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Theaster Gates: Collezionando | Art21 "Extended Play"

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    Avrei dovuto preparare
    qualcosa in più per voi, ragazzi.
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    È tutto un po'
    "insubordinato".
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    Sì, proprio lì su...
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    sulla stessa linea, proprio lì.
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    Ho questo profondo interesse
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    non solo per gli oggetti
    singoli, indipendenti,
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    ma per le intere collezioni di oggetti.
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    Credo di essere attratto
    dalle collezioni, in parte perché
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    esse costituiscono
    il modo in cui una persona,
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    o un'istituzione...
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    vedono il mondo.
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    Ed è come se fossero
    capsule del tempo, fatte di oggetti
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    che sono stati
    importanti per qualcuno.
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    E così spendo un sacco di tempo
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    cercando di scovare le diverse
    personalità all'interno delle collezioni.
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    E poi magari riuscire a capire
    in una collezione
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    perché quegli oggetti
    sono importanti.
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    La prima collezione che ho ottenuto
    è quella del Prairie Avenue Bookstore,
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    che era una libreria
    specializzata in storia dell'architettura,
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    nel centro di Chicago.
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    La seconda collezione che ho acquistato
    è stata quella della Dr. Wax.
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    Era un negozio di dischi
    all' Hyde Park,
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    che è una zona del lato sud di Chicago.
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    Non so quanti album siano...
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    6.000...
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    8.000...
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    Un sacco di album.
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    Come terze, le diapositive per Lanterna
    Magica dell'Università di Chicago.
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    Alle volte utilizzo i vetrini dipinti
    per spiegare la storia dell'arte.
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    Alle volte poi le includo
    come parte delle opere d'arte,
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    o diventano loro stesse opera d'arte...
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    come nel caso delle rivista "Jet".
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    Ho preso un fantastico corpus di riviste
    della Johnson Publishing.
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    Questa è la rivista "Jet".
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    Avevamo all'incira 12.000
    periodici non rilegati.
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    Sono stato un decennio a rilegarli e
    ad assegnare loro un codice colore.
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    È stimolante questa opera
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    perché fa scaturire domande
    sulla pittura monocroma.
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    Quando fanno da tavola monocromatica,
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    non hanno necessariamente
    funzione di archivio.
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    Ma, in effetti, quello che mi figuro è...
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    che la storia e i contenuti
    all'interno di questi volumi
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    siano in attesa delle persone
    che li riporteranno alla luce.
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    In quanto rivista,
    svolgeva il suo ruolo nel presente.
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    Non si stava cercando
    di creare un archivio.
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    Ma è così incredibile che questi
    volumi costituiscano gli anni '90.
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    Ed è uno spaccato particolare dell'
    esperienza afroamericana negli anni '90.
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    Mi sento davvero fortunato ad aver avuto
    la possibilità di metterli insieme
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    per poi presentarli di nuovo al mondo.
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    Proprio ora lavoriamo all'archiviazione
    di questo negozio di hardware.
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    Il negozio di hardware è, ancora,
    una specie di Dr. Wax.
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    Questo formidabile ragazzo, Ken,
    l'ha posseduto per 30 anni,
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    e stava andando in pensione.
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    Amavamo quel fabbricato,
    ma più di tutto la merce.
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    E così abbiamo comprato
    l'intero negozio di hardware.
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    In un quartiere mutevole,
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    una zona povera,
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    una zona dove un colosso come
    "Home Depot" avrebbe potuto trasferirsi.
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    cosa ci fai con
    l'eredità di Ken?
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    Come cataloghi il quotidiano?
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    Specialmente se i fenomeni del quotidiano
    sono in cambiamento...
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    È forse questo un altro modo
    di intercettare lo spazio nero?
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    Nero, non necessariamente
    perché riguarda le persone nere,
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    ma perché riguarda
    quelle dimenticate.
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    È uno spazio dove le cose
    hanno smesso di crescere.
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    Ed è forse anche
    come il vuoto.
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    Come le risorse che entrano
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    e poi non sai dove finiscano.
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    Spazio nero.
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    Come...
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    Spazio galattico.
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    Questo è ciò con cui sto lavorando.
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    Mi sto divertendo molto
    ad esaminare questi oggetti,
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    sia come oggetti scultorei,
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    sia come elementi che possono
    potenzialmente creare nuove sculture.
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    È la cosa,
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    ed è la cosa che crea la cosa.
Title:
Theaster Gates: Collezionando | Art21 "Extended Play"
Description:

Episodio #247: Dal suo studio di Chicago, Theaster Gates riflette sulle varie collezioni che ha acquisito e con le quali ha creato opere d'arte, compreso l'archivio della rivista Jet e l'inventario di un intero negozio di hardware. Oltre a servire come materiale di partenza per l'artista, la collezione fornisce spunti di riflessione su come una persona o un'istituzione vedono il mondo. "Sono come capule del tempo, fatte di cose che sono state importanti per qualcuno", dice lui.

La maggior parte delle collezioni provengono dagli immediati dintorni della sua Chigago's South Side (il lato sud di Chicago). "Come cataloghi il quotidiano, specialmente se i fenomeni del quotidiano stanno cambiando?" Gates domanda: "È questo forse un altro modo di intercettare lo spazio nero?".
I materiali fungono da archivio quando sono mostrati nel loro stato originale, ma possono anche essere amalgamati e trasformati in un quadro o in una scultura. "È la cosa, ed è la cosa che crea la cosa", dice l'artista.

Theaster Gates crea sculture con argilla, catrame ed edifici ristrutturati, trasformando la materia grezza del circondario urbano in contenitori radicalmente reimmaginati di opportunità per la comunità. Istituendo un circolo virtuoso tra arte raffinata e progresso sociale, Gates spoglia i dilapidati edifici dalle loro componenti, trasformando quegli elementi in sculture che fanno da vincoli o investimenti, e il cui ricavato viene usato per finanziare la riabilitazione di interi isolati della città. Molti dei lavori dell'artista evocano la sua identità afroamericana e la più ampia battaglia per i diritti civili, dalle sculture che incorporano idranti, agli eventi organizzati sul tema della "cucina soul" (cibo dell'anima), e alle performance corali dell'ensamble di musica sperimentale "Black Monks of Mississippi", guidato dallo stesso Gates.

Learn more about the artist at:
https://art21.org/artist/theaster-gates/

CREDITS | Producer: Ian Forster & Nick Ravich. Interview: Stanley Nelson. Editor: Morgan Riles. Camera: Brian Ashby, Damian Hennessey, Ben Kolak & Christoph Lerch. Sound: Alex Inglizian & Grant Tye. Artwork Courtesy: Theaster Gates, Regen Projects & White Cube. Music: Outrun, SANMI & Soft and Furious. Additional Footage Courtesy: White Cube. Photography Courtesy: Milwaukee Art Museum / John R. Glembin. Special Thanks: Kunsthaus Bregenz.

Art21 "Extended Play" is supported, in part, by the New York City Department of Cultural Affairs in partnership with the City Council; 21c Museum Hotel, and by individual contributors.

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Video Language:
English
Team:
Art21
Project:
"Extended Play" series
Duration:
04:48

Italian subtitles

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