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Sam Richards: un esperimento radicale di empatia

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    I miei studenti mi chiedono spesso:
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    "Che cos'è la sociologia?"
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    E io dico loro: "E' lo studio
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    del modo in cui gli esseri umani
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    sono modellati da cose che non vedono. "
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    E loro: "Allora, come si fa ad essere sociologi?
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    Come si possono capire quelle forze invisibili? "
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    E io rispondo: "Empatia.
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    Cominciate dall'empatia.
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    Tutto inizia con l'empatia.
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    Provate ad uscire da voi stessi
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    e mettervi nei panni di un'altra persona. "
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    Ecco, vi faccio un esempio.
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    Provo a immaginare la mia vita,
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    se un centinaio di anni fa
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    la Cina fosse stata la nazione più potente del mondo
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    e fossero venuti negli Stati Uniti
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    in cerca di carbone,
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    e lo avessero trovato, e, di fatto, ne avessero trovato grandi quantità proprio qui.
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    E subito dopo avessero cominciato ad esportarlo,
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    tonnellata dopo tonnellata,
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    vagone dopo vagone, nave dopo nave,
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    sia in Cina che in altre parti del mondo.
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    E che così facendo fossero diventati incredibilmente ricchi.
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    E avessero costruito splendide città
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    alimentate con quel carbone.
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    Mentre qui negli Stati Uniti
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    era rimasta solo rovina economica e povertà.
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    Questo è quello che ho visto.
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    Ho visto persone che lottavano per tirare avanti,
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    confuse e senza sapere cosa sarebbe successo l'indomani.
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    E poi mi sono chiesto:
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    "Com'è possibile che siamo diventati così poveri negli Stati Uniti,
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    sebbene il carbone sia una risorsa tanto importante
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    che vale così tanto denaro? "
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    E allora ho capito,
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    era perché i cinesi si erano ingraziati
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    una ristretta classe dirigente qui negli Stati Uniti
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    che si era appropriata di tutti quei soldi e di tutta quella ricchezza.
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    E il resto della nazione, la stragrande maggioranza,
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    lottava per tirare avanti.
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    E i cinesi procuravano a questa piccola élite dirigente
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    grandi quantità di armi da guerra e di tecnologie sofisticate
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    cosicché le persone come me
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    non avessero da obiettare contro questa relazione.
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    Vi ricorda qualcosa?
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    E avevano fatto cose del tipo addestrare gli Americani
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    a proteggere il carbone.
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    E ovunque si vedevano i simboli dei cinesi -
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    ovunque, un richiamo costante.
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    E in Cina,
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    cosa dicevano in Cina?
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    Niente. Loro non parlavano di noi. Non parlavano del carbone.
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    Se glielo aveste chiesto,
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    avrebbero risposto: "Beh, sai, noi abbiamo bisogno del carbone.
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    Voglio dire, andiamo, non ho intenzione di abbassare il mio termostato.
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    Non lo puoi pretendere ".
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    E allora mi sarei arrabbiato, sarei uscito dai gangheri,
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    come avrebbero fatto molti altri.
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    E avremmo reagito, e gli eventi sarebbero precipitati.
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    E i cinesi avrebbero reagito in modo peggiore.
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    E prima che ce ne accorgessimo, avrebbero mandano i carri armati
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    e poi le loro truppe,
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    e sarebbero morte moltissime persone,
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    e la situazione sarebbe diventata veramente difficile.
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    Potete immaginare che cosa provereste
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    al mio posto?
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    Riuscite a immaginare di uscire da questo edificio
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    e vedere un carro armato là fuori
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    o un camion pieno di soldati?
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    Provate solo a immaginare come vi sareste sentiti.
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    Perché conoscete il motivo per cui si trovano qui, e quello che stanno facendo.
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    Provate a sentire la rabbia e la paura.
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    Se ci riuscite, avrete provato empatia - questa è l'empatia.
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    Vi siete tolti i vostri panni e avete indossato i miei.
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    Dovete proprio percepire questa sensazione.
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    Bene, ci stiamo riscaldando.
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    Vi ho fatto scaldare un po'.
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    Ora andremo a fare
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    un esperimento davvero radicale.
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    Per il resto del mio discorso, vorrei che tutti voi
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    vi metteste nei panni
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    di un arabo musulmano qualunque
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    che vive in Medio Oriente -
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    in particolare, in Iraq.
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    Per darvi un aiuto, diciamo
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    che appartenete a questa famiglia della classe media di Bagdad -
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    e quello che volete è il meglio per i vostri figli.
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    Desiderate che i vostri bambini abbiano una vita migliore.
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    E ascoltate le notizie con attenzione,
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    leggete il giornale, andate al bar con gli amici,
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    e leggete i giornali di altre parti del mondo.
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    E a volte guardate addirittura la TV satellitare,
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    la CNN dagli Stati Uniti.
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    In modo da avere un'idea di ciò che gli americani pensano.
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    Ma in realtà, volete solo una vita migliore per voi stessi.
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    Questo è ciò che volete.
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    Sei un arabo musulmano che vive in Iraq.
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    Desideri una vita migliore per te stesso.
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    Adesso lascia che ti aiuti.
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    Lascia che ti aiuti suggerendoti
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    le cose a cui potresti pensare.
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    Numero uno: questa incursione nel tuo paese
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    in questi ultimi 20 anni, e anche prima,
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    la ragione per cui a tutti interessa la vostra terra, e in particolare agli Stati Uniti,
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    è il petrolio.
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    Tutto per il petrolio: lo sai tu e lo sanno tutti.
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    La gente qui negli Stati Uniti sa che il motivo è il petrolio.
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    È perché qualcun altro
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    ha degli altri piani per la vostra risorsa.
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    Ma è la tua risorsa, non quella di qualcun altro.
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    E' la tua terra, è la tua risorsa.
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    Ma qualcun altro ha altri piani.
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    E sai perché?
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    Sapete perché hanno gli occhi puntati sul petrolio?
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    Perché hanno un intero sistema economico
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    basato su quel petrolio -
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    petrolio straniero,
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    petrolio di altre parti del mondo che essi non possiedono.
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    E che altro pensi di queste persone?
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    Gli americani sono ricchi.
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    Andiamo, vivono in grandi case, hanno grosse auto,
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    hanno tutti i capelli biondi, gli occhi azzurri, sono felici.
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    Voi lo pensate. Non è vero, naturalmente,
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    ma questa è l'impressione dei media, ed è quello che arriva a voi.
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    E hanno grandi città,
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    e le città dipendono tutte dal petrolio.
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    E a casa vostra cosa vedete?
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    Povertà, disperazione, lotta.
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    Senti, tu non vivi in un paese ricco.
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    Questo è l'Iraq.
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    Questo è quello che vedi.
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    Si vede gente che lotta per tirare avanti.
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    Voglio dire, non è facile, si vede un sacco di povertà.
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    E ti senti nascere dentro qualcosa.
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    Queste persone hanno dei progetti per le vostre risorse,
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    e questo è quello che succede?
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    Succede qualcos'altro di cui si comincia a parlare -
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    Gli Americani non ne parlano, ma voi sì.
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    C'è questa cosa, questa militarizzazione del mondo,
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    il cui centro si trova proprio negli Stati Uniti.
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    E gli Stati Uniti
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    sono responsabili di quasi la metà
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    della spesa militare del mondo -
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    il quattro per cento della popolazione mondiale.
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    E lo senti, lo vedi ogni giorno.
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    Fa parte della tua vita.
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    E ne parli con i tuoi amici.
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    Ne leggete di continuo.
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    E tornando ai tempi in cui Saddam Hussein era al potere,
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    gli americani non si preoccupavano dei suoi crimini.
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    Quando sterminava Curdi e Iraniani con il gas
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    a loro non importava niente.
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    Ma quando il petrolio era a rischio,
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    in qualche modo, improvvisamente queste cose diventavano importanti.
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    E allora vedete qualcos'altro,
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    gli Stati Uniti,
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    il fulcro della democrazia nel mondo,
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    non sembra più che
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    sostengano i paesi democratici di tutto il mondo.
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    Ci sono molti paesi, paesi produttori di petrolio,
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    che non sono molto democratici, eppure sono sostenuti dagli Stati Uniti.
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    Che strano.
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    Oh, queste incursioni, queste due guerre,
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    i 10 anni di sanzioni,
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    gli otto anni di occupazione,
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    l'insurrezione che è stata scatenata contro il tuo popolo,
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    le centinaia di migliaia
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    di civili uccisi,
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    tutto a causa del petrolio.
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    Non puoi fare a meno di pensarci.
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    Ne parli.
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    Sta sempre nei tuoi pensieri.
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    Tu dici: "Come è possibile?"
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    E quest'uomo, ogni uomo -
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    tuo nonno, tuo zio,
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    tuo padre, tuo figlio,
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    il tuo vicino, il tuo professore, il tuo studente.
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    Dopo una vita di felicità e di gioia,
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    di colpo dolore e tristezza.
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    Ognuno nel tuo paese
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    è stato toccato dalla violenza,
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    dallo spargimento di sangue, dal dolore,
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    dall'orrore, tutti.
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    Non una sola persona nel tuo paese
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    ne è rimasta esente.
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    Ma c'è qualcos'altro.
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    C'è un'altra cosa riguardo a queste persone,
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    questi Americani.
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    C'è un'altra cosa di loro che tu vedi - che essi non vedono.
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    E che cosa vedi? Che sono dei cristiani.
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    Cristiani.
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    Hanno il culto del dio cristiano, hanno croci, hanno Bibbie.
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    Sulle loro Bibbie ci sono dei simboli
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    che dicono "Esercito degli USA".
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    E i loro superiori, i loro capi:
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    prima di spedire i propri ragazzi
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    in guerra nel tuo paese -
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    e tu ne conosci la ragione -
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    prima di mandarli via,
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    vanno in una chiesa cristiana a pregare il loro Dio cristiano,
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    e chiedono a quel dio protezione e guida.
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    Perché?
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    Beh, ovviamente, quando la gente muore in guerra,
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    si tratta di musulmani, di iracheni -
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    non di Americani.
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    Non volete che muoiano Americani. Volete che le nostre truppe siano protette.
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    E ti senti qualcosa in proposito -
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    Certo che sì.
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    E fanno cose meravigliose.
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    Leggete i giornali, ascoltate le notizie.
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    Sono lì per costruire scuole e aiutare la gente, e questo è quello che vogliono fare.
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    Fanno cose meravigliose, ma anche cose cattive,
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    e non è possibile capire la differenza.
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    E c'è questo tipo, un certo tenente generale William Boykin.
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    Voglio dire, qui c'è un tizio che dice che il vostro Dio è un Dio falso.
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    Il tuo Dio è un idolo, mentre il suo è il Dio vero.
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    La soluzione del problema del Medio Oriente, secondo lui,
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    è convertire tutti al cristianesimo -
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    basta che vi sbarazziate della vostra religione.
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    E venite a saperlo. Gli americani non sanno niente di questo tizio.
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    Non sanno nulla di lui, ma voi sì.
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    E quello che ha detto passa di bocca in bocca.
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    Voglio dire, questo è grave.
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    E' stato uno dei comandanti in capo durante la seconda invasione dell'Iraq.
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    E tu pensi: "Dio, se questo tizio dice queste cose,
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    allora tutti i soldati la pensano così."
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    E poi questa parola,
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    George Bush ha definito questa guerra una crociata.
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    Ehi, gli Americani dicono "Ah, una Crociata.
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    Una qualunque. Non importa."
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    Ma voi sapete cosa significa.
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    E' una guerra santa contro i musulmani.
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    Osserva, invadi, sottometti, prendi le loro risorse.
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    Se non si sottometteranno, uccidili.
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    Questa è la sostanza.
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    E tu pensi, "Mio Dio, questi cristiani vengono a ucciderci".
  • 9:58 - 10:00
    Questo è sconvolgente.
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    Ti senti spaventato. Certo che ti senti spaventato.
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    E poi quest'altro individuo, Terry Jones:
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    Voglio dire qui c'è un tipo che vuole bruciare Corani.
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    E gli americani: "Ah, è un idiota.
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    E' un ex direttore d'albergo;
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    la sua Chiesa ha solo tre dozzine di fedeli".
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    Si fanno due risate. Ma non tu.
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    Perché nel contesto più grande
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    tutti i conti tornano.
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    Voglio dire, naturalmente, questo è come reagiscono gli americani,
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    ma la gente di tutto il Medio Oriente, non solo del tuo paese,
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    sta protestando.
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    "Vuole bruciare il Corano, il nostro libro sacro.
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    Questi cristiani, chi sono questi cristiani?
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    Sono così diabolici, sono così cattivi -
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    ecco quello che sono."
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    Questo è ciò che pensi come arabo musulmano,
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    come iracheno.
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    E' normale che la pensi così.
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    E poi tuo cugino
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    ti dice: "Ehi cugino, guarda questo sito.
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    Devi proprio vederlo - Centro di addestramento della Bibbia.
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    Questi cristiani sono folli.
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    Insegnano ai loro figli ad essere soldati di Cristo.
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    E prendono questi ragazzini e fanno far loro queste cose
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    finché insegneranno loro a dire: "Sissignore!»,
  • 10:55 - 10:58
    e cose del tipo lancio di granate e manutenzione delle armi.
  • 10:58 - 11:00
    E vai sul sito web
  • 11:00 - 11:02
    e leggi "Esercito degli Stati Uniti" .
  • 11:02 - 11:05
    Voglio dire, questi cristiani sono pazzi. Come si fa a fare questo ai propri figli? "
  • 11:05 - 11:07
    E tu leggi il contenuto di questo sito.
  • 11:07 - 11:10
    E, naturalmente, i cristiani negli Stati Uniti, o chiunque altro,
  • 11:10 - 11:12
    dicono: "Ah, ma questa è solo una piccola chiesa in mezzo al nulla".
  • 11:12 - 11:14
    Ma tu non lo sai.
  • 11:14 - 11:17
    Per te, tutti i cristiani sono così.
  • 11:17 - 11:19
    Lo leggi dappertutto sulla rete, il Centro di Addestramento della Bibbia.
  • 11:19 - 11:21
    E guarda qui:
  • 11:21 - 11:23
    lo insegnano anche ai loro figli -
  • 11:23 - 11:25
    lo stesso tipo di addestramento usato dal Corpo dei Marines.
  • 11:25 - 11:27
    Non è interessante?
  • 11:27 - 11:29
    E questo ti spaventa, ti terrorizza.
  • 11:29 - 11:31
    Così questi ragazzi, li vedete.
  • 11:31 - 11:34
    Capite, io, Sam Richards, so chi sono questi ragazzi.
  • 11:34 - 11:36
    Sono miei studenti, miei amici.
  • 11:36 - 11:38
    So cosa pensano: "Tu non lo sai."
  • 11:38 - 11:40
    Quando li vedi,
  • 11:40 - 11:43
    per te sono qualcos'altro.
  • 11:43 - 11:46
    Ecco cosa sono per te.
  • 11:46 - 11:49
    Noi non la vediamo così negli Stati Uniti,
  • 11:49 - 11:52
    ma tu la vedi in questo modo.
  • 11:54 - 11:56
    Ecco qua.
  • 11:56 - 11:58
    Naturalmente ti stai sbagliando.
  • 11:58 - 12:01
    Stai generalizzando. Non è corretto.
  • 12:01 - 12:03
    Tu non capisci gli americani.
  • 12:03 - 12:05
    Non è un'invasione cristiana.
  • 12:05 - 12:07
    Noi non stiamo qui solo per il petrolio, ma per tanti altri motivi.
  • 12:07 - 12:09
    Ti sbagli. Non ne capisci il senso.
  • 12:09 - 12:12
    E, naturalmente, la maggior parte di voi non sostengono l'insurrezione;
  • 12:12 - 12:14
    non appoggiate chi uccide gli americani;
  • 12:14 - 12:16
    non sostenete i terroristi.
  • 12:16 - 12:18
    Certo che no. Molte poche persone lo fanno.
  • 12:18 - 12:21
    Ma alcuni di voi lo fanno.
  • 12:21 - 12:24
    E questo è un punto di vista.
  • 12:24 - 12:26
    D'accordo, ora vi dico cosa faremo.
  • 12:26 - 12:28
    Toglietevi di dosso i panni che avete
  • 12:28 - 12:30
    in questo momento
  • 12:30 - 12:32
    e tornate ad essere voi stessi.
  • 12:32 - 12:34
    Ora siamo tutti tornati in questa stanza, bene.
  • 12:34 - 12:36
    Ecco, adesso è il momento dell'esperimento radicale.
  • 12:36 - 12:38
    Allora siamo tutti a casa.
  • 12:38 - 12:40
    Questa foto: questa donna,
  • 12:40 - 12:42
    ragazzi, io la sento.
  • 12:42 - 12:44
    Io la sento.
  • 12:44 - 12:46
    Lei è mia sorella,
  • 12:46 - 12:49
    mia moglie, mia cugina, la mia vicina di casa.
  • 12:49 - 12:51
    Per me lei è tutte loro.
  • 12:51 - 12:53
    E questi tipi qui, che vedete in foto.
  • 12:53 - 12:56
    Io sento questa foto, ragazzi.
  • 12:56 - 12:58
    Dunque, ecco ciò che voglio che facciate.
  • 12:58 - 13:01
    Torniamo al mio primo esempio dei Cinesi.
  • 13:02 - 13:04
    Voglio che andiate lì.
  • 13:04 - 13:07
    Si tratta di carbone, e i Cinesi stanno qui negli Stati Uniti.
  • 13:07 - 13:09
    Quello che dovete fare è immaginarla come una donna cinese
  • 13:09 - 13:12
    mentre riceve una bandiera cinese
  • 13:12 - 13:15
    perché il suo caro è morto in America
  • 13:15 - 13:17
    durante la rivolta del carbone.
  • 13:17 - 13:19
    E i soldati sono cinesi,
  • 13:19 - 13:21
    e tutti gli altri sono cinesi.
  • 13:21 - 13:24
    Da americano, quali sono i tuoi sentimenti mentre guardi questa foto?
  • 13:26 - 13:29
    Cosa ne pensi di quella scena?
  • 13:31 - 13:33
    Bene, ora provate questo. Tornate indietro.
  • 13:33 - 13:35
    Questa è la scena.
  • 13:35 - 13:37
    Si tratta di un americano, sono soldati americani,
  • 13:37 - 13:39
    la donna americana che ha perso il suo caro
  • 13:39 - 13:42
    in Medio Oriente - in Iraq o in Afganistan.
  • 13:42 - 13:44
    Ora, mettetevi di nuovo
  • 13:44 - 13:46
    nei panni
  • 13:46 - 13:49
    di un arabo musulmano che vive in Iraq.
  • 13:50 - 13:53
    Che cosa stai provando e pensando
  • 13:53 - 13:55
    di questa foto,
  • 13:55 - 13:58
    di questa donna?
  • 14:05 - 14:07
    Bene.
  • 14:07 - 14:09
    Ora seguitemi,
  • 14:09 - 14:11
    perché mi sto assumendo un bel rischio.
  • 14:11 - 14:14
    E adesso vi chiederò di rischiare assieme a me.
  • 14:14 - 14:16
    Questi signori qui, sono degli insorti.
  • 14:16 - 14:18
    Sono stati catturati dai soldati americani
  • 14:18 - 14:20
    perché cercavano di uccidere degli americani.
  • 14:20 - 14:23
    E forse ci sono riusciti. Forse ci sono riusciti.
  • 14:23 - 14:25
    Mettetevi nei panni
  • 14:25 - 14:29
    degli americani che li hanno catturati.
  • 14:29 - 14:31
    Riuscite a sentire la rabbia?
  • 14:31 - 14:33
    Riuscite a sentire che volete afferrare questi tipi
  • 14:33 - 14:35
    e torcere loro il collo?
  • 14:35 - 14:37
    Potete arrivare fino a quel punto?
  • 14:37 - 14:39
    Non dovrebbe essere così difficile.
  • 14:39 - 14:42
    Basta che - oh, ragazzi.
  • 14:44 - 14:48
    Ora mettetevi nei loro panni.
  • 14:50 - 14:52
    Sono degli assassini brutali
  • 14:52 - 14:55
    o dei patrioti?
  • 14:55 - 14:57
    Quale dei due?
  • 14:58 - 15:01
    Riuscite a sentire la loro rabbia,
  • 15:01 - 15:03
    la loro paura,
  • 15:03 - 15:05
    la loro collera
  • 15:05 - 15:07
    per quello che è successo nel loro paese?
  • 15:07 - 15:09
    Riuscite a immaginare
  • 15:09 - 15:12
    che forse uno di loro la mattina
  • 15:12 - 15:15
    si è chinato verso il proprio figlio e lo ha abbracciato
  • 15:15 - 15:19
    e gli ha detto: "Amore, torno presto.
  • 15:19 - 15:22
    Vado a difendere la tua libertà, la tua vita.
  • 15:22 - 15:26
    Esco per potermi prendere cura di tutti noi,
  • 15:26 - 15:28
    per il futuro del nostro Paese ".
  • 15:28 - 15:30
    Riuscite a immaginarlo?
  • 15:30 - 15:33
    Potete immaginare voi stessi parlare così?
  • 15:33 - 15:36
    Ce la fate?
  • 15:37 - 15:40
    Quali pensate che siano i loro sentimenti?
  • 15:47 - 15:49
    Vedete, questa è empatia.
  • 15:49 - 15:52
    E' anche comprensione.
  • 15:52 - 15:54
    Ora potreste dirmi,
  • 15:54 - 15:57
    "Va bene, Sam, ma perché ci stai facendo questo?
  • 15:57 - 15:59
    Perché usi questo esempio tra tanti? "
  • 15:59 - 16:02
    E io dico, perché ... perché sì.
  • 16:02 - 16:04
    Vi è consentito odiare queste persone.
  • 16:04 - 16:07
    Potete odiarle
  • 16:07 - 16:09
    con ogni fibra del vostro essere.
  • 16:09 - 16:11
    Ma se riesco a farvi
  • 16:11 - 16:13
    mettere al loro posto
  • 16:13 - 16:15
    solo per un momento,
  • 16:15 - 16:17
    per pochi istanti,
  • 16:17 - 16:20
    immaginate quale genere di analisi sociologica
  • 16:20 - 16:24
    riuscirete a fare per tutte le altre circostanze della vita!
  • 16:24 - 16:26
    Potete fare molta strada
  • 16:26 - 16:28
    cercando di comprendere
  • 16:28 - 16:31
    perché quella persona sta guidando a 40 miglia all'ora
  • 16:31 - 16:34
    nella corsia di sorpasso,
  • 16:34 - 16:36
    o tuo figlio adolescente,
  • 16:36 - 16:38
    oppure il tuo vicino che ti dà fastidio
  • 16:38 - 16:40
    perché tosa il prato la domenica mattina.
  • 16:40 - 16:43
    Di qualunque cosa si tratti, riuscirete ad immedesimarvi.
  • 16:43 - 16:45
    Questo è quello che dico ai miei studenti:
  • 16:45 - 16:49
    uscite fuori dal vostro piccolo mondo.
  • 16:49 - 16:51
    Entrate nel piccolo mondo
  • 16:51 - 16:53
    di qualcun altro.
  • 16:53 - 16:57
    E poi fatelo di nuovo, ancora e ancora.
  • 16:57 - 16:59
    E di colpo tutti questi piccoli mondi
  • 16:59 - 17:01
    si fonderanno insieme in questa rete complessa.
  • 17:01 - 17:04
    E riusciranno a costruire un grande mondo complesso.
  • 17:04 - 17:06
    E all'improvviso, senza rendervene conto,
  • 17:06 - 17:09
    vedrete il mondo in modo diverso.
  • 17:09 - 17:11
    Tutto è cambiato.
  • 17:11 - 17:13
    Tutto nella tua vita è cambiato.
  • 17:13 - 17:16
    E si tratta proprio di questo.
  • 17:16 - 17:19
    Immedesimarsi con altre vite,
  • 17:19 - 17:21
    con altre visioni.
  • 17:21 - 17:23
    Ascoltare gli altri,
  • 17:23 - 17:26
    illuminare noi stessi.
  • 17:26 - 17:28
    Non sto dicendo che
  • 17:28 - 17:30
    sostengo i terroristi in Iraq,
  • 17:30 - 17:32
    ma da sociologo,
  • 17:32 - 17:34
    quello che sto dicendo
  • 17:34 - 17:37
    è: io ho capito.
  • 17:38 - 17:42
    E ora forse - forse - ci siete riusciti anche voi.
  • 17:42 - 17:44
    Grazie.
  • 17:44 - 17:46
    (Applausi)
Title:
Sam Richards: un esperimento radicale di empatia
Speaker:
Sam Richards
Description:

Nel condurre passo passo gli spettatori del suo spettacolo al TEDxPSU attraverso la sua dissertazione, il sociologo Sam Richards propone una sfida straordinaria: potranno gli spettatori comprendere - non approvare, ma capire - le motivazioni di un insorto iracheno? E, per estensione, qualcuno potrà veramente capire l'altro e immedesimarsi con esso?

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
17:47
Daniele Buratti added a translation

Italian subtitles

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