d'altro
  • 15:16 - 15:18
    che ha portato al loro
    regresso progressivo.
  • 15:18 - 15:20
    Fatto sta che, da poco tempo,
  • 15:20 - 15:22
    siamo rimasta l'unica
    specie umana sul pianeta.
  • 15:22 - 15:27
    Poi c'è il versante sesso,
    ed è anche questo sorprendente.
  • 15:27 - 15:28
    Fino a qualche mese fa,
  • 15:28 - 15:32
    vi avrei risposto che le specie
    non potevano accoppiarsi tra di loro:
  • 15:32 - 15:34
    c'era una barriera genetica, pensavamo.
  • 15:34 - 15:36
    Ma l'ultima scoperta fatta
    è che non è così.
  • 15:37 - 15:41
    Pensate: tutti i Sapiens non africani,
  • 15:41 - 15:44
    cioè quelli usciti dall'Africa
    e poi rimasti fuori dall'Africa,
  • 15:44 - 15:46
    contengono nel loro sangue, probabilmente,
  • 15:46 - 15:49
    una traccia neandertaliana
    dal quattro al sei percento.
  • 15:49 - 15:54
    Quindi nel nostro DNA, nel nostro sangue,
    scorre una piccola traccia del Neandertal.
  • 15:54 - 15:55
    Com'è possibile questo?
  • 15:56 - 16:00
    L'unico modo, o per lo meno,
    il modo più plausibile per spiegarlo
  • 16:00 - 16:03
    è che almeno in un momento,
    si pensa in Medio Oriente,
  • 16:03 - 16:07
    per 10, 15.000 anni ci siamo accoppiati.
  • 16:07 - 16:08
    Abbiamo avuto accoppiamenti fertili,
  • 16:08 - 16:12
    quindi le due specie
    si sono unite insieme.
  • 16:12 - 16:15
    Per poco: poi si sono separate,
    una delle due si è estinta
  • 16:15 - 16:17
    e noi Sapiens abbiamo avuto
    il sopravvento.
  • 16:17 - 16:20
    Però questo è un bel dogma che cade,
  • 16:20 - 16:23
    perché il nostro genoma non è solo nostro,
  • 16:23 - 16:25
    quindi non dobbiamo esserne troppo gelosi;
  • 16:25 - 16:26
    ma è un mantello di arlecchino,
  • 16:26 - 16:29
    dentro il quale ci sono tracce
    addirittura di altre specie.
  • 16:29 - 16:32
    Non siamo soli nemmeno
    dentro il nostro genoma.
  • 16:32 - 16:35
    Vi faccio vedere questa immagine,
    perché noi siamo usciti da qui.
  • 16:35 - 16:38
    Questo è un altro dato recentissimo:
    lo stretto di Gibuti.
  • 16:38 - 16:42
    Da questo piccolo passaggio
    sono uscite le popolazioni dei Sapiens,
  • 16:42 - 16:46
    che poi, uscendo, hanno incontrato
    le altre specie uscite prima:
  • 16:46 - 16:49
    i Neandertal; l'uomo di Denisova
    che vi ho fatto vedere prima;
  • 16:49 - 16:52
    e poi le specie indonesiane.
  • 16:52 - 16:55
    Questo è un quadro riassuntivo
    di tutto quello che vi ho raccontato:
  • 16:55 - 16:56
    noi usciamo dall'Africa;
  • 16:56 - 17:00
    siamo usciti più volte
    da 100, 120.000 anni fa;
  • 17:00 - 17:04
    e uscendo incontriamo
    forme viventi già esistenti,
  • 17:04 - 17:05
    specie umane nostre cugine.
  • 17:05 - 17:11
    Conviviamo, qualche volta ci accoppiamo,
    e poi colonizziamo tutto il mondo.
  • 17:11 - 17:13
    E soltanto noi, per esempio,
    siamo arrivati in Australia
  • 17:13 - 17:15
    e poi abbiamo colonizzato le Americhe,
  • 17:15 - 17:19
    perché nelle ere glaciali
    il mondo era diverso da come appare qua.
  • 17:19 - 17:23
    C'erano degli interi continenti
    che ora sono sommersi, come la Beringia,
  • 17:23 - 17:26
    oppure tutta questa zona qua
    era percorribile via terra;
  • 17:26 - 17:30
    e quindi si poteva arrivare,
    senza attraversare il mare,
  • 17:30 - 17:33
    dal Sud Africa fino all'America del Sud.
  • 17:34 - 17:37
    Una delle conseguenze, ovviamente,
    di tutta questa storia è:
  • 17:37 - 17:38
    primo, che forse
  • 17:38 - 17:41
    dobbiamo guardare all'evoluzione
    con un pochino più di umiltà,
  • 17:41 - 17:44
    senza pensarci come l'apice
    di questa storia,
  • 17:44 - 17:47
    anche perché appunto
    ci siamo mescolati insieme;
  • 17:47 - 17:48
    e la cosa interessante,
  • 17:48 - 17:51
    ma la dico solo in chiusura
    perché non vorrei scandalizzare nessuno,
  • 17:51 - 17:55
    è che noi sappiamo, anche,
    che gli accoppiamenti erano asimmetrici,
  • 17:55 - 17:58
    cioè era sempre il maschio Neanderthal
    con una femmina Sapiens.
  • 17:58 - 18:01
    Che per noi maschietti Sapiens
    è veramente sconfortante
  • 18:01 - 18:02
    (Risate)
  • 18:02 - 18:05
    perché ci siamo fatti rubare
    le femmine già 40.000 anni fa,
  • 18:05 - 18:08
    e quindi usciamo malissimo
    dall'evoluzione.
  • 18:08 - 18:10
    Ma la seconda conseguenza è più seria,
  • 18:10 - 18:12
    ed è il fatto che,
    se la storia è andata così,
  • 18:12 - 18:16
    quelle che abbiamo sempre chiamato
    "razze umane" non esistono.
  • 18:16 - 18:17
    Siamo una specie giovane,
  • 18:17 - 18:19
    veniamo fuori tutti
    da un piccolissimo gruppo,
  • 18:19 - 18:22
    e non c'è stato il tempo
    per separare le razze umane.
  • 18:22 - 18:25
    Quindi cancelliamo,
    dal linguaggio della scienza,
  • 18:25 - 18:27
    il concetto di razza umana.
  • 18:27 - 18:28
    Grazie.
  • 18:28 - 18:30
    (Applausi)
Title:
TEDxLakeComo -- Telmo Pievani - La solitudine è un'invenzione recente
Description:

Pensatore, professore di filosofia della scienza all'Università di Milano-Bicocca, autore di un gran numero di pubblicazioni, direttore di Pikaia, il portale italiano dell'evoluzione (www.pikaia.eu), segretario del comitato scientifico del Festival della Scienza di Genova e direttore scientifico di quello di Roma, membro del comitato editoriale di prestigiose riviste italiane e internazionali, si è sempre dedicato, come scienziato e divulgatore, a investigare e analizzare i meccanismi e la storia dell'evoluzione.

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