Essere comunità | Enzo Maria Le Fevre | TEDxBustoArsizio
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0:17 - 0:19Buongiorno a tutti.
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0:19 - 0:22Sono venuto a raccontarvi
non la mia storia, -
0:23 - 0:25ma un insieme di storie,
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0:25 - 0:29a partire dalla storia
di questa persona qui. -
0:29 - 0:30Qualcuno la riconosce?
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0:32 - 0:37Questa persona, un bimbo che vedete qui,
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0:37 - 0:41a 13 anni ha iniziato
a lavorare in azienda, -
0:42 - 0:46pur non dovendo farlo per necessità;
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0:47 - 0:50e poi, a 20 anni,
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0:50 - 0:53ha preso ed è partito per l'America,
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0:54 - 0:58ha studiato come funzionavano le imprese.
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1:00 - 1:06E poi, a poco più di 30 anni,
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1:06 - 1:12il padre lo mette a capo
della sua azienda. -
1:14 - 1:15È Adriano Olivetti.
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1:17 - 1:22Adriano Olivetti è stato -
118 anni fa, nasceva - -
1:23 - 1:25un enorme imprenditore.
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1:26 - 1:31Un imprenditore innovativo,
ma è stato anche tantissime altre cose: -
1:32 - 1:36è stato un politico; è stato un editore;
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1:36 - 1:40è stato un innovatore sociale.
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1:41 - 1:46Perché da lui sono nate tante cose
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1:46 - 1:50che oggi ritroviamo
nella nostra quotidianità. -
1:50 - 1:53Quella dietro di lui è la Olivetti.
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1:54 - 1:57La Olivetti è stata,
negli anni del dopoguerra, -
1:58 - 2:03la fabbrica simbolo
del rinascimento industriale italiano. -
2:05 - 2:07Ha creato cose magnifiche:
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2:09 - 2:10la "Lettera 22",
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2:11 - 2:13che credo molti di voi,
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2:13 - 2:18o molti dei vostri papà,
o genitori, hanno a casa, -
2:19 - 2:23e che è diventato simbolo
di un design di massa; -
2:25 - 2:27la "Programma 101",
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2:28 - 2:32il primo personal computer
nella storia dell'uomo: -
2:33 - 2:39dieci di questi calcolatori
furono presi dalla NASA -
2:39 - 2:44per programmare la missione
"Apollo 11" sulla Luna. -
2:46 - 2:51Ma anche oggetti di design
che oggi fanno invidia, -
2:51 - 2:57per le forme, per la toccabilità,
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2:58 - 3:01a grandi marche
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3:01 - 3:07che provocano sentimenti di design
e di bellezza in tutti noi. -
3:08 - 3:14Il più grande esperimento sociale,
e forse il più grande prodotto, però, -
3:14 - 3:16l'ha lasciato suo padre Camillo,
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3:17 - 3:20che vedete al centro di questa fotografia,
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3:21 - 3:22assieme a tutti i suoi operai.
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3:24 - 3:30Camillo ha creato l'impresa della Olivetti
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3:30 - 3:33partendo dalle campagne del Canavese,
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3:34 - 3:38andando a prendere,
nelle campagne appunto, gli operai -
3:38 - 3:41e dandogli una nuova opportunità
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3:41 - 3:44in un momento in cui l'Italia, l'Europa,
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3:44 - 3:47si avvicinava a un forte
cambiamento industriale. -
3:50 - 3:51E questa foto rappresenta, però,
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3:51 - 3:57anche la grande sfida
che Camillo dà a suo figlio Adriano, -
3:58 - 4:05che appunto era andato in America
a assorbire la potenza dell'innovazione -
4:05 - 4:09e del nuovo meccanismo
industriale americano, -
4:09 - 4:12che lui trasporta in Italia.
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4:13 - 4:16Gli dice: puoi innovare
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4:16 - 4:18e mettere nuovi metodi
all'interno della tua azienda: -
4:19 - 4:22ma non puoi licenziare nessuno,
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4:22 - 4:27perché il licenziamento involontario
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4:28 - 4:33è la più grande disgrazia
che può accadere a una persona. -
4:34 - 4:36L'innovazione che porta avanti Adriano
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4:36 - 4:39non è solamente
un'innovazione tecnologica, -
4:39 - 4:42non è solamente un'innovazione di metodo:
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4:42 - 4:45è un'innovazione anche sociale.
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4:46 - 4:48L'innovazione sociale che porta avanti
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4:49 - 4:52parte anche da quella sfida
che gli ha lasciato il padre. -
4:53 - 4:57E quindi, con l'inserimento
di nuovi metodi, -
4:58 - 5:01l'inserimento di nuove catene industriali,
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5:02 - 5:07si rende conto che l'uomo,
all'interno della fabbrica, -
5:07 - 5:10non è solamente
una pedina di un meccanismo, -
5:10 - 5:13ma fa parte di un disegno
molto più grande. -
5:14 - 5:20È quello destinato al benessere
della stessa comunità che lui vive. -
5:21 - 5:27Ed è su questo punto
che nasce il pensiero olivettiano. -
5:28 - 5:34Lui, in esilio, crea il libro
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5:34 - 5:35"Il nuovo ordine delle comunità"
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5:36 - 5:39che dà spinta alla volontà
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5:39 - 5:45di porre la comunità al centro
del pensiero sociale che lo attraversa. -
5:45 - 5:51E quindi, l'impresa non è più
operaio - dirigente - imprenditore: -
5:51 - 5:55ma fa parte di una comunità
molto più ampia, -
5:55 - 6:00determinata anche dalla necessità
di avere progetti educativi, -
6:00 - 6:03progetti culturali che possano arricchire
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6:03 - 6:07anche gli operai, i dirigenti
e gli imprenditori. -
6:08 - 6:13Per permettere loro, anche,
di innovare in modo più umano. -
6:15 - 6:18Questo disegno che fa Adriano,
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6:18 - 6:23nel retro di una copertina di un libro,
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6:25 - 6:30racchiude in sé, anche,
un altro importante tassello: -
6:31 - 6:33quello di avere la comunità al centro;
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6:34 - 6:38ma poi, accanto, lo spazio agricolo.
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6:39 - 6:43Una delle cose a cui
tiene tantissimo Adriano -
6:43 - 6:45è permettere ai propri operai
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6:46 - 6:52di andare, il weekend,
a coltivare le proprie terre, -
6:52 - 6:54a prendersi cura del proprio orto.
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6:55 - 7:01I momenti all'interno dell'azienda
dove c'è più assenteismo -
7:01 - 7:05sono infatti il periodo della semina,
il periodo della mietitura; -
7:07 - 7:13e questo ci fa capire quant'è importante
il disegno di comunità. -
7:14 - 7:18Ma una comunità oggi la dobbiamo vedere
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7:18 - 7:22attraverso una nuova chiave di lettura
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7:23 - 7:26che trasmette, sicuramente,
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7:26 - 7:30quell'impulso olivettiano
che ha plasmato molti di noi. -
7:31 - 7:37Una di queste è l'idea
di costruire un Paese a regola d'arte, -
7:38 - 7:40e quindi una comunità a regola d'arte.
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7:41 - 7:42Questo motto,
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7:42 - 7:45"Costruire un paese a regola d'arte"
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7:45 - 7:51l'ho conosciuto durante
una summer school nel 2011 a Matera. -
7:52 - 7:56Una summer school
fatta da un'associazione, -
7:57 - 7:59la "Rete per l'eccellenza nazionale",
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8:00 - 8:04che ci ha insegnato -
e io l'ho fatto mio - -
8:04 - 8:07che Arte sta per apertura.
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8:08 - 8:11Apertura all'altro. Apertura al diverso.
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8:12 - 8:16Non rinchiudersi mai
nelle proprie certezze, -
8:16 - 8:20perché da lì si determina
una chiusura totale -
8:20 - 8:23verso il nuovo e anche il bello.
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8:24 - 8:28Responsabilità: R come responsabilità.
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8:28 - 8:31Vi è una responsabilità, da parte nostra,
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8:31 - 8:34a stare all'interno
della comunità [in cui] viviamo. -
8:35 - 8:38Non a caso, oggi, ho messo il pin
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8:38 - 8:41degli obiettivi
per lo sviluppo sostenibile: -
8:41 - 8:4417 obiettivi - vi prego, leggeteli,
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8:45 - 8:49perché sono parte integrante della regola
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8:49 - 8:52che permette al nostro futuro di essere.
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8:54 - 8:56E quindi, questa
grandissima responsabilità -
8:56 - 9:00che abbiamo come individui
ma anche come comunità. -
9:01 - 9:05Trasparenza: la T di trasparenza
è importantissima, -
9:05 - 9:10perché ci permette, anche,
di comprendere quanto importante è -
9:11 - 9:18poter contare su qualcosa che conosciamo,
che condividiamo, che co-costruiamo. -
9:19 - 9:24Il vantaggio di avere
delle politiche costruite dal basso, -
9:24 - 9:31dove le istituzioni cooperano
con l'ambiente che hanno attorno. -
9:32 - 9:35Ambiente di Società Civile,
-
9:35 - 9:39ambiente di impresa e ambiente di ricerca.
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9:40 - 9:42Questa quadrupla elica,
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9:42 - 9:48fondamentale per il rinnovamento
della nostra possibilità di accogliere: -
9:48 - 9:50l'innovazione, oggi;
-
9:50 - 9:55l'intelligenza artificiale domani,
il quantum computing. -
9:56 - 10:03Ci permettono di vedere
qualcosa in più nel nostro futuro, -
10:03 - 10:08basandoci però sulla capacità
di poterlo assorbire. -
10:08 - 10:12Ed "E" come equilibrio, perché ovviamente
-
10:12 - 10:16abbiamo bisogno di un equilibrio
in tutte le cose che facciamo. -
10:17 - 10:22Ci dev'essere un equilibrio puro
nella quadrupla elica, -
10:22 - 10:29ma anche nella nostra capacità
di essere membri di una comunità. -
10:31 - 10:36E poi c'è un altro elemento:
l'elemento della fiducia, -
10:37 - 10:41su cui noi dobbiamo riscoprire
-
10:41 - 10:44i valori che questa parola ci trasmette.
-
10:45 - 10:52Dobbiamo essere in grado
di riprendere fiducia nelle istituzioni. -
10:52 - 10:55Dobbiamo essere in grado
di riprendere fiducia -
10:55 - 10:57che il vicino di casa
-
10:58 - 11:02è intenzionato a migliorare
la nostra esistenza. -
11:03 - 11:05E la sua, esistenza.
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11:05 - 11:07Ma da solo non lo può fare,
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11:07 - 11:09così come noi, da soli,
non lo possiamo fare. -
11:11 - 11:15La fiducia mi porta a parlarvi di Matera.
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11:16 - 11:23Matera è stata, nella prima metà
dello scorso secolo, -
11:25 - 11:27un incubo per molti.
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11:28 - 11:33Il simbolo del degrado,
di un'Italia arretrata, -
11:33 - 11:38che non aveva fatto il salto
che Ivrea aveva fatto, -
11:40 - 11:43ma che anche il resto d'Italia
stava compiendo. -
11:45 - 11:48Il sasso materano - i sassi materani,
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11:49 - 11:51il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano
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11:51 - 11:54che comportano la struttura
di questi due quartieri -
11:54 - 11:56all'interno della città di Matera,
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11:56 - 12:03erano delle strutture abitative
che avevano secoli di storia -
12:04 - 12:10e dove convivevano insieme
animali e uomini, -
12:11 - 12:14dando, ovviamente,
uno squilibrio igienico sanitario -
12:14 - 12:17molto evidente nella società.
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12:18 - 12:22E questo comporta, da parte dello Stato,
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12:22 - 12:27la volontà di imporre una dislocazione
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12:27 - 12:30all'interno della città di Matera,
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12:30 - 12:33portando via le persone dai sassi
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12:34 - 12:39e mettendole a lato, diciamo, della città
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12:39 - 12:46in nuovi quartieri,
assolutamente di design, per l'epoca, -
12:46 - 12:51o comunque urbanisticamente
molto ben strutturati; -
12:52 - 12:53ma c'è un problema.
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12:54 - 13:01Il progetto della Martella è un progetto
imposto, principalmente, dall'alto; -
13:02 - 13:08e quindi ha tolto le persone
da un luogo disperato, -
13:09 - 13:13ma non le ha ricostruite come comunità.
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13:14 - 13:19E questo porta la comunità materana
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13:19 - 13:23a riscoprire il valore
dell'esistenza dei Sassi -
13:24 - 13:26solamente nei primi anni Ottanta.
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13:26 - 13:32E lì comincia una storia nuova,
per Matera, una sfida fortissima: -
13:32 - 13:35ricostruire il senso dei sassi,
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13:36 - 13:40ricostruire la propria
appartenenza alla storia, -
13:40 - 13:43e anche ricostruire la comunità.
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13:44 - 13:47E inizia così un viaggio molto importante,
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13:47 - 13:49arrivato ai giorni nostri.
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13:50 - 13:52Dieci anni fa, più o meno,
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13:52 - 13:56inizia una grandissima sfida,
che viene proprio dal basso. -
13:57 - 14:00Vogliamo porre una sfida enorme a Matera:
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14:01 - 14:04candidarla a "Città europea della cultura"
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14:05 - 14:09Un simbolo ovviamente importantissimo
non solo per il nostro Paese, -
14:09 - 14:14ma perché rappresenta
una cultura totalmente eterogenea, -
14:14 - 14:16che è quella europea;
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14:17 - 14:22e quindi è l'unione
di tantissimi segmenti culturali. -
14:24 - 14:29E qui nasce la sfida di Matera
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14:29 - 14:33"Capitale della Cultura Europea 2019".
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14:33 - 14:36Ce l'abbiamo fatta, ce l'ha fatta:
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14:37 - 14:41Matera ha ritrovato il suo senso
di appartenenza nel mondo, -
14:41 - 14:48ha incredibilmente ripulito
la sua identità -
14:48 - 14:52partendo proprio
dalla volontà della comunità. -
14:55 - 15:01Oggi sentirete, così come
si sente sempre nei TEDx, -
15:03 - 15:05l'importanza delle azioni individuali.
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15:06 - 15:10Le azioni individuali,
come quella di Adriano Olivetti, -
15:10 - 15:14o come quella di chi
si è inventato il motto -
15:14 - 15:16"Facciamo un paese a regola d'arte";
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15:17 - 15:20o le nostre personali esperienze
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15:20 - 15:26all'interno del nostro essere comunità
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15:26 - 15:33sono importantissime solo, e laddove,
ci riconosciamo come comunità stessa. -
15:35 - 15:39Oggi possiamo creare valore
solo attraverso la comunità. -
15:40 - 15:46E dev'essere una comunità aperta,
responsabile, trasparente ed equilibrata. -
15:47 - 15:48Grazie.
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15:48 - 15:51(Applausi)
- Title:
- Essere comunità | Enzo Maria Le Fevre | TEDxBustoArsizio
- Description:
-
Enzo Maria Le Fevre, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Adriano Olivetti e Professore a contratto presso la LUISS e l’Università della Tuscia. da sempre coltiva due passioni: l’innovazione e le relazioni internazionali. Nel connubio tra le due si è sviluppato il suo impegno per la costruzione di un futuro in cui la cultura sia la trama del progresso.
Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx, che utilizza il format della conferenza TED ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale.
Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx
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- Italian
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- Project:
- TEDxTalks
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