Quattro storie che ci raccontiamo sulla morte
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0:00 - 0:02Ho una domanda:
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0:02 - 0:06chi in questa sala, ricorda la prima volta che si è reso conto
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0:06 - 0:09che siamo destinati a morire?
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0:09 - 0:12Io sì. Ero un ragazzino,
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0:12 - 0:15e mio nonno era appena morto,
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0:15 - 0:19ricordo che alcuni giorni dopo,
disteso sul letto di notte -
0:19 - 0:22cercavo di dare un senso
a quello che era successo. -
0:22 - 0:25Cosa significava che era morto?
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0:25 - 0:27Dove era andato?
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0:27 - 0:30Era come se un buco nella realtà si fosse aperto
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0:30 - 0:32e l'avesse risucchiato.
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0:32 - 0:35Quindi mi venne in mente una domanda
veramente scioccante: -
0:35 - 0:38se lui era morto,
poteva succedere anche a me? -
0:38 - 0:42Quel buco nella realtà poteva aprirsi
e risucchiare anche me? -
0:42 - 0:44Si sarebbe aperto sotto il mio letto
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0:44 - 0:47per risucchiarmi mentre dormivo?
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0:47 - 0:51Tutti i bambini prima o poi
diventano consapevoli della morte. -
0:51 - 0:53Ovviamente succede in modi differenti
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0:53 - 0:55e solitamente succede per gradi.
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0:55 - 0:58La nostra percezione della morte
si sviluppa man mano che cresciamo. -
0:58 - 1:01E se raggiungete i recessi bui
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1:01 - 1:03della vostra memoria,
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1:03 - 1:06ricorderete qualcosa di simile a quello che ho provato io
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1:06 - 1:09quando è morto mio nonno e mi sono reso conto
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1:09 - 1:11che poteva accadere anche a me,
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1:11 - 1:13quella sensazione che dietro ad ogni cosa
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1:13 - 1:17il vuoto sia in attesa.
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1:17 - 1:19E questo sviluppo nell'infanzia
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1:19 - 1:22riflette lo sviluppo della nostra specie.
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1:22 - 1:25Così come c'è stato in voi un momento dello sviluppo
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1:25 - 1:29come bambini, in cui la vostra idea di voi stessi e del tempo
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1:29 - 1:31è diventata abbastanza sofisticata
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1:31 - 1:35da farvi realizzare la vostra mortalità,
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1:35 - 1:38così ad un certo punto nell'evoluzione della nostra specie,
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1:38 - 1:41il senso del sé e del tempo di qualcuno dei primi uomini
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1:41 - 1:44è diventato abbastanza evoluto
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1:44 - 1:47da farli diventare i primi esseri umani a capire,
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1:47 - 1:50"Morirò".
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1:50 - 1:52Questa è, se volete, la nostra maledizione.
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1:52 - 1:56È il prezzo che paghiamo
per essere così maledettamente intelligenti. -
1:56 - 1:59Dobbiamo vivere nella consapevolezza
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1:59 - 2:01che la peggior cosa che ci possa accadere,
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2:01 - 2:03un giorno sicuramente succederà,
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2:03 - 2:04la fine di tutti i nostri progetti,
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2:04 - 2:08delle nostre speranze, dei nostri sogni,
del nostro mondo personale. -
2:08 - 2:11Viviamo tutti all'ombra della nostra personale
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2:11 - 2:13apocalisse.
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2:13 - 2:16Ed è spaventoso. Terrificante.
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2:16 - 2:18Così cerchiamo una via d'uscita.
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2:18 - 2:21Nel mio caso, all'età di cinque anni,
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2:21 - 2:24questo significava chiederlo alla mamma.
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2:24 - 2:27Quando per la prima volta chiesi
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2:27 - 2:29cosa accadesse quando si muore,
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2:29 - 2:31all'epoca gli adulti intorno a me
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2:31 - 2:34risposero con il tipico miscuglio anglosassone di disagio
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2:34 - 2:37e incerto spirito cristiano,
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2:37 - 2:39e la frase che ho sentito più spesso
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2:39 - 2:40era che il nonno
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2:40 - 2:43"era lassù e vegliava su di noi",
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2:43 - 2:46e se io fossi morto,
cosa che ovviamente non sarebbe successa, -
2:46 - 2:49allora anch'io sarei andato lassù,
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2:49 - 2:51cosa che ha reso la morte una sorta
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2:51 - 2:53di ascensore esistenziale.
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2:53 - 2:56Tutto questo non sembrava molto plausibile.
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2:56 - 2:59All'epoca guardavo un programma di informazione per bambini,
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2:59 - 3:02era l'epoca delle esplorazioni spaziali.
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3:02 - 3:04Era tutto uno sfrecciare di razzi nel cielo,
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3:04 - 3:07che andavano su fin nello spazio.
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3:07 - 3:09Ma nessuno degli astronauti che tornava
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3:09 - 3:12ha mai menzionato di aver incontrato mio nonno
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3:12 - 3:15o una qualsiasi delle persone morte.
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3:15 - 3:16Ma ero spaventato,
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3:16 - 3:18e l'idea di prendere questo ascensore esistenziale
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3:18 - 3:20e di vedere mio nonno
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3:20 - 3:21mi sembrava migliore dell'essere risucchiato
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3:21 - 3:24dal nulla mentre dormivo.
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3:24 - 3:27Così, nonostante tutto, ci credetti,
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3:27 - 3:29anche se non aveva molto senso.
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3:29 - 3:32Questo processo mentale che ho percorso
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3:32 - 3:34da bambino, e che ho percorso più volte da allora,
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3:34 - 3:36anche da adulto,
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3:36 - 3:38è il prodotto di quello che gli psicologi chiamano
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3:38 - 3:40un condizionamento.
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3:40 - 3:43Il condizionamento è ciò per cui
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3:43 - 3:45sbagliamo sistematicamente,
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3:45 - 3:48ciò per cui sbagliamo i calcoli, giudichiamo male,
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3:48 - 3:51distorciamo la realtà o vediamo quello che vogliamo vedere.
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3:51 - 3:53Il condizionamento di cui sto parlando
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3:53 - 3:55funziona così:
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3:55 - 3:57mettete qualcuno davanti al fatto
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3:57 - 3:59che siamo destinati a morire
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3:59 - 4:02e crederà a qualsiasi storia
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4:02 - 4:04che gli spiegherà che non è vero
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4:04 - 4:06anzi, che si può vivere per sempre,
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4:06 - 4:10anche se questo significa prendere l'ascensore esistenziale.
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4:10 - 4:14Possiamo vederlo
come il più grande condizionamento di tutti. -
4:14 - 4:17È stato dimostrato con oltre 400
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4:17 - 4:19studi empirici.
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4:19 - 4:22Sono studi creativi, ma semplici.
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4:22 - 4:23Funzionano così.
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4:23 - 4:25Si prendono due gruppi di persone
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4:25 - 4:28simili sotto tutti i punti di vista importanti,
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4:28 - 4:30e si ricorda a uno solo dei due gruppi
che siamo destinati a morire, -
4:30 - 4:33quindi si confrontano i loro comportamenti.
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4:33 - 4:37Così potrete osservare come la consapevolezza della mortalità
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4:37 - 4:41condiziona il comportamento.
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4:41 - 4:44Ogni volta si ottiene lo stesso risultato:
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4:44 - 4:47le persone consce della propria mortalità
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4:47 - 4:49sono più propense a credere alle storie
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4:49 - 4:51che dicono che si può sfuggire alla morte
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4:51 - 4:52e che si può vivere per sempre.
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4:52 - 4:55Ecco un esempio: uno studio recente
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4:55 - 4:57ha preso due gruppi di agnostici,
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4:57 - 4:59persone che sono indecise
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4:59 - 5:02in merito alle proprie credenze religiose.
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5:02 - 5:05Ad un gruppo è stato chiesto di pensare di essere morti.
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5:05 - 5:07All'altro gruppo è stato chiesto di pensare di
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5:07 - 5:09essere soli.
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5:09 - 5:11Quindi è stato loro chiesto nuovamente
il loro orientamento religioso. -
5:11 - 5:14Quelli ai quali era stato chiesto
di pensare di essere morti -
5:14 - 5:18avevano il doppio delle possibilità di esprimere fede
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5:18 - 5:19in Dio e in Gesù.
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5:19 - 5:21Il doppio delle probabilità.
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5:21 - 5:24Anche se all'inizio
erano tutti agnostici allo stesso modo. -
5:24 - 5:26Instillata in loro la paura della morte
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5:26 - 5:30sono corsi da Gesù.
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5:30 - 5:33Questo mostra che ricordare alle persone la morte
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5:33 - 5:36le condiziona a credere, malgrado le prove,
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5:36 - 5:38e funziona, non solo per la religione,
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5:38 - 5:41ma anche per ogni sistema di credenze
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5:41 - 5:44che promette una qualche forma di immortalità,
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5:44 - 5:46sia che si tratti di diventare famoso
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5:46 - 5:47o di avere figli
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5:47 - 5:49o anche il nazionalismo,
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5:49 - 5:52che promette di continuare a vivere
come parte del grande tutto. -
5:52 - 5:54Questo è il condizionamento che ha formato
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5:54 - 5:57il corso della storia dell'umanità.
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5:57 - 5:59La teoria dietro questo condizionamento
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5:59 - 6:01in oltre 400 studi
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6:01 - 6:03è chiamata la teoria della gestione del terrore,
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6:03 - 6:06e l'idea è semplice. È proprio questa.
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6:06 - 6:08Sviluppiamo la nostra visione del mondo
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6:08 - 6:10cioè, le storie che raccontiamo a noi stessi
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6:10 - 6:13sul mondo e sul nostro posto in esso,
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6:13 - 6:15per aiutarci a gestire
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6:15 - 6:18il terrore della morte.
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6:18 - 6:20Queste storie di immortalità
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6:20 - 6:23hanno migliaia di differenti manifestazioni
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6:23 - 6:27ma credo che dietro l'apparente diversità
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6:27 - 6:29ci siano in realtà quattro forme base
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6:29 - 6:33che queste storie di immortalità possono assumere.
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6:33 - 6:35Possiamo vedere come si ripetono
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6:35 - 6:38nella storia, con poche varianti
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6:38 - 6:41che riflettono il lessico del tempo.
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6:41 - 6:43Adesso introdurrò brevemente queste quattro
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6:43 - 6:45forme base di storie dell'immortalità,
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6:45 - 6:47e voglio tentare di darvi una qualche ragione
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6:47 - 6:49del modo in cui sono tramandate in ogni cultura
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6:49 - 6:51o generazione
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6:51 - 6:53utilizzando il lessico dell'epoca.
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6:53 - 6:56La prima storia è la più semplice.
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6:56 - 6:58Vogliamo evitare la morte,
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6:58 - 7:00e il sogno di farlo nel proprio corpo
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7:00 - 7:02in questo mondo per sempre
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7:02 - 7:05è il primo tipo di semplicissima storia sull'immortalità,
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7:05 - 7:08è all'inizio può sembrare plausibile,
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7:08 - 7:12ma in realtà, quasi tutte le culture nella storia dell'umanità
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7:12 - 7:14hanno avuto un qualche mito o leggenda
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7:14 - 7:16su un elisir della vita o fontana della giovinezza
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7:16 - 7:19o su qualcosa che promette di mantenerci in vita
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7:19 - 7:22per sempre.
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7:22 - 7:24L'antico Egitto ha un mito di questo tipo,
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7:24 - 7:26l'antica Babilonia, l'antica India.
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7:26 - 7:29Attraverso la storia Europea,
li ritroviamo nel lavoro degli alchimisti, -
7:29 - 7:32e ovviamente, ci crediamo ancora oggi,
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7:32 - 7:35solo che ora usiamo questa storia utilizzando il vocabolario
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7:35 - 7:36della scienza.
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7:36 - 7:38Così cent'anni fa,
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7:38 - 7:40gli ormoni erano appena stati scoperti,
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7:40 - 7:41e le persone speravano che il trattamento ormonale
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7:41 - 7:44avrebbe curato l'invecchiamento e le malattie,
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7:44 - 7:47ora invece riponiamo le nostre speranze nelle cellule staminali,
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7:47 - 7:49l'ingegneria genetica, le nanotecnologie.
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7:49 - 7:53Ma l'idea che la scienza possa curare la morte
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7:53 - 7:56è solo un ulteriore capitolo nella storia
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7:56 - 7:58dell'elisir magico,
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7:58 - 8:02una storia vecchia quanto la civilizzazione.
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8:02 - 8:05Ma scommettere tutto sull'idea di trovare un elisir
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8:05 - 8:06e restare vivi per sempre
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8:06 - 8:08è una strategia rischiosa.
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8:08 - 8:10Quando rivolgiamo lo sguardo alla storia
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8:10 - 8:13tutti quelli che hanno cercato l'elisir nel passato,
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8:13 - 8:15hanno un'unica cosa in comune
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8:15 - 8:18sono tutti morti.
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8:18 - 8:21Quindi c'è bisogno di un piano di riserva,
ed è esattamente questo tipo di piano B -
8:21 - 8:25che offre il secondo tipo di immortalità,
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8:25 - 8:27ed è la resurrezione.
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8:27 - 8:29Tutto sta con l'idea che io sono questo corpo,
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8:29 - 8:31questo organismo fisico.
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8:31 - 8:33Accetto di dover morire
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8:33 - 8:35ma dice che, nonostante tutto,
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8:35 - 8:37risorgerò e potrò vivere ancora.
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8:37 - 8:40In altre parole, posso fare quel che ha fatto Gesù.
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8:40 - 8:42Gesù è morto, è rimasto tre giorni nella tomba,
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8:42 - 8:45è risorto ed è tornato a vivere.
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8:45 - 8:48L'idea che noi tutti possiamo risorgere e vivere ancora
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8:48 - 8:50è una credenza ortodossa, non solo per i Cristiani
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8:50 - 8:53ma anche per gli Ebrei e i Mussulmani.
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8:53 - 8:55Ma il nostro desiderio di credere a questa storia
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8:55 - 8:57è così profondamente radicato
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8:57 - 8:59che lo stiamo reinventando
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8:59 - 9:01per l'era della scienza
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9:01 - 9:04ad esempio, con la teoria crionica.
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9:04 - 9:05È la teoria secondo la quale al momento della morte,
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9:05 - 9:07si può essere congelati,
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9:07 - 9:10per essere scongelati nel momento in cui una tecnologia
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9:10 - 9:11sufficientemente avanzata,
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9:11 - 9:13consenta la riparazione, la rianimazione
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9:13 - 9:14e la resurrezione.
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9:14 - 9:17Alcune persone credono che un Dio onnipotente
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9:17 - 9:19ci farà risorgere a nuova vita,
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9:19 - 9:23mentre altre persone credono
che lo farà uno scienziato onnipotente. -
9:23 - 9:26Per altri l'intera idea della resurrezione,
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9:26 - 9:28dell'arrampicarsi fuori dalla tomba,
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9:28 - 9:30è fin troppo simile ad un brutto film di zombie.
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9:30 - 9:33Questi ritengono il corpo troppo caotico,
troppo inaffidabile -
9:33 - 9:35per garantire una vita eterna,
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9:35 - 9:39quindi ripongono le loro speranze nella terza opzione,
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9:39 - 9:41una storia dell'immortalità più spirituale,
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9:41 - 9:43l'idea che possiamo lasciarci indietro il nostro corpo
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9:43 - 9:45e continuare a vivere come anima.
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9:45 - 9:47La maggior parte delle persone sulla Terra
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9:47 - 9:49crede di avere un'anima,
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9:49 - 9:51e questa idea è centrale per molte religioni.
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9:51 - 9:54Benché nella sua forma attuale,
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9:54 - 9:56nella sua forma tradizionale,
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9:56 - 9:58l'idea dell'anima sia ancora molto popolare,
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9:58 - 9:59ciononostante la stiamo di nuovo
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9:59 - 10:01reinventando per l'era digitale,
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10:01 - 10:03ad esempio con l'idea
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10:03 - 10:05che si può lasciare il corpo
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10:05 - 10:07caricando la mente, l'essenza,
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10:07 - 10:09il vero sé, su un computer,
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10:09 - 10:14e così vivere come avatar nell'etere.
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10:14 - 10:16Ma naturalmente ci sono gli scettici che dicono
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10:16 - 10:18che se guardiamo le prove scientifiche,
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10:18 - 10:19in particolare le neuroscienze,
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10:19 - 10:21queste ci suggeriscono che la mente,
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10:21 - 10:23la nostra essenza, il vero io,
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10:23 - 10:25dipende molto da una determinata parte
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10:25 - 10:27del nostro corpo, e cioè, il cervello.
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10:27 - 10:30E così gli scettici possono trovare conforto
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10:30 - 10:32nel quarto tipo di storia di immortalità,
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10:32 - 10:34che è l'eredità,
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10:34 - 10:36l'idea che si può continuare a vivere
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10:36 - 10:38attraverso l'eco che si lascia nel mondo,
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10:38 - 10:41come il grande guerriero greco Achille,
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10:41 - 10:43che sacrificò la sua vita combattendo a Troia
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10:43 - 10:46così da conquistare fama immortale.
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10:46 - 10:48E la ricerca della fama è diffusa
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10:48 - 10:51e popolare come mai lo è stata,
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10:51 - 10:52e nella nostra epoca digitale,
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10:52 - 10:54è anche più facile da realizzare.
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10:54 - 10:56Non è necessario essere un grande guerriero come Achille
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10:56 - 10:58o un grande re o un eroe.
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10:58 - 11:03Tutto ciò che serve è una connessione Internet
e un gatto divertente. (Risate) -
11:03 - 11:05Ma alcune persone preferiscono lasciare una più tangibile,
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11:05 - 11:08eredità biologica - i bambini, per esempio.
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11:08 - 11:10A molti piace sperare di continuare a vivere
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11:10 - 11:12come parte di un qualche bene maggiore,
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11:12 - 11:14di una nazione, di una famiglia o di una tribù,
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11:14 - 11:17della loro eredità genetica.
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11:17 - 11:18Ma ancora una volta, ci sono gli scettici
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11:18 - 11:20che dubitano che il lascito
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11:20 - 11:22equivalga veramente all'immortalità.
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11:22 - 11:24Woody Allen, per esempio, che ha detto,
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11:24 - 11:27"Non voglio vivere nei cuori dei miei compatrioti.
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11:27 - 11:29Voglio vivere nel mio appartamento."
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11:29 - 11:31Così questi sono i quattro
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11:31 - 11:33tipi fondamentali di storie di immortalità,
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11:33 - 11:34e ho cercato soltanto di dare un quadro generale
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11:34 - 11:37di come queste siano state tramandate
di generazione in generazione -
11:37 - 11:38con solo lievi variazioni
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11:38 - 11:41per adattarle alla società del momento.
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11:41 - 11:44E il fatto che essi si ripresentano in modo
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11:44 - 11:47similare, ma in sistemi di convinzioni differenti,
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11:47 - 11:49suggerisce, credo,
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11:49 - 11:51che dovremmo essere scettici della verità
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11:51 - 11:55di una particolare versione di queste storie.
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11:55 - 11:57Il fatto che alcune persone credano
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11:57 - 12:00che un Dio Onnipotente li resusciterà per vivere ancora
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12:00 - 12:03e gli altri credono che lo farà uno scienziato onnipotente
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12:03 - 12:06suggerisce che nessuna di queste storia sia credibile
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12:06 - 12:09sulla forza dell'evidenza.
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12:09 - 12:11Piuttosto, crediamo in queste storie
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12:11 - 12:13perché siamo condizionati a crederci,
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12:13 - 12:15e siamo condizionati a crederci
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12:15 - 12:19perché siamo così spaventati dalla morte.
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12:19 - 12:21Quindi la domanda è:
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12:21 - 12:25siamo destinati a condurre una vita
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12:25 - 12:29modellata da paura e negazione,
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12:29 - 12:32o possiamo superare questo condizionamento?
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12:32 - 12:34Beh, il filosofo greco Epicuro
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12:34 - 12:36pensava che potessimo.
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12:36 - 12:39Egli sosteneva che la paura della morte è naturale,
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12:39 - 12:42ma non è razionale.
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12:42 - 12:45"La morte", ha detto, "è nulla per noi,
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12:45 - 12:47perché quando siamo qui, la morte non c'è
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12:47 - 12:51e quando la morte è qui, non ci siamo noi."
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12:51 - 12:53Questa citazione ricorre spesso, ma è difficile
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12:53 - 12:55cogliere fino in fondo, interiorizzare davvero,
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12:55 - 12:57perché questa idea di non esserci più
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12:57 - 13:00è così difficile da immaginare.
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13:00 - 13:02Così 2000 anni più tardi, un altro filosofo,
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13:02 - 13:05Ludwig Wittgenstein, la mise in questi termini:
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13:05 - 13:08"La morte non è un evento della vita:
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13:08 - 13:12noi non viviamo per sperimentare la morte.
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13:12 - 13:13E così," aggiunse,
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13:13 - 13:16"in questo senso, la vita non ha fine."
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13:16 - 13:19Così è stato naturale per me da bambino
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13:19 - 13:22aver paura di essere inghiottito dal vuoto,
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13:22 - 13:23ma non era razionale,
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13:23 - 13:25perché essere inghiottiti dal vuoto
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13:25 - 13:27è una cosa che nessuno di noi
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13:27 - 13:31sperimenterà mai dal vivo.
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13:31 - 13:33Non è facile superare questo condizionamento perché
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13:33 - 13:36la paura della morte è così profondamente radicata in noi,
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13:36 - 13:41eppure quando vediamo che la paura stessa non è razionale,
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13:41 - 13:43e quando portiamo allo scoperto
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13:43 - 13:46i modi in cui ci può inconsciamente condizionare,
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13:46 - 13:47possiamo almeno iniziare
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13:47 - 13:50a cercare di ridurre al minimo l'influenza che ha
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13:50 - 13:52sulle nostre vite.
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13:52 - 13:55Trovo che sia d'aiuto vedere la vita
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13:55 - 13:57come un libro:
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13:57 - 13:59proprio come un libro è delimitato dalle sue copertine,
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13:59 - 14:00di inizio e fine,
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14:00 - 14:04così le nostre vite sono delimitate da nascita e morte,
-
14:04 - 14:08e anche se un libro è limitato da inizio e fine,
-
14:08 - 14:10può comprendere paesaggi lontani,
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14:10 - 14:13figure esotiche, fantastiche avventure.
-
14:13 - 14:16E anche se un libro è limitato da inizio e fine,
-
14:16 - 14:18i caratteri all'interno di esso
-
14:18 - 14:21non hanno orizzonti.
-
14:21 - 14:24Sanno solo dei momenti
che compongono la loro storia, -
14:24 - 14:27anche quando il libro è chiuso.
-
14:27 - 14:29E così i personaggi di un libro
-
14:29 - 14:33non hanno paura di raggiungere l'ultima pagina.
-
14:33 - 14:35Long John Silver non ha paura che
-
14:35 - 14:38finiate la vosrta copia de "L'Isola del Tesoro".
-
14:38 - 14:39E così dovrebbe essere per noi.
-
14:39 - 14:42Immaginate il libro della vostra vita,
-
14:42 - 14:44le sue copertine, il suo inizio e la sua fine,
la vostra nascita e la vostra morte. -
14:44 - 14:47Potete conoscere solo i momenti in mezzo,
-
14:47 - 14:48i momenti che compongono la vostra vita.
-
14:48 - 14:50Non ha senso per voi aver paura
-
14:50 - 14:53di ciò che è al di fuori di quelle copertine,
-
14:53 - 14:54che sia prima della vostra nascita
-
14:54 - 14:56o dopo la vostra morte.
-
14:56 - 14:59E non vi preoccupate di quanto il libro è lungo,
-
14:59 - 15:02che si tratti di un fumetto o un poema epico.
-
15:02 - 15:04L'unica cosa che conta
-
15:04 - 15:07è che lo rendiate una bella storia.
-
15:07 - 15:09Grazie.
-
15:09 - 15:13(Applausi)
- Title:
- Quattro storie che ci raccontiamo sulla morte
- Speaker:
- Stephen Cave
- Description:
-
Il filosofo Stephen Cave inizia con una cupa ma convincente domanda: quando realizziamo per la prima volta che moriremo?
E ancora più interessante: perché gli essere umani così spesso si oppongono all'inevitabilità della morte? In questo monologo avvincente Cave esplora quattro racconti, comuni a tante culture, che ci raccontiamo "allo scopo di aiutarci ad affrontare la paura della morte". - Video Language:
- English
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 15:33
Anna Cristiana Minoli edited Italian subtitles for The 4 stories we tell ourselves about death | ||
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Debora Serrentino edited Italian subtitles for The 4 stories we tell ourselves about death | ||
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