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L'animale intelligente | Girolamo Deraco | TEDxLucca

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    Io mi sento un uomo fortunato.
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    Perché il mio lavoro di compositore,
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    oltre a farmi girare il mondo
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    e a farmi incontrare persone
    che vengono ad ascoltare la musica,
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    mi permette di confrontarmi.
  • 0:40 - 0:44
    E spesso, queste persone
    sono amanti della musica, o musicisti,
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    oppure gente specializzata:
    altri compositori.
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    Non ho però la fortuna di stare di fronte
    a un pubblico come voi,
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    ricco di diversità.
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    Per cui, non vi nascondo
    che mi sento giustamente emozionato.
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    Però sono qui, ora, con voi
    e qualcosa devo fare.
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    Per cui, partirei subito con una domanda.
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    [Qual è l'opera lirica
    più corta della Storia?]
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    La creatività, intesa
    come moto esclusivamente umano,
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    non sempre produce artisti.
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    Perché per poter intraprendere
    un percorso artistico,
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    oltre al talento - e qui non c'è dubbio -
    oltre allo studio e all'esperienza,
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    necessita anche di un atto di coscienza.
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    Coscienza intesa come consapevolezza:
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    la consapevolezza che un gesto,
    o un'azione, provocano un'emozione.
  • 1:38 - 1:41
    Infatti, se ci confrontiamo
    con gli animali,
  • 1:42 - 1:46
    capiamo subito che loro utilizzano
    la loro intelligenza, il loro istinto,
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    per colmare i loro bisogni primari:
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    mangiare;
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    riprodursi, giustamente;
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    rifugio.
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    Difficilmente, però, possiamo dire
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    che il loro livello
    di coscienza sia così alto
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    da poter permettere loro
    di fare un'opera d'arte.
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    Altrimenti, significherebbe
    che il loro livello evolutivo
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    è paritario quanto meno
    a quello dell'essere umano.
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    Manca ancora un gradino,
    per fare la differenza:
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    e quella differenza, cioè l'arte,
    per il momento riusciamo a farla solo noi.
  • 2:26 - 2:31
    Ma che cosa significa, per l'essere umano,
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    andare in uno stato artistico?
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    C'è forse bisogno di un momento
    di perdizione di sé stessi,
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    di delirio artistico o meglio poetico?
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    Platone diceva che il delirio poetico
    è ispirato dalle Muse.
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    "Chi arriva alle soglie della poesia
    senza il delirio delle Muse,
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    convinto che la sola abilità
    lo renda poeta,
  • 2:58 - 2:59
    sarà un poeta incompiuto
  • 3:00 - 3:04
    e la poesia del Savio sarà offuscata
    da quella dei poeti in delirio.
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    Non è per la loro arte
    che i poeti compongono le opere,
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    ma per il Dio che si impossessa di loro.
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    Essi possono poetare
    se ispirati e invasati dalla divinità,
  • 3:18 - 3:21
    che fa loro superare
    l'intelletto e la tecnica poetica
  • 3:21 - 3:24
    e fa loro attingere alla sfera
    della irrazionalità lirica".
  • 3:27 - 3:29
    Irrazionalità lirica:
  • 3:29 - 3:32
    due parole in completa contrapposizione.
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    L'irrazionalità è qualcosa di fugace,
    istantaneo, buttato lì, non pensato;
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    la lirica è una forma,
    un contenitore, un pensiero.
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    Platone ci suggerisce, forse,
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    che il delirio delle Muse
  • 3:50 - 3:54
    sia un modo per dimenticare
    ciò che abbiamo studiato, e imparato,
  • 3:54 - 3:55
    e andare oltre?
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    Come si può essere
    liricamente irrazionali?
  • 4:01 - 4:04
    Può essere che il delirio artistico
  • 4:04 - 4:06
    sia un modo per tornare
    a uno stato animale?
  • 4:07 - 4:09
    Fra parentesi:
  • 4:09 - 4:10
    vi siete mai sentiti osservati,
  • 4:10 - 4:14
    e voltandovi di scatto
    avete visto qualcuno che vi osservava?
  • 4:16 - 4:18
    Questo può essere uno stato animale.
  • 4:18 - 4:19
    Ricapitolando,
  • 4:20 - 4:22
    può essere che il delirio artistico
  • 4:22 - 4:24
    sia un modo per tornare
    ad uno stato animale,
  • 4:24 - 4:27
    per colmare un bisogno primario?
  • 4:28 - 4:32
    Cioè aggiungere, a quella lista
    di bisogni primari,
  • 4:32 - 4:36
    qualcosa che può fare la differenza
    tra esseri animali e esseri umani,
  • 4:36 - 4:37
    in senso emotivo.
  • 4:39 - 4:43
    Cioè provare dei sentimenti
    che vanno oltre il dovuto,
  • 4:43 - 4:48
    per raggiungere qualcosa
    che può fare la differenza: l'arte.
  • 4:49 - 4:51
    Esempi:
  • 4:51 - 4:56
    emozionarsi di fronte a un suono;
    emozionarsi di fronte a un colore.
  • 4:57 - 4:59
    A quanti di noi è successo?
  • 5:04 - 5:06
    Questa necessità, questo bisogno,
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    è qualcosa a cui l'uomo
    non può più fare a meno.
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    Della bellezza dell'arte.
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    È una sorta di sesto senso,
    che è proprio dell'essere senziente,
  • 5:18 - 5:20
    cioè dell'essere che pensa,
    che è consapevole.
  • 5:23 - 5:26
    Avete mai dimenticato
    la pentola sul fuoco,
  • 5:26 - 5:27
    o siete passati con il rosso,
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    perché rapiti da un'idea?
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    Alzate le mani, non abbiate paura:
    ci sono solo 300.000 telecamere.
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    Vi vede mezzo mondo.
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    (Risate)
  • 5:36 - 5:38
    Mi fa piacere, anch'io l'ho fatto.
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    Come ho detto all'inizio,
  • 5:40 - 5:42
    non pensavo di stare di fronte
    a un pubblico come voi,
  • 5:42 - 5:43
    di potenziali piromani.
  • 5:43 - 5:45
    Ma va bene così.
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    Vi è mai capitato di osservare
    una vostra poesia o un vostro dipinto
  • 5:50 - 5:52
    e dire: ma l'ho fatto io?
  • 5:53 - 5:54
    Vi hanno già scoperto,
  • 5:54 - 5:57
    quindi alzate le mani
    un'altra volta, se volete.
  • 5:58 - 5:59
    Grazie, professor Berrino.
  • 6:00 - 6:01
    Molto gentile.
  • 6:03 - 6:04
    Dove eravate, in quel momento?
  • 6:04 - 6:06
    Cosa eravate, in quel momento?
  • 6:08 - 6:13
    Può essere che in quel momento
    si sia raggiunto uno stato animale,
  • 6:13 - 6:16
    uno stato primario
    con tutti i sensi accesi,
  • 6:16 - 6:21
    pronti a carpire ogni singola emozione
    e ogni singola intuizione
  • 6:21 - 6:24
    per trasformare un'idea
    in un percorso artistico?
  • 6:27 - 6:30
    Questo [stato di] trance artistico
    è quello che fa la differenza.
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    L'intuizione divina,
  • 6:32 - 6:35
    l'irrazionalità lirica
    di cui il buon Platone parlava,
  • 6:36 - 6:39
    è forse un modo per tornare
    ad uno stato animale,
  • 6:40 - 6:41
    ma con coscienza?
  • 6:45 - 6:50
    La parola cosciente,
    in latino "cosciens entis",
  • 6:50 - 6:53
    significa "essere consapevole".
  • 6:54 - 6:57
    A me andrebbe, ora,
    di fare un piccolo gioco con voi
  • 6:58 - 7:01
    per vedere se riusciamo a avere
    una coscienza di massa,
  • 7:01 - 7:04
    per quanto questa massa
    sia circoscritta a questa chiesa.
  • 7:04 - 7:10
    Mi piacerebbe fare un esperimento
    ascoltando i suoni intorno a noi.
  • 7:18 - 7:19
    Ed ora,
  • 7:20 - 7:24
    ascoltiamo i suoni dentro di noi.
  • 7:34 - 7:39
    Per essere un artista,
    e soddisfare il bisogno dell'arte,
  • 7:39 - 7:43
    bisogna avere il coraggio
    di lasciarsi andare ai sensi animali:
  • 7:43 - 7:44
    ovviamente, con coscienza.
  • 7:45 - 7:50
    Ma lasciarsi andare ai sensi animali,
    questa profondità, ci porta in alto.
  • 7:51 - 7:55
    E ci permette di ampliare
    la nostra sensibilità.
  • 7:56 - 7:59
    Ovviamente, per fare tutto ciò
    bisogna sorpassare un limite,
  • 8:00 - 8:03
    che a volte comporta anche dei rischi.
  • 8:04 - 8:07
    Ma con coraggio,
  • 8:07 - 8:10
    se ci si lascia andare
    in acque sconosciute,
  • 8:10 - 8:14
    si può intravedere una nuova realtà,
    per poi tornare al molo.
  • 8:21 - 8:25
    Sant'Agostino diceva
  • 8:26 - 8:33
    che "il presente è tra due punti:
  • 8:34 - 8:41
    il passato, ovvero la memoria;
    il futuro, ovvero l'infinito avvenire".
  • 8:41 - 8:46
    Luoghi entro due punti non esistono,
    per cui cos'è il presente?
  • 8:47 - 8:48
    Il presente è un'intuizione.
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    Per noi artisti, questo viaggio onirico
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    vive dei nostri sogni,
    vive dell'introspezione.
  • 9:00 - 9:02
    Vive della ricerca, tutti i giorni.
  • 9:04 - 9:06
    Dell'intuizione.
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    Bisogna lasciarsi andare ai sensi animali,
    per poterli dominare con l'intelletto.
  • 9:15 - 9:16
    In questo modo,
  • 9:17 - 9:19
    noi possiamo ampliare la nostra visione
  • 9:19 - 9:21
    e vedere il mondo dei sogni
    che prende forma.
  • 9:21 - 9:24
    Tutti, potenzialmente, siamo artisti:
  • 9:25 - 9:30
    ma quanti di noi si alzano la notte
    perché rapiti da un'intuizione?
  • 9:33 - 9:36
    Per fare le cose, bisogna farle.
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    Infatti, si dice che l'arte
    ci renda "liberi":
  • 9:43 - 9:46
    ma "liberi da che cosa?", diceva Mafalda
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    in una vignetta che avevo letto
    qualche tempo fa da qualche parte.
  • 9:51 - 9:58
    Personalmente, penso che l'arte
    ci renda liberi dalle sovrastrutture
  • 9:58 - 10:00
    che la vita ci mette davanti
    tutti i giorni.
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    Penso che ci renda liberi,
    e ci renda sensibili,
  • 10:06 - 10:08
    cioè con tutti i sensi accesi,
    come gli animali.
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    E infatti, vi racconterò
    un fatto personale.
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    Mi trovavo a Malta.
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    Ero in vacanza, quindi rilassato.
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    Era una mattina molto presto:
    era un dormiveglia.
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    E a un certo punto,
    sono saltato sul letto.
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    Perché avevo trovato la parola giusta.
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    "Taci!"
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    (Video)
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    (Applausi)
  • 12:42 - 12:44
    Grazie.
  • 12:44 - 12:47
    (Applausi)
Title:
L'animale intelligente | Girolamo Deraco | TEDxLucca
Description:

Girolamo, nel suo affascinante discorso, ci racconta il processo creativo che porta l'uomo ad essere, in realtà, solo un animale intelligente.
Compositore lirico, che ha collezionato numerosi premi nella sua carriera, è particolarmente famoso per essere il compositore senza precedenti dell'unica opera lirica che dura 8 secondi.
Un vero capolavoro.

Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx, che utilizza il format della conferenza TED ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale.

Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx

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Video Language:
Italian
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
12:50

Italian subtitles

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