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Come promuovere un dibattito produttivo e responsabile

  • 0:01 - 0:03
    Immaginate di avere un hotel
  • 0:03 - 0:05
    e uno dei punti chiave
    della vostra mission
  • 0:05 - 0:10
    è l'impegno nel trattare i dipendenti
    e i clienti allo stesso modo
  • 0:10 - 0:12
    anche in termini di genere e religione.
  • 0:13 - 0:16
    Un numeroso gruppo prenota
    per tenere un evento lì
  • 0:16 - 0:19
    ma guardando la prenotazione,
    realizzate che sono un gruppo religioso
  • 0:19 - 0:21
    e uno dei loro principi
  • 0:21 - 0:23
    è che le donne dovrebbero rimanere a casa
  • 0:23 - 0:27
    e non dovrebbero avere alcuna possibilità
    di sviluppo professionale.
  • 0:27 - 0:28
    Che fate?
  • 0:28 - 0:31
    Ospitate l'evento,
    facendovi criticare da alcuni
  • 0:31 - 0:33
    o rifiutate, facendovi criticare da altri?
  • 0:33 - 0:37
    Nel mio lavoro fornisco consulenza
    alle organizzazioni su come creare regole
  • 0:37 - 0:41
    per affrontare i disaccordi ideologici
    e i discorsi controversi.
  • 0:41 - 0:44
    Difendo i miei clienti
    sia in tribunale che dal governo
  • 0:44 - 0:46
    se le loro azioni sono contestate.
  • 0:46 - 0:50
    Gli approcci che propongo
    tengono conto dei danni reali
  • 0:50 - 0:52
    che possono derivare da certi discorsi,
  • 0:52 - 0:55
    ma, allo stesso tempo,
    cercano di promuovere il dialogo,
  • 0:55 - 0:57
    anziché evitarlo.
  • 0:57 - 1:00
    Il motivo è che abbiamo bisogno
    delle divergenze.
  • 1:00 - 1:03
    La creatività e il progresso umano
    dipendono da esse.
  • 1:03 - 1:07
    Anche se può essere più semplice parlare
    con qualcuno che vi dà sempre ragione
  • 1:07 - 1:09
    è più istruttivo e, spesso,
    più soddisfacente
  • 1:09 - 1:11
    parlare con qualcuno che fa il contrario.
  • 1:11 - 1:15
    Ma il disaccordo e la discordia
    possono avere un prezzo.
  • 1:15 - 1:18
    Il disaccordo, specialmente
    sotto forma di discorsi d'odio,
  • 1:18 - 1:22
    può causare ferite durature e profonde
    e, a volte, sfociare in violenza.
  • 1:22 - 1:27
    In un mondo in cui la polarizzazione
    e l'innovazione crescono
  • 1:27 - 1:29
    a un ritmo apparentemente esponenziale,
  • 1:29 - 1:33
    la necessità di creare strutture
    per un dibattito animato, ma non violento,
  • 1:33 - 1:35
    è più importante che mai.
  • 1:36 - 1:38
    Il primo emendamento americano
  • 1:38 - 1:41
    può essere un buon punto di partenza
    per cercare delle risposte.
  • 1:41 - 1:44
    Voi, come me, potreste
    aver sentito spesso qualcuno dire
  • 1:44 - 1:46
    che i limiti alla libertà di opinione
  • 1:46 - 1:49
    da parte di un datore di lavoro,
    un sito web o qualcun altro
  • 1:49 - 1:51
    violano il primo emendamento.
  • 1:51 - 1:54
    Ma in realtà, il primo emendamento
    ha poca o nessuna rilevanza.
  • 1:55 - 1:57
    Il primo emendamento si applica solo
  • 1:57 - 2:00
    quando il governo cerca di sopprimere
    le opinioni dei propri cittadini.
  • 2:00 - 2:04
    Di conseguenza, il primo emendamento
    è di per sé uno strumento debole.
  • 2:04 - 2:08
    Una categoria ristretta di interventi
    può essere vietata per il loro contenuto.
  • 2:08 - 2:10
    Quasi tutto il resto non può.
  • 2:10 - 2:12
    Ma il primo emendamento non ha rilevanza
  • 2:12 - 2:16
    quando parliamo di privati
    che regolano il discorso.
  • 2:16 - 2:18
    E questa è una cosa positiva,
  • 2:18 - 2:20
    perché significa che I privati
    hanno a disposizione
  • 2:20 - 2:24
    una gamma di strumenti ampia
    e flessibile che non censura,
  • 2:24 - 2:28
    ma rendono l'oratore consapevole
    delle conseguenze delle sue parole.
  • 2:28 - 2:30
    Ecco degli esempi.
  • 2:30 - 2:34
    Quello dell'università
    è un periodo di libero scambio di idee.
  • 2:35 - 2:38
    Ma alcune idee e le parole usate
    per esprimerle
  • 2:38 - 2:39
    possono causare disaccordo,
  • 2:39 - 2:43
    se sia un evento volutamente provocatorio
    ospitato da un gruppo di studenti
  • 2:43 - 2:46
    o la trattazione di una tematica
    controversa a lezione.
  • 2:46 - 2:50
    Per proteggere la libertà intellettuale
    e gli studenti più vulnerabili,
  • 2:50 - 2:54
    alcune università hanno creato gruppi
    per avvicinare l'oratore e l'ascoltatore,
  • 2:54 - 2:56
    senza sanzioni,
  • 2:56 - 2:58
    per ascoltare i rispettivi punti di vista.
  • 2:58 - 3:01
    A volte gli studenti
    non vogliono incontrarsi e va bene.
  • 3:01 - 3:03
    Ma in altre circostanze,
  • 3:03 - 3:07
    l'esposizione a un'opinione opposta
    può portare alla consapevolezza,
  • 3:07 - 3:09
    al riconoscimento
    di conseguenze indesiderate
  • 3:09 - 3:11
    e a nuovi punti di vista.
  • 3:11 - 3:13
    Ecco un esempio.
  • 3:13 - 3:16
    In un campus, un gruppo di studenti
    a sostegno degli israeliani
  • 3:16 - 3:18
    e un altro a sostegno dei palestinesi
  • 3:18 - 3:20
    si denunciavano costantemente
  • 3:20 - 3:23
    per aver disturbato eventi,
    strappato poster
  • 3:23 - 3:25
    e per aver preso parte a scontri verbali.
  • 3:26 - 3:28
    La maggior parte
    di quanto riportato dagli studenti
  • 3:28 - 3:32
    non violava il codice disciplinare,
  • 3:32 - 3:37
    l'università invitò entrambi i gruppi
    a sedersi intorno a un tavolo
  • 3:37 - 3:39
    e ascoltare i rispettivi punti di vista
  • 3:39 - 3:41
    liberi da ogni sanzione.
  • 3:41 - 3:45
    Dopo l'incontro,
    i disaccordi ideologici tra i gruppi
  • 3:45 - 3:47
    rimasero gli stessi di prima,
  • 3:47 - 3:50
    ma l'astio tra di loro
    si dissipò notevolmente.
  • 3:51 - 3:53
    Ovviamente ciò non succede sempre.
  • 3:53 - 3:57
    Separando, però, le opinioni
    dal sistema disciplinare,
  • 3:57 - 4:00
    gli istituti di istruzione superiore
    hanno creato un ambiente
  • 4:00 - 4:03
    per un disaccordo produttivo
    e un ampliamento delle prospettive.
  • 4:04 - 4:07
    Abbiamo tutti dei pregiudizi,
    non intendo in senso cattivo.
  • 4:07 - 4:12
    Tutti noi siamo influenzati, giustamente,
    dal nostro background familiare,
  • 4:12 - 4:15
    dalla nostra educazione, dalle esperienze
    e da mille altre cose.
  • 4:15 - 4:17
    Anche le organizzazioni sono influenzate,
  • 4:17 - 4:20
    soprattutto dai valori dei loro membri,
  • 4:20 - 4:22
    ma anche dalle leggi cui sottostanno
  • 4:22 - 4:24
    o dai mercati in cui competono.
  • 4:25 - 4:29
    Queste influenze possono costituire
    gran parte dell'identità aziendale
  • 4:29 - 4:32
    e possono essere fondamentali
    per attirare e trattenere i talenti.
  • 4:32 - 4:35
    Ma questi pregiudizi, come li chiamo io,
  • 4:35 - 4:38
    possono costituire una sfida,
    soprattutto quando si tratta
  • 4:38 - 4:42
    di tracciare il confine tra chi può
    e chi non può parlare.
  • 4:43 - 4:45
    La tentazione di trovare
    un discorso pericoloso,
  • 4:45 - 4:47
    solo perché non siamo d'accordo,
  • 4:47 - 4:48
    è reale.
  • 4:48 - 4:52
    Ma è altrettanto reale il danno
    che può derivare da certe parole.
  • 4:52 - 4:55
    In queste situazioni,
    un terzo può aiutare.
  • 4:55 - 4:58
    Ricordate l'hotel e la decisione
    di permettere o meno
  • 4:58 - 5:00
    l'evento del gruppo religioso?
  • 5:00 - 5:04
    Invece di prendere una decisione
    complessa e seduta stante
  • 5:04 - 5:06
    sull'identità e sul messaggio
    di quel gruppo,
  • 5:06 - 5:09
    l'hotel potrebbe rivolgersi
    ad una terza parte.
  • 5:09 - 5:12
    Ad esempio,
    il Southern Poverty Law Center
  • 5:12 - 5:14
    che ha una lista dei gruppi d'odio
    negli Stati Uniti.
  • 5:14 - 5:17
    Oppure il suo gruppo di esperti esterni
  • 5:17 - 5:19
    con background diversi.
  • 5:19 - 5:21
    Affidandosi a terze parti
  • 5:21 - 5:26
    per fissare dei limiti fuori dal contesto
    di un evento specifico,
  • 5:26 - 5:28
    le aziende possono prendere decisioni
  • 5:28 - 5:31
    senza essere accusate di agire
    mosse da egoismo o pregiudizi.
  • 5:32 - 5:35
    Il confine tra fatti e opinioni
    non è ben definito.
  • 5:35 - 5:39
    L'Internet dà la possibilità
    di pubblicare una qualsiasi opinione
  • 5:39 - 5:40
    su qualsiasi argomento esistente.
  • 5:40 - 5:42
    Per dei versi, è una cosa giusta.
  • 5:42 - 5:45
    Permette l'espressione
    di opinioni minoritarie
  • 5:45 - 5:47
    e responsabilizza coloro
    che sono al potere.
  • 5:48 - 5:50
    Ma la possibilità
    di pubblicare liberamente
  • 5:50 - 5:53
    significa che notizie non verificate
    o completamente false
  • 5:53 - 5:55
    possono diffondersi rapidamente
  • 5:55 - 5:57
    e questo è molto pericoloso.
  • 5:58 - 6:01
    Rimuovere un post o bannare un utente
    è una decisione difficile.
  • 6:01 - 6:03
    A volte, può essere appropriato,
  • 6:03 - 6:05
    ma ci sono anche delle alternative
  • 6:05 - 6:08
    per promuovere un dibattito
    produttivo e responsabile.
  • 6:08 - 6:11
    Twitter ha iniziato
    a contrassegnare dei tweet
  • 6:11 - 6:15
    come ingannevoli o contenenti
    affermazioni non verificate.
  • 6:15 - 6:18
    Piuttosto che bloccare
    l'accesso a quei tweet,
  • 6:18 - 6:21
    Twitter rimanda a una fonte
    che contiene maggiori informazioni
  • 6:21 - 6:23
    in merito all'affermazione fatta.
  • 6:23 - 6:26
    Un buon esempio, anche attuale,
    è la pagina sul Coronavirus,
  • 6:26 - 6:29
    che fornisce informazioni in tempo reale
    sulla diffusione del virus
  • 6:29 - 6:31
    e su cosa fare se si è positivi.
  • 6:32 - 6:34
    Per me, questo approccio ha senso.
  • 6:34 - 6:36
    Invece di evitare il dialogo,
  • 6:36 - 6:41
    questo porta più idee,
    fatti e contesto alla discussione.
  • 6:41 - 6:43
    Sapendo che le proprie affermazioni
    verranno confrontate
  • 6:43 - 6:45
    con quelle di fonti più autorevoli,
  • 6:45 - 6:49
    si può incentivare già da subito
    un dialogo più responsabile
  • 6:50 - 6:52
    Fatemi concludere con un'amara verità:
  • 6:52 - 6:55
    gli approcci descritti
    possono favorire un dialogo produttivo
  • 6:55 - 6:57
    e isolare i dialoghi veramente pericolosi.
  • 6:57 - 7:00
    Inevitabilmente, dei discorsi
    rientreranno in una zona grigia,
  • 7:00 - 7:02
    magari profondamente offensivi,
  • 7:02 - 7:04
    ma con il potenziale di contribuire
    al dibattito pubblico.
  • 7:06 - 7:08
    In questa situazione, in generale,
  • 7:08 - 7:12
    credo si debba parlare di più,
    invece che parlare di meno.
  • 7:12 - 7:13
    Ecco il perché.
  • 7:13 - 7:15
    Per prima cosa, c'è sempre il rischio
  • 7:15 - 7:18
    che un'idea innovativa o creativa
    venga repressa
  • 7:18 - 7:20
    perché considerata strana e pericolosa.
  • 7:20 - 7:22
    Quasi per definizione,
  • 7:22 - 7:26
    le idee innovative mettono
    in discussione le tradizioni.
  • 7:26 - 7:28
    Quindi, se un'idea sembra
    offensiva o pericolosa,
  • 7:28 - 7:30
    potrebbe essere perché lo è
  • 7:30 - 7:33
    o potrebbe essere che si abbia
    paura del cambiamento.
  • 7:33 - 7:38
    Permettetemi di suggerire che anche se
    il discorso ha poco o nessun valore,
  • 7:38 - 7:42
    questa carenza dovrebbe essere
    segnalata con un dibattito aperto,
  • 7:42 - 7:43
    non con la soppressione di esso.
  • 7:43 - 7:44
    Tanto per essere chiari,
  • 7:44 - 7:48
    il falso può portare a danni devastanti
    nel mondo reale,
  • 7:48 - 7:51
    pensiamo al rogo delle donne
    accusate di essere streghe
  • 7:51 - 7:52
    nell'Europa del XV secolo
  • 7:52 - 7:55
    o al linciaggio degli afroamericani
    nel Sud degli Stati Uniti
  • 7:55 - 7:57
    o al genocidio del Ruanda.
  • 7:57 - 8:00
    L'idea che bisogni sempre discutere
    le affermazioni false
  • 8:00 - 8:02
    non è sempre vera,
  • 8:02 - 8:05
    ma penso che, il più delle volte,
    questo possa aiutare.
  • 8:05 - 8:09
    Un famoso caso della giurisprudenza
    del primo emendamento ce lo dimostra.
  • 8:09 - 8:13
    Nel 1977, un gruppo di neonazisti
    voleva organizzare una marcia
  • 8:13 - 8:16
    nella verde e tranquilla
    periferia di Skokie, Illinois,
  • 8:16 - 8:19
    dove vivono moltissimi
    di superstiti dell'Olocausto.
  • 8:19 - 8:22
    Il consiglio comunale ordinò subito
    di fermare i nazisti
  • 8:22 - 8:24
    e loro gli fecero causa.
  • 8:24 - 8:28
    Il caso arrivò fino alla Corte suprema
    per poi tornare indietro.
  • 8:28 - 8:30
    I tribunali ritennero che i neonazisti
  • 8:30 - 8:33
    avessero il diritto di marciare,
    di mostrare le loro svastiche
  • 8:33 - 8:35
    e di fare il saluto nazista.
  • 8:35 - 8:37
    Quando arrivò il giorno della marcia,
  • 8:37 - 8:39
    dopo l'intero contenzioso,
  • 8:39 - 8:41
    si presentarono solo 20 neonazisti
  • 8:41 - 8:43
    davanti al Federal Building
    di Chicago, Illinois,
  • 8:43 - 8:47
    contro i 2000 manifestanti accorsi
  • 8:47 - 8:49
    per rispondere
    al messaggio di odio dei nazisti
  • 8:49 - 8:50
    con un messaggio di inclusione.
  • 8:51 - 8:53
    Secondo il giornale Chicago Tribune
  • 8:53 - 8:57
    la marcia nazista si vanificò nel nulla
    dopo soli 10 minuti.
  • 8:57 - 9:00
    La violenza a Charlottesville, Virginia,
    e in tutto il mondo
  • 9:00 - 9:03
    dimostra che queste storie
    non finiscono sempre così.
  • 9:03 - 9:06
    Per me, però, quella di Skokie
    rimane una buona storia
  • 9:06 - 9:08
    che dimostra che alla fallacia
  • 9:08 - 9:11
    e al fallimento morale
    dei discorsi d'odio
  • 9:11 - 9:13
    si può rispondere non sopprimendoli,
  • 9:13 - 9:17
    ma controbilanciando
    con idee buone e nobili.
  • 9:17 - 9:19
    Grazie.
Title:
Come promuovere un dibattito produttivo e responsabile
Speaker:
Ishan Bhabha
Description:

Uno scontro di idee è fondamentale per la creatività e il progresso, ma può anche essere profondamente dannoso e creare divisioni all'interno di aziende, comunità e famiglie. Come possiamo promuovere un dibattito produttivo, proteggendoci, allo stesso tempo, dai discorsi dannosi e dalla disinformazione? L’avvocato costituzionale Ishan Bhabha spiega gli approcci che le organizzazioni possono utilizzare per aggirare le differenze ideologiche e per portare in modo responsabile i fatti e il contesto nel dialogo.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
09:32

Italian subtitles

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