Ariel Garten: Conoscere se stessi con uno scanner cerebrale
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0:00 - 0:02Il motto, "Conosci te stesso"
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0:02 - 0:04è noto fin dall'Antica Grecia.
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0:04 - 0:07Qualcuno attribuisce questo prezioso sapere universale
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0:07 - 0:09a Platone, altri a Pitagora.
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0:09 - 0:12In verità non ha importanza quale saggio l'abbia detto per primo
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0:12 - 0:15perché rimane sempre un consiglio saggio, anche oggi.
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0:16 - 0:18"Conosci te stesso."
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0:18 - 0:20È incisivo
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0:20 - 0:22al punto da essere quasi privo di significato,
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0:22 - 0:25ma suona autentico e familiare, vero?
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0:25 - 0:28"Conosci te stesso."
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0:28 - 0:30Interpreto questo detto senza tempo
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0:30 - 0:33come una dichiarazione sui problemi, o più precisamente sulle confusioni,
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0:33 - 0:35di coscienza.
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0:35 - 0:37Sono sempre stata affascinata dalla conoscenza di sé.
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0:37 - 0:39La passione mi ha portata ad immergermi nell'arte,
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0:39 - 0:41a studiare la neuroscienza
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0:41 - 0:43e in seguito a diventare una psicoterapeuta.
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0:43 - 0:45Oggi combino tutte le mie passioni
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0:45 - 0:47come CEO di InteraXon, un'azienda
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0:47 - 0:49sviluppatrice di informatica controllata dal pensiero.
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0:49 - 0:51Il mio obiettivo, molto semplicemente,
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0:51 - 0:53è aiutare le persone ad essere più sintonizzate
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0:53 - 0:55con se stesse.
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0:55 - 0:57Lo prendo da questo piccolo motto,
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0:57 - 0:59"Conosci te stesso."
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0:59 - 1:01Se ci pensate,
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1:01 - 1:03questo imperativo è un po' una caratteristica distintiva della nostra specie,
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1:03 - 1:05vero?
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1:05 - 1:07Voglio dire, è autocoscienza
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1:07 - 1:09che separa l'Homo Sapiens
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1:09 - 1:12dagli sviluppi più recenti della razza umana.
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1:12 - 1:14Oggi siamo spesso troppo occupati,
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1:14 - 1:16rivolti ai nostri iPhone e iPod
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1:16 - 1:19per fermarci veramente a conoscere noi stessi.
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1:19 - 1:22Nel delirio dei messaggi di testo, email,
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1:22 - 1:25incessanti sollecitazioni da diversi canali di comunicazione
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1:25 - 1:28e password e app e promemoria e tweet e tag,
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1:28 - 1:31perdiamo di vista quello che in realtà significa tutto questo trambusto:
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1:31 - 1:33noi stessi.
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1:33 - 1:35La maggior parte del tempo rimaniamo pietrificati
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1:35 - 1:39di fronte a tutti i modi in cui riflettiamo noi stessi nel mondo.
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1:39 - 1:42E a malapena troviamo il tempo di riflettere profondamente
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1:42 - 1:45su noi stessi.
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1:45 - 1:47Siamo sommersi da tutte queste cose.
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1:47 - 1:49E sentiamo quasi il dovere
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1:49 - 1:52di ritirarci in un luogo appartato, e lasciarci tutto alle spalle.
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1:52 - 1:54Allora andiamo lontano
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1:54 - 1:56in cima a una montagna,
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1:56 - 1:58dando per scontato che appollaiarci lassù
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1:58 - 2:00ci porti il rispetto di cui abbiamo bisogno
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2:00 - 2:02per fare ordine nella confusione, nel caos quotidiano,
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2:02 - 2:04e trovare di nuovo noi stessi.
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2:04 - 2:06Ma su quella montagna
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2:06 - 2:09dove conquistiamo quella bellissima pace dello spirito,
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2:09 - 2:12che cosa realizziamo veramente?
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2:12 - 2:15In realtà è solo una fuga riuscita.
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2:15 - 2:17Pensate alla parola che usiamo, "Ritiro".
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2:17 - 2:20È il termine che usa l'esercito quando perde una battaglia.
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2:20 - 2:22Significa che dobbiamo andarcene.
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2:22 - 2:24È così che ci sentiamo di fronte alle pressioni del mondo,
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2:24 - 2:26tanto che per rientrare in noi stessi,
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2:26 - 2:29dobbiamo filarcela a gambe levate?
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2:29 - 2:32E il problema del fuggire dalla vita quotidiana
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2:32 - 2:35è che alla fine, a casa, dobbiamo tornarci.
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2:35 - 2:37Pensandoci,
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2:37 - 2:39siamo un po' come turisti
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2:39 - 2:42che visitano se stessi.
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2:42 - 2:45Prima o poi quella vacanza deve finire.
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2:45 - 2:48La domanda che ho per voi è,
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2:48 - 2:50c'è modo di trovare noi stessi
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2:50 - 2:52senza scappare?
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2:52 - 2:54Possiamo ridefinire le nostre relazioni
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2:54 - 2:56attraverso la tecnologia
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2:56 - 2:58per ottenere quel senso di autocoscienza più accentuato
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2:58 - 3:00che desideriamo?
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3:00 - 3:03Possiamo vivere qui, oggi, nel web connesso
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3:03 - 3:06e continuare a seguire quelle antiche istruzioni,
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3:06 - 3:09"Conosci te stesso"?
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3:09 - 3:11La risposta è sì.
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3:11 - 3:13Io sono qui oggi per condividere uno strumento
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3:13 - 3:15tecnologico su cui stiamo lavorando a questo scopo,
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3:15 - 3:17per avere familiarità con noi stessi
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3:17 - 3:19come mai prima d'ora --
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3:19 - 3:21umanizzare la tecnologia
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3:21 - 3:23e promuovere quella nostra antichissima ricerca
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3:23 - 3:26di profonda conoscenza di noi stessi.
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3:26 - 3:30Si chiama informatica controllata dal pensiero.
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3:32 - 3:34Avete probabilmente notato
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3:34 - 3:36che porto dei piccoli elettrodi sulla fronte.
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3:36 - 3:38Sono dei sensori di onde cerebrali
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3:38 - 3:40che leggono l'attività elettrica del mio cervello
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3:40 - 3:42mentre faccio questo discorso.
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3:42 - 3:45Queste onde cerebrali vengono analizzate e riprodotte in un grafico.
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3:45 - 3:48Vi mostro il risultato
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3:48 - 3:51La linea blu rappresenta le mie onde cerebrali.
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3:51 - 3:53È il segnale diretto che viene registrato nella mia testa,
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3:53 - 3:55riprodotto in tempo reale.
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3:55 - 3:58Gli istogrammi verdi e rossi illustrano lo stesso segnale mostrato in frequenza,
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3:58 - 4:00con le frequenze più basse qui
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4:00 - 4:02e le frequenze più alte qui.
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4:02 - 4:05Di fatto state guardando nella mia testa mentre parlo.
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4:07 - 4:10Questi grafici sono ineccepibili, sono ondulati,
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4:10 - 4:12ma da un punto di vista umano,
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4:12 - 4:14in realtà non sono molto utili.
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4:14 - 4:16Ecco perché abbiamo trascorso tanto tempo
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4:16 - 4:18a pensare a come rendere significativi questi dati
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4:18 - 4:20per le persone che li usano.
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4:20 - 4:23Per esempio, se potessimo usarli
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4:23 - 4:25per scoprire quanto sono rilassata in qualunque momento?
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4:25 - 4:27E se potessimo prendere quell'informazione
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4:27 - 4:30e impostarla in forma organica su uno schermo?
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4:30 - 4:33La forma qui sulla destra
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4:33 - 4:35è diventata l'indicatore di quello che succede nella mia testa.
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4:35 - 4:37Più sono rilassata,
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4:37 - 4:39più energia la attraversa.
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4:39 - 4:41Potrebbe anche interessarmi sapere
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4:41 - 4:43quanto sono concentrata,
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4:43 - 4:46posso mettere il mio livello di attenzione nel circuito dall'altra parte.
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4:46 - 4:48E più il mio cervello è concentrato,
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4:48 - 4:51più al circuito affluirà energia.
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4:51 - 4:54Di solito, non c'è modo di sapere quanto sono concentrata o rilassata
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4:54 - 4:57in nessuna maniera tangibile.
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4:57 - 4:59Come ben sappiamo, le sensazioni su come ci sentiamo
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4:59 - 5:01sono notoriamente inaffidabili.
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5:01 - 5:04Ci siamo tutti lasciati sorprendere dallo stress senza accogercene
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5:04 - 5:06finché non ci siamo sfogati su qualcuno che non lo meritava,
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5:06 - 5:09e poi ci siamo resi conto che avremmo dovuto tenerlo sotto controllo
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5:09 - 5:11un po' prima.
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5:11 - 5:13Questa nuova consapevolezza
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5:13 - 5:15apre ampie possibilità
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5:15 - 5:18di applicazione che aiutano a migliorare la vita e noi stessi.
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5:18 - 5:21Stiamo cercando di creare la tecnologia che usa questi elementi
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5:21 - 5:24per rendere più efficiente il nostro lavoro, le nostre pause più rilassanti
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5:24 - 5:27e le nostre connessioni più profonde e più appaganti che mai.
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5:28 - 5:31Tra un attimo condividerò con voi alcune di queste visioni,
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5:31 - 5:34ma prima vorrei dare un'occhiata a come ci siamo arrivati.
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5:34 - 5:37Tra parentesi, controllate pure nella mita testa in qualunque momento.
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5:37 - 5:39(Risate)
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5:39 - 5:41A InteraXon, io e la mia squadra
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5:41 - 5:44stiamo sviluppando applicazioni controllate dal pensiero da quasi dieci anni.
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5:44 - 5:46Nelle prime fasi di sviluppo
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5:46 - 5:49eravamo veramente entusiasti di tutte le cose che controllavamo con la mente.
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5:49 - 5:52Facevamo attivare, accendere e funzionare le cose
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5:52 - 5:54solo con il pensiero.
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5:54 - 5:56Oltrepassavamo lo spazio
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5:56 - 5:58tra la mente e l'apparecchio.
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5:58 - 6:01Abbiamo animato tutta una serie di prototipi e di prodotti
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6:01 - 6:03che si potevano controllare con la mente,
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6:03 - 6:05come elettrodomestici controllati dal pensiero
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6:05 - 6:07o videogiochi o le macchinette delle sale da gioco
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6:07 - 6:09o una sedia levitante.
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6:09 - 6:11Abbiamo creato tecnologia e applicazioni
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6:11 - 6:13che coinvolgevano l'immaginazione delle persone,
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6:13 - 6:15ed era veramente fantastico.
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6:15 - 6:17Poi ci è stato chiesto di fare qualcosa di veramente grosso
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6:17 - 6:19per le Olimpiadi.
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6:19 - 6:21Ci è stato proposto di creare una gigantesca installazione
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6:21 - 6:23alle Olimpiadi invernali di Vancouver del 2010
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6:23 - 6:25che, utilizzate a Vancouver,
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6:25 - 6:27avrebbero controllato l'illuminazione della C.N. Tower,
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6:27 - 6:30della sede del Parlamento Canadese e delle Cascate del Niagara
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6:30 - 6:33da tutto il paese
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6:33 - 6:35utilizzando la mente.
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6:35 - 6:38In 17 giorni di Olimpiadi 7.000 visitatori di tutto il mondo
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6:38 - 6:40controllavano individualmente l'illuminazione
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6:40 - 6:42dalla torre CN, del parlamento e del Niagara in tempo reale
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6:42 - 6:44con la mente mentre erano in giro per il paese,
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6:44 - 6:46a 3.000 km di distanza.
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6:46 - 6:48Controllare le cose con la mente
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6:48 - 6:50è abbastanza divertente.
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6:50 - 6:53Ma ci interessiamo sempre delle interazioni umane multilivello.
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6:53 - 6:55Abbiamo quindi cominciato a inventare
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6:55 - 6:57applicazioni controllate dalla mente
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6:57 - 7:00in un quadro più complesso del solo controllo.
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7:00 - 7:03E cioè la reattività.
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7:03 - 7:05Ci siamo resi conto che c'era un sistema
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7:05 - 7:07che permetteva alla tecnologia di sapere qualcosa su di voi.
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7:07 - 7:11E si poteva unire alla relazione con voi.
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7:11 - 7:13Abbiamo creato la sala di reazione
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7:13 - 7:16dove le luci, la musica e le imposte si adattano al vostro stato.
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7:16 - 7:19Seguivano quei piccoli spostamenti nella vostra attività mentale.
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7:19 - 7:21Quindi mentre vi sistemavate per rilassarvi a fine giornata,
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7:21 - 7:23sul divano del nostro ufficio,
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7:23 - 7:26una musica suadente vi avvolgeva.
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7:26 - 7:28Mentre leggevate, la lampada da tavolo si illuminava.
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7:28 - 7:31Se vi addormentavate, il sistema se ne accorgeva,
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7:31 - 7:34e abbassava le luci.
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7:34 - 7:37Poi ci siamo accorti che se la tecnologia può sapere cose su di noi
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7:37 - 7:39e usarle per aiutarci,
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7:39 - 7:42c'è un'applicazione ancora più preziosa.
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7:42 - 7:45Voi potreste venire a sapere delle cose su voi stessi.
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7:45 - 7:47Potremmo conoscere aspetti di noi stessi
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7:47 - 7:49che sono tutt'altro che visibili
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7:49 - 7:52e cominciare a vedere cose accuratamente nascoste.
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7:52 - 7:54Lasciate che vi mostri un esempio di quello che voglio dire.
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7:54 - 7:56Ecco un'applicazione
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7:56 - 7:58che ho creato per l'iPad.
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7:58 - 8:00L'obiettivo originale del gioco Zen Bound
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8:00 - 8:02è avvolgere una corda intorno a una forma in legno.
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8:02 - 8:04Si usa con le cuffie.
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8:04 - 8:07Le cuffie si connettono wireless all'iPad o a uno smartphone.
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8:07 - 8:09Nelle cuffie
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8:09 - 8:12ci sono sensori in tessuto sulla fronte e sulla testa.
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8:12 - 8:14Nel gioco Zen Bound originale,
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8:14 - 8:17si gioca facendo scorrere le dita sullo schermo.
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8:17 - 8:19Nel gioco che abbiamo creato, ovviamente,
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8:19 - 8:21controllate la forma in legno sullo schermo
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8:21 - 8:23con la mente.
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8:23 - 8:25Mentre vi concentrate sulla forma di legno,
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8:25 - 8:27lei ruota.
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8:27 - 8:30Più vi concentrate, più veloce è la rotazione.
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8:30 - 8:32È tutto vero.
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8:32 - 8:34Non è finzione.
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8:34 - 8:36Quello che mi pare comunque molto interessante
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8:36 - 8:38è che alla fine del gioco vi si danno statistiche e riscontri
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8:38 - 8:40sui risultati.
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8:40 - 8:42Ci sono grafici e diagrammi
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8:42 - 8:44che vi dicono come lavorava il cervello --
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8:44 - 8:47non solo quanta corda avete usato o qual è il vostro punteggio,
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8:47 - 8:49ma cosa succedeva
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8:49 - 8:51nella vostra mente.
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8:51 - 8:53Ed è un riscontro di grande valore
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8:53 - 8:56che possiamo usare per controllare cosa succede
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8:56 - 8:59dentro di noi.
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8:59 - 9:01Mi piace definirlo
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9:01 - 9:03"intra-attivo".
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9:03 - 9:05Di solito pensiamo a tecnologia
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9:05 - 9:07e "inter-attivo".
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9:07 - 9:09Questa tecnologia
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9:09 - 9:11è intra-attiva.
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9:11 - 9:14Capisce ciò che c'è dentro di voi
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9:14 - 9:17e stabilisce una specie di relazione dinamica
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9:17 - 9:19tra voi e la vostra tecnologia
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9:19 - 9:21così che possiate usare quell'informazione
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9:21 - 9:23per migliorare.
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9:23 - 9:25Potete quindi usare questa informazione
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9:25 - 9:28per capire voi stessi in un circolo dinamico.
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9:28 - 9:32Alla InteraXon,
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9:32 - 9:35la tecnologia intra-attiva
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9:35 - 9:38è uno dei mandati che ci definisce.
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9:38 - 9:41Si tratta di come capiamo il mondo che abbiamo dentro
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9:41 - 9:43e lo rispecchiamo all'esterno
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9:43 - 9:46in questa stretta spirale.
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9:46 - 9:49Per esempio, l'informatica controllata dalla mente
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9:49 - 9:51può insegnare ai bambini affetti da ADD
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9:51 - 9:53come migliorare la concentrazione.
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9:53 - 9:57Con l'ADD, i bambini hanno un basso indice di onde beta in fase di concentrazione
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9:57 - 9:59e un alto indice di stati theta.
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9:59 - 10:02Si possono quindi creare applicazioni che premiano le fasi di concentrazione.
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10:02 - 10:05Immaginate bambini che giocano ai videogiochi con le onde cerebrali
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10:05 - 10:08e migliorano i sintomi da ADD mentre giocano.
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10:08 - 10:11Può essere efficace tanto quanto il Ritalin.
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10:11 - 10:13Forse ciò che più conta,
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10:13 - 10:15l'informatica controllata dalla mente può dare a bambini con ADD
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10:15 - 10:18indicazioni sui loro stati mentali oscillanti,
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10:18 - 10:20così che possano migliorare se stessi
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10:20 - 10:22e le loro necessità di apprendimento.
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10:22 - 10:26I metodi con cui i bambini potranno usare tali conoscenze per migliorare se stessi
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10:26 - 10:29sconvolgeranno molti dei diffusi e dannosi marchi sociali
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10:29 - 10:31a cui fanno fronte coloro che
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10:31 - 10:33vengono diagnosticati come diversi.
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10:33 - 10:35Possiamo scrutare nella nostre testa
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10:35 - 10:37e interagire con quello che una volta ci era precluso,
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10:37 - 10:42quello che prima non ci era chiaro e che ci separava.
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10:42 - 10:45La tecnologia delle onde cerebrali può comprenderci, anticipare le nostre emozioni
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10:45 - 10:47e trovare le migliori soluzioni per i nostri bisogni.
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10:47 - 10:50Immaginate questo insieme di conoscenze sull'individuo
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10:50 - 10:53calcolate e rappresentate su un intero arco di vita.
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10:53 - 10:55Immaginate le informazioni che potreste acquisire
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10:55 - 10:57da questo secondo tipo di visione.
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10:57 - 11:00Sarebbe come connettervi alla vostra pagina di Google personalizzata.
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11:00 - 11:02Parlando di Google,
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11:02 - 11:04oggi potete cercare immagini e taggare immagini
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11:04 - 11:07basandovi sui pensieri e le sensazioni che avete provato guardandole.
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11:07 - 11:09Potete etichettare fotografie di cuccioli di animali come felici,
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11:09 - 11:12o qualunque cosa rappresentino per voi i cuccioli,
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11:12 - 11:14e poi potete cercare in quella banca dati,
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11:14 - 11:16navigare con le vostre sensazioni,
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11:16 - 11:19piuttosto che che con le parole chiave che le rintracciano.
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11:19 - 11:21O potreste taggare le foto di Facebook
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11:21 - 11:24con le emozioni che associate
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11:24 - 11:26a quei ricordi
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11:26 - 11:28e classificare instantaneamente
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11:28 - 11:30il flusso che cattura la vostra attenzione
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11:30 - 11:33in un attimo.
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11:33 - 11:35Umanizzare la tecnologia
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11:35 - 11:38vuol dire prendere ciò che è già naturale dell'esperienza uomo-tecnologia
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11:38 - 11:41e costruire tecnologie completamente integrate.
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11:41 - 11:43Allineandosi al nostro comportamento umano,
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11:43 - 11:46questo ci permette di dare più senso a quello che facciamo
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11:46 - 11:49e, ancor più importante, al suo perché,
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11:49 - 11:51creando una grande immagine,
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11:51 - 11:53grazie ai piccoli importanti dettagli,
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11:53 - 11:55che ci rende quello che siamo.
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11:55 - 11:57Con la tecnologia umanizzata
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11:57 - 11:59possiamo monitorare la qualità dei cicli del sonno.
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11:59 - 12:02Quando la nostra produttività comincia a rallentare,
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12:02 - 12:04possiamo tornare ai dati
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12:04 - 12:06e vedere come creare un equilibrio efficace
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12:06 - 12:08tra lavoro e gioco.
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12:08 - 12:10Sapete cosa vi provoca stanchezza
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12:10 - 12:12o cosa vi dà energia,
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12:12 - 12:15cosa vi provoca depressione
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12:15 - 12:19o quali cose divertenti vi tirano su di morale?
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12:19 - 12:21Immaginate di avere accesso a dati
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12:21 - 12:24che vi permettono di ordinare su una scala della felicità
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12:24 - 12:27quali persone nella vostra vita vi hanno reso più felici,
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12:27 - 12:30o quali attività vi hanno portato gioia.
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12:30 - 12:33Dedichereste più tempo a queste persone? Dareste loro la priorità?
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12:33 - 12:36Divorziereste?
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12:36 - 12:38Quello che il calcolo controllato dalla mente vi permette di fare
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12:38 - 12:41è creare strati di immagini a colori della vita.
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12:41 - 12:44E con questo, si può sbrogliare la matassa degli avvenimenti psicologici
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12:44 - 12:47e creare una storia dei nostri comportamenti nel tempo.
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12:47 - 12:49Cominciamo a vedere il racconto sottostante
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12:49 - 12:51che ci spinge in avanti
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12:51 - 12:54e ci dice cosa sta succedendo.
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12:54 - 12:56E da questo,
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12:56 - 12:58possiamo imparare come cambiare la trama, il risultato
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12:58 - 13:00e il protagonista
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13:00 - 13:02delle nostre storie personali.
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13:02 - 13:042000 anni fa,
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13:04 - 13:07quei Greci hanno avuto potenti intuizioni.
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13:07 - 13:10Sapevano che un pezzo importante va a posto
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13:10 - 13:13quando cominciate a vivere secondo il loro piccolo precetto,
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13:13 - 13:16quando entrate in contatto con voi stessi.
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13:16 - 13:19Hanno capito il potere della narrazione umana
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13:19 - 13:21e il valore che diamo agli umani
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13:21 - 13:24nel cambiamento, nell'evoluzione e nella crescita.
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13:24 - 13:27Ma hanno capito qualcosa di ancor più importante --
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13:27 - 13:30la pura felicità della scoperta,
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13:30 - 13:33la gioia e il fascino che ci dà il mondo
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13:33 - 13:35e l'essere noi stessi in questo mondo,
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13:35 - 13:37la ricchezza che riceviamo
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13:37 - 13:40dal vedere, sentire e sapere le vite che siamo.
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13:40 - 13:42Mia mamma è un'artista,
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13:42 - 13:45e da bambina la vedevo spesso animare le cose con una pennellata.
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13:45 - 13:48Un attimo era un foglio bianco, pura possibilità.
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13:48 - 13:50Un attimo dopo, prendeva vita
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13:50 - 13:53con idee ed espressioni colorate.
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13:53 - 13:55Seduta a lato del cavalletto
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13:55 - 13:58la guardavo trasformare tela su tela,
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13:58 - 14:02e ho imparato che potete creare un vostro mondo.
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14:02 - 14:04Ho imparato che i mondi che abbiamo al nostro interno --
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14:04 - 14:07le nostre idee, le emozioni e l'immaginazione --
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14:07 - 14:11erano, di fatto, un limite per le nostre menti e i nostri corpi.
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14:11 - 14:14Se lo si può pensare, se lo si può scoprire,
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14:14 - 14:17lo si può rendere vivo.
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14:17 - 14:19Per me, l'elaborazione controllata dalla mente
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14:19 - 14:21è semplice e potente tanto quanto un pennello --
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14:21 - 14:24un ulteriore strumento per sbloccare e riaccendere
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14:24 - 14:26i mondi nascosti dentro di noi.
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14:26 - 14:28Non vedo l'ora che arrivi il giorno
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14:28 - 14:31in cui potrò sedermi accanto a voi, al vostro cavalletto,
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14:31 - 14:33a guardare il mondo che possiamo creare
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14:33 - 14:35con i nostri nuovi attrezzi
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14:35 - 14:37e le scoperte che possiamo fare
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14:37 - 14:39su noi stessi.
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14:39 - 14:41Grazie.
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14:41 - 14:43(Applausi)
- Title:
- Ariel Garten: Conoscere se stessi con uno scanner cerebrale
- Speaker:
- Ariel Garten
- Description:
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Immaginate di giocare ad un videogioco controllato dalla mente. Immaginate che quel gioco vi mostri anche i vostri stati di stress, di relax e di concentrazione. A TEDxToronto Ariel Garten mostra come osservare l'attività cerebrale dia un nuovo significato all'antico detto "conosci te stesso".
- Video Language:
- English
- Team:
- closed TED
- Project:
- TEDTalks
- Duration:
- 14:43