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Robot origami che si trasformano e riconfigurano

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    Da esperta di robotica,
    ricevo un sacco di domande.
  • 0:06 - 0:08
    "Quando inizieranno
    a servirmi la colazione?"
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    Pensavo che i robot del futuro
    sarebbero stati più simili a noi.
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    Credevo che mi avrebbero assomigliato,
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    così ho costruito occhi simili ai miei.
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    Ho costruito dita abbastanza abili
    da servirmi...
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    palle da baseball.
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    I robot tradizionali come questo
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    vengono costruiti e diventano funzionali
  • 0:37 - 0:40
    sulla base di un numero fisso
    di articolazioni e attuatori.
  • 0:41 - 0:45
    Ciò significa che la loro forma
    e funzionalità sono già determinate
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    al momento della loro progettazione.
  • 0:47 - 0:50
    Così, anche se questo braccio
    lancia davvero bene -
  • 0:50 - 0:53
    alla fine ha persino colpito
    il treppiede -
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    non è di per sé pensato
    per prepararvi la colazione.
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    Non è adatto a strapazzare le uova.
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    Allora ho immaginato i robot del futuro
    in un modo diverso:
  • 1:06 - 1:08
    come Transformers.
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    Guidano, corrono, volano,
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    a seconda del compito e dell'ambiente
    che si trovano davanti.
  • 1:17 - 1:19
    Per realizzare tutto ciò,
  • 1:19 - 1:23
    bisogna davvero rivedere
    come i robot vengono progettati.
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    Allora, immaginate un modulo robotico
    con forma di poligono
  • 1:27 - 1:30
    e pensate di usare
    quella semplice forma poligonale
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    per ricreare molteplici altre forme
  • 1:33 - 1:37
    creando nuovi robot
    per compiti diversi.
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    Nel mondo della computer grafica, CG,
    non è certo una novità,
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    lo si fa da tempo, la si utilizza
    per la maggior parte dei film.
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    Tuttavia, cercare di realizzare
    un robot in grado di muoversi
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    è tutta un'altra storia.
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    Si tratta di un modello del tutto diverso.
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    Voi, però, l'avete già fatto.
  • 1:57 - 2:03
    Chi non ha mai creato un aeroplano,
    una barchetta o una gru di carta?
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    Gli origami sono un'utile base
    di partenza per i progettisti.
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    Si possono creare molteplici forme
    partendo da un unico foglio di carta
  • 2:12 - 2:15
    e se non si è soddisfatti
    lo si può spiegare e ripiegare daccapo.
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    Possiamo piegare una superficie 2D
    per realizzare una qualsiasi forma 3D,
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    è matematicamente provato.
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    Immaginate ora di avere
    un foglio intelligente
  • 2:31 - 2:35
    che riesce a piegare se stesso
    per creare tutte le forme che vuole,
  • 2:35 - 2:36
    in qualsiasi momento.
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    Ecco, io sto lavorando su questo.
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    Chiamo questi robot-origami
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    "robogami".
  • 2:45 - 2:49
    Questa è la prima trasformazione
    di un robogami
  • 2:49 - 2:52
    che ho realizzato dieci anni fa.
  • 2:52 - 2:54
    Un foglio robotico
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    che si trasforma in piramide
    per poi tornare piatto
  • 2:57 - 3:00
    prima di diventare una navetta spaziale.
  • 3:01 - 3:02
    Davvero carino.
  • 3:03 - 3:10
    Dieci anni dopo, col mio gruppo
    di ricercatori ninja -
  • 3:10 - 3:12
    circa 22 al momento -
  • 3:12 - 3:16
    abbiamo creato
    una nuova generazione di robogami
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    che sono un po' più efficienti
    e versatili.
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    Questi nuovi robogami hanno
    uno scopo reale.
  • 3:23 - 3:29
    Questo riesce a districarsi autonomamente
    su tipi di terreni diversi:
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    su un terreno secco e piano
    cammina lentamente,
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    ma se il terreno si fa scosceso,
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    inizia a rotolare.
  • 3:38 - 3:40
    È lo stesso robot,
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    ma a seconda del terreno
    che deve affrontare
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    attiva una sequenza diversa di attuatori
  • 3:50 - 3:54
    e se incontra un ostacolo, lo salta.
  • 3:55 - 3:59
    Lo fa incamerando energia
    in ognuna delle sua gambe
  • 3:59 - 4:03
    per poi rilasciarla di colpo
    creando un effetto fionda.
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    Riesce persino a fare ginnastica.
  • 4:06 - 4:07
    Evviva.
  • 4:07 - 4:08
    (Risate)
  • 4:09 - 4:13
    Dunque, vi ho appena mostrato
    ciò che un singolo robogami riesce a fare.
  • 4:13 - 4:16
    Pensate a cosa può fare in gruppo.
  • 4:16 - 4:20
    I robogami possono unire le forze
    per affrontare compiti più complessi.
  • 4:20 - 4:23
    Ogni modulo, che sia attivo o passivo,
  • 4:23 - 4:27
    può essere assemblato
    per creare forme differenti.
  • 4:27 - 4:29
    Inoltre, grazie al controllo
    dei raccordi snodati
  • 4:29 - 4:34
    possiamo creare e affrontare
    compiti diversi.
  • 4:34 - 4:37
    La forma permette
    nuove possibilità d'azione.
  • 4:38 - 4:42
    La cosa più importante è l'assemblaggio.
  • 4:42 - 4:46
    Devono trovarsi in modo autonomo
    in uno spazio diverso,
  • 4:46 - 4:51
    attaccarsi e staccarsi a seconda
    di ambiente circostante e compiti.
  • 4:52 - 4:54
    Ora tutto ciò è possibile.
  • 4:54 - 4:56
    Qual è il passo successivo?
  • 4:56 - 4:57
    La nostra immaginazione.
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    Questa simulazione mostra
    cosa si può ottenere
  • 5:00 - 5:02
    da questo tipo di modulo.
  • 5:02 - 5:05
    Abbiamo deciso di trasformare
    un robot gattonatore a quattro gambe
  • 5:07 - 5:10
    in un cagnolino che muove piccoli passi.
  • 5:10 - 5:14
    Lo stesso modulo può anche
    diventare qualcosa di diverso:
  • 5:14 - 5:17
    un manipolatore, ossia un robot
    che svolge compiti tradizionali.
  • 5:17 - 5:20
    Un manipolatore può sollevare un oggetto.
  • 5:20 - 5:24
    Naturalmente, è possibile aggiungere
    altri moduli per allungare le sue gambe,
  • 5:24 - 5:28
    permettendogli così di afferrare oggetti
    più grandi o più piccoli,
  • 5:28 - 5:30
    o persino un terzo braccio.
  • 5:32 - 5:36
    I robogami non hanno una forma
    o un compito predeterminato.
  • 5:37 - 5:41
    Possono trasformarsi in qualunque cosa,
    ovunque e in qualsiasi momento.
  • 5:42 - 5:45
    Come vengono realizzati?
  • 5:45 - 5:50
    La sfida tecnica principale
    è mantenerli il più possibile sottili,
  • 5:50 - 5:52
    flessibili,
  • 5:52 - 5:54
    preservando, però, la loro funzionalità.
  • 5:55 - 5:58
    Sono formati da molteplici livelli
    di circuiti, motori,
  • 5:58 - 6:01
    microcontrollori e sensori,
  • 6:01 - 6:03
    tutti in un unico corpo.
  • 6:03 - 6:06
    Controllando i singoli raccordi snodati,
  • 6:06 - 6:10
    si possono ottenere
    movimenti fluidi come questi
  • 6:10 - 6:11
    con un semplice comando.
  • 6:14 - 6:19
    Invece di essere un unico robot
    destinato ad un unico compito,
  • 6:19 - 6:23
    un robogami è ottimizzato
    per svolgere più compiti.
  • 6:23 - 6:25
    È una cosa molto importante
  • 6:25 - 6:29
    se si pensa ai diversi e peculiari
    ambienti sulla Terra
  • 6:29 - 6:32
    ma anche nello Spazio.
  • 6:34 - 6:37
    Lo Spazio è l'ambiente perfetto
    per i robogami.
  • 6:38 - 6:42
    Lì non è conveniente avere
    un robot diverso per ogni compito.
  • 6:43 - 6:46
    Chissà quanti compiti diversi
    si dovranno affrontare nello Spazio?
  • 6:47 - 6:54
    L'ideale è un unico robot in grado
    di trasformarsi a seconda del compito.
  • 6:55 - 7:00
    Ciò che serve è un insieme
    di leggeri moduli robogami
  • 7:00 - 7:05
    capaci di trasformarsi a seconda
    del compito da svolgere.
  • 7:06 - 7:10
    Non sono l'unica a pensarla così,
  • 7:10 - 7:13
    perché l'Agenzia Spaziale Europea
    e il Centro Spaziale Svizzero
  • 7:13 - 7:15
    sostengono questo stesso punto di vista.
  • 7:16 - 7:21
    Ecco alcune immagini di robogami
    che si riconfigurano
  • 7:21 - 7:24
    per esplorare un paesaggio sconosciuto
    in superficie,
  • 7:24 - 7:27
    ma anche sotto la superficie.
  • 7:27 - 7:29
    Non si tratta solo di esplorare:
  • 7:29 - 7:32
    agli astronauti serve un ulteriore aiuto,
  • 7:32 - 7:35
    perché lassù non si possono
    portare dei tirocinanti.
  • 7:35 - 7:36
    (Risate)
  • 7:36 - 7:39
    Devono svolgere da soli
    ogni noioso compito.
  • 7:39 - 7:42
    A volte i compiti sono semplici,
    ma estremamente interattivi.
  • 7:43 - 7:46
    Servono dunque dei robot
    che facilitino gli esperimenti,
  • 7:46 - 7:49
    assistano nelle telecomunicazioni
  • 7:49 - 7:54
    o semplicemente fungano da portaoggetti
    attaccati alle superfici.
  • 7:55 - 7:58
    Come sarà possibile, per esempio,
    controllare i robogami
  • 7:58 - 8:00
    al di fuori della stazione spaziale?
  • 8:00 - 8:04
    Qui vedete un robogami
    che trattiene un detrito spaziale.
  • 8:04 - 8:08
    Si può usare la vista per guidarli,
  • 8:08 - 8:12
    ma la cosa migliore sarebbe
    trasferire la sensazione tattile
  • 8:12 - 8:16
    direttamente alle mani degli astronauti.
  • 8:16 - 8:19
    Per farlo serve un dispositivo aptico,
  • 8:19 - 8:22
    un'interfaccia aptica che riproduca
    il senso del tatto.
  • 8:23 - 8:26
    Con i robogami ciò è possibile.
  • 8:27 - 8:32
    Questa è l'interfaccia aptica
    più piccola del mondo
  • 8:32 - 8:38
    in grado di ricreare la sensazione tattile
    appena sotto la punta delle dita.
  • 8:38 - 8:41
    Per farlo, facciamo compiere al robogami
  • 8:41 - 8:45
    movimenti microscopici e macroscopici.
  • 8:46 - 8:49
    Questo permette non solo
    di sentire al tatto
  • 8:49 - 8:51
    le dimensioni dell'oggetto
  • 8:51 - 8:54
    e la rotondità delle sue linee,
  • 8:54 - 8:58
    ma anche la sua rigidità e consistenza.
  • 8:59 - 9:03
    L'interfaccia si trova appena sotto
    al pollice di Alex
  • 9:03 - 9:08
    e grazie a visori VR e controlli manuali
  • 9:08 - 9:11
    la realtà virtuale smette
    di essere virtuale
  • 9:12 - 9:14
    per diventare tangibile.
  • 9:17 - 9:20
    Le palle blu, rossa e nera
    che sta guardando
  • 9:20 - 9:23
    non sono più differenziate
    solo dai loro colori.
  • 9:23 - 9:28
    Ora la palla blu è di gomma, la rossa
    è di spugna e la nera è da biliardo.
  • 9:29 - 9:31
    Adesso tutto questo è possibile.
  • 9:31 - 9:33
    Vi faccio vedere.
  • 9:34 - 9:38
    È la prima volta in assoluto
    che viene mostrato dal vivo,
  • 9:38 - 9:41
    davanti ad un vasto pubblico,
  • 9:41 - 9:43
    quindi spero che funzioni.
  • 9:44 - 9:48
    Allora, qui vedete una tavola anatomica
  • 9:48 - 9:51
    e il robogami che funge
    da interfaccia aptica.
  • 9:51 - 9:53
    Come tutti gli altri robot
    riconfigurabili,
  • 9:53 - 9:55
    anche questo può fare più cose.
  • 9:55 - 9:57
    Non funge solo da mouse,
  • 9:57 - 9:59
    ma anche da interfaccia aptica.
  • 9:59 - 10:03
    Se abbiamo uno sfondo bianco,
    senza oggetti,
  • 10:03 - 10:05
    non c'è nulla da sentire,
  • 10:05 - 10:09
    per cui possiamo avere
    un'interfaccia molto flessibile.
  • 10:09 - 10:13
    Ora utilizzo il mouse
    per avvicinarmi alla pelle,
  • 10:13 - 10:14
    ad un braccio muscoloso,
  • 10:14 - 10:16
    per sentire i bicipiti
  • 10:16 - 10:17
    o le spalle.
  • 10:17 - 10:20
    Adesso potete osservare
    l'interfaccia che si irrigidisce.
  • 10:20 - 10:22
    Continuiamo ad esplorare.
  • 10:22 - 10:25
    Avviciniamoci alla cassa toracica.
  • 10:25 - 10:27
    Appena mi sposto sopra di essa
  • 10:27 - 10:30
    e tra i muscoli degli spazi intercostali,
  • 10:30 - 10:31
    attraversando consistenze diverse,
  • 10:31 - 10:33
    posso avvertire la differente rigidità.
  • 10:33 - 10:35
    Fidatevi della mia parola.
  • 10:35 - 10:39
    Come vedete, ora è più rigido,
    è maggiore la forza
  • 10:39 - 10:41
    che restituisce alla punta del mio dito.
  • 10:42 - 10:46
    Vi ho mostrato superfici
    che non si muovono,
  • 10:46 - 10:49
    ma se invece volessi toccare
    qualcosa che si muove,
  • 10:49 - 10:51
    per esempio un cuore che batte?
  • 10:51 - 10:53
    Cosa sentirei?
  • 11:00 - 11:05
    (Applauso)
  • 11:07 - 11:10
    Questo cuore che batte
    potrebbe essere il vostro.
  • 11:10 - 11:14
    Potreste tenere questo dispositivo
    nella vostra tasca,
  • 11:14 - 11:15
    mentre fate acquisti su Internet.
  • 11:16 - 11:20
    Potreste avvertire la consistenza
    del maglione che state comprando,
  • 11:20 - 11:21
    la sua morbidezza,
  • 11:21 - 11:24
    se è realmente vero cashmere,
  • 11:24 - 11:27
    oppure sapere se il bagel
    che volete acquistare
  • 11:27 - 11:30
    è duro o croccante.
  • 11:30 - 11:32
    Questo ora è possibile.
  • 11:35 - 11:41
    La robotica si sta evolvendo per essere
    più personalizzata e flessibile,
  • 11:41 - 11:44
    per adattarsi
    alle nostre esigenze quotidiane.
  • 11:44 - 11:48
    Questa specie unica
    di robot riconfigurabili
  • 11:48 - 11:54
    rappresenta la base per ottenere
    un'interfaccia invisibile e intuitiva
  • 11:54 - 11:57
    che risponda in modo preciso
    ai nostri bisogni.
  • 11:58 - 12:02
    Questi robot non assomiglieranno più
    ai personaggi dei film,
  • 12:03 - 12:07
    ma saranno tutto ciò
    che voi vogliate che siano.
  • 12:07 - 12:08
    Grazie.
  • 12:08 - 12:12
    (Applauso)
Title:
Robot origami che si trasformano e riconfigurano
Speaker:
Jamie Paik
Description:

Traendo ispirazione dalla tecnica dell'origami, l'esperta di robotica Jamie Paik e il suo team hanno creato i "robogami": robot pieghevoli fatti di materiali super sottili che possono trasformarsi modificando la propria forma. In questo contributo e dimostrazione tecnica, Jamie Paik ci mostra come i robogami potrebbero adattarsi per svolgere una serie di compiti sulla Terra (o nello Spazio) e anche come siano in grado di rotolare, saltare, catapultarsi e persino di battere come un cuore.

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
12:26

Italian subtitles

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