Conversazioni spontanee con Mooji Monte Sahaja - 3 dicembre 2012 Le relazioni e la verità [Mooji] Ricordo di una ragazza, anche molti di voi la ricorderanno, ma non punto i riflettori su di lei. Era giunta in quel luogo straordinario di osservazione e si era aperta completamente sul palco davanti a tutti. Dopo due o tre giorni, non l'ho più vista. Qualcosa in me ha chiesto dove fosse, volevo incontrarla, non la vedevo da un po'. Nessun altro l'aveva più vista, ho chiesto a qualcuno dove vivesse e mi han detto che l'avrebbero avvisata. Quando è arrivata le ho chiesto cos'era successo e dopo il satsang, quando siamo usciti, abbiamo parlato e lei ha detto: "Mooji sai, mi è capitata una cosa straordinaria: "sono andata ad Arunachala, "ero lì, e ho incontrato un uomo", anzi, disse un 'essere', "che sembra completamente risvegliato: è accaduto e basta. "Ci siamo incontrati, e da allora, abbiamo trascorso molto tempo insieme, "è come se mi fossi innamorata di lui. "Poi mi è venuto il pensiero: come faccio ad avere due guru simultaneamente, in testa? "Com'è possibile?" e le ho risposto: "Pensi davvero che la coscienza avesse intenzionalmente voluto questo per te? "Prima ti porta laddove hai la visione, e poi nella dualità di questa forte confusione: "è stata la coscienza a farlo, o forse no?". Capisci? Il fatto è che dentro di te, segretamente, una vāsanā o qualche tendenza profonda, ti dice che hai bisogno di qualcuno; hai sempre bisogno di qualcuno, e questo diventa un asso nella manica per la mente. [Interlocutrice 1] Sì, la sensazione è quella. [Mooji] Pensi: "Ho incontrato qualcuno che si è innamorato di me, "proprio quando stavo per liberarmi! Meraviglioso! Che lieto fine!". [Risate] So anche chi è questo personaggio, si aggira continuamente. Capite? Allora le ho detto: "L'hai buttato via; " l'hai buttato via, perché qualcosa in te aveva bisogno di stare con qualcuno" e questa è diventata una potente distrazione. Quando l'ego si dissolve, perché viene attirato in quello spazio interiore, vive una situazione traumatica e la più grande salvezza dell'ego è una relazione. Dici: "Oddio, pensavo fosse tutto finito, ma c'è qualcuno che mi ama davvero!", allora cavalchi verso il tramonto, sul tuo cavallo bianco, e non ti si vedrà più da queste parti per un bel po'. Questo è successo talmente tante volte; tantissime volte. [Interl. 2] Credo che le relazioni siano state la mia sfida più grande. Sempre, forse perché c'è un condizionamento, che ti fa credere che se trovi il compagno giusto, il resto della tua vita trascorrerà nell'amore, ogni cosa sarà fantastica, meravigliosa, rose e fiori e via così. Quante volte ci sono cascata! Sì, ho seguito quest'idea, questa convinzione. O addirittura mi auto-ipnotizzavo a credere, a ogni innamoramento: "Finalmente, questa è la persona giusta per il resto della mia vita". [Mooji] Cosa in te ha bisogno di questo? Dovresti indagare, perché non ha a che fare veramente con l'amore, è piuttosto una fantasia falsa, che ti spinge di nuovo nella sterpaglia e quando sei confusa a sufficenza, ti lascia di nuovo a vagare, sbattendo contro gli alberi, perché hai perso la tua occasione. È quello che è successo a molte persone. Non parliamo unicamente della relazione romantica, quella è solo uno dei grandi fiumi, ma succede con molte altre situazioni: qualunque cosa ci voglia, quale che sia il vostro punto debole, diciamo, passerà da quella porta, da quel varco, qualcosa che attira la vostra mente ad andare di nuovo a cercare una via d'uscita; un modo per cavarsela. Ecco perché è grande colui che trascende tutte queste cose. Non c'è da vantarsi, perché la cosa può succedere e quando è presente, scorre nelle vostre vene con un'intimità talmente eccezionale, che non potete metterla in discussione: entrate in quello stato di ebbrezza. Alla fine siamo sempre da soli, svegliatevi a questa verità! La mente dirà: "È difficile vivere con tutte queste persone "e qualche volta, questo e quello", brontola un po', ma ovunque la vita collochi la vostra forma, non c'è nulla in voi che sia un fallimento scontato, a meno che non diate credito all'atteggiamento che vi riporta al vecchio modo di pensare e così via. Sembra che la vita sia sempre sull'orlo di cadere in questo tipo di caos. Ma nessuna delle vostre scuse è vera; nessuna delle nostre scuse sono vere. Creiamo noi le situazioni, qualcosa, dentro, decide: "Non voglio farlo" e trova una scappatoia. È la vita. La coscienza non soffre, ma quel 'tu' che immagina di essere colui che viene o va, quello soffrirà. Che altro dire di queste cose? [Interl. 2] Mi è piaciuto tanto quando hai detto alla ragazza giapponese: "L'uomo è fatto per Dio, e la donna è fatta per Dio". Per me è stata davvero una verità molto profonda. Anche quando parli della solitudine: ho avuto questa esperienza e questa comprensione profonde quando, un giorno, mi sono guardata dentro e ho visto che sono completamente sola. All'inizio ho avuto paura, mi ha terrorizzato vedere questa solitudine, ma alla fine, quando si prende confidenza, è bellissimo lasciarsi sprofondare in essa, e si realizza davvero che è la verità più grande. [Mooji] Sì, la mente ha paura della solitudine, perché dipinge l'immagine di una persona che è sola, quindi, molto limitata e vulnerabile. Ma la vera solitudine è quando sei sola in quanto tutte le cose, la totalità. Comunque... [Interl. 3] Sri Mooji però, la condivisione e il sostegno, in una relazione, sono anche molto belli. [Mooji] Sì, ci arrivo. [Interl. 3] Anche se sono solo. [Mooji] Ci sto arrivando. Ci sono esempi bellissimi. [Interl. 1] La mia sensazione non è che... sento che è qualcosa di antico, come stesse nel DNA di questo corpo-mente, perché in realtà, amo essere sola e quando ho una relazione, voglio sempre che mi sia lasciato dello spazio: lo vedo. Sembra che, come quando parli delle vāsanā, questo sia qualcosa di vecchio che va bruciato e non so come ciò avvenga. [Mooji] Sì, sembra ostacolare il vero amore. Mi spiego: questo non è un discorso anti-relazioni o altro, perché è possibile che funzionino, certo, e ne abbiamo le prove. Spesso le relazioni migliori non sono quelle che inseguiamo, sono quelle che si rivelano da sé. Come dico a volte: l'amato non è scelto, è solo riconosciuto. Quindi, non dovreste andare in cerca del vostro compagno di vita o che so io, penso che questo venga da un altro luogo e che non dovremmo ricercare queste cose. Quando non lo fate, allora scoprite la vita che è la vostra, e in qualche modo meraviglioso, potete imbattervi o incontrare qualcuno nella cui presenza vi sentite profondamente a vostro agio e in pace, allora vi innamorate nel modo più naturale, e la connessione fra voi non vi distrae dalla verità, ma migliora il vostro viaggio e le vostre possibilità; aumenta le possibilità di scoprire la verità. Risuonate e diventate un guru l'uno per l'altra, se siete autentici nel cuore. Ma quasi sempre, ad esempio a Tiruvannamalai, per me era lampante che fosse roba della mente-scimmia, perché comparivano coppie ovunque. Nelle persone emergeva molta insicurezza che aveva a che fare con: "Sto scomparendo". Quando l' 'io' sta scomparendo, anche nella sua scomparsa e nel terrore apparente di chi ha paura di scomparire c'è anche una gioia potente, allo stesso tempo, perché colui che scompare, grazie a Dio, è proprio quello che deve sparire, se si vuole trovare ciò che non può scomparire: il vero Sé di ciascuno. Ma ci sono molte resistenze lì, ecco perché sembra tanto raro che l'uomo esca davvero da quell'inganno e da quella distorsione. Appena vi afferrate al senso dell'ego, c'è vulnerabilità, bisogno di aver sicurezze e di venir rassicurati, o di potervi agganciare a qualche promessa o a qualche proiezione. Il colpevole però, non è la relazione, ma l'ego. Le relazioni romantiche sono un modo squisito di mettere a nudo qualcosa che altre relazioni non riescono a rivelare, perché amplificano davvero e smascherano le più profonde... strategie dell'ego, per appagare le sue proiezioni. Un giorno, tutte queste cose non avranno più significato per voi, le avrete scordate e vi chiederete: "Cos'è l'ego, la persona e questo?". Potreste anche non porre la domanda: "Cos'è?", perché non avrà alcun sapore per voi. Stavo per dire: "Come il cibo senza sale", ma molti, qui, amano il cibo non salato. Non cadiamo nella trappola delle relazioni, e non si tratta solo di quelle di coppia, ma delle relazioni nel senso più ampio, ovvero delle nostre interazioni con, e in seno all'universo; Tutto, alla fine, si riassume a 'Romeo e Giulietta', ha tutto a che fare con i giochetti che circolano nella vostra testa quando vi ossessiona un'identità che non ha realtà, ma usa queste cose per distogliere la vostra attenzione e per allontanarla da quell'unica e fortunata scoperta. Allora entra in gioco la distrazione più potente. Spesso le relazioni migliori non sono quelle che insegui, ma quelle che si rivelano. L'amato non viene scelto, viene semplicemente riconosciuto.