Si può fare la differenza? | Giulia Detomati | TEDxMantova
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0:12 - 0:15“Quanti di voi si svegliano la mattina
convinti di fare la differenza?” -
0:16 - 0:18Questa è la domanda che ha fatto
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0:18 - 0:20una nostra studentessa
di 16 anni, Kathryn, -
0:20 - 0:22ai suoi compagni di classe.
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0:22 - 0:24E nessuno ha alzato la mano.
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0:25 - 0:28E questa è una domanda
che mi faccio anch'io, da diverso tempo. -
0:28 - 0:31Da sempre, in particolare,
sono appassionata di temi ambientali. -
0:32 - 0:35Mi ricordo da piccola,
sul mio primo National Geographic, -
0:35 - 0:38vedevo le foto
dell'Amazzonia che bruciava; -
0:39 - 0:40e poi, crescendo, mi sono accorta
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0:40 - 0:44che i problemi ambientali
non erano solo dall'altra parte del mondo, -
0:44 - 0:45ma erano anche intorno a noi.
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0:45 - 0:47Erano dei problemi globali,
ma anche locali. -
0:48 - 0:50Penso ai problemi della cementificazione,
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0:50 - 0:53che riguardavano proprio il paesaggio
che vivevo tutti i giorni. -
0:53 - 0:57I problemi, quindi, della perdita
di identità del nostro paesaggio, -
0:57 - 0:59e anche di noi stessi.
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1:00 - 1:04E poi penso ai problemi
del cambiamento climatico, -
1:04 - 1:05che sono a livello globale
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1:05 - 1:08e che hanno reso una singola specie,
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1:08 - 1:10la specie umana,
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1:10 - 1:13in grado di modificare
irrimediabilmente il clima, -
1:13 - 1:16dando vita a quella
che è l'epoca dell'antropocene. -
1:18 - 1:19Tutte queste problematiche
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1:19 - 1:22mi hanno sempre spinta
a cercare di fare qualcosa, -
1:22 - 1:24e ho provato a cercare la mia strada.
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1:24 - 1:28Quindi mi sono laureata all'università,
ho fatto vari tipi di esperienza, -
1:28 - 1:31dopodiché sono approdata
in un centro di ricerche -
1:31 - 1:33che si occupava proprio di questi temi:
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1:33 - 1:37del paesaggio, del consumo di suolo,
della valutazione di piani e programmi. -
1:37 - 1:39Era quello per cui avevo studiato.
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1:40 - 1:42Però sentivo - quando tornavo
a casa la sera - -
1:42 - 1:44non mi sentivo veramente soddisfatta,
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1:44 - 1:47sentivo che mancava
effettivamente qualcosa. -
1:47 - 1:51Non riuscivo a capire bene che cosa -
e poi cosa è successo? -
1:52 - 1:56Penserete: ho lasciato, ho mollato tutto,
ho cambiato completamente vita. -
1:56 - 2:01No, in realtà ero attaccata
a quel tipo di lavoro che avevo, -
2:01 - 2:06perché comunque c'erano i miei compagni
con cui avevo frequentato l'università. -
2:06 - 2:09Il lavoro era gradevole,
ero diciamo nella mia comfort zone, -
2:10 - 2:13quindi non avevo il coraggio di cambiare.
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2:13 - 2:15Poi è successo un elemento esterno,
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2:15 - 2:19un elemento che ha portato
alla chiusura del mio contratto -
2:19 - 2:22perché erano finiti i fondi
per quella ricerca -
2:22 - 2:24e questa cosa mi ha messo molto in crisi.
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2:24 - 2:28Non sapevo effettivamente che cosa fare.
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2:28 - 2:31Avevo due strade aperte, davanti a me,
che vedevo in quel momento: -
2:31 - 2:35o cercare di arrivare
in un'impresa tradizionale, -
2:35 - 2:38quindi utilizzare la mia laurea,
quello che avevo studiato, -
2:38 - 2:40o provare a partire da me,
e dalle mie passioni, -
2:40 - 2:42e provare a mettermi in gioco.
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2:42 - 2:44E ho scelto questa seconda strada.
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2:44 - 2:47E quindi ho fondato un'associazione
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2:47 - 2:50che si occupava proprio dei temi
del paesaggio e dell'ambiente -
2:50 - 2:53e cercava di coinvolgere
i Comuni e le Istituzioni. -
2:53 - 2:56Man mano che portavo avanti
questi progetti, -
2:56 - 2:58la cosa di cui mi sono accorta
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2:58 - 3:01è che stavo attingendo a dei talenti
che non avevo mai considerato. -
3:01 - 3:05In particolare avevo considerato
carriere come completamente separate -
3:05 - 3:08le mie passioni per l'arte
e la mia passione per l'ambiente. -
3:08 - 3:10E tramite quell'esperienza,
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3:10 - 3:14io stavo unendo tante cose
che mi piacevano, tanti interessi. -
3:14 - 3:17Ho scoperto anche dei talenti
che non pensavo di avere -
3:17 - 3:22rispetto proprio alla capacità
di connettere le persone, -
3:22 - 3:23di gestire progetti,
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3:23 - 3:25di utilizzare l'arte o il teatro
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3:25 - 3:29come uno strumento di comunicazione
di progetti ambientali. -
3:29 - 3:32E quindi tante cose
che non sapevo di avere sono emerse. -
3:33 - 3:37E tutto questo percorso
mi ha portato alla consapevolezza -
3:37 - 3:41di cercare di condividere
quello che avevo appreso di me poi, -
3:41 - 3:44e che poi ero riuscita
a fare concretamente -
3:44 - 3:47con i giovani, con le nuove generazioni.
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3:48 - 3:49E in particolare, lavorare su di loro
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3:49 - 3:55per dare degli strumenti di cambiamento
delle loro vite e poi del mondo, -
3:55 - 3:57del loro territorio e del loro contesto.
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3:58 - 4:02È nata così l'azienda che ho creato,
che si occupa proprio di questo -
4:02 - 4:07e che dal 2014 ha coinvolto
più di 8000 ragazzi, in tutta Italia, -
4:07 - 4:09su progetti per fare la differenza.
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4:10 - 4:15E questo per me era inimmaginabile,
quando pensavo a questa possibile strada. -
4:15 - 4:17Era completamente inimmaginabile.
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4:17 - 4:20E mi ricordo nel corridoio un collega,
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4:20 - 4:23proprio quando stavo chiudendo
la mia esperienza di lavoro precedente, -
4:23 - 4:26che mi aveva chiesto: “Cosa farai dopo?”
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4:26 - 4:28Gli ho detto: “Io so cosa voglio fare,
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4:28 - 4:30so che voglio occuparmi
di giovani e ambiente, -
4:30 - 4:31e in qualche modo lo farò”.
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4:31 - 4:35E ho scoperto una sicurezza, anche qui,
che non pensavo mi appartenesse. -
4:37 - 4:41Offrire ai giovani
degli strumenti di cambiamento -
4:41 - 4:44è stata un'esperienza
-
4:44 - 4:47che ha permesso, in qualche modo,
di cambiare le cose, -
4:47 - 4:49partendo in primis dal talento.
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4:49 - 4:53La cosa infatti su cui vogliamo ragionare,
vogliamo portare nelle classi -
4:53 - 5:00è proprio far riflettere i giovani
su quali sono i loro talenti. -
5:00 - 5:04Quali sono le loro capacità
e le loro attitudini. -
5:04 - 5:06E sembra una cosa scontata;
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5:06 - 5:08ma spesso a scuola non si ragiona
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5:08 - 5:12su quali siano effettivamente
le proprie capacità. -
5:12 - 5:17Quindi una domanda che facciamo
ai ragazzi è, in particolare, -
5:17 - 5:20“Che cosa sei bravo a fare?
Che cosa ti piace fare?" -
5:20 - 5:23E anche "Che cosa gli altri,
le persone che ti vogliono bene, -
5:23 - 5:27ti riconoscono come qualcosa
in cui sei bravo effettivamente?” -
5:28 - 5:31E quando i ragazzi sono obbligati
a riflettere su questo, -
5:31 - 5:33vediamo che le cose cambiano.
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5:33 - 5:37A volte qualcuno dice:
“No, io non so fare assolutamente niente”. -
5:37 - 5:40Poi prova a riflettere,
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5:40 - 5:43e effettivamente trova
un talento, trova qualcosa. -
5:43 - 5:46E in particolare, una delle storie
che volevo portare oggi, -
5:46 - 5:53quindi come ricercare i propri talenti
possa effettivamente farci attingere -
5:53 - 5:55a delle energie
che non pensavamo di avere. -
5:56 - 5:58Vi racconto appunto la storia
di uno dei nostri studenti. -
5:59 - 6:01La storia di uno studente
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6:01 - 6:05che ha passato cinque ore
chiuso in un armadio. -
6:05 - 6:07Adesso vi spiegherò perché:
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6:07 - 6:13questo per me, e magari anche per voi,
è semplicemente un pastello. -
6:14 - 6:15Per questo ragazzo,
-
6:15 - 6:19un pastello era uno strumento
per educare le giovani generazioni, -
6:19 - 6:23per poter insegnare ai bambini
a disegnare la natura -
6:23 - 6:25e poter insegnare loro
che non si butta via niente. -
6:25 - 6:29E che quando si pianta,
quello che rimane del pastello - -
6:29 - 6:32che è, in quel caso, il pastello
che aveva inventato Ottavian, -
6:32 - 6:34era un pastello con un seme;
-
6:34 - 6:34quando si pianta,
-
6:34 - 6:38da quello che rimane del pastello
si può generare una pianta -
6:38 - 6:42che dà origine a un frutto, un fiore
che è dello stesso colore del pastello. -
6:43 - 6:45Octavian è un nostro studente
che ha creato questo progetto, -
6:45 - 6:50una startup che realizza
questi pastelli integrati col seme -
6:50 - 6:51proprio per i bambini.
-
6:52 - 6:57Era un ragazzo che veniva considerato,
e lui stesso si considerava, -
6:57 - 7:01una persona, uno studente
in qualche modo mediocre. -
7:01 - 7:06Non era - non aveva del commitment,
come lo definiva lui stesso. -
7:07 - 7:10E in questo progetto
si è appassionato talmente tanto, -
7:10 - 7:12e ha scoperto che quello che faceva
nel proprio tempo libero, -
7:12 - 7:15quindi quello che faceva
al di fuori della scuola, -
7:15 - 7:18dedicarsi ai video,
dedicarsi alla comunicazione, -
7:18 - 7:21poteva effettivamente essere
qualcosa su cui lavorare. -
7:21 - 7:25Si è messo allora in gioco
all'interno di questo progetto, -
7:25 - 7:28e ha passato cinque ore
chiuso in un armadio, -
7:28 - 7:31per cercare di registrare
il video della sua startup -
7:31 - 7:33che fosse il più perfetto possibile,
-
7:33 - 7:36perché i vestiti all'interno dell'armadio
assorbivano il suono. -
7:38 - 7:42E questa esperienza gli ha permesso,
in qualche modo, di cambiare la sua vita, -
7:42 - 7:46perché ha scoperto di avere
questo talento nella comunicazione, -
7:46 - 7:48è riuscito a entrare
in un'università importante, -
7:48 - 7:51che si occupa di comunicazione,
ha vinto delle borse di studio. -
7:52 - 7:54E quindi, con una riflessione
sui propri talenti, -
7:54 - 7:58è riuscito in qualche modo
a trovare quella che è la sua strada. -
7:59 - 8:01Questo è un esempio, appunto,
-
8:01 - 8:05di come, attingendo alle proprie risorse,
si possa fare la differenza, -
8:05 - 8:07in primis in se stessi.
-
8:08 - 8:10La seconda cosa che vi volevo portare,
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8:10 - 8:17era proprio l'importanza di mettere
a contatto gli studenti e i giovani -
8:17 - 8:19con qualcosa che non conoscono,
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8:19 - 8:21qualcosa che li può
effettivamente ispirare. -
8:21 - 8:23Quello che abbiamo notato
-
8:23 - 8:27è che portarli a contatto
con realtà innovative, -
8:27 - 8:30ma anche con luoghi
che sono diversi dal solito, -
8:30 - 8:32può effettivamente fare
la differenza nei ragazzi. -
8:35 - 8:37Questo che trovate sulla slide
-
8:37 - 8:40è appunto un biglietto
che ci ha lasciato un nostro studente, -
8:40 - 8:42uno studente di una scuola
-
8:42 - 8:45che era in un contesto
abbastanza difficile, -
8:45 - 8:47uno studente che i propri professori
-
8:47 - 8:52definivano uno studente
abbastanza difficile. -
8:52 - 8:55E attraverso un'esperienza
in montagna di tre giorni, -
8:55 - 8:58con un focus sui temi ambientali,
-
8:58 - 9:00effettivamente questo ragazzo
-
9:00 - 9:02ha comunicato in maniera
completamente diversa -
9:02 - 9:05e alla fine se ne è andato
lasciandoci questo biglietto. -
9:05 - 9:07Si è sentito libero, si è riscoperto
-
9:07 - 9:12e ha riscoperto anche un modo differente
di comunicare se stesso agli altri. -
9:13 - 9:16L'ultima cosa di cui volevo parlare,
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9:16 - 9:19quindi sicuramente un percorso
per fare la differenza, -
9:19 - 9:22riguarda la scoperta dei propri talenti,
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9:22 - 9:26il venire a contatto con qualcosa
che è fuori dal nostro quotidiano, -
9:26 - 9:30quindi uscire da quelli
che sono i nostri confini soliti -
9:31 - 9:33e venire a contatto con realtà
-
9:33 - 9:36che magari pensiamo a priori
non ci possono interessare. -
9:37 - 9:42La terza cosa che però vogliamo
portare ai giovani, nelle scuole -
9:42 - 9:45è cercare di aiutarli a fare la differenza
-
9:45 - 9:48anche in un contesto legato
al loro territorio. -
9:49 - 9:51E quindi quello che facciamo
-
9:51 - 9:55è proprio cercare di aiutarli
a ragionare rispetto alla collettività. -
9:56 - 9:57All'inizio vi parlavo di Kathryn;
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9:57 - 10:00i suoi compagni di classe
non hanno alzato la mano -
10:00 - 10:04rispetto alla domanda che lei aveva fatto:
"Come si fa a avere un impatto?" -
10:04 - 10:06Però poi, tutti insieme,
Kathryn e i suoi compagni, -
10:06 - 10:10si sono messi e sono riusciti
a realizzare un progetto -
10:10 - 10:14che ha effettivamente trasformato
la città in cui risiedeva la loro scuola, -
10:14 - 10:15la città di Como.
-
10:16 - 10:20Si sono messi insieme,
e hanno progettato un'idea semplice: -
10:20 - 10:23un applicativo che incentivava
le persone ad andare a piedi, -
10:24 - 10:26e quindi faceva in modo
di cercare di risolvere -
10:26 - 10:29quello che era un problema
della città di Como: -
10:29 - 10:32l'inquinamento ambientale,
l'inquinamento dell'aria, -
10:32 - 10:34e il fatto che il centro storico
-
10:34 - 10:39stesse in qualche modo perdendo
il suo centro di interesse. -
10:39 - 10:42Quindi questi ragazzi
hanno realizzato questo applicativo, -
10:42 - 10:44hanno creato una rete di commercianti
-
10:44 - 10:47che davano degli sconti
alle persone che andavano a piedi. -
10:47 - 10:49Hanno mobilitato i cittadini
-
10:49 - 10:53e hanno sensibilizzato
centinaia di persone su queste tematiche, -
10:53 - 10:57organizzando delle camminate
intorno alla città -
10:57 - 11:01con famiglie, bambini più piccoli,
genitori e così via. -
11:01 - 11:03Ed è stato bello,
perché tutti insieme hanno capito -
11:03 - 11:08che potevano cercare
di approfondire il proprio talento, -
11:08 - 11:10ma potevano anche metterlo
in connessione con altri -
11:10 - 11:13e potevano cercare di realizzare progetti
-
11:13 - 11:15che portavano un valore
alla propria città. -
11:17 - 11:21Quindi, questo è il messaggio
che vi voglio lasciare. -
11:21 - 11:25Tutti noi come cittadini, studenti,
genitori, formatori, -
11:25 - 11:26qualunque sia il nostro ruolo,
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11:26 - 11:29possiamo cercare
di ascoltare i nostri talenti, -
11:29 - 11:31di metterli in gioco
-
11:31 - 11:34e di lavorare tutti per la costruzione
di un mondo migliore. -
11:34 - 11:35Grazie.
-
11:35 - 11:38(Applausi)
- Title:
- Si può fare la differenza? | Giulia Detomati | TEDxMantova
- Description:
-
Giulia Detomati è fondatrice e CEO di InVento Innovation Lab, la prima B Corporation Italia che si occupa di progetti di education sui temi dell’imprenditorialità e dell’ambiente per giovani, aziende e istituzioni che vogliono fare la differenza.
Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx, che utilizza il format della conferenza TED ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale.
Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx
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- Italian
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