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Inclusione finanziaria, il divario digitale e altre idee sul futuro del denaro.

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    Whitney Pennington Rodgers: Ajay Banga,
    grazie di essere qui con noi oggi.
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    Credo che questo incontro
    sia davvero significativo
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    soprattutto nel pieno
    di una pandemia globale, in questo 2020,
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    che ci ha svelato le disuguaglianze
    presenti nel mondo
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    in tutto questo periodo di crisi.
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    Sin da quando ha preso
    le redini di Mastercard,
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    ha sostenuto questa idea
    dell'inclusione finanziaria.
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    Allora, magari potrebbe
    dirci qualcosa proprio
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    sull'inclusione finanziaria.
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    Di cosa si tratta?
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    E in che modo pensa
    possa cambiare le nostre vite?
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    Ajay Banga: Sì, guardi,
    io ritengo che la crisi del COVID-19
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    abbia in qualche modo
    peggiorato le cose.
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    Se c'erano stati dei progressi
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    nel decennio precedente,
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    nel contrastare la povertà e l'esclusione,
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    forse adesso c'è
    una battuta d'arresto.
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    Questo è dovuto al fatto
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    che il virus ha minato alle minoranze
    e, in modo particolare,
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    alle persone meno fortunate,
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    così come alle imprese
    appartenenti a minoranze.
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    Alcune di queste
    hanno subito gravi colpi
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    durante questa crisi.
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    Tuttavia, a prescindere
    da questa situazione,
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    l'inclusione o esclusione finziaria
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    è un problema sociale preesistente,
    le cui origini sono datate.
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    Il vero problema è un altro.
    Ecco la realtà.
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    Dei sette miliardi di abitanti nel mondo,
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    quasi due miliardi non dispongono
    di servizi bancari
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    o ne hanno con profondi disservizi.
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    Vi spiego cosa intendo con questo:
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    nel primo caso è ovvio,
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    significa che non hanno
    alcun rapporto con le banche.
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    Nessun rapporto.
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    Nell'altro caso,
    pur avendo un conto,
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    non sono parte attiva
    della vita finanziaria,
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    non sono a conoscenza di cose
    che noi diamo per scontate,
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    come ad esempio,
    accedere al credito
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    quando è necessario,
    ad un prezzo ragionevole,
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    o usufruire dell'assicurazione
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    più consona alle proprie esigenze,
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    fare cose di questo genere,
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    risparmiare per i tempi duri
    consapevolmente.
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    Tutto ciò viene fatto al fine
    di soddisfare il cliente.
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    Ecco i disservizi.
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    Quindi, due miliardi di persone
    nel mondo,
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    secondo le statistiche
    della Banca Mondiale,
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    sono "senza banca" o "con poca banca".
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    E molte di queste persone
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    non dispongono
    di una identità precisa,
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    magari fornita dal governo.
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    Pertanto, non possono mostrare
    o presentare nulla
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    quando intendono noleggiare un'auto
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    o prenotare un hotel,
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    un volo, cosa che non fanno,
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    per dimostrare
    che sono registrati nel sistema.
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    La loro opinione non conta,
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    spesso non vengono neanche censiti,
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    né si considerano le loro opinioni
    sulle azioni del governo.
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    Sono esclusi, tagliati fuori.
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    E la parte peggiore è
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    che questo problema si è aggravato
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    negli anni,
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    tanto da non poter essere risolto
    da un governo
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    o da una sola banca o unica nazione.
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    Richiede lo sforzo di tante persone
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    all'opera.
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    Richiede accordi
    tra il settore pubblico e privato,
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    ma anche nel solo privato,
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    al fine di cambiare davvero
    le carte in tavola.
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    WPR: Quindi, se sto capendo bene,
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    mi sembra sia una questione
    di fortuna se si vive in un luogo,
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    si gode di uno status economico,
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    se si ha accesso ai servizi finanziari
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    se si è parte del sistema
    e si occupa un posto,
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    se si ha un'identità finanziaria.
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    AB: Sì, si hanno identità e opinioni.
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    si ha accesso ai servizi finanziari.
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    L'inclusione finanziaria
    ha così tante sfaccettature,
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    ma ciò che conta
    è esserci, essere considerati
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    essere degni di avere un'identità
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    ed essere inclusi.
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    Ecco cos'è l'inclusione finanziaria.
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    WPR: Eppure sembra così semplice.
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    Potrebbe avere un enorme impatto
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    e so che è un piano d'azione
    che avete implementato
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    nell'universo Mastercard,
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    ma esiste anche in tante altre realtà.
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    Perciò, parliamo un po'
    dell'aspetto pratico
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    di questa inclusione finanziaria,
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    nell'ambito di diversi enti
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    e di diversi ambienti.
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    AB: Innanzitutto,
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    ha perfettamente ragione,
    sono in tantissimi
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    coloro che stanno operando il cambiamento.
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    E onestamente, senza di loro,
    non andremmo da nessuna parte.
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    Nel nostro piccolo
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    stiamo collaborando
    con altri perché non godiamo
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    di un rapporto diretto con il cliente.
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    Non c'è niente che io passa fare
    per migliorare la vita del cliente,
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    in termini di inclusione
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    perché non apro conti correnti,
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    non faccio credito,
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    non sottoscrivo assicurazioni
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    e non ho un modo
    per far mettere da parte denaro
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    in un fondo comune o altro.
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    Per far sì che io possa agire,
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    ho bisogno di banche,
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    di tecnofinanze,
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    compagnie telefoniche,
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    governi,
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    ma forse anche esercenti.
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    Tutto l'ecosistema
    di coalizione dei volenterosi
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    rappresenta i singoli ruoli
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    delle diverse realtà cooperanti
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    nell'inclusione finanziaria.
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    Mi faccia fare degli esempi concreti.
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    Se lei è un contadino
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    e deve vendere i prodotti raccolti
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    deve fare un viaggio di due giorni
    per raggiungere il mercato più vicino.
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    Ora, è chiaro che nel viaggio
    di ritorno, avrà con sé del denaro
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    ricavato dalla vendita dei prodotti.
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    Questo ha spesso terribili conseguenze.
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    Inoltre, deve acquistare fertilizzanti.
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    Deve fare avanti e dietro
    per far questo
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    o la sua attività non frutterà,
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    a meno che non mandi il suo coniuge.
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    Tutto questo cambia se la collego,
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    tramite un telefono,
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    agli agricoltori, venditori
    di fertilizzanti e cooperative,
  • 5:36 - 5:38
    per avere informazioni sulla coltura
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    o sulle precipitazioni.
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    O se le vendo i prodotti
    su un mercato migliore: online.
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    Così riceverà i soldi su un conto online.
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    Questa sarebbe la svolta.
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    Sempre qualcosa
    che le cooperative agricole,
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    i governi locali,
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    le banche o imprese come la nostra,
    possono realmente facilitare.
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    Lo stiamo facendo in Africa, in India
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    e in una serie di nazioni nel mondo.
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    L'idea è quella di ridurre
    a zero l'uso di denaro contante
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    e farle avere accesso
    all'economia digitale.
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    Immagini lo stesso contadino
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    che riceve denaro dai prodotti venduti
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    e la banca possa controllare
    le sue transazioni
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    o possa, sulla base dei flussi di cassa,
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    sottoscrivere dei prestiti vantaggiosi.
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    Cosa che non sarebbe possibile
    senza un conto.
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    Lo stesso dicasi per un altro esempio,
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    come una microimpresa.
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    Prendiamo una donna in Kenya
    o in India o in un paesino messicano,
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    che apre un piccolo negozio
    proprio all'esterno di casa sua
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    quando marito e figli non ci sono.
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    E lavora per qualche ora al giorno
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    vendendo alimenti per neonati,
    sapone o carta igienica
  • 6:48 - 6:50
    o qualsiasi cosa si venda in quella zona.
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    Quando arriva il furgone dell'azienda
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    che sia Nestlé, Unilever
    o l'azienda locale Grupo Bimbo,
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    e cerca di venderle prodotti
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    di lunedì, martedì o mercoledì
    ad una certa ora,
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    la donna compra ciò che può in contanti.
  • 7:03 - 7:06
    Di solito, se paga in contanti,
    nessuno può farle credito,
  • 7:06 - 7:10
    lei si priva di tutto il denaro
    per comprare quei prodotti
  • 7:10 - 7:11
    prima che finisca la settimana.
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    Le scorte finiscono. Non vende più.
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    Immagini se invece avesse registrato
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    tramite la digitalizzazione
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    tutto quello che ha comprato e venduto
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    in un conto corrente bancario
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    con tutte le transazioni avvenute,
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    avrebbe avuto 500 dollari in prestito
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    per agevolare i suoi acquisti,
  • 7:28 - 7:30
    e sarebbe consapevole
    dell'uso del credito.
  • 7:30 - 7:32
    Questa si chiama inclusione.
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    WPR: Una cosa mi ha colpita
    particolarmente
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    mentre ha spiegato il concetto
    di inclusione finanziaria
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    e come funziona:
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    il fatto che dipenda dalla tecnologia,
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    da smartphone, dall'accesso a internet.
  • 7:42 - 7:44
    E sappiamo che molte persone
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    hanno difficoltà ad averne accesso,
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    nelle nazioni in via di sviluppo
    e non solo.
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    Ci dica come questo potrebbe
    accentuare il divario digitale,
  • 7:55 - 7:58
    e come risponde a coloro
  • 7:58 - 8:00
    che criticano questo progetto.
  • 8:00 - 8:02
    AB: Lei ha sollevato due questioni.
  • 8:02 - 8:05
    Il divario digitale secondo me
    è un problema grave.
  • 8:05 - 8:07
    Ma per essere chiari,
    gli esempi che ho fatto prima
  • 8:07 - 8:11
    valgono sia per gli smartphone
    che per i vecchi cellulari.
  • 8:11 - 8:14
    Basta avere una fotocamera
    per riconoscere un QR code
  • 8:14 - 8:15
    e scattare una foto.
  • 8:15 - 8:17
    E quanto al codice numerico,
  • 8:17 - 8:20
    si può digitare sulla tastiera
  • 8:20 - 8:22
    o si trova comunque un modo.
  • 8:22 - 8:24
    Vi porto l'esempio dell'Egitto,
  • 8:24 - 8:26
    dove abbiamo aperto
    portafogli digitali sui telefoni,
  • 8:26 - 8:28
    non necessariamente smartphone,
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    ma anche vecchi cellulari.
  • 8:29 - 8:33
    Quindi, per chiarire, gli esempi
    di inclusione finanziaria
  • 8:33 - 8:35
    non dipendono dagli smartphone,
  • 8:35 - 8:40
    né dall'accesso a Internet in casa.
  • 8:40 - 8:42
    Certo, serve un telefono, un cellulare
  • 8:42 - 8:44
    come negli esempi che vi ho fatto.
  • 8:44 - 8:48
    Ma nel caso delle microimprese,
  • 8:48 - 8:50
    non è neanche necessario.
  • 8:50 - 8:52
    In quel caso serve solo
    lo storico delle transazioni
  • 8:52 - 8:56
    dei prodotti venduti o comprati,
    che devono essere digitalizzati
  • 8:56 - 8:57
    e una banca in grado di finanziare.
  • 8:57 - 9:00
    Ci sono comunque dei problemi
    in termini di infrastruttura
  • 9:00 - 9:02
    di cui possiamo parlare.
  • 9:02 - 9:04
    Ma nello specifico, il divario digitale
  • 9:04 - 9:06
    credo sia un altro grande prolema
  • 9:06 - 9:09
    che il COVID-19, sfortunatamente,
    non ha fatto che peggiorare,
  • 9:09 - 9:14
    mostrando quella che era già
    una pecca della nostra società.
  • 9:14 - 9:17
    Pertanto, sia che si tratti
    di una zona rurale americana,
  • 9:17 - 9:24
    o di un esempio preso da Africa o India,
    Indonesia o Guatemala
  • 9:24 - 9:26
    America o aree rurali,
  • 9:26 - 9:28
    la connessione è un problema.
  • 9:28 - 9:30
    Ci sono bambini bisognosi a New York,
  • 9:30 - 9:34
    che non hanno accesso
    alla banda larga
  • 9:34 - 9:38
    o computer di cui necessitano
    per istruirsi o seguire le lezioni,
  • 9:38 - 9:39
    il che è una tragedia.
  • 9:39 - 9:42
    E questo è un altro problema, Whitney,
  • 9:42 - 9:45
    che emerge dagli esempi
    che ho fatto prima,
  • 9:45 - 9:48
    che penso possa essere
    comunque risolto
  • 9:48 - 9:50
    anche con l'uso dei vecchi cellulari.
  • 9:50 - 9:53
    WPR: Sembra che il primo passo da fare
  • 9:53 - 9:56
    sia forse quello
    di far cooperare i governi,
  • 9:56 - 9:59
    assicurarsi che tutti abbiano
    accesso almeno ai cellulari
  • 9:59 - 10:02
    o che in qualche modo
    possano comunicare
  • 10:02 - 10:05
    così da partecipare a queste iniziative.
  • 10:05 - 10:07
    AB: Penso che il telefono sia la svolta.
  • 10:07 - 10:11
    Il fatto è che ci sono tante persone
    nel mondo con un telefono
  • 10:12 - 10:13
    ma ci sono sempre due milioni
  • 10:13 - 10:16
    che non ce l'hanno
    o non hanno accesso a internet,
  • 10:16 - 10:17
    che è diverso.
  • 10:17 - 10:20
    Bisogna trovare un modo
    per connettere queste persone.
  • 10:20 - 10:22
    Non solo tramite il telefono.
  • 10:22 - 10:25
    Ritorniamo all'esempio delle microimprese:
  • 10:25 - 10:27
    il telefono non serve in quel caso.
  • 10:27 - 10:29
    Per esempio, in Sudafrica,
  • 10:29 - 10:32
    con l'amministrazione
    della sicurezza sociale,
  • 10:32 - 10:35
    il governo dà ai cittadini
    una somma di denaro annua
  • 10:35 - 10:38
    a coloro che non hanno un impiego.
  • 10:38 - 10:41
    Le persone possono essere
    contatattate con una carta biometrica,
  • 10:41 - 10:42
    accordo che abbiamo fatto
  • 10:42 - 10:45
    con il governo
    che inserisce identità
  • 10:45 - 10:46
    e dati biometrici su una carta
  • 10:46 - 10:48
    e noi da remoto possiamo caricare
  • 10:48 - 10:50
    la somma di denaro stabilita,
  • 10:50 - 10:53
    escludere l'intermediario dal processo
  • 10:53 - 10:54
    e permettere a quella persona
  • 10:54 - 10:57
    di usare la carta, andare ad un bancomat,
    prelevare il denaro
  • 10:57 - 11:00
    e andare di negozio in negozio.
  • 11:00 - 11:01
    E credo che questo cambi tutto.
  • 11:01 - 11:03
    Lo stesso avviene in altre nazioni.
  • 11:03 - 11:07
    Ad esempio, per i rifugiati siriani
    che si recavano in Libano
  • 11:07 - 11:09
    o in Grecia e via dicendo.
  • 11:09 - 11:11
    Le organizzazioni umanitarie
  • 11:11 - 11:14
    chiedevano un'identità ai rifugiati
  • 11:14 - 11:17
    per permettere loro di avere accesso
    a qualsiasi forma d'aiuto.
  • 11:18 - 11:21
    Inoltre, abbiamo anche convertito i dati
  • 11:21 - 11:24
    in una semplice carta
    d'identità biomedica,
  • 11:24 - 11:27
    riconoscibile
    da tutte le organizzazioni umanitarie
  • 11:27 - 11:31
    così da non comprovare
    la propria identità
  • 11:31 - 11:32
    tutte le volte.
  • 11:32 - 11:36
    Una statistica mondiale
    dice che il 40 per cento dei dollari
  • 11:36 - 11:39
    spesi dai governi
    per far godere i loro cittadini
  • 11:39 - 11:41
    di prestazioni sociali
  • 11:41 - 11:42
    viene perso.
  • 11:42 - 11:43
    Si tratta di perdite.
  • 11:43 - 11:46
    Perdite significa costi amministrativi.
  • 11:46 - 11:48
    Io li chiamo furti.
  • 11:48 - 11:50
    Perché si tratta di 40 centesimi in meno
  • 11:50 - 11:53
    per una persona che non può
    permettersi di perderne mezzo.
  • 11:53 - 11:54
    Gravissimo.
  • 11:54 - 11:56
    Ecco cosa stiamo cercando di risolvere.
  • 11:56 - 11:58
    Niente intermediari, solo digitale.
  • 11:58 - 12:01
    Permettere al governo di
    gestire queste operazioni,
  • 12:01 - 12:05
    permettere a banche, ONG
    e compagnie estere
  • 12:05 - 12:06
    di intervenire correttamente,
  • 12:06 - 12:09
    come nell'esempio dei rifugiati.
  • 12:09 - 12:12
    Il Programma alimentare mondiale
    distribuisce cibo
  • 12:12 - 12:15
    nei campi dei rifugiati.
  • 12:15 - 12:17
    E noi li aiutiamo con gli alimenti.
  • 12:17 - 12:19
    Loro acquistano cereali
    e li spediscono altrove
  • 12:19 - 12:21
    perdendone quantità nel tragitto.
  • 12:21 - 12:23
    Sulla carta c'è il valore del dollaro,
  • 12:23 - 12:25
    carta che può essere usata
    dal solo rifugiato
  • 12:25 - 12:28
    in un negozio certificiato
    dall'organizzazione.
  • 12:28 - 12:29
    La carta può essere usata solo
  • 12:29 - 12:32
    per scopi attinenti il programma
    alimentare mondiale,
  • 12:32 - 12:36
    che prevede acquisto
    di cereali, verdura, frutta e latte.
  • 12:36 - 12:39
    Questo permette all'organizzazione
    di evitare le perdite.
  • 12:39 - 12:42
    Quello che cerco di dire
    è che non c'entra il digitale,
  • 12:42 - 12:45
    quanto sfruttare le proprie risorse
    e le tecnologie di cui si dispone
  • 12:45 - 12:49
    per applicarle in modo intelligente
    ed economicamente sostenibile
  • 12:49 - 12:50
    ai problemi reali del mondo.
  • 12:50 - 12:52
    Se si dispone di mezzi moderni,
  • 12:52 - 12:54
    allora meglio ancora!
  • 12:54 - 12:57
    Ma non usiamo la tecnologia
    come scusa per non agire.
  • 12:58 - 13:00
    WPR: Bene, adesso ha tutto più senso.
  • 13:00 - 13:03
    Aver messo in luce queste situazioni
  • 13:03 - 13:08
    è un passo avanti verso
    una società senza contanti.
  • 13:08 - 13:13
    Il che crea un modo
    per far circolare denaro
  • 13:13 - 13:15
    senza necessità di contanti.
  • 13:15 - 13:18
    Sono curiosa di sapere un po'
  • 13:18 - 13:20
    come descriverebbe o com'è
  • 13:20 - 13:22
    una società senza denaro contante.
  • 13:22 - 13:24
    Quali sarebbero le sfide da affrontare?
  • 13:24 - 13:29
    AB: Credo che la società senza contanti
    sia qualcosa di irraggiungibile
  • 13:29 - 13:31
    e forse è meglio così.
  • 13:31 - 13:33
    Il divario digitale esiste.
  • 13:33 - 13:36
    Tuttavia, ci sono persone
    che ricorrono ai contanti
  • 13:36 - 13:37
    perché si sentono a proprio agio,
  • 13:37 - 13:40
    non sto parlando di transazioni illegali,
  • 13:40 - 13:43
    ma di persone che preferiscono i contanti
  • 13:43 - 13:46
    magari anziani, che non hanno
    dimestichezza con la tecnologia moderna.
  • 13:46 - 13:48
    Quando mio padre era ancora qui
  • 13:48 - 13:52
    si rifiutava di usare la carta.
  • 13:52 - 13:54
    Usava solo contanti o assegni.
  • 13:54 - 13:57
    E quando io lavoravo in banca
  • 13:57 - 13:59
    e all'epoca ero
    amministratore delegato di Mastercard,
  • 13:59 - 14:01
    mi guardava e mi diceva:
  • 14:01 - 14:04
    "Filgliolo, ho una
    Mastercard grazie a te,
  • 14:04 - 14:06
    ma non mi trovo."
  • 14:06 - 14:07
    E lo capivo.
  • 14:07 - 14:11
    Per questo bisogna considerare
    una società "senza contanti"
  • 14:11 - 14:12
    tra virgolette.
  • 14:12 - 14:15
    L'obiettivo per me
  • 14:15 - 14:17
    è ridurre i contanti nell'economia.
  • 14:17 - 14:18
    Ridurli a zero?
  • 14:18 - 14:20
    Non sono d'accordo.
  • 14:20 - 14:23
    Perché dico che diminuirli
    è un buon obiettivo?
  • 14:23 - 14:27
    Perché i contanti sono alleati
  • 14:27 - 14:31
    delle persone
    che hanno qualcosa da nascondere.
  • 14:31 - 14:34
    Se non vuoi pagare le tasse,
  • 14:34 - 14:36
    o vuoi fare qualcosa con i contanti
  • 14:36 - 14:37
    che non sia proprio legale,
  • 14:37 - 14:40
    ecco la tua opportunità.
  • 14:41 - 14:43
    Ma se hai digitalizzato tutto,
    sei trasparente.
  • 14:43 - 14:45
    Il denaro digitale
  • 14:45 - 14:47
    è molto più agevole nell'uso,
  • 14:47 - 14:49
    assicura la trasparenza economica.
  • 14:50 - 14:52
    I meno abbienti
  • 14:52 - 14:55
    non hanno accesso ai contanti
  • 14:55 - 14:57
    e pertanto, non sono
    coinvolti in attività illegali.
  • 14:57 - 15:00
    Ma a prescindere da questo,
  • 15:00 - 15:02
    i contanti hanno un costo nella società
  • 15:02 - 15:05
    che è stato calcolato
    da banche e università.
  • 15:05 - 15:08
    È circa l'uno o due per cento del PIL.
  • 15:08 - 15:10
    Copre i costi di stampa, sicurezza,
  • 15:10 - 15:12
    distribuzione e impiego dei contanti.
  • 15:12 - 15:14
    Dall'uno al due per cento del PIL.
  • 15:14 - 15:17
    Sono certo che ci sono modi
    migliori per usare il PIL,
  • 15:17 - 15:19
    che possiamo mettere in gioco
  • 15:19 - 15:22
    riducendo il ruolo dei contanti
    nell'economia.
  • 15:22 - 15:24
    Nel processo, ci sono intermediari
  • 15:24 - 15:26
    che godono di potere
  • 15:26 - 15:28
    nel dare prestazioni sociali
  • 15:28 - 15:29
    ai rifugiati.
  • 15:29 - 15:30
    Intendo questo.
  • 15:30 - 15:32
    Questo è un buon impiego.
  • 15:32 - 15:34
    Trasparenza, migliore fiscalità,
  • 15:34 - 15:36
    minor riciclaggio di denaro.
  • 15:36 - 15:38
    Tutto ciò di cui mi occupo
  • 15:38 - 15:40
    e promuovo da anni.
  • 15:40 - 15:42
    Ma non zero contanti.
  • 15:43 - 15:46
    WPR: Pensa ci sia un modo
    per raggiungere questo obiettivo
  • 15:46 - 15:48
    in quanto società?
  • 15:48 - 15:50
    Come possiamo riuscirci?
  • 15:50 - 15:51
    AB: Sì, potremmo.
  • 15:51 - 15:54
    Se considera nazioni scandinave
  • 15:54 - 15:56
    come ad esempio la Svezia
  • 15:56 - 15:57
    o la Corea del Sud.
  • 15:57 - 16:01
    Sono nazioni all'avanguardia
    che hanno ridotto al massimo i contanti.
  • 16:01 - 16:04
    In Svezia, praticamente tutti usano
    forme digitali di pagamento,
  • 16:04 - 16:07
    come carte, app o telefoni
    con cui pagano,
  • 16:07 - 16:08
    cose di que genere,
  • 16:08 - 16:11
    per i consumi intendo.
  • 16:12 - 16:16
    Persino nei bagni pubblici
    nelle vie della Svezia,
  • 16:16 - 16:17
    si paga con il telefono,
  • 16:17 - 16:19
    si inserisce un codice,
    che viene rinviato
  • 16:19 - 16:21
    una volta detratta la quota.
  • 16:21 - 16:22
    Si inserisce il pin e basta.
  • 16:22 - 16:24
    Io lo chiamo "click e via".
  • 16:24 - 16:27
    Si va nel bagno pubblico
    con un click.
  • 16:27 - 16:29
    Vedete com'è avanti la Svezia!
  • 16:29 - 16:33
    I contanti che circolano sono esigui.
  • 16:33 - 16:36
    Eppure, ci sono continui
    dibattiti pubblici in merito
  • 16:36 - 16:39
    alla gestione di alcune zone svedesi
  • 16:39 - 16:41
    in cui si prediligono i contanti.
  • 16:41 - 16:43
    Bisogna prestare attenzione.
  • 16:43 - 16:47
    Pensate, come raggiungono i contanti
    i punti di distribuzione in una nazione?
  • 16:47 - 16:50
    Attraverso banche e bancomat.
  • 16:50 - 16:51
    Se questi diventano poco redditizi
  • 16:51 - 16:53
    e i bancomat vengono chiusi,
  • 16:53 - 16:55
    la situazione si aggrava.
  • 16:55 - 16:58
    Quindi bisognerà permettere
    ai commercianti di usare i contanti
  • 16:58 - 17:01
    così da poter ancora usufruirne
    da un sistema di distribuzione.
  • 17:01 - 17:04
    Non da un bancomat, ma da un esercente.
  • 17:04 - 17:05
    Ci sono tanti modi per farlo bene,
  • 17:05 - 17:07
    ma bisogna esserne consapevoli.
  • 17:07 - 17:10
    Sappiamo di non aver ancora
    raggiunto quell'obiettivo
  • 17:10 - 17:11
    ma presto ci riusciremo.
  • 17:13 - 17:16
    WPR: Chiaramente, quando si intende
  • 17:16 - 17:19
    trasformare la società,
    eliminando i contanti,
  • 17:19 - 17:21
    o quando ci si pone questo obiettivo,
  • 17:21 - 17:24
    sorgono preoccupazioni in merito
    ai dati e alla privacy
  • 17:24 - 17:26
    e lei in passato ha detto
  • 17:26 - 17:29
    che è fondamentale che i clienti
    tengano sotto controllo
  • 17:29 - 17:32
    i loro dati e la loro privacy.
  • 17:32 - 17:35
    Come possiamo riuscirci?
  • 17:35 - 17:37
    Come sarebbe la realtà se ci riuscissimo?
  • 17:38 - 17:40
    AB: Whitney, questa è un'ottima domanda.
  • 17:40 - 17:43
    Io credo che la risposta sia nel cuore
  • 17:43 - 17:46
    di tutte le azioni in ambito digitale
    che faremo nei prossimi 10, 20 anni
  • 17:46 - 17:49
    l'internet delle cose, il 5G, i dati.
  • 17:49 - 17:53
    Queste cose sono correlate
    e vanno alla velocità della luce, giusto?
  • 17:53 - 17:56
    Se si pensa al numero di dispositivi
    che saranno connessi
  • 17:56 - 17:59
    nei prossimi cinque, dieci anni,
    e cosa può fare il 5G
  • 17:59 - 18:02
    per portare l'intelligenza artificiale
    nelle nostre case,
  • 18:02 - 18:05
    questo genererà
    enormi quantità di informazioni.
  • 18:05 - 18:06
    Dal frigorifero, all'auto
  • 18:06 - 18:09
    dalla passeggiata,
    agli occhiali tecnologici,
  • 18:09 - 18:11
    fino agli smartwatch, tutto quanto.
  • 18:11 - 18:13
    Persino le scarpe, se sei un corridore.
  • 18:13 - 18:17
    Perciò bisogna raggiungere un punto
    in cui ci si prende delle responsabilità
  • 18:17 - 18:20
    su come si usano
    e interpretano i propri dati.
  • 18:20 - 18:22
    E così, Mastercard,
  • 18:22 - 18:24
    con una serie di imprese,
  • 18:24 - 18:27
    ha delineato una serie
    di regole riguardo i dati.
  • 18:27 - 18:29
    La prima è proprio
    quello che ha citato lei.
  • 18:29 - 18:32
    Sono i vostri dati,
    sta a voi controllarli.
  • 18:32 - 18:35
    Nel senso che ognuno dovrebbe
    sapere quali si rilevano.
  • 18:35 - 18:38
    Ognuno deve poter dire
    "Non voglio diffondere questi dati."
  • 18:38 - 18:40
    In parole povere,
  • 18:40 - 18:43
    non in accordi legali di 12 pagine
    che risultano incomprensibili.
  • 18:43 - 18:47
    E ognuno dovrebbe poter beneficiare
    dei dati che sono stati usati
  • 18:47 - 18:52
    sia direttamente, che indirettamente,
    in un modo comprensibile.
  • 18:52 - 18:54
    E se io, in quanto impresa
    rilevo i dati di un cliente
  • 18:54 - 18:57
    per agevolare la mia attività,
  • 18:57 - 19:00
    devo rilevarne la minor quantità possibile
  • 19:00 - 19:02
    nel lavoro che svolgo con lui.
  • 19:02 - 19:05
    Poi, dovrei preservare
    ciò che lo riguarda, con cautela.
  • 19:05 - 19:08
    Permettergli di detrarli o rimuoverli
    quando desidera.
  • 19:08 - 19:10
    Non sono cose complicate.
  • 19:10 - 19:12
    Sono i dati del cliente,
    lui può controllarli.
  • 19:12 - 19:14
    Dovrebbe poterli rimuovere quando vuole,
  • 19:14 - 19:16
    deve sapere quali sono stati rilevati.
  • 19:16 - 19:18
    Rilevo il minimo numero
    di dati e li proteggo.
  • 19:18 - 19:22
    Se questo non si verifica,
    i consumatori boicotteranno le imprese.
  • 19:22 - 19:24
    Man mano che acquisiscono conoscenza
  • 19:24 - 19:25
    e maggiore dimestichezza,
  • 19:25 - 19:27
    cosa fondamentale,
    saranno in grado di dire:
  • 19:27 - 19:30
    "Non voglio che vengano utlizzati
    i miei dati per certi scopi,
  • 19:30 - 19:32
    Voglio sapere perché
    vengono utilizzati."
  • 19:32 - 19:35
    Rendere i clienti consapevoli
    dei loro dati
  • 19:35 - 19:37
    è la missione fondamentale
    di un'economia basata sui dati
  • 19:37 - 19:39
    nei prossimi 10, 20 anni.
  • 19:39 - 19:42
    WPR: Grazie infinite, Ajay,
    è stato un incontro interessante.
  • 19:42 - 19:44
    Grazie per essere
    stato qui con noi oggi.
  • 19:44 - 19:46
    AB: Grazie mille e a presto.
  • 19:46 - 19:47
    Buona fortuna.
Title:
Inclusione finanziaria, il divario digitale e altre idee sul futuro del denaro.
Speaker:
Ajay Banga, Whitney Pennington Rodgers
Description:

Circa due miliardi di persone in tutto il mondo non hanno accesso a banche o servizi finanziari come credito, assicurazioni e investimenti, né un modo per dimostrare formalmente la propria identità. Come colmiamo questo divario? L'amministratore delegato di Mastercard Ajay Banga incontra la pubblicista di attualità di TED, Whitney Pennington Rodgers, per discutere di come le partnership innovative pubblico-privato possono aiutare a coinvolgere tutti nell'economia digitale e perché la ripresa dalla crisi causata dal COVID-19 è strettamente connessa all'inclusione finanziaria.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
20:00

Italian subtitles

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