I robot, le buone maniere e il futuro del pensiero (umano) | Mario Ubiali | TEDxUdine
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0:24 - 0:27Che cosa ci riveleranno
le neuroscienze applicate -
0:27 - 0:29sul futuro del pensiero umano?
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0:30 - 0:32Quando ho cominciato a riflettere
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0:32 - 0:35su che cosa avrei voluto
raccontare su questo tema, -
0:36 - 0:39l'immagine esatta che si è
visualizzata nel mio cervello -
0:39 - 0:42è quella che vedete alle mie spalle,
ovvero il buio totale. -
0:43 - 0:45Che è più o meno quello che si prova
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0:45 - 0:48dieci secondi prima
di uscire su questo palco. -
0:51 - 0:52Poi mi si è aperto uno spiraglio,
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0:52 - 0:55perché chi come me
è cresciuto negli anni Settanta -
0:56 - 1:01ha sempre associato il futuro dell'umanità
e dell'Intelligenza Artificiale -
1:01 - 1:02ai robot umanoidi,
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1:02 - 1:05a questi esseri di latta,
neanche tanto belli, -
1:06 - 1:08che avrebbero rappresentato, magicamente,
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1:08 - 1:12l'esito del pensiero umano
in qualcosa di superiore. -
1:13 - 1:16Arrivato lì, mi sono di nuovo perso.
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1:17 - 1:20Non riuscivo a trovare lo spiraglio
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1:20 - 1:22per capire che cosa c'entrasse
questa cosa dei robot -
1:23 - 1:25con il mio lavoro attuale.
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1:25 - 1:29Allora ho consultato
il mio filosofo di riferimento, -
1:29 - 1:32che si chiama Gennady Pietro Ubiali,
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1:32 - 1:33ha otto anni,
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1:33 - 1:35e per mia fortuna vive con me,
perché è mio figlio. -
1:36 - 1:40È un filosofo italo-russo
che ancora non è così famoso. -
1:40 - 1:41A un certo punto,
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1:41 - 1:44mentre io mi dibatto
in questo groviglio di pensieri, -
1:44 - 1:48lui viene da me,
mi guarda con una certa pietà -
1:49 - 1:50e io gli dico:
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1:50 - 1:51"Senti Gennady, mi devi aiutare:
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1:51 - 1:57ma noi, nel futuro dell'umanità,
che cos'è che insegneremo ai robot?". -
1:58 - 2:03E lui, senza la minima esitazione,
mi dice "Le buone maniere". -
2:04 - 2:05Poi prende e se ne va,
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2:05 - 2:09perché ovviamente un bambino di otto anni
ha uno span di attenzione di una zanzara, -
2:09 - 2:12e quindi mi abbandona
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2:13 - 2:15Io, di nuovo, rimango
solo con me stesso, -
2:15 - 2:17ma mi si è accesa un'altra luce.
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2:18 - 2:21Sì, perché se quello
che insegneremo ai robot, -
2:21 - 2:25se la parte essenziale del pensiero umano
che vogliamo trasferire ai robot -
2:25 - 2:28fosse veramente come dice
il mio filosofo di riferimento, -
2:29 - 2:32l'empatia, le buone maniere
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2:32 - 2:34presuppongono che voi
sappiate leggere in anticipo -
2:34 - 2:36i sentimenti del vostro interlocutore.
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2:39 - 2:41Ci ho visto un collegamento.
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2:42 - 2:44Io ho un grande privilegio:
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2:44 - 2:47sono co-founder
e amministratore di un'azienda -
2:47 - 2:50che tutti i giorni si occupa
di neuroscienze applicate. -
2:50 - 2:52Immaginate un'azienda
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2:52 - 2:55che passa il suo tempo
in giro per il mondo -
2:55 - 2:57a raccogliere dati neurologici
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2:57 - 3:00su esseri umani che fanno
esperienze nella vita reale: -
3:01 - 3:04guidano un'auto, prendono un aereo,
vanno in un bosco, mangiano un piatto. -
3:05 - 3:09E io ho una poltrona
di prima fila, strepitosa. -
3:10 - 3:14L'inghippo nasce dal fatto
che io sono laureato in filosofia, -
3:16 - 3:20quindi sono co-founder
di un'azienda che fa neuroscienza -
3:20 - 3:21e non capisco niente di neuroscienza.
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3:22 - 3:27Non è esattamente così:
però sono l'unico filosofo nella stanza. -
3:28 - 3:30È un vantaggio o uno svantaggio?
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3:30 - 3:32Quando mio figlio mi dice
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3:32 - 3:35che secondo lui il futuro
dell'intelligenza artificiale, -
3:36 - 3:37e del pensiero umano,
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3:37 - 3:40è il trasferimento della capacità empatica
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3:40 - 3:44e della capacità umana
di provare emozione, -
3:44 - 3:45improvvisamente mi rendo conto
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3:45 - 3:49che la poltrona su cui io sono seduto
è una poltrona privilegiata, -
3:50 - 3:53perché ho il posto in prima fila
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3:54 - 3:58su quello che, durante
la sua gloriosa carriera, -
3:58 - 4:00Alan Turing a un certo punto postula,
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4:00 - 4:01quando dice:
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4:01 - 4:04"Dalla materia nasce la coscienza".
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4:06 - 4:10Pensate, io sto seduto
tutti i giorni in prima fila -
4:10 - 4:13e guardo le neuroscienze
applicate che misurano - -
4:13 - 4:15potrei allungare la mano
e mettere il dito, -
4:15 - 4:18non me lo fanno fare
perché non hanno stima di me in azienda; -
4:18 - 4:21però potrei allungare la mano,
e toccare con un dito, -
4:21 - 4:25quel luogo misterioso del nostro cervello
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4:25 - 4:29in cui dalla materia nasce,
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4:29 - 4:33attraverso un'attività chimica, elettrica,
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4:33 - 4:36quello che noi chiamiamo
la coscienza, il pensiero. -
4:38 - 4:41Finalmente cominciavo a intravedere
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4:41 - 4:45il senso profondo del mio guru Gennady,
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4:45 - 4:50perché mi sono reso conto che, forse,
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4:50 - 4:52quello che le neuroscienze applicate,
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4:53 - 4:56che noi portiamo in giro
per tutto il pianeta oggi, -
4:56 - 4:59potevano insegnarci sul futuro
del pensiero degli uomini -
5:01 - 5:04era qualcosa di veramente nuovo
da raccontarvi. -
5:04 - 5:07Allora, entusiasta di questa trovata,
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5:07 - 5:11ho condiviso questo pensiero
con i neuroscienziati del nostro team. -
5:12 - 5:14Destando grande sconforto,
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5:14 - 5:18perché quando mi sono rivolto
ai neuroscienziati del nostro team, -
5:18 - 5:19ho detto:
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5:19 - 5:23"Bene, ma allora che cosa stiamo capendo
di questo ammasso complesso -
5:23 - 5:26che secondo gli ultimi articoli
della letteratura neuroscientifica -
5:26 - 5:27è in grado di computare
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5:27 - 5:30come un computer quantico
a sei, otto dimensioni? -
5:30 - 5:35Ragazzi, devo andare su un palco
a raccontare al mondo, attraverso TEDx, -
5:37 - 5:40che cosa tiriamo fuori da lì
sull'essenza del pensiero umano. -
5:41 - 5:45E questi mi hanno detto:
"Sostanzialmente nulla adesso, Mario". -
5:46 - 5:47Ah.
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5:48 - 5:51Allora, per dimostrare
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5:51 - 5:55che i soldi dei miei genitori
non erano andati completamente sprecati, -
5:56 - 5:58sono tornato a quella poltrona
di cui vi parlavo. -
5:58 - 6:00Mi sono cioè domandato
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6:00 - 6:03se in realtà il problema di fondo
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6:03 - 6:10non fosse che quando voi misurate
la complessa attività neuroelettrica -
6:10 - 6:13di quell’ammasso assolutamente intricato
-
6:15 - 6:17di tessuti, di cellule -
chiamateli come volete - -
6:18 - 6:21quando voi siete lì,
e state misurando quello, -
6:21 - 6:23forse spiegare come quello funziona,
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6:23 - 6:27e come da quella materia, diceva Turing,
"si origina il vostro pensiero", -
6:27 - 6:31richiede qualcosa di diverso.
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6:31 - 6:37Allora, facendo ricorso
ai soldi ben spesi dai miei genitori, -
6:37 - 6:40mi sono rivolto a questo signore,
che è l'altro mio filosofo di riferimento: -
6:40 - 6:44un pochino più vecchio -
questo potrei averlo come nonno, -
6:44 - 6:45quell'altro è mio figlio.
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6:46 - 6:49Questo signore si chiama Martin Heidegger.
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6:49 - 6:53Per chi ha crisi di insonnia,
è una cura ideale. -
6:54 - 6:56Seriamente parlando,
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6:56 - 7:00è un grande filosofo del Novecento,
un uomo molto controverso. -
7:00 - 7:02Ma l'aiuto che gli chiediamo oggi
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7:02 - 7:05per figurarci come
le neuroscienze applicate -
7:05 - 7:09possono insegnarci qualcosa sulla natura
del futuro del nostro pensiero, -
7:09 - 7:14ci viene da una sua rarissima,
e divertentissima intervista del 1954, -
7:14 - 7:17che trovate su YouTube se vi interessa.
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7:20 - 7:24Va in televisione, alla fine
di una carriera lunghissima, brillante: -
7:24 - 7:25ha scritto libri
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7:25 - 7:28che richiedono altri libri
per essere interpretati, -
7:29 - 7:33e dice una cosa che passa ovviamente
sotto un silenzio assordante. -
7:34 - 7:37Dice: "Ci sono due tipi di pensiero umano.
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7:38 - 7:42Un pensiero è il pensiero
cosiddetto degli enti". -
7:42 - 7:46I filosofi hanno questa
difficoltà a parlar chiaro. -
7:46 - 7:49"Il pensiero degli enti",
ci dice Heidegger, -
7:49 - 7:52"sarebbe il pensiero
che serve a capire le cose", -
7:53 - 7:54La meccanica delle cose:
-
7:54 - 7:58lui lo associa al pensiero
scientifico-tecnologico. -
7:58 - 8:01Lui dice che sì, questa roba qui
la sanno fare tutti gli esseri umani, -
8:01 - 8:03sono capaci tutti.
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8:03 - 8:07Non dimenticatevi che qui stiamo parlando,
per esempio, di Intelligenza Artificiale. -
8:08 - 8:10Forse una lampadina già si sta accendendo.
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8:10 - 8:15Il pensiero degli enti,
le regole con cui operare sulle cose, -
8:17 - 8:19è un pensiero che è facile
da insegnare a una macchina. -
8:19 - 8:22Poi, però, siccome Heidegger
è un po' sadico, -
8:22 - 8:24e questo chi ha studiato
filosofia lo sa bene, -
8:24 - 8:26basta fare un esame
di Ermeneutica Filosofica, -
8:27 - 8:31aggiunge con grande nonchalance
che c'è un secondo tipo di pensiero. -
8:32 - 8:34Lui dice: "Guardate,
-
8:34 - 8:39questo è un pensiero
ben più difficile da praticare. -
8:39 - 8:42Lo praticano in pochissimi,
tra tutti gli esseri umani". -
8:42 - 8:43Pensate un po' questo,
-
8:43 - 8:47che dice questa roba
in televisione, e dice: -
8:47 - 8:51"Quest'altro pensiero
è il pensiero delle essenze. -
8:53 - 8:55Il pensiero delle essenze,
-
8:55 - 9:00il pensiero che serve
a comprendere il senso delle cose". -
9:02 - 9:05Già così non è proprio
una cosa palatabile. -
9:05 - 9:08Giusto per rendere le cose
un po' più complicate - -
9:08 - 9:09però abbiate pazienza con me,
-
9:09 - 9:12poi lo mettiamo lì e lo riprendiamo
tra qualche minuto - -
9:12 - 9:14il buon Heidegger dice:
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9:14 - 9:17"Ecco, questo tipo di pensiero
che vi sto raccontando ora, -
9:17 - 9:18quello delle essenze,
-
9:18 - 9:20è un pensiero poetico".
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9:24 - 9:26Lasciamola lì.
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9:26 - 9:28Venite a fare una passeggiata con me,
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9:29 - 9:32e ricordatevi che ci sono
due tipi di pensiero: -
9:32 - 9:34sposate la tesi Heideggeriana.
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9:35 - 9:38Immaginate di essere in montagna.
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9:39 - 9:44Immaginate, per vostra sfortuna,
di avere dormito in un bellissimo chalet, -
9:44 - 9:45vicino a un bosco,
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9:45 - 9:47con un team di neuroscienziati.
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9:48 - 9:50Vi svegliate alla mattina,
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9:50 - 9:52vi vestite per fare
una passeggiata comoda, -
9:53 - 9:56e noi vi mettiamo in testa
un elettroencefalogramma. -
9:57 - 10:00E decidiamo di registrare
tutta la vostra attività neurologica -
10:00 - 10:01mentre fate questa passeggiata.
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10:03 - 10:07Uscite, vi investe l'aria fresca.
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10:07 - 10:09Avete le dita ancora un po' intirizzite,
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10:09 - 10:13la rugiada del mattino
è sui prati intorno a voi. -
10:13 - 10:16C'è un sentiero che porta al bosco,
avanti cento metri, -
10:16 - 10:19e camminando sentite
il rumore della ghiaia, -
10:19 - 10:21sotto i vostri scarponcini.
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10:21 - 10:25Il sole sta sorgendo,
il cielo è già chiaro. -
10:25 - 10:26Voi vi avviate.
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10:26 - 10:29Quando entrate nel bosco,
come spesso accade in montagna, -
10:29 - 10:31c'è una leggera inversione termica:
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10:31 - 10:35nel bosco fa un po' più caldo,
i rumori si attutiscono lievemente; -
10:35 - 10:40ma i vostri sensi, improvvisamente,
sembrano misurare tutto meglio e di più. -
10:42 - 10:45Il rumore sotto i piedi è cambiato
perché ci sono delle foglie secche, -
10:45 - 10:46degli aghi.
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10:47 - 10:53Nell'aria ci sono aromi
sprigionati dalle resine, dalle piante. -
10:53 - 10:55Le dita si sono scaldate,
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10:55 - 10:57la vostra pelle
comincia a sudare leggermente: -
10:57 - 10:59abbassate la zip della giacca.
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10:59 - 11:02I primi uccelli del mattino
agitano dei rami. -
11:03 - 11:06Ne entite il suono, il fruscio:
li sentite cinguettare. -
11:06 - 11:09Più avanti sul sentiero,
un animale attraversa: -
11:09 - 11:12voi non avete capito qual è,
ma avete capito che non è pericoloso. -
11:12 - 11:16Se voi tornaste da questa passeggiata,
diciamo dopo un'oretta, -
11:17 - 11:21e la nostra equipe trasferisse
i dati che ha registrato, -
11:22 - 11:24per cominciare ad esaminarli,
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11:24 - 11:26che cosa vedremmo?
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11:28 - 11:31Vedremmo che tutto quello
che è accaduto nel vostro cervello -
11:31 - 11:33nell'arco di quell'esperienza -
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11:33 - 11:35e badate bene, questo era un esempio:
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11:35 - 11:36avrei potuto parlarvi
-
11:36 - 11:39di qualunque esperienza
voi stiate facendo, -
11:39 - 11:41compresa quella che fate ora ascoltando -
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11:42 - 11:46avremmo visto una cosa molto interessante,
-
11:46 - 11:47cioè che nel coacervo di dati
-
11:47 - 11:50che noi abbiamo raccolto
sul vostro cervello -
11:50 - 11:55ce n'è una parte che si origina
dalla corteccia superiore -
11:55 - 11:59che si occupa dei processi cognitivi,
razionali, linguistici - -
12:00 - 12:03quello che voi, nella vostra
abitudine quotidiana, -
12:03 - 12:05tendete a pensare sia il vostro pensiero:
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12:05 - 12:08"Ah, fammi vedere cosa ho pensato!".
-
12:09 - 12:11È un po' più complicato di così!
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12:12 - 12:15Perché il nostro team, quando io ho detto:
-
12:15 - 12:18"Ragazzi, ma cosa stiamo scoprendo
sul pensiero profondo?", -
12:18 - 12:20mi hanno risposto "Nulla"?
-
12:20 - 12:22In realtà, quello che loro vogliono dire
-
12:22 - 12:24è che noi stiamo entrando
in una nuova era, -
12:24 - 12:30perché sotto la corteccia di quei pensieri
ci sta un'altra categoria di pensiero -
12:30 - 12:36che è una risposta profonda,
istintiva, non controllata -
12:36 - 12:39che il vostro cervello ha
a qualunque stimolo esterno. -
12:41 - 12:44Aspettate, è ancora meglio di così,
diventa ancora meglio di così: -
12:45 - 12:49il vostro cervello risponde
in maniera diversa -
12:49 - 12:52a seconda della natura degli stimoli
dell'ambiente che lo circonda, -
12:53 - 12:54secondo un principio
-
12:54 - 12:57che più lo studiamo,
più sembra assomigliare -
12:57 - 13:00a quello che in fisica quantistica
viene chiamato entanglement. -
13:02 - 13:05Nel principio dell'entanglement,
la fisica quantistica dice -
13:05 - 13:06che se noi separiamo
-
13:06 - 13:09due particelle subatomiche
provenienti dallo stesso atomo, -
13:09 - 13:13e ne mettiamo una a Ginevra
e una a Londra, -
13:15 - 13:17quando imprimeremo lo spin
a una delle due, -
13:17 - 13:23l'altra, istantaneamente,
subirà lo stesso spin. -
13:24 - 13:27Questa misteriosa interconnessione
-
13:27 - 13:31adesso prendetela e trasferitela
sul rapporto tra il vostro cervello - -
13:31 - 13:33che incidentalmente, vorrei ricordarvi,
-
13:33 - 13:36è fatto della stessa identica materia
-
13:36 - 13:38di cui è fatto tutto l'universo
che ci circonda – -
13:38 - 13:40e quell'universo.
-
13:40 - 13:41E allora, forse,
-
13:41 - 13:46quello che noi stiamo scoprendo
con le neuroscienze applicate ogni giorno -
13:46 - 13:49non è conclusivo,
non è facile, non è lineare, -
13:49 - 13:51e richiede un salto di paradigma.
-
13:52 - 13:57Per tutti gli ultimi 300 anni,
almeno, della nostra storia, -
13:57 - 14:00noi abbiamo salito una scala
per andare in alto. -
14:00 - 14:04Ci sembrava che il pensiero umano,
e il futuro del pensiero umano, -
14:04 - 14:09dovesse essere il futuro radioso
della logica più raffinata, -
14:09 - 14:12della cristallizzazione
dei migliori principi. -
14:12 - 14:14E salivamo questa scala.
-
14:14 - 14:16E poi, a un certo punto
arriva uno come Wittgenstein -
14:16 - 14:19che dice "Ragazzi, abbiamo costruito
una scala favolosa. -
14:19 - 14:21Peccato che quando siamo stati in alto là,
-
14:21 - 14:24la scala è cascata
e non riusciamo più a tornare giù". -
14:24 - 14:27Poi arriva un altro pazzo
che si chiama Gödel, -
14:27 - 14:30matematico amico di Einstein -
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14:30 - 14:35Einstein disse "Io vado a lavorare a piedi
da casa mia all'ufficio di Stanford -
14:35 - 14:37solo per poter camminare insieme a Gödel".
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14:38 - 14:40Quindi, se Einstein aveva
questa stima di Gödel, -
14:40 - 14:42potremmo dargli retta per due minuti.
-
14:43 - 14:46Gödel a un certo punto postula la teoria,
il teorema dell'incompletezza. -
14:47 - 14:52Dice cioè che il sistema matematico
non è autosufficiente, non è conchiuso: -
14:52 - 14:55ha bisogno di un modello esterno
per stare in piedi. -
14:56 - 14:58Ma cosa c'entra questo
con le neuroscienze? -
14:58 - 15:00Cosa c'entra questo col nonno Heidegger?
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15:00 - 15:01C'entra tantissimo.
-
15:02 - 15:05C'entra tantissimo,
perché quello che noi stiamo scoprendo -
15:05 - 15:07non è "su".
-
15:08 - 15:10Non è il pensiero
-
15:10 - 15:14che ci arrabattiamo tutti
a ragionare di trasferire nelle macchine. -
15:14 - 15:15Quello è il pensiero degli enti:
-
15:15 - 15:18se il buon vecchio Heidegger
fosse ancora vivo -
15:18 - 15:20ci darebbe uno scappellotto e ci direbbe:
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15:20 - 15:22"Non hai capito niente!
-
15:22 - 15:24Quello è il pensiero
degli enti, è roba facile!". -
15:24 - 15:26I robot possono già
assemblare un'automobile, -
15:26 - 15:28o far volare un aereo,
-
15:29 - 15:31anche se l'idea non vi piace molto.
-
15:32 - 15:33Ma che cos'è che ci rende umani?
-
15:33 - 15:36Qual è la parte del pensiero
che dobbiamo riscoprire? -
15:36 - 15:37Non sarà per caso
-
15:37 - 15:40che la parte del pensiero
che dobbiamo riscoprire sta "giù"? -
15:40 - 15:43Ma non è un "giù" qualitativo!
-
15:43 - 15:45Non sarà per caso
che la parte del pensiero -
15:45 - 15:48che dobbiamo veramente
riscoprire come umana -
15:48 - 15:54è quella risposta profonda, istintiva,
emotiva, mnemonica, biologica - -
15:54 - 15:56tanto potete usare
tutti gli aggettivi che volete, -
15:56 - 16:00ma finché non fate il salto di paradigma,
finché non girate il tavolo, -
16:02 - 16:04non lo vedrete mai nella sua interezza.
-
16:05 - 16:10Con la neuroscienza applicata
noi stiamo scoprendo solo un poco -
16:10 - 16:14questo intricato rapporto
di interconnessione -
16:14 - 16:17tra come il nostro cervello
risponde all'universo -
16:17 - 16:18e quello che quell'universo è.
-
16:18 - 16:20E più andiamo avanti, e più lo scopriamo,
-
16:20 - 16:24e più scopriamo che se noi leggiamo
l'essere umano in trasparenza, -
16:24 - 16:27siccome lui è fatto
dell'universo che c'è intorno, -
16:29 - 16:34quel pensiero, che rispecchia l'universo,
non richiede uno sforzo cognitivo. -
16:34 - 16:37Adesso avete capito perché Heidegger dice
-
16:37 - 16:40che quell'altro tipo
di pensiero è poetico? -
16:41 - 16:44Perché quando dice poetico
lui vuole dire - -
16:44 - 16:45e lo dice in un altro suo libro -
-
16:45 - 16:50"La verità di una cosa
succede nella mia testa, -
16:50 - 16:53come un raggio di sole
entra in una radura". -
16:53 - 16:57Il nostro lavoro di esseri umani
nella neuroscienza applicata -
16:57 - 17:00si sta rivelando profondamente filosofico
-
17:00 - 17:07perché ci sta costringendo
a scoprire una interconnessione -
17:07 - 17:10per la quale non è sufficiente
la neuroscienza, -
17:10 - 17:14non è sufficiente il paradigma
della psicologia cognitiva, -
17:14 - 17:17non è sufficiente la fisica quantistica:
-
17:17 - 17:21nessuna delle discipline,
da sola, sarà sufficiente -
17:21 - 17:24a capire qualcosa in più
e a gettare una luce. -
17:24 - 17:26Eppure, l'appello che io vorrei farvi,
-
17:26 - 17:29sulla base del lavoro
che noi facciamo quotidianamente -
17:29 - 17:31è prima di tutto un appello umano.
-
17:33 - 17:35Andando via da qui,
la mia preghiera -
17:36 - 17:38è la preghiera di ricordarvi
-
17:38 - 17:41che prima di porci il problema
-
17:41 - 17:44di cosa insegneremo ai robot,
di cosa trasferiremo sulle macchine, -
17:44 - 17:46di quale sarà il futuro
-
17:46 - 17:49della meravigliosa, mirabolante
intelligenza artificiale, -
17:49 - 17:51non sarebbe affatto male
-
17:51 - 17:54se ci focalizzassimo su quello che è
il nostro pensiero umano. -
17:54 - 17:57Se accettaste, uscendo da qui,
-
17:57 - 17:59mettendovi a letto stasera
e spegnendo la luce - -
18:00 - 18:02non voglio rovinarvi la serata -
-
18:02 - 18:04e chiudendo gli occhi,
-
18:04 - 18:08che forse nel vostro cervello
può succedere un miracolo. -
18:08 - 18:10Ogni istante della vostra vita,
-
18:10 - 18:13il vostro cervello risponde
in maniera sincrona -
18:13 - 18:15al mondo e all'universo che vi circondano.
-
18:15 - 18:19E sapete qual è la notizia
drammaticamente importante? -
18:20 - 18:22Che se voi preserverete e salverete
-
18:22 - 18:25questa idea di quello che siete
come esseri umani, -
18:26 - 18:30dovrete per forza salvare
l'universo che vi circonda. -
18:30 - 18:35Perché se quell'universo
sarà salvato, e sarà integro, -
18:35 - 18:38integra sarà la vostra parte più umana.
-
18:39 - 18:42Nel salvare voi stessi,
voi salverete il mondo che vi circonda: -
18:43 - 18:45però dovrete fare una rivoluzione!
-
18:45 - 18:48Una rivoluzione che, paradossalmente,
-
18:48 - 18:50sta avvenendo dal mondo
delle neuroscienze. -
18:50 - 18:52Da una di quelle discipline
-
18:52 - 18:54che viene considerata
più scientifica in assoluto. -
18:54 - 18:58Io penso che questo giorno
non sia così lontano. -
18:59 - 19:01Penso che questo giorno arriverà.
-
19:01 - 19:03Penso che gli esseri umani
saranno in grado -
19:03 - 19:08di recuperare questa dimensione
del loro pensiero profondo. -
19:08 - 19:09E quando lo faranno,
-
19:10 - 19:13un robot a cui nel frattempo
avranno insegnato le buone maniere -
19:13 - 19:16probabilmente ci offrirà un ottimo drink.
-
19:16 - 19:17Grazie.
-
19:17 - 19:20(Applausi)
- Title:
- I robot, le buone maniere e il futuro del pensiero (umano) | Mario Ubiali | TEDxUdine
- Description:
-
Supponiamo che la neuro scienza distribuita divenga la tecnologia più rivoluzionaria dei prossimi 20 anni. Riscopriremmo di essere una specie e che una grande parte dei nostri processi mentali è radicata in istinto ed emozione. Potremmo accettare che sia la nostra parte più profonda, irrinunciabile: quella che ci rende umani? Domina l’idea che l’hacking sia un Esoscheletro potenziante del cervello, una corazza che protegge, potenzia, cambia la nostra umanità. E se invece fosse al contrario? Hackerare il pensiero come lo dobbiamo intendere sarebbe così la scoperta, attraverso una tecnologia estremamente innovativa, del nostro pensiero autentico, in un avventuroso viaggio umano, che potrebbe addirittura salvare noi stessi ed il Pianeta.
Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx, che utilizza il format della conferenza TED ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale.
Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx
- Video Language:
- Italian
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDxTalks
- Duration:
- 19:28
Michele Gianella edited Italian subtitles for I robot, le buone maniere e il futuro del pensiero (umano) | Mario Ubiali | TEDxUdine | ||
Michele Gianella edited Italian subtitles for I robot, le buone maniere e il futuro del pensiero (umano) | Mario Ubiali | TEDxUdine | ||
Michele Gianella edited Italian subtitles for I robot, le buone maniere e il futuro del pensiero (umano) | Mario Ubiali | TEDxUdine |