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Tutti possono suonare | Mirko Bonini | TEDxLUCCA

  • 0:22 - 0:26
    Avete prima imparato
    a leggere o a parlare?
  • 0:28 - 0:29
    La domanda è retorica:
  • 0:29 - 0:32
    sicuramente, avrete prima
    imparato a parlare.
  • 0:32 - 0:34
    Poi, con la scolarizzazione,
  • 0:35 - 0:37
    vi è stato insegnato
    a leggere e a scrivere.
  • 0:39 - 0:43
    Quando i vostri maestri
    vi hanno insegnato a leggere e scrivere,
  • 0:43 - 0:50
    sicuramente sono partiti da parole
    di cui voi conoscevate il significato.
  • 0:51 - 0:54
    Non faccio scrivere a un bambino
    una parola che non può comprendere.
  • 0:55 - 1:01
    Iniziò a insegnargli a leggere e scrivere
    dalla parola "Ape", dalla parola "balena",
  • 1:01 - 1:02
    eccetera eccetera.
  • 1:05 - 1:07
    È scontato, quello che sto dicendo:
  • 1:07 - 1:13
    ma purtroppo, per qualche motivo,
    nell'insegnamento della musica
  • 1:13 - 1:17
    questa accortezza
    non ci è stata data spesso.
  • 1:18 - 1:23
    Cioè, vi hanno insegnato,
    probabilmente a scuola -
  • 1:23 - 1:29
    con il flauto di plastica che molti di voi
    ricorderanno come un incubo -
  • 1:30 - 1:33
    vi hanno insegnato partendo dalle note,
  • 1:33 - 1:40
    cioè dalla forma grafica di cose
    di cui non avevate un'esperienza diretta.
  • 1:40 - 1:42
    Ti insegno come si scrive il Do:
  • 1:42 - 1:45
    ma tu non l'hai mai fatto,
    non l'hai mai vissuto,
  • 1:45 - 1:47
    non sai che cos'è quel Do.
  • 1:48 - 1:52
    E allora, da qui viene
    probabilmente, per molti di voi,
  • 1:52 - 1:56
    la frustrazione della musica a scuola.
  • 1:56 - 1:59
    E ci sarà stato qualche insegnante
  • 1:59 - 2:03
    che vi ha detto:
    "Non siete portati per la musica".
  • 2:03 - 2:05
    A me è stato detto, più di una volta.
  • 2:06 - 2:08
    Non è così, vi hanno ingannato.
  • 2:08 - 2:09
    Soprattutto,
  • 2:09 - 2:11
    quell'insegnante che ve lo ha detto
  • 2:11 - 2:15
    non era portato per fare
    l'insegnante di musica.
  • 2:15 - 2:17
    Probabilmente era
    un grandissimo musicista,
  • 2:17 - 2:18
    io questo non lo so;
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    ma non sapeva insegnare la musica.
  • 2:23 - 2:26
    È passata tanta acqua sotto i ponti,
  • 2:26 - 2:30
    da quando questo signore
    ha inventato una metodologia
  • 2:30 - 2:33
    per insegnare la musica ai bambini.
  • 2:34 - 2:38
    Karl Orff, compositore
    dei famosi "Carmina Burana",
  • 2:40 - 2:46
    sostanzialmente ci dice che i bambini
    amano giocare, e non amano studiare.
  • 2:46 - 2:50
    Quindi, se tu gli vuoi
    insegnare qualche cosa,
  • 2:50 - 2:54
    devi fare in modo
    di insegnargliela giocando.
  • 2:54 - 2:57
    E lui, chiaramente, parlava della musica;
  • 2:57 - 3:02
    ma in realtà questa cosa si può applicare
    a tutte le conoscenze umane.
  • 3:03 - 3:05
    Dalla sua metodologia,
  • 3:05 - 3:10
    ne viene una classe
    che è completamente diversa.
  • 3:10 - 3:13
    Nelle mie classi, nelle mie aule,
  • 3:13 - 3:18
    i ragazzi, i bambini
    non hanno banco e non hanno sedia.
  • 3:19 - 3:25
    Quindi sono liberi nello spazio,
    si possono muovere;
  • 3:25 - 3:29
    ma soprattutto,
    si va a ribaltare quel teorema
  • 3:29 - 3:35
    per cui il Professore sta sulla cattedra
    e tutti gli allievi sotto imparano.
  • 3:36 - 3:43
    Nelle mie aule si sta in cerchio,
    e si condivide un'esperienza.
  • 3:43 - 3:45
    Un'esperienza che ha tantissime forme.
  • 3:46 - 3:50
    Perché la musica non -
    non è solo suonare uno strumento:
  • 3:50 - 3:55
    musica è anche cantare, ballare,
    oppure percuotere il corpo.
  • 3:56 - 3:59
    (Musica)
  • 4:08 - 4:13
    Questa era body percussion: io la utilizzo
    nei miei laboratori a scuola.
  • 4:13 - 4:19
    Perché il corpo è la prima cosa
    che l'essere umano abbia suonato.
  • 4:20 - 4:24
    Non ha costruito un violoncello,
    il primo uomo sulla terra,
  • 4:24 - 4:26
    ma ha suonato il proprio corpo.
  • 4:26 - 4:29
    E il corpo lo hai sempre con te:
  • 4:29 - 4:32
    non costa nulla,
    non lo dimentichi sull'autobus.
  • 4:33 - 4:38
    Quindi io, quando inizio a lavorare
    con i bambini, inizio dal corpo.
  • 4:38 - 4:43
    Questo insegna, anche,
    la coordinazione nei movimenti.
  • 4:46 - 4:50
    Importantissimo: la musica è un gioco.
  • 4:50 - 4:54
    E come tutti i giochi,
    si fa insieme agli altri.
  • 4:56 - 5:01
    Avete l'idea del pianista
    che impara da solo,
  • 5:01 - 5:04
    nella sua stanza,
    con un mozzicone di candela,
  • 5:04 - 5:07
    e passa le sue giornate a fare scale?
  • 5:07 - 5:13
    Ecco: quel sistema lì
    magari formerà qualche bravo musicista,
  • 5:14 - 5:17
    ma ne annienterà tantissimi.
  • 5:18 - 5:22
    Se io faccio giocare i bambini,
    li faccio giocare insieme;
  • 5:22 - 5:26
    e insieme condividiamo
    un'esperienza di gioco musicale.
  • 5:27 - 5:32
    Questo azzera la frustrazione,
    e gli abbandoni.
  • 5:32 - 5:37
    Nei Conservatori, ci sono percentuali
    di abbandono altissime.
  • 5:40 - 5:42
    Come imparo, allora?
  • 5:42 - 5:44
    Come faccio a fermare dei concetti?
  • 5:46 - 5:49
    I concetti si fermano,
    nella mente dei bambini,
  • 5:49 - 5:52
    quando sono legati alle emozioni.
  • 5:53 - 5:59
    Sicuramente, tutti voi avrete in mente
    una lezione di un vostro insegnante;
  • 5:59 - 6:00
    e se ve la ricordate,
  • 6:00 - 6:04
    è perché lui in qualche modo
    è riuscito a farvi emozionare.
  • 6:05 - 6:10
    Con la musica si fa presto,
    perché la musica veicola le emozioni.
  • 6:11 - 6:17
    Allora io uso sempre musiche "importanti",
    quando lavoro con i bambini.
  • 6:17 - 6:20
    Non uso le classiche musiche per bambini,
  • 6:21 - 6:23
    perché non ha senso,
    la musica "per bambini":
  • 6:23 - 6:25
    la musica è musica.
  • 6:25 - 6:30
    Esiste musica di buona qualità
    e musica magari con qualità inferiore;
  • 6:30 - 6:36
    ma la musica brutta la sentite
    tutti i giorni, continuamente:
  • 6:36 - 6:39
    basta accendere la radio, la televisione,
    un jingle pubblicitario.
  • 6:39 - 6:44
    La musica buona
    è quella che ti fa emozionare,
  • 6:44 - 6:47
    e ha anche un linguaggio più complesso.
  • 6:47 - 6:51
    Se io insegno a un bambino
    la musica, come un linguaggio,
  • 6:51 - 6:54
    gli devo fornire parole diverse.
  • 6:54 - 6:58
    Allora si usa il Jazz,
    allora si usano i Pink Floyd,
  • 6:58 - 7:01
    allora si usa la musica
    delle percussioni africane.
  • 7:01 - 7:05
    Una ricchezza culturale, musicale.
  • 7:06 - 7:09
    Questo trasmette le emozioni:
  • 7:09 - 7:12
    e come abbiamo detto,
    se ti emozioni non te lo dimentichi più.
  • 7:12 - 7:16
    Sicuramente tutti voi
    si ricorderanno dov'erano
  • 7:16 - 7:19
    la notte in cui l'Italia
    ha vinto i mondiali a Berlino:
  • 7:19 - 7:22
    che cosa hanno fatto, con chi erano,
    e forse anche che cosa hanno mangiato.
  • 7:22 - 7:28
    Perché quell'emozione, per voi,
    rende quella giornata indelebile.
  • 7:29 - 7:32
    Bene: allora, se io costruisco
  • 7:32 - 7:35
    un tipo di classe
    gestita in questo modo qua,
  • 7:36 - 7:43
    e chiedo ai ragazzi e ai bambini
    di creare, di usare la loro creatività,
  • 7:43 - 7:45
    di emozionarsi,
  • 7:45 - 7:49
    allora poi non posso dirgli:
    "quello che hai creato è sbagliato."
  • 7:52 - 7:55
    Nelle mie aule l'errore non esiste,
  • 7:55 - 7:58
    perché è attraverso gli errori
  • 7:58 - 8:05
    che si crea il programma e la creatività.
  • 8:05 - 8:10
    Io posso costruire qualcosa
    sbagliando continuamente,
  • 8:10 - 8:12
    e aggiustando il tiro continuamente.
  • 8:13 - 8:19
    Se dico che l'errore non esiste,
    elimino immediatamente la frustrazione.
  • 8:19 - 8:23
    Elimino quel "Non sei portato
    per la musica".
  • 8:23 - 8:25
    Perché tutto quello che tu realizzi,
  • 8:25 - 8:27
    tutto quello che il bambino
    riesce a inventare,
  • 8:28 - 8:30
    magari con dei piccoli
    strumenti a percussione,
  • 8:30 - 8:34
    o col canto, o con il movimento del corpo,
  • 8:34 - 8:36
    è giusto, è la sua espressione.
  • 8:38 - 8:40
    Facendo questo,
  • 8:40 - 8:46
    nell'Aula si crea, indubbiamente,
    una notevole inclusione.
  • 8:46 - 8:51
    Guardate: l'inclusione non serve solo
  • 8:51 - 8:54
    per allievi che hanno
    determinate necessità.
  • 8:55 - 8:57
    L'inclusione serve a tutti,
  • 8:57 - 9:01
    perché magari un giorno
    ci svegliamo tristi,
  • 9:01 - 9:02
    arriviamo a scuola,
  • 9:04 - 9:09
    e abbiamo bisogno di sentirci
    abbracciati dagli altri,
  • 9:10 - 9:12
    di sentirci inclusi.
  • 9:12 - 9:14
    Questo vale per tutti.
  • 9:18 - 9:21
    A un certo punto ho pensato -
  • 9:21 - 9:26
    siccome avevo anche
    degli allievi più grandi,
  • 9:26 - 9:29
    degli allievi adulti
    che venivano ai miei corsi,
  • 9:30 - 9:31
    ho pensato:
  • 9:31 - 9:37
    ma se tutta questa cosa
    funziona con i bambini,
  • 9:39 - 9:41
    allora forse funzionerà
    anche con gli adulti.
  • 9:42 - 9:43
    Perché ci sono degli adulti
  • 9:43 - 9:47
    che vengono a suonare
    nei miei corsi le percussioni,
  • 9:47 - 9:49
    che non hanno mai suonato in vita loro.
  • 9:51 - 9:54
    Magari il flauto alle medie.
  • 9:56 - 9:57
    Allora ho detto:
  • 9:57 - 10:01
    se funziona con i bambini,
    deve poter funzionare con tutti.
  • 10:02 - 10:06
    E mi sono reso conto, nel tempo,
  • 10:08 - 10:12
    che senza se e senza ma -
    visto che è il tema di oggi -
  • 10:14 - 10:19
    tutti, ma proprio tutti,
    possono suonare uno strumento.
  • 10:22 - 10:25
    (Musica)
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    (Applausi)
  • 20:54 - 20:56
    Grazie!
  • 20:56 - 20:59
    (Applausi)
  • 21:08 - 21:10
    Pedrasamba!
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    Potete venire tutti a suonare
    con noi, se volete!
  • 21:18 - 21:20
    Pedrasamba, grazie.
Title:
Tutti possono suonare | Mirko Bonini | TEDxLUCCA
Description:

Mirko Bonini, educatore musicale, ci dimostra in questo intervento coinvolgente che tutti possono suonare, posto che si impari nel modo in cui si è imparato a parlare. E voi avete imparato prima a leggere o a parlare?

Questo intervento è stato presentato a un evento TEDx, che utilizza il format della conferenza TED ma è stato organizzato in maniera indipendente da una comunità locale.

Per maggiori informazioni, visita il sito http://ted.com/tedx

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Video Language:
Italian
Team:
closed TED
Project:
TEDxTalks
Duration:
21:23

Italian subtitles

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