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Cosa ci possono dire davvero i test del DNA sulle nostre origini? - Prosanta Chakrabarty

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    Due sorelle fanno lo stesso test del DNA.
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    I risultati mostrano
    che una sorella è per il 10% francese
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    mentre l'altra lo è per lo 0%.
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    Le due sorelle hanno gli stessi genitori
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    e quindi gli stessi antenati.
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    Allora, come fa una ad essere
    più francese dell'altra del 10%?
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    Questo tipo di test
    fa affidamento sul nostro DNA
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    per rispondere alle domande
    sui nostri antenati,
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    ma ci sono cose che il DNA
    non è in grado di rivelare
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    riguardo a chi siamo e da dove veniamo.
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    I test del DNA sono ottimi
    per rispondere ad alcune domande,
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    per esempio, chi sono i nostri genitori,
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    ma possono dare
    risposte sconcertanti ad altre,
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    come, per esempio, se abbiamo antenati
    provenienti da una specifica regione.
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    Per capire il perché, bisogna sapere
    innanzitutto da dove arriva il nostro DNA.
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    Il DNA di ogni persona consiste
    di circa 6 miliardi di coppie di basi
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    contenute in 23 coppie di cromosomi,
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    46 in totale.
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    Può sembrare una quantità
    di informazioni incredibile,
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    ma tutti gli esseri umani
    condividono il 99% del loro genoma.
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    Il restante 1% contiene le informazioni
    specifiche sull’origine di un individuo.
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    I test del DNA commerciali
    usano meno dell'1% di quell'1%.
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    In ogni coppia di cromosomi,
    ce n’è uno da ciascun genitore.
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    Queste metà si uniscono al concepimento,
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    quando uno spermatozoo e un ovulo,
    ognuno con 23 cromosomi, si uniscono.
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    La storia delle nostre origini
    si fa confusa prima del concepimento.
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    Questo perché i 23 cromosomi
    nello spermatozoo o nell'ovulo
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    non sono identici ai cromosomi
    delle altre cellule del corpo.
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    Durante il passaggio
    da una cellula con 46 cromosomi
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    a una cellula sessuale che ne ha solo 23,
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    i cromosomi di ogni coppia
    si scambiano alcune parti.
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    Questo processo viene definito
    ricombinazione,
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    e significa che ogni spermatozoo,
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    o ovulo,
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    contiene cromosomi singoli
    che sono una combinazione unica
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    di ogni coppia.
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    La ricombinazione avviene in modo unico
    in ogni cellula sessuale,
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    rendendo i cromosomi di due sorelle
    diversi non solo da quelli dei genitori
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    ma anche tra loro.
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    La ricombinazione ha luogo
    prima del concepimento,
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    così riceviamo esattamente
    metà DNA da ogni genitore.
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    Ma andando ancora più indietro
    le cose diventano più complicate.
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    Senza la ricombinazione,
    riceveremmo 1/4 del DNA da ogni nonno,
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    1/8 da ogni bisnonno e così via,
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    ma dato che questo processo ha luogo
    a ogni generazione, questi numeri variano.
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    Più un antenato è lontano
    per grado di parentela
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    maggiore è la probabilità
    che non ne rimanga traccia nel nostro DNA.
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    Per esempio, senza la ricombinazione,
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    solo 1/64 del DNA verrebbe
    da ciascun antenato
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    distante sei generazioni.
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    A causa della ricombinazione,
    quel numero può essere maggiore,
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    anche se non sappiamo in che misura,
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    oppure può essere zero.
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    Quindi, dicendo
    che una sorella è più francese
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    non si intende
    che ha più antenati francesi,
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    ma che nel suo DNA gli antenati francesi
    sono rappresentati in misura maggiore.
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    E la storia non finisce qui.
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    Il test non traccia il DNA
    degli antenati francesi delle sorelle:
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    non abbiamo accesso al genoma
    di persone decedute
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    appartenenti a generazioni passate.
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    Invece, questi risultati
    si basano su un confronto
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    con il DNA di persone
    che vivono in Francia ai giorni nostri.
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    Il test cerca i marcatori genetici,
    o una combinazione di essi.
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    Si tratta di corte sequenze
    situate in punti specifici.
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    La sorella etichettata come "più francese"
    condivide dei marcatori genetici
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    con le persone che vivono in Francia ora.
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    L'ipotesi è che questi marcatori condivisi
    indichino la presenza di antenati
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    provenienti dallo stesso luogo:
    la Francia.
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    È importante sottolineare che i risultati
    si basano su persone
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    che si sono fatte sequenziare il genoma,
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    l'80-90% delle quali è di origine europea.
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    Molte popolazioni indigene
    sono poco o per nulla rappresentate.
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    I test non riveleranno retaggi
    da persone non presenti nel database
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    e non dovrebbero essere usati
    come prova dell'etnia di una persona.
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    Più persone vengono catalogate,
    più i risultati potrebbero cambiare.
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    Guardando ancora più indietro,
    potremmo risultare per il 2% Neanderthal.
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    Nonostante i Neanderthal fossero
    una specie diversa dagli esseri umani,
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    quel 2% non viene dal 99% del genoma
    condiviso da tutti gli esseri umani,
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    ma dall'1% che varia.
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    Questo perché circa 40.000 anni fa,
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    alcune tribù umane
    si incrociarono con i Neanderthal.
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    Così oggi alcune persone
    hanno degli antenati Neanderthal,
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    molti antenati Neanderthal,
    per la precisione:
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    ci sono state così tante generazioni
    nel corso di 40.000 anni
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    che il contributo genetico
    di un singolo Neanderthal
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    risulterebbe impossibile da rintracciare.
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    Si può essere allo stesso tempo
    100% francese e 2% Neanderthal:
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    sebbene entrambi i risultati provengano
    da quell'1% di DNA che ci rende unici,
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    rappresentano cose diverse.
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    Cercare le tracce dei nostri antenati
    nel nostro DNA diventa presto complicato.
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    Sia il modo in cui ereditiamo il DNA
    sia le informazioni che si possono testare
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    rendono difficile stabilire certe cose
    con una certezza del 100%.
Title:
Cosa ci possono dire davvero i test del DNA sulle nostre origini? - Prosanta Chakrabarty
Speaker:
Prosanta Chakrabarty
Description:

Per vedere la lezione completa: https://ed.ted.com/lessons/what-can-dna-tests-really-tell-us-about-our-ancestry-prosanta-chakrabarty

Due sorelle fanno lo stesso test del DNA. I risultati mostrano che una sorella è per il 10% francese, mentre l'altra per lo 0%. Entrambe le sorelle hanno gli stessi genitori, dunque gli stessi antenati. Allora, come può una sorella essere il 10% più francese dell'altra? Questi test fanno riferimento al nostro DNA per rispondere alle domande sulle nostre origini, ma la realtà è che ci sono informazioni che il nostro DNA non è in grado di rivelare. Prosanta Chakrabarty analizza l'accuratezza dei test del DNA.

Lezione di Prosanta Chakrabarty, diretta da Artrake Studio.

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English
Team:
closed TED
Project:
TED-Ed
Duration:
06:21

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