Il combattimento fra polpi

È un mondo di lotte, se sei un polpo. Nel senso che più di un polpo nello stesso spazio significa spesso rissa. I nostri intrepidi neuroscienziati analizzano l'aggressione osservando il comportamento in lotta degli octopus, o octopodes, maculoides.

Greg Gage: Il polpo è un animale
alquanto strano

con comportamenti
incredibilmente complessi.

Ha il sistema nervoso più incredibile
tra tutti gli invertebrati.

Ha circa mezzo miliardo di neuroni

distribuiti su tutto il corpo,

così che due terzi dei neuroni
si trovano di fatto sui tentacoli.

Aggiungiamo cellule mimetiche,
propulsione a razzo

e becco affilato come un rasoio.

ed ecco il ritratto
di un predatore formidabile.

Aggiungete anche il fatto
che il polpo è un animale solitario

e improvvisamente,
ecco una vera lotta tra cefalopodi.

(Suono di gong)

[Neuroscienze fai-da-te]

Quasi tutti gli animali lottano:

per il cibo, il territorio,
l'accoppiamento.

Lo fa anche il polpo,
e conoscerne il comportamento in lotta

ci potrebbe fare capire meglio
queste affascinanti creature

e come interagiscono.

Il mio amico Ilya
ha osservato la tipica lotta

tra octopus bimaculoides.

Ilya Chugunov: quasi tutti pensano
che al plurale si dica "octopi",

ma non è corretto.

Il plurale in inglese
è "octopuses" o "octopodes"

se si vuole dire in greco.

GG: Quindi com'è questo esperimento?

IC: Prima di tutto, preparo l'area,
così è pronta,

Prendo una tanica di acqua
e la aero, agitandola.

A quanto pare, se l'acqua
è ben aerata, sono molto più attivi.

Questo dà ai polpi spazio per respirare.

Prendo il primo polpo.

"Bravo. Vieni, dai".

Lo metto dentro, accendo la GoPro,

metto dentro il secondo,
lo copro e lo lascio stare.

(Suono di gong)

[Regola 1: c'è sempre un aggressore]

C'è sempre un polpo
in difesa e uno che attacca.

Di solito è quello che occupa
più spazio, il più spaccone,

chiaramente l'aggressore,
quello che forse vincerà la lotta.

Il perdente si vede subito.

Viene spinto qua e là, si arriccia,
si nasconde in un angolo.

E molte volte, al contatto iniziale,

se uno dei due è troppo sulla difensiva,

il secondo va a stuzzicarlo,
gli afferra un tentacolo e ci prova:

"Ehi, vuoi combattere con me,
ti vuoi girare?

Ti va un po' di lotta?"

Così lo stuzzica e scappa via,
torna, stuzzica e scappa.

(Suono di gong)

[Regola 2: evitare il contatto visivo]

Quando i polpi si avvicinano
per iniziare il combattimento

non si mettono uno di fronte all'altro.

Si avvicinano di lato.

Il polpo in difesa cerca di dare
le spalle all'attaccante

fino al momento critico,
in cui sa di non poter evitare la lotta.

GG: Davvero, quello che aspetta
fino all'ultimo

è quello sulla difensiva.

(Suono di gong)

[Regola 3: sbandiera i tuoi colori]

In lotta i tentacoli dell'aggressore
si colorano rapidamente di nero

quando sta per iniziare a combattere.

(Suono di gong)

GG: Ooh, e via.

IC: Finalmente un po' di azione.

Pare che si siano avvistati.

GG: Sì. Quindi ecco che arriva,
si sta avvicinando, ma non direttamente.

IC: Già, sono quasi completamente opposti.

IC: E poi, via!

IC: Già. Entrano in contatto
e i tentacoli si scontrano.

(Musica di archi)

GG: Abbiamo iniziato a capire
il combattimento nei polpi.

E vi potreste chiedere:
"Ma perché è importante?"

Questo tipo di ricerche
basate sulla curiosità spesso portano

a intuizioni e a scoperte inaspettate.

Studiando gli animali
abbiamo imparato molto su di noi.

Dai calamari abbiamo imparato
come comunicano i nostri neuroni,

e il limulo ci ha insegnato
come funzionano i nostri occhi.

Quindi non è troppo affermare
che alcuni dei comportamenti

che vediamo negli octopus bimaculoides
siano simili ai nostri.