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Podcast Introduzione EDMU14

  • 0:01 - 0:05
    Perché non iniziare il corso di Editing Multimediale
  • 0:06 - 0:10
    con un podcast? Da ascoltare come la radio? Proviamo!
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    Allora innanzitutto il contesto e, prima di tutto,
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    il contesto ambientale, cioè qual è il paesaggio
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    in cui collochiamo il nostro discorso...
  • 0:22 - 0:25
    Il nostro discorso è su Editing Multimediale
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    quindi necessariamente uno pensa subito
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    a questioni di natura strettamente strumentale:
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    procedure con strumenti, eccetera ...
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    beh, ovviamente i temi sono questi,
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    però il contesto deve essere qualcosa di più ampio,
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    sufficientemente ampio da poter ospitare un FINE ALTO
  • 0:51 - 0:57
    che conduca, e direi domini, qualsiasi discorso tecnico.
  • 0:58 - 1:00
    E tale fine deve essere attinente
  • 1:00 - 1:03
    alla sfera dell'uomo, non dello strumento:
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    è proprio l'atmosfera di questo genere
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    quella che viene evocata dal libro
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    che abbiamo consigliato "I bambini e l'ambiente"
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    di Paolo Beneventi
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    Dove le annotazioni tecniche
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    sono letteralmente al margine,
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    ma in un discorso che è tutto centrato
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    sull'osservazione del bambino,
  • 1:28 - 1:33
    sulla .. sulla capacità di fare leva sulla sua naturale curiosità
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    e capacità di apprendere,
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    le annotazioni tecniche, le informazioni tecniche emergono
  • 1:41 - 1:44
    quasi spontaneamente.
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    In questa visione
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    è evidente come sia inutile concentrarsi
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    troppo su un solo strumento
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    o studiarne tutte le caratteristiche,
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    rischiando di perdere di vista, invece,
  • 1:59 - 2:01
    gli obiettivi fondamentali.
  • 2:02 - 2:05
    Conviene rimanere sempre estremamente aderenti
  • 2:05 - 2:09
    agli obiettivi che sono rappresentati
  • 2:09 - 2:11
    da quella particolare necessità,
  • 2:11 - 2:13
    in quella attività dove è l'uomo.
  • 2:13 - 2:14
    Noi dobbiamo pensare
  • 2:14 - 2:17
    a quello che succede all'uomo a cui ci rivolgiamo,
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    al bambino, in questi casi, evidentemente.
  • 2:20 - 2:23
    Ciò tenendo presente che il rischio
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    di distrarsi troppo nei tecnicismi,
  • 2:26 - 2:29
    reso estremamente elevato
  • 2:29 - 2:33
    da una strumentazione che si evolve
  • 2:34 - 2:36
    ad un ritmo forsennato,
  • 2:36 - 2:39
    senza, con questo, esprimere giudizi se questo sia
  • 2:39 - 2:45
    male o bene (esercizio certamente inutile)
  • 2:45 - 2:50
    e da una complessità ridondante
  • 2:50 - 2:52
    praticamente di qualsiasi strumento:
  • 2:52 - 2:55
    hardware, software.
  • 2:55 - 2:59
    E quindi se uno pretende di entrarci dentro
  • 2:59 - 3:02
    padroneggiandolo completamente
  • 3:02 - 3:04
    beh, ne viene completamente assorbito
  • 3:04 - 3:07
    e questo è estremamente pericoloso
  • 3:07 - 3:11
    L'idea, quindi, è tenere la barra dritta,
  • 3:12 - 3:15
    sempre puntata sull'obiettivo
  • 3:15 - 3:18
    e essendo, sempre disposti a entrare
  • 3:18 - 3:23
    nel particolare di ciascun aspetto tecnico
  • 3:23 - 3:26
    dello strumento, o degli strumenti, che stiamo usando
  • 3:26 - 3:30
    là dove si manifesta il bisogno concreto
  • 3:31 - 3:35
    Quindi noi non proporremo trattazioni esaustive
  • 3:35 - 3:37
    di alcuno strumento
  • 3:37 - 3:42
    Ma piuttosto faremo delle attività
  • 3:42 - 3:44
    su obiettivi molto particolari
  • 3:44 - 3:48
    consapevoli che con quel tipo di strumentazione
  • 3:48 - 3:50
    si potrebbero fare mille altre cose.
  • 3:50 - 3:53
    Ma ci interessa di più provare
  • 3:53 - 3:56
    a risolvere e a considerare un caso pratico
  • 3:56 - 4:00
    rammentando lo spirito che è
  • 4:00 - 4:07
    esposto molto bene nel libro di Paolo Beneventi.
  • 4:07 - 4:09
    Quindi un approccio sostanzialmente
  • 4:09 - 4:14
    centrato sulle attività e non sulle mere
  • 4:15 - 4:18
    descrizioni e l'apprendimento delle medesime.
  • 4:18 - 4:21
    Del resto èun approccio che ha ispirato tutto le attività
  • 4:22 - 4:24
    del laboratorio online all'interno del quale ,
  • 4:24 - 4:29
    in qualche maniera, anche questo corso viene collocato.
  • 4:29 - 4:32
    Diciamo ora due parole sugli strumenti.
  • 4:32 - 4:38
    Sul fronte degli strumenti hardware , non so , penso che
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    diremo veramente poco. Facendo capo a quello che ,
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    in sostanza , oggi le persone hanno.
  • 4:44 - 4:49
    Quindi normale hardware che gira nelle nostre tasche
  • 4:49 - 4:50
    e sui nostri tavoli. (4:51)
  • 4:51 - 4:52
    … o poco più.
  • 4:52 - 4:54
    Per ora non c'è molto altro da dire...
  • 4:54 - 4:59
    secondariamente invece sul fronte degli strumenti software,
  • 4:59 - 5:01
    qui l'approccio sarà differenziato
  • 5:01 - 5:06
    a seconda del tipo di attività multimediale.
  • 5:06 - 5:10
    Allora, ci sono dei casi nei quali esistono
  • 5:11 - 5:16
    dei software liberi "multipiattaforma",
  • 5:16 - 5:18
    cioè che possono essere scaricabili
  • 5:18 - 5:23
    nelle versioni per le diverse piattaforme,
  • 5:23 - 5:28
    ovvero sistemi Windows, Mac e Linux.
  • 5:28 - 5:30
    In questi casi,
  • 5:30 - 5:33
    tutti useremo lo stesso strumento. (5:33)
  • 5:33 - 5:37
    quando invece non esiste uno strumento valido
  • 5:37 - 5:39
    scaricabile per tutte le piattaforme
  • 5:39 - 5:42
    ognuno userà quello che può usare
  • 5:42 - 5:48
    e utilizzeremo un wiky per raccogliere le informazioni
  • 5:48 - 5:52
    relative all'impiego dei diversi strumenti
  • 5:53 - 5:57
    sarà utile per noi avere un quadro dei sistemi
  • 5:58 - 6:00
    operativi che voi utilizzate
  • 6:00 - 6:03
    quindi quanto prima faremo un piccolo sondaggio
  • 6:03 - 6:06
    per raccogliere queste informazioni
  • 6:06 - 6:11
    ora vediamo le tipologie delle attività multimediali che svolgeremo min. (6.11)
  • 6:12 - 6:13
    e sono cinque
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    la prima è un'attività di sottotitolazione
  • 6:18 - 6:23
    e useremo questo stesso audio
  • 6:23 - 6:26
    per creare un testo
  • 6:26 - 6:30
    Per fare questo ricorreremo a un trucco
  • 6:30 - 6:32
    useremo un servizio che serve
  • 6:32 - 6:34
    per la sottotitolazione dei video
  • 6:34 - 6:37
    Noi però qui non abbiamo nessun video
  • 6:37 - 6:39
    ma io preparerò, noi prepareremo
  • 6:39 - 6:44
    questi dati, in maniera, come se fosse
  • 6:44 - 6:46
    un video dove non si vedrà nulla
  • 6:46 - 6:49
    ma ci sarò la traccia audio
  • 6:49 - 6:53
    E su quella, usando questo servizio di sottotitolazione
  • 6:53 - 6:55
    creeremo un testo (6.55)
  • 6:56 - 7:00
    Questo testo, questa operazione serve, intanto
  • 7:00 - 7:05
    per richiamare l'attenzione sulla ACCESSIBILITÀ: questa è una pratica tipica,
  • 7:05 - 7:09
    perché è vero che l'audio può essere simpatico per certi versi
  • 7:10 - 7:14
    in casi del genere, ma se ci fosse qualcuno che ha problemi di sordità
  • 7:14 - 7:17
    allora si troverebbe in una condizione di svantaggio. (7.26)
  • 7:18 - 7:21
    Quando si produce informazione per il web
  • 7:21 - 7:24
    bisognerebbe sempre cercare di avere l'accortezza
  • 7:24 - 7:29
    di... di fare attenzione all'accessibilita'
  • 7:29 - 7:34
    in maniera che la piu' grande quantita' di persone possibili
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    sia in grado di fruire utilmente di cio' che noi stiamo proponendo
  • 7:41 - 7:45
    Il secondo aspetto interessante di questa attivita',
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    e' il fatto che e' un'attivita' collaborativa
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    che e' una cosa che esploriamo volentieri
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    Quando il testo sara' pronto lo pubblicheremo
  • 7:56 - 7:58
    negli spazi adeguati, ovvero nel blog
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    del laboratorio e anche nella piattaforma IUL
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    La seconda tipologia di attivita' multimediale e'
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    sostanzialmente quella dell'elaborazione
  • 8:10 - 8:13
    dei segnali audio e per far questo
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    noi utilizzeremo il software Audacity
  • 8:16 - 8:18
    che puo' essere scaricato per tutte le piattaforme (8.18)
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    e proporremo almeno un esercizio
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    e vi daremo
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    un file sul quale fare un lavoro concreto
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    abbastanza nello spirito di quelli che vengono
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    in qualche maniera citati nel libro o
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    che abbiamo in qualche maniera adottato.
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    La terza attività consiste in
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    elaborazione di immagini
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    Anche in questo caso abbiamo un software che
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    può essere scaricato su tutte le piattaforme,
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    che è GIMP.
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    Anche per questo proporremo un semplice esercizio
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    cioè ciascuno di noi dovrà fare questo tipo di lavoro.
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    La quarta tipologia consiste nel video:
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    il prodotto multimediale per eccellenza,
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    essendo composito, composto da immagini in movimento e audio.
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    Purtroppo, dal punto di vista della strumentazione software,
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    questo è un caso più sfortunato:
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    esistono soluzioni libere,
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    ma diverse per le tre principali famiglie
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    e non sono neanche magari tanto equivalenti
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    beh qui ognuno di noi faremo un pochino una
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    revisione di cosa abbiamo e proveremo ad
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    aiutarci nei limiti del possibile .
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    Anche qui proveremo a fare un esercizio
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    costruito in parte con i materiali
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    usati nelle attività precedenti.
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    La quinta tipologia consiste nella manipolazione delle informazioni
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    3D, il cosiddetto Modeling.
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    Praticamente è quella branca di elaborazione che poi conduce
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    alla stampa 3D. E qui vedremo alcuni
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    servizi web e software che effettivamente
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    possono essere usati ambedue da tutti
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    i tipi di piattaforme. A questo punto
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    un'osservazione finale. Notoriamente
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    le attività di insegnamento che io ho svolto
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    usando questo laboratorio-blog, che molti
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    di voi conoscono già bene,
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    sono sempre state condotte tutte "all'aperto" ,in internet.
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    E così continuerà ad essere, perché, per esempio,
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    oggigiorno dire "faccio un video" ,
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    se non lo pubblichiamo, il lavoro è incompleto.
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    Del resto, oggi tutti pubblicano anche senza volerlo,
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    anche una selfie, che viene messa indifferentemente
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    in un social network, è una pubblicazione.
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    E' giusto che contempliamo questo fatto: se faccio un video,
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    lo pubblico in qualche servizio web
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    e poi lo inglobo in un mio spazio, per esempio un blog.
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    Riteniamo di non poter fare a meno di questo.
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    Dobbiamo, però, cercare di far sì
  • 11:47 - 11:48
    che rimanga una traccia
  • 11:51 - 11:51
    nella piattaforma IUL.
  • 11:52 - 11:52
    Quindi cercheremo di procurarci una pratica
  • 12:00 - 12:00
    per la quale, ogni volta che produciamo un materiale,
  • 12:05 - 12:05
    immediatamente ne mettiamo riferimento
  • 12:07 - 12:10
    almeno del link nella piattaforma.
  • Not Synced
    negli spazi appositi della piattaforma,
  • Not Synced
    i vostri ed il nostro sostanzialmente.
  • Not Synced
    Ecco diciamo, con questo abbiamo fatto uno schema
  • Not Synced
    di come grossomodo si dovrebbe svolgere il corso
  • Not Synced
    naturalmente di sorprese ce ne potranno sempre essere.
Title:
Podcast Introduzione EDMU14
Description:

Introduzione all'insegnamento di Editing Multimediale. Corso di Laurea in Metodi e Tecniche delle Interazioni Educative. Italian University Line - http://www.iuline.it

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Video Language:
Italian
Duration:
12:27
  • Congratulazioni, Roby, Flavia e ventolino.

    Trucchetto: quando siete nella prima fase "trascrizione", se dovete salvare e uscire, segnate il punto in cui siete arrivati nell'ultimo sottotitolo.

    Ad es., in questo momento "Non proporremo trattazione esaustiva di nessuno strumento" è l'ultimo sottotitolo (trascritto da ventolino). Vi si potrebbe scrivere "(3:36)" dopo "strumento".

    Così risulta più facile riprendere la trascrizione dopo.

    Claude

  • Grazie Claude, mi ero scordata del trucchetto !

  • Grazie anch'io non ho usato il trucchetto....ma non so come fare per modificare i sottotitoli da quella da cui sono partita a sottotitolare aggiungendo il tempo

  • Ciao Roberta

    Quel che conta è che il tempo di dove hai finito sia segnato, perché il prossimo - tu o un altro - possa trovare velocemente da dove far ripartire il video per continuare. Tanto, quando sincronizzerete quanto trascritto, queste indicazioni temporali le toglierete daisottotitoli, perché ci saranno quelle aggiunte dalla sincronizzazione.

    Buona sottotitolazione

    Claude

  • Ciao a tutt*,
    facendo il lavoro di sottotitolazione, mi sono accorta che appare un piccolo punto esclamativo rosso, che richiama a stare dentro i 43 caratteri per riga. A volte, però, anche andando accapo, la riga supera di uno o due caratteri il limite consigliato. Questo limite è imperativo? In fase di sincronizzazione il sistema lo rifiuta o ci lascia la libertà di costruire la riga un poco più lunga ma di senso compiuto?

    Grazie a chi mi illumina su questo piccolo dubbio.

    Buon lavoro,
    Sandra

  • Sai Sandra che proprio non lo so! Ora non sono a casa, ma appena arrivo mi riprometto di guardarci, a meno che qualcuno no lo sappia già avendolo sperimentato

  • Ciao Sandra,

    Non ti preoccupare: il limite è solo indicativo: serve per quei team come quello delle conferenze TED dove la lunghezza massima delle righe e dei sottotitoli è tassativa per via della configurazione del player di ted.com dove vengono riutilizzati.
    Ma qui lo scopo è ottenere una trascrizione.

    E inoltre, andare a capo entro il limite di 42 caratteri è una rogna su YT, dove il player ha righe più corte. Perciò c'è il rischio che un sottotitolo di 2 righe di < 42 in Amara si presenti con 4 righe, una lunga, una breve, una lunga, una breve, in YouTube.

    Quindi, quando sincronizzerete, potreste benissimo togliere gli a capo e cercare soltanto di avere sottotitoli di una sola riga, diciamo di < 90 caratteri, nel caso che Andreas Formiconi decida di poi aggiungerli anche su YouTube. E se servisse solo la trascrizione, potreste fare un sottotitolo per paragrafo logico :D

    Buon lavoro!

    Claude

  • Ciao Sandra,

    Non ti preoccupare: il limite è solo indicativo: serve per quei team come quello delle conferenze TED dove la lunghezza massima delle righe e dei sottotitoli è tassativa per via della configurazione del player di ted.com dove vengono riutilizzati.
    Ma qui lo scopo è ottenere una trascrizione.

    E inoltre, andare a capo entro il limite di 42 caratteri è una rogna su YT, dove il player ha righe più corte. Perciò c'è il rischio che un sottotitolo di 2 righe di < 42 in Amara si presenti con 4 righe, una lunga, una breve, una lunga, una breve, in YouTube.

    Quindi, quando sincronizzerete, potreste benissimo togliere gli a capo e cercare soltanto di avere sottotitoli di una sola riga, diciamo di < 90 caratteri, nel caso che Andreas Formiconi decida di poi aggiungerli anche su YouTube. E se servisse solo la trascrizione, potreste fare un sottotitolo per paragrafo logico :D

    Buon lavoro!

    Claude

  • Grazie, ho capito il senso.
    Sandra

  • Qua copio le note che si possono fare all'interno dello strumento, perché si vedano meglio - poi le ricomenterò

    "Oops, allora mi fermo qui e cancello :D

    claude_almansi - Thu, 9:55 AM

    Ho iniziato dalla frase "e tale deve essere" e ho concluso con "hardware, software":può andare?

    roby - Sun, 11:13 AM

    Ciao, eccoci qua!
    Ho sottotitolato dal minuti 4:51 al 5:33. Chiaramente mi sono fatta prendere la mano ed ero andata avanti un bel po' di più, allora ho cancellato per lasciare spazio agli altri (però il testo l'ho conservato nelle mie note… non si sa mai!…)

    sandradoveri - Mon, 2:55 PM

    Salve a tutti, sono arrivata a svantaggio, temo di essere andata oltre il tempo dovuto, ho scoperto adesso il tasto SHOW TIMELINE, adesso devo abbandonare la postazione, più tardi posterò il mio commento...

    LP271 - 12:29 PM

    Siccome sono entrata con l'account di TW comunico che LP271 è lo strano codice della sottoscritta...Lisia

    LP271 - 12:30 PM

    Buona serata a tutti! Ho cercato di fare del mio meglio, dal 6.11 al 6.55 Errica

    Errica - 1:03 PM

    Nella revisione 17, Errica aveva sincronizzato quanto trascritto, però anche cancellato la parte trascritta prima in revisione 16 da 6:52.97 a 7:26. Ho soltanto ricopiato i sottotitoli scomparsi, mettendo la revisione 16 nella parte sinistra

    calmansi - Just now"

  • Sulla prima mia nota: quando Andreas aveva creato la pagina, avevo iniziato a trascrivere, poi giunta al punto dove diceva che la trascrizione sarebbe stata un'attività del corso, ho cancellato tutto.

    Sulle ultime, di Lisia, Errica e mia: così avete scoperto da sole che in realtà, si può anche attivare la time-line, e quindi iniziare a sincronizzare prima di aver finito di trascrivere, in barba al modo previsto da quelli di Amara che ci vorrebbero far trascrivere tutto prima di sincronizzare: congratulazioni! In effetti, con video lunghi, può essere molto utile.

    Però nella sincronizzazione di Errica (revisione 17) era scomparsa la parte trascritta nella revisione 16 di Lisia, da 6:52.97 a 7:26. Perciò nella revisione 18 l'ho ricopiata senza sincronizzarla, cioè facendo scomparire la time-line, dalla revisione 16 che avevo scelto nella parte sinistra dell'editore.

    Perciò ora potete scegliere tra sincronizzare la parte ricopiata, facendo ricomparire la time-line, oppure continuare a trascrivere dalla sua fine, lasciando nascosta la time-line.

    Hmm, così a parole, non è molto chiaro, mi rendo conto. Nell'aiuto di Amara c'è una sezione di tutorial illustrati da catture di scermo, intitolata "Transcribing and Translating" - http://support.amara.org/solution/categories/13504/folders/23204 .

    Tradurli tutti in italiano porterebbe via troppo tempo, però magari, se Andreas è d'accordo, quello http://support.amara.org/solution/categories/13504/folders/23204/articles/192110-the-anatomy-of-the-subtitling-editor si potrebbe, in una pagina del wiki http://loptis.wikispaces.com/ ?.Basterebbe riprendere la stessa cattura di schermo, e tradurre le spiegazioni sotto.

    Poi o nella stessa pagina o in un'altra, si potrebbero linkare o inserire i tutorial video, in inglese ma già sottotitolati in italiano:
    - http://www.amara.org/en/videos/eSe9MsMdhLnP/info/meet-amara/ (0:55)
    - http://www.amara.org/en/videos/JPKkPWXIDG7x/info/typing-step/ (0:41)
    - http://www.amara.org/en/videos/92ZTkq7LdjGw/info/syncing-step/ (0:28)
    - http://www.amara.org/en/videos/q08QOYcI4KWh/info/review-step/ (0:42)
    e, se dovesse servire:
    - http://www.amara.org/en/videos/mBUYmL6sROYS/info/translating-subtitles-with-amara/ (1:16)

    Che ne dite?

  • Altro trucchetto: se segnate i sottotitoli come completi quando non lo sono, gli altri rischiano di pensare che non c'è più niente da fare.

    Invece meglio utilizzare il pulsante "Save draft" (salva la bozza) in cima a destra: appare un messaggio che vi propone di rimanere nello strumento di sottotitolazione o di uscirne ("Exit"). Scegliete exit. I sottotitoli saranno quindi segnati "incompleti".

    Però c'è un problemino: per chi sa l'inglese, cfr. la discussione "Unsaved backup" - http://support.amara.org/discussions/topics/304332/ - nel forum d'aiuto.

    Per gli altri: anche se salvate così la bozza, se ritornate poi nello strumento e nessun altro ha modificato i sottotitoli, appare un messaggio che dice che c'è una versione più recente non salvata e vi chiede se restaurare questa o cancellarla. In realtà, se avete salvato la bozza con successo, non importa. Il messaggio è un artefatto. Però meglio errare per cautela come SafeTex e cliccare su "restore" (restaurare).

Italian subtitles

Incomplete

Revisions