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L'insostenibile desiderio di cambiare | Giacomo Poretti | TEDxMilano

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    Buongiorno.
  • 0:07 - 0:09
    Buongiorno a tutti.
  • 0:10 - 0:14
    È sempre difficile lavorare
    prima di andare a mangiare, comunque.
  • 0:15 - 0:19
    Il leggio è perché non vado a memoria,
  • 0:19 - 0:26
    perché soffro di una grave forma
    di perdita di memoria breve, quindi...
  • 0:26 - 0:28
    L'acqua è perché ho una faringite
  • 0:28 - 0:31
    e probabilmente mi capiterà di tossire
    durante l'intervento.
  • 0:31 - 0:34
    Voi direte, ma perché
    non sei stato a casa?
  • 0:34 - 0:35
    (Risate)
  • 0:35 - 0:39
    Infatti ero a casa. Sono venuti lì,
    "Cazzo, Giacomo, sei il primo!".
  • 0:39 - 0:41
    "Porca puttana!" E sono arrivato adesso.
  • 0:41 - 0:43
    (Risate)
  • 0:43 - 0:46
    (Applausi)
  • 0:54 - 0:57
    Come si sia formato il linguaggio
  • 0:57 - 1:03
    è un mistero che ancora oggi la scienza
    non è riuscita a spiegare completamente.
  • 1:03 - 1:06
    Prudentemente si potrebbe solo balbettare
  • 1:06 - 1:13
    che il linguaggio è frutto di un oscuro
    e lungo lavorio di trasformazione
  • 1:13 - 1:18
    del substrato biochimico
    del sistema nervoso centrale
  • 1:18 - 1:22
    e di una complessa influenza
    culturale e sociale.
  • 1:23 - 1:26
    Ma se biologicamente si può dire poco,
  • 1:26 - 1:29
    invece con altrettanta sicurezza
  • 1:29 - 1:33
    la scienza è in grado di dimostrare
  • 1:33 - 1:38
    che la prima parola pronunciata
    da un essere umano è stata "cambiare".
  • 1:40 - 1:43
    Fin dalla loro prima comparsa sulla terra,
  • 1:43 - 1:46
    l'uomo e la donna
    sono sempre stati scontenti.
  • 1:46 - 1:50
    Si sono guardati intorno
    e hanno cominciato a criticare:
  • 1:51 - 1:53
    il sole potevano farlo un po' più rotondo,
  • 1:53 - 1:56
    il mare potevano farlo meno salato,
  • 1:56 - 1:58
    l'estate farla durare un po' di più,
  • 1:58 - 2:01
    la settimana poteva almeno
    avere tre domeniche.
  • 2:01 - 2:04
    E via lamentandosi, e via, via, via...
  • 2:04 - 2:07
    Non gli è mai andato bene niente.
  • 2:07 - 2:12
    Si può dire che l'uomo nasce scontento
    e con la smania di cambiare.
  • 2:12 - 2:15
    Cambiare, cambiare, cambiare, cambiare.
  • 2:15 - 2:20
    L'uomo e la donna, oltre che scontenti,
    sono sempre stati anche schizzinosi.
  • 2:21 - 2:25
    Pensate che non gli andava bene
    neppure il paradiso.
  • 2:25 - 2:29
    Uno dice: "Ah, però che culo!
    Vivete in paradiso!".
  • 2:30 - 2:33
    "Sì, è vero, " diceva, "però...
  • 2:34 - 2:37
    ...non siamo i proprietari..."
  • 2:37 - 2:38
    (Risate)
  • 2:39 - 2:41
    "Siamo solo in affitto."
  • 2:41 - 2:42
    (Risate)
  • 2:42 - 2:46
    "Sì, ho capito, in affitto,
    ma in paradiso, mica a Quarto Oggiaro."
  • 2:46 - 2:50
    "Sì, però... non puoi capire.
  • 2:50 - 2:54
    C'è il proprietario
    che è un tale rompiscatole:
  • 2:54 - 2:57
    e quella roba lì non toccarla,
    e quella frutta non mangiarla.
  • 2:57 - 3:00
    Scusa, mi affitti un giardino
    e piuttosto che farmele mangiare
  • 3:00 - 3:04
    preferisci farle marcire
    quelle quattro mele renette?
  • 3:04 - 3:07
    Dai, che sembrano i liguri
  • 3:07 - 3:09
    che ti affittano la casa
    e non c'è dentro niente!
  • 3:10 - 3:13
    E in più ti sigillano anche l'armadio.
  • 3:14 - 3:18
    Appena quello smidollato
    di mio marito lo assumono alla Apple,
  • 3:18 - 3:21
    questa casa con giardino
    da sfigati la compriamo,
  • 3:21 - 3:24
    e al posto delle mele
    ci mettiamo un bel barbecue, vedi tu!"
  • 3:26 - 3:27
    Poi la storia la sapete.
  • 3:28 - 3:31
    La Apple ha bloccato le assunzioni.
  • 3:31 - 3:33
    (Risate)
  • 3:33 - 3:34
    Il proprietario del giardino ha visto
  • 3:34 - 3:37
    che l'albero era spoglio
    e li ha sfrattati.
  • 3:38 - 3:40
    Come potete immaginare, da lì in avanti,
  • 3:40 - 3:44
    la storia dell'umanità è storia
    della sua scontentezza
  • 3:44 - 3:46
    e dell'anelito al cambiamento.
  • 3:46 - 3:49
    Come diceva il filosofo
    che amava andare in bicicletta,
  • 3:49 - 3:52
    "L'è tutto sbagliato,
    l'è tutto da rifare".
  • 3:52 - 3:56
    È tutto da cambiare. Ma tutto cosa?
  • 3:56 - 3:59
    Il tinello, la cucina,
    l'automobile, il luogo di vacanza,
  • 3:59 - 4:03
    la scuola del figlio,
    gli insegnanti del figlio,
  • 4:03 - 4:06
    la fidanzata dei figli,
    le tende del balcone, la colf.
  • 4:06 - 4:09
    Ma no, ma non vanno bene quelle dell'est,
    ci vogliono le filippine!
  • 4:09 - 4:12
    Ma cazzo non lo sai?
    Bisogna cambiare l'iPhone!
  • 4:12 - 4:15
    L'alimentazione!
    Cambiare i componenti del CDA!
  • 4:15 - 4:18
    Il mister sulla panchina, il centravanti,
  • 4:18 - 4:21
    la moglie del centravanti.
  • 4:21 - 4:24
    Il naso, le tette, il culo, gli zigomi!
  • 4:24 - 4:26
    (Applausi)
  • 4:29 - 4:32
    Cambiare la moglie
    o il marito all'occorrenza.
  • 4:32 - 4:34
    Mh, che libidine cambiare.
  • 4:35 - 4:40
    E da quando mi si è sviluppato l'udito
    che sento dire questo tipo di frasi:
  • 4:40 - 4:43
    "Se non cambi, ti mandiamo in collegio!".
  • 4:43 - 4:45
    Era mia mamma, scontenta
    dei miei voti a scuola.
  • 4:45 - 4:50
    "Se non cambia atteggiamento con me,
    in questa casa non ci mette più piede!"
  • 4:50 - 4:53
    Era mia mamma che ce l'aveva
    con la mamma di mio papà.
  • 4:53 - 4:56
    Mia nonna, la suocera.
  • 4:56 - 4:59
    "Se non cambi canale,
    questa faccia non la vedi più!"
  • 4:59 - 5:01
    Era la mamma che ce l'aveva con il papà
  • 5:01 - 5:04
    perché guardava sempre
    la Domenica Sportiva.
  • 5:04 - 5:08
    Io, papà e la nonna siamo sempre stati
    molto sensibili al cambiamento.
  • 5:08 - 5:10
    (Risate)
  • 5:10 - 5:11
    E nel contempo,
  • 5:11 - 5:15
    abbiamo sempre percepito il cambiamento
    come qualcosa di minaccioso.
  • 5:16 - 5:23
    È da quando era Presidente del Consiglio
    Amintore Fanfani, 1959,
  • 5:23 - 5:25
    io avevo tre anni,
  • 5:25 - 5:29
    che sento in televisione ogni settimana
    gli appelli dei politici al cambiamento,
  • 5:29 - 5:33
    la necessità e l'impegno congiunto
    di tutte le forze parlamentari
  • 5:33 - 5:36
    per l'attuazione delle grandi riforme.
  • 5:37 - 5:41
    Tutti invocano un cambiamento,
    tutti sentono la necessità di novità.
  • 5:41 - 5:43
    Il pianeta invoca un'inversione di rotta,
  • 5:43 - 5:45
    bisogna cambiare le abitudini alimentari,
  • 5:45 - 5:47
    bisogna cambiare lo stile di vita,
  • 5:47 - 5:50
    la richiesta sale,
    il fastidio si fa insostenibile.
  • 5:50 - 5:52
    Lo slogan è chiaro:
  • 5:52 - 5:55
    dalla moda all'ecologia,
    alla politica alla morale,
  • 5:55 - 5:57
    dai costumi alla filosofia,
  • 5:57 - 6:00
    dall'economia all'educazione
    bisogna cambiare!
  • 6:03 - 6:04
    Ma perché?
  • 6:06 - 6:11
    Perché il mondo è così scontento?
  • 6:11 - 6:14
    Perché la gente non è soddisfatta
    della propria vita?
  • 6:14 - 6:18
    Perché l'uomo è sempre deluso
    di quelle che possiede?
  • 6:20 - 6:25
    Ma cos'è, siamo dei romantici
    esistenzialisti che non sopportiamo
  • 6:25 - 6:26
    che le cose diventino vecchie?
  • 6:26 - 6:28
    Ci addolora la morte
  • 6:28 - 6:32
    e cerchiamo di rimuovere
    un evento naturale con una sostituzione?
  • 6:32 - 6:33
    Mah.
  • 6:34 - 6:35
    Comunque,
  • 6:35 - 6:39
    se c'è una cosa che non soffre
    di esistenzialismo e romanticismo,
  • 6:39 - 6:45
    è l'economia che, a ragione,
    è la vera scienza del cambiamento.
  • 6:45 - 6:48
    Si sono accorti
    che se un'auto era per sempre,
  • 6:48 - 6:51
    o una lavatrice fosse durata cent'anni,
  • 6:51 - 6:55
    dove li trovavano i dividendi
    da dare agli azionisti?
  • 6:55 - 6:57
    Allora compra un'altra lavatrice!
  • 6:57 - 7:01
    Anzi, cambia il modo di fare il bucato.
  • 7:01 - 7:02
    (Risate)
  • 7:02 - 7:06
    Rinnova la tua centrifuga,
    riforma il tuo spazio lavanderia.
  • 7:06 - 7:09
    Rivoluziona il lavaggio dei capi colorati.
  • 7:09 - 7:12
    Rottama quella cazzo di lavatrice!
  • 7:12 - 7:14
    (Risate)
  • 7:14 - 7:16
    (Applausi)
  • 7:21 - 7:23
    Rottamare.
  • 7:23 - 7:27
    Pensate, ti do dei soldi
    per farti cambiare.
  • 7:27 - 7:34
    Sino al colpo di genio del cambiamento:
    l'obsolescenza programmata.
  • 7:34 - 7:38
    Se non la vuoi cambiare tu la lavatrice,
    te la facciamo cambiare noi.
  • 7:38 - 7:40
    (Risate)
  • 7:40 - 7:42
    Anche la finanza
    non soffre di romanticherie.
  • 7:42 - 7:46
    Perfino il modo di concepire il risparmio
    ci hanno indotto a cambiare.
  • 7:46 - 7:51
    Una volta, una volta
    se risparmiavi eri virtuoso.
  • 7:51 - 7:53
    Te lo insegnavano
    fin da piccolo, alle elementari.
  • 7:53 - 7:55
    Ti regalavano il salvadanaio.
  • 7:55 - 7:58
    Ora se conservi i soldi son guai.
  • 7:58 - 8:00
    Spend your money, fai girare l'economia,
  • 8:00 - 8:02
    contribuisci ad innalzare
    l'indice dei consumi,
  • 8:02 - 8:05
    altrimenti sei un nemico della nazione.
  • 8:06 - 8:08
    Io me lo immagino,
    un giorno al telegiornale,
  • 8:08 - 8:11
    il conduttore è tutto triste
    che vien fuori e annuncia,
  • 8:11 - 8:13
    "Per domani il Presidente della Repubblica
  • 8:13 - 8:16
    ha indetto una giornata
    di lutto nazionale.
  • 8:16 - 8:20
    I consumi al dettaglio
    si sono ridotti dello 0,3%".
  • 8:21 - 8:25
    Ci telefonano tutti i giorni
    per ricordarci che dobbiamo cambiare.
  • 8:25 - 8:29
    Tu sei lì distratto, suona il telefono,
    come diceva prima quell'altro:
  • 8:29 - 8:31
    "Numero sconosciuto,
    ma magari è importante". Driiin.
  • 8:31 - 8:33
    "Salve,
  • 8:33 - 8:35
    parlo con il signor Giacomino Poretti?"
  • 8:35 - 8:36
    Tu ti incazzi e dici:
  • 8:36 - 8:40
    "Sì, ma è lei che si deve annunciare.
    Lei chi è? Con chi parlo io, scusi?".
  • 8:40 - 8:45
    E sei fregato: "Salve, Giacomino.
    Sono Marcello della Sghiberz".
  • 8:46 - 8:48
    "La Sghiberz? Ma che cos'è?"
  • 8:48 - 8:51
    "La società che le fornisce
    l'energia elettrica."
  • 8:51 - 8:53
    "Ah ah ah, ma guardi che io ho l'Enel!"
  • 8:53 - 8:56
    "Ma no, signor Giacomino,
    non si ricorda, ha cambiato sei mesi fa."
  • 8:56 - 8:58
    "Ma io non volevo cambiare,
  • 8:58 - 9:01
    mi avete rotto i coglioni tutti i giorni
    e alla fine ho ceduto!"
  • 9:02 - 9:04
    "Stia calmo, signor Giacomino,
  • 9:04 - 9:08
    la sto contattando per proporle
    il cambio del piano tariffario."
  • 9:09 - 9:11
    E a furia di telefonate,
  • 9:11 - 9:17
    di riviste patinate e di mobilità
    ed eserciti di influencer
  • 9:17 - 9:20
    che si fanno fotografare
    con la loro carta igienica preferita,
  • 9:22 - 9:23
    anche la nostra immagine
  • 9:23 - 9:26
    e le nostre abitudini
    si stanno modificando.
  • 9:26 - 9:32
    Gli abiti si cambiano una volta all'anno,
    le scarpe sono solo di plastica:
  • 9:32 - 9:34
    il cuoio è faticoso, è antiestetico.
  • 9:34 - 9:37
    Adesso spendi 200€ ogni sei mesi.
  • 9:37 - 9:39
    Una volta risuolavi ogni due anni e via.
  • 9:39 - 9:41
    Però adesso sei più figo,
  • 9:41 - 9:45
    perché le sneakers le porti
    anche con lo smoking, volendo.
  • 9:45 - 9:50
    Si cambiano le magliette della squadra
    di calcio ogni inizio campionato.
  • 9:51 - 9:54
    Eh, per forza, signor Poretti,
    se no il merchandising non tira.
  • 9:55 - 9:58
    E allora tu ti fai convincere
    e compri la maglia nuova,
  • 9:58 - 10:00
    altrimenti non ti comprano Lukaku.
  • 10:00 - 10:02
    (Risate)
  • 10:03 - 10:04
    Ma...
  • 10:04 - 10:06
    Ma non è che vendono i giocatori
  • 10:06 - 10:08
    solo per farvi comprare
    le magliette nuove?
  • 10:08 - 10:10
    (Risate)
  • 10:10 - 10:13
    (Applausi)
  • 10:19 - 10:23
    Ma dai, non affezionarti alla bandiera,
    il mondo è tutto un cambiamento!
  • 10:23 - 10:27
    Una volta il telefono
    te lo attaccavano al muro
  • 10:27 - 10:29
    e stava lì per anni, decenni,
  • 10:29 - 10:31
    e adesso ogni sei mesi
    esce il modello nuovo
  • 10:31 - 10:34
    e tu fai la coda di notte,
    fuori dal negozio,
  • 10:34 - 10:38
    per comprare la fotocamera
    da 24 milioni di pixel,
  • 10:38 - 10:41
    50 milioni di pixel,
  • 10:41 - 10:44
    poi ti fai un selfie
    e hai sempre la stessa faccia da pirla!
  • 10:44 - 10:45
    (Risate)
  • 10:45 - 10:47
    (Applausi)
  • 10:49 - 10:51
    Pixel più, pixel meno.
  • 10:52 - 10:56
    Si cambia anche l'auto!
    Ma non deve essere più di proprietà!
  • 10:56 - 10:57
    Ma sei scemo?
  • 10:57 - 11:01
    Fai l'affitto a lungo termine,
    così hai la macchina nuova ogni due anni.
  • 11:01 - 11:03
    Figata!
  • 11:03 - 11:06
    La bici non stare a comprarla,
    affittala ad ogni incrocio se vuoi!
  • 11:06 - 11:08
    Ma la casa al mare, ma sei uno sfigato!
  • 11:08 - 11:10
    Ma cosa la affitti un mese!
  • 11:10 - 11:13
    Ma vai su Airbnb,
    stai due giorni a Spotorno,
  • 11:13 - 11:15
    tre alla Bahamas, quattro
    a New York, sette a Londra.
  • 11:15 - 11:18
    Falli girare, 'sti cazzo
    di soldi, cambia, cambia!
  • 11:18 - 11:21
    Solo i cretini non cambiano mai opinione.
  • 11:21 - 11:24
    Ma porca puttana,
    va’ che son scemo allora.
  • 11:24 - 11:26
    Sono scemo veramente.
  • 11:28 - 11:30
    Ti senti tutto eccitato
    quando ti dicono così,
  • 11:30 - 11:32
    ti sembra di essere sopra ad un cavallo
  • 11:32 - 11:35
    che corre all'impazzata
    verso un futuro meraviglioso
  • 11:35 - 11:40
    fatto di sneakers nuove, lavatrici nuove,
    telefono con sette miliardi di pixel.
  • 11:42 - 11:45
    Ho paura che così si cambia
    per rimanere sempre gli stessi,
  • 11:47 - 11:50
    perché, dai, c'è una verità.
  • 11:51 - 11:53
    Non è mica facile cambiare per davvero.
  • 11:53 - 11:56
    Voglio dire, a parte
    le scarpe e il telefono,
  • 11:56 - 11:59
    è complicato cambiare,
  • 11:59 - 12:02
    perché alla fin fine
    cos'è che si vuole cambiare?
  • 12:03 - 12:08
    Le cose che non ci piacciono,
    le cose che ci danno veramente fastidio,
  • 12:08 - 12:10
    le cose che fanno stare male.
  • 12:10 - 12:14
    Forse vogliamo cambiare
    perché in fondo speriamo...
  • 12:14 - 12:18
    Boh, che avvenga un miracolo,
    che cambiare, invertire la rotta,
  • 12:19 - 12:21
    cambiare la direzione ci porti...
  • 12:23 - 12:24
    ...la felicità.
  • 12:25 - 12:28
    Perché in teoria
    si cambia per migliorare, o no?
  • 12:29 - 12:30
    Io, per esempio,
  • 12:31 - 12:34
    ho impiegato 35 anni a smettere di fumare.
  • 12:36 - 12:40
    Praticamente dal primo giorno
    che ho messo in bocca la prima sigaretta.
  • 12:41 - 12:42
    Il mio amico Lucio,
  • 12:42 - 12:45
    sono 20 anni che cambia
    dieta ogni settimana
  • 12:45 - 12:47
    nel tentativo di perdere 15 chili.
  • 12:47 - 12:53
    Michael Jackson ci ha provato
    per quasi 50 anni a diventare bianco.
  • 12:53 - 12:55
    La morte non l'ha accontentato.
  • 12:56 - 12:57
    Adesso,
  • 12:58 - 13:01
    adesso mi sono messo in testa
    di fare dieci piegamenti al giorno
  • 13:01 - 13:06
    e di fare i tre piani di scala,
    60 scalini, quando torno a casa.
  • 13:06 - 13:08
    Non è mica facile però, eh...
  • 13:08 - 13:10
    Dopo undici scalini sono in apnea
  • 13:10 - 13:12
    come se avessi corso
    la maratona di New York
  • 13:12 - 13:17
    e mi dico che il resto li farò domani
    e prendo l'ascensore.
  • 13:18 - 13:21
    Ma anche le cose più facili,
  • 13:21 - 13:26
    tipo non fare finire gli altri
    di parlare e urlargli,
  • 13:26 - 13:28
    "Ma te non hai capito niente!".
  • 13:28 - 13:30
    Cosa credete, che sia facile da cambiare?
  • 13:31 - 13:34
    O buttare la carta
    e la bottiglietta dal finestrino.
  • 13:34 - 13:37
    Credete che sia facile smettere, eh?
  • 13:39 - 13:42
    È difficile cambiare
    per davvero, molto difficile.
  • 13:42 - 13:45
    E poi, poi c'è il
    cambiamento ‘cambiamento’,
  • 13:46 - 13:50
    ma soprattutto cambiare per avere cosa?
  • 13:54 - 13:56
    Forse i cambiamenti che desideriamo di più
  • 13:56 - 14:02
    sono quelli che avvengono dentro al cuore,
    quelli che ti trasformano,
  • 14:03 - 14:05
    ma mi sa che noi, noi moderni
  • 14:06 - 14:09
    siamo dei dilettanti del cambiamento.
  • 14:09 - 14:10
    C'è gente
  • 14:12 - 14:15
    che non ha aspettato gli incentivi
    del governo per cambiare, no.
  • 14:15 - 14:20
    Come quel giovinastro fancazzista
  • 14:20 - 14:24
    che non perdeva un happy hour
    e un party ad Assisi.
  • 14:24 - 14:28
    Il papi miliardario,
    il Loro Piana dell'epoca potremmo dire,
  • 14:28 - 14:31
    ecco il giovinastro cambia radicalmente.
  • 14:31 - 14:34
    Molla tutti gli smoking,
    le scarpe e la grana del papi
  • 14:34 - 14:38
    e dal quel giorno
    si veste con un sacco di iuta.
  • 14:39 - 14:40
    Pazzo.
  • 14:41 - 14:43
    Pazzo, diremmo noi.
  • 14:43 - 14:46
    Dopo qualche mese
    5.000 rampolli della sua età
  • 14:46 - 14:50
    sono pronti a seguirlo
    vestiti di stracci come lui.
  • 14:52 - 14:55
    Ma cosa avranno visto
    che noi non riusciamo a vedere?
  • 14:56 - 15:00
    E quell'altro cazzone,
    sì, un cazzone, ricco,
  • 15:00 - 15:04
    mai lavorato un'ora in vita sua,
    passione per i duelli e la spada,
  • 15:04 - 15:05
    tombeur de femmes.
  • 15:05 - 15:12
    Pare che tra le sue amanti
    ci sia stata anche l'Infanta di Spagna.
  • 15:12 - 15:14
    Non si scrive ma si sa.
  • 15:14 - 15:16
    Un giorno va in guerra, così,
  • 15:16 - 15:20
    "Mi sono rotto i coglioni,
    sono annoiato, vado in guerra",
  • 15:20 - 15:23
    e una palla di cannone gli buca una gamba.
  • 15:23 - 15:25
    Costretto a letto per mesi
  • 15:25 - 15:29
    passa la convalescenza
    a leggere storie di cavalli e duelli.
  • 15:29 - 15:32
    L'ultimo libro che gli capita
    tra le mani è una storia dei santi.
  • 15:35 - 15:38
    Da quel giorno cambia radicalmente
  • 15:38 - 15:44
    e fonda un ordine che dopo sei secoli
    porterà un tale Francesco
  • 15:44 - 15:47
    sul suolo, sul soglio di Pietro.
  • 15:48 - 15:51
    Che cosa avrà letto in quel libro
    che non riusciamo a comprendere?
  • 15:53 - 15:56
    E quell'assassino che diventò tale
  • 15:56 - 15:59
    per non aver lasciato passare
    un passante sul marciapiede,
  • 15:59 - 16:02
    il quale dopo aver tolto
    la vita al suo nemico
  • 16:02 - 16:04
    cambiò radicalmente facendosi frate
  • 16:04 - 16:07
    e diventando uno dei protagonisti
    dei Promessi Sposi.
  • 16:07 - 16:11
    E ancora, quell'innominato
    che prima spargeva terrore e morte,
  • 16:11 - 16:13
    e poi si trasforma e cambia.
  • 16:13 - 16:17
    "Ah, ma questo non vale", direte voi.
  • 16:17 - 16:19
    È solo letteratura.
  • 16:19 - 16:22
    Vero, letteratura.
  • 16:22 - 16:24
    Buone intenzioni, nulla più.
  • 16:25 - 16:29
    E allora finisco rammentandovi da ultimo
  • 16:29 - 16:32
    quel tale che andava a cavallo,
    come noi probabilmente.
  • 16:33 - 16:36
    Ebbro, contento,
    convinto della sua verità,
  • 16:36 - 16:40
    inseguendo, incarcerando e uccidendo
    chi non la pensava come lui.
  • 16:40 - 16:45
    Un giorno, forse rincorrendo
    l'ultimo da giustiziare,
  • 16:45 - 16:48
    cade rovinosamente da cavallo.
  • 16:49 - 16:50
    Rimane cieco...
  • 16:50 - 16:52
    Scusate, ipovedente...
  • 16:54 - 16:57
    ...per tre giorni,
    e poi cambia radicalmente.
  • 16:57 - 17:00
    Si mette dalla parte
    di quelli che perseguitava.
  • 17:02 - 17:05
    Ma cosa gli sarà successo a cavallo?
  • 17:05 - 17:08
    Uno svarione? Un ictus?
  • 17:08 - 17:10
    Un calo di pressione?
  • 17:10 - 17:12
    Aveva forse bevuto troppo?
  • 17:13 - 17:18
    Un'allucinazione?
    Una crisi di depersonalizzazione?
  • 17:18 - 17:20
    Un delirio mistico-religioso?
  • 17:23 - 17:25
    Cosa avrà visto o sentito
    mentre andava a cavallo
  • 17:25 - 17:29
    che noi non riusciamo
    né a vedere né a sentire?
  • 17:30 - 17:35
    Io, al confronto, sono
    un dilettante del cambiamento.
  • 17:35 - 17:39
    Non potrei mai fare
    quello che hanno fatto loro.
  • 17:39 - 17:41
    Primo perché non so andare a cavallo.
  • 17:43 - 17:46
    Poi non ho mai avuto
    il papà ricco che vendeva le stoffe.
  • 17:46 - 17:48
    E poi la guerra a me
    m'ha sempre fatto paura,
  • 17:49 - 17:52
    mi ha sempre fatto cacare sotto,
    e quindi anche volendo,
  • 17:52 - 17:57
    nessun proiettile mi ha mai colpito,
    anche per errore -
  • 17:57 - 17:58
    che so, un cacciatore -
  • 17:58 - 18:02
    da dover stare a letto
    e leggere certi libri. No.
  • 18:02 - 18:05
    Però, lo dico davanti a tutti,
  • 18:05 - 18:09
    motivato da un insopprimibile
    anelito di cambiamento,
  • 18:09 - 18:12
    oggi mi impegno pubblicamente
  • 18:12 - 18:17
    oggi a raggiungere
    almeno il dodicesimo scalino.
  • 18:17 - 18:20
    (Applausi)
Title:
L'insostenibile desiderio di cambiare | Giacomo Poretti | TEDxMilano
Description:

Cambiare, cambiare, cambiare.. cos'è che vogliamo cambiare davvero? In una società che del cambiamento ha fatto quasi un obbligo, Giacomo Poretti ci fa riflettere, con un sorriso, su quanto sia difficile cambiare davvero e su quali siano i cambiamenti davvero importanti.

Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx, che utilizza il format della conferenza TED ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale.

Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx

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Video Language:
Italian
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
18:32

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