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La materia grezza di Kevin Beasley | Art21 "New York Close Up"

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    [PERCUSSIONI]
  • 0:10 - 0:11
    [KEVIN BEASLEY]
    Non si inizia?
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    [PERCUSSIONI]
  • 0:32 - 0:36
    Credo sia sufficiente.
  • 0:36 - 0:37
    [PERCUSSIONI]
  • 0:43 - 0:43
    [APPLAUSO]
  • 0:44 - 0:45
    Al momento,
  • 0:45 - 0:50
    sto lavorando per la preparazione
    di una mostra al Whitney.
  • 0:50 - 0:54
    È la mia prima personale vera e propria
    qui in città.
  • 0:58 - 1:00
    Si tratta di un progetto multiplo.
  • 1:02 - 1:05
    C'è un'installazione sonora,
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    che funziona grazie
    a una sgranatrice di cotone,
  • 1:09 - 1:14
    e tre sculture di grandi dimensioni.
  • 1:15 - 1:19
    Il tutto nasce da un'esperienza personale,
    da una riunione di famiglia.
  • 1:19 - 1:24
    Ero in Virginia, a Valentines,
    nell'estate del 2011.
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    Guidai verso sud da New Haven.
  • 1:28 - 1:35
    La proprietà ha una strada sinuosa
    che porta alla casa.
  • 1:36 - 1:39
    Guardo in alto e vedo
    i campi coltivati.
  • 1:40 - 1:42
    Fermo l'auto e osservo.
  • 1:43 - 1:46
    Dico: "Wow, che cos'è?"
  • 1:46 - 1:51
    Abbasso il finestrino
    e capisco che è cotone.
  • 1:53 - 1:58
    Mi colpì in un modo tale
    da lasciarmi senza parole.
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    Le emozioni erano troppo forti.
  • 1:59 - 2:01
    Razionalmente, era troppo.
  • 2:01 - 2:03
    Sentii che mancava qualcosa.
  • 2:03 - 2:06
    "Perché sono così arrabbiato
    di fronte a tutto questo?"
  • 2:07 - 2:13
    Il cotone non sta facendo nulla,
    se non crescere mostrando la sua bellezza.
  • 2:15 - 2:20
    Sentivo che avevo bisogno
    di una riconciliazione.
  • 2:21 - 2:26
    Ecco, soffermiamoci su questo cotone.
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    È stato tutto sgranato.
  • 2:31 - 2:34
    Tutto questo cotone viene dalla Virginia.
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    Esattamente da Valentines.
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    Utilizzare il cotone grezzo, per me,
    è molto importante.
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    Sono molto attento ai materiali.
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    Ognuno di essi ha un suo contesto.
  • 2:51 - 2:56
    Per la mostra, ho scelto tre sculture
    di grandi dimensioni.
  • 2:56 - 3:02
    Le chiamo lastre,
    poiché sono legate all'architettura.
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    Sono fatte di materiali
    estremamente diversi.
  • 3:06 - 3:08
    Questo è un maglione.
  • 3:09 - 3:11
    È in cotone con lo stemma di Yale.
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    Il tipico bel maglione da figlio di papà.
  • 3:16 - 3:19
    E queste sono bandane blu.
  • 3:20 - 3:23
    Qui rappresenteranno un fiume
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    o dell'acqua che scorre.
  • 3:27 - 3:31
    Ogni materiale ha una storia
    o una vita passata.
  • 3:31 - 3:34
    Diventano modi di raccontare storie.
  • 3:35 - 3:42
    Questa è una fascetta della mia tunica,
    della mia laurea a Yale.
  • 3:42 - 3:45
    Quando penso al cotone,
    mi porta ovunque.
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    Pensi alla politica.
  • 3:46 - 3:49
    Pensi alle relazioni sociali che hai.
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    Pensi all'economia.
  • 3:51 - 3:53
    Ai risarcimenti.
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    Si dispiega tutto di fronte ai tuoi occhi.
  • 4:01 - 4:06
    Queste pagine fanno parte di un atlante
    sulla tratta transatlantica degli schiavi.
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    È incredibile che questi documenti
    siano stati conservati così a lungo.
  • 4:13 - 4:15
    E con dovizia di particolari.
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    D'altronde è così che si fa nel commercio.
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    Si tiene traccia di ogni singola cosa
    o movimento,
  • 4:23 - 4:26
    perché c'è di mezzo il denaro
    e il capitale.
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    Ma questi erano corpi.
  • 4:31 - 4:35
    Ogni uomo di colore, ora come ora,
  • 4:35 - 4:39
    viene spinto ad andare avanti.
  • 4:39 - 4:42
    A superare il passato.
  • 4:42 - 4:44
    Perché ormai è tutto finito.
  • 4:44 - 4:45
    Ma si tratta di una bugia.
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    Una bugia che trasmette l'energia
    per andare contro a tutto questo.
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    Si tratta di un aspetto fondamentale
    della creazione per me.
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    Devi fare i conti con questa materialità.
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    Queste opere ne hanno bisogno.
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    Le devi affrontare,
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    perché loro affrontano te.
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    [PERCUSSIONI]
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    [SILENZIO]
  • 5:27 - 5:29
    Cercavo una sgranatrice di cotone.
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    Avevo il cotone e pensavo
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    che potevo creare delle magliette
    o degli abiti.
  • 5:35 - 5:37
    Andai su eBay
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    alla ricerca di una piccola
    sgranatrice manuale
  • 5:41 - 5:47
    e la prima cosa che comparve
    fu un annuncio per questa sgranatrice.
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    Sentii che dovevo farlo.
  • 5:51 - 5:55
    Questa macchina fu inventata
    nel 1794 da Eli Whitney.
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    In pratica, separa le fibre dai semi.
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    Ovvero, si occupava del lavoro
    più usurante per gli schiavi.
  • 6:05 - 6:09
    Si pensava che la macchina avrebbe
    diminuito il numero di schiavi.
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    Invece, ebbe l'effetto opposto.
  • 6:11 - 6:15
    Venne acquistata più terra,
    le piantagioni divennero più grandi.
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    Di fatto, il numero degli schiavi aumentò.
  • 6:20 - 6:25
    La sgranatrice è incassata
    in una camera di vetro insonorizzata.
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    Volevo che si riuscisse a vedere
    il motore in funzione
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    senza sentirlo funzionare.
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    L'idea nasce da una conversazione
    con l'ex proprietario della sgranatrice.
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    Quando gli chiesi che suono avesse,
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    non seppe spiegarlo.
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    Non trovava le parole
    per descrivere quel suono.
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    Era qualcosa che bisognava sentire
    con le proprie orecchie.
  • 6:59 - 7:00
    Bene.
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    Il suono è sempre stato importante per me.
  • 7:06 - 7:11
    Col tempo, è diventato un modo
    per comprendere il mondo.
  • 7:12 - 7:16
    Il suono è fisico e tattile
    come qualsiasi materiale.
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    [SUONO DELLA SGRANATRICE]
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    [SILENZIO]
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    Come si trasmette l'aspetto fisico
    o tattile di qualcosa che non si vede?
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    O di qualcosa che non senti
    nel modo tradizionale?
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    [SUONO DELLA SGRANATRICE]
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    Ti scuote da dentro.
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    Senti le vibrazioni.
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    La gente vuole davvero ascoltarlo?
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    È disposta a trovare il tempo
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    per capire di che suono si tratta,
    da dove viene?
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    Mi interessano coloro che si chiedono
    quale sia il loro rapporto con la materia.
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    Quando vedono un muro di cotone
    che viene dal sud degli Stati Uniti,
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    un posto in particolare,
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    e si chiedono quale sia il loro rapporto
    con tutto questo.
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    In quale modo, e se,
    si sentono coinvolti.
  • 8:51 - 8:55
    Siamo davvero disposti a prenderci
    il tempo necessario per comprendere?
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    Credo che creare uno spazio
    in cui le persone possano fare tutto ciò
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    sia il meglio che possa offrire.
Title:
La materia grezza di Kevin Beasley | Art21 "New York Close Up"
Description:

Il passato ha un suono?

Apprezzato per la sua tecnica incentrata sull'importanza della materia, Kevin Beasley affianca suono, silenzio e scultura per esaminare il lascito del cotone nel Sud degli Stati Uniti. Accompagnato dal ritmo improvvisato della sua batteria, il video mostra Beasley al lavoro nel suo studio del Queens mentre porta a termine la sua mostra multipla, "A view of a landscape", che si terrà al Whitney Museum of American Art, per ora il suo risultato più ambizioso.

L'installazione è incentrata sul motore di una moderna sgranatrice di cotone, una macchina originariamente inventata alla fine del Settecento per velocizzare la parte più difficile durante la produzione del cotone, ovvero il momento in cui le fibre vengono separate dai semi. Il motore, acquistato su eBay dall'artista, era stato in funzione dal 1940 al 1973 a Maplesville, in Alabama, parallelamente a un'epoca di intensi cambiamenti sociali che comprende la Grande Migrazione e l'approvazione del Civil Rights Act. Il motore funzionante, ospitato in una camera di vetro insonorizzata, offre un'esperienza visiva e al contempo silenziosa. La decisione di eliminarne il suono viene da una conversazione con l'ex proprietario della sgranatrice, il quale, al momento dell'acquisto da parte dell'artista, non riuscì a descrivere a Beasley il rumore provocato dalla macchina. Disse che era una sensazione che "ti scuote da dentro".

Il rombo industriale viene incanalato in una galleria adiacente, registrato grazie a una serie di microfoni professionali che circondano il motore all'interno della vetrina; un cambio sensoriale drastico rispetto alla stanza dall'altra parte del muro. Beasley, musicista di talento, manipola e migliora i suoni del motore attraverso una tavola armonica, ogni vibrazione viene incorporata in una storia del suono delle terre del Sud. Per Beasley, "il suono è tattile come qualsiasi altro materiale, e con il tempo è diventato un modo per comprendere il mondo".

L'artista, rivelando la storia personale alla base dell'installazione, descrive la sua reazione emotiva di fronte a un campo di cotone nella tenuta della sua famiglia in Virginia. "Perché sono così arrabbiato con questa pianta? Non sta facendo nulla, se non crescere mostrando la sua bellezza." Questo itinerario creativo è raccontato attraverso tre grandi "lastre" scultoree. Questi collage a muro sono composti dai materiali più disparati, un maglione di Yale, bandane e apparecchi per il suono, posizionati su un muro di cotone della Virginia per rappresentare la complessa situazione della razza negli Stati Uniti dei nostri giorni.

Kevin Beasley (nato nel 1985 a Lynchburg, Virginia, USA) vive e lavora nel Queens, New York. Per maggiori informazioni sull'artista:
https://art21.org/artist/kevin-beasley/

RINGRAZIAMENTI | Direttore e produttore: Christine Turner. Produttore della serie: Nick Ravich. Editor: Troy Herion. Cinematografia: Jon Chen e Nick Fitzhugh. Suono location: Edward Morris II. Coordinatore di produzione: Danielle Brock. Audio e musica: Troy Herion. Correzione del colore: Jonah Greenstein. Design e grafica: Chips. Opere d'arte: Kevin Beasley. Fonti archivio: Biblioteca del Congresso. Grazie a: Casey Kaplan, Stephen Decker, Em Joseph, Veronica Levitt, Shani Strand e Whitney Museum Of American Art.

La realizzazione di questo video è stata possibile grazie a Hedy Fischer e Randy Shull. È stato fornito supporto aggiuntivo da "New York Close Up", in parte da fondi del New York City Department of Cultural Affairs in collaborazione con il City Council e donatori privati.

© Art21, Inc. 2019. All rights reserved.

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Video Language:
English
Team:
Art21
Project:
"New York Close Up" series
Duration:
09:28

Italian subtitles

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