Quando vai al supermercato per comprare il latte, puoi scegliere tra innumerevoli prodotti. C'è il latte fresco, ma anche le bevande vegetali. Per trasformare un vegetale in qualcosa che somigli al latte, bisogna o immergerlo nell'acqua, sgocciolarlo, risciacquarlo e macinarlo producendo un impasto spesso, o farlo essiccare e macinarlo per farlo diventare una farina. L'impasto o la farina vegetale viene integrato con vitamine e minerali, insaporito e diluito con acqua. Si produce così una marea di prodotti che hanno molte qualità del latte animale. Qual è il latte migliore per te? Esaminiamo alcuni dei tipi di latte più popolari: latte fresco, di mandorla, di soia o di avena? Un bicchiere di 250 ml di latte vaccino contiene 8 grammi di proteine, 12 grammi di carboidrati e dai 2 agli 8 grammi di grasso, a seconda che sia scremato, parzialmente scremato o intero. È circa il 15% del fabbisogno di proteine giornaliero per un adulto, quasi il 10% di quello di carboidrati e dal 2 al 15% di quello di grassi. Di solito, il latte vegetale contiene meno carboidrati di quello fresco. Contiene anche meno grassi ma più "grassi buoni". Invece, i nutrienti sani del latte fresco, come la vitamina D e il calcio, non sono presenti in natura nella maggior parte delle bevande vegetali. Analizziamo più da vicino le bevande vegetali. Sia il latte di mandorla che di avena contengono poche proteine rispetto al latte fresco. Il latte di mandorla è il meno nutriente dei quattro, mentre quello di avena è ricco di beta-glucani, fibre salutari. Contiene anche molti carboidrati rispetto ad altre bevande vegetali, talvolta nelle stesse quantità del latte fresco. Il latte di soia, invece, contiene tante proteine quanto il latte vaccino ed è anche un'ottima fonte di potassio. I semi di soia contengono isoflavone, che si pensava potesse provocare squilibri ormonali, replicando l'attività degli estrogeni. In realtà, il latte di soia contiene piccolissime quantità di isoflavoni, che hanno un effetto molto più lieve sul nostro corpo rispetto agli estrogeni. A seconda di ogni situazione, uno di questi tipi di latte può essere il netto vincitore: se sei intollerante al lattosio, allora il latte vegetale è in testa, mentre se sei allergico alla frutta secca, il latte di mandorla è escluso. Per chi non ha accesso a una dieta variegata, il latte fresco può essere il più efficace per assumere i nutrienti. Senza esigenze particolari, però, qualsiasi tipo di latte tra questi quattro è abbastanza nutriente per essere incluso in una dieta equilibrata. Per questo, per molte persone il latte migliore è il meno dannoso per il pianeta. Quindi, quale di questi usa meno risorse ed è il meno inquinante? Per un bicchiere di latte vaccino servono almeno 4 km quadri di terreno, il che provoca deforestazione e distruzione degli habitat. La maggior parte di quel terreno è adibito al pascolo e il resto viene usato per coltivare il mangime. Molte mucche mangiano soia e avena. Serve molto meno terreno per coltivare soia e avena per il latte che per usarlo come mangime per le mucche da latte, circa un quarto di km quadro per ogni bicchiere. Lo stesso vale per il latte di mandorla. Ma è importante anche l'ubicazione del terreno: le coltivazioni di soia sono tra le cause principali della deforestazione, cosa che non vale per quelle di avena e di mandorle. Ogni fase della produzione di latte prevede l'uso di acqua, ma è la fase di coltivazione e allevamento a fare la differenza. La maggior quantità d'acqua si usa per il latte vaccino: circa 120 litri a bicchiere, principalmente per abbeverare le mucche e coltivare il mangime. Il secondo posto spetta alle mandorle, con oltre 70 litri d'acqua a bicchiere. Quell'acqua è usata soprattutto per far crescere i mandorli, che devono essere annaffiati per anni prima che producano mandorle. I mandorli muoiono se non vengono annaffiati regolarmente, mentre molte altre coltivazioni lasciate incolte restano produttive. Nel complesso, serve meno acqua per coltivare la soia e l'avena, solo tra i 5 e i 10 litri d'acqua per ogni bicchiere di latte. La produzione di latte provoca emissioni di gas serra, tra gli 0,1 e 0,2 kg a bicchiere per il latte vegetale. Ma anche le mucche per il latte vaccino producono emissioni: infatti, con rutti e peti, liberano gas metano in grandi quantità. In totale, ogni bicchiere di latte vaccino produce mezzo kg di emissioni di gas a effetto serra. Quindi, anche se per i tuoi bisogni alimentari un latte qualsiasi può andar bene, per la salute del nostro pianeta ci sono ottime ragioni per scegliere il latte vegetale, soprattutto d'avena o di soia.