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Come vincere una discussione (alla Corte Suprema degli Stati Uniti o in qualunque altro luogo)

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    Quattordici anni fa,
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    per la prima volta ho affrontato
    un caso alla Corte Suprema.
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    Non era un caso qualunque,
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    gli esperti lo definirono
  • 0:09 - 0:13
    uno dei più importanti mai portati
    all'attenzione della Corte Suprema.
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    Si valutava se Guantanamo
    fosse costituzionale
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    e se la Convenzione di Ginevra
    si applicasse alla guerra al terrorismo.
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    Erano passati pochi anni
    dai terribili attacchi dell'11 settembre.
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    Alla Corte Suprema,
    sette giudici erano repubblicani
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    e due erano democratici,
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    e il mio cliente era l'autista
    di Osama Bin Laden.
  • 0:33 - 0:36
    Il mio avversario era
    il Vice Procuratore Generale,
  • 0:36 - 0:38
    il miglior avvocato degli Stati Uniti.
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    Lui aveva affrontato 35 casi,
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    io non avevo ancora compiuto 35 anni.
  • 0:42 - 0:44
    E a peggiorare il tutto,
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    per la prima volta dalla Guerra Civile,
    il Senato aveva emesso un decreto
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    per cercare di rimuovere il caso
    dalla giurisdizione della Corte Suprema.
  • 0:52 - 0:53
    So che per essere un buon oratore
  • 0:53 - 0:57
    dovrei creare suspense
    e non svelare il finale,
  • 0:57 - 0:59
    ma il fatto è che abbiamo vinto.
  • 0:59 - 1:00
    Come?
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    Oggi vi parlerò di come
    avere la meglio in una discussione,
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    alla Corta Suprema
    o in qualunque altro luogo.
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    Si dice che si debba essere
    sicuri di sé mentre si parla
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    per convincere qualcuno.
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    Io penso che non sia così.
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    Per me, la sicurezza in sé stessi
    è nemica della persuasione.
  • 1:17 - 1:19
    Si persuade con l'empatia,
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    entrando in connessione con gli altri.
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    È questo che rende TED ciò che è.
  • 1:23 - 1:25
    Per questo state ascoltando questo talk.
  • 1:25 - 1:28
    Avreste potuto leggerne la trascrizione,
    ma non l'avete fatto.
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    È lo stesso per i dibattiti
    alla Corte Suprema:
  • 1:31 - 1:34
    scriviamo su pagine sterili,
  • 1:34 - 1:35
    ma c'è anche un dibattito orale.
  • 1:35 - 1:39
    Il sistema non prevede
    che i giudici scrivano le domande
  • 1:39 - 1:41
    e noi scriviamo le risposte.
  • 1:41 - 1:42
    Perché?
  • 1:42 - 1:44
    Perché i dibattiti
    si basano sull'interazione.
  • 1:44 - 1:48
    Voglio portarvi nei retroscena
    per raccontarvi cos'ho fatto io
  • 1:48 - 1:50
    e come generalizzare questi insegnamenti.
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    Non solo per vincere in tribunale,
  • 1:53 - 1:56
    ma per qualcosa di più profondo.
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    Ovviamente ci vuole molta pratica,
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    ma esercitarsi senza un metodo non basta.
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    Per la prima sessione di prova
    sul caso Guantanamo,
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    andai ad Harvard,
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    dove a pormi le domande
    erano tutti questi professori leggendari.
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    Anche se avevo studiato
    e mi ero preparato,
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    non riuscivo a convincere nessuno.
  • 2:14 - 2:16
    Le mie argomentazioni non funzionavano.
  • 2:16 - 2:17
    Ero disperato.
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    Avevo fatto di tutto,
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    letto ogni libro,
    provato migliaia di volte,
  • 2:21 - 2:23
    e non arrivavo da nessuna parte.
  • 2:23 - 2:25
    Poi, incontrai questo tizio.
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    Era un insegnante
    di recitazione, non un avvocato.
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    Non aveva mai messo piede
    alla Corte Suprema.
  • 2:30 - 2:33
    Un giorno, entrò nel mio ufficio
    indossando una larga camicia bianca
  • 2:33 - 2:35
    e un cravattino texano,
  • 2:35 - 2:39
    mi vide con le braccia
    incrociate e mi disse:
  • 2:39 - 2:43
    "Senti, Neal, so che pensi
    che questa cosa non funzionerà,
  • 2:43 - 2:44
    ma assecondami.
  • 2:44 - 2:46
    Esponimi il tuo discorso".
  • 2:46 - 2:47
    Così, presi il mio block notes
  • 2:47 - 2:49
    e iniziai a leggere le mie argomentazioni.
  • 2:49 - 2:50
    Mi chiese: "Ma che fai?"
  • 2:50 - 2:52
    Risposi: "Ti espongo il discorso".
  • 2:52 - 2:55
    Lui chiese: "Il tuo discorso
    è un block notes?"
  • 2:55 - 2:57
    Risposi: "No, il discorso
    è sul block notes".
  • 2:57 - 3:00
    Mi disse: "Neal, guardami.
  • 3:00 - 3:02
    Fammi il tuo discorso".
  • 3:02 - 3:03
    E lo feci.
  • 3:03 - 3:05
    E in quell'istante mi resi conto
  • 3:05 - 3:07
    che il discorso funzionava.
  • 3:07 - 3:10
    Stavo entrando in connessione
    con un altro essere umano.
  • 3:10 - 3:13
    E vide che stavo iniziando a sorridere
  • 3:13 - 3:15
    mentre pronunciavo quelle parole,
  • 3:15 - 3:17
    e disse: "Ok, Neal.
  • 3:17 - 3:20
    Adesso ripeti il discorso
    tenendomi la mano".
  • 3:20 - 3:22
    "Cosa?", chiesi io.
  • 3:22 - 3:25
    E lui rispose: "Sì, tienimi la mano".
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    Ero disperato, quindi lo feci.
  • 3:27 - 3:30
    E pensai: "Wow,
    adesso sì che siamo connessi.
  • 3:30 - 3:33
    Ecco il potere della persuasione".
  • 3:33 - 3:34
    E mi aiutò.
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    In realtà, ero comunque nervoso
    man mano che il dibattito si avvicinava.
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    E anche se ciò che importava
  • 3:40 - 3:42
    era mettersi nei panni degli altri
  • 3:42 - 3:43
    ed empatizzare,
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    dovevo prima avere una base solida.
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    Così, uscii dalla mia zona di comfort.
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    Indossai un gioiello, non uno a caso,
  • 3:51 - 3:54
    ma il braccialetto che mio padre
    ha portato tutta la vita,
  • 3:54 - 3:57
    finché non è morto,
    pochi mesi prima del dibattito.
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    Misi la cravatta che mia madre
    mi aveva preso per l'occasione.
  • 4:02 - 4:06
    E scrissi sul block notes
    i nomi dei miei figli,
  • 4:06 - 4:08
    perché lo stavo facendo per loro.
  • 4:08 - 4:11
    Per loro e per lasciare il Paese
    meglio di come l'avevo trovato.
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    Arrivato in tribunale, ero calmo.
  • 4:14 - 4:17
    Il bracciale, la cravatta
    e i nomi dei miei figli
  • 4:17 - 4:19
    mi mantenevano concentrato.
  • 4:19 - 4:22
    Come uno scalatore
    che si sporge oltre il precipizio,
  • 4:22 - 4:25
    puoi fare il prossimo passo
    solo se hai un sostegno saldo.
  • 4:25 - 4:29
    E per argomentare in modo convincente,
  • 4:29 - 4:31
    dovevo allontanare l'emozione.
  • 4:31 - 4:33
    Se mostri emozioni, fallisci.
  • 4:33 - 4:36
    È come scrivere un'email
    tutta in maiuscolo e grassetto.
  • 4:36 - 4:38
    Non persuade nessuno.
  • 4:38 - 4:40
    Riguarda te, l'oratore,
  • 4:40 - 4:43
    non l'ascoltatore,
    il destinatario del messaggio.
  • 4:43 - 4:46
    In alcuni contesti,
    la soluzione è proprio l'emotività.
  • 4:46 - 4:50
    Se litigate con i vostri genitori
    e usate l'emotività, allora funziona.
  • 4:50 - 4:51
    Perché?
  • 4:51 - 4:52
    Perché i vostri genitori vi amano.
  • 4:52 - 4:55
    I giudici della Corte Suprema, invece, no.
  • 4:55 - 4:58
    A loro non piace essere il tipo di persone
    che si fa persuadere dall'emozione.
  • 4:58 - 5:01
    E approfittai di questa idea,
  • 5:01 - 5:05
    provocando una reazione emotiva
    nel mio avversario,
  • 5:05 - 5:09
    così da diventare, ai loro occhi,
    la calma e ferma voce della legge.
  • 5:09 - 5:10
    E funzionò.
  • 5:10 - 5:14
    Mi ricordo quando, seduto in tribunale,
    venni a sapere che avevamo vinto,
  • 5:14 - 5:17
    che i tribunali di Guantanamo
    stavano crollando.
  • 5:17 - 5:21
    Uscii, e sui gradini del tribunale
    era in corso una tempesta mediatica.
  • 5:21 - 5:24
    C'erano 500 telecamere
    e tutti mi chiedevano:
  • 5:24 - 5:26
    "Cosa dice la sentenza? Cosa significa?"
  • 5:26 - 5:28
    Be', la sentenza era di 185 pagine.
  • 5:28 - 5:31
    Nessuno aveva avuto il tempo di leggerla.
  • 5:31 - 5:32
    Ma sapevo cosa significava.
  • 5:32 - 5:35
    E questo fu quello che dissi:
  • 5:35 - 5:36
    "Ecco cos'è successo oggi:
  • 5:36 - 5:38
    abbiamo qui il peggio del peggio,
  • 5:38 - 5:42
    quest'uomo, accusato di essere
    l'autista di Bin Laden,
  • 5:42 - 5:44
    uno degli uomini più orribili
    in circolazione.
  • 5:44 - 5:46
    E non ha fatto causa a qualcuno a caso,
  • 5:46 - 5:49
    ma alla nazione, anzi
    all'uomo più potente del mondo:
  • 5:49 - 5:51
    il Presidente degli Stati Uniti.
  • 5:51 - 5:54
    E non ha portato il caso
    in un tribunale qualunque,
  • 5:54 - 5:56
    ma nel tribunale più importante del Paese,
  • 5:56 - 5:58
    la Corte Suprema degli Stati Uniti...
  • 5:58 - 6:00
    e ha vinto.
  • 6:00 - 6:03
    Ecco una cosa straordinaria
    di questo Paese.
  • 6:03 - 6:05
    In molti altri Paesi,
  • 6:05 - 6:06
    questo autista sarebbe stato ammazzato,
  • 6:06 - 6:08
    solo per aver fatto causa.
  • 6:08 - 6:11
    E anche il suo avvocato
    sarebbe stato ammazzato.
  • 6:11 - 6:13
    Ma questo è ciò
    che rende l'America diversa,
  • 6:13 - 6:15
    ciò che rende l'America speciale".
  • 6:15 - 6:17
    Grazie a quella sentenza,
  • 6:17 - 6:20
    la Convenzione di Ginevra
    si applica alla lotta al terrorismo
  • 6:20 - 6:25
    e ciò implica la fine a livello mondiale
    di prigioni fantasma e torture
  • 6:25 - 6:28
    e la fine di tribunali militari
    a Guantanamo.
  • 6:28 - 6:30
    Costruendo il caso in modo metodico
  • 6:30 - 6:33
    ed entrando in connessione con i giudici,
  • 6:33 - 6:36
    siamo stati in grado
    di cambiare il mondo, letteralmente.
  • 6:36 - 6:38
    Sembra facile, no?
  • 6:38 - 6:40
    Potete esercitarvi molto,
  • 6:40 - 6:41
    evitare di mostrare emozioni
  • 6:41 - 6:44
    e anche voi potrete avere
    la meglio nelle discussioni.
  • 6:44 - 6:46
    Purtroppo non è così semplice,
  • 6:46 - 6:48
    le mie strategie non sono infallibili
  • 6:48 - 6:52
    e anche se ho vinto più casi
    di chiunque altro alla Corte Suprema,
  • 6:52 - 6:54
    ne ho anche persi molti.
  • 6:54 - 6:57
    Infatti, quando Donald Trump fu eletto,
  • 6:57 - 7:00
    ero terrorizzato,
    dal punto di vista costituzionale.
  • 7:00 - 7:04
    Dovete capire che questo non ha
    niente a che fare con destra e sinistra.
  • 7:04 - 7:06
    Non sono qui per parlare di questo.
  • 7:06 - 7:09
    Ma una settimana dall'inizio del mandato,
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    be', ricorderete le scene negli aeroporti.
  • 7:11 - 7:16
    In campagna elettorale,
    Trump aveva promesso, e qui cito:
  • 7:16 - 7:19
    "Io, Donald J. Trump,
    richiederò un blocco totale
  • 7:19 - 7:22
    dell'immigrazione musulmana
    verso gli Stati Uniti".
  • 7:22 - 7:26
    E disse anche, testuali parole:
    "Penso che l'Islam ci odi".
  • 7:26 - 7:28
    E mantenne quella promessa,
  • 7:28 - 7:33
    mettendo al bando l'immigrazione
    da 7 Paesi a maggioranza musulmana.
  • 7:33 - 7:37
    Il mio e altri team legali fecero causa
  • 7:37 - 7:40
    e facemmo annullare
    quel divieto d'ingresso nel Paese.
  • 7:40 - 7:41
    Trump lo modificò
  • 7:41 - 7:44
    e facemmo revocare anche quello.
  • 7:44 - 7:46
    Lo modificò ancora,
  • 7:46 - 7:48
    aggiungendo la Corea del Nord,
  • 7:48 - 7:49
    perché, come sappiamo tutti,
  • 7:49 - 7:53
    gli Stati Uniti hanno un grande problema
    di immigrazione con la Corea del Nord.
  • 7:53 - 7:57
    Ma ciò permise ai suoi avvocati
    di dire alla Corte Suprema:
  • 7:57 - 7:59
    "Vedete, non si discriminano i musulmani,
  • 7:59 - 8:01
    il decreto include anche altri popoli".
  • 8:01 - 8:05
    Ma io pensavo che avessimo
    la risposta perfetta.
  • 8:05 - 8:07
    Non vi annoierò coi dettagli.
  • 8:07 - 8:09
    Fatto sta che perdemmo.
  • 8:09 - 8:11
    Cinque voti contro quattro.
  • 8:11 - 8:12
    Ero distrutto.
  • 8:12 - 8:16
    Temevo che il mio potere
    di persuasione fosse svanito.
  • 8:16 - 8:18
    E poi avvennero due cose.
  • 8:18 - 8:19
    La prima fu
  • 8:19 - 8:22
    che notai che, riguardo a questo divieto,
    alcuni giudici della Corte Suprema
  • 8:22 - 8:26
    discutevano dell'internamento
    dei nippo-americani.
  • 8:26 - 8:28
    Fu un evento orribile della nostra storia.
  • 8:28 - 8:33
    Più di 100.000 nippo-americani vennero
    internati in campi di concentramento.
  • 8:33 - 8:37
    Il mio preferito a sfidare quel sistema
    fu Gordon Hirabayashi,
  • 8:37 - 8:39
    uno studente dell'Università
    di Washington.
  • 8:39 - 8:42
    Sì costituì all'FBI, che gli disse:
  • 8:42 - 8:44
    "Non hai mai commesso crimini prima,
    sei libero di andare".
  • 8:44 - 8:45
    E Gordon ribatté:
  • 8:45 - 8:50
    "No, sono un quacchero e ho il dovere
    di oppormi alle leggi ingiuste".
  • 8:50 - 8:52
    Così, lo arrestarono e lo condannarono.
  • 8:52 - 8:55
    Il caso di Gordon
    arrivò alla Corte Suprema.
  • 8:55 - 8:59
    Ancora una volta,
    eviterò di creare suspense
  • 8:59 - 9:01
    e vi dirò cosa avvenne.
  • 9:01 - 9:02
    Gordon perse.
  • 9:02 - 9:05
    Ma perse per una ragione molto semplice.
  • 9:05 - 9:09
    Perse perché il Vice Procuratore Generale,
    il miglior avvocato del governo,
  • 9:09 - 9:11
    disse alla Corte Suprema
  • 9:11 - 9:16
    che l'internamento nippo-americano
    era giustificato da necessità militari.
  • 9:16 - 9:20
    Questo nonostante
    il suo staff avesse scoperto
  • 9:20 - 9:23
    che l'internamento nippo-americano
    non fosse necessario
  • 9:23 - 9:28
    e nonostante anche l'FBI e la comunità
    dei servizi segreti ne fossero convinti.
  • 9:28 - 9:32
    Ovviamente, era motivato
    da pregiudizi razziali.
  • 9:32 - 9:36
    Lo staff del Vice Procuratore Generale
    lo pregò di dire la verità,
  • 9:36 - 9:38
    di non occultare le prove.
  • 9:38 - 9:40
    E il Vice Procuratore Generale cosa fece?
  • 9:40 - 9:41
    Niente.
  • 9:41 - 9:44
    Entrò in tribunale e portò avanti
    la storia delle motivazioni militari.
  • 9:44 - 9:49
    E così, la condanna
    di Gordon Hirabayashi fu confermata.
  • 9:49 - 9:53
    E l'anno successivo fu confermato
    anche l'internamento di Fred Korematsu.
  • 9:53 - 9:55
    Perché stavo riflettendo su questo?
  • 9:55 - 9:57
    Perché quasi 70 anni dopo,
  • 9:57 - 9:59
    ottenni lo stesso incarico:
  • 9:59 - 10:02
    Capo dell'Ufficio
    del Vice Procuratore Generale.
  • 10:02 - 10:04
    E dovevo mettere a posto le cose,
  • 10:04 - 10:08
    spiegando che il governo
    aveva travisato i fatti
  • 10:08 - 10:10
    nei casi di internamento dei giapponesi.
  • 10:10 - 10:14
    Quando pensai all'opinione della Corte
    sul divieto d'ingresso,
  • 10:14 - 10:16
    mi resi contro di una cosa.
  • 10:16 - 10:17
    Esprimendo quell'opinione,
  • 10:17 - 10:22
    la Corte Suprema aveva fatto di tutto
    per respingere il caso Korematsu.
  • 10:22 - 10:25
    Ora non era solo
    il Dipartimento di Giustizia
  • 10:25 - 10:28
    a dichiarare sbagliato
    l'internamento dei giapponesi,
  • 10:28 - 10:31
    ma anche la Corte Suprema.
  • 10:31 - 10:35
    Ecco una questione cruciale
    riguardo alle discussioni: il tempismo.
  • 10:35 - 10:39
    Tutti noi, in una discussione,
    dobbiamo tenere conto di questo fattore.
  • 10:39 - 10:41
    Quando è il momento di discutere?
  • 10:41 - 10:43
    Non basta solo un'argomentazione valida,
  • 10:43 - 10:46
    serve l'argomentazione giusta
    al momento giusto.
  • 10:46 - 10:50
    Quand'è che la controparte,
    un coniuge, il capo, un figlio,
  • 10:50 - 10:52
    sono più accondiscendenti?
  • 10:52 - 10:55
    A volte esula dal nostro controllo.
  • 10:55 - 10:58
    Rinviare la discussione
    potrebbe costarci caro.
  • 10:58 - 11:00
    Quindi, a volte dobbiamo solo affrontala
  • 11:00 - 11:03
    e il tempismo potrebbe essere sbagliato,
  • 11:03 - 11:05
    come ci successe col caso
    del divieto d'ingresso.
  • 11:05 - 11:08
    Vedete, la Corte Suprema non era pronta,
  • 11:08 - 11:11
    a così poco tempo dall'inizio
    del mandato del Presidente Trump,
  • 11:11 - 11:14
    a contrastare l'iniziativa portante
    della sua politica,
  • 11:14 - 11:16
    così come non era stata
    pronta a contrastare
  • 11:16 - 11:19
    l'internamento nippo-giapponese
    sotto Franklin Delano Roosevelt.
  • 11:19 - 11:22
    A volte bisogna solo correre il rischio.
  • 11:22 - 11:25
    Ma è così doloroso quando si perde.
  • 11:25 - 11:27
    Ed essere pazienti è davvero difficile.
  • 11:27 - 11:29
    Ma questo mi ricorda la seconda lezione.
  • 11:29 - 11:31
    Anche se la rivendicazione
    arriva più tardi,
  • 11:31 - 11:34
    mi sono reso conto di quanto
    sia importante lottare ora,
  • 11:34 - 11:38
    perché può ispirare e istruire.
  • 11:38 - 11:43
    Avevo letto un articolo di Ann Coulter
    sul divieto d'ingresso dei musulmani.
  • 11:43 - 11:44
    Diceva così:
  • 11:44 - 11:48
    "A opporsi a Trump
    è un americano di prima generazione,
  • 11:48 - 11:49
    Neal Katyal.
  • 11:49 - 11:52
    Sono molti i cittadini di decima
    generazione che odiano l'America.
  • 11:52 - 11:56
    Non potevate trovarne uno che dicesse
    che dovremmo far collassare il Paese
  • 11:56 - 11:58
    attraverso l'immigrazione di massa?"
  • 11:58 - 12:00
    Ed è stato allora che l'emozione,
  • 12:00 - 12:03
    che è una maledizione
    per un'argomentazione valida,
  • 12:03 - 12:04
    è diventata importante per me.
  • 12:04 - 12:09
    Ci è voluta la carica emotiva
    fuori dal tribunale per farmici rientrare.
  • 12:09 - 12:14
    Quando ho letto le parole
    della Coulter, ero arrabbiato.
  • 12:14 - 12:15
    Non accetto l'idea
  • 12:15 - 12:18
    che essere un americano
    di prima generazione
  • 12:18 - 12:20
    mi renda inadatto al mio compito.
  • 12:20 - 12:21
    Non accetto l'idea
  • 12:21 - 12:25
    che l'immigrazione su larga scala
    farebbe collassare questo Paese,
  • 12:25 - 12:30
    quando invece dovremmo riconoscere
    che è proprio ciò su cui è costruito.
  • 12:30 - 12:31
    Leggendo quell'articolo,
  • 12:31 - 12:34
    mi sono tornate alla mente
    tante cose del mio passato.
  • 12:34 - 12:35
    Ho ripensato a mio padre,
  • 12:35 - 12:38
    che arrivò negli Stati Uniti
    dall'India con 8 dollari
  • 12:38 - 12:42
    e non sapeva se doveva usare
    il bagno per i neri o per i bianchi.
  • 12:42 - 12:45
    Ho ripensato alla sua prima
    offerta di lavoro, in un mattatoio.
  • 12:45 - 12:47
    Non è un bel lavoro per un induista.
  • 12:47 - 12:51
    Ho ripensato a quando ci siamo trasferiti
    in un quartiere di Chicago,
  • 12:51 - 12:54
    dove c'era un'altra famiglia indiana.
  • 12:54 - 12:56
    Sul loro prato c'era una croce bruciata,
  • 12:56 - 12:58
    perché i razzisti non sono molti bravi
  • 12:58 - 13:01
    a distinguere gli indiani
    dagli afroamericani.
  • 13:01 - 13:04
    E ho ripensato a tutte le lettere d'odio
    ricevute durante il caso Guantanamo,
  • 13:04 - 13:06
    perché sostenevo i musulmani.
  • 13:06 - 13:10
    I razzisti non sono bravi nemmeno
    a distinguere gli induisti dai musulmani.
  • 13:10 - 13:15
    Ann Coulter pensava che essere figlio
    di un immigrato fosse una debolezza.
  • 13:15 - 13:19
    Si sbagliava di grosso.
  • 13:19 - 13:20
    È il mio punto di forza,
  • 13:20 - 13:25
    perché sapevo esattamente
    cosa dovesse rappresentare l'America.
  • 13:25 - 13:27
    Sapevo che in America,
  • 13:27 - 13:32
    io, il figlio di un uomo
    che arrivò qui con 8 dollari in tasca,
  • 13:32 - 13:35
    potevo andare davanti
    alla Corte Suprema degli Stati Uniti
  • 13:35 - 13:37
    a rappresentare
    uno straniero odiato da tutti,
  • 13:37 - 13:39
    come l'autista di Osama Bin Laden,
  • 13:39 - 13:40
    e vincere.
  • 13:40 - 13:42
    E mi sono reso conto
  • 13:42 - 13:44
    che, anche se avevo perso il caso,
  • 13:44 - 13:47
    avevo ragione sul divieto
    d'ingresso dei musulmani.
  • 13:47 - 13:49
    Indipendentemente dalla sentenza,
  • 13:49 - 13:53
    il fatto che gli immigrati fortificano
    questo Paese è innegabile.
  • 13:53 - 13:54
    Infatti, sotto molti aspetti,
  • 13:54 - 13:57
    sono gli immigrati
    quelli che più amano questo Paese.
  • 13:57 - 13:59
    E quando ho letto
    le parole di Ann Coulter,
  • 13:59 - 14:02
    mi sono venute in mente
    le gloriose parole della Costituzione.
  • 14:02 - 14:04
    Il Primo Emendamento.
  • 14:04 - 14:06
    "Il Congresso non promulgherà alcuna legge
  • 14:06 - 14:08
    che riconosca ufficialmente
    una religione".
  • 14:08 - 14:10
    Ho pensato al nostro credo nazionale,
  • 14:10 - 14:12
    "E pluribus unum",
  • 14:12 - 14:14
    "Da molti uno soltanto".
  • 14:14 - 14:16
    E, soprattutto, ho capito
  • 14:16 - 14:20
    che si perde una discussione
    solo quando si rinuncia.
  • 14:20 - 14:23
    Così, ho preso parte
    al processo intentato dal Congresso
  • 14:23 - 14:26
    che contestava l'idea del Presidente Trump
  • 14:26 - 14:29
    di aggiungere al censimento
    una domanda sulla cittadinanza.
  • 14:29 - 14:31
    Era una decisione che avrebbe avuto
    grandi ripercussioni.
  • 14:31 - 14:33
    Fu un caso molto difficile.
  • 14:33 - 14:35
    Quasi tutti pensavano che avremmo perso.
  • 14:35 - 14:37
    E invece abbiamo vinto.
  • 14:37 - 14:38
    Cinque voti contro quattro.
  • 14:38 - 14:40
    In pratica, la Corte Suprema disse
  • 14:40 - 14:45
    che Trump e il suo segretario
    di gabinetto avevano mentito.
  • 14:45 - 14:47
    Quindi, mi sono rimesso in piedi
    e mi sono unito alla lotta,
  • 14:47 - 14:51
    e spero che, a modo vostro,
    anche voi facciate lo stesso.
  • 14:51 - 14:52
    Mi rimetto in piedi,
  • 14:52 - 14:56
    perché credo che le buone argomentazioni,
    alla fine, vincano sempre.
  • 14:56 - 14:58
    La traiettoria della giustizia è ampia
  • 14:58 - 15:00
    e spesso cambia direzione, lentamente,
  • 15:00 - 15:03
    ma cambia solo nella direzione
    in cui la guidiamo.
  • 15:03 - 15:08
    Ho imparato che il punto
    non è vincere ogni discussione,
  • 15:08 - 15:11
    Il punto è come rialzarsi quando si perde.
  • 15:11 - 15:12
    Perché a lungo andare,
  • 15:12 - 15:15
    le buone argomentazioni vincono.
  • 15:15 - 15:17
    Se formuli un'argomentazione valida,
  • 15:17 - 15:19
    questa sopravvivrà a tutto, anche a te,
  • 15:19 - 15:21
    si diffonderà
  • 15:21 - 15:24
    e raggiungerà le generazioni future.
  • 15:24 - 15:26
    Ed è per questo che è così importante.
  • 15:26 - 15:30
    Non vi sto spiegando come vincere
    le discussioni solo per il gusto di farlo.
  • 15:30 - 15:32
    Non è un gioco.
  • 15:32 - 15:36
    Vi sto spiegando tutto questo
    perché anche se non avrete la meglio ora,
  • 15:36 - 15:38
    se portate avanti
    un'argomentazione valida,
  • 15:38 - 15:40
    la Storia vi darà ragione.
  • 15:40 - 15:43
    Ripenso tutti i giorni
    a quell'insegnante di recitazione.
  • 15:43 - 15:48
    E mi rendo conto che la mano che tenevo
    era la mano della giustizia.
  • 15:48 - 15:51
    Anche voi, un giorno,
    vedrete quella mano tendersi verso di voi.
  • 15:51 - 15:54
    Sarete voi a decidere se respingerla
  • 15:54 - 15:56
    o afferrarla.
  • 15:56 - 15:59
    Grazie mille per avermi ascoltato.
Title:
Come vincere una discussione (alla Corte Suprema degli Stati Uniti o in qualunque altro luogo)
Speaker:
Neal Katyal
Description:

L'avvocato della Corte Suprema Neal Katyal dice che il segreto per vincere una discussione non è una retorica sfarzosa o un'oratoria elegante - ci vuole più di questo. Raccontandoci dei casi più influenti che ha portato davanti alla Corte Suprema, Katyal ci svela perché gli elementi vincenti per persuadere e avere la meglio in una discussione siano l'empatia, i legami umani e la fiducia nel potere delle proprie idee. Come afferma: "Il punto non è come vincere ogni discussione. Il punto è come rialzarsi quando si perde".

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Video Language:
English
Team:
closed TED
Project:
TEDTalks
Duration:
16:12

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