Questo è il pulsante da premere per uscire dalla mente
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0:09 - 0:13[Video sottotitolato in italiano]
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0:22 - 0:27Un unico incontro del sangha
Il mondo è la nostra famiglia -
0:27 - 0:3024-28 marzo 2021
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0:34 - 0:39Questo è il vostro tasto 'ESC'
per uscire dalla mente -
0:39 - 0:4226 marzo 2021
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0:44 - 0:53"Carissimo Moojibaba, il mio cuore
straripa di gratitudine e di amore per te. -
0:53 - 1:00"Grazie, grazie, grazie,
per ciò che fai per tutta l'umanità, -
1:00 - 1:04"per il tuo amore infinito, la saggezza,
la pazienza, -
1:04 - 1:08"la gentilezza e la compassione".
La lettera è di Nick. -
1:08 - 1:15"Babaji ti prego, prendi il mio ego
e l'identificazione col corpo-mente, -
1:15 - 1:21"affinché non resti altro che te".
Nick, sì, ottimo. -
1:21 - 1:24Sono contento di vederti, Nick.
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1:30 - 1:32[Nick] Ciao Guruji.
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1:38 - 1:42[Mooji] Sì, che bello!
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1:42 - 1:46[Nick] Mio Signore!
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1:46 - 1:49[Mooji] Mio Signore!
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1:49 - 1:56"Babaji ti prego, prendi il mio ego
e l'identificazione col corpo-mente, -
1:56 - 2:01"perché non resti altro che te.
Anche ora, mentre scrivo, -
2:01 - 2:05"una parte di me scappa da te".
La conosco bene quella parte! -
2:05 - 2:09La conosciamo tutti quell'energia. Vero?
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2:09 - 2:15Qualcosa ti ha toccato il cuore,
ti chiama e conosci quella voce, -
2:15 - 2:19anche se ti sembra di non averla mai udita prima,
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2:19 - 2:26quando la senti dentro di te la riconosci,
perché non è separata: non è altro da te; -
2:26 - 2:32è come se ti chiamasse
la voce del tuo essere interiore. -
2:32 - 2:37Sì, tuttavia, qualcosa vuole scappare.
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2:43 - 2:49"Anche mentre scrivo questa lettera,
una parte di me scappa da te" -
2:49 - 2:55e continui dicendo: "Ti prego,
acchiappami, perché corro veloce!". -
2:55 - 2:58Sì, quella parte corre veloce:
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2:58 - 3:03devi saper riconoscere
la differenza tra la mente e il Sé. -
3:03 - 3:10L'entità che vive nella mente, il sé immaginario,
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3:10 - 3:14ne parla Sri Ramana nella frase che ho citato:
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3:14 - 3:21l'Io rimuove quell'io e resta se stesso,
ovvero, resta l' 'io sono' naturale. -
3:21 - 3:26Arriva lì, innanzitutto.
Quindi: "Ti prego acchiappami, -
3:26 - 3:30"perché sono un buon corridore
e non voglio scappare". -
3:30 - 3:34Ci sono tre tipi di corridori.
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3:34 - 3:46Il primo è tamasico: quando corre è pesante,
è molto lento, ma scappa comunque; -
3:46 - 3:49scappa per stare ovunque, ma non qui.
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3:49 - 3:58Poi, c'è il corridore rajasico:
corre, ha la velocità per scappare. -
3:58 - 4:04Infine, c'è il corridore satvico,
che è quello di cui parli tu, -
4:04 - 4:11quello che, in realtà, vuole restare;
corre, ma spera di essere fermato. -
4:11 - 4:18Solo il corridore satvico vuole essere fermato.
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4:18 - 4:25Ma c'è qualcos'altro, che non è un corridore
e che assiste alla corsa satvica. -
4:25 - 4:29Mi chiedo se riuscite a seguirmi, qui.
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4:29 - 4:38Se parliamo del corridore rajasico,
pieno di energia e impaziente di scattare, -
4:38 - 4:42oppure di quello tamasico,
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4:42 - 4:49molto pigro nel correre o fuggire altrove:
tu non sei nessuno dei due. -
4:49 - 4:55Però, c'è un corridore che guarda dietro di sé
come a dire: "Ti prego, prendimi! -
4:55 - 4:59"Le mie gambe corrono, ma il cuore vuol restare".
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4:59 - 5:04[Nick] Sì.
[Mooji] Sì, lui vuole stare fermo, -
5:04 - 5:09ma non riesce a controllare la propria agitazione:
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5:09 - 5:15come per un riflesso condizionato,
non appena la grazia chiama, -
5:15 - 5:18lui si accorge di stare già scappando.
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5:18 - 5:23Ce n'è un altro però,
qualcuno che non gareggia affatto -
5:23 - 5:30e in realtà, non può andare da nessuna parte:
quello è il tuo vero Sé. -
5:30 - 5:34E come facciamo a riconoscerlo?
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5:34 - 5:39È l'osservatore che guarda gli altri tre,
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5:39 - 5:43la sua energia è diversa e non è catturato da loro,
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5:43 - 5:53lui è lo spettatore e non appartiene
ad alcuna categoria: non gareggia proprio. -
5:53 - 5:59Era presente prima dell'inizio della gara,
durante e dopo la gara; -
5:59 - 6:04in lui non cambia nulla,
è sempre uguale a se stesso. -
6:10 - 6:12Tu lo conosci bene.
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6:16 - 6:21"Ti prego, acchiappami: corro veloce,
ma non voglio scappare. -
6:21 - 6:27"Piuttosto, vorrei invece,
che mi dissolvessi nella tua grazia acida -
6:27 - 6:31"e non restasse altro che te".
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6:31 - 6:36La grazia è acida solo per chi vuole correre via,
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6:36 - 6:42ma c'è anche chi corre fra le sue braccia
-
6:42 - 6:48e per lui la grazia non è acida,
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6:48 - 6:52non è neanche alcalina:
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6:52 - 6:56quella grazia e il Sé sono una cosa sola.
-
6:56 - 7:04Dunque, dobbiamo assumere tutti questi ruoli,
attraversare tutte queste fasi: -
7:04 - 7:13quella tamasica, di chi si oppone,
quella dell'eccitamento, della creatività, -
7:13 - 7:19quella in cui c'è attrazione per la verità,
ma al contempo si scappa quando... -
7:19 - 7:22Mandi un messaggio: "Verità vieni da me!",
-
7:22 - 7:26ma appena lei bussa al portone, scappi in giardino.
-
7:26 - 7:32Questo è il corridore satvico:
non vorrebbe, ma si ritrova a correre via. -
7:32 - 7:38A questo punto, direi che non sei nessuno
di questi personaggi: -
7:38 - 7:42sono solo le tue maschere, non sei nessuno di loro:
-
7:42 - 7:48sei lo spettatore che li osserva.
Mi segui ancora, se mi esprimo così? -
7:48 - 7:54Sì, la domanda è per tutti: siete ancora con me?
-
7:54 - 7:57Qualcosa osserva, ma al contempo,
-
7:57 - 8:03resta in giro qualche rimasuglio
della vecchia identità e della persona: -
8:03 - 8:08ci siamo abituati al suo odore
e quando lo senti, dici: -
8:08 - 8:12"Ti prego, prendimi" e altre cose del genere.
-
8:12 - 8:21Se non ti identifichi più con nessuno
dei tre 'guna' e nemmeno col 'turya', -
8:21 - 8:28cioè, neanche con ciò che è oltre le tre
caratteristiche energetiche della coscienza; -
8:28 - 8:33se non ti identifichi con nulla,
ti accorgi che puoi vedere tutto: -
8:33 - 8:36ciascuno di questi stadi può essere percepito.
-
8:36 - 8:41Non entrare in nessuna
di queste modalità successive; -
8:41 - 8:48le stai osservando,
e ciò da cui sorge lo stesso fatto di vederle, -
8:48 - 8:53ovvero la percezione stessa,
-
8:53 - 8:59ciò che percepisce la percezione...
Ora voglio rallentare un po'. -
9:02 - 9:11Qualcuno può forse, contestare il fatto
che anche qui, anche il più sottile... -
9:11 - 9:15Se dici: "Acchiappami, ti prego",
è solo per abitudine, -
9:15 - 9:21perché colui che acchiapperei,
poi dovrei trattenerlo io? -
9:21 - 9:28No, è meglio se lasci andare tutto
e quando lo fai senza trattenere, -
9:28 - 9:32ti accorgerai che sei completamente qui.
-
9:32 - 9:36Voglio dire, non attaccarti a una modalità,
-
9:36 - 9:43per quanto possa sembrarti promettente
o ti attragga irresistibilmente. -
9:43 - 9:53Persino nel satsang,
devi avere un tasto 'ESC', non è vero? -
9:53 - 10:02Sapete, non sono un asso del computer,
ma qualche volta mi capita di navigare, -
10:02 - 10:06e mi sono trovato su una pagina,
senza saperne uscire: -
10:06 - 10:11spingevo dei tasti, ma non succedeva proprio nulla;
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10:11 - 10:17non riuscivo a tornare alla pagina precedente,
c'era sempre quella sullo schermo! -
10:17 - 10:24In quel momento è entrata Krishnabai
e le ho chiesto come uscire. -
10:24 - 10:27Volevo buttare via il computer!
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10:27 - 10:33"Come si esce?" e lei mi ha mostrato
un tasto, dicendo: "ESC, tasto 'esci' ". -
10:33 - 10:40L'ho spinto e rieccomi al posto giusto!
Allora, dov'è il vostro tasto 'ESC' della mente? -
10:40 - 10:44Posso metterla così? Dov'è il vostro tasto 'esci',
-
10:44 - 10:49perché il tasto 'trappola'
è tutto quello che vi sorge dentro, -
10:49 - 10:53per riflesso lo raccogliete
e cominciate ad agire da lì. -
10:53 - 11:00Poi chiedete: "Mi aiuti a fermare questa cosa?
Mi sento smarrito e confuso", -
11:00 - 11:07cioè, qualcosa si è messo in moto,
è scattato un riflesso ed è arrivata l'identità, -
11:07 - 11:13siete stati riportati nella forma
e dovete cercare di tornare senza forma. -
11:13 - 11:16Cosa fare per uscirne? Questo è il punto.
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11:16 - 11:23Vi dico che quando succede questo,
ricordatevi che non c'è nulla da risolvere; -
11:23 - 11:28non c'è nulla da risolvere,
perché non succede realmente. -
11:28 - 11:33Restate lo spettatore privo di forma.
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11:33 - 11:39Se dovessi dire questo, e lo dico adesso,
riuscite a sentirne il potere? -
11:39 - 11:42Funziona subito: è il vostro tasto 'esci'!
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11:42 - 11:47Poi, quando ne siete fuori,
vi accorgete che ciò che siete qui, -
11:47 - 11:52non è mai stato davvero intrappolato.
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11:52 - 11:54Mi seguite?
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11:54 - 11:59Quando vi trovate in quella situazione,
sembra non ci sia altro, -
11:59 - 12:04ma quando ne uscite o entrate in uno stato diverso,
-
12:04 - 12:08potete guardare indietro e dire:
"Ma che roba era?". -
12:08 - 12:15Siete stati sotto ipnosi, per un po',
intrappolati nel traffico creato da voi -
12:15 - 12:18e chiedete: "Ti prego, aiutami a uscirne!",
-
12:18 - 12:24ma non è reale la situazione,
né colui che la subisce. -
12:29 - 12:33Potrei darvi questo semplice esercizio, dicendo:
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12:33 - 12:37il satsang finisce qui, ora verificate;
-
12:37 - 12:44verificate se è davvero così
e vedrete sparire questa vostra abitudine. -
12:44 - 12:52Osservatelo, non prendetelo sottogamba,
non fatene un altro aforismo, -
12:52 - 12:57un'altra bella frase. No, verificatelo nei fatti.
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12:57 - 13:01La prossima volta che arriva l'energia della mente
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13:01 - 13:09e pensate: "No, non so che fare, aiuto.
Om Nama Shivāya!". No, basta! -
13:09 - 13:14Viene e bussa forte alla porta
e pensate di essere in trappola, -
13:14 - 13:19ma questo 'sono in trappola'
è un sogno, non una realtà; -
13:19 - 13:22è il sogno di un falso io.
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13:22 - 13:28Quando ricordate: "Tasto 'esci' ",
-
13:28 - 13:34è il segnale di lasciare cadere tutto,
immediatamente. -
13:34 - 13:41Come nell'esercizio che vi ho dato:
se vedete che una cosa non è vera, -
13:41 - 13:47dichiarate ad alta voce: "Non è vero!", recidetela.
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13:47 - 13:54Se restiamo in una storia, è perché una parte
di noi crede in quel scenario. Mi seguite? -
13:54 - 14:00Qualcosa conserva ancora un po' di identità,
e tutto parte da lì, -
14:00 - 14:06c'è un'identità personale che mantiene
una relazione con quel tipo di gioco, -
14:06 - 14:13ecco perché si appiccica: potete interromperla
o reciderla? Desiderate uscirne? -
14:13 - 14:21Oppure pensate: "No, devo affrontarla:
è la mia vasāna, riuscirò a risolvere"? -
14:21 - 14:28Questo la fa durare,
perché ha il vostro sostegno e ci credete; -
14:28 - 14:32non è reale, ma credendoci ne fate una realtà
-
14:32 - 14:38e diventa un problema, ha origine proprio lì.
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14:38 - 14:45Potete fare una scelta,
ma non siamo abituati a farla. -
14:45 - 14:50Indico un modo semplice,
non serve che andiate da uno specialista, -
14:50 - 14:54o che facciate qualcosa per provare a distrarvi,
-
14:54 - 14:59perché se ci riuscite,
magari andando al cinema o altro, -
14:59 - 15:06è sempre lei a scegliere di farlo,
solo per ritardare o evitare qualcosa, -
15:06 - 15:12finché può, ma l'identità resta.
Perciò, vi dico che né l'identità, -
15:12 - 15:18né la cosa dalla quale si sente afflitta,
sono reali. -
15:18 - 15:26Se seguite il mio consiglio,
recidete tutto e vi svegliate di colpo: -
15:26 - 15:33scoprite che era solo un altro sogno,
un incubo, qualcosa a cui assistevate. -
15:33 - 15:39Dovete indagare e chiedervi:
"Voglio davvero lasciar andare questa cosa?", -
15:39 - 15:44perché forse ci provate ancora un po' di gusto.
Voi in quanto chi? -
15:44 - 15:52Siete sempre l' 'io sono' che si trova
al confine fra il sogno e la veglia; -
15:52 - 16:00siete ancora il Sé fondamentale,
ma vi si mischia un pizzico di indulgenza. -
16:00 - 16:05Più vedete chiaramente: "Io non sono questa cosa",
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16:05 - 16:08prima ve ne liberate.
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16:08 - 16:12A volte avviene in un istante: così!
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16:16 - 16:24Ti ho mostrato un modo semplicissimo,
ma devi fidarti e applicarlo. -
16:24 - 16:34Anche se ti sembra molto difficile,
perlomeno dichiara: "Proverò a farlo" -
16:34 - 16:40e non si tratta nemmeno di 'provare',
perché ci puoi riuscire. -
16:40 - 16:48Vedi, anche la tua debolezza è immaginaria:
lo sono tutte e sono mantenute dall'abitudine. -
16:48 - 16:53L'abitudine gioca,
ma non può farlo senza il tuo aiuto; -
16:53 - 16:59a un certo livello, la sostieni,
forse senza neanche accorgertene, -
16:59 - 17:07semplicemente perché le dai credito e questo basta.
-
17:07 - 17:10Posso dire un'altra cosa?
-
17:10 - 17:14Perché ritengo di potervi dire,
con molto amore e rispetto: -
17:14 - 17:20non è reale neanche colui che ci crede,
potete recidere anche lui. -
17:20 - 17:25Anche colui che ci crede è fenomenico,
-
17:25 - 17:31a questo stadio del vostro satsang, posso dirvelo?
-
17:31 - 17:37'Colui che ci crede' è un'altra forma che assumete;
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17:37 - 17:42nello spazio puro della consapevolezza senza forma,
-
17:42 - 17:46questo sé immaginato fa il suo gioco.
-
17:46 - 17:52Magari qualche mese fa, un anno fa,
non avrei potuto parlarvi così, -
17:52 - 17:58perché la vostra ricettività
non sarebbe ancora stata abbastanza sviluppata -
17:58 - 18:03da accoglierlo nel vostro cuore,
ma ora potete farlo -
18:03 - 18:07e riuscirete a trascendere
pure 'colui che ci crede'. -
18:07 - 18:14Costui ha dato credito a molte cose,
ma lui stesso non è reale. -
18:14 - 18:19Abbiamo eletto domicilio in numerosi stati,
numerose identità, -
18:19 - 18:25e queste ci perseguitano, prima o poi,
finiscono col turbare la nostra pace. -
18:25 - 18:32Inizialmente, sembrano seducenti:
tante cose danno il meglio di sé all'inizio, -
18:32 - 18:40ma quando ve le tenete a lungo,
iniziano a inacidirsi dentro di voi. -
18:40 - 18:49Voglio ricordarvi che la vostra vera essenza,
il vero essere, non è un sogno, né una fantasia. -
18:49 - 18:55E voglio anche di più:
che lo riconosciate in modo chiaro. -
18:55 - 19:02Questo non sarà un riconoscimento dualistico,
né una cosa che ne riconosce un'altra. -
19:02 - 19:05Non è la persona che riconosce Dio,
-
19:05 - 19:15ecco perché dico che la libertà
non è per la persona, bensì 'dalla' persona. -
19:15 - 19:19A volte, sento dire:
"Voglio andare oltre la persona!", -
19:19 - 19:22ma chi lo dice è ancora la persona.
-
19:22 - 19:26Comunque è anche questa una strada,
-
19:26 - 19:31Dio ne ha create tantissime da percorrere
nel gioco della vita, -
19:31 - 19:37e a volte, quando credete ancora
di essere il viaggiatore, dite: -
19:37 - 19:42"Io vorrei lasciare questa strada",
avete fede in quell' 'io', -
19:42 - 19:48solo che quell' 'io' è un livello,
e non è quello finale. -
19:48 - 19:53Man mano che progredite nella vostra scoperta,
-
19:53 - 19:59tutte le vostre identità precedenti
vengono annientate, dietro di voi. -
19:59 - 20:05Mi state seguendo? Trovate dure le mie parole?
-
20:05 - 20:10Adesso vi sto guardando tutti.
-
20:10 - 20:13In realtà, sono più che dolci,
-
20:13 - 20:18perché all'istante, è come se qualcosa
scendesse da cavallo: -
20:18 - 20:26lasciate che il cavallo galoppi,
ma voi fate in modo di scendere: siete qui. -
20:34 - 20:38Provando la sensazione di scendere dal cavallo,
-
20:38 - 20:42potreste accorgervi che il cavallo non era reale
-
20:42 - 20:47e non lo era neanche il cavaliere.
-
20:47 - 20:51Ma forse è ancora presto,
per ora gioite di essere scesi: -
20:51 - 20:55"Che bello!" e vi godete la pace.
-
21:00 - 21:04Tutti i problemi hanno origine dall'abitudine,
-
21:04 - 21:09sostenuta dal fatto che ci crediamo e dall'identità.
-
21:14 - 21:19Se tutto ciò che avete percepito
come un problema, fosse davvero reale, -
21:19 - 21:25oggi non sareste qui; non ci sareste,
-
21:25 - 21:31sareste spiaccicati sul soffitto
e dovremmo raschiarvi, grattarvi via da lì. -
21:31 - 21:38Voi lo avete trasceso e qualcuno chiede:
"Come faccio? Pare una grande impresa!". -
21:38 - 21:44Invece significa che qualcosa
sembrava ostacolarvi, l'avete tolto di mezzo -
21:44 - 21:48e ora siete oltre, non è più un problema.
-
21:48 - 21:52Ecco il significato di trascendere:
basta dire questo. -
21:55 - 22:03Bene, allora Nick, per favore...
-
22:03 - 22:13Alla mente servono molte parole e spiegazioni,
ma il cuore vede chiaramente: "Ah, ecco!". -
22:13 - 22:20Se pensate: "Cerco di capire
quello che dice Mooji: è molto difficile", -
22:20 - 22:25allora, vi siete di nuovo posizionati
nell'io sbagliato. -
22:25 - 22:31Sì. Tutti guardano ciò che affligge l'io,
ma nessuno esamina l'io stesso. -
22:31 - 22:37Tutti rivolgono l'attenzione
e si concentrano su ciò che affligge l'io, -
22:37 - 22:45i suoi malanni e le sue proiezioni,
ma nessuno esamina l'io in sé, -
22:45 - 22:56abbastanza da accorgersi che anch'esso
è sullo schermo dei fenomeni percepibili. -
22:56 - 23:00Capite?
-
23:00 - 23:06Il mio sangha però, lo deve fare,
e lo state facendo, -
23:06 - 23:14per cui, percepite sempre meglio
la vostra presenza e il vostro potere naturale. -
23:14 - 23:24Non è il potere di controllare:
è il potere di liberare. -
23:24 - 23:29Grazie Nick, ti voglio molto bene. Grazie.
-
23:29 - 23:33Ottimo, molto bene. Grazie.
-
23:39 - 23:43Copyright © 2021 Mooji Media Ltd.
Tutti i diritti riservati. -
23:43 - 23:49Nessun estratto di questa registrazione può essere
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- Title:
- Questo è il pulsante da premere per uscire dalla mente
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~
SATSANG DELLA SETTIMANA del 28 marzo 2021.Con questa semplice metafora del pulsante 'ESC', Mooji ci guida nell'autoindagine per portarci oltre l'identificazione con la mente, nella nostra libertà e gioia naturale.
“Anche qui in satsang, devi usare il pulsante 'ESC'. Ma qual è questo pulsante da premere per uscire dalla mente? Rimanere l'osservatore senza forma!
Quando ne esci, realizzi che ciò che sei non è mai stato intrappolato. Ne comprendi il potere?
Questa via che ti offro è davvero semplice, ma devi fidarti e seguirla”.
~ MoojiIl satsang si è svolto durante l'incontro di un unico sangha, a Monte Sahaja, in Portogallo, il 26 marzo 2021.
~
All'inizio di ogni settimana un nuovo brano tratto da un satsang, è reso disponibile se viene tradotto in italiano, sul sito Mooji TV:
https://mooji.tv/it/satsang-della-settimana/Per ricevere una notifica ogni volta che pubblichiamo un nuovo satsang della settimana, è possibile iscriversi sul sito di Mooji TV:
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https://mooji.tv/sahaja-express/#Mooji #satsang #spiritualità #advaita #nondualità #risveglio
- Video Language:
- English
- Duration:
- 23:51
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