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Terapia Genica: Medicina per il terzo millennio | LUIGI NALDINI | TEDxRoma

  • 0:26 - 0:30
    Ora parliamo di geni,
    quelli che stanno dentro le cellule.
  • 0:31 - 0:34
    Come sapete tutte hanno
    un manuale di istruzioni
  • 0:34 - 0:37
    per fare altre cellule, manuale
    di istruzioni che è il DNA.
  • 0:37 - 0:40
    Ci sono circa 20.000 pagine
    in questo manuale.
  • 0:40 - 0:41
    Ognuna è un gene.
  • 0:42 - 0:43
    Eppure un piccolo errore,
  • 0:43 - 0:47
    una lettera sbagliata
    in uno di questi fogli,
  • 0:47 - 0:51
    può causare una malattia genetica grave,
    con conseguenze anche devastanti.
  • 0:52 - 0:55
    Se però è un'istruzione che è sbagliata,
    non possiamo intervenire
  • 0:55 - 1:00
    e aggiungere un foglio supplementare
    di informazioni che vadano a correggere.
  • 1:00 - 1:04
    Questa è l'idea alla base
    della terapia genica.
  • 1:04 - 1:08
    I geni diventano farmaci,
    che noi somministriamo a una cellula,
  • 1:09 - 1:12
    presa da un organismo,
    oppure direttamente nell'organismo,
  • 1:12 - 1:15
    per correggere un difetto genetico.
  • 1:15 - 1:18
    O talvolta, se vogliamo essere
    ancora più ambiziosi,
  • 1:18 - 1:21
    per istruire una nuova funzione.
  • 1:22 - 1:25
    Per inserire però i geni
    nel DNA delle cellule
  • 1:25 - 1:27
    dobbiamo essere
    particolarmente efficienti.
  • 1:27 - 1:31
    Non sono facili da trasportare
    i geni tra una cellula e l'altra.
  • 1:31 - 1:33
    Ce ne sono di gelose della loro identità.
  • 1:33 - 1:36
    Chi lo sa fare bene
    in natura sono i virus.
  • 1:36 - 1:41
    Quindi l'idea della terapia genica
    è usare i virus come dei cavalli di Troia.
  • 1:41 - 1:45
    Rifacendomi a questo mito fondazionale
    della nostra cultura mediterranea
  • 1:45 - 1:48
    in cui c'è la dissimulazione,
    c'è l'inganno,
  • 1:48 - 1:50
    ma c'è anche l'astuzia di Achille
  • 1:50 - 1:54
    che aveva nascosto
    i guerrieri greci nel cavallo
  • 1:54 - 1:59
    che i Troiani si portano in casa
    pensando che sia un dono degli dei.
  • 1:59 - 2:02
    Come fanno i virus
    a entrare nelle cellule?
  • 2:02 - 2:07
    Soprattutto si portano dietro i loro geni,
    le istruzioni per fare altri virus.
  • 2:08 - 2:11
    Quando il virus da solo
    non è capace di vita autonoma,
  • 2:11 - 2:14
    sfrutta la cellula
    per produrre altre particelle.
  • 2:14 - 2:16
    Quando però lascia la cellula,
  • 2:16 - 2:20
    si deve portare dietro
    le sue informazioni, i suoi geni.
  • 2:20 - 2:22
    E li va a pescare tra le migliaia di altri
  • 2:22 - 2:25
    perché questi geni hanno
    una sorta di codice, codice postale,
  • 2:25 - 2:30
    un punto virus com, se volete,
    con cui si porta via solo i suoi geni.
  • 2:30 - 2:34
    E allora in laboratorio possiamo usare
    questo punto virus com
  • 2:34 - 2:39
    e in realtà attaccarlo al gene terapeutico
    che vogliamo inserire nella cellula.
  • 2:39 - 2:42
    E poi il nostro virus diventa
    questo cavallo di Troia
  • 2:42 - 2:46
    che entra nella cellula e vi porta
    non i suoi geni ma il gene terapeutico.
  • 2:47 - 2:51
    Se vogliamo, in questo caso è il virus
    che viene ingannato in questo meccanismo
  • 2:51 - 2:53
    e che porta dentro la cellula
    un gene utile
  • 2:53 - 2:59
    e che istruisce una nuova funzione
    o corregge un difetto genetico.
  • 2:59 - 3:03
    Se quella cellula la passa
    alle cellule figlie rimarrà funzionale.
  • 3:03 - 3:06
    Questo si può fare in modo
    ancora più efficace
  • 3:06 - 3:08
    se noi usiamo delle cellule
    un po' particolari
  • 3:08 - 3:11
    che sono le cellule staminali,
    per esempio quelle del sangue,
  • 3:11 - 3:15
    che si mantengono nell'organismo
    e che generano una progenie di cellule
  • 3:15 - 3:20
    che poi vanno a diffondersi
    attraverso il sangue nei vari tessuti.
  • 3:20 - 3:25
    Isolando le cellule staminali del sangue,
    introducendo quindi un gene terapeutico,
  • 3:25 - 3:28
    noi possiamo generare tutta una progenie,
  • 3:28 - 3:31
    e possibilmente anche
    per la vita di un individuo,
  • 3:31 - 3:34
    di cellule della serie bianca,
    della serie rossa,
  • 3:34 - 3:37
    delle varie cellule del sangue
    che potranno diffondersi nell'organismo
  • 3:37 - 3:42
    e correggere dei difetti genetici gravi,
    come le malattie dell'immunità,
  • 3:42 - 3:48
    malattie del sangue, come le talassemie,
    ma anche malattie da accumulo nei tessuti
  • 3:48 - 3:54
    dove manca, nella malattia genetica,
    il modo per smaltire questi tessuti.
  • 3:54 - 3:58
    Qual è stata però la principale difficoltà
    per molti anni nel campo,
  • 3:58 - 4:02
    a fronte di questa idea,
    in fondo semplice, di introdurre i geni
  • 4:02 - 4:05
    e di avere un cavallo di Troia
    efficiente a sufficienza
  • 4:05 - 4:08
    per entrare nelle cellule umane
    in modo adeguato?
  • 4:08 - 4:13
    E qui l'idea è stata di pensare davvero
    a prendere il coraggio con le mani
  • 4:13 - 4:19
    e a usare un virus così temibile
    come era HIV, il virus dell'AIDS,
  • 4:19 - 4:23
    che però, ahimè, è anche un virus
    estremamente efficiente
  • 4:23 - 4:26
    per entrare nelle cellule umane.
  • 4:26 - 4:29
    Addomesticare questo virus
    in modo efficace
  • 4:29 - 4:33
    e rendendolo da una parte sicuro,
    ma dall'altra mantenendone l'abilità
  • 4:34 - 4:39
    di entrare nelle cellule e diventare
    un veicolo amichevole per noi.
  • 4:39 - 4:41
    Lavorare con un virus che è stato,
  • 4:41 - 4:45
    ed è tuttora una delle pesti principali
    che abbia colpito l'umanità,
  • 4:45 - 4:49
    lasciando un numero drammatico di morti
  • 4:49 - 4:53
    e che continua a essere un virus verso cui
    non dobbiamo abbassare la guardia,
  • 4:53 - 4:57
    non vuol dire però che non si possa
    in realtà, utilizzando la tecnologia,
  • 4:58 - 5:00
    renderlo sufficientemente sicuro
    come veicolo.
  • 5:01 - 5:04
    In questo caso un virus
    così neutralizzato,
  • 5:04 - 5:09
    che diventa capace di portare un messaggio
    terapeutico benefico nelle cellule.
  • 5:09 - 5:12
    Un lavoro che abbiamo fatto,
    come avete visto, per più di 15 anni,
  • 5:12 - 5:15
    prima di arrivare
    alla sperimentazione sull'uomo
  • 5:15 - 5:18
    con il supporto cruciale di una fondazione
    come quella di Telethon
  • 5:18 - 5:21
    che ci ha aiutato e negli anni
    ha creduto in quest'idea
  • 5:21 - 5:26
    e che ha portato oggi a potere
    dire che per una volta, finalmente,
  • 5:26 - 5:29
    una sorta di rivincita ce la siamo presa
    contro questo virus così temibile,
  • 5:29 - 5:31
    perché abbiamo potuto,
  • 5:31 - 5:34
    con le belle parole che ha detto
    il Corriere in questo articolo,
  • 5:34 - 5:36
    riportare il sorriso su tanti bambini
  • 5:36 - 5:40
    che altrimenti oggi non avrebbero avuto
    la possibilità di vivere una vita
  • 5:40 - 5:43
    senza questo intervento terapeutico.
  • 5:43 - 5:47
    Bambini che, come vedete, vengono
    un po' da tutto il Mediterraneo e da fuori
  • 5:47 - 5:49
    che possono avere,
  • 5:49 - 5:52
    con questi nuovi approcci,
    una speranza di trattamento.
  • 5:52 - 5:57
    In realtà con la terapia genica si può
    andare anche oltre la malattia genetica.
  • 5:57 - 6:01
    Si può per esempio istruire le cellule
    a fare qualcosa che non sapevano fare,
  • 6:01 - 6:03
    per esempio attaccare un tumore.
  • 6:03 - 6:05
    Le cellule dell'immunità, come sapete,
  • 6:05 - 6:08
    sono delle cellule capaci di uccidere
    una cellula in un tessuto.
  • 6:08 - 6:12
    E per uccidere questa cellula usano
    un recettore sulla loro membrana
  • 6:12 - 6:15
    che fa riconoscere queste cellule tumorali
    piuttosto che altre.
  • 6:15 - 6:17
    Però spesso non lo sanno fare.
  • 6:17 - 6:21
    Noi possiamo in laboratorio costruire
    dei recettori molto efficienti,
  • 6:21 - 6:24
    che possono andare verso il tumore
    e possiamo,
  • 6:24 - 6:26
    con il virus di cui vi dicevo prima,
  • 6:26 - 6:30
    inserire questi nuovi recettori
    nella cellula dell'immunità,
  • 6:30 - 6:32
    rendendola quindi più intelligente.
  • 6:32 - 6:36
    Uno dei problemi che troviamo, però, è che
    questa cellula aveva già un suo recettore
  • 6:36 - 6:38
    e quindi in realtà ci troviamo
    in una cellula confusa,
  • 6:38 - 6:41
    che a questo punto segue
    due segnali diversi,
  • 6:41 - 6:43
    e non sappiamo esattamente
    come si comporterà.
  • 6:43 - 6:47
    Di nuovo l'intervento della terapia genica
    può servirci, in che modo.
  • 6:48 - 6:55
    Provando a fare i chirurghi del DNA,
    andando a eliminare il gene
  • 6:55 - 6:58
    che dentro quella cellula
    istruiva il suo recettore,
  • 6:59 - 7:04
    quello originale, che non ci serve più,
    tagliare il DNA in quel punto specifico.
  • 7:04 - 7:07
    Possiamo farlo perché abbiamo
    imparato in laboratorio
  • 7:07 - 7:10
    a decifrare il codice di quelle proteine
    che legano il DNA,
  • 7:10 - 7:13
    non ovunque, ma sulla base
    della sua sequenza specifica.
  • 7:14 - 7:18
    Abbiamo potuto decifrare questo codice
    e possiamo quindi costruire in laboratorio
  • 7:18 - 7:21
    delle molecole artificiali,
    che vanno a legarsi,
  • 7:21 - 7:24
    a riconoscere il DNA dove c'è
    una specifica sequenza.
  • 7:24 - 7:26
    Quindi in un punto che noi abbiamo scelto,
  • 7:26 - 7:29
    per esempio in quel gene
    che vogliamo tagliare.
  • 7:29 - 7:34
    A questo punto possiamo inattivare
    quel gene, la nostra cellula rimane nuda,
  • 7:34 - 7:40
    e con il virus che abbiamo addomesticato,
    inserire soltanto il nuovo recettore
  • 7:40 - 7:43
    che la porterà verso il tumore,
  • 7:44 - 7:49
    in modo più efficace e formidabile
    rispetto agli approcci precedenti.
  • 7:49 - 7:54
    C'è infine un traguardo ancora
    più ambizioso che possiamo porci,
  • 7:54 - 7:59
    poiché quando noi tagliamo il DNA
    in un punto specifico,
  • 7:59 - 8:01
    la cellula prima di riaggiustare
    questo taglio,
  • 8:01 - 8:04
    e quindi introdurre magari degli errori,
    come vi ho fatto vedere prima,
  • 8:04 - 8:07
    e quindi distruggendo quel gene
    che abbiamo tagliato,
  • 8:07 - 8:10
    cerca in realtà di ricopiare
    la sequenza originale
  • 8:10 - 8:13
    per ripristinare la situazione
    di partenza.
  • 8:13 - 8:15
    È un modo più sicuro di riparare.
  • 8:15 - 8:18
    Allora anche qui possiamo essere
    più furbi della cellula
  • 8:18 - 8:22
    e inserire uno stampo da copiare,
  • 8:22 - 8:26
    che porti una sequenza simile
    a quella che abbiamo tagliato,
  • 8:26 - 8:30
    ma con la modifica
    che volevamo introdurre.
  • 8:30 - 8:34
    In questo modo la cellula ricopia
    la nuova sequenza al posto originale.
  • 8:34 - 8:36
    Abbiamo fatto quello
    che noi chiamiamo l'editing.
  • 8:36 - 8:41
    In qualche modo immaginate un tipografo
    che lavora su un foglio delle istruzioni
  • 8:41 - 8:45
    e riscrive quelle stesse istruzioni
    magari correggendo una mutazione genetica
  • 8:45 - 8:49
    o inserendo una nuova funzione,
    in modo così mirato e preciso.
  • 8:50 - 8:54
    Siamo quindi davanti a un nuovo campo
    che si apre alla medicina molecolare,
  • 8:54 - 9:00
    dove per la prima volta i farmaci
    diventano qualcosa di molto più complesso.
  • 9:00 - 9:03
    I farmaci fino a oggi sono stati
    piccole molecole
  • 9:04 - 9:10
    che basano la loro funzione sul fatto
    di legarsi a una superficie molecolare.
  • 9:10 - 9:13
    Oppure sono in certi casi delle molecole
    più complesse.
  • 9:13 - 9:19
    Qui i farmaci sono geni, quindi sono
    informazioni per fare delle proteine.
  • 9:19 - 9:22
    Informazioni che tra l'altro
    si possono controllare,
  • 9:22 - 9:24
    possono fare sì che
    una volta somministrate,
  • 9:24 - 9:28
    queste informazioni rimangano
    per tutta la vita di quell'individuo
  • 9:28 - 9:30
    a ripristinare la funzione
    che prima non c'era.
  • 9:30 - 9:32
    Non solo, ma in alcuni casi,
  • 9:32 - 9:34
    come nel caso delle cellule
    che vi ho fatto vedere,
  • 9:34 - 9:37
    sono le cellule stesse che diventano
    il veicolo della terapia.
  • 9:38 - 9:40
    Quindi i farmaci diventano
    farmaci intelligenti,
  • 9:40 - 9:43
    capaci di muoversi nell'organismo.
  • 9:43 - 9:47
    Stiamo imparando a sfruttare
    dei processi straordinari della biologia,
  • 9:47 - 9:48
    le cellule che sanno dove andare,
  • 9:49 - 9:51
    le cellule che cercano
    il sito della malattia,
  • 9:51 - 9:55
    perché hanno la loro capacità e portano,
    attraverso la terapia genica,
  • 9:55 - 9:57
    la terapia in situ.
  • 9:57 - 9:59
    Questo può aprire un nuovo campo,
  • 9:59 - 10:05
    ad esempio usando le funzioni immunitarie,
    uccidere una cellula tumorale,
  • 10:05 - 10:08
    ma in modo selettivo,
    risparmiando il tessuto.
  • 10:08 - 10:12
    Si apre quindi un campo straordinario,
    che può portare una risposta terapeutica
  • 10:12 - 10:16
    a molte malattie che oggi sono orfane
    di un trattamento.
  • 10:17 - 10:22
    Si apre anche una sfida alla ricerca,
    una sfida alla medicina,
  • 10:22 - 10:26
    perché qui parliamo di farmaci
    più che intelligenti, quasi vivi.
  • 10:26 - 10:30
    Se vivo può essere un virus addomesticato
    che finisce la sua vita
  • 10:30 - 10:31
    una volta che entra nella cellula.
  • 10:31 - 10:35
    Dobbiamo imparare a manipolarli,
    quindi ci va prudenza, ovviamente.
  • 10:35 - 10:36
    Ci va anche competenza.
  • 10:36 - 10:40
    La competenza intorno al letto
    di un malato che riceverà queste terapie,
  • 10:40 - 10:44
    richiede diverse expertise,
    quelle del ricercatore, quelle del medico
  • 10:44 - 10:47
    e soprattutto anche a livello societario.
  • 10:48 - 10:52
    Queste nuove terapie saranno una sfida,
    diventano terapie personalizzate,
  • 10:52 - 10:55
    le cellule del paziente diventano
    il veicolo della terapia.
  • 10:55 - 10:58
    Ma devo imparare a manipolarle
    e poi ri-somministrarle.
  • 10:58 - 11:00
    Anche questo comporta costi, impegni,
  • 11:00 - 11:04
    ma di fronte alla prospettiva
    di offrire delle terapie,
  • 11:04 - 11:06
    che fino a oggi non erano disponibili.
  • 11:06 - 11:09
    Dobbiamo però anche
    considerare gli aspetti etici
  • 11:09 - 11:11
    che ci pongono di fronte
    a queste prospettive.
  • 11:12 - 11:14
    Siamo veramente nel dominio della tecnica,
  • 11:14 - 11:17
    ma quella tecnica che talvolta
    si pone come unico dio
  • 11:17 - 11:20
    a cui la nostra società
    sembra oggi servire.
  • 11:20 - 11:22
    E se volete ci sono anche
    aspetti inquietanti.
  • 11:22 - 11:24
    Il DNA che vi dicevo prima,
  • 11:24 - 11:28
    quel manuale di istruzioni che è diventato
    autocosciente nella nostra specie
  • 11:28 - 11:31
    e che può editare se stesso,
  • 11:31 - 11:33
    può andare a modificare
    le sue informazioni.
  • 11:33 - 11:35
    Anche questo naturalmente
    è un ambito difficile,
  • 11:35 - 11:38
    in cui è importante sapersi
    muovere con attenzione.
  • 11:38 - 11:43
    Vorrei quindi concludere ritornando
    a quelle radici della nostra cultura,
  • 11:43 - 11:46
    rifacendomi al mondo greco
    e a quell'iscrizione sul tempio di Apollo,
  • 11:46 - 11:49
    a Delfi, che diceva "Conosci te stesso,
    conosci i tuoi limiti",
  • 11:49 - 11:52
    invitando noi scienziati
    e tutta la società
  • 11:52 - 11:56
    a riflettere profondamente
    sull'insegnamento di questa verità.
  • 11:56 - 12:00
    La conoscenza che abbiamo della realtà,
    e tutto il criticismo ce l'ha insegnato,
  • 12:00 - 12:02
    è una conoscenza di relazioni,
    non è profonda,
  • 12:02 - 12:04
    non ci dà la chiave della verità,
  • 12:04 - 12:08
    ci dà soltanto la possibilità
    di intervenire, predire in qualche modo,
  • 12:08 - 12:11
    e quindi forse, come scienziati
    e come ricercatori,
  • 12:11 - 12:16
    la nostra guida, quella che può dare
    ragione al nostro agire più di ogni altro,
  • 12:16 - 12:19
    è quella di essere ispirati
    dallo scopo traslazionale,
  • 12:19 - 12:23
    dal portare un beneficio terapeutico,
    e quindi ricondurre la nostra azione
  • 12:23 - 12:28
    in un orizzonte che può essere
    quello dell'utile o del beneficio,
  • 12:28 - 12:31
    o anche, se volete, quello religioso.
  • 12:31 - 12:32
    Grazie
  • 12:32 - 12:35
    (Applausi)
Title:
Terapia Genica: Medicina per il terzo millennio | LUIGI NALDINI | TEDxRoma
Description:

Da scienziato, Luigi utilizza la terapia genica per combattere malattie come il cancro. In questo suo potente monologo, descrive come ha trasformato l'HIV in uno strumento nella battaglia contro il cancro, e come le applicazioni della terapia genica aiuteranno i pazienti affetti da malattie molto diverse.

Luigi Naldini, genetista di fama mondiale, è il grande scienziato italiano che ha "addomesticato" il virus che causa l'AIDS (il virus HIV) per trasformarlo in un potente veicolo per combattere la malattia, dopo averlo reso innocuo.
Naldini è Presidente della European Society of Gene and Cell Therapy, membro EMBO dal 2008, vincitore di un finanziamento ERC, nel 2012 ha ricevuto il premio Sapio per la ricerca italiana e nel 2014 l'"Outstanding Investigator Award" della American Society of Gene and Cell therapy. Professore di Istologia e Terapia cellulare e genica all'Università Vita-Salute San Raffaele a Milano, e Direttore del San Raffaele-Telethon.

Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx che utilizza il format della conferenza TED, ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale. Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx

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Video Language:
Italian
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
12:42

Italian subtitles

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