Il figlio di un padre difficile.
-
0:01 - 0:03Questa è una fotografia
-
0:03 - 0:05di un uomo che per molti anni
-
0:05 - 0:09ho pensato di uccidere.
-
0:09 - 0:12Questo è mio padre,
-
0:12 - 0:16Clinton George "Bageye" Grant.
-
0:16 - 0:18Lo chiamano Bageye perché ha
-
0:18 - 0:22delle borse permanenti sotto gli occhi.
-
0:22 - 0:25A 10 anni, insieme ai miei fratelli,
-
0:25 - 0:29progettavo di grattare via il veleno
-
0:29 - 0:33dalla carta moschicida nel suo caffè,
-
0:33 - 0:35macinare del vetro e spargerlo
-
0:35 - 0:38sulla sua colazione,
-
0:38 - 0:40allentare la moquette sulle scale
-
0:40 - 0:43per farlo inciampare
e rompersi l'osso del collo. -
0:43 - 0:45Ma, il giorno fatidico, riusciva sempre
-
0:45 - 0:47a evitare quello scalino,
-
0:47 - 0:49e usciva sempre di scena
-
0:49 - 0:51dopo appena un sorso di caffè
-
0:51 - 0:54o un boccone di cibo.
-
0:54 - 0:55E quindi per molti anni
-
0:55 - 0:57ho temuto che mio padre morisse
-
0:57 - 0:59prima di avere
la possibilità di ucciderlo. -
0:59 - 1:04(Risate)
-
1:04 - 1:07Fino a quando mia madre
non gli chiese di andarsene -
1:07 - 1:08e non tornare mai più,
-
1:08 - 1:13Bageye era stato un orco spaventoso.
-
1:13 - 1:16Era costantemente sull'orlo della rabbia,
-
1:16 - 1:20uguale a me, come potete vedere.
-
1:20 - 1:23Lavorava di notte
alla Vauxhall Motors di Luton -
1:23 - 1:26e pretendeva silenzio assoluto in casa,
-
1:26 - 1:29cosicché quando tornavamo da scuola
-
1:29 - 1:31alle 15.30, ci rannicchiavamo insieme
-
1:31 - 1:34davanti la TV, e come degli scassinatori,
-
1:34 - 1:37giocherellavamo con la manopola
del volume -
1:37 - 1:40della TV fino a quando
non si sentiva quasi niente. -
1:40 - 1:42E a volte, in quei momenti,
-
1:42 - 1:44così tanti "Shhh", così tanti "Shhh"
-
1:44 - 1:46per tutta la casa
-
1:46 - 1:48che immaginavo fossimo come
-
1:48 - 1:52la ciurma tedesca di un sottomarino
-
1:52 - 1:54che avanzava furtivo ai bordi dell'oceano,
-
1:54 - 1:56mentre su, in superficie,
-
1:56 - 2:00il sottomarino inglese Bageye
pattugliava la zona, -
2:00 - 2:02pronto a sganciare carichi mortali
-
2:02 - 2:06al primo suono di disturbo.
-
2:06 - 2:09Quindi quella era la lezione,
-
2:09 - 2:10"Non attirare attenzione su di te
-
2:10 - 2:12né in casa né fuori casa".
-
2:12 - 2:15Forse è una lezione da immigrato.
-
2:15 - 2:18Dovevamo restare fuori dal radar,
-
2:18 - 2:20quindi, in realtà
non c'era alcuna comunicazione -
2:20 - 2:23tra Bageye e noi
e noi e Bageye, -
2:23 - 2:26e il rumore che aspettavamo con più ansia,
-
2:26 - 2:27sapete quando sei piccolo e aspetti
-
2:27 - 2:31che papà torni a casa e tutti siano felici
-
2:31 - 2:32e aspetti il suono della porta
che si apre. -
2:32 - 2:34Ecco il rumore che noi aspettavamo
-
2:34 - 2:36era il clic della porta che si chiudeva,
-
2:36 - 2:40che significava che era andato via
e non sarebbe tornato. -
2:40 - 2:44Quindi per tre decenni,
-
2:44 - 2:47non ho mai posato gli occhi su mio padre,
né lui su di me. -
2:47 - 2:49Non ci siamo mai parlati per tre decenni,
-
2:49 - 2:50e poi, un paio d'anni fa, ho deciso
-
2:50 - 2:55di metterlo sotto i riflettori.
-
2:55 - 2:57"Sei sorvegliato.
-
2:57 - 2:58Sul serio, lo sei.
-
2:58 - 3:00Sei sorvegliato".
-
3:00 - 3:03Questo era il suo mantra per noi,
i suoi figli. -
3:03 - 3:05Ce lo ripeteva in continuazione.
-
3:05 - 3:08Ed erano gli anni '70, era Luton,
-
3:08 - 3:10dove lui lavorava alla Vauxhall Motors,
-
3:10 - 3:11e lui era giamaicano.
-
3:11 - 3:12E quel che voleva dire era
-
3:12 - 3:15che come figlio
di un immigrato giamaicano -
3:15 - 3:16eri sorvegliato
-
3:16 - 3:18per vedere che strada prendevi,
per vedere -
3:18 - 3:22se ti conformavi allo stereotipo
della nazione ospitante, -
3:22 - 3:25ovvero quello di un incapace,
scansafatiche, -
3:25 - 3:27destinato a una vita di criminalità.
-
3:27 - 3:29Sei sorvegliato,
-
3:29 - 3:33quindi smentisci le loro previsioni.
-
3:33 - 3:38Per questo, Bageye e i suoi amici,
-
3:38 - 3:39perlopiù giamaicani,
-
3:39 - 3:43esibivano una sorta
di "bella figura" giamaicana: -
3:43 - 3:46mostra al mondo il tuo lato migliore,
-
3:46 - 3:48fai vedere al mondo il profilo migliore.
-
3:48 - 3:50Se avete visto alcune immagini
-
3:50 - 3:52della gente dei Caraibi arrivata
-
3:52 - 3:54negli anni '40 e '50,
-
3:54 - 3:55avrete notato che molti degli uomini
-
3:55 - 3:57indossavano cappelli di feltro.
-
3:57 - 4:01Ora, in Giamaica non era tradizione
indossare cappelli di feltro. -
4:01 - 4:03L'hanno inventata in occasione
del loro arrivo qui. -
4:03 - 4:05Volevano dare un'immagine
di sé secondo -
4:05 - 4:08come volevano essere visti,
-
4:08 - 4:09cosicché il loro aspetto
-
4:09 - 4:12e i nomi che si erano dati
-
4:12 - 4:14li definivano.
-
4:14 - 4:19Quindi Bageye è pelato
e ha le borse sotto gli occhi. -
4:19 - 4:23Tidy Boots è molto schizzinoso
in tema di scarpe. -
4:23 - 4:26Anxious è sempre ansioso.
-
4:26 - 4:29Clock ha un braccio più lungo dell'altro.
-
4:29 - 4:32(Risate)
-
4:32 - 4:36E il mio preferito in assoluto
era il tipo che chiamavano Summerwear. -
4:36 - 4:37Quando Summerwear arrivò in questo paese
-
4:37 - 4:40dalla Giamaica negli anni '60, insisteva
-
4:40 - 4:42a indossare dei completi estivi leggeri,
-
4:42 - 4:44a prescindere dal tempo,
-
4:44 - 4:45e mentre facevo
ricerche sulle loro vite, -
4:45 - 4:48ho chiesto a mia madre:
"Che fine ha fatto Summerwear?" -
4:48 - 4:53E lei disse: "Ha preso il raffreddore
ed è morto". (Risate) -
4:53 - 4:55Ma uomini come Summerwear
-
4:55 - 4:56ci hanno insegnato
l'importanza dello stile. -
4:56 - 4:58Forse esageravano il proprio
-
4:58 - 5:01perché pensavano
di non essere considerati -
5:01 - 5:03del tutto civilizzati,
-
5:03 - 5:06e hanno trasferito
quell'atteggiamento generazionale -
5:06 - 5:09o "ansia" su di noi,
la generazione successiva, -
5:09 - 5:11al punto che mentre crescevo,
-
5:11 - 5:13se al telegiornale o per radio
-
5:13 - 5:15davano la notizia di un uomo di colore
-
5:15 - 5:17che aveva commesso un crimine -
-
5:17 - 5:20una rapina, un omicidio, un furto -
-
5:20 - 5:24sussultavamo assieme ai nostri genitori,
-
5:24 - 5:27perché stavano tradendo la nostra schiera.
-
5:27 - 5:28Non rappresenti solo te stesso.
-
5:28 - 5:30Rappresenti il gruppo,
-
5:30 - 5:34ed era una cosa orribile
con cui scendere a patti, -
5:34 - 5:37perché forse saresti stato
-
5:37 - 5:41visto sotto la stessa luce.
-
5:41 - 5:44Quindi era a quello che bisognava opporsi.
-
5:44 - 5:49Nostro padre e molti dei suoi colleghi
-
5:49 - 5:52sembravano in qualche modo
trasmettere ma non ricevere. -
5:52 - 5:54Erano fatti per trasmettere
senza ricevere. -
5:54 - 5:57Dovevamo stare in silenzio.
-
5:57 - 5:59Quando nostro padre ci parlava,
-
5:59 - 6:01lo faceva dal pulpito della mente.
-
6:01 - 6:03Si aggrappavano alla certezza
nella convinzione -
6:03 - 6:07che il dubbio li avrebbe messi
in pericolo. -
6:07 - 6:11Ma quando lavoro a casa
-
6:11 - 6:15e scrivo, dopo una giornata a scrivere,
corro al piano di sotto -
6:15 - 6:18e mi esalta parlare
di Marcus Garvey o Bob Marley -
6:18 - 6:21e le parole mi volano via
dalla bocca come farfalle, -
6:21 - 6:23e sono talmente eccitato
che i miei figli mi fermano, -
6:23 - 6:27e dicono: "Papà, non importa a nessuno".
-
6:27 - 6:31(Risate)
-
6:31 - 6:33Ma in realtà a loro importa.
-
6:33 - 6:34Si mettono in comunicazione.
-
6:34 - 6:37In qualche modo trovano
una strada fino a te. -
6:37 - 6:41Determinano la loro vita
secondo i racconti della tua, -
6:41 - 6:45come io ho fatto con mio padre
e mia madre, forse, -
6:45 - 6:47e forse anche Bageye con suo padre.
-
6:47 - 6:49E questo mi è diventato più chiaro
-
6:49 - 6:52mentre esaminavo la sua vita
-
6:52 - 6:55e capivo, come dicono loro,
-
6:55 - 6:56come dicono i nativi americani:
-
6:56 - 6:58"Non criticare un uomo
finché non avrai camminato -
6:58 - 7:00nei suoi mocassini".
-
7:00 - 7:03Ma rievocando la sua vita, era facile
-
7:03 - 7:06e molto semplice immaginare
-
7:06 - 7:09una vita caraibica in Inghilterra
negli anni '70 -
7:09 - 7:14con ciotole di frutta di plastica,
-
7:14 - 7:17pannelli in polistirene al soffitto,
-
7:17 - 7:20divani costantemente coperti
-
7:20 - 7:23dai teloni trasparente in cui
sono stati consegnati. -
7:23 - 7:25Ma la cosa più difficile
da attraversare -
7:25 - 7:26è il panorama emotivo
-
7:26 - 7:28tra le generazioni,
-
7:28 - 7:33e il vecchio proverbio secondo cui
con l'età arriva la saggezza -
7:33 - 7:35è falso.
-
7:35 - 7:39Con l'età arriva
una patina di rispettabilità -
7:39 - 7:42e di scomode verità.
-
7:42 - 7:45Ma una cosa vera era che i miei genitori,
-
7:45 - 7:47mia madre, e mio padre sono andati avanti,
-
7:47 - 7:50non si fidavano dello stato
per la mia istruzione. -
7:50 - 7:52Sentite il mio accento.
-
7:52 - 7:57Decisero di mandarmi
a una scuola privata, -
7:57 - 7:58ma mio padre lavorava a Vauxhall Motors.
-
7:58 - 8:02È difficile pagare una scuola privata
-
8:02 - 8:05e sfamare un esercito di figli
-
8:05 - 8:07Ricordo quando andai a scuola
-
8:07 - 8:09per l'esame d'ingresso, e mio padre disse
-
8:09 - 8:13al prete - era una scuola cattolica -
-
8:13 - 8:17che voleva una migliore "heducazione"
per il ragazzo, -
8:17 - 8:20ma poi, lui, mio padre
-
8:20 - 8:22non era mai riuscito
a passare l'esame d'igiene, -
8:22 - 8:25figuriamoci i test d'ingresso.
-
8:25 - 8:27Ma per finanziare la mia istruzione
-
8:27 - 8:30dovette fare operazioni rischiose,
-
8:30 - 8:33cosi mio padre finanziò i miei studi
-
8:33 - 8:36vendendo beni illeciti
nel retro della sua auto -
8:36 - 8:38e fu ancora piu difficile perché
-
8:38 - 8:40quell'auto non era sua.
-
8:40 - 8:42Mio padre voleva un'auto come quella,
-
8:42 - 8:44ma aveva una Mini malconcia,
-
8:44 - 8:48e essendo un giamaicano immigrato
in questo paese, -
8:48 - 8:51non ha mai avuto la patente,
-
8:51 - 8:54non ha mai avuto l'assicurazione
o il bollo o le revisioni. -
8:54 - 8:56Pensava, "So come si guida;
-
8:56 - 8:59a che mi serve la convalida dello stato?"
-
8:59 - 9:02Ma diventava un problema quando
ci fermava la polizia, -
9:02 - 9:04e la polizia ci fermava spesso,
-
9:04 - 9:05e rimanevo impressionato dal modo
-
9:05 - 9:07in cui mio padre trattava con loro.
-
9:07 - 9:10Promuoveva il poliziotto sul posto,
-
9:10 - 9:14così il connestabile Bloggs diventava
detective ispettore Bloggs -
9:14 - 9:15nel corso della conversazione
-
9:15 - 9:17e ci faceva segno di andare via, allegro.
-
9:17 - 9:19Mio padre esibiva quello che in Giamaica
-
9:19 - 9:23chiamavano "fare lo scemo
per fregare il sapiente". -
9:23 - 9:26Ma dava anche l'idea
-
9:26 - 9:28che in realtà era lui a essere deprezzato
-
9:28 - 9:30o sminuito dal poliziotto -
-
9:30 - 9:32a dieci anni, io vedevo questo -
-
9:32 - 9:35ma c'era anche un'ambivalenza
nei confronti dell'autorità. -
9:35 - 9:36Quindi da una parte,
-
9:36 - 9:38si prendeva gioco dell'autorità,
-
9:38 - 9:40ma dall'altra, c'era deferenza
-
9:40 - 9:42nei confronti dell'autorità,
-
9:42 - 9:44e questi dei Caraibi
-
9:44 - 9:48obbedivano in tutto e per tutto
all'autorità, -
9:48 - 9:51e questo colpisce molto, è molto strano,
-
9:51 - 9:54perché i migranti sono persone
molto coraggiose. -
9:54 - 9:56Lasciamo le loro case.
Mio padre e mia madre -
9:56 - 10:00hanno lasciato la Giamaica
e hanno percorso più di 6000 km, -
10:00 - 10:04eppure il viaggio li rendeva bambini.
-
10:04 - 10:06Erano timidi,
-
10:06 - 10:07e a un certo punto
lungo il percorso, -
10:07 - 10:09l'ordine naturale veniva ribaltato.
-
10:09 - 10:13I figli diventavano
genitori per i genitori. -
10:15 - 10:17I caraibici vennero in questo paese
con un programma quinquennale: -
10:17 - 10:19avrebbero lavorato, un po' di soldi,
poi via di nuovo, -
10:19 - 10:22ma i cinque anni divennero10, i 10, 15,
-
10:22 - 10:24e prima che tu te ne accorga,
stai cambiando la carta da parati, -
10:24 - 10:28e a quel punto,
sai che sei qui per restare. -
10:28 - 10:30Anche se c'è ancora quella sorta
di temporarietà -
10:30 - 10:33che i nostri genitori sentivano
nello stare qui, -
10:33 - 10:37ma noi figli sapevamo
che il dado era tratto. -
10:37 - 10:40Penso che ci fosse la sensazione
-
10:40 - 10:45che non sarebbero riusciti
a mantenere gli ideali -
10:45 - 10:47della vita che si aspettavano.
-
10:47 - 10:49La realtà era molto diversa.
-
10:49 - 10:51E inoltre, era vero della realtà
-
10:51 - 10:53di cercare di educarmi.
-
10:53 - 10:57Dopo aver avviato il processo,
mio padre non proseguì. -
10:57 - 10:59Educarmi spettò a mia madre,
-
10:59 - 11:02e come direbbe George Lamming,
-
11:02 - 11:06è mia madre che mi ha fatto da padre.
-
11:06 - 11:08Anche in sua assenza,
rimaneva il vecchio mantra: -
11:08 - 11:10Sei sorvegliato.
-
11:10 - 11:13Ma una vigilanza così intensa
può portare all'ansia, -
11:13 - 11:15al punto che anni dopo,
quando stavo indagando -
11:15 - 11:17perché a così tanti neri
-
11:17 - 11:19fosse diagnosticata la schizzofrenia,
-
11:19 - 11:21sei volte in più della norma,
-
11:21 - 11:25non mi sorprese sentire
lo psichiatra dire: -
11:25 - 11:29"I neri sono istruiti nella paranoia".
-
11:29 - 11:33E mi chiedo che ne penserebbe Bageye.
-
11:33 - 11:35Ora anch'io ho un figlio di dieci anni,
-
11:35 - 11:38e ho spostato l'attenzione su Bageye
-
11:38 - 11:40e sono andato a cercarlo.
-
11:40 - 11:43Era di nuovo a Luton,
aveva adesso 82 anni, -
11:43 - 11:47e non lo vedevo da più di trenta,
-
11:47 - 11:49e quando ha aperto la porta,
-
11:49 - 11:52ho visto quest'uomo minuscolo
con gli occhi vivaci, sorridenti, -
11:52 - 11:55sorrideva, e non l'avevo mai visto
sorridere. -
11:55 - 11:58Ne sono rimasto sconcertato.
-
11:58 - 12:01Ma ci siamo seduti,
c'era un amico dei Caraibi con lui, -
12:01 - 12:03facevano discorsi sui vecchi tempi,
-
12:03 - 12:06e mio padre mi guardava,
-
12:06 - 12:08e mi guardava come se avessi potuto
-
12:08 - 12:11sparire per miracolo com'ero apparso.
-
12:11 - 12:13Sii rivolse all'amico, e gli disse:
-
12:13 - 12:16"Questo ragazzo e io abbiamo
una profonda connessione, -
12:16 - 12:19profonda, profonda connessione."
-
12:19 - 12:21Ma io non l'ho mai sentita.
-
12:21 - 12:24Se c'era un battito, era molto debole
-
12:24 - 12:26o quasi inesistente.
-
12:26 - 12:28E durante quella riunione
quasi mi sembrava -
12:28 - 12:33di fare un provino
come figlio di mio padre. -
12:33 - 12:35Quando è uscito il libro,
-
12:35 - 12:37ha avuto buone recensioni
sui giornali nazionali, -
12:37 - 12:40ma il giornale preferito a Luton
non è il The Guardian, -
12:40 - 12:42è il Luton News,
-
12:42 - 12:46e il titolone del Luton News
per il libro era: -
12:46 - 12:51"Il libro che potrebbe sanare
32 anni di contrasti." -
12:51 - 12:54E ho capito che poteva anche rappresentare
-
12:54 - 12:56il contrasto tra una generazione
e la successiva, -
12:56 - 13:00tra persone come me
e la generazione di mio padre, -
13:00 - 13:03ma nella vita caraibica non c'è
una tradizione -
13:03 - 13:05di diari o biografie.
-
13:05 - 13:09Era tradizione che non si parlasse
dei propri affari in pubblico. -
13:09 - 13:13Ma mi è piaciuto quel titolo,
e ho pensato che, sì, -
13:13 - 13:15c'è la possibilità che questo
-
13:15 - 13:20aprirà conversazioni
che non abbiamo mai avuto prima. -
13:20 - 13:24Chiuderà il gap generazionale, forse.
-
13:24 - 13:26Potrebbe essere uno strumento
di riparazione. -
13:26 - 13:29E ho persino iniziato a sentire
che questo libro -
13:29 - 13:32potrebbe essere percepito
da mio padre -
13:32 - 13:36come un atto di devozione filiale.
-
13:36 - 13:39Povero, sciocco illuso.
-
13:39 - 13:43Bageye fu ferito da quel
che percepiva come -
13:43 - 13:46la messa in mostra dei suoi difetti.
-
13:46 - 13:49Fu ferito dal mio tradimento,
-
13:49 - 13:51e andò ai giornali il giorno dopo
-
13:51 - 13:53e chiese il diritto di replica,
-
13:53 - 13:55e l'ottenne con il titolo,
-
13:55 - 13:58"La rivincita di Bageye".
-
13:58 - 14:01Era un racconto lampante
del mio tradimento. -
14:01 - 14:04Non ero suo figlio.
-
14:04 - 14:06Riconosceva nella sua mente
che il suo buon nome -
14:06 - 14:08era stato trascinato nel fango,
e non poteva permetterlo. -
14:08 - 14:11Doveva ristabilire la propria dignità,
e lo fece, -
14:11 - 14:13e all'inizio, anche se ero deluso,
-
14:13 - 14:15ammirai quella presa di posizione.
-
14:15 - 14:18Aveva ancora del fuoco
a ribollire nelle vene, -
14:18 - 14:22anche a 82 anni.
-
14:22 - 14:24E se significava che saremmo ritornati
-
14:24 - 14:28a 30 anni di silenzio,
-
14:28 - 14:34mio padre direbbe, "Se è così, è così".
-
14:34 - 14:37I Giamaicani vi diranno
che non esistono i fatti, -
14:37 - 14:39solo versioni diverse.
-
14:39 - 14:41Tutti ci raccontiamo
la versione della storia -
14:41 - 14:44con cui conviviamo meglio.
-
14:44 - 14:47Ogni generazione costruisce
un edificio -
14:47 - 14:49che è riluttante o a volte incapace
-
14:49 - 14:51di smontare,
-
14:51 - 14:55ma scrivendo,
la mia versione della storia -
14:55 - 14:57iniziò a cambiare,
-
14:57 - 15:01e fu separata da me.
-
15:01 - 15:04Ho perso l'odio per mio padre.
-
15:04 - 15:08Non volevo più che morisse
o ucciderlo, -
15:08 - 15:12e mi sentii libero,
-
15:12 - 15:17molto più libero di quanto
mi fossi mai sentito prima. -
15:17 - 15:19E mi chiedo se quel senso di libertà
-
15:19 - 15:22si potrebbe trasferire su di lui.
-
15:24 - 15:29In quel reincontrarsi iniziale,
-
15:29 - 15:31fui colpito dall'idea che avevo
-
15:31 - 15:34pochissime foto di me stesso
-
15:34 - 15:37da bambino piccolo.
-
15:37 - 15:39Questa è una mia foto,
-
15:39 - 15:41a nove mesi.
-
15:41 - 15:43Nella foto originale,
-
15:43 - 15:46sono in braccio a mio padre, Bageye,
-
15:46 - 15:48ma quando i miei si sono separati,
mia madre -
15:48 - 15:51l'ha estromesso da ogni aspetto
della nostra vita. -
15:51 - 15:55Ha preso un paio di forbici
e l'ha tagliato da ogni foto, -
15:55 - 15:59e per anni, mi sono detto
la verità di questa foto -
15:59 - 16:02è che sei solo,
-
16:02 - 16:05non hai appoggi.
-
16:05 - 16:07Ma c'è un altro modo di guardarla.
-
16:07 - 16:09Questa è una foto con il potenziale
-
16:09 - 16:12per una riunificazione,
-
16:12 - 16:15il potenziale di riunirmi a mio padre,
-
16:15 - 16:19e nel mio desiderio di essere sorretto
da mio padre, -
16:19 - 16:21l'ho esposto alla luce.
-
16:21 - 16:24Ho avuto la prima riunificazione,
-
16:24 - 16:27sono stati momenti molto goffi e tesi,
-
16:27 - 16:28e per alleggerire la tensione,
-
16:28 - 16:31abbiamo deciso di fare due passi.
-
16:31 - 16:33E mentre camminavamo,
mi ha colpito -
16:33 - 16:35il fatto che ero tornato
a essere quel bambino -
16:35 - 16:39anche se ora ero più alto di mio padre.
-
16:39 - 16:41Ero quasi trenta centimentri più alto.
-
16:41 - 16:44Era ancora lui l'uomo grande,
-
16:44 - 16:49e cercavo di tenere il passo con lui.
-
16:49 - 16:50E mi accorsi che stava camminando
-
16:50 - 16:53come se fosse ancora sorvegliato,
-
16:53 - 16:56ma ammiravo il suo passo.
-
16:56 - 16:58Camminava come un uomo
-
16:58 - 17:01della parte perdente alle finali
-
17:01 - 17:05che sale a prendere
la medaglia di consolazione. -
17:05 - 17:09C'era dignità nella sconfitta.
-
17:09 - 17:11Grazie.
-
17:11 - 17:12(Applausi)
- Title:
- Il figlio di un padre difficile.
- Speaker:
- Colin Grant
- Description:
-
Colin Grant ha passato tutta la vita a navigare il paesaggio emozionale tra il mondo di suo padre e il proprio. Nato in Inghilterra da genitori giamaicani, Grant riesuma storia di esperienze condivise con la sua comunità immigrata, e riflette su come ha trovato la capacità di perdonare un padre che l'ha rifiutato.
- Video Language:
- English
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 17:25
Anna Cristiana Minoli approved Italian subtitles for How our stories cross over | ||
Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for How our stories cross over | ||
Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for How our stories cross over | ||
Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for How our stories cross over | ||
Stefano Garzotto accepted Italian subtitles for How our stories cross over | ||
Stefano Garzotto edited Italian subtitles for How our stories cross over | ||
Stefano Garzotto edited Italian subtitles for How our stories cross over | ||
Mariafelicia Maione edited Italian subtitles for How our stories cross over |