Elizabeth Murray: "Bop" Continuo a guardarlo, devo tornare indietro e ricominciare a lavorare. [ride] Quello che mi serve è una soluzione. Ce l'ho un giorno e il seguente non ce l'ho più. Ecco perché essere un'artista è così fantastico, perché puoi avere quel tipo di soddisfazione. La cosa difficile riguardo questi quadri è che non so come fare a trovargli una soluzione. Ho pensato, quando ho fatto i disegni per questo quadro, ero molto emozionata. Mi sembravano fantastici. E poi ho rovinato tutto, E i ragazzi costruiscono queste forme per me, le mettono insieme e poi me lo riportano allo studio. E nel momento in cui l'ho visto, non capivo come avrei fatto a tenerlo insieme. Ancora prima di toccarlo. Solo per il modo in cui le forme funzionavano insieme. "A cosa pensavo! Sarà orribile." E ci è voluto un lunghissimo viaggio con questo quadro. I colori che pensavo di usare, nessuno di loro funzionava all'inizio. Ma non è niente di nuovo. L'intero quadro è stato doloroso. Di solito succede che quando inizio davvero ad odiarlo, comincia ad andare da qualche parte. Ma è quasi come se dovessi arrivare a quel punto in cui lo odi completamente e lo vuoi strappare dal muro, farlo a pezzi e buttarlo via, per iniziare ad entrarci. E' molto strano. Per esempio, la forma a torta blu con la colonna spinale che la attraversa, volevo qualcosa nel mezzo, il quadro aveva bisogno di qualcosa in mezzo, qualcosa che staccasse e si allontanasse dal centro, per un po' ci avevo messo una linea a zig-zag. E per un po' mi piaceva, poi un giorno sono arrivata e ho detto "No". La spina dorsale ha finito per essere un modo per attraversare la forma per entrare in un'altra. La soluzione deve avvenire senza che nessuno la veda, nemmeno io. Ma so che c'è. Sento che c'è. C'è un momento in cui comincio a sentirlo con questo quadro. E non penso che sarei in grado descriverlo Ma lo sento, e lo sento perché posso fermarlo. Quando guardo questo quadro, invece di essere questa battaglia, questo conflitto che devo cercare di ricomporre, lo posso osservare in pace. [Uomo 1] Sollevalo, che ci mettiamo i mattoni. [Uomo 2] Dove li trovo i mattoni? Uomo 1] Dai, Steve, ci serve l'uomo dei mattoni! [Uomo 1] No, non metterlo sotto alla testa di pollo. [Ridono tutti] Quando lo senti a posto, è una cosa così naturale, quando lo senti, Quando capisci che un qualcosa è davvero completo.