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Athenes: la Teoria del Tutto
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Il documentario che segue presenta nuovi sviluppi nelle neuroscienze
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e una soluzione ai molti problemi irrisolti nel campo della fisica.
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Mentre si tiene libero da correlazioni metafisiche
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ed è esclusivamente basato su dati scientificamente verificabili,
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ha al tempo stesso ripercussioni filosofiche che riguardano la vita, la morte e l'origine dell'universo.
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A causa dei suoi diversi livelli e alla densità nella presentazione
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può richiedere molteplici punti di vista per comprendere appieno le sue implicazioni,
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anche se un notevole sforzo è stato compiuto
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per semplificare i complessi concetti scientifici che vengono discussi.
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Inoltre vorrei ringraziare l'autore
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per avermi permesso di seguire e presentare il suo lavoro,
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dal momento che intendeva dedicarsi alla sua ricerca
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evitando ogni copertura mediatica.
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scritto e coordinato da Athene
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edito e narrato da Reese015
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musiche di Professor Kliq
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Capitolo 1
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Dio è nei neuroni.
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Il cervello umano è una rete di circa cento miliardi di neuroni.
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Esperienze diverse creano connessioni neurali diverse
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che portano a emozioni diverse.
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E a seconda di quali neuroni vengono stimolati
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alcune connessioni diventano più forti ed efficienti
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mentre altre possono diventare più deboli.
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Questo è ciò che si chiama plasticità neurale.
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Qualcuno che si esercita per essere un musicista
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creerà connessioni neurali più forti che collegano
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i due emisferi del cervello al fine di essere musicalmente creativo.
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Virtualmente qualsiasi tipo di talento o abilità possono essere creati attraverso l'allenamento.
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Rudiger Gamm, autodefinitosi "studente senza speranza",
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ebbe difficoltà nella matematica di base ma continuò a esercitarsi
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fino a diventare un famoso "calcolatore umano",
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in grado di eseguire calcoli estremamente complessi.
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Razionalità e capacità di recupero emotivo funzionano allo stesso modo.
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Si tratta di connessioni neurali che possono essere rafforzate.
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Qualunque cosa facciate in qualsiasi momento modifica fisicamente il vostro cervello consentendovi di eseguirla in maniera più efficace.
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Poiché questo è un meccanismo fondamentale del cervello,
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esserne consapevoli può arricchire notevolmente la nostra esperienza di vita.
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Parte 1: Neuroscienza Sociale
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Specifici neuroni e neurotrasmettitori, come la noradrenalina,
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innescano uno stato difensivo quando sentiamo che i nostri pensieri devono essere protetti dall'influenza degli altri.
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Se siamo di fronte a delle differenze di opinione,
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le sostanze chimiche che vengono rilasciate nel cervello sono le stesse
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che cercano di garantire la sopravvivenza in situazioni di pericolo.
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In questo stato difensivo,
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la parte più primitiva del cervello interferisce con il pensiero razionale
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e il sistema limbico può mettere fuori gioco la maggior parte della nostra memoria,
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causando fisicamente "ristrettezza mentale".
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Lo vediamo nella politica della paura, nella strategia dei giocatori di poker
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o semplicemente quando qualcuno è ostinato in una discussione.
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Indipendentemente da quanto un'idea sia forte,
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il cervello ha difficoltà di elaborazione quando è in un tale stato.
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A livello neurale, reagisce come se fossimo minacciati,
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anche se questa minaccia proviene da pareri o fatti innocui
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che potremmo altrimenti considerare utili, concordando con essi.
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Ma quando ci esprimiamo e le nostre opinioni sono apprezzate,
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c'è una diminuzione di queste "sostanze chimiche di difesa" presenti nel cervello
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e la neurotrasmissione della dopamina attiva i neuroni della ricompensa,
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che ci fanno sentire a nostro agio e aumentano la nostra autostima.
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Le nostre convinzioni hanno un profondo impatto sulla chimica del nostro corpo,
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questo è il motivo per cui l'effetto placebo è così efficace.
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L'autostima o fiducia in se stessi è strettamente collegata al neurotrasmettitore della serotonina.
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Quando c'è la mancanza di esso assume proporzioni ragguardevoli
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spesso si verificano depressione, comportamenti autodistruttivi o addirittura il suicidio.
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Il riconoscimento nella società, aumenta i livelli di dopamina e serotonina nel cervello,
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consente di liberarci di fissazioni emotive e di essere consapevoli di noi stessi più facilmente.
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Parte 2
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Parte 2: Neuroni specchio e Coscienza
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La psicologia sociale guarda spesso alla necessità di adattamento dell'uomo
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e chiama questo fenomeno l'influenza normativa sociale.
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Quando si cresce la nostra bussola morale ed etica è quasi interamente forgiata dal nostro ambiente.
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Quindi, le nostre azioni sono spesso un risultato del riconoscimento che otteniamo dalla società.
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Ma nuovi sviluppi delle neuroscienze
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ci stanno dando una migliore comprensione della cultura e dell'identità.
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La recente ricerca neurologica ha confermato l'esistenza dei neuroni specchio empatici.
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Quando sperimentiamo un'emozione o eseguiamo un'azione, specifici neuroni si attivano.
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Ma quando osserviamo qualcun altro eseguire questa azione, o quando lo immaginiamo,
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molti degli stessi neuroni si attivano nuovamente, come se fossimo noi stessi a eseguirla.
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Questi neuroni dell'empatia ci connettono ad altre persone, permettendoci di percepire ciò che gli altri sentono.
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E dal momento che questi neuroni rispondono alla nostra immaginazione
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noi possiamo sperimentare risposte emotive, come se provenissero da un altra persona.
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Questo sistema è quello che ci consente di riflettere su noi stessi.
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I neuroni specchio non conoscono la differenza tra questo e gli altri
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ed è il motivo per cui siamo così dipendenti dal riconoscimento nella società e per cui vogliamo adattarci ad essa.
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Siamo in una dualità costante tra come ci vediamo e come ci vedono gli altri.
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Ciò può portare a confusione in termini di identità e di autostima.
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e le scansioni del cervello mostrano che viviamo queste emozioni negative
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anche prima che ne siamo a conoscenza.
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Ma quando siamo consapevoli di noi stessi, siamo in grado di modificare le emozioni fuori luogo,
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perché noi controlliamo i pensieri che le causano.
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Questa è una conseguenza chimica neurale di come i ricordi diventano labili quando vengono recuperati
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e come vengono ripristinati mediante sintesi proteica.
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L'auto-osservazione cambia profondamente il modo di lavorare del nostro cervello.
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Attiva le regioni neo-corticali autoregolanti
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che ci danno una quantità incredibile di controllo sulle nostre emozioni.
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Ogni volta che lo facciamo, la nostra razionalità e la capacità di recupero emotivo vengono rafforzate.
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Quando non siamo consapevoli di noi stessi la maggior parte dei nostri pensieri e azioni sono impulsivi
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e l'idea che stiamo reagendo in modo casuale e non stiamo facendo scelte consapevoli è istintivamente frustrante.
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Il cervello risolve questo attraverso la creazione di spiegazioni per il nostro comportamento
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e fisicamente riscrivendolo nei nostri ricordi, attraverso il riconsolidamento della memoria,
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facendoci credere che eravamo in controllo delle nostre azioni.
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Questo processo è anche chiamato "razionalizzazione a ritroso"
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e può lasciare la maggior parte delle nostre emozioni negative irrisolte e pronte per essere attivate in qualsiasi momento.
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Esse ci causano una costante confusione perché il nostro cervello
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cerca sempre di giustificare il motivo per cui ci siamo comportati irrazionalmente.
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Questo comportamento subconscio, complesso e quasi schizofrenico,
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è il risultato di un sistema distribuito parallelamente nel nostro cervello.
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Non esiste un centro specifico di coscienza.
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L'apparente unità rispecchia infatti ciascuno di questi circuiti separati, così come vengono attivati ed espressi
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in un particolare momento nel tempo.
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Le nostre esperienze cambiano costantemente le nostre connessioni neurali,
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alterando fisicamente il sistema parallelo che è la nostra coscienza.
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Drastiche mutazioni di questa possono avere conseguenze surreali, in grado di mettere in discussione
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cosa e dove sia in realtà la coscienza.
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Se il vostro emisfero cerebrale sinistro dovesse essere scollegato dal destro,
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così come accade nei pazienti affetti da split-brain (un cervello con due menti separate),
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potreste normalmente continuare a parlare e pensare utilizzando l'emisfero sinistro,
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mentre il vostro emisfero destro avrebbe capacità cognitive molto limitate.
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Al vostro emisfero sinistro non mancherà la parte destra,
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anche se questo cambia profondamente la vostra percezione.
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Una conseguenza di questo è l'impossibilità di descrivere la metà destra del viso di qualcuno,
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anche se ciò non verrà mai menzionato, visto come un problema
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o come un reale cambiamento.
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Dal momento che ciò non solo influenza la vostra percezione del mondo reale
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ma anche le vostre immagini mentali, non è solo un problema sensoriale
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ma anche un cambiamento fondamentale nella vostra coscienza.
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Parte 3
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Parte 3: Dio è nei neuroni
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Ogni neurone ha una voltaggio
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che può cambiare quando gli ioni fluiscono dentro o fuori della cellula.
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Una volta che il voltaggio di un neurone raggiunge un certo livello,
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viene innescato un segnale elettrico verso altre cellule
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che a loro volta ripeteranno il processo.
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Quando si attivano molti neuroni nello stesso momento, si possono misurare
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questi cambiamenti nella forma d'onda.
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Le onde cerebrali sono alla base di quasi tutto ciò che succede nella nostra mente,
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incluse la memoria, l'attenzione e l'inteligenza.
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Oscillando su frequenze diverse, vengono classificate in gruppi quali alfa, beta e gamma.
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Ciascuna è associata ad attività diverse.
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Le onde cerebrali consentono alle cellule cerebrali di entrare in sintonia con le frequenze corrispondenti
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alle specifiche missioni loro affidate, ignorando i segnali irrilevanti,
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in maniera analoga a quanto avviene nella ricerca dei canali radiofonici.
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Il trasferimento delle informazioni tra neuroni diventa ottimale
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quando la loro attività è sincronizzata.
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Questa è la ragione stessa per cui noi esperiamo la dissonanza cognitiva:
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la frustrazione causata dall'avere contemporaneamente idee contraddittorie.
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La volontà e meramente l'impulso a ridurre la dissonanza tra i nostri circuiti neurali.
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L'evoluzione può essere vista come lo stesso processo,
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in cui la natura cerca di adattarsi, o "risuonare", con il suo ambiente.
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Così facendo, si evolve fino a diventare consapevole di sè
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e inizia a riflettere sulla propria esistenza.
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Quando una persona affronta un paradosso o vuole raggiungere uno scopo
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pensando che l'esistenza umana sia priva di senso,
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si genera la dissonanza cognitiva.
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Nel corso della storia, questo ha spinto molti alla ricerca di una guida spirituale e religiosa
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che sfidasse la scienza, in quanto essa non ha dato risposte alle domande esistenziali, come ad esempio: "perché o cosa sono?".
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Parte 4
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Parte 4: io sono Athene
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"Il neurone specchio non conosce la differenza tra esso e gli altri".
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L'emisfero cerebrale sinistro è in gran parte responsabile della creazione di un sistema di credenze coerente,
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al fine di mantenere un senso di continuità verso le nostre vite.
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Nuove esperienze vengono inserite in un sistema di credenze preesistente.
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Quando esse non si adattano a tale sistema, vengono semplicemente negate.
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Questo è controbilanciato dall'emisfero cerebrale destro, che ha la tendenza opposta.
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Dove l'emisfero sinistro cerca di preservare il modello,
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l'emisfero destro mette costantemente in discussione lo status quo.
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Quando le anomalie diventano troppo grandi,
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l'emisfero destro ci costringe una revisione della nostra visione del mondo.
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Tuttavia, quando le nostre convinzioni sono molto forti,
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l'emisfero destro potrebbe non riuscire a prevalere.
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Questo può creare una profonda confusione quando si imitano gli altri.
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Quando le connessioni neurali che definiscono fisicamente il nostro sistema di credenze
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non sono fortemente sviluppate o attive, la nostra coscienza, l'unità di tutti i circuiti separati
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attivi in quel momento, può essere costituita principalmente di attività relative ai nostri neuroni specchio.
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Proprio come quando abbiamo fame,
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la nostra coscienza consiste principalmente di altre interazioni neurali per consumare il cibo.
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Questo non è il risultato di un nucleo che dà a sè stesso comandi rivolti a diverse aree cerebrali.
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Tutte le diverse parti del cervello si attivano e inattivano e interagiscono senza un nucleo.
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Proprio come i pixels su uno schermo possono esprimersi come immagine riconoscibile quando sono uniti,
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la convergenza delle interazioni neurali si esprime come coscienza.
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In ogni momento siamo, infatti, un'immagine diversa:
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un'entità diversa quando imitiamo, abbiamo fame o guardiamo questo video.
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Attimo dopo attimo diventiamo persone diverse a seconda degli stati in cui ci troviamo.
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Quando usiamo i nostri neuroni specchio per guardare noi stessi, possiamo costruire il concetto di identità.
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Ma se lo facciamo attraverso la nostra comprensione scientifica, vediamo qualcosa di completamente diverso.
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Le sinergie neurali che producono i nostri oscillanti stati di coscienza vanno ben oltre i nostri stessi neuroni.
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Siamo il risultato di emisferi cerebrali che interagiscono elettrochimicamente
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così come siamo il risultato dei sensi che connettono i neuroni ad altri neuroni nel nostro ambiente.
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Nulla è eterno. Questa non è una filosofia ipotetica
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ma la proprietà di base dei neuroni specchio,
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che ci permettono di capire noi stessi attraverso gli altri.
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Considerare questa attività neurale come propria, escludendo l'ambiente circostante,
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sarebbe un errore.
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Le nostre caratteristiche di super-organismo si riflettono anche nell'evoluzione,
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in cui la nostra sopravvivenza come primati dipende dalle nostre capacità collettive.
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Nel tempo, le regioni neocorticali si evolvono per consentire la modulazione degli istinti primitivi
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e l'annullamento degli impulsi edonistici, a vantaggio del gruppo.
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I nostri geni egoisti sono arrivati a promuovere reciproci comportamenti sociali in strutture di super-organismi,
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scartando efficacemente il concetto di "sopravvivenza del più adatto".
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L'attività neurale del cervello risuona in maniera più coerente quando non c'è dissonanza tra
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queste nuove avanzate regioni cerebrali e quelle più primitive.
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Definiamo tradizionalmente "tendenze egoistiche" un'interpretazione restrittiva
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di ciò che viene implicato dai comportamenti egoistici, percepiti dagli uomini
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attraverso l'imperfetto paradigma dell'identità piuttosto che attraverso una visione scientifica di ciò che siamo:
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un'espressione momentanea di un'unità in continua evoluzione, senza centro.
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Le conseguenze psicologiche di questo come un sistema di credenze obiettivo consentono
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consapevolezza di sé senza attaccamento al sé immaginato,
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causando un drastico incremento di chiarezza mentale, coscienza sociale,
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autoregolamentazione è ciò che viene spesso descritto come "essere nel momento".
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La convinzione culturale comune è che abbiamo bisogno di una narrazione,
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una visione diacronica della nostra vita, per stabilire i valori morali.
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Ma con la nostra comprensione attuale della natura empatica e sociale del cervello,
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ora sappiamo che il punto di vista scientifico, senza alcun attaccamento alla nostra identità o "storia",
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produce un paradigma molto più preciso, significativo ed etico rispetto ai nostri valori aneddotici.
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Questo è logico, dal momento che la tendenza tradizionale a definire noi stessi
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come costanti immaginarie e individualistiche collega neuralmente
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e proietta il cervello verso processi cognitivi disfunzionali,
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quali l'etichettatura compulsiva e il bisogno psicologico di imporre aspettative.
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L'etichettatura pratica sostiene tutte le forme di interazione nella nostra vita quotidiana.
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Ma, mediante l'etichettatura psicologica del sé come interno e dell'ambiente come esterno,
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limitiamo i nostri stessi processi neurochimici ed esperienze a una deludente disconnessione.
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La crescita e i suoi effetti collaterali evolutivi, come la felicità e la realizzazione,
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sono stimolati quando non veniamo etichettati nelle nostre interazioni.
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Possiamo avere molti punti di vista diversi, tra loro discordanti in termini pratici,
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ma le interazioni che tuttavia ci accettano per quello che siamo,
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senza giudizio, sono i catalizzatori neuropsicologici che consentono
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al cervello umano di riconoscere gli e accettare razionalmente altri sistemi di credenza verificati, senza dissonanze.
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Stimolare questo tipo di attività neurale e l'interazione riduce la necessità di distrazione
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o intrattenimento e crea cicli di comportamento costruttivo nel nostro ambiente.
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I sociologi hanno stabilito che i fenomeni come obesità e fumo,
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emozioni e idee, si diffondono e percorrono la società più o meno allo stesso modo
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in cui i segnali elettrici dei neuroni sono trasferiti quando la loro attività è sincronizzata.
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Siamo una rete globale di reazioni neurochimiche.
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E l'auto-amplificante ciclo di accettazione e riconoscimento,
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sostenuta dalle scelte quotidiane nelle nostre interazioni,
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è la reazione a catena che alla fine definisce la nostra capacità collettiva
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di superare le differenze immaginarie e guardare la vita nel grande schema delle cose.
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Hai guardato: Dio è nei neuroni
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Il prossimo: il grande schema delle cose
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basato sulle ricerche di Athene
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edito e narrato da Reese015
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musiche di Professor Kliq
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Durante la costante ricerca di Chiren, ho fatto una
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panoramica semplice ma completa delle sue scoperte attuali.
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Questa è la mia interpretazione dei primi mesi del suo lavoro di unificazione della fisica quantistica con la relatività.
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Anche se a volte può essere difficile da seguire a causa della complessità della materia,
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ha anche delle implicazioni filosofiche, che si trovano nell'epilogo.
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Nel corso del secolo passato, molte scoperte innovative hanno portato a degli
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spostamenti nei paradigmi scientifici riguardanti la nostra comprensione del mondo.
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La teoria della relatività di Einstein ha rivelato come il tempo e lo spazio sono lo stesso tessuto,
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mentre la ricerca Niels Bohr ci ha aiutato a capire
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le basi della materia attraverso la fisica quantistica,
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un regno che esiste solo come "una descrizione fisica astratta".
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Successivamente Louis De Broglie ha scoperto che tutta la materia,
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e non solo i fotoni e gli elettroni, è caratterizzata dalla dualità tra onde e particelle quantizzate.
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Queste scoperte hanno portato alla nascita di nuove scuole di pensiero sulla natura della realtà
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e ispirato popolari teorie metafisiche e pseudo scientifiche,
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come quella che vede la mente umana come in grado di comandare l'universo attraverso il pensiero positivo.
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Per quanto siano attraenti, queste teorie non hanno prove verificabili e possono rallentare il progresso scientifico.
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La legge di Einstein della relatività speciale e generale applicata nel campo delle tecnologie moderne,
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come i satelliti GPS, in cui l'accuratezza dei calcoli devierebbe di più di 7 miglia al giorno
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se conseguenze come la dilatazione del tempo non fossero prese in considerazione.
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La dilatazione del tempo è illustrata al meglio dal modo in cui gli orologi camminano più piano.
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Altre implicazioni della relatività sono:
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la contrazione delle lunghezze: un oggetto in movimento diminuisce in lunghezza; la relatività della simultaneità:
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è impossibile dire in senso assoluto,
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se due eventi avvengono contemporaneamente quando sono separati nello spazio.
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Nulla può viaggiare più veloce della velocità della luce.
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Questo significa che se una barra lunga dieci secondi-luce fosse spinta in avanti,
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occorrerebbero dieci secondi prima che l'azione possa avere conseguenze sul suo lato opposto.
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Senza questo intervallo di dieci secondi, la barra non esisterebbe nella sua interezza.
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Questo non è dovuto ai nostri limiti in qualità di osservatori ma succede a causa di una conseguenza intrinseca alla relatività,
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dove il tempo e lo spazio sono interconnessi e non possono esistere l'uno senza l'altro.
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La fisica quantistica fornisce una descrizione matematica di gran parte della dualità onda/particella
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e delle interazioni di energia e materia.
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Si parte dalla fisica classica, in primo luogo dalle scale atomiche e sub-atomiche.
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Le formulazioni matematiche sono astratte e le implicazioni sono spesso non intuitive.
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Un quantum è l'unità minima di qualsiasi entità fisica coinvolta in un'interazione.
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Le particelle elementari sono gli elementi di base dell'universo.
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Sono le particelle di cui tutte le altre particelle sono composte.
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Mentre nella fisica classica si può sempre dividere le cose in pezzi più piccoli,
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per un quanto questo è impossibile. Come risultato, il mondo quantistico presenta molti fenomeni unici
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che non possono essere spiegati attraverso le leggi classiche,
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come l'entanglement quantistico, l'effetto fotoelettrico, lo scattering di Compton e molti altri.
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Ci sono molte interpretazioni esotiche del nostro mondo quantizzato.
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La più ampiamente accettata tra i fisici include l'interpretazione di Copenhagen
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e l'interpretazione a molti mondi.
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Le attuali tendenze mostrano una forte concorrenza tra le interpretazioni alternative
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come l'universo olografico.
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Parte 1
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Parte 1: le equazioni di De Broglie
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Mentre sia la fisica quantistica che le leggi di Einstein sulla relatività sono essenziali per
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la nostra comprensione scientifica dell'universo,
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ci sono molti problemi scientifici irrisolti e, finora, nessuna teoria unificante.
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Alcune delle domande attuali sono:
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- perché nell'universo c'è più materia osservabile che antimateria?
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- qual è la natura della freccia del tempo?
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- qual è l'origine della massa?
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Alcune delle chiavi più importanti per trovare risposta a questi problemi sono le equazioni di De Broglie,
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per le quali gli è stato assegnato il Premio Nobel per la fisica.
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Questa formula mostra come tutta la materia ha una dualità tra onda e particella,
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il che significa che ci sono momenti in cui si comporta come un'onda
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e altri in cui si comporta come una particella.
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La formula combina la famosa equazione di Einstein E=mc2 (c al quadrato)
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con la natura quantizzata dell'energia.
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La prova sperimentale comprende la figura dell'interferenza
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di molecole di fullerene C60 in un esperimento "double-slit".
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Il fatto che la nostra stessa coscienza sembra essere costituita di particelle quantizzate
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è stata oggetto di molte teorie mistiche.
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E mentre il rapporto tra meccanica quantistica e coscienza è difficilmente così magico
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come recenti film e letteratura esoterici propongono, vi è tuttavia una implicazione profonda.
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Come le equazioni di De Broglie si applicano a tutta la materia, si può stabilire fondamentalmente che C equivale a hf,
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dove C sta per coscienza, h per la costante di Planck e f per la frequenza.
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C è responsabile di ciò che esperiamo come il presente:
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un'unità quantizzata o minima di un'interazione.
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La somma di tutti i momenti C fino al momento attuale è ciò che plasma il concetto di vita.
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Questa non è un'affermazione filosofica o teorica
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ma una conseguenza intrinseca di tutta la materia e l'energia quantizzate.
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La formula mostra come la vita e la morte sono costruzioni astratte di C (ora).
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Un'altra conseguenza delle equazioni di De Broglie è che la velocità con cui la materia o l'energia fluttuano
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e si comportano come un'onda o una particella è relativa alla frequenza del frame di riferimento.
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Incrementi di frequenza a causa della velocità sono relativi ad altri
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e portano alla luce fenomeni come la dilatazione del tempo.
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ll motivo di fondo è l'esperienza inalterata del tempo rispetto al frame di riferimento
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dove lo spazio e il tempo sono proprietà dei quanti e non il contrario.
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Parte 2
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Parte 2: l'antimateria e il tempo imperturbato
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Large Hadron Collider (Svizzera)
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Le antiparticelle sono create ovunque nell'universo collisioni ad alta energia di particelle hanno luogo.
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Questo processo è simulato artificialmente negli acceleratori di particelle.
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Quando la materia è creata, l'antimateria viene creata contemporaneamente
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ed ecco perché la mancanza di antimateria è uno dei più grandi interrogativi irrisolti nel campo della fisica fino ad oggi.
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Quando si intrappolano antiparticelle attraverso campi elettromagnetici, si possono studiare le loro proprietà.
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Lo stato quantistico di particelle e antiparticelle può essere scambiato mediante l'applicazione di
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coniugazione di carica [C], parità [P], e operatori di inversioni di tempo [T].
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Per chiarire:
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se un fisico il cui corpo è fatto di antimateria avesse fatto esperimenti in un laboratorio
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fatto anch'esso di antimateria, usando componenti chimici e sostanze fatte di antiparticelle,
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avrebbe trovato quasi esattamente gli stessi risultati della sua controparte di materia.
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Ma quando esse dovessero unirsi, un'immensa energia sarebbe rilasciata proporzionalmente alla loro massa.
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Recentemente, Fermilab scoprì come i quanti chiamati mesoni (famiglia di particelle subatomiche instabili composte da un quark e un antiquark) cambiano
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3 miliardi di volte al secondo dalla materia all'antimateria.
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Quando studiamo l'universo da un frame quantizzato di riferimento C,
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dobbiamo tener conto di tutte le prove sperimentali che si applicano ai quanti.
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Ciò comprende come materia e antimateria vengono create simultaneamente negli acceleratori di particelle
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e come i mesoni passano avanti e indietro tra loro.
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Ciò ha importanti conseguenze quando è applicato a C.
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Dal punto di vista quantistico, ogni istanza di C ha un'anti-C.
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Questo spiega la mancanza di simmetria o antimateria nell'universo
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ed è strettamente correlato alla scelta arbitraria di emettitore e assorbitore
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nella teoria Time-Symmetric di Wheeler-Feynman.
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L'imperturbato tempo t nel principio di indeterminazione è il tempo o il ciclo necessario per l'esistenza dei quanti.
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Così come osservato nei mesoni, la nostra esperienza personale di tempo o intervallo di un momento attuale
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raggiunge la soglia quando C è annullata dalla sua anti-C.
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L'interpretazione di C di questo singolo momento auto-annientante è inquadrata entro una freccia astratta del tempo.
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Se poi vogliamo definire l'interazione e osservare le proprietà di base della dualità onda/particella dei quanti
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tutte le interazioni consisterebbero di interferenza e risonanza.
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Ma dal momento che questo non è sufficiente per spiegare le forze fondamentali,
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ci è richiesto di utilizzare diversi modelli.
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Questo include il modello standard che media la dinamica delle particelle subatomiche conosciute
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attraverso i vettori forza e la relatività generale di Einstein, che descrive i fenomeni macroscopici
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come ad esempio le orbite dei pianeti che seguono una curvatura o un'ellisse nello spazio e un'elica nello spazio-tempo.
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Ma il modello di Einstein dello spazio-tempo non spiega i livelli quantistici
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e il modello standard ha bisogno di ulteriori vettori per spiegare l'origine della massa.
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Senza successo, un'unificazione di entrambi i modelli
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o teoria del tutto è stata oggetto di molte ricerche.
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Parte 3
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Parte 3: la teoria del tutto
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La meccanica quantistica riguarda meramente descrizioni matematiche
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e le loro implicazioni pratiche sono spesso contro-intuitive.
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Concetti classici quali lunghezza, tempo, massa ed energia
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possono anche essere affrontati con descrizioni simili.
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Con le equazioni di De Broglie possiamo sostituire questi concetti con i vettori astratti.
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Si tratta di un approccio ai concetti di base e già esistenti nella fisica orientato alla probabilità
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che ci permetteno di unificare la meccanica quantistica con la relatività di Einstein.
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a) quanti e continuità
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Le equazioni di De Broglie dimostrano come tutti i sistemi di riferimento sono quantizzati,
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comprese tutta la materia e tutta l'energia.
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Gli acceleratori di particelle hanno dimostrato che materia e anti-materia sono sempre creati simultaneamente.
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Il paradosso di come la realtà possa emergere da blocchi astratti che si annientano tra loro
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può essere spiegato usando i quanti come sistema di riferimento.
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In un'analogia semplificata: abbiamo bisogno di guardare le cose con gli occhi di un fotone.
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Il quadro di riferimento è sempre un quanto e definisce come lo spazio-tempo sia quantizzato.
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Quando "aumenta" o "diminuisce", lo spazio-tempo "aumenta" o "diminuisce" allo stesso modo.
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Ciò si riflette nella meccanica quantistica come la descrizione matematica dell'ampiezza della probabilità
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della funzione d'onda o, nella relatività di Einstein, come la dilatazione del tempo e la contrazione della lunghezza.
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Per un quadro di riferimento quantizzato, massa ed energia possono essere definite solo come probabilità astratte
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o, se vogliamo essere più concreti e definire un quadro matematico,
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come vettori che possono esistere solo quando si ipotizza una freccia del tempo.
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Essi possono essere derivati come risonanza e interferenza con il sistema di riferimento,
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che definisce l'unità minima o la costante spazio-tempo c,
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equivalente alla costante di Planck in meccanica quantistica.
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Gli esperimenti mostrano come la conversione della materia in energia attraverso la sua antimateria
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generi raggi gamma con un momento esattamente opposto.
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Quella che sembra essere una conversione, è il rapporto tra vettori opposti interpretati come la distanza e il tempo,
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la materia e l'anti-materia, la massa e l'energia o l'interferenza
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e la risonanza all'interno della freccia astratta del tempo C (ora).
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La somma dei vettori opposti è sempre zero,
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questa è la base delle leggi di simmetria o di conservazione in fisica
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o il motivo per cui, alla velocità di C, tempo e spazio equivalgono a zero a causa della contrazione della lunghezza e della dilatazione del tempo.
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Una conseguenza è il principio di indeterminazione di Heisenberg,
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in cui si afferma che alcune coppie di proprietà fisiche,
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come la posizione e il momento, non possono essere conosciute simultaneamente con precisione.
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In un certo senso, una singola particella è il proprio campo.
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Questo non spiega il nostro senso di continuità, dove C si annulla entro il proprio intervallo richiesto.
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Ma quando questi vettori sono amplificati in maniera esponenziale o accelerato
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relativamente e all'interno della freccia astratta del tempo,
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i sottostanti algoritmi matematici, descrivendo anche le forze fondamentali,
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possono portare a una realtà coerente e avere blocchi astratti.
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Questo è il motivo per cui le equazioni del moto armonico sono utilizzate in molti campi della fisica
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coinvolgendo fenomeni periodici, come la meccanica quantistica e l'elettrodinamica
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o il motivo per cui il principio di equivalenza di Einstein, utilizzato per ricavare il modello di spazio-tempo,
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afferma che non vi è alcuna differenza tra gravità e accelerazione.
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Perché la gravità è solo una forza se interpretata in relazione a un sistema oscillante di riferimento.
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Questo può essere illustrato con una curva logaritmica che può essere ridotta a una curva elicoidale dal sistema di riferimento,
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facendo ruotare gli oggetti e facendo seguire loro delle orbite.
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Visivamente semplificato, due mele che crescono si attraggono reciprocamente
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quando osservate attraverso un sistema di riferimento amplificato, dal momento che la loro dimensione sembra inalterata.
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L'opposto si verifica con interferenza.
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In un'analogia semplificata, l'aumento o la riduzione delle dimensioni degli oggetti come ci avviciniamo o allontaniamo da essi
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è determinato dallo spostamento vettoriale del frame di riferimento,
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in maniera analoga a come una radio si sintonizza su onde diverse per ricevere stazioni radio.
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Ciò vale anche per l'influenza della gravità.
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In sostanza, indipendentemente da qualsiasi sistema di riferimento, non vi sono forze fondamentali.
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Tutte le interazioni all'interno della nostra continuità astratta possono essere matematicamente derivate attraverso
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interferenza e risonanza, purché la mutevole
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e fluttuante unità minima o quanto, essendo la struttura di riferimento, viene presa in considerazione.
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Le prove sperimentali includono l'effetto invisibile nel modello standard,
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in cui possiamo vedere la forza-effetto ma non i veri portatori di forza.
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b) sovrapposizione quantistica
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La continuità coerente della realtà non richiede ai quanti di avere una sequenza specifica nel tempo.
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Un quanto non è soggetto ad alcuna nozione di spazio o di tempo
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e può occupare tutti i suoi possibili stati quantistici contemporaneamente.
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Questo è chiamato sovrapposizione quantistica ed è stato dimostrato in esperimenti quali
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l'esperimento chiamato "double-slit" o teletrasporto quantistico,
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in cui ogni elettrone nell'universo, ad esempio, potrebbe essere esattamente lo stesso.
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L'unico requisito per una freccia astratta del tempo e una continuità o realtà coerenti
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è l'algoritmo che descrive il modello o la sequenza astratta dei vettori.
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Dal momento che questa continuità determina la nostra capacità di essere consapevoli di noi stessi,
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ci rende intrinsecamente soggetti alle sue conseguenze matematiche: le leggi fondamentali della fisica.
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L'interazione è una semplice interpretazione di ciò che è essenzialmente un modello astratto.
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È per questo che la meccanica quantistica può solo fornire descrizioni matematiche,
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dal momento che può solo descrivere i modelli all'interno di probabilità infinite.
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Quando la probabilità è espressa come C,
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le informazioni necessarie a descrivere il momento attuale o l'ampiezza di probabilità di C
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sono anche ciò di cui consiste la freccia del tempo.
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La natura della freccia del tempo è uno dei più grandi problemi irrisolti in fisica
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ed è stata responsabile di molte nuove interpretazioni popolari.
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Il principio olografico, ad esempio, proprietà della gravità quantistica e delle teorie della stringa,
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teorizza come l'universo intero può essere visto come una struttura di informazioni di sole due dimensioni.
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c) il tempo
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Abbiamo associato momentaneamente la nozione di un tempo-freccia con la sequenza di eventi
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che esperiamo attraverso la predisposizione della memoria a breve e lungo termine.
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Possiamo avere solo ricordi del passato, non del futuro, e abbiamo sempre pensato
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che ciò riflette il flusso del tempo.
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Gli scienziati hanno cominciato a mettere in discussione questa logica solo quando le scoperte della meccanica quantistica hanno dimostrato
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che alcuni fenomeni non sono vincolati dalla nostra nozione di tempo e che il nostro concetto di essa non è altro
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che la percezione del cambiamento dei valori osservabili.
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Questo si riflette anche nella dilatazione del tempo e nella contrazione della lunghezza,
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che sono parte della ragione per cui Einstein ha stabilito che il tempo e lo spazio sono lo stesso tessuto.
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In senso assoluto, il concetto di tempo non è diverso dalla nozione di distanza.
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I secondi sono uguali ai secondi-luce ma si annullano reciprocamente.
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Per chiarire: essendo la distanza e il tempo opposti l'una all'altro,
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il trascorrere del tempo può essere interpretato come la distanza che le lancette di un orologio percorrono
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muovendosi in una direzione che è opposta al tempo.
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Continuando a muoversi, esse effetivamente tornano indietro in quello che potremmo chiamare tempo.
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Questo è anche il motivo per cui ogni singola unità minima separata di esperienza
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è sempre immediatamente annientata in un presente senza tempo.
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La comprensione stabilisce il primato tra collasso della funzione d'onda a incoerenza dei quanti.
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Concetti come vita e morte sono mere costruzioni intellettuali
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e qualsiasi idea speculativa spirituale di una vita dopo la morte che trova spazio in un regno
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in cui la rigida base matematica di questa realtà giunge alla fine è ugualmente costruita.
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Un'importante conseguenza cosmologica è che la teoria del Big Bang,
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in cui l'universo è fatto risalire a un certo punto del passato, è sbagliata.
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Il presupposto tradizionale dello spazio-tempo, in cui lo spazio è tridimensionale
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e il tempo gioca il ruolo di una quarta dimensione è impreciso.
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Se volessimo studiare l'origine dell'universo dovremmo guardare "avanti",
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dal momento che la direzione del vettore C è opposto alla freccia di distanza,
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da cui percepiamo un universo in espansione.
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Anche se questa mappatura temporale dell'universo verrà visualizzata solo da concetti astratti
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senza alcun rapporto con le sue basi quantistiche,
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le prove sperimentali inquadrano un universo in espansione progressiva,
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seguendo ciò che è noto per essere un buco nero inverso,
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così come molti problemi legati alla teoria del Big Bang, come il problema dell'orizzonte.
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d) implicazioni neurologiche
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Queste derivazioni potrebbero portare a domande sul libero arbitrio,
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poiché la consapevolezza sembra essere raggiunta solo dopo l'azione all'interno della nostra percezione del tempo.
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La maggior parte delle indagini neurologiche che hanno fatto luce su questo argomento dimostrano
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che l'azione è presa proprio prima di diventarne consapevoli.
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Ma un punto di vista deterministico si basa su un erroneo concetto di tempo, come è illustrato
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dalle descrizioni di probabilità matematiche nella meccanica quantistica.
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Tale comprensione sarà importante nelle future ricerche neurologiche,
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dal momento che essa mostra come qualsiasi circuito neurale sia un vettore con una direzione
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alla base della dissonanza cognitiva e dell'interferenza o risonanza all'interno di C.
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La capacità di comprendere e modificare consapevolmente queste indicazioni,
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acquisite attraverso miliardi di anni di evoluzione,
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conferma quanto sia importante il nostro sistema di credenze nell'espandere la nostra consapevolezza
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e come esse influenzino la nostra memoria,
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responsabile nella misura in cui possiamo effettuare connessioni
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e per i processi neurali che creano significato.
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Spiega inoltre come la consapevolezza artificiale richieda una rete di processori indipendenti
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invece di una sequenza lineare di algoritmi complessi.
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e) una interpretazione limitata
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La grande unificazione di Athene è una soluzione che unisce la fisica quantistica e la teoria della relatività di Einstein.
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Mentre risponde a molti problemi della fisica, come quelli elencati qui,
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è solo la mia interpretazione limitata dei suoi primi mesi di ricerca scientifica.
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Qualunque sia il risultato, è chiaro che siamo entrati in un'era in cui la scienza è aperta a tutti
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e se possiamo preservare l'accesso non filtrato a Internet, siamo in grado di verificare la validità delle nostre idee,
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siamo in grado di migliorare la nostra immaginazione facendo nuove correlazioni
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e possiamo essere parte dell'evoluzione della nostra comprensione dell'universo e della mente.
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epilogo
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Nella meccanica quantistica abbiamo imparato ad avvicinare la realtà in modo diverso
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e a vedere tutto come probabilità invece di certezze.
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In senso matematico tutto è possibile.
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Nella scienza così come nelle nostre vite quotidiane, la misura in cui siamo in grado di calcolare
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o capire le probabilità è determinata dalla nostra capacità intellettuale di riconoscere i modelli.
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Senza pregiudizi, possiamo identificare chiaramente questi modelli
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e basare le nostre azioni su ragionevoli probabilità.
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Dal momento che è nella natura stessa del nostro emisfero cerebrale sinistro di negare le idee
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che non rientrano nel nostro paradigma corrente, più siamo legati al sistema di credenze,
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meno siamo in grado di fare scelte consapevoli per noi stessi.
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Ma osservando questo processo, espandiamo la nostra consapevolezza e migliorariamo il nostro libero arbitrio.
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Si dice che la saggezza venga con l'età ma con apertura e scetticismo,
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il principio fondamentale del metodo scientifico,
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non abbiamo bisogno di decenni di tentativi ed errori per capire quali delle nostre convinzioni possano essere improbabili.
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La questione non è se le nostre convinzioni siano giuste o sbagliate
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ma se essere o non essere emotivamente legati ad esse sia più o meno vantaggioso per noi stessi.
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Non esiste una cosa come una libera scelta quando si è emotivamente collegati a un sistema di credenze.
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Nel momento in cui siamo abbastanza consapevoli di noi stessi da rendercene conto,
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possiamo veramente lavorare insieme per capire cosa può portarci maggior beneficio.
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"L'evoluzione della meccanica quantistica è stata segnata da inaudito scetticismo nei confronti dei paradigmi scientifici classici. L'auto-consapevolezza e la volontà di rivedere le nostre ipotesi, che sono costantemente sfidate nella scienza e nell'umanità, determineranno la misura in cui otterremo una comprensione più profonda della mente e dell'universo".