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Al cuore del business | Francesco Mondora | TEDxMantova

  • 0:11 - 0:12
    Chi è il vero Francesco?
  • 0:12 - 0:17
    Chi è la vera società?
    Chi siamo noi? Chi siete voi?
  • 0:17 - 0:22
    Questa è la domanda, davvero,
    che continua a risuonarmi dentro
  • 0:22 - 0:23
    sempre, sempre, sempre.
  • 0:23 - 0:24
    Da lì
  • 0:24 - 0:27
    - io arrivo da una terra,
    da una valle, dalla Valtellina -
  • 0:28 - 0:31
    da lì ho guardato la natura.
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    Tutti noi abbiamo sempre
    la natura attorno.
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    E la natura ci si può ispirare.
  • 0:35 - 0:39
    Ho cominciato a chiedermi, anche,
    chi è una vera pianta di mele?
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    Chi è, cosa fa, una pianta di mele?
    Cosa produce una pianta di mele?
  • 0:44 - 0:48
    E la cosa interessante è che ho capito
    che una pianta di mele produce mele,
  • 0:49 - 0:50
    da un punto di vista umano.
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    Però, ho anche visto
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    che se la pianta di mele guarda
    la vera essenza della pianta di mele,
  • 0:57 - 0:59
    la pianta di mele fa anche un'operazione,
  • 0:59 - 1:01
    che è quella di assorbire
    anidride carbonica,
  • 1:01 - 1:02
    per poi rilasciare ossigeno.
  • 1:02 - 1:05
    A questo punto,
    chi è la vera pianta di mele?
  • 1:06 - 1:08
    È solo colei che dà delle mele,
  • 1:09 - 1:12
    oppure è colei che fa, anche,
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    questa operazione di assorbire
    per rilasciare ossigeno?
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    Chi sono quindi, veramente, io?
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    Sono qualcuno che lavora
    secondo degli schemi sociali,
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    oppure sono qualcuno
    che fa anche qualcosa di più?
  • 1:23 - 1:27
    Al che, ho cominciato a ragionare
    su quelli che sono gli schemi sociali.
  • 1:27 - 1:31
    E ho cominciato a scoprire una cosa
    che per me è super interessante.
  • 1:31 - 1:35
    Ho cominciato a vedere
    che il mondo è pieno di regole rotte.
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    Delle regole sociali rotte,
    delle regole di cooperazione rotte.
  • 1:41 - 1:44
    Ho cominciato a pensare, quindi,
    che le regole rotte dovevano essere rotte.
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    Quindi ho cominciato a mettermi,
    come mantra mio,
  • 1:48 - 1:51
    il fatto di rompere
    le regole che erano rotte.
  • 1:51 - 1:54
    E quindi, la pianta di mele
    non [deve] solo produrre mele,
  • 1:54 - 1:55
    ma anche produrre ossigeno.
  • 1:56 - 1:59
    Di fatto, nessuno ha istruito
    la pianta di mele a produrre ossigeno,
  • 1:59 - 2:01
    lo fa da sola.
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    Quindi, la pianta di mele
    sa veramente chi è la vera pianta di mele.
  • 2:05 - 2:09
    Io, insomma, ci sto un po' pensando
    su chi è il vero Francesco.
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    Poi, nella vita, ognuno di noi
  • 2:11 - 2:13
    si fa un po' i conti
    su quello che gli succede.
  • 2:13 - 2:16
    Chi va a fare un lavoro,
    piuttosto che un altro.
  • 2:16 - 2:20
    E io mi sono trovato,
    in qualche modo, a capire,
  • 2:20 - 2:23
    a fondare aziende, condurre aziende.
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    E mi sono trovato sempre
    ad essere a capo di qualcosa.
  • 2:27 - 2:28
    Da lì ho detto:
  • 2:28 - 2:31
    Ma qual è il vero senso
    di quello che facciamo? Dov'è?
  • 2:32 - 2:33
    Chi siamo, noi?
  • 2:35 - 2:38
    E guardando le montagne,
    ho cominciato a pensare,
  • 2:38 - 2:42
    mi sono visto come quello
    che raccoglieva cuore, a un certo punto,
  • 2:42 - 2:44
    che è l'ossigeno che viene prodotto.
  • 2:45 - 2:48
    Guardando le montagne
    della mia cara, carissima valle
  • 2:48 - 2:49
    ho cominciato a dire:
  • 2:49 - 2:52
    Guardando la cima,
    la cima è un po' il posto
  • 2:52 - 2:54
    di questa montagna
    su cui io voglio andare.
  • 2:55 - 2:59
    È un po' come se fosse il mio obiettivo.
  • 2:59 - 3:02
    Se voi chiedete a un alpinista
    che cosa vuole fare nella vita,
  • 3:02 - 3:05
    vuole andare in cima
    alla montagna per scendere.
  • 3:05 - 3:08
    A questo punto,
    nell'organizzazione, ho detto:
  • 3:08 - 3:09
    "Qual è l'organizzazione?
  • 3:09 - 3:12
    Qual è la cima
    della nostra organizzazione?
  • 3:12 - 3:13
    Chi siamo veramente noi?"
  • 3:13 - 3:17
    Perché siamo un'ottima organizzazione
    che produce delle ottime mele.
  • 3:17 - 3:18
    Non facciamo mele;
  • 3:18 - 3:23
    però produciamo ottimi servizi,
    ottimi prodotti,
  • 3:23 - 3:26
    il mercato ci riconosce
    che siamo molto bravi.
  • 3:26 - 3:29
    Ma qual è il nostro vero proposito?
    Chi siamo noi veramente?
  • 3:29 - 3:32
    E che cos'è l'organizzazione veramente?
  • 3:32 - 3:36
    E da lì abbiamo cominciato
    a darci collettivamente delle risposte,
  • 3:36 - 3:39
    e quindi abbiamo cominciato a capire,
  • 3:40 - 3:43
    a darci un senso, a dare
    il senso all'organizzazione,
  • 3:43 - 3:46
    all'azienda nella quale
    tutti noi lavoravamo.
  • 3:46 - 3:48
    O, come mi piace di più pensare,
  • 3:48 - 3:50
    all'azienda nella quale
    tutti noi serviamo.
  • 3:51 - 3:55
    Noi siamo servi del nostro vero essere.
  • 3:56 - 3:59
    Perché noi vogliamo pensare
    che cos'è il futuro.
  • 3:59 - 4:01
    Tanti mi dicono,
  • 4:01 - 4:03
    "Dovremmo lasciare un futuro migliore".
  • 4:03 - 4:05
    Dobbiamo lasciare un futuro migliore?
  • 4:05 - 4:06
    È una domanda?
  • 4:06 - 4:07
    Secondo me, no.
  • 4:08 - 4:10
    Secondo me dobbiamo lasciare
    un presente migliore,
  • 4:10 - 4:13
    perché, se ci pensate bene,
    tutti noi oggi siamo qua.
  • 4:13 - 4:15
    Io sono in piedi su questo punto rosso,
  • 4:15 - 4:16
    voi siete seduti,
  • 4:17 - 4:19
    e ci troviamo in una condizione
  • 4:19 - 4:23
    in cui qualcuno domani si risiederà
    o ritornerà in piedi su questo palco.
  • 4:23 - 4:24
    È come se io, in questo momento,
  • 4:25 - 4:29
    stessi già frequentando
    il futuro di qualcun altro.
  • 4:30 - 4:34
    Ma allora io devo pensare al suo futuro,
    e quindi proiettarmi da quella parte,
  • 4:34 - 4:37
    oppure devo pensare che questo
    punto rosso, e la vostra sedia,
  • 4:37 - 4:41
    in qualche modo deve essere preservata,
    deve essere vissuta bene?
  • 4:41 - 4:43
    E quindi deve essere lasciata,
  • 4:43 - 4:46
    perché quello è già un futuro in prestito
    che avete da qualcun altro.
  • 4:47 - 4:51
    Allora se io comincio a pensare
    che è in prestito da qualcun altro,
  • 4:51 - 4:55
    comincio a capire che,
    come qualsiasi prestito che io ottengo;
  • 4:55 - 4:57
    vado da una banca
    a chiedere dei soldi in prestito,
  • 4:57 - 4:59
    li devo ridare indietro.
  • 4:59 - 5:02
    Quindi questo qualcun altro
    che arriverà dal futuro
  • 5:02 - 5:06
    mi darà, dovrò consegnarli il suo futuro,
    perché ce l'ho in prestito.
  • 5:06 - 5:09
    Una banca, generalmente,
    mi chiede degli interessi attivi,
  • 5:09 - 5:12
    e quindi dovrò dare indietro
    anche degli interessi attivi.
  • 5:12 - 5:14
    È questo il senso di quello che devo fare:
  • 5:14 - 5:16
    quindi non devo costruire
    un futuro migliore,
  • 5:16 - 5:18
    ma devo costruire
    un mio presente migliore.
  • 5:18 - 5:22
    È solo con quell'azione lì
    che riconsegno il futuro
  • 5:22 - 5:27
    di chi verrà dopo di me su questo palco,
    di chi verrà dopo di voi su quelle sedie
  • 5:27 - 5:28
    e chi verrà dopo di noi.
  • 5:28 - 5:30
    È davvero sistemico.
  • 5:30 - 5:32
    È sempre un discorso più grande,
  • 5:32 - 5:34
    di chi arriverà dopo di noi
    per trovare il mondo.
  • 5:34 - 5:38
    Se ci pensate, ci sono grandi artisti,
    pensiamo al David di Michelangelo.
  • 5:38 - 5:43
    Sono opere d'arte che riescono
    a resistere centinaia di anni,
  • 5:43 - 5:44
    e quindi riescono a prendere,
  • 5:44 - 5:48
    hanno preso in prestito tutto il futuro
    e lo stanno riconsegnando.
  • 5:48 - 5:50
    La magnificenza dell'arte.
  • 5:50 - 5:52
    Ora pensate come cambia il sistema
  • 5:52 - 5:55
    se un'azienda comincia a ragionare
    con questo termine,
  • 5:55 - 5:56
    che ha in prestito un futuro.
  • 5:56 - 5:58
    Pensate alla relazione
    che c'è con un cliente.
  • 5:59 - 6:02
    Consegnate solo delle mele al cliente,
    o consegnate anche l'impatto
  • 6:02 - 6:05
    che andrete a produrre
    per costruire quelle mele?
  • 6:06 - 6:08
    I clienti ti scelgono
    anche per quel motivo.
  • 6:08 - 6:12
    Chiaramente dovete saper fare
    delle mele buone al mercato attuale,
  • 6:13 - 6:16
    quindi non potete far spendere
    dieci volte tanto per le mele.
  • 6:16 - 6:19
    Ma pensate all'azienda:
    l'azienda sta servendo,
  • 6:19 - 6:25
    l'azienda, assieme ai clienti,
    stanno servendo un proposito evolutivo.
  • 6:26 - 6:28
    E quindi cosa fa questa organizzazione?
  • 6:28 - 6:30
    Questa organizzazione sa perché lavora.
  • 6:30 - 6:33
    L'organizzazione diventa una piattaforma
  • 6:33 - 6:36
    nelle quali le persone
    si possono sviluppare, evolvere,
  • 6:36 - 6:38
    possono trovare se stesse.
  • 6:38 - 6:40
    Questo è il senso di un'organizzazione,
  • 6:40 - 6:45
    quindi ha senso avere una gerarchia
    all'interno dell'organizzazione,
  • 6:45 - 6:48
    ha senso avere qualcuno
    che ti dice cosa tu devi fare?
  • 6:48 - 6:50
    No, lo sai già.
  • 6:50 - 6:53
    Perché tu sai che vuoi trasformare CO2
  • 6:54 - 6:57
    in ossigeno, producendo mele.
  • 6:57 - 7:01
    Tu sai questo, quindi tu sai
    che ti devi muovere in quella direzione,
  • 7:01 - 7:04
    perché costruirai un impatto su un futuro
    che ti è stato dato in prestito.
  • 7:05 - 7:08
    Quindi un'azienda può essere
    auto-organizzata,
  • 7:08 - 7:11
    un'azienda può essere un organismo vivente
  • 7:11 - 7:14
    che continua giorno per giorno
    ad apprendere e imparare.
  • 7:14 - 7:16
    Questo è il senso
    di quello che sta succedendo.
  • 7:16 - 7:18
    Questo è il senso di come,
  • 7:18 - 7:23
    se io riesco a capire
    chi sono, chi siamo veramente,
  • 7:23 - 7:24
    riesco a fare.
  • 7:24 - 7:28
    E da lì, chiaramente, c'è il consiglio
    d'amministrazione di un'azienda.
  • 7:28 - 7:31
    E che tipo di leadership
    deve avere un consiglio?
  • 7:31 - 7:35
    Pensate: stiamo scendendo
    da quella mia montagna,
  • 7:35 - 7:37
    scendo dalla mia cara valle.
  • 7:38 - 7:43
    Un amministratore delegato è al servizio
    del proposito evolutivo dell'azienda.
  • 7:43 - 7:44
    Non è il capo.
  • 7:44 - 7:47
    Il capo è il proposito,
    è quello che noi tutti vogliamo fare.
  • 7:48 - 7:51
    E tutto il resto va al servizio
    di questo proposito.
  • 7:51 - 7:52
    Si parla di servant leadership.
  • 7:53 - 7:55
    È così, anche il capitale.
  • 7:55 - 7:59
    Ora, in Italia siamo fortunati,
    perché abbiamo le società benefit
  • 7:59 - 8:01
    che sono lo strumento
    che ci permette di fare questo.
  • 8:01 - 8:04
    Abbiamo una certificazione B-corp, ecc.
  • 8:04 - 8:06
    Quindi, il punto vero
  • 8:06 - 8:12
    è che le aziende diventano
    dei posti, delle piattaforme
  • 8:12 - 8:14
    in cui le persone si possono risvegliare,
  • 8:14 - 8:17
    in cui le persone
    possono trovare se stesse,
  • 8:17 - 8:20
    in cui le persone
    danno un senso al lavoro,
  • 8:20 - 8:21
    oltre il compenso.
  • 8:21 - 8:24
    Il pane lo paghiamo,
    quindi il compenso è ragionevole.
  • 8:25 - 8:27
    È normale, che una pianta
    di mele produca mele.
  • 8:27 - 8:29
    Non mettiamolo in discussione.
  • 8:29 - 8:31
    Ma il punto importante
    è che dobbiamo cominciare a capire
  • 8:31 - 8:33
    che noi impattiamo nella società,
  • 8:33 - 8:36
    perché abbiamo un futuro
    in prestito da qualcuno.
  • 8:36 - 8:38
    Quindi, le funzioni
  • 8:38 - 8:41
    sono tutte le funzioni
    di un'organizzazione tradizionale,
  • 8:41 - 8:43
    e sono all'interno di tutti.
  • 8:43 - 8:47
    Io sono un po' HR, ufficio del personale;
  • 8:47 - 8:50
    io sono un po' CFO, finanziario,
  • 8:50 - 8:52
    io sono un po' di tutte le parti.
  • 8:52 - 8:55
    È chiaro, se tutti noi
    stiamo servendo un proposito
  • 8:55 - 8:58
    posso condividere con voi
    tutte le informazioni
  • 8:58 - 9:00
    per arrivare a questo proposito.
  • 9:00 - 9:02
    I salari possono essere trasparenti,
  • 9:03 - 9:07
    il bilancio mensile
    può essere trasparente.
  • 9:07 - 9:09
    Il budget può essere
    a disposizione di tutti,
  • 9:10 - 9:13
    di tutti quelli che, attraverso l'azienda,
    vogliono cambiare il mondo.
  • 9:16 - 9:17
    Pensate se l'ufficio del personale
  • 9:17 - 9:21
    è all'interno di ognuno di noi
    che assume le persone in un'azienda:
  • 9:21 - 9:25
    che serve un proposito -
    ma fa mele, ricordiamoci, fa mele.
  • 9:26 - 9:29
    Se io sono in quella
    condizione, cosa voglio?
  • 9:30 - 9:31
    Io voglio che le persone -
  • 9:31 - 9:34
    se io volessi assumere qualcuno
    che deve lavorare con me,
  • 9:34 - 9:36
    voglio che quella persona
    sfrutti l'azienda
  • 9:36 - 9:39
    come il luogo in cui
    quella persona si può sviluppare.
  • 9:39 - 9:42
    Quindi chiederei a questa
    persona, per prima cosa:
  • 9:42 - 9:45
    so che tu sai gestire le mele,
    so che tu sai potare,
  • 9:45 - 9:47
    ma voglio anche capire
  • 9:47 - 9:50
    se tu vuoi veramente venire
    a sviluppare te stesso.
  • 9:50 - 9:52
    Ed è qua, un piccolo pensiero
  • 9:52 - 9:55
    perché quando si pensa
    in maniera imprenditoriale
  • 9:55 - 9:57
    si comincia a ragionare
  • 9:57 - 10:00
    e a cominciare a pensare
    a che cos'è fare scaling.
  • 10:00 - 10:02
    Un'azienda deve poter scalare.
  • 10:02 - 10:07
    Anche l'impatto che produce l'azienda
    deve poter scalare,
  • 10:07 - 10:10
    deve potere andare
    e diventare esponenziale.
  • 10:10 - 10:14
    Tutto questo movimento
    delle Exponential Organization,
  • 10:14 - 10:16
    che dice: "Dobbiamo fare cose".
  • 10:17 - 10:20
    E la parte importante
    che vi voglio dire è:
  • 10:22 - 10:23
    pensate che dobbiamo trovare un sistema,
  • 10:23 - 10:27
    e dobbiamo continuare a rompere
    delle regole che sono già rotte.
  • 10:27 - 10:29
    E pensate quando andate a trattare
  • 10:29 - 10:34
    con un procurement,
    con un ufficio acquisti.
  • 10:34 - 10:38
    Andate a trattare, e l'ufficio acquisti
    la prima cosa che vi chiede è uno sconto.
  • 10:38 - 10:40
    E vi dice: io con voi, però,
  • 10:40 - 10:42
    voglio avere una relazione
    a lungo periodo.
  • 10:42 - 10:45
    È come se io incontrassi
    una bellissima ragazza,
  • 10:45 - 10:49
    la guardo e dico:
    "Io ti voglio sposare, ma puzzi".
  • 10:49 - 10:50
    (Risate)
  • 10:50 - 10:52
    E quindi la relazione è strana,
  • 10:52 - 10:55
    perché io ti voglio sposare
    ma, insomma, c'è un problema da fissare.
  • 10:55 - 11:00
    Ma se è una relazione a lungo termine,
    stiamo già trovando una soluzione.
  • 11:00 - 11:02
    Questo è quello che succede normalmente:
  • 11:02 - 11:05
    io vado all'ufficio acquisti,
    e l'ufficio acquisti mi dice sempre:
  • 11:05 - 11:07
    "Ah guarda, noi volevamo,
  • 11:07 - 11:10
    capiamo la tua fornitura,
    le tue mail, eccetera eccetera,
  • 11:10 - 11:13
    però insomma, i tuoi soldi
    che mi chiedi, che erano 100,
  • 11:14 - 11:17
    saranno 80 perché per noi è 80".
  • 11:17 - 11:20
    Da lì io ho cominciato a pensare:
    "Ah cavoli, è dura questa cosa qua,
  • 11:20 - 11:24
    è come se io volessi stabilire veramente,
    una relazione a lungo termine,
  • 11:24 - 11:25
    ma non ci riesco".
  • 11:26 - 11:29
    Allora la parte
    che ho cominciato a ragionare,
  • 11:29 - 11:31
    pensandomi parte di un sistema;
  • 11:31 - 11:35
    tutti noi siamo parte di un sistema,
    tutti noi facciamo parte di un sistema.
  • 11:36 - 11:37
    E se siamo parte del sistema
  • 11:37 - 11:41
    dobbiamo cominciare a pensare
    che, in maniera mutualistica,
  • 11:41 - 11:44
    dobbiamo aiutare l'altra parte
    a far che cosa?
  • 11:44 - 11:48
    A fidarsi del sistema; e di [con]verso,
  • 11:48 - 11:51
    anch'io dalla mia parte,
    anch'io a fidarmi dell'altra parte.
  • 11:51 - 11:55
    Quindi arrivare a concepire
    che l'altra parte ha ragione.
  • 11:55 - 11:57
    Quindi la sua quantificazione è giusta.
  • 11:57 - 12:04
    E quindi il punto è: ci sono due pesi,
  • 12:04 - 12:07
    due taglie della t-shirt
    per lo stesso corpo.
  • 12:07 - 12:10
    Chi di voi non ha due magliette
    di taglie diverse,
  • 12:10 - 12:12
    però che calzano nello stesso corpo?
  • 12:13 - 12:14
    Ognuno di noi ce le ha.
  • 12:14 - 12:17
    Perché? Perché sono due pesi,
    due taglie e due pesi,
  • 12:17 - 12:19
    per lo stesso corpo.
  • 12:19 - 12:21
    Allora la parte importante,
    realizzando questo,
  • 12:21 - 12:24
    è che anche il nostro cliente ha ragione.
  • 12:24 - 12:27
    Quindi la sua valutazione
    è la sua valutazione,
  • 12:27 - 12:28
    la sua percezione di valore.
  • 12:29 - 12:32
    Ah, è super interessante questo argomento,
    se comincio a pensarlo, e dico:
  • 12:32 - 12:35
    "Lo sconto di per sé
    era una regola che era rotta".
  • 12:36 - 12:39
    Perché è normale chiedere lo sconto;
    ma perché è normale?
  • 12:39 - 12:41
    Nessuno lo sa chiedere, è rotto.
  • 12:43 - 12:44
    Il punto importante, però,
  • 12:44 - 12:47
    è che quello sconto lì
    è un punto sul quale io posso ragionare.
  • 12:47 - 12:50
    È un punto sul quale io,
    assieme al cliente,
  • 12:50 - 12:51
    posso fare un ragionamento in più,
  • 12:51 - 12:56
    perché, ricordiamoci,
    io voglio espandere l'impatto,
  • 12:56 - 12:58
    il bene che io voglio produrre
    rispetto al mio proposito,
  • 12:58 - 13:01
    rispetto alla cima della mia montagna.
  • 13:01 - 13:03
    Quindi cosa posso fare?
  • 13:03 - 13:07
    Posso trasformare questo concetto
    di differenza di prezzo
  • 13:07 - 13:10
    e costruirla come se fosse una scommessa.
  • 13:10 - 13:12
    Quando vado al casinò,
  • 13:12 - 13:14
    e faccio una scommessa
    pensando di vincere tutto,
  • 13:15 - 13:17
    e quindi pensando di prendere
    questa scommessa,
  • 13:17 - 13:19
    questi soldi di differenza,
  • 13:19 - 13:24
    e dire: "Noi li vogliamo scommettere
    per il nostro proposito evolutivo,
  • 13:24 - 13:28
    perché vogliamo amplificare
    il 'chi siamo noi'.
  • 13:28 - 13:29
    Se ci pensate,
  • 13:29 - 13:33
    io sono partito da quando avevo 13 anni
    a chiedermi chi sono io veramente.
  • 13:33 - 13:36
    Poi, all'interno dell'organizzazione
    in cui ho vissuto,
  • 13:36 - 13:39
    con i miei colleghi, ho sempre detto:
    "Chi siamo noi veramente?"
  • 13:39 - 13:44
    E a questo punto,
    con i clienti e anche i fornitori,
  • 13:44 - 13:47
    e tutti i portatori di interesse,
    ho chiesto: "Ma noi chi siamo veramente?"
  • 13:47 - 13:51
    Chi siamo e, ancora di più,
    qual è il senso del nostro lavoro?
  • 13:51 - 13:54
    Perché dobbiamo lavorare assieme?
    Perché io ti devo fornire le mele?
  • 13:57 - 14:00
    La cosa interessante è che,
    ragionando in questi termini,
  • 14:00 - 14:04
    anche corporate grandissime
    capiscono e dicono:
  • 14:04 - 14:06
    "Vero, stiamo facendo
    qualcosa d'importante".
  • 14:06 - 14:09
    Quindi puntiamo questi soldi,
    come se fosse una scommessa,
  • 14:09 - 14:13
    e dichiariamo una interdipendenza
    tra le due parti.
  • 14:13 - 14:18
    Quindi dichiariamo che queste due parti
    sono tra di loro interdipendenti,
  • 14:18 - 14:22
    per costruire, o per riconsegnare,
    un futuro a qualcuno che verrà.
  • 14:23 - 14:24
    Per quello che vi dicevo.
  • 14:24 - 14:26
    E quindi il punto importante
  • 14:26 - 14:31
    è riuscire a stabilire,
    rispetto a una lingua comprensibile,
  • 14:31 - 14:33
    e siamo nel 2019, ce l'abbiamo -
  • 14:33 - 14:37
    abbiamo la ESG, abbiamo gli SDG goals,
    con i sub-goals, con i target,
  • 14:37 - 14:40
    abbiamo il mondo
    delle Benefit Corporation.
  • 14:40 - 14:45
    Abbiamo una struttura legale,
    di Srl, Sb, Spa, Sp,
  • 14:45 - 14:46
    che mi permette di dire
  • 14:46 - 14:49
    che io posso seguire
    un proposito evolutivo.
  • 14:50 - 14:53
    Dichiariamoci per come noi
    vogliamo lasciare impatto nel mondo
  • 14:53 - 14:54
    e andiamo.
  • 14:54 - 14:55
    Un esempio?
  • 14:56 - 15:00
    Potremo commissionarci con un cliente,
    magari un'assicurazione o una banca,
  • 15:00 - 15:06
    e dire: "Vedo che tu produci
    tanta carta per i tuoi elaborati;
  • 15:07 - 15:08
    facciamo così, prova a ridurla.
  • 15:08 - 15:09
    E se tu la riduci,
  • 15:09 - 15:12
    io questa cifra la scommetto assieme a te
  • 15:12 - 15:15
    sul fatto che tu riuscirai
    a ridurre carta".
  • 15:15 - 15:17
    Ridurre carta, per la
    maggior parte delle volte,
  • 15:17 - 15:21
    oggi vuol dire tagliare alberi,
    vuol dire impattare.
  • 15:22 - 15:23
    Non li vedo chiaramente gli alberi, qua:
  • 15:23 - 15:26
    però, se penso a questo futuro
    che devo riconsegnare,
  • 15:27 - 15:30
    magari un giorno li vedrò anch'io,
    quegli alberi che avrò segato.
  • 15:30 - 15:32
    E pensate che cosa interessante
  • 15:32 - 15:35
    se poi ci aggiungo
    anche l'ingrediente legale
  • 15:35 - 15:38
    e quindi dico: "Caro cliente,
    o caro fornitore,
  • 15:38 - 15:40
    posso fare la stessa cosa,
    anche con un fornitore,
  • 15:40 - 15:44
    su un fornitore posso andare
    a creare una -
  • 15:44 - 15:47
    a chiedere di rendere
    le sue persone più felici.
  • 15:47 - 15:51
    La felicità si misura,
    si chiama psicometria.
  • 15:51 - 15:53
    Quindi io posso fare
    delle survey settimanali
  • 15:53 - 15:55
    per misurare la felicità.
  • 15:55 - 15:59
    Io posso andare a mettere
    queste clausole, questi sconti,
  • 15:59 - 16:00
    si chiamano sconti condizionati.
  • 16:00 - 16:03
    È una regola rotta,
    lo sconto condizionato, i rebates,
  • 16:03 - 16:06
    Posso andare, mettere
    questo sconto condizionato che dice:
  • 16:06 - 16:08
    "Caro cliente, caro fornitore,
  • 16:08 - 16:09
    se non si applica,
  • 16:09 - 16:13
    se tu non fai azioni
    in cui le tue persone sono più felici,
  • 16:13 - 16:17
    in cui tu tagli, usi meno carta,
    perché ti mando il file via PDF,
  • 16:18 - 16:22
    io ti devo chiedere indietro quei soldi,
    perché la scommessa l'abbiamo persa".
  • 16:22 - 16:24
    E cosa farò di quei soldi?
  • 16:24 - 16:29
    In maniera assolutamente trasparente,
    perché tutti stiamo servendo un proposito,
  • 16:29 - 16:33
    li userò per ricolmare,
    per ridare indietro
  • 16:33 - 16:36
    quello che stiamo privando
    come futuro di chi viene.
  • 16:37 - 16:39
    Questo lo chiamiamo accordo
    di interdipendenza
  • 16:39 - 16:42
    in cui tutti assieme riconosciamo,
    tramite un contratto,
  • 16:42 - 16:45
    che siamo parti dello stesso sistema.
  • 16:45 - 16:50
    Con questo, quello che voglio dirvi
    è che con le nostre azioni,
  • 16:50 - 16:54
    se continuiamo a vivere
    seguendo le regole,
  • 16:54 - 16:58
    e non cerchiamo di mettere in discussione,
    certe volte, delle regole;
  • 16:58 - 17:02
    non dico di violarle, dico semplicemente
    di rielaborarle, di digerirle,
  • 17:02 - 17:03
    abbiamo un grandissimo -
  • 17:03 - 17:07
    lo stomaco è un grandissimo
    apparato digerente,
  • 17:07 - 17:09
    e possiamo veramente essere
    dei grandi digestori.
  • 17:09 - 17:13
    Quindi, se noi non cominciamo
    a vedere queste regole,
  • 17:13 - 17:17
    se noi non cominciamo
    a capire che impatto è,
  • 17:17 - 17:20
    e scalare l'impatto che noi produciamo,
  • 17:20 - 17:24
    non faremo qualcosa
    di efficace per il futuro.
  • 17:25 - 17:27
    E l'ultimo messaggio
    che vi voglio lasciare
  • 17:27 - 17:29
    è che ognuno di noi, con le sue azioni,
  • 17:29 - 17:32
    produce impatto e disegna nella sua vita.
  • 17:33 - 17:38
    L'impatto può essere positivo, neutro
    o per me neutralizzante e negativo.
  • 17:39 - 17:40
    Sta a noi la scelta.
  • 17:40 - 17:41
    Però ogni volta,
  • 17:41 - 17:45
    nel momento in cui metto un piede avanti,
    produco quell'impatto.
  • 17:46 - 17:49
    Trovando solo noi stessi,
    il modo con il quale noi agiamo,
  • 17:49 - 17:52
    possiamo dipingere il mondo che vorremo.
  • 17:52 - 17:54
    E tutti noi stiamo dipingendo.
  • 17:56 - 17:57
    Namasté.
  • 17:57 - 18:00
    (Applausi)
Title:
Al cuore del business | Francesco Mondora | TEDxMantova
Description:

Il lavoro oltre gli schemi sociali, il senso oltre le regole. Francesco Mondora racconta come ripensare l’impresa e la sua organizzazione per creare impatto nella logica dell’interdipendenza.

Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx, che utilizza il format della conferenza TED ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale.

Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx

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Video Language:
Italian
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
18:06

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